SlideShare a Scribd company logo
Paolo Castagnini

DIGITAL PHOTOGRAPHY WORKFLOW
             CON
  ADOBE PHOTOSHOP LIGHTROOM
             - guida rapida -
Copyright 2007 - Paolo Castagnini
ACE - Adobe Certified Expert per Photoshop
INDICE




                                                                   INDICE


	    Prefazione		       	      	   	    	     	   	    	   	   5

Il formato Raw e il Digital Photography Workflow
•	   Cosa	sono	i	Files	Raw		       	     	    	   	    	   	   9
•	   I	vantaggi	dei	Files	Raw	     	     	    	   	    	   	   10
•	   Le	operazioni	base	da	svolgere	in	un	Raw	Converter	   	   15
•	   Settaggio	della	Fotocamera	per	il	Formato	Raw	    	   	   16
•	   L’Archivio	Fotografico	Digitale	    	    	   	    	   	   19
•	   Lightroom	e	il	Digital	Photography	Workflow	 	    	   	   21




                                                                               Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
•	   Requisiti	di	Sistema	ed	Installazione	   	   	    	   	   22

L’Interfaccia Utente di Adobe Photoshop Lightroom
•	   L’Interfaccia	Utente	(UI)	    	     	    	   	    	   	   25
•	   Importare	Fotografie	in	Lightroom	 	     	   	    	   	   34

Il Modulo Library
•	   Il	Modulo	Library		       	   	     	    	   	    	   	   41
•	   L’Interfaccia	Utente	del	Modulo	Library	 	   	    	   	   42
•	   I	Pannelli	di	Sinistra	   	   	     	    	   	    	   	   45
•	   I	Pannelli	di	Destra	     	   	     	    	   	    	   	   50

Il Modulo Develop
•	   Il	Modulo	Develop	        	   	     	    	   	    	   	   55
•	   L’Interfaccia	Utente	del	Modulo	Develop		    	    	   	   55
•	   I	Pannelli	di	Sinistra	   	   	     	    	   	    	   	   58
•	   I	Pannelli	di	Destra	     	   	     	    	   	    	   	   62
INDICE

                                                                                Il Modulo Slideshow
                                                                                •	   Il	Modulo	Slideshow	      	   	    	     	   	   	   	   75
                                                                                •	   L’Interfaccia	Utente	del	Modulo	Slideshow	   	   	   	   75
                                                                                •	   I	Pannelli	di	Sinistra	   	   	    	     	   	   	   	   76
                                                                                •	   I	Pannelli	di	Destra	     	   	    	     	   	   	   	   78

                                                                                Il Modulo Print
                                                                                •	   Il	Modulo	Print	   	      	   	    	     	   	   	   	   85
                                                                                •	   L’Interfaccia	Utente	del	Modulo	Print	   	   	   	   	   85
                                                                                •	   I	Pannelli	di	Sinistra	   	   	    	     	   	   	   	   86
                                                                                •	   I	Pannelli	di	Destra	     	   	    	     	   	   	   	   88

                                                                                Il Modulo Web
                                                                                •	   Il	Modulo	Web	     	      	   	    	     	   	   	   	   95
                                                                                •	   L’Interfaccia	Utente	del	Modulo	Web	     	   	   	   	   95
                                                                                •	   I	Pannelli	di	Sinistra	   	   	    	     	   	   	   	   96
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                •	   I	Pannelli	di	Destra	     	   	    	     	   	   	   	   98
PREFAZIONE




                                                                 PREFAZIONE
Dopo circa un anno di beta testing, al quale hanno partecipato
più di 500.000 fotografi professionisti ed amatoriali, Adobe ha
finalmente rilasciato la versione 1.0 di Adobe Photoshop Light-
room: un software pensato dai fotografi per la fotografia digi-
tale.




                                                                                     Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
Lightroom è un ambiente integrato che fornisce tutti gli stru-
menti necessari per il digital photography workflow:
- Un’unica interfaccia per archiviazione, catalogazione, sviluppo
digitale, ridimensionamento, stampa, creazione gallerie web e
presentazioni pdf.
- In fase di importazione delle immagini permette, con
un’interfaccia molto semplice ed intuitiva, di catalogare, rinomi-
nare, etichettare, assegnare parole chiave, aggiungere dati
IPTC e molto altro.
- Un’unica interfaccia e gli stessi strumenti applicabili allo stesso
modo per qualsiasi tipo di file immagine, raw, tiff, jpeg ecc.
- Lavora esclusivamente sui metadati, lasciando inalterati i files
originali (siano raw, tiff, jpeg... è indifferente) e permette di ge-
nerare infinite copie virtuali con diverse versioni della stessa im-
magine senza duplicare fisicamente il file, con notevole rispar-
mio di spazio sul disco fisso.
PREFAZIONE

                                                                                             - Consente di lavorare esclusivamente sul raw, dall’importazione
                                                                                             nel database, fino alla stampa, senza la necessità di convertire
                                                                                             in tiff, jpeg o quant’altro.
                                                                                             - Lavora in parallelo su un database “fisico” basato sulla po-
                                                                                             sizione dei files sull’hard disk e su un database “virtuale” con
                                                                                             ordinamento logico basato su metadati e parole chiave, con le
                                                                                             infinite possibilità di organizzazione, catalogazione e ricerca
                                                                                             che ne derivano
                                                                                             - Permette di uscire momentaneamente per elaborazioni più
                                                                                             complesse in Photoshop (o qualsiasi altro software a scelta -
                                                                                             non è razzista) e di rientrare per completare il workflow, senza
                                                                                             abbandonare l’ambiente di lavoro.
                                                                                             Questo volumetto vuole essere una guida rapida per accompag-
                                                                                             nare il fotografo che vuole introdurre Lightroom nel suo flusso
                                                                                             di lavoro e nasce dalla mia esperienza di beta-tester prima e di
                                                                                             utente ora di questo software che non esito a definire rivoluzio-
                                                                                             nario:
                                                                                             per il fotografo digitale “puro” che non sente la necessità del co-
                                                                                             siddetto foto-ritocco avanzato, tipico più della grafica che della
                                                                                             fotografia, a mio avviso può essere lo strumento software all in
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                             one su cui basare il proprio workflow, senza bisogno di niente
                                                                                             altro.
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW




     CAPITOLO 1
  Il Formato RAW
         e il
Digital Photography

                                                   Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
      Workflow




                                               7
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom





                                                                                    CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW




                                          COSA SONO I FILES RAW




Sotto	molti	punti	di	vista,	usare	una	tradizionale	macchina	foto-
grafica	a	pellicola	e	una	fotocamera	digitale	è	la	stessa	cosa.	
Ci	 focalizzeremo	 quindi	 su	 quali	 sono	 le	 differenze,	 al	 fine	 di	
impostare	un	flusso	di	lavoro	che	abbia	delle	ottime	basi	e	porti	
a	risultati	di	qualità.
Come	 sempre,	 una	 buona	 inquadratura	 e	 una	 corretta	 espo-
sizione	 portano	 ad	 ottenere	 buone	 immagini.	 Questo	 non	 im-
plica	tuttavia	che	non	si	possano	ottenere	buone	foto	partendo	




                                                                                         Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
da	scatti	tecnicamente	mediocri;	ma	attenzione:	per	arrivare	a	
questo	occorre	molto	lavoro	in	camera	oscura	digitale.
Il	formato	fotografico	digitale	più	diffuso	attualmente	è	il	JPEG	
(Joint	Photographic	Experts	Group)	che	ha	tuttavia	un	forte	limite	
qualitativo:	è	un	formato	compresso	con	perdita	di	dati.	Anche	a	
basso	livello	di	compressione,	la	qualità	di	un’immagine	JPEG	
degrada	fortemente.	Inoltre	il	processo	di	generazione	del	JPEG	
nella	fotocamera	implica	forti	interventi	su	colore,	esposizione,	
rumore,	nitidezza	che	sono	distruttivi,	nel	senso	che	alterano	le	
informazioni	raccolte	dal	sensore	e	quindi	limitano	la	possibilità	
di	interventi	efficaci	di	post	produzione.	Il	JPEG	quindi	è	un	for-
mato	immagine	ideale	per	fotografie	sulle	quali	non	si	intende	
intervenire,	 ma	 sostanzialmente	 inutile	 se	 si	 vuole	 ottenere	 il	
massimo	dalla	propria	fotocamera.
Per	questo	motivo,	negli	ultimi	tempi,	dopo	il	boom	della	foto-
grafia	 digitale,	 molti	 fotografi	 hanno	 cominciato	 ad	 utilizzare	 i	
cosiddetti	 formati	 raw,	 cioè	 i	 files	 nativi	 generati	 dalla	 fotoca-
mera,	 specifici	 per	 ogni	 tipo	 di	 macchina,	 che	 permettono	 la	
maggiore	flessibilità	in	post	produzione.
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                I VANTAGGI DEI FILES RAW


                                                                                                   Per	comprendere	cosa	sono	questi	“magici”	files	formato	RAW,	
                                                                                                   è	necessario	capire	come	funzionano	le	fotocamere	digitali.
                                                                                                   Innanzitutto	il	sensore	è	in	grado	di	catturare	solamente	le	in-
                                                                                                   formazioni	 relative	 a	 immagini	 in	 scala	 di	 grigi,	 in	 quanto	 la	
                                                                                                   luce	che	arriva	sugli	elementi	fotosensibili	genera	una	corrente	
                                                                                                   elettrica	proporzionale	alla	sua	luminosità	che	viene	tradotta	in	
                                                                                                   una	informazione	digitale	generalmente	a	12	bit.
                                                                                                   In	 altre	 parole,	 ciascuna	 informazione	 luminosa	 catturata	 da	
                                                                                                   ciascun	elemento	fotosensibile	del	sensore	viene	descritta	con	
                                                                                                   il	numero	binario	000000000000	se	nulla	(nero)	e	con	il	numero	
                                                                                                   binario	111111111111	se	massima	(bianco).
                                                                                                   Fra	questi	due	estremi	ci	sono	4096	gradazioni	di	grigio	descritte	
                                                                                                   da	tutte	le	possibili	combinazioni	di	0	e	1	su	dodici	posizioni.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                10
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

Come	si	arriva	all’immagine	a	colori	partendo	da	questa	griglia	
di	grigi?
I	sensori	più	comuni,	di	tipo	CCD	(Charge	Coupled	Device)	o	
CMOS	(Complementary	Metal-Oxide	Semiconductor),	utilizza-
no	il	metodo	Bayer,	sviluppato	dai	laboratori	Kodak,	che	con-
siste	in	una	griglia	di	filtri	colorati,	uno	per	ciascun	elemento	fo-
tosensibile,	con	i	tre	colori	del	sistema	RGB	(Red,	Green,	Blue)	
disposti	secondo	una	schema	prestabilito.
E’	importante	notare	come	il	50%	di	questi	filtri	siano	Verdi,	il	
25%	Rossi		e	il	25%	Blu
	Il	motivo	è	che	l’occhio	umano	può	distinguere	maggiormente	
le	 gradazioni	 di	 verde	 rispetto	 al	 rosso	 e	 al	 blu	 è	 quindi	 si	 è	
scelto	questo	tipo	di	distribuzione.




                                                                                          Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
                                                    La	 luce	 che	 arriva	
                                                    sul	sensore	è	quin-
                                                    di	 filtrata	 da	 questi	
                                                    colori	 e	 quindi	 può	
                                                    essere	 letta	 come	
                                                    un	 mosaico,	 nel	
                                                    quale	         ciascuna	
                                                    tessera	 contiene	
                                                    l’informazione	 rela-
                                                    tiva	 ad	 uno	 dei	 tre	
                                                    colori.




