1. BEN FATTO!
Costruire stima e reputation per l’industria italiana e
la sua capacità di innovare
Proposte di collaborazione con
2. Lo scenario
La civiltà immateriale non esiste. E’ sempre arduo spingersi in previsioni, ma nessuno
scenario anche assai spinto e fantasioso disegna una società totalmente immateriale. E’
stata una sbornia pericolosa presa in anni segnati dalla speculazione, dalla finanza, da
un’ideologia preconcetta contro il fare, il trasformare, il produrre. Si è preconizzato
l’avvento di una società in cui i beni fisici sarebbero stati via via sostituiti da scambi
virtuali. Cattiva previsione, cattivi maestri, cattive le conseguenze.
Eppure oggi, ad anni di distanza da quei dibattiti è facile riconoscere quanto quella
prospettiva fosse poggiata su pensieri assai deboli.
Oggi e in futuro il nostro vivere individuale e collettivo sarà scandito, accompagnato,
facilitato dalla solidità dei beni materiali, dalla loro fisicità, funzionalità, bellezza.
Oggi e in futuro il nostro muoversi, curarsi, nutrirsi, divertirsi, vestirsi, proteggersi,
comunicare sarà possibile grazie a oggetti , beni, strumenti solidi e ben fatti.
La nostra vita era, è e sarà circondata da oggetti frutto dell’ingegno industriale. La
nostra è in fondo la civiltà dell’industria, con le sue paure, rischi, incidenti, carichi
ambientali, ma anche opportunità, innovazioni, sfide.
3. Da sempre la sfida industriale è combinare mente, materia, denaro, tecnica e persone
per ottenere utilità, strumentalità, nuove opportunità. Un percorso nato e cresciuto con
l’uomo, cambiato nella storia che ha visto nel corso degli ultimi cento anni un’accelerazione
straordinaria tuttora in corso.
Una sfida che si sposta in nuovi paesi, che si alleggerisce cercando di ridurre l’impronta
ambientale, che crea nuove relazioni e collegamenti con le tecnologie della comunicazione,
che entra nelle profondità dell’uomo con la genetica su misura.
L’Italia è un campione in questa sfida, in tutte le attività. Lo è a suo modo con il suo gusto, la
sua creatività, il suo amore per il territorio e per l’industriale che è anche un po’ artigiano,
che cerca sempre il “su misura”, il ben fatto appunto, come scritto dal nostro Centro Studi in
un recente paper.
L’Italia è la seconda potenza industriale dopo la Germania e la quinta al mondo. Il 22% della
sua ricchezza è prodotto dall’industria e una quota equivalente da attività mosse dall’industria.
Perché l’industria è l’unica attività economica che ha un enorme potere di generare intorno a
sé altra ricchezza. Qualsiasi manufatto ha bisogno di essere comunicato, distribuito,
regolato, protetto. Le persone che lo producono hanno bisogno di essere formate, tutelate,
vestite ecc.
Le sfide
4. L’analisi
Sette milioni e mezzo di italiani vivono di industria.
400 miliardi di prodotti italiani vengono esportati sui mercati di tutto il mondo ogni anno.
Nell’industria si fa ricerca di qualità, ci sono molte occasioni di lavoro ricche di contenuti, c’è
la maggiore mobilità sociale, si mettono alla prova competenze e capacità,si fa innovazione.
Per molti all’estero l’Italia migliore è la sua industria, i suoi prodotti, la sua capacità di essere
innovativa, la sua marca. Il Made in appunto, ben fatto.
Eppure al Paese e agli italiani l’industria nazionale e la R&I non stanno a cuore. Non sta a
cuore alla politica, ma la politica siamo tutti noi in fondo. Agli italiani l’industria genera un
senso di pregiudizio e fastidio.
La figura dell’imprenditore è di fatto una figura negativa, non uno sfidante.
Non a caso nelle classifiche mondiali l’Italia ha uno dei posti peggiori per il doing business.
Non a caso l’Italia non è nel novero dei paesi capaci di attrarre investimenti esteri.
In particolare, la grande industria, peggio se multinazionale, è vista come un motore di
ingiustizia e corruzione, non di ricchezza.
5. Le azioni
Costruire una cultura favorevole all’industria e alla R&I è l’obiettivo del progetto
Rendere più consapevole il paese dell’importanza della sua industria e di quanto sia
basata su R&I
Raccontare l’industria nelle sue produzioni, storie, capacità creative e innovative,
protagonisti
Raccontare le opportunità di lavoro che l’industria e la R&I continuano a creare
Costruire interesse per l’industria nei giovani
Informare gli adulti
Costruire le condizioni perché l’Italia torni ad essere atterraggio di investimenti esteri
innovativi
6. L’ Accordo RAI: obiettivi e azioni per il 2015
A supporto degli obiettivi precedentemente descritti, Confindustria e RAI hanno condiviso un Accordo
per radicare nel Paese tutto, e non solo tra gli addetti ai lavori, l’urgenza della crescita e la consapevolezza
che ricerca e innovazione ne siano le leve principali.
Nell'ambito dell'Accordo, Confindustria ha analizzato con la RAI come veicolare tutte le esperienze di
successo in R&I delle nostre imprese, per raccontare la loro attività e la ricerca e l’innovazione che
sviluppano.
Obiettivo dell’Accordo è diffondere la cultura dell’innovazione attraverso il racconto delle eccellenze
produttive e imprenditoriali italiane, nei suoi molteplici aspetti. Si propone pertanto di:
raccogliere in un REPOSITORY SUL SITO DI CONFINDUSTRIA le storie italiane di successo delle
nostre imprese e degli uomini che puntando su R&I hanno contribuito allo sviluppo economico e sociale
dell’Italia e al suo successo nel mondo;
diffondere la cultura dell’innovazione con AZIONI (trasmissioni televisive e radiofoniche, rubriche
di approfondimento, pubblicità progresso, ecc.) ALIMENTATE DALLE STORIE contenute nel Repository
web;
collaborare ad alimentare le storie di successo presenti nelle varie parti del sito RAI e contribuire alla
eventuale creazione di un PORTALE RAI MULTIPIATTAFORMA su “Informazione industriale e
territorio”, attingendo dal Repository web Confindustria;
inserire nel Repository web tutti i RISULTATI PRODOTTI (filmati, servizi, interviste, ecc) dalle azioni di
diffusione dell’innovazione.
Grande attenzione sarà ovviamente rivolta ad individuare sinergie con altre eventuali iniziative simili e alle
azioni previste per Expo 2015.
7. Ipotesi di lavoro
Confindustria raccoglie
le eccellenze
REPOSITORY SU
SITO
CONFINDUSTRIA
Schede,
multimediale
Eccellenze visibili
all’ESTERNO
PORTALE RAI
MULTIPIATTAFORMA
RAI sviluppa
trasmissioni
televisive e
radiofoniche