Presentazione predisposta in occasione dell'iniziativa "La nuova legge contro lo spreco alimentare e farmaceutico: opportunità concrete per il territorio e per le aziende" del 20/2/2017
2. La
Regolazione
del
Servizio
integrato
di
gesBone
rifiuB
a
livello
regionale
La
gesBone
dei
rifiuB
in
Emilia
Romagna
Prevenzione
dello
spreco
alimentare
in
Emilia
Romagna:
Il
ruolo
e
le
inziaBve
della
Regione
Prevenzione
degli
sprechi
alimentari
in
Emilia
Romagna:
panoramica
delle
inziaBve
in
corso
La
donazione
delle
eccedenze
alimentari
in
Emilia
Romagna:
focus
sulla
GDO
La
prevenzione
dello
spreco
alimentare
nei
bandi
di
gara
per
l'affidamento
del
servizio
integrato
di
gesBone
dei
rifiuB
urbani
QuanBficare
lo
spreco
alimentare
nei
rifiuB
urbani
a:raverso
l’analisi
merceologica
Indice
della
presentazione
3. M)
Gestioni e affidamenti
In Regione Emilia Romagna vi sono attualmente 23 contratti di affidamento del servizio di
gestione integrata dei rifiuti (senza considerare alcuni casi di “gestioni per concessioni
comunali”). Il numero di gestori affidatari è pari a 14. Il Servizio comprende lo spazzamento e il
lavaggio strade, la raccolta (differenziata e non differenziata) e lo smaltimento/recupero dei
rifiuti raccolti.
Gestioni e affidamenti
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4.
5. I numeri del sistema
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19. Zq)
La LR 12/2007: PROMOZIONE DELL'ATTIVITÀ DI RECUPERO E DISTRIBUZIONE ...)
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La Regione Emilia-Romagna sostiene, con la LR 12/2007 (link) il recupero
alimentare e lo sviluppo della rete di raccolta e distribuzione e si adopera per
ottimizzare la collaborazione fra pubblico, privato e solidarietà nell’attività di
recupero alimentare e distribuzione a favore dei meno abbienti.
Il 24 Marzo 2014 la Giunta della Regione Emilia Romagna ha approvato le
«Linee guida per il recupero, la distribuzione e l’utilizzo di prodotti alimentari
per fini di solidarietà sociale» (link). Nella delibera di approvazione si auspica
che:
«a livello locale siano definiti dei protocolli d’intesa tra le imprese
donatrici e le ONLUS riceventi; a tal fine si garantisce la
disponibilità dei servizi SIAN e SVET come supporto tecnico
scientifico»
La LR 12/2007: PROMOZIONE DELL'ATTIVITÀ DI RECUPERO E
DISTRIBUZIONE DI PRODOTTI ALIMENTARI A FINI DI SOLIDARIETÀ
SOCIALE %
23. Un
primo
elenco
non
esausBvo
• Last Minute Market
• F o n d a z i o n e B a n c o
A l i m e n t a r e E m i l i a
Romagna
• Il sistema Coop
• CONAD
• Ferrara: Progetto Last
Minute Market
• Gli Empori sociali
• Parma: Progetto Social
Market
• Parma non spreca
• Parma: Più doni meno
rifiuti
• Soliera (MO): Progetto “Il
P a n e e L e R o s e ” -
Emporio sociale
• Sassuolo (MO) - Emporio
il Melograno
• Modena: Etico & Tipico -
Pane quotidiano
• Reggio Emilia: progetto
Remida Food
• Parma: Azione Solidale
• P i a c e n z a : P r o g e t t o
Piacenza Solidale
• Mercato di Ravenna:
recupero dell’invenduto
• Sprecozero.net
• Hera progetto Cibo amico
25. 25
INDAGINE
SULLE
INIZIATIVE
DI
PREVENZIONE
DEGLI
SPRECHI
ALIMENTARI
IN
ER
Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna
La Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus (FBAERO) è un ente
non profit, parte della Rete Banco Alimentare, costituita da 21 organizzazioni
distribuite sul teritorio nazionale e coordinate dalla Fondazione Banco Alimentare
Onlus (FBAO) con sede a Milano. In sinergia con la Rete, la FBAERO si occupa
sul territorio regionale del recupero di eccedenze alimentari e della loro
distribuzione gratuita alle strutture caritative accreditate. La tabella e la figura
seguenti mostrano i dati relativi ai recuperi della fondazione sul territorio
Regionale, suddivisi per tipologia di soggetto “donatore”.