                                                                                     11
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                                   Tuttavia	 per	 costruire	 un’immagine	 “full	 color”	 è	 necessario	
                                                                                                   avere,	 per	 ciascun	 elemento,	 anche	 le	 informazioni	 relative	
                                                                                                   agli	altri	due	colori.	Entra	in	gioco	a	questo	punto	il	cosiddetto	
                                                                                                   “algoritmo	di	demosaicizzazione”,	una	procedura	software	che	
                                                                                                   calcola	i	colori	mancanti	a	partire	dalle	informazioni	raccolte	dal	
                                                                                                   sensore.
                                                                                                   Il	 processo	 prende	 il	 nome	 di	 Demosaicizzazione	 Bayer	 o	 In-
                                                                                                   terpolazione	Colore.	Quello	che	accade	in	pratica	è	che	le	in-
                                                                                                   formazioni	 cromatiche	 mancanti	 per	 ciascun	 pixel	 vengono	
                                                                                                   determinate	esaminando	i	pixel	circostanti;	tanto	più	è	precisa	
                                                                                                   questa	stima,	e	quindi	sofisticato	l’algoritmo	che	ne	stà	alla	base,	
                                                                                                   tanto	migliore	sarà	la	resa	dei	colori	nell’immagine	finale.
                                                                                                   Poichè	si	tratta	comunque	di	informazioni	interpolate,	nel	pro-
                                                                                                   cesso	 di	 interpolazione,	 l’algoritmo	 può	 incorrere	 in	 errori	 che	
                                                                                                   determinano	i	cosiddetti	artefatti	che	possono	inficiare	la	qualità	
                                                                                                   dell’immagine	digitale.
                                                                                                   La	tecnologia	attuale	ha	messo	a	punto	però	sistemi	sofisticati	
                                                                                                   che	permettono	di	ridurre	al	minimo	questi	errori,	sia	con	accor-
                                                                                                   gimenti	hardware	e	software	“in	camera”,	sia	con	lo	sviluppo	di	
                                                                                                   software	detti	RAW	Converters	per	il	post	trattamento	dei	files	
                                                                                                   RAW.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                12
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

Dunque	per	riassumere:
-	    Ogni	fotocamera	produce	un	proprio	tipo	di	dati	RAW
-	    I	dati	RAW	sono	i	valori,	in	scala	di	grigio,	della	quantità	di	
luce	catturata	dal	sensore
-	   Per	produrre	un’immagine	finita	i	dati	RAW	devono	essere	
processati	o	“in	camera”	o	con	un	RAW	Converter	installato	su	
un	computer
Nel	caso	i	dati	RAW	vengano	processati	direttamente	dal	firm-
ware	della	fotocamera,	il	risultato	è	un	file	JPEG.	Ma	quali	sono	
i	limiti	dei	JPEGs	prodotti	dal	firmware	della	fotocamera	rispetto	
alle	immagini	generate	da	un	RAW	Converter?
-	  Maggior	 presenza	 di	 artefatti	 dovuti	 alla	 compressione	
JPEG	con	perdita	di	dati
-	     Sebbene	le	informazioni	RAW	siano	generalmente	a	12	
bit,	solo	8	bit	sono	presenti	nelle	informazioni	del	JPEG	prodot-
to
-	    Il	processo	di	demosaicizzazione	“in	camera”	può	usare	
risorse	hardware	certamente	più	limitate	rispetto	a	quelle	di	un	




                                                                                       Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
normale	Personal	Computer
-	     Il	processo	di	generazione	del	JPEG	nella	fotocamera	im-
plica	 forti	 interventi	 su	 colore,	 esposizione,	 rumore,	 nitidezza	
che	sono	distruttivi,	nel	senso	che	alterano	le	informazioni	rac-
colte	dal	sensore	e	quindi	limitano	la	possibilità	di	interventi	ef-
ficaci	di	post	produzione.
Il	fatto	che	i	files	RAW	siano	costituiti	essenzialmente	da	dati	
grezzi,	consente	di	operare	sull’immagine	con	i	seguenti	van-
taggi:
-	    Nessuna	compressione	con	perdita	di	dati
-	     Piena	disponibilità	dell’informazione	nativa	a	12	bit;	il	van-
taggio	principale	consiste	nel	fatto	che,	con	gli	interventi	di	post	
produzione	è	inevitabile	perdere	dati,	per	cui	se	si	parte	da	una	
quantità	elevata	di	informazione	è	più	facile	ottenere	un	risultato	
finale	che	contiene	ancora	una	buona	quantità	di	dati	e	quindi	di	
buona	qualità
-	    La	possibilità	di	usare	software	più	sofisticati	per	la	demo-
saicizzazione
-	   Tutto	 quello	 che	 riguarda	 l’ottimizzazione	 dell’immagine	
può	essere	fatto	in	post	produzione,	lasciando	al	controllo	della	
                                                                                  1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                                   fotocamera	solo	sensibilità	ISO,	controllo	del	diaframma	e	tem-
                                                                                                   pi	 di	 esposizione;	 ciò	 si	 traduce	 in	 un	 maggior	 controllo	 dello	
                                                                                                   scatto	da	parte	del	fotografo	che	deve	solo	preoccuparsi	di	set-
                                                                                                   tare	correttamente	pochi	parametri
                                                                                                   -	    I	files	RAW	possono	essere	paragonati	alla	pellicola	im-
                                                                                                   pressionata,	ma	non	ancora	sviluppata,	mentr	i	files	JPEG	cor-
                                                                                                   rispondono	concettualmente	a	foto	realizzate	con	una	Polaroid,	
                                                                                                   dove	 si	 scatta	 e	 si	 ottiene	 immediatamente	 l’immagine,	 sulla	
                                                                                                   quale	però	non	è	possibile	nessun	intervento.
                                                                                                   -	     I	RAW	Converters,	oltre	al	JPEG,	sono	in	grado	di	gene-
                                                                                                   rare	 anche	 files	 di	 formato	 TIFF	 (Tagged	 Image	 File	 Format)	
                                                                                                   che	contengono	informazione	a	16	bit	e	sono	senza	perdita	di	
                                                                                                   dati.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

 LE OPERAZIONI BASE DA SVOLGERE IN UN
                      RAW CONVERTER




Tralasciando	 la	 demosaicizzazione,	 che	 è	 fondamentale	 nel	
processo	 di	 generazione	 dell’immagine,	 ma	 completamente	
fuori	 dal	 controllo	 del	 fotografo,	 in	 quanto	 effettuata	 dal	 RAW	
Converter	in	maniera	totalmente	trasparente,	secondo	un	suo	
algoritmo	 non	 modificabile,	 ci	 sono	 alcune	 operazioni	 di	 base	
che	 richiedono	 l’intervento	 del	 fotografo	 per	 l’ottimizzazione	
dell’immagine	derivante	da	un	file	RAW.
       Bilanciamento del Bianco ( White Balance o WB):	
-	
quando	si	scatta	in	RAW,	può	essere	utile	settare	un	appropria-
to	bilanciamento	del	bianco	già	nella	fotocamera,	poiché	questo	
valore	verrà	usato	di	default	nel	RAW	Converter	come	punto	di	
partenza.	E’	comunque	un	punto	di	partenza	e	può	essere	cam-




                                                                                        Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
biato	nel	RAW	Converter	per	una	più	accurata	resa	dei	colori	
senza	perdita	di	qualità	dell’immagine
      Esposizione:	è	forse	il	parametro	più	efficace	da	gestire	
-	
in	un	RAW	Converter.	Agendo	su	questo	valore	è	possibile	re-
cuperare	sia	zone	sottoesposte	che	sovraesposizioni,	natural-
mente	 presupponendo	 che	 i	 pixel	 interessati	 non	 siano	 total-
mente	privi	di	informazione
       Nitidezza, saturazione, contrasto:	possono	essere	ge-
-	
stiti	nel	RAW	Converter,	ma	in	alcuni	casi,	di	cui	si	parlerà	più	
avanti,	 se	 ne	 può	 rimandare	 la	 correzione	 ad	 un	 successivo	
step,	ad	es.	in	Photoshop
      Ridimensionamento dell’immagine:	 alcuni	 RAW	 Con-
-	
verters	 offrono	 la	 possibilità	 di	 cambiare	 le	 dimensioni	 e	 la	
risoluzione	 delle	 immagini	 digitali,	 con	 algoritmi	 di	 qualità	 pa-
ragonabile	a	quelli	degli	strumenti	analoghi	di	Photoshop	o	altri	
software.




                                                                                   1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                SETTAGGIO DELLA FOTOCAMERA PER
                                                                                IL FORMATO RAW
                                                                                                   Alcune	 fotocamere	 consentono	 di	 ottenere	 contemporanea-
                                                                                                   mente	 l’immagine	 sia	 in	 formato	 RAW	 che	 in	 formato	 JPEG.	
                                                                                                   Questa	 opzione	 comporta	 un	 maggior	 utilizzo	 della	 memoria	
                                                                                                   disponibile	e	quindi	non	sempre	conviene	usarla.	Tuttavia	può	
                                                                                                   essere	utile	se	si	ha	la	necessità	di	avere	una	foto	disponibile	
                                                                                                   immediatamente	senza	grandi	pretese	di	qualità	dell’immagine.	
                                                                                                   In	 un	 se-condo	 tempo	 si	 può	 intervenire	 sul	 RAW	 per	 otte-
                                                                                                   nere	 l’immagine	 definiva.	 Una	 volta	 settata	 la	 fotocamera	 per	
                                                                                                   memorizzare	 i	 dati	 RAW,	 secondo	 le	 istruzioni	 del	 costrut-
                                                                                                   tore,	 forse	 l’unica	 cosa	 che	 il	 fotografo	 deve	 saper	 gestire,	 a	
                                                                                                   parte	 l’inquadratura,	 per	 ottenere	 una	 foto	 di	 buona	 qualità	 è	
                                                                                                   l’esposizione,	 modulando	 i	 tre	 parametri	 che	 	 la	 influenzano:	
                                                                                                   diaframma, tempi, ISO.
                                                                                                   Da	questo	punto	di	vista	non	c’è	grande	differenza	con	la	foto-
                                                                                                   grafia	tradizionale.	Una	buona	esposizione	rimane	la	base	per	
                                                                                                   un	 buon	 risultato	 finale.	 L’elaborazione	 successiva	 dei	 files	
                                                                                                   RAW	consente	di	avere	buoni	risultati	partendo	da	esposizioni	
                                                                                                   non	perfette,	ma	ciò	non	deve	essere	un	motivo	per	trascurare	
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                   questo	aspetto	in	ripresa.
                                                                                                   Quello	che	ci	si	aspetta	da	una	buona	esposizione	è	essenzial-
                                                                                                   mente:
                                                                                                   -	    Alte	luci	non	bruciate
                                                                                                   -	    Zone	in	ombra	non	sottesposte
                                                                                                   -	    Assenza	di	rumore	digitale	nelle	ombre
                                                                                                   Nelle	fotocamere	digitali	c’è	uno	strumento	che	permette	di	va-
                                                                                                   lutare	 la	 qualità	 di	 una	 esposizione,	 immediatamente	 dopo	 lo	
                                                                                                   scatto:	l’istogramma
                                                                                                   Uno	dei	vantaggi	della	fotografia	digitale,	è	che	la	foto	si	può	ve-
                                                                                                   dere	immediatamente	nel	display	della	fotocamera	e,	nelle	re-
                                                                                                   flex	digitali	o	nelle	compatte	più	evolute,	è	possibile	visualizzare	
                                                                                                   l’istogramma,	cioè	la	rappresentazione	grafica	dell’esposizione	
                                                                                                   della	 foto	 appena	 scattata.	 Si	 può	 quindi	 valutare	 immediata-
                                                                                                   mente	se	una	esposizione	è	corretta	o	se	vale	la	pena	ripetere	
                                                                                                   lo	scatto,	ovviamente	quando	possibile.
                                                                                                   L’istogramma	rappresenta	la	distribuzione	dei	valori	di	grigio	di	
                                                                                                   ciascun	pixel	che	compone	l’immagine,	in	una	scala	che	va	da	
                                                                                                   0	=	nero	a	255	=	bianco.
                                                                                1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

Vediamo	alcuni	esempi	di	istogramma	per	capirne	il	significato:

Sovraesposizione:	le	alte	luci	
(sulla	 destra	 dell’istogramma)	
sono	 bruciate	 e	 i	 loro	 valori	
sono	condensati	sul	255;	il	che	
significa	 che	 i	 pixel	 corrispon-
denti	 appariranno	 completa-
mente	 bianchi	 nell’immagine	
con	 perdita	 dei	 dettagli.	 In	 al-
cuni	 casi,	 se	 il	 fuori	 scala	 non	
coinvolge	 tutti	 e	 tre	 i	 canali	 R,	
G	 e	 B,	 con	 il	 RAW	 Converter	
sarà	possibile	recuperare	qual-
che	dettaglio	nella	foto.
                                        Esposizione corretta:	 tut-
                                        ti	 i	 pixel	 sono	 rappresentati	
                                        nell’istogramma	 all’interno	 de-
                                        gli	estremi	e	la	curva	si	estende	
                                        per	tutta	l’ampiezza	del	grafico.	
                                        Questa	è	una	condizione	ideale,	
                                        che	però	si	verifica	in	pochi	casi.	
                                        Generalmente	la	curva	può	es-




                                                                                          Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
                                        sere	spostata	più	o	meno	verso	
                                        una	 delle	 due	 estremità	 o	 pre-
                                        sentare	più	picchi.	L’importante	
                                        è	che	tutti	i	valori	rappresentati	
                                        rientrino	nel	range	0-255
Sottoesposizione:	 in	 questa	
situazione	 molti	 pixel	 non	 con-
tengono	 informazione	 e	 ven-
gono	 rappresentati	 sul	 valore	
0.	 Nella	 foto	 queste	 aree	 ap-
pariranno	 nere,	 prive	 di	 detta-
gli.	 Anche	 in	 questo	 caso	 se	 il	
fuori	 scala	 non	 coinvolge	 tutti	
e	 tre	 i	 canali	 R,	 G	 e	 B,	 con	 il	
RAW	 Converter	 sarà	 possibile	
recuperare	 qualche	 dettaglio	
nella	foto.	C’è	però	un	altro	pro-
blema,	dovuto	alla	caratteristica	
dei	 sensori	 digitali	 di	 generare	
disturbo	 nelle	 zone	 in	 ombra	
che	 si	 traduce	 in	 pixel	 colorati	
nell’immagine,	 il	 cosiddetto	 ru-
more	digitale.	
                                                                                     17
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                                   Correggendo	la	sottesposizione	c’è	il	rischio	di	estendere	ques-
                                                                                                   to	rumore	anche	ai	mezzi	toni.


                                                                                                   Il	 sensore	 digitale,	 diversa-
                                                                                                   mente	 dalla	 pellicola,	 resti-
                                                                                                   tuisce	 una	 risposta	 di	 tipo	 li-
                                                                                                   neare	 in	 funzione	 della	 luce	
                                                                                                   che	 arriva	 sulla	 sua	 superfi-
                                                                                                   cie;	poiché	il	sistema	di	espo-
                                                                                                   sizione	delle	fotocamere	è	ba-
                                                                                                   sato	su	una	scala	logaritmica,	
                                                                                                   ogni	 stop	 del	 diaframma	 rad-
                                                                                                   doppia	la	quantità	di	luce	che	
                                                                                                   viene	catturata	dal	sensore.




