Cesar Millan - Le ragioni di un successo televisivo
1. Cesar Millan
le ragioni di un successo televisivo
Prof. Daniela Cardini
Convegno ASETRA - Milano, 2 dicembre 2012
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2. La storia di Cesar
Millan
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Daniela Cardini - Convegno ASETRA - 2/12/2012
3. Da clandestino
a self-made man
1969: nasce a Culiacàn, Messico
1990: a 21 anni attraversa la frontiera come clandestino, con 100 dollari in
tasca. Non conosce una parola di inglese
Trova il primo impiego come tolettatore a San Diego ma si trasferisce presto
a Hollywood. Lavora come autista per un ricco manager, che lo prende in
simpatia e lo aiuta a fondare la “Pacific Point Canine Academy”
1994: Diventa il dog sitter dei cani dell’attore Will Smith. Dopo soli quattro
anni dal suo arrivo negli USA, Millan lavora per molti attori di Hollywood
1994: Sposa Ilusiòn, con cui fonda il“Dog Psychology Center” a Los Angeles
2009: ottiene la cittadinanza americana
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4. Il debutto in
televisione
2002: Cesar Millan ottiene la visibilità che desidera: il Los
Angeles Time pubblica un articolo su di lui. Viene subito
contattato da alcuni produttori televisivi
2004: il programma Dog Whisperer debutta su National
Geographic il 13 settembre
La prima stagione (26 episodi da 30’) diventa il programma di
punta della rete
2012: è in onda la nona e (secondo alcuni) ultima stagione
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5. Il successo
2005: Millan pubblica il libro Cesar’s Way (tradotto in Italia col
titolo L’uomo che parla ai cani), che entra immediatamente nella
classifica dei bestseller
2006, 2007, 2009: ottiene ben tre nomination agli Emmy
Awards come “Best Reality”
2010: vince il People’s Choice Award nel 2010 come “Favorite
Animal Show”
2012: Dog Whisperer è trasmesso in circa 80 paesi
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6. La fondazione
dell’impero
2004-2010: pubblica 5 libri, tutti bestseller: i primi tre volumi
hanno venduto oltre due milioni di copie negli USA e sono
stati tradotti in 14 lingue
2009: esce nelle edicole di USA e Canada la rivista Cesar’s Way,
che diventa la più diffusa rivista di cinofilia in Nord America e
nel 2012 conosce anche un’edizione sudafricana
6 DVD, oltre ai cofanetti delle singole stagioni del programma
Secondo The Wall Street Journal oggi la metà dei consumatori
americani sa chi è Cesar Millan
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7. La consacrazione
Due volte ospite al The Oprah Winfrey Show
Ospite dei maggiori talk show americani
Interpreta se stesso nella serie tv The Ghost Whisperer (s02,ep18)
Ha un piccolo ruolo nella serie Bones (2008)
Giudice in un episodio di The Apprentice USA e in una puntata
di Jeopardy, il quiz show più popolare d’America
Protagonista di un episodio della serie animata South Park, dal
titolo “Tsst”
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9. La struttura narrativa
PROBLEMA
scene di vita quotidiana (disastrosa) del cane in famiglia
la famiglia descrive il cane, quando e perché l’ha preso, ecc.
la famiglia spiega il problema del cane e perché chiede l’aiuto di CM
INTERVENTO DI CM
arriva a casa della famiglia, si fa spiegare il problema del cane, fa domande
dà suggerimenti su come cambiare la situazione
(talvolta) fa fare esercizi al cane.
se il cane è particolarmente problematico, lo ospita nel suo centro di
recupero
SOLUZIONE
il cane viene “aggiustato”
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10. Un formato di successo
La struttura basata sul “problem solving” unito al “tutorial” è comune a
molti programmi televisivi di successo degli ultimi anni . Il capostipite in
Italia è SOS Tata
Un formato:
relativamente poco costoso rispetto ad altri
coinvolgente per il pubblico
redditizio per la pubblicità
facilmente serializzabile: le storie sono simili, la struttura è identica
da una puntata all’altra
ad elevato potere di intrattenimento (tono divertente, leggero)
Il protagonista “dice” allo spettatore: “Ti insegno a risolvere un problema che
sicuramente hai / che potresti avere in futuro / che riguarda qualcuno che conosci”
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11. Le ragioni del
successo
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12. Tre elementi interconnessi
La Famiglia
Il personaggio Cesar
Il Cane
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13. La Famiglia
La Famiglia del programma appartiene alla middle class bianca
I suoi membri sono benestanti, spesso colti, a volte famosi;
svolgono professioni di status medio-alto
Abitano in case belle, ben arredate, spesso scenografiche
•La Famiglia rappresenta l’universo di riferimento (verosimile o
aspirazionale) dello spettatore medio del programma / della rete
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14. Il personaggio Cesar
Intraprendente: l’immigrato di successo, il self-made man
“Latino”: passionale, empatico, furbo
Comunicativo: sorridente, allegro, espansivo
Sano: fisico forte, sportivo, rustico
Naturale: semplice, senza sovrastrutture, diretto, efficace
un “diverso”, un Corpo Estraneo in un ambiente bianco, ricco, colto
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15. Il Cane
Si “comporta” male: maleducato, aggressivo, nevrotico, distruttivo...