SeMore
N°
QuanStà
(kg)
%
Aziende
di
trasformazione
119
1.891.172
71,69%
Grande
Distribuzione
Organizzata
12
catene
(20
p.v.
e
4
Ce.Di.)
189.513
[1]
7,18%
SiBcibo
Ristorazione
6
6.612
0,25%
Consorzi
OrtofruUcoli
(riBri
dal
mercato
in
regime
OCM)
17
550.674
20,87%
TOTALE
2.637.971
100,00%
[1]
Di
cui
circa
150
ton.
(~
79%)
provenienB
da
Nordiconad,
come
emerge
dal
Bilancio
Sociale
dell’Azioenda
del
2013
(link)
Tab. Eccedenze alimentari per tipologia di soggetto donatore recuperate attraverso la Fondazione
Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus (dati 2013)
Fonte: Fondazione Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus - Bilancio sociale 2013 (link)
26. Xa)
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Il sistema Coop nella Regione Emilia Romagna
Il sistema Coop nella Regione Emilia Romagna è composto da 5 cooperative e circa 230 punti
vendita (pdv).
Nel 2014 il totale delle eccedenze donate dal sistema COOP in Emilia Romagna è stato pari a
circa 1.900 tonnellate.
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I recuperi dai pv CONAD nella Regione Emilia Romagna
Nelle provincie di Bologna, Ravenna, Forlì Cesena, Modena, Ferrara e Rimini,
CONAD dona i suoi prodotti invenduti attraverso il circuito Last Minute Market:
Nelle provincie di Reggio Emilia, Parma e Piacenza, i circuiti di recupero di
invenduti alimentari maggiormente strutturati a cui partecipano i punti vendita di
Conad Centro Nord sono quelli di «Remida Food» (Reggio Emilia), «Social
Market» (Parma) e «Piacenza Solidale» (Piacenza). I tre circuiti citati, hanno un
impianto di base che è il Protocollo di Intesa con partner istituzionali (Comune
Capoluogo, Provincia e AUSL), il gestore Rifiuti (IREN) ed associazioni local.
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Fonte: Elaborazioni proprie su dati Last Minute market 2014 (riferiti al 2013)
28. >]!,G>]<)46CC<)>]>^>,;><)!>)D=<<]^>H]<))
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Parma: Progetto Social Market
Dal 2005, iniziativa della Cooperativa sociale Eumeo, sostenuta dalla Provincia di
Parma e dalla Fondazione Cariparma e condivisa dal Comune di Parma. Partner
commerciali (soprattutto della grande distribuzione organizzata), beneficiarie una
quindicina di realtà caritative del territorio. Secondo i dati forniti dalla cooperativa.
Prodotti alimentari recuperati e redistribuiti ogni anno nelle mense della carità e in
altre associazioni di volontariato attive nella città di Parma si aggira intorno alle 200
tonnellate.
http://bit.ly/1cCVUbJ | http://bit.ly/1E9MnoW
Parma: Progetto Emporio
Dal 2009, 24 associazioni consorziatesi nella CentoperUno
Onlus sull’impulso del bando regionale Co.Ge (Fondo
speciale per il volontariato) e della Fondazione Cariparma.
Fondi privati e della Provincia e del Comune di Parma.
http://www.emporioparma.org/ | http://bit.ly/1aErft2
Parma: Azione Solidale
Dal 1999, Azione Solidale obiettivo di recuperare e raccogliere
eccedenze del sistema produttivo. Partner del progetto Remida
Food del comune di Reggio Emilia. L'Associazione è dotata di
ampi magazzini (600 mq) per lo stoccaggio della merce ricevuta,
localizzati a Calerno (RE).