                                                                                                                                          	 In	 un	 range	 tonale	 di	 5	 stops	
                                                                                                                                          dell’immagine	 RAW	 a	 12	 bit,	
                                                                                                                                          ogni	intervallo	conterrà	il	doppio	
                                                                                                                                          di	informazione	relativa	alla	lumi-
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                                                          nosità	rispetto	al	precedente.	Ne	
                                                                                                                                          consegue	 che	 in	 un’immagine	
                                                                                                                                          sottoesposta,	 ci	 saranno	 	 po-
                                                                                                                                          chissime	 informazioni	 elabo-
                                                                                                                                          rabili	 e	 sarà	 quindi	 inferiore	 la	
                                                                                                                                          qualità	del	risultato	finale.



                                                                                                   L’esposizione	 dunque	 è	 fondamentale	 per	 la	 qualità	 finale	 di	
                                                                                                   un’immagine	 digitale	 ed	 il	 parametro	 fondamentale	 da	 tenere	
                                                                                                   sotto	controllo	in	ripresa,	sia	scegliendo	la	più	opportuna	cop-
                                                                                                   pia	 tempo/diaframma,	 sia	 settando	 una	 sensibilità	 ISO	 che	 lo	
                                                                                                   consenta.
                                                                                                   È	questo	uno	dei	plus	della	fotografia	digitale:	la	possibilità	di	
                                                                                                   cambiare	al	volo	la	sensibilità	ISO,	scegliendo	quella	più	oppor-
                                                                                                   tuna	per	ogni	singolo	scatto.	Tuttavia	c’è	anche	qui	un	rovescio	
                                                                                                   della	 medaglia:	 alti	 valori	 ISO	 possono	 produrre	 maggior	 ru-
                                                                                                   more	digitale	che	può	compromettere	la	qualità	dell’immagine.	
                                                                                                   Il	consiglio	quindi	è	di	lavorare	ai	più	bassi	valori	ISO	possibili	in	
                                                                                                   rapporto	alla	situazione	in	cui	ci	si	trova	a	scattare.



                                                                                1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

               L’ARCHIVIO FOTOGRAFICO DIGITALE


Uno	dei	problemi	che	maggiormente	affliggono	il	fotografo	che	
si	avvicina	al	digitale	è	la	gestione	di	grandi	quantità	di	files	im-
magine;	 se	 l’archivio	 digitale	 non	 viene	 gestito	 con	 una	 certa	
logica,	si	rischia	di	non	essere	in	grado,	in	breve	tempo,	di	rin-
tracciare	le	proprie	foto	e	magari	di	perdere	il	proprio	lavoro.
Diventa	importante	quindi	stabilire	una	logica	con	la	quale	ar-
chiviare	i	propri	“negativi	digitali”	che	permetta	di	ritrovare	con	
relativa	facilità	uno	scatto	e	nello	stesso	tempo	sia	in	grado	di	
conservare	nel	tempo	l’archivio.
Sono	 parte	 integrante	 dell’attrezzatura	 del	 fotografo	 digitale	 i	
dispositivi	 di	 archiviazione	 che	 devono	 comprendere	 quanto-
meno	un	lettore	di	memory	cards	per	trasferire	i	files	dalla	foto-
camera	al	computer,	un	hard	disk	esterno	per	le	copie	di	back	
up,	un	masterizzatore	CD/DVD.
Un	esempio	di	flusso	di	gestione	dell’archivio	digitale	può	es-




                                                                                       Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
sere	il	seguente:
       Trasferimento dei files dalla fotocamera al computer:	
-	
per	questa	operazione	è	consigliabile	l’utilizzo	di	un	card	reader	
anziché	 il	 collegamento	 diretto	 della	 fotocamera	 al	 computer,	
più	 che	 altro	 per	 una	 questione	 di	 salvaguardia	 dell’hardware	
della	 fotocamera	 che	 potrebbe	 risentire	 di	 eventuali	 sbalzi	 di	
tensione	 trasmessi	 attraverso	 i	 cavi.	 E’	 consigliabile	 fare	 una	
copia	dei	files	presenti	nella	memory	card,	senza	cancellare	gli	
originali,	in	una	cartella	provvisoria	sull’hard	disk	del	computer	
e,	dopo	aver	controllato	l’integrità	dei	files	copiati,	formattare	la	
memory	card	con	il	comando	apposito	nella	fotocamera.
       Allocazione e rinomina dei files sull’hard disk:	I	files	
-	
trasferiti	 dalla	 fotocamera	 possono	 essere	 ora	 posizionati	
nell’archivio	 digitale.	 Ciascuno	 può	 trovare	 il	 proprio	 sistema	
di	organizzazione	fisica	dell’archivio,	ma	si	consiglia	di	racco-
gliere	i	files	in	cartelle	con	un	ordine	logico,	tipo	data	o	luogo/
circostanza	di	scatto.	Anche	in	questo	caso	conviene	prima	co-
piare	i	files	dalla	cartella	provvisoria	alla	posizione	definitiva	e	
solo	al	termine	dell’operazione	cancellare	la	cartella	provvisoria.	
Contestualmente	 alla	 copia	 conviene	 anche	 rinominare	 i	 files	
sostituendo	 il	 nome	 assegnato	 dalla	 fotocamera	 (tipicamente	
un	 anonimo	 numero	 progressivo)	 con	 un	 nome	 che	 permetta	
                                                                                  1
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                                   di	 capire	 il	 contenuto	 del	 file	 senza	 doverlo	 aprire.	 Un	 esem-
                                                                                                   pio	può	essere	una	sintetica	descrizione	seguita	da	un	numero	
                                                                                                   progressivo:	 londra001,	 londra002	 ecc.,	 oppure	 compleanno-
                                                                                                   mamma001,	compleannomamma002	ecc.	Vedremo	in	seguito	
                                                                                                   come	effettuare	queste	operazioni	in	modo	automatizzato.
                                                                                                           Back up dell’archivio digitale:	i	negativi	digitali	sono	fra-
                                                                                                   -	
                                                                                                   gili,	molto	più	di	quello	che	si	può	pensare,	e	il	danneggiamento	
                                                                                                   o	 la	 perdita	 di	 parte	 dell’archivio	 è	 una	 eventualità	 da	 tenere	
                                                                                                   sempre	presente.	Una	copia	di	back	up	su	un	hard	disk	esterno	
                                                                                                   è	il	modo	migliore	per	non	trovarsi	impreparati;	si	raccomanda	
                                                                                                   di	effettuarla	sempre	dopo	ogni	sessione	di	scatto,	subito	dopo	
                                                                                                   aver	 trasferito	 i	 files	 dalla	 fotocamera	 al	 computer.	 Periodica-
                                                                                                   mente	poi,	sarà	utile,	effettuare	una	copia	dell’archivio	digitale	
                                                                                                   anche	su	supporto	ottico	(CD	o	DVD)	per	avere	un’ulteriore	co-
                                                                                                   pia	di	sicurezza.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                20
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                              LIGHTROOM E IL
              DIGITAL PHOTOGRAPHY WORKFLOW




Adobe	 Photoshop	 Lightroom	 è	 un	 ambiente	 integrato	 per	 ge-
stire	il	workflow	della	fotografia	digitale	dallo	scatto	in	formato	
RAW	fino	all’output	finale,	sia	esso	in	stampa	o	come	presen-
tazione	video	o	web.	
-	Un’unica	interfaccia	per	archiviazione,	catalogazione,	sviluppo	
digitale,	ridimensionamento,	stampa,	creazione	gallerie	web	e	
presentazioni	pdf.
-	 In	 fase	 di	 importazione	 delle	 immagini	 permette,	 con	
un’interfaccia	molto	semplice	ed	intuitiva,	di	catalogare,	rinomi-
nare,	 etichettare,	 assegnare	 parole	 chiave,	 aggiungere	 dati	
IPTC	e	molto	altro.	




                                                                                       Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
-	Un’unica	interfaccia	e	gli	stessi	strumenti	applicabili	allo	stesso	
modo	per	qualsiasi	tipo	di	file	immagine,	raw,	tiff,	jpeg	ecc.	
-	Lavora	esclusivamente	sui	metadati,	lasciando	inalterati	i	files	
originali	(siano	raw,	tiff,	jpeg...	è	indifferente)	e	permette	di	ge-
nerare	infinite	copie	virtuali	con	diverse	versioni	della	stessa	im-
magine	senza	duplicare	fisicamente	il	file,	con	notevole	rispar-
mio	di	spazio	sul	disco	fisso.	
-	Consente	di	lavorare	esclusivamente	sul	raw,	dall’importazione	
nel	database,	fino	alla	stampa,	senza	la	necessità	di	convertire	
in	tiff,	jpeg	o	quant’altro.	
-	 Lavora	 in	 parallelo	 su	 un	 database	 “fisico”	 basato	 sulla	 po-
sizione	dei	files	sull’hard	disk	e	su	un	database	“virtuale”	con	
ordinamento	logico	basato	su	metadati	e	parole	chiave,	con	le	
infinite	 possibilità	 di	 organizzazione,	 catalogazione	 e	 ricerca	
che	ne	derivano	
-	 Permette	 di	 uscire	 momentaneamente	 per	 elaborazioni	 più	
complesse	 in	 Photoshop	 (o	 qualsiasi	 altro	 software	 a	 scelta	 -	
non	è	razzista)	e	di	rientrare	per	completare	il	workflow,	senza	
abbandonare	l’ambiente	di	lavoro.


                                                                                  21
CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW

                                                                                                   -	Permette	di	esportare	l’archivio,	completo	o	parti	a	scelta,	su	
                                                                                                   DVD,	mantenendo	tutte	le	informazioni	di	elaborazione
                                                                                                   -	Per	il	fotografo	digitale	“puro”	che	non	sente	la	necessità	del	
                                                                                                   cosiddetto	foto-ritocco	avanzato,	tipico	più	della	grafica	che	del-
                                                                                                   la	fotografia,	a	mio	avviso	può	essere	lo	strumento	software	all	
                                                                                                   in	one	su	cui	basare	il	proprio	workflow,	senza	bisogno	di	niente	
                                                                                                   altro




                                                                                REQUISITI DI SISTEMA ED INSTALLAZIONE

                                                                                                   Adobe	 Photoshop	 Lightroom	 è	 installabile	 sia	 su	 piattaforma	
                                                                                                   PC	 che	 piattaforma	 Mac;	 i	 requisiti	 minimi	 di	 sistema	 richiesti	
                                                                                                   sono	i	seguenti:
                                                                                                   Windows
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                   •	  Microsoft®	Windows®	XP	con	Service	Pack	2	
                                                                                                   •	  Processore	Intel®	Pentium®	4	
                                                                                                   •	  768	MB	di	RAM	(consigliato	1	GB)	
                                                                                                   •	  1	GB	di	spazio	disponibile	su	disco	rigido	
                                                                                                   •	  Risoluzione	schermo	1024x768	
                                                                                                   •	  Unità	CD-ROM	
                                                                                                   Macintosh
                                                                                                   •	    Mac	OS	X	v.10.4	
                                                                                                   •	    Processore	 PowerPC®	G4	o	G5	a	1	GHz	o	processore	
                                                                                                   Intel®	Core™	Duo	
                                                                                                   •	    768	MB	di	RAM	(consigliato	1	GB)	
                                                                                                   •	    1	GB	di	spazio	disponibile	su	disco	rigido	
                                                                                                   •	    Risoluzione	schermo	1024x768	
                                                                                                   •	    Unità	CD-ROM	
                                                                                                   Adobe	Photoshop	Lightroom	è	disponibile	per	l’acquisto	on	line	
                                                                                                   o	per	il	download	gratuito	di	una	versione	trial	funzionante	per	
                                                                                                   30	 giorni	 dal	 sito	 www.adobe.com,	 a	 partire	 dal	 19	 Febbraio	
                                                                                                   2007.




                                                                                22
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE




     CAPITOLO 2
L’Interfaccia Utente
di Adobe Photoshop
     Lightroom

                                              Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                         2
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




2
                                                                                     CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE

                                  L’INTERFACCIA UTENTE (UI)


L’interfaccia	 utente	 (UI	 –	 User	 Interface)	 di	 Adobe	 Photoshop	
Lightroom,	è	organizzata	in	modo	tale	da	presentare,	a	pieno	
schermo,	 tutti	 gli	 strumenti	 disponibili,	 in	 ciascun	 Modulo,	 di-
sposti	secondo	un	ordine	logico,	che	segue	un	flusso	di	lavoro	
standard,	che	va	da	sinistra	verso	destra	e	dall’alto	verso	il	bas-
so.	 Gli	 stessi	 Moduli	 del	 software	 sono	 disposti,	 in	 serie,	 se-
condo	questa	logica.
Tutto	quello	che	serve	è	a	portata	di	clic	e,	in	pratica,	il	classico	
menù	a	tendina	nella	parte	alta	dell’interfaccia	diventa	sostan-
zialmente	ininfluente	per	il	workflow	standard	e	spesso	si	finisce	
per	dimenticarsene.




                                                                                            Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




L’UI	di	Adobe	Photoshop	Lightroom	è	suddivisa	in	5	parti	fon-
damentali	che	si	ripetono,	con	la	stessa	logica	in	ciascuno	dei	
Moduli	di	cui	si	compone	il	software.




                                                                                       2
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                                    1.	 Il	 centro	 dell’UI	 è	 occupato	 dal	 Pannello	 Centrale	 sul	
                                                                                                    quale	sono	visualizzate	le	immagini	sulle	quali	si	sta	lavorando.	
                                                                                                    In	 ciascun	 modulo	 sono	 disponibili	 diverse	 modalità	 di	 visua-
                                                                                                    lizzazione	 che	 saranno	 descritte	 nei	 capitoli	 corrispondenti;	 a	
                                                                                                    seconda	del	modulo	in	cui	ci	si	trova,	si	va	dalla	visualizzazione	
                                                                                                    a	griglia,	alla	singola	foto,	alla	comparazione	prima/dopo	ecc.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                    2.	 Nella	parte	superiore	dell’UI	troviamo	la	Barra	dei	Menù	
                                                                                                    tipica	delle	applicazioni	Windows	e	Mac	e	la	Barra	di	Naviga-
                                                                                                    zione	 di	 Adobe	 Photoshop	 Lightroom;	 quest’ultima	 presenta,	
                                                                                                    sulla	sinistra,	il	Logo	personalizzabile	e,	sulla	destra,	i	Pulsanti	
                                                                                                    di	Navigazione	per	passare	da	un	Modulo	all’altro.




