AIIC 2010 - X Congresso Nazionale Ingegneria Clinica
1. Information Technology e Rischio Clinico: nuovi scenari in Sala Operatoria e Anatomia Patologica Sara Luisa Mintrone Direttore Marketing Dedalus SpA
13. Synapsis Metafora Millennium Sago Avelco Intema Eurosoft Ingenius Sicilia Sistemi Radiosity Massa critica adeguata per investire, crescere e rimanere competitivi
19. ( Sign IN R ) nel reparto operatorio ( Sign IN BO ) prima dell’induzione anestesiologica ( Time OUT ) prima dell’incisione del sito chirurgico ( Sign OUT BO ) prima che il paziente lasci la sala Ormaweb Check-list in 4 ambiti Tracciabilità dell’autore Blocchi informatici
20. Controllo di processo Check-list Codici bidimensionali Gestione del rischio in Anatomia Patologica Armonia
A partire dal 2006 il tema del rischio clinico ha iniziato ad assumere sempre maggiore rilevanza.
Se facessimo un rapido esercizio di “mappa mentale” relativa al concetto di rischio clinico certamente uscirebbero con grande frequenza queste parole. Gli errori clinici e la malasanità occupano sempre con una certa frequenza le pagine dei nostri giornali e telegiornali. Le denuncie sono diventate ormai una prassi comportamentale, i maggiori costi che la aziende sanitarie ed ospedaliere debbono sostenere sono legati sia a questa prassi sia agli effettivi maggiori oneri legati ad una ridotta qualità dei servizi erogati. Complessivamente ci si trova a fare i conti con un calo generalizzato della fiducia sia da parte dei pazienti che degli stessi operatori sanitari.
Oggi crediamo che la domanda da porre non sia più come l’Information Technology può aiutare ad affrontare il rischio clinico, quanto piuttosto se sia davvero possibile affrontarlo senza un’adozione diffusa e consapevole di informatica sanitaria e clinica
In effetti siamo convinti che affrontare la gestione del rischio clinico solo con strumenti cartacei sia per lo meno velleitario.
L’obiettivo della relazione è centrato sul tema della gestione del rischio il sala operatoria e in anatomia patologica. Vorrei proporre una prospettiva un po’ diversa dal solito. Il punto di vista del paziente.
Quando il nostro paziente accusa un malessere di una certa rilevanza si rivolge primariamente al proprio medico di famiglia, il quale valuta l’effettiva utilità di una visita specialistica. Lo specialista, dopo gli opportuni accertamenti clinici e diagnostici, determina l’effettivo bisogno chirurgico del paziente e lo avvia alla fase di pianificazione dello stesso.
Durante la fase di pianificazione, in funzione dello specifico bisogno chirurgico del paziente, vengono programmate le diverse attività e risorse necessarie. In particolare sono fondamentali le attività di prericovero e di visita anestesiologica in cui vengono valutate tutte le condizioni che debbono essere soddisfatte per procedere effettivamente con l’intervento. Il paziente viene accolto nella fase di ingresso e preparato all’intervento chirurgico. Al termine dell’intervento e del risveglio del paziente, dopo l’eventuale ricovero, il paziente viene dimesso. Data la sempre maggiore frequenza di patologie oncologiche, frequentemente un campione di tessuti viene prelevato durante l’intervento ed avviato all’Anatomia Patologica per le opportune indagini. Al termine del processo in Anatomia verrà prodotto un referto, che sarà recapitato al paziente stesso e auspicabilmente anche al suo Medico di Famiglia. Ma il processo nell’ambito dell’Anatomia Patologica è tutt’altro che semplice.
Il campione prelevato in sede operatoria raggiunge il servizio di Anatomia Patologica dove viene accettato ed avviato al processo di trasformazione che si concluderà con i vetrini per l’attività di analisi da parte dei medici del servizio. In particolare si procede con una selezione del campione e il suo collocamento nelle cosiddette “cassette”. Si procede quindi ad una fase di processazione, in cui il campione viene trattato con speciali centrifughe, e successiva inclusione in paraffina per consentirne il taglio al microtomo, ed il posizionamento sui vetrini. Quindi si procede con la fase di colorazione, in funzione dei diversi tessuti e diversi quesiti diagnostici ed infine tutti i vetrini appartenenti al medesimo studio sul paziente vengono ricomposti e passati ai clinici. Solo a questo punto i medici del servizio possono procedere con la valutazione diagnostica e la relativa refertazione.