29. INDAGINE
SULLE
INIZIATIVE
DI
PREVENZIONE
DEGLI
SPRECHI
ALIMENTARI
IN
ER
Parma non spreca
Progetto di recupero a fini solidali delle eccedenze alimentari generate lungo
tutta la filiera nato nel 2014 da un protocollo d’intesa tra Fondazione Cariparma,
Forum Solidarietà, Emporio Market Solidale, Caritas Parma, Consorzio di
Solidarietà Sociale, Provincia e Comune di Parma. Nel 2016 app per telefonia
mobile e web pensata per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di
eccedenze alimentari. Attraverso l'app, i negozi potranno segnalare i prodotti in
eccedenza oggetto di donazione, che saranno recuperati dai volontari del
progetto attraverso mezzi dedicati (furgoni).
• http://www.parmanonspreca.it/
Parma: Più doni meno rifiuti
Progetto di recupero delle eccedenze alimentari della distribuzione commerciale
sul territorio del Comune di Parma. Nasce nel 2010 a partire dalla stipula del cd.
“Protocollo di Parma”, protocollo di intesa tra Federdistribuzione, Fondazione
Banco Alimentare Emilia Romagna Onlus , Comune di Parma, Azienda Unità
Sanitaria Locale di Parma ed Enìa. L’accordo prevede anche una riduzione della
tassa sui rifiuti per le imprese che donano le proprie eccedenze alimentari.
http://www.comune.parma.it/servizi/Affari-generali-Tributi--tasse-e-canoni/Piu-
Doni-meno-Rifiuti_A9_C48_P253.aspx
30. >]!,G>]<)46CC<)>]>^>,;><)!>)D=<<]^>H]<))
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2"11L,''.(.5&%$?.*(")V*'0($1"S)
Onlus beneficiarie: Fondazione San Petronio, Comunità Santa Maria della Venenta,
Pubblica Assistenza Casalecchio di Reno, Centro accoglienza La Rupe, tutte della
provincia di Bologna.
Onlus beneficiarie: Ass. Banco
Alimentare E.R.
Onlus beneficiarie P r o d o t t i
secchi
P r o d o t t i
freschi
P r o d o t t i
congelati
K g
totale
Pub. Assis. di Casalecchio 10.202 130 70 10.402
Centro tutela Fauna (*) 100 2.421 526 3.047
B.Alimentare E-R 272 586 - 858
Fond. San Petronio 7.611 2.067 703 10.382
Totale 18.185 5.204 1.300 24.689Tab. Recuperi dal centro di Distribuzione CAMST (BO)
(2013)
Tab. Recuperi effettuati da gestioni CAMST in ER
(2013)
Tab. Recuperi effettuati dalla società G.I. (Gastronimia Italiana) in
ER. (2013)
31. LA
DONAZIONE
DELLE
ECCEDENZE
ALIMENTARI
IN
EMILIA
ROMAGNA
FOCUS
SULLA
GDO
35. LA
PREVENZIONE
DELLO
SPRECO
ALIMENTARE
NEI
BANDI
DI
GARA
PER
L’AFFIDAMENTO
DEL
SGRU
36. LA
PREVENZIONE
NEI
BANDI
DI
GARA
Background:
La
“riduzione
quan+ta+va
dei
rifiu+
prodo3”
è
uno
dei
tre
obieUvi
fondamentali
del
Piano
di
azione
nazionale
sul
GPP
(PAN
GPP),
ado:ato
con
decreto
interministeriale
dell’11
aprile
2008,
ed
è
espressamente
richiamato
all’interno
delle
Linee
guida
GPP
della
Regione
Emilia-‐Romagna
approvate
con
Dgr
120/2014.
Ciò
nonostante,
il
tema
della
prevenzione
nell’ambito
degli
affidamenB
del
SGRU
è
stato
fino
ad
oggi
scarsamente
considerato
sia
nella
praBca
che
all’interno
delle
poliBche
nazionali
e
regionali
in
materia
di
«acquisB
verdi».