                                                                                2
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE




                        3.	 A	sinistra	troviamo	una	serie	di	Pan-
                        nelli	che	presentano	comandi	per	opera-
                        zioni	 di	 base	 o	 standardizzate	 (Presets)	




4.	 A	destra	c’è	un’altra	serie	di	Pannelli	
per	 i	 comandi	 manuali,	 sui	 quali	 l’utente	
può	 avere	 il	 massimo	 controllo	 in	 ogni	
operazione.




                                                                                          Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
5.	 Infine	 la	 parte	 bassa	 dell’UI	 è	 occupata	 da	 una	 striscia	
di	immagini	(Filmstrip)	in	miniatura	che	visualizza	il	contenuto	
della	cartella	corrente	sulla	quale	si	sta	lavorando.




Le	Barre	superiori	e	la	Filmstrip	inferiore	sono	uguali	in	ognuno	
dei	 Moduli	 di	 Adobe	 Photoshop	 Lightroom,	 mentre	 i	 comandi	
nei	Pannelli	Laterali	variano	a	seconda	del	Modulo	in	cui	ci	si	
trova.
La	visualizzazione	dell’IU	di	Adobe	Photoshop	Lightroom	è	per-
sonalizzabile	in	molti	dettagli:
•	     Premendo	ripetutamente	il	tasto	il	tasto	F	si	può	passare	
dalla	 visualizzazione	 a	 finestra	 alla	 visualizzazione	 a	 pieno	
schermo	e	viceversa.


                                                                                     27
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                                           Premendo	 più	 volte	 il	 tasto	 L	 si	 può	 abbassare	 la	 lumi-
                                                                                                    •	
                                                                                                    nosità	di	tutta	l’UI,	eccetto	quella	dell’immagine	o	delle	immagini	
                                                                                                    attive,	 fino	 a	 far	 apparire	 quest’ultime	 su	 schermo	 completa-
                                                                                                    mente	nero,	conservando	però	la	funzionalità	di	tutti	i	comandi	
                                                                                                    circostanti
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                           Tutti	 i	 componenti	 dell’UI,	 tranne	 il	 Pannello	 Centrale,	
                                                                                                    •	
                                                                                                    possono	essere	nascosti	cliccando	sul	triangolino	al	centro	del	
                                                                                                    bordo	 esterno	 di	 ciascun	 elemento.	 In	 questo	 modo	 si	 può	 li-
                                                                                                    berare	spazio	sullo	schermo	per	ingrandire	il	Pannello	Centrale.	
                                                                                                    Per	far	riapparire	un	elemento	nascosto,	e	utilizzarne	i	comandi,	
                                                                                                    è	sufficiente	passare	con	il	puntatore	del	mouse	sul	triangolino	
                                                                                                    di	cui	sopra.


                                                                                2
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE




        Tutti	i	Pannelli	laterali	possono	es-
•	




                                                                                            Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
sere	collassati	e	riaperti	cliccando	sul	tri-
angolino	a	fianco	del	nome	del	Pannello;	
cliccando	sul	triangolino	tenendo	premuto	
il	tasto	Alt	(Option	in	Mac),	si	attiva	una	vi-
sualizzazione	“liquida”	dei	Pannelli,	con	la	
quale,	 aprendone	 una,	 automaticamente	
vengono	collassate	tutte	le	altre.	Partico-
larmente	 utile	 per	 monitor	 di	 piccole	 di-
mensioni.




•	     L’altezza	della	Filmstrip,	e	quindi	le	dimensioni	delle	mi-
niature	 in	 essa	 contenute,	 può	 essere	 modificata	 a	 piacimen-
to	 trascinando	 con	 il	 mouse	 il	 bordo	 superiore	 della	 Filmstrip	
                                                                       	
stessa.

                                                                                       2
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                                    •	       La	Barra	di	Navigazione	di	Adobe	Photoshop	Lightroom	
                                                                                                    può	essere	personalizzata	con	un	comando	da	menù.
                                                                                                    Selezionando	nella	Barra	dei	Menù,	Edit		Identity	Plate	Setup…	
                                                                                                    si	apre	una	finestra	di	dialogo,	nella	quale	è	possibile	sostituire	
                                                                                                    il	titolo	in	alto	a	sinistra	con	una	propria	scritta	o	un	proprio	logo	
                                                                                                    e	anche	modificare	a	piacimento	Font	e	colore	dei	Pulsanti	di	
                                                                                                    navigazione	sulla	destra.




                                                                                                    •	    Nello	stesso	menù	Edit	è	presente	il	comando	Preferen-
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                    ces…	nel	quale	è	possibile	settare	diverse	opzioni	di	default.
                                                                                                    Per	 ottimizzare	 il	 flusso	 di	 lavoro	 in	 Adobe	 Photoshop	 Light-
                                                                                                    room,	la	prima	cosa	da	fare	è	settare	alcune	preferenze	che	il	
                                                                                                    software	eseguirà	di	default.	Si	accede	al	pannello	delle	pref-
                                                                                                    erenze	dal	Menù:	Edit		Preferences…;	si	apre	una	finestra	di	
                                                                                                    dialogo	che	presenta	quattro	schede:




                                                                                0
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE

     General:	 in	 questa	 scheda	 si	 possono	 definire	 alcune	
•	
opzioni	di	avvio	del	software:
-	In	alto	troviamo	due	caselle	Settings	che	attivano	rispettiva-
mente	la	visualizzazione	dello	Splash Screen	e	la	ricerca	auto-
matica	di	aggiornamenti	all’avvio.
-	Nel	riquadro	Default Library	è	possibile	definire	quale	archivio	
Lightroom	deve	aprire	all’avvio	(è	possibile	mantenere	diverse	
Library	e	selezionare	quella	che	serve	di	volta	in	volta)	e,	molto	
importante,	 sono	 presenti	 alcune	 opzioni	 per	 la	 ferquenza	 di	
back	up	dell’archivio.
-	Il	riquadro	Completion Sound	definisce	quali	avvisi	acustici	uti-
lizzare	come	avviso	quando	viene	completata	un’operazione.
-	Seguono	alcuni	pulsanti	per	resettare	le	diverse	ozioni	di	de-
fault.




                                                                                         Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                    1
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                                           External Editors:	consente	di	definire	quali	software	in-
                                                                                                    •	
                                                                                                    stallati	 sul	 computer	 utilizzare	 per	 interventi	 di	 foto-ritocco	 più	
                                                                                                    avanzati,	specificando	in	quale	formato	aprire	il	file	(tiff,	jpeg...),	
                                                                                                    in	quale	spazio	colore	e	con	quale	profondità	colore	(8	-	16	bit)
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                            File Mangement:	 in	 questa	 scheda	 vengono	 definite	 le	
                                                                                                    •	
                                                                                                    preferenze	per	l’importazione	delle	immagini	nella	Library:
                                                                                                    -	La	prima	opzione	stabilisce	se	scaricare	automaticamente	le	
                                                                                                    immagini	 quando	 viene	 rilevata	 una	 memory	 card	 nel	 lettore	
                                                                                                    collegato	al	computer
                                                                                                    -	Preview cache	stabilisce	la	qualità	delle	immagini	anteprima	
                                                                                                    visulaizzate	nella	LIbrary;	si	consiglia	di	lasciare	le	impostazioni	
                                                                                                    di	default.
                                                                                                    -	Metadata:	attivando	l’opzione	Automatically	Write Chages in
                                                                                                    XMP,	 tutti	 gli	 interventi	 sulle	 foto	 verranno	 memorizzati	 in	 un	
                                                                                                    file	sidecar	con	estensione	.xmp,	utilizzabile	anche	da	altri	soft-
                                                                                                    ware,	ad	esempio	Adobe	Camera	Raw	e	Adobe	Bridge.
                                                                                                    -	 File Name Generation	 definisce	 come	 interpretare	 e/o	 cor-
                                                                                                    reggere	eventuali	caratteri	non	consentiti	presenti	nel	nome	dei	
                                                                                                    files	da	importare
                                                                                                    -	Import Sequence Numbers	permette	di	impostare	un	criterio	
                                                                                                    di	numerazione	sequenziale	per	l’ordinamento	dei	files	da	im-
                                                                                                    portare.

                                                                                2
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE




     Interface:	 personalizza	 colori	 e	 fonts	 dell’Interfaccia	
•	




                                                                                       Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
Utente
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                IMPORTARE FOTOGRAFIE IN LIGHTROOM

                                                                                                    Possiamo	ora	effettuare	la	prima	operazione	con	Lightroom:	im-
                                                                                                    portare	nel	database	qualche	fotografia	digitale.




                                                                                                    In	basso	a	destra	sono	presenti	due	pulsanti:	Import…	ed	Ex-
                                                                                                    port…;	premere	il	tasto	Import…
                                                                                                    Si	 apre	 la	 tipica	 finestra	 di	 dialogo	 del	 sistema	 operativo	 per	
                                                                                                    l’apertura	dei	files	(Windows	Vista	in	figura),	nella	quale	sele-
                                                                                                    zionare	 la	 cartella	 di	 immagini,	 o	 le	 singole	 immagini,	 che	 si	
                                                                                                    vogliono	importare	nel	database;	
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE

dopo	aver	dato	la	conferma,	si	apre	la	finestra	di	dialogo	Import	
Photos	(una	delle	poche	di	Adobe	Photoshop	Lightroom)		che	
presenta	una	serie	di	opzioni:




1.	 File Handling:	 dal	 menù	 a	 tendina	 è	 possibile	 selezio-




                                                                                            Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
nare	come	importare	le	foto	nel	database:




        Import Photos at their Current Location;	 mantiene	 i	
•	
files	 nella	 cartella	 di	 origine	 e	 crea	 solamente	 un	 riferimento	
all’immagine	nel	database.	Selezionando	questa	opzione,	se	i	
files	originali	vengono	spostati	o	cancellati,	Adobe	Photoshop	
Lightroom	non	sarà	più	in	grado	di	gestirli.
      Copy Photos to a new location and Import;	crea	una	
•	
copia	dei	files	immagine	nel	database,	lasciando	intatti	gli	origi-
nali.
CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE

                                                                                                          Move Photos to a new location and Import;	crea	una	
                                                                                                    •	
                                                                                                    copia	dei	files	immagine	nel	database,	cancellando	gli	origina-
                                                                                                    li.
                                                                                                           Copy Photos as Digital Negative (DNG) and Import;	
                                                                                                    •	
                                                                                                    crea	 una	 copia	 dei	 file	 immagine	 nel	 database,	 convertendoli	
                                                                                                    nel	formato	DNG,	indipendentemente	dal	formato	di	partenza.	
                                                                                                    Gli	originali	restano	intatti.



                                                                                                    2.	 Le	 due	 opzioni	 sotto	 il	 menù	 File	 Handling	 consentono	
                                                                                                    di	scegliere	come	e	dove	copiare	le	foto	che	si	stanno	impor-
                                                                                                    tando
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                    3.	 File Naming:	 consente	 di	 attribuire	 un	 nome	 alle	 foto	
                                                                                                    importate,	 accoppiando,	 a	 scelta,	 ad	 un	 nome	 di	 fantasia,	 un	
                                                                                                    numero	progressivo,	una	data,	il	nome	file,		dati	exif	ecc…	se-
                                                                                                    condo	dei	template	personalizzabili




                                                                                                          Information to apply:
                                                                                                    4.	
                                                                                                          L’opzione	Develop Settings	consente	di	importare	le	foto	
                                                                                                    •	
                                                                                                    con	 un	 Preset	 di	 “sviluppo”	 predefinito;	 se	 ne	 parlerà	 diffusa-
                                                                                                    mente	nella	descrizione	del	Modulo	Develop
                                                                                                          l’opzione	 Metadata	 attribuisce	 a	 tutte	 le	 foto	 importate	
                                                                                                    •	
                                                                                                    una	 serie	 di	 metadati	 definibili	 dall’utente	 o	 memorizzati	 pre-
                                                                                                    cedentemente	in	un	Preset,	selezionabile	dal	menù	a	tendina.
CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE

Selezionando	New,	si	apre	una	finestra	di	dialogo	nella	quale	è	
possibile	definire	tutti	i	metadati	da	inserire	nel	file	importato.
•	  L’opzione	Keywords	permette	di	attribuire	parole	chiave	
comuni	a	tutte	le	foto	che	si	stanno	importando.
     L’attivazione	della	casella	Render Standard-Sized Pre-
•	
views	 genera	 l’anteprima	 dell’immagine	 importata	 secondo	 i	
parametri	impostati	nelle	preferenze.




5.	 L’anteprima:	scorrendo	il	cursore	sottostante	alle	minia-
ture	 è	 possibile	 vedere	 il	 contenuto	 della	 cartella	 di	 immagini	
che	si	sta	importando	ed	eventualmente	scegliere	quali	foto	e-
scludere.




