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Gruppo Comunale Volontari
         di Protezione Civile
Comune di Ponte San Nicolò - Padova
RISCHIO CHIMICO E

   INDUSTRIALE

Relatore: Antonella Ongaro
NORMATIVA




            3
NORMATIVA


• La regolamentazione del rischio industriale
 è stata avviata a livello comunitario con la
 Direttiva 82/501/CE nota come
 Direttiva Seveso. In Italia la Direttiva
 Seveso fu recepita con il DPR 175 del
 1988



                                                4
NORMATIVA


• Con la legge 137/97 fu introdotta per i
 fabbricanti l'obbligo di compilare delle
 schede di informazione per il pubblico
 sulle misure di sicurezza da adottare e
 sulle norme di comportamento in caso di
 incidente, e per i sindaci il dovere di
 renderle note alla popolazione.


                                            5
IL RISCHIO


• Come termine di paragone per definire il
 massimo rischio viene preso un potenziale
 incidente paragonabile a quello
 dell’Icmesa di Seveso




                                             6
RISCHIO CHIMICO DEFINIZIONE



• Rischio chimico: Rischio connesso
  all’utilizzo ed alla manipolazione di agenti
  chimici pericolosi.
• Agente chimico: Tutti i prodotti chimici
  utilizzati anche se non potenzialmente
  dannosi per la salute.


                                                 7
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI


• Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze
ed i preparati che, in base alle loro caratteristiche chimiche,
chimico-fisiche, e tossicologiche, sono classificati nelle
categorie di pericolo di cui al D.Lgs. 52/97 e al D.Lgs.
285/98 e s.m., o che rientrano, comunque, nei criteri di
classificazioni ivi previsti.




       SOSTANZE                       PREPARATI
                                                           8
AGENTI CHIMICI PERICOLOSI:
DEFINIZIONI

• Sostanze: Gli elementi chimici ed i loro
  composti allo stato naturale o ottenuti
  mediante qualsiasi procedimento di
  produzione.
• Preparati: Miscele o soluzioni costituite da
  più sostanze.



                                                 9
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA


• Gli strumenti che permettono l’identificazione del
  prodotto sono:
                   • a) l’Etichetta
           • b) la Scheda di Sicurezza.
a) Etichette L’Etichetta deve essere presente su
  ogni confezione del prodotto in modo tale da
  permetterne l’immediata identificazione da parte
  dell’operatore.


                                                  10
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA


Le informazioni riportate in etichetta devono
  essere le seguenti:
• Nome commerciale del preparato;
• Nome chimico dei componenti più
  significativi dal punto di vista
  tossicologico;
• Pittogramma di rischio preminente

                                            11
LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI




                              12
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA


• Frasi R (frasi di rischio);
• Frasi S (consigli di prudenza);
• Quantità;
• Nome, indirizzo, numero telefonico del
 fabbricante / importatore / distributore.
b) Schede di sicurezza: Devono
 contenere le seguenti informazioni:

                                             13
IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA

1. Identificazione del preparato e della società
     che lo produce
2.   Composizione - informazione sugli
     ingredienti
3.   Identificazione dei pericoli
4.   Misure di primo soccorso
5.   Misure antincendio
6.   Misure in caso di fuoriuscita accidentale
7.   Manipolazione e stoccaggio
8.   Proprietà fisico-chimiche
9.   Informazioni tossicologiche                   14
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

CATEGORIA DI     LETTERA E
                                         INDICAZIONI
  PERICOLO       SIMBOLO
                    E
                             Sostanze e preparati che possono
  ESPLOSIVI                  esplodere per effetto del calore (urti,
                             sfregamenti ed accensione)


                    O
                             Sostanze e preparati in grado di fornire
                             ossigeno e, pertanto, di alimentare un
 COMBURENTI                  incendio anche in assenza di aria



                    F
                             Sostanze e preparati i cui gas e vapori
 FACILMENTE                  formano in aria miscele esplosive e/o
INFIAMMABILI                 facilmente infiammabili in presenza di
                             innesco (punto di infiammabilità < 21°C)
                                               infiammabilità 21°




                                                                  15
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

CATEGORIA DI        LETTERA E
                                                      INDICAZIONI
  PERICOLO          SIMBOLO

                                       Sostanze e preparati i cui gas e vapori
                                       formano con l’aria miscele esplosive e/o
INFIAMMABILI          NOTA 1
                                       infiammabili in presenza di innesco (punto
                                       di infiammabilità <55°C)


                        T
                                       Sostanze      e preparati che possono
   TOSSICI                             provocare, anche in piccole quantità, seri
                                       danni alla salute con effetti anche letali


                       Xn
                                       Sostanze e preparati che possono
   NOCIVI                              provocare danni alla salute più o meno
                                       gravi, in relazione alle quantità.)



