Il Racconto Semiotico non si limita ad una definizione accademica, un racconto sulla genesi del nome o una sua classificazione grammaticale ma, partendo dal suono, passando dalla composizione delle parole e arrivando ai loro significati espliciti e simbolici, il racconto semiotico intende identificare e formalizzare l’insieme dei contenuti semantici presente nei segni linguistici. Il racconto semiotico serve per ottimizzare il Brand Naming.
Il Racconto Semiotico non si limita ad una definizione accademica, un racconto sulla genesi del nome o una sua classificazione grammaticale ma, partendo dal suono, passando dalla composizione delle parole e arrivando ai loro significati espliciti e simbolici, il racconto semiotico intende identificare e formalizzare l’insieme dei contenuti semantici presente nei segni linguistici. Il racconto semiotico serve per ottimizzare il Brand Naming.
2. Ogni mese, al cambio della pagina di calendario diamo istintivamente uno sguardo alle nostre annotazioni: cose da fare, ma anche anniversari, oltre alle ricorrenze del mese.
3. Febbraio è un mese freddo ma qualunque tempo è occasione di festa per la giocosità dei ragazzi; per la loro spensieratezza e fantasia è come se fosse sempre carnevale, specie in questo periodo che mascherarsi e scherzare, senza esagerare, è lecito.
4. Il giorno 5 è l’ultimo giorno di carnevale, occasione, anche per i grandi, di mascherarsi e impersonare, pur senza eccedere, “qualcun altro” all’insegna del diverso e della fantasia; ma, diciamolo, soprattutto per “sentirsi ragazzi” o giocare con loro, perché non c’è nulla che rilassi di più.
5. 6 febbraio: le Sacre Ceneri, giorno di tradizionale penitenza per le “trasgressioni” alimentari, per le intemperanze del carnevale e ricordo delle sofferenze patite da Gesù nel deserto. Riflettere e regolarci un po’ di più non può farci che bene.
6. Il 14 è S. Valentino, festa degli innamorati, e si sa, per chi è innamorato è sempre festa, ad ogni età, perché dentro non si invecchia mai.
7. Ben venga questa ricorrenza, per dirsi una volta di più, e non sarà mai troppo, “ti voglio bene, ti amo, sto bene insieme a te” senza essere avari di parole, perché sono un toccasana per il nostro umore.
8. Ma le gioie più grandi ci vengono da cose che normalmente non festeggiamo perché ritenute, a torto, piccole e irrilevanti come, ad esempio
9. un gesto di bontà, una gentilezza non richiesta, il saluto ricevuto da uno sconosciuto
10. o l’abbraccio di un amico ritrovato: sono semplici gesti, eventi che non annoteremmo nella nostra agenda ma che fanno molto più bella la vita.
11. Ti auguro che tu possa riempire le pagine della tua agenda con tanti eventi di cui gioire, e che ne faccia scrivere tanti tu stesso a chi ti è vicino. [email_address] Buon mese di Febbraio!