                                                                                            Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




Dopo	avere	stabilito	tutti	i	parametri	per	l’importazione,	premere	
il	tasto	Import	per	avviare	il	processo
                                                                                       7
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                                           
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY




                              CAPITOLO 3
                               Il Modulo
                                 Library
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




0
                                                                                     CAPITOLO  - MODULO LIBRARY
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY

                                                   IL MODULO LIBRARY




Il	Modulo	Library	rappresenta	un	finestra	sul	database	di	Adobe	
Photoshop	Lightroom	attraverso	la	quale	è	possibile,	non	solo	
vedere,	 ma	 soprattutto	 gestire	 il	 suo	 contenuto:	 le	 fotografie	
digitali.	Si	tratta	di	un	potente	strumento	di	File	Mangement	che	
permette	al	fotografo	digitale	di	avere	sotto	controllo,	in	un’unica	
interfaccia,	l’intero	archivio	fotografico	digitale,	nel	quale	è	pos-
sibile	importare	ed	esportare,	o	eliminare,	immagini,	classificare	
e	 raccogliere	 in	 gruppi	 omogenei,	 assegnare	 parole	 chiave	 e	
fare	 ricerche,	 effettuare	 semplici	 interventi	 correttivi,	 visualiz-
zare	e	confrontare.
Il	 tutto	 indipendentemente	 dal	 formato	 del	 file:	 raw,	 dng,	 tiff,	
jpeg,	psd,	png,	gif…,	qualsiasi	formato	immagine	è	supportato	e	
gestito	nello	stesso	modo;	Adobe	Photoshop	Lightroom	supera	
il	concetto	di	formato	e	concentra	l’attenzione	del	fotografo	su	




                                                                                             Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
quello	che	è	lo	scopo	del	suo	lavoro:	la	fotografia.




                                                                                        1
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY

                                                                                                                    L’INTERFACCIA UTENTE
                                                                                                                     DEL MODULO LIBRARY
                                                                                                   Terminato	 il	 processo	 di	 importazione	 (se	 ne	 può	 seguire	 lo	
                                                                                                   stato	nell’indicatore	di	processo	in	alto	a	sinistra),	le	fotografie	
                                                                                                   appaiono	sul	Pannello	Centrale	come	diapositive	su	di	un	pia-
                                                                                                   no	luminoso.	Le	dimensioni	delle	miniature	si	possono	variare	
                                                                                                   selezionando	l’opportuna	misura	in	basso	(XS	-	S	-	M	-	L	-	XL).	
                                                                                                   Le	 stesse	 miniature	 sono	 visibili	 nella	 Filmstrip;	 scorrendo	 il	
                                                                                                   puntatore	del	mouse	sulla	Filmstrip	la	foto	su	cui	si	passa	viene	
                                                                                                   visualizzata	anche	nel	Pannello	Navigator	in	alto	a	sinistra.

                                                                                                   Nella	parte	bassa	del	Pannello	Centrale	è	presente	una	barra	
                                                                                                   con	varie	icone	e	comandi	per	la	visulalizzazione;	nell’ordine	da	
                                                                                                   sinistra	verso	destra:
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                        Grid View:	visualizza	le	foto	sul	Pannello	Centrale	come	
                                                                                                   •	
                                                                                                   una	griglia	di	diapositive
                                                                                                           Loupe View:	visualizza	una	sola	fotografia	alla	volta;	si	
                                                                                                   •	
                                                                                                   può	passare	da	una	foto	alla	successiva	o	alla	precedente	con	
                                                                                                   i	tasti	freccia
                                                                                                         Compare View:	visualizza	due	fotografie	alla	volta
                                                                                                   •	
                                                                                                          Survey View:	visualizza	tutte	insieme,	adattandone	le	di-
                                                                                                   •	
                                                                                                   mensioni,	tutte	le	foto	selezionate;	per	selezioni	multiple	usare	i	
                                                                                                   tasti	Ctrl	(Command)	e	Shift	in	abbinamento	al	clic	del	mouse
                                                                                                         Sort Direction:	 inverte	 l’ordine	 di	 visualizzazione	 delle	
                                                                                                   •	
                                                                                                   miniature	sul	Pannello	Centrale
                                                                                                         Sort:	 ordina	 le	 miniature	 per	 sequenza	 di	 importazione,	
                                                                                                   •	
                                                                                                   data	di	scatto	o	rating	assegnato




                                                                                2
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY

                                           Keyword Stamper:	
                                     •	
                                     permette	 di	 assegnare	 pa-
                                     role	chiave	contemporanea-
                                     mente	 a	 tutte	 le	 immagini	
                                     selezionate




      Rating:	è	possibile	assegnare	un	punteggio,	o	un	etichet-
•	
ta	colorata,	ad	ogni	immagine
      Rotate:	ogni	clic	del	mouse	ruota	la	foto	attiva	di	90°	a	sx	
•	
o	a	dx
       Previous/Next Selection:	 sposta	
•	                                                  la	   selezione	
dall’immagine	corrente	a	quella	adiacente
       Slideshow:	visualizza	le	fotografie	come	presentazione	a	
•	
tutto	schermo
      Thumbnails:	ridimensiona	le	miniature	nel	pannello	cen-
•	




                                                                                         Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
trale
      Info:	visualizza	il	nome	File	della	fotografia	attiva
•	




Cliccando	sul	trian-
golino	 all’estrema	
destra	 si	 apre	 un	
menù	 nel	 quale	 è	
possibile	 selezio-
nare	quali	strumenti	
visualizzare	 nella	
barra.
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY



                                                                                                                      In	 modalità	 Grid,	 ogni	 cella	 visualizza	 di	
                                                                                                                      default	 nella	 parte	 superiore	 alcune	 in-
                                                                                                                      formazioni	 sulla	 foto	 in	 essa	 contenuta:	
                                                                                                                      numero	 progressivo,	 dimensioni	 in	 pixel,	
                                                                                                                      nome	del	File.	Nella	parte	inferiore	della	
                                                                                                                      cella	sono	presenti	i	comandi	per	ruotare	
                                                                                                                      o	assegnare	un	punteggio.



                                                                                                   La personalizzazione delle modalità di visualizzazione può
                                                                                                   essere totale: cliccando con il tasto destro del mouse su
                                                                                                   un punto qualsiasi del Pannello Centrale e selezionando
                                                                                                   la voce View Options…(oppure Ctrl/Command-J), si apre
                                                                                                   una finestra di dialogo con moltissime opzioni personal-
                                                                                                   izzabili.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY

                                          I PANNELLI DI SINISTRA
1.	 Navigator.	In	questo	Pannello	è	visualizzata	la	fotografia	
attiva	sul	Pannello	Centrale	o,	in	alternativa,	quella	sulla	quale	
è	posizionato	il	cursore	del	mouse	nella	Filmstrip.	Nella	parte	
superiore	del	Pannello	sono	presenti	quattro	modalità	di	ingran-
dimento	della	foto	nel	Pannello	Centrale:




                                                                                         Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
     Fit	 -	 adatta	 entrambe	 le	 dimensioni	 dell’immagine	 allo	
•	
spazio	disponibile
     Fill	 -	 adatta	 la	 dimensione	 verticale	 dell’immagine	 allo	
•	
spazio	disponibile
      1:1	-	visualizza	la	foto	a	pixel	reali	(al	100%)
•	
      3:1	-	visualizza	la	foto	al	300%
•	
La	miniatura	nel	Navigator	rimane	fissa;	è	possibile	selezionare	
l’area	da	visualizzare	nel	Pannello	Centrale	trascinando	il	ret-
tangolino	all’interno	della	miniatura.
Cliccando	sul	triangolino	a	sx	si	apre	un	pop	up	nel	quale	è	pos-
sibile	selezionare	ulteriori	rapporti	di	ingrandimento:
1:4, 1:3, 1:2, 2:1, 3:1, 4:1, 8:1, 11:1
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY

                                                                                                   2.	 Library.	 Questo	 Pannello	 visualizza	 tutto	 il	 database	 di	
                                                                                                   Adobe	Photoshop	Lightroom	suddiviso	in	tre	categorie:	

                                                                                                         All Photographs
                                                                                                   •	
                                                                                                   mostra	il	numero	totale	di	im-
                                                                                                   magini	nel	database;	cliccan-
                                                                                                   do	 su	 questa	 opzione	 viene	
                                                                                                   visualizzato	 in	 modalità	 Grid	
                                                                                                   tutto	 il	 contenuto	 del	 data-
                                                                                                   base
                                                                                                         Quick Collection
                                                                                                   •	
                                                                                                   è	 un’area	 provvisoria	 del	 da-
                                                                                                   tabase	nella	quale	è	possibile	
                                                                                                   inserire	temporaneamente	al-
                                                                                                   cune	fotografie	sulle	cui	si	sta	
                                                                                                   lavorando
                                                                                                         Previous Import
                                                                                                   •	
                                                                                                   visualizza	 in	 modalità	 Grid	
                                                                                                   l’ultima	sessione	di	Import	ef-
                                                                                                   fettuata.
Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom




                                                                                                                                              Find.
                                                                                                                                       3.	
                                                                                                                                       Il	 Pannello	 permette	 di	 visu-
                                                                                                                                       alizzare	solo	le	fotografie	che	
                                                                                                                                       soddisfano	determinati	criteri;	
                                                                                                                                       è	 possibile	 la	 ricerca	 per	 pa-
                                                                                                                                       rola	chiave	o	per	data.	la	ca-
                                                                                                                                       sella	 di	 controllo	 attiva/disat-
                                                                                                                                       tiva	 l’effetto	 del	 filtro.	 i	 menu	
                                                                                                                                       a	tendina,	a	destra	del	nome	
                                                                                                                                       del	filtro	permettono	di	settare	
                                                                                                                                       il	range	di	ricerca
CAPITOLO  - MODULO LIBRARY




      Folders.
4.	
Elenca	le	cartelle	di	immagini	
presenti	nel	database	e	il	nu-
mero	di	files	in	esse	contenu-
to.	Cliccando	su	una		cartella,	
vengono	 visualizzate	 tutte	 le	
fotografie	 in	 esso	 contenute.	
Cliccando	 sul	 segno	 +	 sulla	
destra	 è	 possibile	 creare	 una	
nuova	cartella	nella	quale	im-
portare	nuove	fotografie.	Clic-
cando	sul	meno	si	cancella	la	
cartella




                                                                                           Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
                                           Collections.
                                     5.	
                                     Elenca	 le	 Collections	 presenti	
                                     nel	 database.	 Una	 Collection	
                                     è	 una	 cartella	 virtuale,	 nella	
                                     quale	sono	presenti	riferimenti	
                                     alle	foto	che	fisicamente	si	tro-
                                     vano	in	un	Folder.	Mentre	una	
                                     foto	 può	 essere	 presente	 fisi-
                                     camente	in	un	solo	Folder,	può	
                                     essere	visualizzata	in	più	Col-
                                     lections	 tramite	 collegamento.	
                                     Cliccando	 sul	 segno	 +	 sulla	
                                     destra	 è	 possibile	 creare	 una	
                                     nuova	 Collection	 nella	 quale	
                                     inserire	 le	 fotografie	 selezio-
                                     nate	sul	Pannello	Centrale.




                                                                                      7
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom
Guida Lightroom

More Related Content

Viewers also liked

Museo del vaticano
Museo del vaticanoMuseo del vaticano
Museo del vaticanoherbodiet
 
C’era una volta il reportage. E la pellicola.
C’era una volta il reportage. E la pellicola.C’era una volta il reportage. E la pellicola.
C’era una volta il reportage. E la pellicola.Luca Pelusi
 
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezioneFotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezioneand_cerase
 
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezioneFotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezioneand_cerase
 
Vive la Belle Epoque- Four Seasons Magazine
Vive la Belle Epoque- Four Seasons MagazineVive la Belle Epoque- Four Seasons Magazine
Vive la Belle Epoque- Four Seasons Magazinesbweissman
 
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...Ilaria Danesi
 
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di Excel
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di ExcelExcel Gratuito - Le Funzioni più Utili di Excel
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di ExcelMatteo Olla
 
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.it
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.itCorso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.it
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.itcorso_excel
 
Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Dino Amenduni
 
La gestione della comunicazione di crisi
La gestione della comunicazione di crisiLa gestione della comunicazione di crisi
La gestione della comunicazione di crisiSendblaster
 

Viewers also liked (14)

Museo del vaticano
Museo del vaticanoMuseo del vaticano
Museo del vaticano
 
Il mio primo reportage
Il mio primo reportage Il mio primo reportage
Il mio primo reportage
 
C’era una volta il reportage. E la pellicola.
C’era una volta il reportage. E la pellicola.C’era una volta il reportage. E la pellicola.
C’era una volta il reportage. E la pellicola.
 
Enzymes
EnzymesEnzymes
Enzymes
 
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezioneFotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 1 lezione
 
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezioneFotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezione
Fotogiornalismo e videogiornalismo 3 lezione
 
Vive la Belle Epoque- Four Seasons Magazine
Vive la Belle Epoque- Four Seasons MagazineVive la Belle Epoque- Four Seasons Magazine
Vive la Belle Epoque- Four Seasons Magazine
 
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...
Metodologia di comunicazione strategica da applicare in caso di rilevante dan...
 