                            NOTA 1: Le sostanze INFIAMMABILI non hanno
                            pittogramma, ma le caratteristiche di infiammabiltà
                            sono indicate dalle “frasi di rischio” (frasi “R”)    16
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

CATEGORIA DI      LETTERA E
                                                   INDICAZIONI
  PERICOLO        SIMBOLO
                       C

                                     Sostanze e preparati in grado di provocare
  CORROSIVI                          lesioni alla pelle e alle mucose



                      Xi
                                     Sostanze e preparati che possono
  IRRITANTI                          provocare    arrossamenti      e   reazioni
                                     infiammatorie della pelle e delle mucose


                                     Sostanze e preparati che possono
                                     provocare, per inalazione o assrbimento
                                     cutaneo,        una      reazione    di
SENSIBILIZZANTI     NOTA 2           ipersensibilizzazione, per la quale una
                                     successiva esposizione provoca fenomeni
                                     allergici

                    NOTA 2: Le sostanze SENSIBILIZZANTI non hanno
                    pittogramma, ma possono essere rappresentate
                    con quelli delle sostanze “nocive” ed “irritanti” e      17
                    con le relative “frasi di rischio” (frasi “R”)
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

 CATEGORIA DI       LETTERA E
                                            INDICAZIONI
   PERICOLO         SIMBOLO
                       F+
                                Sostanze e preparati i cui gas e vapori
                                formano con l’aria miscele esplosive e/o
 ESTREMAMENTE
                                infiammabili    capaci    di   innescarsi
  INFIAMMABILI                  facilmente per qualsiasi fonte di calore
                                (punto di infiammabilità <0°C)

                       T+
                                Sostanze e preparati in grado di
ALTAMENTE TOSSICI               provocare, anche in piccolissime dosi,
                                gravi danni alla salute, financo la morte


                       N
                                Sostanze    e  preparati   dannosI    per
 PERICOLOSO PER
                                l’ambiente    ma    non    per    l’uomo
   L’AMBIENTE                   (ecotossiche)




                                                                      18
SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO

CATEGORIA DI              LETTERA E
                                                             INDICAZIONI
  PERICOLO                SIMBOLO

                                               sostanze   e  preparati       che    possono
CANCEROGENI                  NOTA 3            provocare tumori

                                               sostanze     e    preparati    che   possono
  MUTAGENI                   NOTA 4            interferire nella sintesi del DNA

                                               sostanze e preparati capaci di dare effetti
 TERATOGENI                  NOTA 4            dannosi sulle capacità riproduttive e difetti
                                               generici ereditari

 NOTA 3: Le sostanze CANCEROGENE non hanno
 pittogramma, ma possono essere indicate con
 quelli delle sostanze “nocive” e “tossiche” e con le
 “frasi di rischio” R45 e R49

                                NOTA 4: Le sostanze MUTAGENE E TERATOGENE
                                non hanno pittogramma, ma possono essere
                                indicate con quelli delle sostanze “nocive” e
                                “tossiche” e con le relative “frasi di rischio”
                                                                                        19
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI




                             20
I RISCHI DA AGENTI CHIMICI



     INFIAMMABILI + COMBURENTI = questa reazione, che è a tutti gli
     effetti una combustione, può produrre grandi quantità di calore, fino ad
     arrivare alla accensione della miscela ed all'innesco di incendi, e può
     produrre la decomposizione delle sostanze con lo sviluppo di vapori tossici.

     ACIDI + ALCALI = anche questa reazione, che ha come effetto la
     formazione di sali, produce tanto più calore quanto più forti e concentrate
     sono le sostanze coinvolte; considerato che acidi ed alcali si presentano
     generalmente come soluzioni acquose non sussiste un pericolo di innesco,
     ma il forte calore prodotto può comportare l'evaporazione delle soluzioni, lo
     sviluppo di vapori tossici e la rottura dei contenitori in vetro.