Se
a
livello
europeo
non
sono
mai
staB
ado:aB
(né
sono
in
programma)
i
cd.“criteri
GPP”
per
l’affidamento
del
Sgru,
i
criteri
ado:aB
a
livello
nazionale
a:raverso
il
decreto
13
febbraio
2014
tengono
scarsamente
in
considerazione
il
tema
della
prevenzione.
Il
decreto
citato,
infaU,
evidenzia
come
la
stazione
appaltante
possa
realizzare
azioni
mirate
a
prevenire
la
produzione
dei
rifiuB
anche
a:raverso
il
contra:o
di
affidamento
del
SGRU
e
fa
esplicito
riferimento
alle
azioni
mirate
alla
riduzione
dello
spreco
di
cibo;
ciò
nonostante,
non
sono
forniB
elemenB
specifici
per
orientare
la
scelta
e
la
definizione
dei
criteri.
43. PROBLEMATICHE
Tale
perimetro,
infaU,
non
include
la
prevenzione
dei
rifiuB;
non
risulta
pertanto
generalmente
possibile
richiedere
al
gestore
all’interno
della
documentazione
di
gara
lo
svolgimento
di
aUvità
specifiche
di
rilevanza
economica
che
ricadono
nell’ambito
della
prevenzione
dei
rifiuB,
fa:a
eccezione
per
le
misure
volte
a
favorire
l’autocompostaggio
e
il
compostaggio
di
comunità
(che
si
configurano
come
misure
di
prevenzione
dei
rifiuB,
ma
non
degli
sprechi
alimentari)
e
le
misure
di
comunicazione
e
sensibilizzazione.
46. Background:
ARPAE
commissiona
ogni
anno
l’esecuzione
analisi
merceologiche
su
rifiuB
urbani
residui
(RUR)
avviaB
a
tra:amento/smalBmento
negli
impianB
della
Regione
Emilia
Romagna
ai
fini
della
cara:erizzazione
merceologica
dei
rifiuB
residui
a
valle
della
raccolta
differenziata.
Nel
corso
della
2°
campagna
di
analisi,
condo:a
tra
novembre
e
dicembre
2016,
sono
state
effe:uate
19
missioni
in
altre:anB
impianB
situaB
in
Regione.
Le
analisi
(per
ogni
impianto)
hanno
riguardato
sia
il
RUR
da
raccolta
porta
a
porta
(PAP)
sia
il
RUR
da
raccolta
stradale.
Ai
fini
di
una
prima
quanBficazione
dello
spreco
alimentare
all’interno
dei
rifiuB
urbani
e
della
definizione
di
una
possibile
metodologia
di
riferimento
per
l’analisi
degli
sprechi
alimentari
nei
rifiuB
urbani,
ATERSIR,
in
collaborazione
con
il
DISTAL
(DiparBmento
di
Scienze
e
Tecnologie
Agroalimentari
dell’Università
di
Bologna),
ARPAE
e
la
società
incaricata
delle
analisi
(CSA
di
Rimini)
ha
condo:o
un’analisi
specifica
sulla
frazione
organica
separata
dalla
frazione
residua.
I
risultaB
sono
presentaB
sinteBcamente
nelle
slides
seguenB.
