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La vera causa delle malattie.
di Matt Traverso autore del libro” 'La salute è una scelta. Scegli di star bene.'
All’inizio dell’800 Isaac Jennings, Dottore in Medicina,
diede inizio a una rivoluzione silenziosa nel campo della
sanità quando si accorse che semplicemente cambiando il
proprio stile di vita si potevano così ottenere risultati
eccellenti...
Il Dr. Jennings, dopo aver esercitato come medico
tradizionale per oltre 20 anni senza ottenere alcun
risultato significativo, nell’estate del 1815 durante
un’epidemia si ritrovò senza medicinali, e non poté quindi
prescrivere alcun trattamento medico ai pazienti che si
erano affidati a lui con ogni genere di sintomo.
Tutto quello che disse loro fu di andare a casa, riposare e
bere molti liquidi.
E cosa accadde?
Le persone ammalate guarirono, senza alcun farmaco!
Così dopo aver praticato per lungo tempo la medicina 'ufficiale’, Isaac Jennings
decise di abbandonare pillole, impiastri e polveri per esplorare un nuovo
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campo: vent’anni di esperienza lo avevano infatti portato a fidarsi sempre
meno dei sistemi curativi farmacologici e sempre più invece dei mezzi e dei
poteri della vita. Iniziò così a trattare i suoi pazienti dando loro soltanto pillole
di pane e acqua colorata. Incoraggiato dai primi successi egli prese a curare
nello stesso modo patologie sempre più gravi e complesse. I risultati furono
eccellenti: i suoi pazienti guarirono in tempo record rispetto ai pazienti che
invece prendevano medicinali.
Infine, dopo quindici anni di successi senza farmaci, gettò la maschera: i suoi
amici medici rimasero sorpresi, alcuni suoi pazienti lo denunciarono come
impostore per essere stati ingannati ma la maggioranza di essi - benché
confusa dal trucco (farmaco placebo) usato per guarirli - lo incoraggiò a
continuare, dicendogli: "Se lei può curare senza medicine allora è il nostro
medico".
Il Dr. Jennings continuò dunque il suo lavoro, affermando che il sistema basato
sui farmaci era sbagliato perché questi ultimi - invece di curare la gente - in
realtà ostacolavano la guarigione o cambiavano la malattia originaria in
malattia da farmaci (malattia iatrogena). Elaborò quindi un modello terapeutico
in cui la malattia è un’unità e le manifestazioni della stessa (sotto forma di
febbri, eruzioni cutanee, tosse, diarrea, ecc...) non sono altro che sforzi della
natura per liberarsi dalla tossiemia. L’Università Yale gli conferì una laurea ad
honorem come riconoscimento del grande successo che ottenne sostituendo le
pillole con i placebo. La malattia (intesa come corredo sintomatologico) è
invece il tentativo del corpo di ritrovare la salute, una scelta vitale e fisiologica
finalizzata alla guarigione.
“Non c’è alcuna forza curante al di fuori del corpo.”
- Dr. Isaac Jennings
Ricorda, non potrai mai far star bene il tuo corpo se lo avveleni.
“Venticinque anni in cui ho prescritto farmaci e 33 anni in cui non ne
ho prescritti mi hanno fatto arrivare alla conclusione che i farmaci
sono inutili e nella maggior parte dei casi dannosi, e questo è per tutti
coloro che vogliono conoscere la verità.”
- John H. Tilden, Dottore in Medicina (1940)
Ecco come ci si ammala: in sintesi, quando le nostre abitudini di vita
permettono all’organismo di raggiungere un crescente stato di intossicazione,
l’energia vitale si abbassa in modo inversamente proporzionale e gli organi di
eliminazione smettono di funzionare normalmente; aumentando ulteriormente
l’accumulo di scarti nel corpo. Ed è proprio quando questi accumuli
oltrepassano il punto di tolleranza che l’organismo va in crisi. Per compensare
questa eccedenza di sostanze tossiche il corpo reagisce, provocando quella che
viene definita malattia.
Il corpo umano è una creazione meravigliosa, che brucia costantemente
carburante, elimina gli scarti della combustione e ricostruisce continuamente i
tessuti sostituendo le cellule morte con delle nuove. Di fatto ogni sette anni
ogni cellula nel corpo viene sostituita, il che significa che, dopo un periodo di
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sette anni, diverse centinaia di chili di cellule morte devono essere eliminate.