     ACIDI O ALCALI + IPOCLORITO = questo è un caso particolare di
     combinazione di sostanze aggressive (acidi e alcali) con una sostanza
     tossica (ipoclorito); tutte le sostanze indicate sono estremamente diffuse,
     anche negli ambienti ospedalieri, in quanto entrano nella composizione dei
     prodotti per la pulizia degli ambienti (disincrostanti e disinfettanti). Nel caso
     specifico, le sostanze aggressive provocano la rottura della molecola di
     ipoclorito che libera gas cloro, molto tossico ed irritante.


                                                                                         21
RISCHIO CHIMICO


       Rischi per la
                                   Rischi per la salute:
         sicurezza:
                                 (R. igienico-ambientale)
     (R. infortunistici)



                                          RISCHI da:
          RISCHI di:
                                      esposizioni a sostanze
incendio, esplosioni, contatto
                                    tossiche e/o nocive e, se
con sostanze aggressive e/o
                                    assorbite, con potenziale
 corrosive (ustioni chimiche,
                                 compromissione dell’equilibrio
   corrosione di materiali e
                                   biologico (intossicazione o
  degrado di impianti, ecc.)
                                     malattie professionale)
                                                                  22
RISCHI DA ESPOSIZIONE
                       ESPOSIZIONE

condizione per la quale sussiste la possibilità che agenti chimici
pericolosi, tal quali o sottoforma di emissioni (polveri, fumi,
nebbie, gas e vapori) possano essere assorbiti dall’organismo
attraverso:




                           CONTATTO
INGESTIONE                                         INALAZIONE
                           CUTANEO



Assorbimento                Assorbimento           Assorbimento
  gastrico                  transcutaneo            polmonare
                                                                     23
DANNO DA AGENTI CHIMICI


              effetti riscontrati :

 IRRITAZIONI APPARATO RESPIRATORIO
 ALLERGIE RESPIRATORIE E CUTANEE
 IRRITAZIONI PELLE E OCCHI
 ALTERAZIONI SUL SISTEMA NERVOSO
 ALTERAZIONI AL FEGATO E ALL’APPARATO
 DIGESTIVO



                                        24
INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO

Un RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui si realizzano le
condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di
rischio:

 1. presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico);

 2. presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo).


  RISCHIO CHIMICO                                           PRESENZA DI
  DERIVANTE DA
                              PRESENZA DI                   CONDIZIONI DI
  ESPOSIZIONE AD              AGENTI CHIMICI                ESPOSIZIONE
  AGENTI CHIMICI        =     PERICOLOSI             X      (modalità
  PERICOLOSI                  (ciclo tecnologico)           operative)


      RISCHIO                     PERICOLO                    ESPOSIZIONE



                                                                             25
RISCHIO NEL TRASPORTO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE



• La corretta valutazione del tipo di
rischio è legata all’individuazione
delle informazioni contenute sul
pannello Kemler e sulle etichette di
pericolo.



                                                  26
INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE


                      Numero
                      identificativo
                      del pericolo


                      Numero ONU
                      che identifica
                      la sostanza


                                       27
NUMERO IDENTIFICATIVO DEL PERICOLO



 • 1 ESPLOSIVI
 • 2 GAS.
 • 3 LIQUIDO INFIAMMABILE.
 • 4 SOLIDO INFIAMMABILE.
 • 5 MATERIA COMBURENTE O PEROSSIDO
   ORGANICO.
 • 6 MATERIA TOSSICA.
 • 7 RADIOATTIVITA’
 • 8 CORROSIVO.
 • 9 MATERIE DIVERSE.
 La lettera X indica sostanze che reagiscono
   violentemente con l’acqua
                                               28
USO     DEI    DPI

RISCHIO CHIMICO                   DPI

AEROSOL (POLVERI, FUMI,   MASCHERA,
NEBBIE)                   INDUMENTI
GAS, VAPORI               MASCHERA.
                          INDUMENTI
LIQUIDI (IMMERSIONI,      GUANTI,
SCHIZZI)                  INDUMENTI


                                        29
PROTEZIONE ARTI SUPERIORI (MANI)



• I materiali d’impiego più comuni sono:
  lattice, neoprene, nitrile, pvc, polietilene,
  polivinil alcole, hypalon, butile, etc.
  nitrile      lattice   neoprene




