Lo Statuto dei Lavoratori del 20.05.1970 pone, con l’art. 4, il divieto per il datore di lavoro, della sorveglianza a distanza, cioè mediante impianti audiovisivi o altre apparecchiature. L’impiego di tali strumenti è consentito solo per comprovate esigenze organizzative e produttive o per motivi di sicurezza, previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali (RSA o RSU) o, in mancanza, su autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro.

1. p.zza Regina Margherita 7, 73037 Poggiardo (Le) - Tel. 0836.901766 Fax 0836.904366 postmaster@studiocarlucciocirchetta.it www.studiocarlucciocirchetta.it
Lo Statuto dei Lavoratori del 20.05.1970 pone, con l’art. 4, il divieto per il datore di lavoro, della
sorveglianza a distanza, cioè mediante impianti audiovisivi o altre apparecchiature. L’impiego di tali
strumenti è consentito solo per comprovate esigenze organizzative e produttive o per motivi di
sicurezza, previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali (RSA o RSU) o, in mancanza,
su autorizzazione della Direzione Territoriale del Lavoro.
Circolare n. 16 del 21/05/2015
AUTORIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI
VIDEOSORVEGLIANZA
Negli ultimi anni l’utilizzo degli impianti di videosorveglianza è aumentato a causa dell’aumento di
rapine e furti, soprattutto nei confronti di alcune particolari attività (tabaccherie, oreficerie, edicole,
distributori di carburante, ecc.).
Il Ministero del Lavoro ha ritenuto opportuno semplificare le modalità operative per il rilascio dei
provvedimenti di autorizzazione, in quanto, l’utilizzo degli impianti audiovisivi, rappresenta un
deterrente al verificarsi degli atti criminosi.
Per questo, la loro installazione, potrà essere autorizzata senza il preventivo accertamento tecnico
da parte degli organi di vigilanza della DTL, i quali potranno far riferimento alla documentazione
prodotta dal datore di lavoro nella richiesta di autorizzazione.
Al fine di predisporre criteri comuni di valutazione, il Ministero pretende:
1) il rispetto della disciplina dettata dal “Codice in materia di protezione dei dati personali” e
dai provvedimenti del Garante per la Proiezione dei dati personali;
2) il rispetto della normativa in materia di raccolta e conservazione delle immagini;
3) l’apposita informativa scritta al personale dipendente in merito all'attivazione dello stesso, al
posizionamento delle telecamere ed alle modalità di funzionamento;
4) l’apposita informativa ai clienti con appositi cartelli;
5) l’obbligo di orientare le telecamere verso le aree maggiormente esposte ai rischi di furto e
danneggiamento (limitando l'angolo delle riprese ed evitando, quando non indispensabili,
immagini dettagliate), con la ripresa di dipendenti solo in via incidentale e con criteri di

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occasionalità;
6) l’obbligo di non apportare alcuna modifica o aggiunta all’apparecchiatura, previa relativa
comunicazione alla DTL;
7) il divieto di utilizzare le immagini per eventuali accertamenti sull'obbligo di diligenza da
parte dei lavoratori né per l'adozione di provvedimenti disciplinari;
8) l’obbligo di informare i lavoratori ogniqualvolta si accede alle immagini (che di norma
dovrebbe avvenire solo nelle ipotesi di verificazione di atti criminosi o di eventi dannosi);
9) il diritto dei lavoratori di verificare periodicamente il corretto utilizzo dell'impianto.
Potete collegarvi al nostro sito cliccando sul seguente link http://bit.ly/1Llp2QB per scaricare e
compilare l’istanza di autorizzazione all’installazione di impianti di videosorveglianza nei luoghi di
lavoro.
Per qualsiasi informazione lo Studio è a disposizione.