Di per sé questo sarebbe un enorme dispendio di energie per il corpo. In più, a
causa della mancanza di riposo o di acqua, o solo cercando di digerire l’
“impossibile” (le classiche “porcherie”), per non parlare degli effetti nocivi di
una semplice abbuffata, creiamo un’enorme quantità di prodotti di scarto che il
corpo gestisce con fatica. Quando il corpo viene sovraccaricato sono di più le
tossine che entrano che quelle che vengono eliminate. L’accumulo delle
tossine, che si verifica quando il corpo non riesce più ad eliminarle
correttamente, ne compromette l’integrità, perché al corpo manca l’energia
necessaria per eliminare le sostanze tossiche. Ricordiamolo: per eliminare le
tossine serve energia.
La malattia è causata da una “carenza di forza” (ovvero mancanza di
energia).
- Dr. Isaac Jennings
Tuttavia il corpo deve proteggere i suoi organi vitali ad ogni costo (il cervello e
il cuore), quindi uno dei primi processi ad essere interrotto è quello di
eliminazione delle tossine, che - purtroppo - iniziano così ad accumularsi
(“tossiemia”). Quando il corpo è saturo apre una valvola di sicurezza per
rilasciare le tossine, attraverso uno qualsiasi dei 4 canali di eliminazione: la
pelle, i polmoni e il tratto respiratorio, l’intestino e il colon, le vie urinarie.
Questa valvola di sicurezza è ciò che comunemente definiamo malattia (il
tentativo del corpo di espellere le tossine). In effetti tutte le malattie sono
“crisi di guarigione”, cioè un tentativo da parte del corpo di liberarsi dalle
tossine in eccesso. La malattia è la manifestazione del tentativo di auto-
guarigione del corpo, è l’azione che compie per eliminare i veleni.
Usiamo un po’ di buon senso ora. Se prendessimo un veleno e lo mettessimo in
circolazione nel sangue, il corpo risponderebbe cercando di buttarlo il più
velocemente possibile per salvaguardare l’integrità del sistema, attraverso uno
dei canali di eliminazione disponibili, provocando quindi tosse, vomito, febbre,
acne, sudore, diarrea, ecc. Il corpo userà ogni briciola di energia che ha a
disposizione per espellere il veleno dal sistema. Potremo quindi avvertire mal
di testa, un’abbassamento di energia, dolori articolari, insonnia, affaticamento,
problemi ai reni, convulsioni, eruttazione, irritazioni, ecc. Conosciamo una
qualsiasi malattia che non presenti questi sintomi?
“Secondo me la malattia, per quanto dannosi gli agenti che la causano,
non è altro che un energico tentativo della natura di eliminare le
sostanze patogene e guarire il paziente.”
- Dr. Thomas Shydenham
Ma, invece di lasciare che il corpo elimini le sue tossine, interrompiamo questo
processo con i farmaci, immettendo in questo modo altre tossine nel sistema
per cui, anziché assecondare il processo di pulizia, lo chiamiamo “Malattia” e
cerchiamo di interromperlo il prima possibile! Eliminando i sintomi,
interferiamo con la naturale capacità di autoguarigione del corpo. Il corpo
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quindi non solo sta lottando contro un carico sempre maggiore di tossine
“normali”, ma si ritrova ora a dover affrontarne altre: i medicinali che il tuo
farmacista ha nel suo arsenale di armamenti anti-sintomi. Quindi… ciò che noi
chiamiamo “malattia” è in realtà “la cura”! Siamo stati tutti così condizionati a
pensare secondo i canoni del sistema dominante della medicina allopatica, che
è molto difficile accettare l’idea che i sintomi delle malattie siano
effettivamente il tentativo di autoguarigione del corpo. La malattia, anche se
può avere un effetto più o meno guastante, resta sempre e comunque uno
sforzo del corpo per liberarsi della tossiemia, poiché se così non fosse
morirebbe. Quindi, secondo quest’ottica, si può dire paradossalmente che la
malattia in effetti arriva per guarire.
L’unica vera malattia è invero la tossicosi.
In conclusione:
-il corpo umano ha dentro di sé il potere di guarirsi (senza farmaci).
-la base da cui si sviluppa ogni malattia è un accumulo di tossine che il corpo
non è riuscito ad espellere attraverso i suoi 4 canali di eliminazione.