                                                  30
PROTEZIONE


COME PROTEGGERSI
PROTEZIONE MANI    GUANTI ( DI DIVERSA TIPOLOGIA A
                   SECONDA DELLA LAVORAZIONE)

PROTEZIONE OCCHI OCCHIALI PROTETTIVI

PROTEZIONE CORPO GREMBIULE ANTIACIDO, TUTA
                 TYEK, CAMICE TNT
PROTEZIONE VISO  CALOTTA E VISIERA IN
                 POLICARBONATO
PROTEZIONE VIE   MASCHERA
RESPIRATORIE
                                                     31
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Corso Interno Rischio Chimico E Industriale 2007

  • 1. Gruppo Comunale Volontari di Protezione Civile Comune di Ponte San Nicolò - Padova
  • 2. RISCHIO CHIMICO E INDUSTRIALE Relatore: Antonella Ongaro
  • 4. NORMATIVA • La regolamentazione del rischio industriale è stata avviata a livello comunitario con la Direttiva 82/501/CE nota come Direttiva Seveso. In Italia la Direttiva Seveso fu recepita con il DPR 175 del 1988 4
  • 5. NORMATIVA • Con la legge 137/97 fu introdotta per i fabbricanti l'obbligo di compilare delle schede di informazione per il pubblico sulle misure di sicurezza da adottare e sulle norme di comportamento in caso di incidente, e per i sindaci il dovere di renderle note alla popolazione. 5
  • 6. IL RISCHIO • Come termine di paragone per definire il massimo rischio viene preso un potenziale incidente paragonabile a quello dell’Icmesa di Seveso 6
  • 7. RISCHIO CHIMICO DEFINIZIONE • Rischio chimico: Rischio connesso all’utilizzo ed alla manipolazione di agenti chimici pericolosi. • Agente chimico: Tutti i prodotti chimici utilizzati anche se non potenzialmente dannosi per la salute. 7
  • 8. AGENTI CHIMICI PERICOLOSI • Per Agenti Chimici Pericolosi si intendono le sostanze ed i preparati che, in base alle loro caratteristiche chimiche, chimico-fisiche, e tossicologiche, sono classificati nelle categorie di pericolo di cui al D.Lgs. 52/97 e al D.Lgs. 285/98 e s.m., o che rientrano, comunque, nei criteri di classificazioni ivi previsti. SOSTANZE PREPARATI 8
  • 9. AGENTI CHIMICI PERICOLOSI: DEFINIZIONI • Sostanze: Gli elementi chimici ed i loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante qualsiasi procedimento di produzione. • Preparati: Miscele o soluzioni costituite da più sostanze. 9
  • 10. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA • Gli strumenti che permettono l’identificazione del prodotto sono: • a) l’Etichetta • b) la Scheda di Sicurezza. a) Etichette L’Etichetta deve essere presente su ogni confezione del prodotto in modo tale da permetterne l’immediata identificazione da parte dell’operatore. 10
  • 11. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA Le informazioni riportate in etichetta devono essere le seguenti: • Nome commerciale del preparato; • Nome chimico dei componenti più significativi dal punto di vista tossicologico; • Pittogramma di rischio preminente 11
  • 12. LA COMUNICAZIONE DEI RISCHI 12
  • 13. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA • Frasi R (frasi di rischio); • Frasi S (consigli di prudenza); • Quantità; • Nome, indirizzo, numero telefonico del fabbricante / importatore / distributore. b) Schede di sicurezza: Devono contenere le seguenti informazioni: 13
  • 14. IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA 1. Identificazione del preparato e della società che lo produce 2. Composizione - informazione sugli ingredienti 3. Identificazione dei pericoli 4. Misure di primo soccorso 5. Misure antincendio 6. Misure in caso di fuoriuscita accidentale 7. Manipolazione e stoccaggio 8. Proprietà fisico-chimiche 9. Informazioni tossicologiche 14
