Con la globalizzazione è ovviamente cresciuto l’interesse per le economie dei paesi che non fanno parte dell’Occidente sviluppato.
Per questo gli analisti economici, il compito dei quali è il prevedere l’andamento futuro dell’economia mondiale, hanno man mano posto l’accento sulle economie dei paesi emergenti, ma, in alcuni casi, … ahimé .. solo per vedersi smentiti qualche anno dopo.
DALLE TIGRI ALLE ZECCHE: LE PREVISIONI (non sempre azzeccate) DEGLI ECONOMISTI
1. Estratto dal sito
www.ilfuturomigliore.org
DALLE TIGRI ALLE ZECCHE:
LE PREVISIONI (non sempre azzeccate)
DEGLI ECONOMISTI
sergio benassai
Con la globalizzazione è ovviamente cresciuto l’interesse per le economie dei paesi che non fanno
parte dell’Occidente sviluppato.
Per questo gli analisti economici, il compito dei quali è il prevedere l’andamento futuro
dell’economia mondiale, hanno man mano posto l’accento sulle economie dei paesi emergenti, ma,
in alcuni casi, … ahimé .. solo per vedersi smentiti qualche anno dopo.
Si iniziò, negli anni ’80, con le “TIGRI ASIATICHE”, vale a dire Hong Kong, Singapore, Corea
del Sud e Taiwan. E, va riconosciuto, quella volta gli analisti sembra non si fossero sbagliati di
troppo (anche se non sempre tutto è andato liscio e se in fondo si tratta, soprattutto per i primi due
paesi, di economia finanziaria più che di economia reale).
Alle “Tigri asiatiche” pensarono quindi bene di aggiungere i loro cuccioli (“CUB” in inglese). Ed
ecco quindi le “TIGER CUB ECONOMIES”: Indonesia, Malesia, Filippine e Tailandia.
Ma la grave crisi finanziaria e poi economica del 1997 fece scomparire, almeno temporaneamente, i
sogni di grande sviluppo per quei paesi.
Poi è stata la volta dei BRIC (Brasile, Russia, India e Cina), che, venne ipotizzato, sarebbero state le
potenze dominanti nel 2050.
Per quanto riguarda India e Cina molto probabilmente ciò sarà vero. Ma, vista la situazione, non
scommetterei su Brasile e Russia.
2. Avendo poi deciso che, per il momento, bisognava mettere un po’ in disparte i BRICS, con uno
slancio di fantasia gli analisti hanno quindi puntato sui CIVETS (Colombia, Indonesia, Vietnam,
Egitto, Turchia e Sudafrica).
Effettivamente si tratta proprio di uno slancio di fantasia. Verificare l’andamento delle economie di
quei paesi per credere.
Gli analisti poi hanno avuto un ripensamento e hanno scoperto due nuove specie di tigri
nell’Occidente sviluppato: la TIGRE CELTICA (vale a dire l’Irlanda) e la TIGRE NORDICA
(l’Islanda) che, grazie alle loro politiche fiscali e bancarie, sono cresciute a ritmi indiavolati.
Ma poi hanno dovuto pagare un conto salato.
Mescolando un po’ le carte nel frattempo gli analisti avevano anche puntato sulle zecche, vale a dire
sui TICK (Tick in inglese significa appunto ZECCA), cioè su Taiwan, Israele, Cile e Korea.
Ma allora va bene qualunque aggregato di paesi !
Comunque, qualunque cosa pensino e dicano gli analisti economici, saranno Cina ed India le
potenze economiche del futuro (saranno loro le tigri, mentre noi potremmo rischiare di ridurci ad
essere le loro zecche).
Ipotesi non fondata, sbagliata, improbabile ?
Sicuramente non più di quelle degli analisti economici.