Agisce in modo incomprensibile per la sua famiglia
E’ quasi sempre di razza, e perciò costoso, cercato, voluto
E’ molto coccolato
Il Cane è rappresentato come membro della famiglia, fortemente voluto e
amato ma che si rivela indisciplinato, INGRATO: un Corpo Estraneo che
crea problemi quotidiani anche molto seri
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16. Le relazioni fra i tre
elementi
Sotto gli occhi attoniti della Famiglia, i due Corpi Estranei (Cesar e il Cane)
entrano in relazione e (apparentemente) si comprendono, si parlano
La Famiglia sta a guardare mentre Cesar Millan MAGICAMENTE agisce
sul comportamento del Cane
• Lapostura, i gesti, la voce, gli sguardi di Cesar Millan rimandano ad un
codice di comunicazione “per iniziati”, che la Famiglia osserva con
ammirazione e stupore
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17. Il Cesar-pensiero
Una volta conquistata la Famiglia con la sua “magia”, Millan enuncia
la sua diagnosi, sempre uguale:
il Problema (il cattivo comporamento del Cane) deriva da una
mancanza di autorevolezza della Famiglia: antropomorfizzato,
coccolato, viziato, il Cane NON E’ LIBERO DI FARE IL CANE
Secondo Millan, in natura il Cane è un gregario e l’Uomo è il
capo: ma se l’Uomo è debole, il Cane è COSTRETTO a prendere il
sopravvento e a “comandare”. Non essendo però nato per questo, è
obbligato a vivere una vita infelice
•Insegnando alla Famiglia l’assertività e l’autorevolezza, si fa un
favore al Cane, permettendogli di recuperare la sua naturalità
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18. Il Cesar-pensiero
L’artificialità è oggi considerata la cifra distintiva della cultura
americana (e occidentale) ed è percepita come l’origine di molti
problemi (inquinamento, violenza sulla natura, malattie,...)
Cesar Millan rappresenta la naturalità contrapposta
all’artificialità. Appare come un mago, un taumaturgo che sa
comprendere il linguaggio del Cane, mentre la sua Famiglia, che
pure vive con lui ogni giorno, non lo sa neppure“vedere”
Millan ci dice: il Cane è la presenza della Natura in casa tua. Non
snaturarlo, osservalo, impara a conviverci nel modo “giusto”
La Famiglia, cioè noi, di fronte a Cesar si sente IN COLPA per non
aver compreso i bisogni fondamentali e NATURALI del suo cane
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19. La chiave del
successo
La chiave per comprendere il successo del programma non
sta nella rappresentazione del Cane (e nel suo
maltrattamento): sta nel modo in cui vengono rappresentati
i PROPRIETARI, con i quali il pubblico (cioè noi) si
identifica.
Per i cinofili il centro narrativo è il CANE.
Per i proprietari-spettatori il centro narrativo è CESAR
MILLAN.
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20. ...e il Cane?
Il Cane è il grande assente del programma. E’ una presenza quasi
accidentale, una sorta di pretesto per mettere in scena il mito della
Natura contro la Società artificiale
Per il proprietario/spettatore comune, Cesar Millan libera il Cane dagli
eccessi di una vita antropomorfizzata e lo restituisce alla sua vera
natura
EMPATIA fra la Famiglia e gli spettatori (commettono gli stessi errori)
Senso di COLPA della Famiglia / degli spettatori nei confronti del
Cane, che non viene compreso e trattato nella sua essenza animale
PARADOSSO: il Cane è maltrattato dalla Famiglia, non da Millan
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21. Conclusioni
Una provocazione “cinofila”
Andare in televisione è una scelta che deve essere sostenuta
con senso di responsabilità
Non si dia la colpa del successo di Millan alla televisione: la
televisione non distorce la realtà, la mette semplicemente in
scena.
La confezione è opera della tv. Il contenuto è responsabilità
del cinofilo.
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