-la ragione per cui il corpo non riesce a disintossicarsi correttamente è la
carenza di energia causata dallo stress, da uno stile di vita non sano e/o
maltrattamento del corpo (in particolare attraverso scelte sbagliate in fatto di
cibo, iperalimentazione, assunzione di tossine farmaci compresi, ecc.).
-quello che noi chiamiamo malattia è in realtà lo sforzo che il corpo fa per
liberarsi dalle tossine, ossia il suo tentativo di guarirsi (le reazioni più comuni
sono, tra le altre, febbre, mal di testa, eruzioni, muco, tosse, vomito e
infiammazione).
-l’assunzione di farmaci va ad aggiungersi alle cause della malattia e ne
aggrava la situazione, poiché per il corpo umano sono dei veleni (acidi), e
quindi nocivi. -La
causa principale delle molte cosiddette “malattie” dell’uomo è da ricercarsi in
quelle attività che prosciugano la forza vitale del nostro corpo, le abitudini
quindi che tolgono energia al nostro corpo. Di conseguenza la soluzione
definitiva alle nostre malattie è una correzione delle abitudini di vita. Non
esistono “pillole magiche” (farmaci) per raggiungere una buona salute. Uno
stato di salute ottimale deriva dal rispettare alcune semplici leggi naturali;
ossia fare le giuste scelte quotidianamente.
www.matttraverso.com - www.curareildiabete.info
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Normalmente ci chiedono:
1) Cosa sono i Transfer Factor ?
I Transfer Factor sono molecole messaggere che portano informazione
immunologia dentro il sistema immunitario di un individuo. Anche la natura usa
fattori di trasferimento per trasportare informazione immunologica del sistema
immunologico da un individuo all’altro. (Questo, di fatto , è ciò che ha dato
origine al suo nome: per essere i fattori che trasferiscono l’immunità da una
persona all’ altra.
2) Come si è arrivato alla scoperta del Transfer Factor?
Nel 1949, H. Sherwood Lawrence stava lavorando sul problema della
tubercolosi. Quello che stava cercando di scoprire era, se qualche componente
del sangue avrebbe potuto portare una
sensibilità tubercolare da un donante
esposto e recuperato ad un ricettore
incosciente. Si poteva usare trasfusioni
sanguinee intere, ma solo tra persone con lo
stesso tipo di sangue. Lawrence prima
separò le cellule immunologiche sanguinee, i
linfociti o globuli bianchi, del sangue intero.
Poi aprì i linfociti e separò il contenuto dei
globuli in frazioni di varie misure. Quello che
scoprì fu che una frazione di piccole
molecole era in grado di trasferire la
sensibilità di tubercolina ad un ricettore incosciente. Questo è quello che il
dottor Lawrence chiamò fattori di trasferimento.
3) L’unica fonte di Transfer Factor è il sangue ?
Originalmente lo era. Fino alla metà della decade del 1980 , quando due
ricercatori svilupparono l’ idea che i fattori di trasferimento potessero essere
presenti nel colostro. Alla conferma di questa scoperta si consegnò un brevetto
nel 1989. Il colostro è ora la migliore fonte di fattori di trasferimento.
4) Cosa è il colostro?
Il colostro (primo latte) è un liquido giallo sieroso, molto ricco
d'immunoglobuline IgA secreto dalle ghiandole mammarie durante la
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gravidanza ed i primi giorni dopo il parto, composto principalmente da acqua,
leucociti, proteine (fra le quali anche agenti immunologici), grassi e carboidrati.
Con il colostro la madre trasmette le proprie difese immunitarie al figlio, le
quali lo proteggeranno nei primi mesi di vita.
E’ il primo latte che una madre produce immediatamente dopo il parto. Una
persona dovrebbe consumar approssimativamente 45 grammi di colostro per
ottenere l’attività dei fattori di trasferimento che potrebbe ottenere in solo una
dose di mantenimento diaria di Transfer Factor della 4Life (3 piccole capsule ).
5) Cosa ha indotto gli scienziati a cercare Transfer Factor nel colostro?
Chi ha lavorato con il bestiame sa che se un vitello non gli si permette
allattarsi da sua madre, con maggiore frequenza muore in breve tempo. I
vitelli muoiono anche se c’è abbondanza di cibo. In questi casi la morte è
causata da infezioni provocate dagli organismi più comuni. Qualsiasi sia la
ragione, il sistema immunologico di questi vitelli non stava funzionando.