  • 15. SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI LETTERA E INDICAZIONI PERICOLO SIMBOLO E Sostanze e preparati che possono ESPLOSIVI esplodere per effetto del calore (urti, sfregamenti ed accensione) O Sostanze e preparati in grado di fornire ossigeno e, pertanto, di alimentare un COMBURENTI incendio anche in assenza di aria F Sostanze e preparati i cui gas e vapori FACILMENTE formano in aria miscele esplosive e/o INFIAMMABILI facilmente infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità < 21°C) infiammabilità 21° 15
  • 16. SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI LETTERA E INDICAZIONI PERICOLO SIMBOLO Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o INFIAMMABILI NOTA 1 infiammabili in presenza di innesco (punto di infiammabilità <55°C) T Sostanze e preparati che possono TOSSICI provocare, anche in piccole quantità, seri danni alla salute con effetti anche letali Xn Sostanze e preparati che possono NOCIVI provocare danni alla salute più o meno gravi, in relazione alle quantità.) NOTA 1: Le sostanze INFIAMMABILI non hanno pittogramma, ma le caratteristiche di infiammabiltà sono indicate dalle “frasi di rischio” (frasi “R”) 16
  • 17. SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI LETTERA E INDICAZIONI PERICOLO SIMBOLO C Sostanze e preparati in grado di provocare CORROSIVI lesioni alla pelle e alle mucose Xi Sostanze e preparati che possono IRRITANTI provocare arrossamenti e reazioni infiammatorie della pelle e delle mucose Sostanze e preparati che possono provocare, per inalazione o assrbimento cutaneo, una reazione di SENSIBILIZZANTI NOTA 2 ipersensibilizzazione, per la quale una successiva esposizione provoca fenomeni allergici NOTA 2: Le sostanze SENSIBILIZZANTI non hanno pittogramma, ma possono essere rappresentate con quelli delle sostanze “nocive” ed “irritanti” e 17 con le relative “frasi di rischio” (frasi “R”)
  • 18. SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI LETTERA E INDICAZIONI PERICOLO SIMBOLO F+ Sostanze e preparati i cui gas e vapori formano con l’aria miscele esplosive e/o ESTREMAMENTE infiammabili capaci di innescarsi INFIAMMABILI facilmente per qualsiasi fonte di calore (punto di infiammabilità <0°C) T+ Sostanze e preparati in grado di ALTAMENTE TOSSICI provocare, anche in piccolissime dosi, gravi danni alla salute, financo la morte N Sostanze e preparati dannosI per PERICOLOSO PER l’ambiente ma non per l’uomo L’AMBIENTE (ecotossiche) 18
  • 19. SIMBOLI ED INDICAZIONI DI PERICOLO CATEGORIA DI LETTERA E INDICAZIONI PERICOLO SIMBOLO sostanze e preparati che possono CANCEROGENI NOTA 3 provocare tumori sostanze e preparati che possono MUTAGENI NOTA 4 interferire nella sintesi del DNA sostanze e preparati capaci di dare effetti TERATOGENI NOTA 4 dannosi sulle capacità riproduttive e difetti generici ereditari NOTA 3: Le sostanze CANCEROGENE non hanno pittogramma, ma possono essere indicate con quelli delle sostanze “nocive” e “tossiche” e con le “frasi di rischio” R45 e R49 NOTA 4: Le sostanze MUTAGENE E TERATOGENE non hanno pittogramma, ma possono essere indicate con quelli delle sostanze “nocive” e “tossiche” e con le relative “frasi di rischio” 19
  • 20. I RISCHI DA AGENTI CHIMICI 20