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di Excel
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di ExcelExcel Gratuito - Le Funzioni più Utili di Excel
Excel Gratuito - Le Funzioni più Utili di Excel
 
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.it
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.itCorso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.it
Corso Excel Gratis - Tutorial Excel su CorsoExcel.it
 
Texttyp reportage
Texttyp reportageTexttyp reportage
Texttyp reportage
 
Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices Comunicazione (politica) online: le worst practices
Comunicazione (politica) online: le worst practices
 
La gestione della comunicazione di crisi
La gestione della comunicazione di crisiLa gestione della comunicazione di crisi
La gestione della comunicazione di crisi
 
Fotografia di viaggio - atteggiamento e idee per la fotografia di viaggio
Fotografia di viaggio - atteggiamento e idee per la fotografia di viaggioFotografia di viaggio - atteggiamento e idee per la fotografia di viaggio
Fotografia di viaggio - atteggiamento e idee per la fotografia di viaggio
 

Guida Lightroom

  • 1. Paolo Castagnini DIGITAL PHOTOGRAPHY WORKFLOW CON ADOBE PHOTOSHOP LIGHTROOM - guida rapida -
  • 2. Copyright 2007 - Paolo Castagnini ACE - Adobe Certified Expert per Photoshop
  • 3. INDICE INDICE Prefazione 5 Il formato Raw e il Digital Photography Workflow • Cosa sono i Files Raw 9 • I vantaggi dei Files Raw 10 • Le operazioni base da svolgere in un Raw Converter 15 • Settaggio della Fotocamera per il Formato Raw 16 • L’Archivio Fotografico Digitale 19 • Lightroom e il Digital Photography Workflow 21 Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom • Requisiti di Sistema ed Installazione 22 L’Interfaccia Utente di Adobe Photoshop Lightroom • L’Interfaccia Utente (UI) 25 • Importare Fotografie in Lightroom 34 Il Modulo Library • Il Modulo Library 41 • L’Interfaccia Utente del Modulo Library 42 • I Pannelli di Sinistra 45 • I Pannelli di Destra 50 Il Modulo Develop • Il Modulo Develop 55 • L’Interfaccia Utente del Modulo Develop 55 • I Pannelli di Sinistra 58 • I Pannelli di Destra 62
  • 4. INDICE Il Modulo Slideshow • Il Modulo Slideshow 75 • L’Interfaccia Utente del Modulo Slideshow 75 • I Pannelli di Sinistra 76 • I Pannelli di Destra 78 Il Modulo Print • Il Modulo Print 85 • L’Interfaccia Utente del Modulo Print 85 • I Pannelli di Sinistra 86 • I Pannelli di Destra 88 Il Modulo Web • Il Modulo Web 95 • L’Interfaccia Utente del Modulo Web 95 • I Pannelli di Sinistra 96 Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom • I Pannelli di Destra 98
  • 5. PREFAZIONE PREFAZIONE Dopo circa un anno di beta testing, al quale hanno partecipato più di 500.000 fotografi professionisti ed amatoriali, Adobe ha finalmente rilasciato la versione 1.0 di Adobe Photoshop Light- room: un software pensato dai fotografi per la fotografia digi- tale. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Lightroom è un ambiente integrato che fornisce tutti gli stru- menti necessari per il digital photography workflow: - Un’unica interfaccia per archiviazione, catalogazione, sviluppo digitale, ridimensionamento, stampa, creazione gallerie web e presentazioni pdf. - In fase di importazione delle immagini permette, con un’interfaccia molto semplice ed intuitiva, di catalogare, rinomi- nare, etichettare, assegnare parole chiave, aggiungere dati IPTC e molto altro. - Un’unica interfaccia e gli stessi strumenti applicabili allo stesso modo per qualsiasi tipo di file immagine, raw, tiff, jpeg ecc. - Lavora esclusivamente sui metadati, lasciando inalterati i files originali (siano raw, tiff, jpeg... è indifferente) e permette di ge- nerare infinite copie virtuali con diverse versioni della stessa im- magine senza duplicare fisicamente il file, con notevole rispar- mio di spazio sul disco fisso.
  • 6. PREFAZIONE - Consente di lavorare esclusivamente sul raw, dall’importazione nel database, fino alla stampa, senza la necessità di convertire in tiff, jpeg o quant’altro. - Lavora in parallelo su un database “fisico” basato sulla po- sizione dei files sull’hard disk e su un database “virtuale” con ordinamento logico basato su metadati e parole chiave, con le infinite possibilità di organizzazione, catalogazione e ricerca che ne derivano - Permette di uscire momentaneamente per elaborazioni più complesse in Photoshop (o qualsiasi altro software a scelta - non è razzista) e di rientrare per completare il workflow, senza abbandonare l’ambiente di lavoro. Questo volumetto vuole essere una guida rapida per accompag- nare il fotografo che vuole introdurre Lightroom nel suo flusso di lavoro e nasce dalla mia esperienza di beta-tester prima e di utente ora di questo software che non esito a definire rivoluzio- nario: per il fotografo digitale “puro” che non sente la necessità del co- siddetto foto-ritocco avanzato, tipico più della grafica che della fotografia, a mio avviso può essere lo strumento software all in Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom one su cui basare il proprio workflow, senza bisogno di niente altro.
  • 7. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW CAPITOLO 1 Il Formato RAW e il Digital Photography Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Workflow 7
  • 8. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW
  • 9. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW COSA SONO I FILES RAW Sotto molti punti di vista, usare una tradizionale macchina foto- grafica a pellicola e una fotocamera digitale è la stessa cosa. Ci focalizzeremo quindi su quali sono le differenze, al fine di impostare un flusso di lavoro che abbia delle ottime basi e porti a risultati di qualità. Come sempre, una buona inquadratura e una corretta espo- sizione portano ad ottenere buone immagini. Questo non im- plica tuttavia che non si possano ottenere buone foto partendo Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom da scatti tecnicamente mediocri; ma attenzione: per arrivare a questo occorre molto lavoro in camera oscura digitale. Il formato fotografico digitale più diffuso attualmente è il JPEG (Joint Photographic Experts Group) che ha tuttavia un forte limite qualitativo: è un formato compresso con perdita di dati. Anche a basso livello di compressione, la qualità di un’immagine JPEG degrada fortemente. Inoltre il processo di generazione del JPEG nella fotocamera implica forti interventi su colore, esposizione, rumore, nitidezza che sono distruttivi, nel senso che alterano le informazioni raccolte dal sensore e quindi limitano la possibilità di interventi efficaci di post produzione. Il JPEG quindi è un for- mato immagine ideale per fotografie sulle quali non si intende intervenire, ma sostanzialmente inutile se si vuole ottenere il massimo dalla propria fotocamera. Per questo motivo, negli ultimi tempi, dopo il boom della foto- grafia digitale, molti fotografi hanno cominciato ad utilizzare i cosiddetti formati raw, cioè i files nativi generati dalla fotoca- mera, specifici per ogni tipo di macchina, che permettono la maggiore flessibilità in post produzione.
  • 10. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW I VANTAGGI DEI FILES RAW Per comprendere cosa sono questi “magici” files formato RAW, è necessario capire come funzionano le fotocamere digitali. Innanzitutto il sensore è in grado di catturare solamente le in- formazioni relative a immagini in scala di grigi, in quanto la luce che arriva sugli elementi fotosensibili genera una corrente elettrica proporzionale alla sua luminosità che viene tradotta in una informazione digitale generalmente a 12 bit. In altre parole, ciascuna informazione luminosa catturata da ciascun elemento fotosensibile del sensore viene descritta con il numero binario 000000000000 se nulla (nero) e con il numero binario 111111111111 se massima (bianco). Fra questi due estremi ci sono 4096 gradazioni di grigio descritte da tutte le possibili combinazioni di 0 e 1 su dodici posizioni. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 10
  • 11. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW Come si arriva all’immagine a colori partendo da questa griglia di grigi? I sensori più comuni, di tipo CCD (Charge Coupled Device) o CMOS (Complementary Metal-Oxide Semiconductor), utilizza- no il metodo Bayer, sviluppato dai laboratori Kodak, che con- siste in una griglia di filtri colorati, uno per ciascun elemento fo- tosensibile, con i tre colori del sistema RGB (Red, Green, Blue) disposti secondo una schema prestabilito. E’ importante notare come il 50% di questi filtri siano Verdi, il 25% Rossi e il 25% Blu Il motivo è che l’occhio umano può distinguere maggiormente le gradazioni di verde rispetto al rosso e al blu è quindi si è scelto questo tipo di distribuzione. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom La luce che arriva sul sensore è quin- di filtrata da questi colori e quindi può essere letta come un mosaico, nel quale ciascuna tessera contiene l’informazione rela- tiva ad uno dei tre colori. 11
  • 12. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW Tuttavia per costruire un’immagine “full color” è necessario avere, per ciascun elemento, anche le informazioni relative agli altri due colori. Entra in gioco a questo punto il cosiddetto “algoritmo di demosaicizzazione”, una procedura software che calcola i colori mancanti a partire dalle informazioni raccolte dal sensore. Il processo prende il nome di Demosaicizzazione Bayer o In- terpolazione Colore. Quello che accade in pratica è che le in- formazioni cromatiche mancanti per ciascun pixel vengono determinate esaminando i pixel circostanti; tanto più è precisa questa stima, e quindi sofisticato l’algoritmo che ne stà alla base, tanto migliore sarà la resa dei colori nell’immagine finale. Poichè si tratta comunque di informazioni interpolate, nel pro- cesso di interpolazione, l’algoritmo può incorrere in errori che determinano i cosiddetti artefatti che possono inficiare la qualità dell’immagine digitale. La tecnologia attuale ha messo a punto però sistemi sofisticati che permettono di ridurre al minimo questi errori, sia con accor- gimenti hardware e software “in camera”, sia con lo sviluppo di software detti RAW Converters per il post trattamento dei files RAW. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 12
  • 13. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW Dunque per riassumere: - Ogni fotocamera produce un proprio tipo di dati RAW - I dati RAW sono i valori, in scala di grigio, della quantità di luce catturata dal sensore - Per produrre un’immagine finita i dati RAW devono essere processati o “in camera” o con un RAW Converter installato su un computer Nel caso i dati RAW vengano processati direttamente dal firm- ware della fotocamera, il risultato è un file JPEG. Ma quali sono i limiti dei JPEGs prodotti dal firmware della fotocamera rispetto alle immagini generate da un RAW Converter? - Maggior presenza di artefatti dovuti alla compressione JPEG con perdita di dati - Sebbene le informazioni RAW siano generalmente a 12 bit, solo 8 bit sono presenti nelle informazioni del JPEG prodot- to - Il processo di demosaicizzazione “in camera” può usare risorse hardware certamente più limitate rispetto a quelle di un Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom normale Personal Computer - Il processo di generazione del JPEG nella fotocamera im- plica forti interventi su colore, esposizione, rumore, nitidezza che sono distruttivi, nel senso che alterano le informazioni rac- colte dal sensore e quindi limitano la possibilità di interventi ef- ficaci di post produzione. Il fatto che i files RAW siano costituiti essenzialmente da dati grezzi, consente di operare sull’immagine con i seguenti van- taggi: - Nessuna compressione con perdita di dati - Piena disponibilità dell’informazione nativa a 12 bit; il van- taggio principale consiste nel fatto che, con gli interventi di post produzione è inevitabile perdere dati, per cui se si parte da una quantità elevata di informazione è più facile ottenere un risultato finale che contiene ancora una buona quantità di dati e quindi di buona qualità - La possibilità di usare software più sofisticati per la demo- saicizzazione - Tutto quello che riguarda l’ottimizzazione dell’immagine può essere fatto in post produzione, lasciando al controllo della 1
  • 14. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW fotocamera solo sensibilità ISO, controllo del diaframma e tem- pi di esposizione; ciò si traduce in un maggior controllo dello scatto da parte del fotografo che deve solo preoccuparsi di set- tare correttamente pochi parametri - I files RAW possono essere paragonati alla pellicola im- pressionata, ma non ancora sviluppata, mentr i files JPEG cor- rispondono concettualmente a foto realizzate con una Polaroid, dove si scatta e si ottiene immediatamente l’immagine, sulla quale però non è possibile nessun intervento. - I RAW Converters, oltre al JPEG, sono in grado di gene- rare anche files di formato TIFF (Tagged Image File Format) che contengono informazione a 16 bit e sono senza perdita di dati. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 1
  • 15. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW LE OPERAZIONI BASE DA SVOLGERE IN UN RAW CONVERTER Tralasciando la demosaicizzazione, che è fondamentale nel processo di generazione dell’immagine, ma completamente fuori dal controllo del fotografo, in quanto effettuata dal RAW Converter in maniera totalmente trasparente, secondo un suo algoritmo non modificabile, ci sono alcune operazioni di base che richiedono l’intervento del fotografo per l’ottimizzazione dell’immagine derivante da un file RAW. Bilanciamento del Bianco ( White Balance o WB): - quando si scatta in RAW, può essere utile settare un appropria- to bilanciamento del bianco già nella fotocamera, poiché questo valore verrà usato di default nel RAW Converter come punto di partenza. E’ comunque un punto di partenza e può essere cam- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom biato nel RAW Converter per una più accurata resa dei colori senza perdita di qualità dell’immagine Esposizione: è forse il parametro più efficace da gestire - in un RAW Converter. Agendo su questo valore è possibile re- cuperare sia zone sottoesposte che sovraesposizioni, natural- mente presupponendo che i pixel interessati non siano total- mente privi di informazione Nitidezza, saturazione, contrasto: possono essere ge- - stiti nel RAW Converter, ma in alcuni casi, di cui si parlerà più avanti, se ne può rimandare la correzione ad un successivo step, ad es. in Photoshop Ridimensionamento dell’immagine: alcuni RAW Con- - verters offrono la possibilità di cambiare le dimensioni e la risoluzione delle immagini digitali, con algoritmi di qualità pa- ragonabile a quelli degli strumenti analoghi di Photoshop o altri software. 1