Questo suggerisce che esiste un certo tipo di informazione immunologica che si
trasferisce dalla madre al suo piccolo. Allora la questione logica è:
Sono i Transfer Factor? E la risposta è un grande SI !
6) Come si confronta il Transfer Factor della 4Life con i prodotti di
colostro che vengono offerti nel mercato attuale?
Studiamo seriamente il colostro e le uova iper-immunizzate. Questi prodotti
sono buoni, ma si devono rispondere ad alcune domande. Innanzitutto, l’
allergia al latte e l’intolleranza al lattosio sono temi che si sono discussi
anteriormente. Secondo, il problema della immunoglobulina o efficacia degli
anticorpi. L’ uso della terapia di anticorpi di specie incrociate può essere
efficace a breve tempo. Il suo uso a lungo tempo è inefficace in quanto i
ricettori sviluppano anticorpi contro l’anticorpo estraneo, distruggendo così la
sua efficacia. La terapia di anticorpi si somministra per via endovenosa, poiché
il consumo orale conduce al degrado acidico nello stomaco.
7) I Transfer Factor sono benefici unicamente per i neonati ?
I Transfer Factor sono buoni per qualsiasi persona che necessiti appoggio
addizionale per il sistema immunologico. I tre gruppi che necessitano più il
rinforzo immunologico sono i giovani, le persone anziane e qualsiasi persona
che si trovi sotto stress. Quasi tutti rientriamo in una di queste categorie.
Spesso si parla di generazione Baby Boom. La maggioranza di queste persone
si trovano in un’età in cui il suo sistema immunologico lavora meno. I fattori di
trasferimento costituiscono un modo per rafforzare un sistema immunologico
che ha cominciato a deteriorarsi.
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8) I Transfer Factor sono stati convalidati scientificamente ?
Da quando Lawrence scoprì i fattori di trasferimento nel 1949, si sono
pubblicati oltre 3,000 studi scientífici sugli stessi. In alcune nazioni viene
normalmente somministrato il Transfer Factor 4life. La Russia è una di queste
nazioni.
9) Se i Transfer Factor sono così efficaci, perché non è esplosa l’
industria farmaceutica?
Credo che sia quello che stiamo vedendo in molti paesi stranieri, specialmente
in China, Cecoslovacchia, Germania, Ungheria, Polonia, Giappone e Russia.
Negli Stati Uniti, i Transfer Factor hanno avuto una storia interessante. L’ idea
dei Transfer Factor si oppone al concetto di immunologia convenzionale. Nella
decade del 1950, gli antibiotici erano il bambino d’oro della medicina, e nella
decade del 1960 lo furono gli steroidi , tali come il cortisone per
l’infiammazione, e gli ormoni steroidei sintetici , come l’estrogeno etinilo e la
progestina, che si sono estratti per creare una pillola per il controllo della
natalità. Dopo un ritardo iniziale, i Transfer Factor uscirono allo soperto nella
decade del 1970. Tuttavia i risultati furono incostanti già che i ricercatori
spesso avevano più entusiasmo che abilità. L’ elemento chiave che mancava in
queste ricerche era una tecnica affidabile per controllare la qualità del
prodotto. Il problema del controllo di qualità si risolse a metà della decade del
1980. Poiché i Transfer Factor non sono una entità individuale, le compagnie
farmaceutiche hanno avuto grandi problemi nel cercare di purificare il
materiale senza sacrificare la sua efficacia. Questa ricerca di un dogma
medicinale con identità e funzione individuale fu disastrosa. Il seguente tema
che fermò le ricerche sui Transfer Factor fu il vecchio problema del
finanziamento. Quando l’AIDS accaparrò la stampa popolare, i politici
trasferirono l’aggiudicamento di fondi verso le ricerche su detta malattia, ma
con l’obiettivo di trovare la causa per poi trovare un farmaco che la curasse. Il
lavoro di alcuni ricercatori dedicati però mancò di fondi e l’inabilità dell’
industria medico-farmaceutica tradizionale si è combinata per puntare di nuovo
l’ attenzione nei Transfer Factor come una delle poche modalità efficaci contro
malattie di origine virale.
10) Ci sono ragioni per cui non abbiamo visto i Transfer Factor come
supplemento alimentare prima di adesso?