  • 21. I RISCHI DA AGENTI CHIMICI INFIAMMABILI + COMBURENTI = questa reazione, che è a tutti gli effetti una combustione, può produrre grandi quantità di calore, fino ad arrivare alla accensione della miscela ed all'innesco di incendi, e può produrre la decomposizione delle sostanze con lo sviluppo di vapori tossici. ACIDI + ALCALI = anche questa reazione, che ha come effetto la formazione di sali, produce tanto più calore quanto più forti e concentrate sono le sostanze coinvolte; considerato che acidi ed alcali si presentano generalmente come soluzioni acquose non sussiste un pericolo di innesco, ma il forte calore prodotto può comportare l'evaporazione delle soluzioni, lo sviluppo di vapori tossici e la rottura dei contenitori in vetro. ACIDI O ALCALI + IPOCLORITO = questo è un caso particolare di combinazione di sostanze aggressive (acidi e alcali) con una sostanza tossica (ipoclorito); tutte le sostanze indicate sono estremamente diffuse, anche negli ambienti ospedalieri, in quanto entrano nella composizione dei prodotti per la pulizia degli ambienti (disincrostanti e disinfettanti). Nel caso specifico, le sostanze aggressive provocano la rottura della molecola di ipoclorito che libera gas cloro, molto tossico ed irritante. 21
  • 22. RISCHIO CHIMICO Rischi per la Rischi per la salute: sicurezza: (R. igienico-ambientale) (R. infortunistici) RISCHI da: RISCHI di: esposizioni a sostanze incendio, esplosioni, contatto tossiche e/o nocive e, se con sostanze aggressive e/o assorbite, con potenziale corrosive (ustioni chimiche, compromissione dell’equilibrio corrosione di materiali e biologico (intossicazione o degrado di impianti, ecc.) malattie professionale) 22
  • 23. RISCHI DA ESPOSIZIONE ESPOSIZIONE condizione per la quale sussiste la possibilità che agenti chimici pericolosi, tal quali o sottoforma di emissioni (polveri, fumi, nebbie, gas e vapori) possano essere assorbiti dall’organismo attraverso: CONTATTO INGESTIONE INALAZIONE CUTANEO Assorbimento Assorbimento Assorbimento gastrico transcutaneo polmonare 23
  • 24. DANNO DA AGENTI CHIMICI effetti riscontrati : IRRITAZIONI APPARATO RESPIRATORIO ALLERGIE RESPIRATORIE E CUTANEE IRRITAZIONI PELLE E OCCHI ALTERAZIONI SUL SISTEMA NERVOSO ALTERAZIONI AL FEGATO E ALL’APPARATO DIGESTIVO 24
  • 25. INSORGENZA DEL RISCHIO CHIMICO Un RISCHIO CHIMICO si concretizza nel momento in cui si realizzano le condizioni per cui risultano contemporaneamente presenti i due fattori di rischio: 1. presenza di agenti chimici pericolosi (fattori di rischio chimico); 2. presenza di condizioni di esposizione (fattori di rischio espositivo). RISCHIO CHIMICO PRESENZA DI DERIVANTE DA PRESENZA DI CONDIZIONI DI ESPOSIZIONE AD AGENTI CHIMICI ESPOSIZIONE AGENTI CHIMICI = PERICOLOSI X (modalità PERICOLOSI (ciclo tecnologico) operative) RISCHIO PERICOLO ESPOSIZIONE 25
  • 26. RISCHIO NEL TRASPORTO DELLE SOSTANZE PERICOLOSE • La corretta valutazione del tipo di rischio è legata all’individuazione delle informazioni contenute sul pannello Kemler e sulle etichette di pericolo. 26
  • 27. INDIVIDUAZIONE DELLE SOSTANZE Numero identificativo del pericolo Numero ONU che identifica la sostanza 27
  • 28. NUMERO IDENTIFICATIVO DEL PERICOLO • 1 ESPLOSIVI • 2 GAS. • 3 LIQUIDO INFIAMMABILE. • 4 SOLIDO INFIAMMABILE. • 5 MATERIA COMBURENTE O PEROSSIDO ORGANICO. • 6 MATERIA TOSSICA. • 7 RADIOATTIVITA’ • 8 CORROSIVO. • 9 MATERIE DIVERSE. La lettera X indica sostanze che reagiscono violentemente con l’acqua 28
  • 29. USO DEI DPI RISCHIO CHIMICO DPI AEROSOL (POLVERI, FUMI, MASCHERA, NEBBIE) INDUMENTI GAS, VAPORI MASCHERA. INDUMENTI LIQUIDI (IMMERSIONI, GUANTI, SCHIZZI) INDUMENTI 29
  • 30. PROTEZIONE ARTI SUPERIORI (MANI) • I materiali d’impiego più comuni sono: lattice, neoprene, nitrile, pvc, polietilene, polivinil alcole, hypalon, butile, etc. nitrile lattice neoprene 30
  • 31. PROTEZIONE COME PROTEGGERSI PROTEZIONE MANI GUANTI ( DI DIVERSA TIPOLOGIA A SECONDA DELLA LAVORAZIONE) PROTEZIONE OCCHI OCCHIALI PROTETTIVI PROTEZIONE CORPO GREMBIULE ANTIACIDO, TUTA TYEK, CAMICE TNT PROTEZIONE VISO CALOTTA E VISIERA IN POLICARBONATO PROTEZIONE VIE MASCHERA RESPIRATORIE 31