  • 16. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW SETTAGGIO DELLA FOTOCAMERA PER IL FORMATO RAW Alcune fotocamere consentono di ottenere contemporanea- mente l’immagine sia in formato RAW che in formato JPEG. Questa opzione comporta un maggior utilizzo della memoria disponibile e quindi non sempre conviene usarla. Tuttavia può essere utile se si ha la necessità di avere una foto disponibile immediatamente senza grandi pretese di qualità dell’immagine. In un se-condo tempo si può intervenire sul RAW per otte- nere l’immagine definiva. Una volta settata la fotocamera per memorizzare i dati RAW, secondo le istruzioni del costrut- tore, forse l’unica cosa che il fotografo deve saper gestire, a parte l’inquadratura, per ottenere una foto di buona qualità è l’esposizione, modulando i tre parametri che la influenzano: diaframma, tempi, ISO. Da questo punto di vista non c’è grande differenza con la foto- grafia tradizionale. Una buona esposizione rimane la base per un buon risultato finale. L’elaborazione successiva dei files RAW consente di avere buoni risultati partendo da esposizioni non perfette, ma ciò non deve essere un motivo per trascurare Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom questo aspetto in ripresa. Quello che ci si aspetta da una buona esposizione è essenzial- mente: - Alte luci non bruciate - Zone in ombra non sottesposte - Assenza di rumore digitale nelle ombre Nelle fotocamere digitali c’è uno strumento che permette di va- lutare la qualità di una esposizione, immediatamente dopo lo scatto: l’istogramma Uno dei vantaggi della fotografia digitale, è che la foto si può ve- dere immediatamente nel display della fotocamera e, nelle re- flex digitali o nelle compatte più evolute, è possibile visualizzare l’istogramma, cioè la rappresentazione grafica dell’esposizione della foto appena scattata. Si può quindi valutare immediata- mente se una esposizione è corretta o se vale la pena ripetere lo scatto, ovviamente quando possibile. L’istogramma rappresenta la distribuzione dei valori di grigio di ciascun pixel che compone l’immagine, in una scala che va da 0 = nero a 255 = bianco. 1
  • 17. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW Vediamo alcuni esempi di istogramma per capirne il significato: Sovraesposizione: le alte luci (sulla destra dell’istogramma) sono bruciate e i loro valori sono condensati sul 255; il che significa che i pixel corrispon- denti appariranno completa- mente bianchi nell’immagine con perdita dei dettagli. In al- cuni casi, se il fuori scala non coinvolge tutti e tre i canali R, G e B, con il RAW Converter sarà possibile recuperare qual- che dettaglio nella foto. Esposizione corretta: tut- ti i pixel sono rappresentati nell’istogramma all’interno de- gli estremi e la curva si estende per tutta l’ampiezza del grafico. Questa è una condizione ideale, che però si verifica in pochi casi. Generalmente la curva può es- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom sere spostata più o meno verso una delle due estremità o pre- sentare più picchi. L’importante è che tutti i valori rappresentati rientrino nel range 0-255 Sottoesposizione: in questa situazione molti pixel non con- tengono informazione e ven- gono rappresentati sul valore 0. Nella foto queste aree ap- pariranno nere, prive di detta- gli. Anche in questo caso se il fuori scala non coinvolge tutti e tre i canali R, G e B, con il RAW Converter sarà possibile recuperare qualche dettaglio nella foto. C’è però un altro pro- blema, dovuto alla caratteristica dei sensori digitali di generare disturbo nelle zone in ombra che si traduce in pixel colorati nell’immagine, il cosiddetto ru- more digitale. 17
  • 18. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW Correggendo la sottesposizione c’è il rischio di estendere ques- to rumore anche ai mezzi toni. Il sensore digitale, diversa- mente dalla pellicola, resti- tuisce una risposta di tipo li- neare in funzione della luce che arriva sulla sua superfi- cie; poiché il sistema di espo- sizione delle fotocamere è ba- sato su una scala logaritmica, ogni stop del diaframma rad- doppia la quantità di luce che viene catturata dal sensore. In un range tonale di 5 stops dell’immagine RAW a 12 bit, ogni intervallo conterrà il doppio di informazione relativa alla lumi- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom nosità rispetto al precedente. Ne consegue che in un’immagine sottoesposta, ci saranno po- chissime informazioni elabo- rabili e sarà quindi inferiore la qualità del risultato finale. L’esposizione dunque è fondamentale per la qualità finale di un’immagine digitale ed il parametro fondamentale da tenere sotto controllo in ripresa, sia scegliendo la più opportuna cop- pia tempo/diaframma, sia settando una sensibilità ISO che lo consenta. È questo uno dei plus della fotografia digitale: la possibilità di cambiare al volo la sensibilità ISO, scegliendo quella più oppor- tuna per ogni singolo scatto. Tuttavia c’è anche qui un rovescio della medaglia: alti valori ISO possono produrre maggior ru- more digitale che può compromettere la qualità dell’immagine. Il consiglio quindi è di lavorare ai più bassi valori ISO possibili in rapporto alla situazione in cui ci si trova a scattare. 1
  • 19. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW L’ARCHIVIO FOTOGRAFICO DIGITALE Uno dei problemi che maggiormente affliggono il fotografo che si avvicina al digitale è la gestione di grandi quantità di files im- magine; se l’archivio digitale non viene gestito con una certa logica, si rischia di non essere in grado, in breve tempo, di rin- tracciare le proprie foto e magari di perdere il proprio lavoro. Diventa importante quindi stabilire una logica con la quale ar- chiviare i propri “negativi digitali” che permetta di ritrovare con relativa facilità uno scatto e nello stesso tempo sia in grado di conservare nel tempo l’archivio. Sono parte integrante dell’attrezzatura del fotografo digitale i dispositivi di archiviazione che devono comprendere quanto- meno un lettore di memory cards per trasferire i files dalla foto- camera al computer, un hard disk esterno per le copie di back up, un masterizzatore CD/DVD. Un esempio di flusso di gestione dell’archivio digitale può es- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom sere il seguente: Trasferimento dei files dalla fotocamera al computer: - per questa operazione è consigliabile l’utilizzo di un card reader anziché il collegamento diretto della fotocamera al computer, più che altro per una questione di salvaguardia dell’hardware della fotocamera che potrebbe risentire di eventuali sbalzi di tensione trasmessi attraverso i cavi. E’ consigliabile fare una copia dei files presenti nella memory card, senza cancellare gli originali, in una cartella provvisoria sull’hard disk del computer e, dopo aver controllato l’integrità dei files copiati, formattare la memory card con il comando apposito nella fotocamera. Allocazione e rinomina dei files sull’hard disk: I files - trasferiti dalla fotocamera possono essere ora posizionati nell’archivio digitale. Ciascuno può trovare il proprio sistema di organizzazione fisica dell’archivio, ma si consiglia di racco- gliere i files in cartelle con un ordine logico, tipo data o luogo/ circostanza di scatto. Anche in questo caso conviene prima co- piare i files dalla cartella provvisoria alla posizione definitiva e solo al termine dell’operazione cancellare la cartella provvisoria. Contestualmente alla copia conviene anche rinominare i files sostituendo il nome assegnato dalla fotocamera (tipicamente un anonimo numero progressivo) con un nome che permetta 1
  • 20. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW di capire il contenuto del file senza doverlo aprire. Un esem- pio può essere una sintetica descrizione seguita da un numero progressivo: londra001, londra002 ecc., oppure compleanno- mamma001, compleannomamma002 ecc. Vedremo in seguito come effettuare queste operazioni in modo automatizzato. Back up dell’archivio digitale: i negativi digitali sono fra- - gili, molto più di quello che si può pensare, e il danneggiamento o la perdita di parte dell’archivio è una eventualità da tenere sempre presente. Una copia di back up su un hard disk esterno è il modo migliore per non trovarsi impreparati; si raccomanda di effettuarla sempre dopo ogni sessione di scatto, subito dopo aver trasferito i files dalla fotocamera al computer. Periodica- mente poi, sarà utile, effettuare una copia dell’archivio digitale anche su supporto ottico (CD o DVD) per avere un’ulteriore co- pia di sicurezza. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 20
  • 21. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW LIGHTROOM E IL DIGITAL PHOTOGRAPHY WORKFLOW Adobe Photoshop Lightroom è un ambiente integrato per ge- stire il workflow della fotografia digitale dallo scatto in formato RAW fino all’output finale, sia esso in stampa o come presen- tazione video o web. - Un’unica interfaccia per archiviazione, catalogazione, sviluppo digitale, ridimensionamento, stampa, creazione gallerie web e presentazioni pdf. - In fase di importazione delle immagini permette, con un’interfaccia molto semplice ed intuitiva, di catalogare, rinomi- nare, etichettare, assegnare parole chiave, aggiungere dati IPTC e molto altro. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom - Un’unica interfaccia e gli stessi strumenti applicabili allo stesso modo per qualsiasi tipo di file immagine, raw, tiff, jpeg ecc. - Lavora esclusivamente sui metadati, lasciando inalterati i files originali (siano raw, tiff, jpeg... è indifferente) e permette di ge- nerare infinite copie virtuali con diverse versioni della stessa im- magine senza duplicare fisicamente il file, con notevole rispar- mio di spazio sul disco fisso. - Consente di lavorare esclusivamente sul raw, dall’importazione nel database, fino alla stampa, senza la necessità di convertire in tiff, jpeg o quant’altro. - Lavora in parallelo su un database “fisico” basato sulla po- sizione dei files sull’hard disk e su un database “virtuale” con ordinamento logico basato su metadati e parole chiave, con le infinite possibilità di organizzazione, catalogazione e ricerca che ne derivano - Permette di uscire momentaneamente per elaborazioni più complesse in Photoshop (o qualsiasi altro software a scelta - non è razzista) e di rientrare per completare il workflow, senza abbandonare l’ambiente di lavoro. 21
  • 22. CAPITOLO 1 - INTRODUZIONE AL FORMATO RAW - Permette di esportare l’archivio, completo o parti a scelta, su DVD, mantenendo tutte le informazioni di elaborazione - Per il fotografo digitale “puro” che non sente la necessità del cosiddetto foto-ritocco avanzato, tipico più della grafica che del- la fotografia, a mio avviso può essere lo strumento software all in one su cui basare il proprio workflow, senza bisogno di niente altro REQUISITI DI SISTEMA ED INSTALLAZIONE Adobe Photoshop Lightroom è installabile sia su piattaforma PC che piattaforma Mac; i requisiti minimi di sistema richiesti sono i seguenti: Windows Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom • Microsoft® Windows® XP con Service Pack 2 • Processore Intel® Pentium® 4 • 768 MB di RAM (consigliato 1 GB) • 1 GB di spazio disponibile su disco rigido • Risoluzione schermo 1024x768 • Unità CD-ROM Macintosh • Mac OS X v.10.4 • Processore PowerPC® G4 o G5 a 1 GHz o processore Intel® Core™ Duo • 768 MB di RAM (consigliato 1 GB) • 1 GB di spazio disponibile su disco rigido • Risoluzione schermo 1024x768 • Unità CD-ROM Adobe Photoshop Lightroom è disponibile per l’acquisto on line o per il download gratuito di una versione trial funzionante per 30 giorni dal sito www.adobe.com, a partire dal 19 Febbraio 2007. 22
  • 23. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE CAPITOLO 2 L’Interfaccia Utente di Adobe Photoshop Lightroom Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 2
  • 24. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 2 CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE
  • 25. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE L’INTERFACCIA UTENTE (UI) L’interfaccia utente (UI – User Interface) di Adobe Photoshop Lightroom, è organizzata in modo tale da presentare, a pieno schermo, tutti gli strumenti disponibili, in ciascun Modulo, di- sposti secondo un ordine logico, che segue un flusso di lavoro standard, che va da sinistra verso destra e dall’alto verso il bas- so. Gli stessi Moduli del software sono disposti, in serie, se- condo questa logica. Tutto quello che serve è a portata di clic e, in pratica, il classico menù a tendina nella parte alta dell’interfaccia diventa sostan- zialmente ininfluente per il workflow standard e spesso si finisce per dimenticarsene. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom L’UI di Adobe Photoshop Lightroom è suddivisa in 5 parti fon- damentali che si ripetono, con la stessa logica in ciascuno dei Moduli di cui si compone il software. 2
  • 26. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE 1. Il centro dell’UI è occupato dal Pannello Centrale sul quale sono visualizzate le immagini sulle quali si sta lavorando. In ciascun modulo sono disponibili diverse modalità di visua- lizzazione che saranno descritte nei capitoli corrispondenti; a seconda del modulo in cui ci si trova, si va dalla visualizzazione a griglia, alla singola foto, alla comparazione prima/dopo ecc. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 2. Nella parte superiore dell’UI troviamo la Barra dei Menù tipica delle applicazioni Windows e Mac e la Barra di Naviga- zione di Adobe Photoshop Lightroom; quest’ultima presenta, sulla sinistra, il Logo personalizzabile e, sulla destra, i Pulsanti di Navigazione per passare da un Modulo all’altro. 2
  • 27. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE 3. A sinistra troviamo una serie di Pan- nelli che presentano comandi per opera- zioni di base o standardizzate (Presets) 4. A destra c’è un’altra serie di Pannelli per i comandi manuali, sui quali l’utente può avere il massimo controllo in ogni operazione. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 5. Infine la parte bassa dell’UI è occupata da una striscia di immagini (Filmstrip) in miniatura che visualizza il contenuto della cartella corrente sulla quale si sta lavorando. Le Barre superiori e la Filmstrip inferiore sono uguali in ognuno dei Moduli di Adobe Photoshop Lightroom, mentre i comandi nei Pannelli Laterali variano a seconda del Modulo in cui ci si trova. La visualizzazione dell’IU di Adobe Photoshop Lightroom è per- sonalizzabile in molti dettagli: • Premendo ripetutamente il tasto il tasto F si può passare dalla visualizzazione a finestra alla visualizzazione a pieno schermo e viceversa. 27