Sì , ci sono due porte che si sono aperte recentemente e che hanno permesso
che ora si possa commercializzare efficacemente i Transfer Factor. La prima
porta che si è aperta è stata l’approvazione della DSHEA nel 1994. La
disposizione di reclami di funzioni strutturali permettono che la storia dei fattori
di trasferimento possa raccontarsi senza mettere in pericolo il suo stato di
supplemento nutritivo. La seconda porta è tecnica. I fattori di trasferimento
furono definitivamente una idea che si anticipò a suo tempo e dovette
aspettare affinché la tecnologia si aggiornasse. I metodi di lavorazione che
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permettono l’estrazione su grande scala dei fattori di trasferimento solo
recentemente sono stati perfezionati e la presentazione commerciale del
prodotto è stata disponibile solo nell’ultimo anno.
11) Come funziona il Transfer Factor?
Il “Transfer Factor” di 4Life è un complemento esclusivo della scienza
nutrizionale di avanguardia. Da anni è riconosciuto come il migliore prodotto di
bonifico estratto dal colostro per la protezione giornaliera del sistema
immunitario.
I Transfer Factor sono molecole naturali e microscopiche che secernono i
linfociti T e che risiedono nei corpi di tutti gli animali mammiferi. Il loro ruolo è
quello di trasmettere l'informazione sulla presenza di una minaccia al sistema
immunitario, sia esterna che interna.
È un supplemento di protezione completo di tutti i sistemi del corpo.
Previene confusioni cronico-degenerative. Può essere utilizzato in patologie
associate ai sistemi organici.
Se vuoi ricevere le informazioni dettagliate richiedici la scheda completa
redatta dal:
12) Prof. Dr. Claudio Rodrigo Maffet Carrasco
Neurobiologo – Anatomista - Postlaureato in Neuroinmunología, Medicina
Integrale, Omeopatia e Naturopatía - Accadémico e Ricercatore del Laboratorio
di Antropologia Fisica ed Anatomia Umana - Área Investigazione: Scuola di
Commercio Pontificia Università Cattolica Valparaíso - Área Neuropsicología:
Coordinatore della Clinica Neuropsicologíca dell’Università di Valparaíso - 54
Membro della Società Cilena di Neuroscienza – Membro dell’ Accademia
Medicina Biologica.
Nelle schede mediche è spiegato nei dettagli come con l’uso quotidiano del
Transfer Factor 4life si possa potenziare fino al 437% le capacità immunitarie
delle NK Cells del nostro corpo.
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13) I Transfer Factor sono innocui ?
Certo che si. Non esistono controindicazioni. I ricercatori scientifici hanno
dato dosi enormi di fattori di trasferimento a volontari con l’ intenzione di
originare qualche forma di reazione avversa. Non si sono osservati, in ricerche
durate svariati anni , effetti secondari o negativi, rispettando perciò il
megadosaggio.
I prodotti 4Life sono evidenziati nel libro PDR (Libro dei Riferimenti
Medici) a partire dall’anno 2004.
Questo libro è la guida complementare dei medici ed è disponibile in
tutti gli studi medici, gli ospedali, le farmacie negli USA
14) Chi lo produce?
E’ una azienda americana che si chiama 4LIFE RESEARCH e si stà
espandendo in tutto il pianeta. Il noto e stimato giornale “inc 500” la
annovera al 15° posto della classifica mondiale per la crescita a livello
mondiale come azienda privata. La 4life non è ancora presente ufficialmente in
Italia, ma la 4LIFE RESEARCH ci permette di costruire una rete di distribuzione
in anticipo rispetto all’apertura ufficiale del mercato.
15) Quindi se 4LIFE RESEARCH è il produttore vuol dire che Voi avete
l’esclusiva a livello mondiale?
Si, 4 LIFE RESEARCH, ha depositato 4 brevetti per l’estrazione del Transfer
Factor e lo distribuisce solo col sistema del Network Marketing dando anche la
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12. Transfer Factor: stefano.pasini@4lifegroup.com
possibilità a persone che lo vogliono, di crearsi senza nessun investimento di
capitali in modo imprenditoriale una propria attività di distribuzione a livello
nazionale ed internazionale. Da qualunque parte del Mondo il cliente, un tuo
amico o un tuo parente potrà ordinare i prodotti desiderati fornendo il tuo
codice personale. Semplice vero? Sarà l’Azienda ad evadere l’ordine, relativo
incasso e spedire il TUO guadagno.