LO
SPRECO
ALIMENTARE
NEI
RIFIUTI
URBANI:
INDAGINE
MERCEOLOGICA
47. LO
SPRECO
ALIMENTARE
NEI
RIFIUTI
URBANI:
INDAGINE
MERCEOLOGICA
n°
campioni
analizzaS
Tot
organico
(kg)
Totale
campioni
analizaS
di
cui
44
1.230
da
raccolta
PAP
23
501
da
raccolta
stradale
20
687
da
raccolta
stradale
a
calo:a
1
42
49. SUDDIVISIONE
PER
COMPOSTABILITA'
kg
%
Frazione
organica
(FO)
di
cui
1.126
91,6%
Food
waste
classificabile
(avoidable
+
not
avoidable)
1.008
82,0%
Food
waste
non
classificabile
30
2,4%
Non
food
(Organic
fracBon
-‐
compostable)
88
7,2%
Frazione
estranea
104
8,4%
TOT
analizzato
1.230
100%
84,4%
7,2%
8,4%
Organico
-‐
food
&
drink
Organico
-‐
non
food
Frazione
estranea
SUDDIVISIONE
PER
COMPOSTABILITA’
50. SUDDIVISIONE
PER
EVITABILITA'
kg
(%
su
TOT)
(%
su
FO)
(%le
su
F&D)
%le
su
FOOD
Evitabile
(spreco)
di
cui
481
39,1%
42,7%
46,4%
Cibo
(food)
464
37,7%
41,2%
44,7%
45,5%
Bevande
(drink)
17
1,4%
1,5%
1,6%
Non
evitabile
527
42,8%
46,8%
50,8%
51,6%
Non-‐food
di
cui
192
15,6%
Compostabile
88
7,2%
7,8%
Non
compostabile
(frazione
estranea)
104
8,4%
Non
classificabile
30
2,4%
2,7%
2,9%
2,9%
TOT.
FRAZIONE
ORGANICA
(FO)
1.126
91,6%
100%
TOT.
FOOD
&
DRINK
(F&D)
1.038
84,4%
92,2%
100%
TOT.
FOOD
1.020
83,0%
90,7%
98,4%
100%
TOT.
DRINK
17
1,4%
1,5%
1,6%
TOT.
FRAZIONE
ESTRANEA
104
8,4%
TOT.
ANALIZZATO
1.229.491
100%
39,1%
42,8%
2,4%
8,4%
7,2%
AVOIDABLE
NOT
AVOIDABLE
UNCLASSIFIABLE
EXTRANEOUS
FRACTION
NON
FOOD
COMPOSTABLE
SUDDIVISIONE
PER
EVITABILITA’
-‐
VALORI
MEDI
51. 2,84%
2,20%
2,44%
41,02%
38,85%
39,12%
8,71%
8,38%
8,44%
5,82%
7,99%
7,16%
0%
10%
20%
30%
40%
50%
60%
70%
80%
90%
100%
SOLO
PAP
SOLO
STRADALE
TUTTO
NOT
AVOIDABLE
UNCLASSIFIABLE
STRICTLY
AVOIDABLE
EXTRANEOUS
FRACTION
NON
FOOD
COMPOSTABLE
RIPARTIZIONE
PER
EVITABILITA'
-‐
CONFRONTO
PAP
vs.
STRADALE
52. AVOIDABLE
Suddivisione
per
Spologia
di
prodoMo
CATEGORIA
kg
%
(su
AVOID.)
%
su
F&D
%le
su
TOT
BREAD
AND
BAKERY
PRODUCTS
125
26,0%
12,1%
10,2%
MEAT
&
FISH
56
11,7%
5,4%
4,6%
DAIRY
PRODUCTS
AND
EGGS
29
6,0%
2,8%
2,3%
COOKIES,
SWEETS
AND
SNACKS
4
0,8%
0,4%
0,3%
FRUITS
&
VEGETABLES
184
38,3%
17,8%
15,0%
PASTA
&
RISE
48
9,9%
4,6%
3,9%
DRINK
17
3,6%
1,6%
1,4%
OTHER
18
3,7%
1,7%
1,4%
TOT
EVITABILE
(SPRECO)
481
100%
46,4%
39,1%
26,0%
0,8%
6,0%
3,6%
38,3%
11,7%
3,7%
9,9%
AVOIDABLE
TOTALE
-‐
RIPARTIZIONE
PER
TIPOLOGIA
DI
ALIMENTO
BREAD
AND
BAKERY
PRODUCTS
COOKIES,
SWEETS
AND
SNACKS
DAIRY
PRODUCTS
AND
EGGS
DRINK
FRUIT
AND
VEGETABLES
SPRECO
ALIMENTARE
PER
TIPOLOGIA
DI
ALIMENTO
-‐
VALORI
MEDI