  • 28. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE Premendo più volte il tasto L si può abbassare la lumi- • nosità di tutta l’UI, eccetto quella dell’immagine o delle immagini attive, fino a far apparire quest’ultime su schermo completa- mente nero, conservando però la funzionalità di tutti i comandi circostanti Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Tutti i componenti dell’UI, tranne il Pannello Centrale, • possono essere nascosti cliccando sul triangolino al centro del bordo esterno di ciascun elemento. In questo modo si può li- berare spazio sullo schermo per ingrandire il Pannello Centrale. Per far riapparire un elemento nascosto, e utilizzarne i comandi, è sufficiente passare con il puntatore del mouse sul triangolino di cui sopra. 2
  • 29. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE Tutti i Pannelli laterali possono es- • Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom sere collassati e riaperti cliccando sul tri- angolino a fianco del nome del Pannello; cliccando sul triangolino tenendo premuto il tasto Alt (Option in Mac), si attiva una vi- sualizzazione “liquida” dei Pannelli, con la quale, aprendone una, automaticamente vengono collassate tutte le altre. Partico- larmente utile per monitor di piccole di- mensioni. • L’altezza della Filmstrip, e quindi le dimensioni delle mi- niature in essa contenute, può essere modificata a piacimen- to trascinando con il mouse il bordo superiore della Filmstrip stessa. 2
  • 30. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE • La Barra di Navigazione di Adobe Photoshop Lightroom può essere personalizzata con un comando da menù. Selezionando nella Barra dei Menù, Edit Identity Plate Setup… si apre una finestra di dialogo, nella quale è possibile sostituire il titolo in alto a sinistra con una propria scritta o un proprio logo e anche modificare a piacimento Font e colore dei Pulsanti di navigazione sulla destra. • Nello stesso menù Edit è presente il comando Preferen- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom ces… nel quale è possibile settare diverse opzioni di default. Per ottimizzare il flusso di lavoro in Adobe Photoshop Light- room, la prima cosa da fare è settare alcune preferenze che il software eseguirà di default. Si accede al pannello delle pref- erenze dal Menù: Edit Preferences…; si apre una finestra di dialogo che presenta quattro schede: 0
  • 31. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE General: in questa scheda si possono definire alcune • opzioni di avvio del software: - In alto troviamo due caselle Settings che attivano rispettiva- mente la visualizzazione dello Splash Screen e la ricerca auto- matica di aggiornamenti all’avvio. - Nel riquadro Default Library è possibile definire quale archivio Lightroom deve aprire all’avvio (è possibile mantenere diverse Library e selezionare quella che serve di volta in volta) e, molto importante, sono presenti alcune opzioni per la ferquenza di back up dell’archivio. - Il riquadro Completion Sound definisce quali avvisi acustici uti- lizzare come avviso quando viene completata un’operazione. - Seguono alcuni pulsanti per resettare le diverse ozioni di de- fault. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 1
  • 32. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE External Editors: consente di definire quali software in- • stallati sul computer utilizzare per interventi di foto-ritocco più avanzati, specificando in quale formato aprire il file (tiff, jpeg...), in quale spazio colore e con quale profondità colore (8 - 16 bit) Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom File Mangement: in questa scheda vengono definite le • preferenze per l’importazione delle immagini nella Library: - La prima opzione stabilisce se scaricare automaticamente le immagini quando viene rilevata una memory card nel lettore collegato al computer - Preview cache stabilisce la qualità delle immagini anteprima visulaizzate nella LIbrary; si consiglia di lasciare le impostazioni di default. - Metadata: attivando l’opzione Automatically Write Chages in XMP, tutti gli interventi sulle foto verranno memorizzati in un file sidecar con estensione .xmp, utilizzabile anche da altri soft- ware, ad esempio Adobe Camera Raw e Adobe Bridge. - File Name Generation definisce come interpretare e/o cor- reggere eventuali caratteri non consentiti presenti nel nome dei files da importare - Import Sequence Numbers permette di impostare un criterio di numerazione sequenziale per l’ordinamento dei files da im- portare. 2
  • 33. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE Interface: personalizza colori e fonts dell’Interfaccia • Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Utente
  • 34. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE IMPORTARE FOTOGRAFIE IN LIGHTROOM Possiamo ora effettuare la prima operazione con Lightroom: im- portare nel database qualche fotografia digitale. In basso a destra sono presenti due pulsanti: Import… ed Ex- port…; premere il tasto Import… Si apre la tipica finestra di dialogo del sistema operativo per l’apertura dei files (Windows Vista in figura), nella quale sele- zionare la cartella di immagini, o le singole immagini, che si vogliono importare nel database; Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
  • 35. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE dopo aver dato la conferma, si apre la finestra di dialogo Import Photos (una delle poche di Adobe Photoshop Lightroom) che presenta una serie di opzioni: 1. File Handling: dal menù a tendina è possibile selezio- Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom nare come importare le foto nel database: Import Photos at their Current Location; mantiene i • files nella cartella di origine e crea solamente un riferimento all’immagine nel database. Selezionando questa opzione, se i files originali vengono spostati o cancellati, Adobe Photoshop Lightroom non sarà più in grado di gestirli. Copy Photos to a new location and Import; crea una • copia dei files immagine nel database, lasciando intatti gli origi- nali.
  • 36. CAPITOLO 2 - INTEFACCIA UTENTE Move Photos to a new location and Import; crea una • copia dei files immagine nel database, cancellando gli origina- li. Copy Photos as Digital Negative (DNG) and Import; • crea una copia dei file immagine nel database, convertendoli nel formato DNG, indipendentemente dal formato di partenza. Gli originali restano intatti. 2. Le due opzioni sotto il menù File Handling consentono di scegliere come e dove copiare le foto che si stanno impor- tando Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 3. File Naming: consente di attribuire un nome alle foto importate, accoppiando, a scelta, ad un nome di fantasia, un numero progressivo, una data, il nome file, dati exif ecc… se- condo dei template personalizzabili Information to apply: 4. L’opzione Develop Settings consente di importare le foto • con un Preset di “sviluppo” predefinito; se ne parlerà diffusa- mente nella descrizione del Modulo Develop l’opzione Metadata attribuisce a tutte le foto importate • una serie di metadati definibili dall’utente o memorizzati pre- cedentemente in un Preset, selezionabile dal menù a tendina.
  • 37. CAPITOLO 2 - INTERFACCIA UTENTE Selezionando New, si apre una finestra di dialogo nella quale è possibile definire tutti i metadati da inserire nel file importato. • L’opzione Keywords permette di attribuire parole chiave comuni a tutte le foto che si stanno importando. L’attivazione della casella Render Standard-Sized Pre- • views genera l’anteprima dell’immagine importata secondo i parametri impostati nelle preferenze. 5. L’anteprima: scorrendo il cursore sottostante alle minia- ture è possibile vedere il contenuto della cartella di immagini che si sta importando ed eventualmente scegliere quali foto e- scludere. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Dopo avere stabilito tutti i parametri per l’importazione, premere il tasto Import per avviare il processo 7
  • 38.
  • 39. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom CAPITOLO - MODULO LIBRARY CAPITOLO 3 Il Modulo Library
  • 40. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom 0 CAPITOLO - MODULO LIBRARY
  • 41. CAPITOLO - MODULO LIBRARY IL MODULO LIBRARY Il Modulo Library rappresenta un finestra sul database di Adobe Photoshop Lightroom attraverso la quale è possibile, non solo vedere, ma soprattutto gestire il suo contenuto: le fotografie digitali. Si tratta di un potente strumento di File Mangement che permette al fotografo digitale di avere sotto controllo, in un’unica interfaccia, l’intero archivio fotografico digitale, nel quale è pos- sibile importare ed esportare, o eliminare, immagini, classificare e raccogliere in gruppi omogenei, assegnare parole chiave e fare ricerche, effettuare semplici interventi correttivi, visualiz- zare e confrontare. Il tutto indipendentemente dal formato del file: raw, dng, tiff, jpeg, psd, png, gif…, qualsiasi formato immagine è supportato e gestito nello stesso modo; Adobe Photoshop Lightroom supera il concetto di formato e concentra l’attenzione del fotografo su Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom quello che è lo scopo del suo lavoro: la fotografia. 1
  • 42. CAPITOLO - MODULO LIBRARY L’INTERFACCIA UTENTE DEL MODULO LIBRARY Terminato il processo di importazione (se ne può seguire lo stato nell’indicatore di processo in alto a sinistra), le fotografie appaiono sul Pannello Centrale come diapositive su di un pia- no luminoso. Le dimensioni delle miniature si possono variare selezionando l’opportuna misura in basso (XS - S - M - L - XL). Le stesse miniature sono visibili nella Filmstrip; scorrendo il puntatore del mouse sulla Filmstrip la foto su cui si passa viene visualizzata anche nel Pannello Navigator in alto a sinistra. Nella parte bassa del Pannello Centrale è presente una barra con varie icone e comandi per la visulalizzazione; nell’ordine da sinistra verso destra: Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Grid View: visualizza le foto sul Pannello Centrale come • una griglia di diapositive Loupe View: visualizza una sola fotografia alla volta; si • può passare da una foto alla successiva o alla precedente con i tasti freccia Compare View: visualizza due fotografie alla volta • Survey View: visualizza tutte insieme, adattandone le di- • mensioni, tutte le foto selezionate; per selezioni multiple usare i tasti Ctrl (Command) e Shift in abbinamento al clic del mouse Sort Direction: inverte l’ordine di visualizzazione delle • miniature sul Pannello Centrale Sort: ordina le miniature per sequenza di importazione, • data di scatto o rating assegnato 2
  • 43. CAPITOLO - MODULO LIBRARY Keyword Stamper: • permette di assegnare pa- role chiave contemporanea- mente a tutte le immagini selezionate Rating: è possibile assegnare un punteggio, o un etichet- • ta colorata, ad ogni immagine Rotate: ogni clic del mouse ruota la foto attiva di 90° a sx • o a dx Previous/Next Selection: sposta • la selezione dall’immagine corrente a quella adiacente Slideshow: visualizza le fotografie come presentazione a • tutto schermo Thumbnails: ridimensiona le miniature nel pannello cen- • Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom trale Info: visualizza il nome File della fotografia attiva • Cliccando sul trian- golino all’estrema destra si apre un menù nel quale è possibile selezio- nare quali strumenti visualizzare nella barra.
  • 44. CAPITOLO - MODULO LIBRARY In modalità Grid, ogni cella visualizza di default nella parte superiore alcune in- formazioni sulla foto in essa contenuta: numero progressivo, dimensioni in pixel, nome del File. Nella parte inferiore della cella sono presenti i comandi per ruotare o assegnare un punteggio. La personalizzazione delle modalità di visualizzazione può essere totale: cliccando con il tasto destro del mouse su un punto qualsiasi del Pannello Centrale e selezionando la voce View Options…(oppure Ctrl/Command-J), si apre una finestra di dialogo con moltissime opzioni personal- izzabili. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom
  • 45. CAPITOLO - MODULO LIBRARY I PANNELLI DI SINISTRA 1. Navigator. In questo Pannello è visualizzata la fotografia attiva sul Pannello Centrale o, in alternativa, quella sulla quale è posizionato il cursore del mouse nella Filmstrip. Nella parte superiore del Pannello sono presenti quattro modalità di ingran- dimento della foto nel Pannello Centrale: Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Fit - adatta entrambe le dimensioni dell’immagine allo • spazio disponibile Fill - adatta la dimensione verticale dell’immagine allo • spazio disponibile 1:1 - visualizza la foto a pixel reali (al 100%) • 3:1 - visualizza la foto al 300% • La miniatura nel Navigator rimane fissa; è possibile selezionare l’area da visualizzare nel Pannello Centrale trascinando il ret- tangolino all’interno della miniatura. Cliccando sul triangolino a sx si apre un pop up nel quale è pos- sibile selezionare ulteriori rapporti di ingrandimento: 1:4, 1:3, 1:2, 2:1, 3:1, 4:1, 8:1, 11:1
  • 46. CAPITOLO - MODULO LIBRARY 2. Library. Questo Pannello visualizza tutto il database di Adobe Photoshop Lightroom suddiviso in tre categorie: All Photographs • mostra il numero totale di im- magini nel database; cliccan- do su questa opzione viene visualizzato in modalità Grid tutto il contenuto del data- base Quick Collection • è un’area provvisoria del da- tabase nella quale è possibile inserire temporaneamente al- cune fotografie sulle cui si sta lavorando Previous Import • visualizza in modalità Grid l’ultima sessione di Import ef- fettuata. Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Find. 3. Il Pannello permette di visu- alizzare solo le fotografie che soddisfano determinati criteri; è possibile la ricerca per pa- rola chiave o per data. la ca- sella di controllo attiva/disat- tiva l’effetto del filtro. i menu a tendina, a destra del nome del filtro permettono di settare il range di ricerca
  • 47. CAPITOLO - MODULO LIBRARY Folders. 4. Elenca le cartelle di immagini presenti nel database e il nu- mero di files in esse contenu- to. Cliccando su una cartella, vengono visualizzate tutte le fotografie in esso contenute. Cliccando sul segno + sulla destra è possibile creare una nuova cartella nella quale im- portare nuove fotografie. Clic- cando sul meno si cancella la cartella Paolo Castagnini - Digital Photography Workflow con Adobe Photoshop Lightroom Collections. 5. Elenca le Collections presenti nel database. Una Collection è una cartella virtuale, nella quale sono presenti riferimenti alle foto che fisicamente si tro- vano in un Folder. Mentre una foto può essere presente fisi- camente in un solo Folder, può essere visualizzata in più Col- lections tramite collegamento. Cliccando sul segno + sulla destra è possibile creare una nuova Collection nella quale inserire le fotografie selezio- nate sul Pannello Centrale. 7