Per esempio: ordini.internazionali@4lifegroup.com
16) Si può essere solo clienti?
Si, per diventare clienti basta registrarsi al sito www.4life.com , inserire il
codice 6770987 e ci si registra gratuitamente.. Stessa procedura se si
esegue la registrazione sul sito: http://salutetotale.my4life.com - il numero di
registrazione apparirà in automatico. Si ricorda che tutto l’iter della
registrazione è in lingua inglese. Se si vuole iscriversi usando la Registrazione
in Italiano mandare una mail a stefano.pasini@4lifegroup.it e vi verrà inviato il
documento nella vostra casella di posta. Il modulo della Registrazione in
Italiano viene anche spedita direttamente a casa a chi ne faccia richiesta ai
nostri uffici. Tutti i prodotti per "consumo personale" vengono recapitati
direttamente a casa vostra in pochi giorni.
17) Ci vuole una ricetta medica per acquistare il Transfer Factor?
NO, perchè sono integratori alimentari completamente naturali. Non hanno
effetti collaterali di nessun genere, anche dura te l’assunzione di farmaci. Puoi
chiedere tranquillamente delle conferme al Tuo medico di famiglia. Se vuoi,
gratuitamente, ti inviamo una cartella medico/scientifica da consegnare al Tuo
medico facendone richiesta presso i nostri uffici.
Oppure manda una email a: stefano.pasini@4lifegroup.it
18) Non sei soddisfatto di queste risposte e vuoi sapere altro? Contattaci:
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14. Transfer Factor: stefano.pasini@4lifegroup.com
Transfer Factor
indicazioni e dosaggi per gli animali
Le istruzioni e i dosaggi riportati di seguito si riferiscono alle formulazioni di
Transfer Factor per uso umano che la 4Life Company suggerisce anche per uso
veterinario.
Transfer Factor Classic o Advanced Formula
Animali Piccoli da 0 a 14 Kg: da un quarto ad una capsula al giorno
Animali da 14 a 28 Kg: una capsula 2 volte al giorno
Animali da 28 Kg in sù: una capsula 3 volte al giorno
Animali Grandi: una capsula 3 volte al giorno
Transfer Factor Advanced Formula Plus
Animali Piccoli da 0 a 18 Kg: da un quarto ad una capsula al giorno
Animali da 18 a 28 Kg: una capsula al giorno per 3 giorni, dal 4° giorno
aumentare la dose a 2 capsule al giorno
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15. Transfer Factor: stefano.pasini@4lifegroup.com
Animali da 28 Kg in sù: una capsula 2 volte al giorno, aumentare
gradatamente fino a 3 capsule al giorno
Animali Grandi: una o due capsule da 2 a 3 volte al giorno
Nota: Alcuni veterinari iniziano la terapia con un piccolo quantitativo di
Transfer Factor Plus per 3 giorni consecutivi per essere sicuri di non
sovraccaricare il sistema immunitario, e aumentano il dosaggio gradualmente.
Il contenuto della capsula può essere mescolato con glii alimenti normali
oppure con i bocconcini preferiti dall'animale (sardine, formaggi ecc..)
Alcuni padroni di animali domestici mettono o "gettano" la capsula
direttamente nella gola dell'animale o dopo aver sciolto la polvere della capsula
con un poco d'acqua lo iniettano nella bocca dell'animale con una siringa da
orecchio o una siringa senza ago.
Nota: Anche se è preferibile somministrare Transfer Factor e Transfer Factor
Plus durante tutto l'arco della giornata, si sono ottenuti risultati soddifacenti
anche somministrando una sola dose al giorno.
La 4Life raccomanda di raddoppiare se non triplicare i quantitativi indicati se
l'animale stà male per aumentare ulteriormente l'efficienza del sistema
immunitario.
Non esistono casi di sovradosaggio con TF o TF Plus anche quando se ne
somministrano dosi massicce.
Questi prodotti non hanno alcuna tossicità o effetti collaterali anche se presi in
mega dosaggi.
Si possono aumentare le dosi per ottenere il livello di efficienza del Sistema
Immunitario desiderato.
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Stefano Pasini è un
“Independent 4Life Research™ Distributor”
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