In tutto il processo sin qui descritto i momenti in cui il rischio clinico è in agguato sono molteplici: dalla fase dell’intervento, dove ad esempio la mancata disponibilità di informazione accurate e dettagliate può determinare seri problemi nella fase di anestesia, alla fase dell’invio del campione in anatomia, dove la scarsa accuratezza nell’identificazione dello stesso può causare altri problemi. Inoltre nella fase di trasformazione necessaria per arrivare alla disponibilità dei vetrini da analizzare gli errori di identificazione possono ripresentarsi molto frequentemente.
Se condividiamo il fatto che l’Information Technology possa aiutare nell’affrontare il tema del rischio clinico, la domanda che è necessario porsi riguarda il come lo può fare.
Soluzioni informatiche d’avanguardia possono efficacemente intervenire in ognuno dei punti critici evidenziati, contribuendo a prevenire il verificarsi di eventi avversi. Sulla base di questa consapevolezza Dedalus si è impegnata da oltre 10 in un percorso particolarmente impegnativo.
Dedalus ha aggregato le migliori esperienze aziendali di informatica sanitaria al fine di costituire una massa critica adeguata per investire, crescere e rimanere competitivi sullo scenario nazionale e su quello internazionale.
In particolare Dedalus mette a disposizione soluzioni per la gestione del Patient Summary, grazie al contributo fondamentale di Millennium che con i suoi oltre 21000 clienti rappresenta lo standard de facto nell’information technology per i Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta, soluzioni per la gestione di percorsi chirurgici integrati, soluzioni per la gestione del rischio fortemente integrate negli ambiti applicativi di riferimento.
Il patient summary è un set di informazioni cliniche che il Medico di Medicina Generale valuta come essenziali per ogni specifico paziente. Poter consultare il patient summary nei momenti di presa in carico del paziente significa avere accesso un quadro clinico sintetico del paziente redatto dal suo medico curante. In esso troveranno posto ad esempio allergie, patologie rilevanti, terapie in corso. Tutte informazioni che possono ridurre in modo drastico i rischi correlati a scarsa disponibilità di informazioni sul paziente.
L’esigenza di oggi è sempre più legata alla gestire del percorso chirurgico in tutte le sue forme e stadi: il paziente viene visitato in ambulatorio, lo specialista valuta se procedere o meno all’intervento, avviando nel caso l’inserimento in lista d’attesa, la programmazione dell’intervento e di tutte le attività e risorse correlate. Non bisogna trascurare l’importanza del ruolo dei medici di medicina generale in un processo che limita temporalmente la durata del ricovero ma che non può per questo abbandonare il paziente. L’esigenza di integrazione e cooperazione fra l’entità ospedale ed il territorio è sempre più evidente e pressante.
Per quanto riguarda la gestione del rischio in sala operatoria, Dedalus mette a disposizione la soluzione Ormaweb, nata dall’esperienza del proprio centro di eccellenza Avelco, leader italiano nell’informatizzazione dei processi chirurgici. Ormaweb implementa meccanismi di identificazione sicura, ad esempio grazie all’adozione di tecnologie RFID, di tracciabilità completa delle informazioni e di check-list specificatamente finalizzate alla prevenzione degli errori
La check-list chirurgica consigliata dal World Health Organization prevede tre momenti di rilevazione, a cui il ministero della salute italiano ha consigliato di aggiungerne uno per la profilassi antibiotica e del tromboembolismo venoso.
Ormaweb rende quindi disponibili specifiche check-list per i 4 ambiti di rilevazione previsti. Inoltre Ormaweb prevede per ciascuna domanda l’attribuzione ad un diverso responsabile della compilazione, nell’ambito del team chirurgico attivo. La mancata compilazione delle check-list ha riflessi diretti ed immediati nell’attività operativa: il sistema non consente di accedere ai passaggi successivi.
Per quanto riguarda la gestione del rischio clinico in Anatomia Patologica, la soluzione Armonia, nata dall’esperienza del proprio centro di eccellenza Metafora Informatica, leader nell’informatizzazione dei processi di laboratorio e anatomia, si è recentemente arricchita di nuove funzionalità destinate al controllo di processo che grazie all’adozione di codici bidimensionali e check-list porta una significativa innovazione in un ambito dove l’intervento manuale è essenziale e caratterizzante.
In particolare la soluzione Armonia viene arricchita da un motore di processo in grado di tracciare tutte le complesse e diversificate fasi di trasformazione del campione, di introdurre nei momenti ritenuti critici check-list e controlli incrociati per assicurarsi in modo continuato la corretta attribuzione al paziente. La soluzione utilizza in modo sistematico monitor touchscreen (spesso unico strumento utilizzabile date le ridotte superfici a disposizione nei laboratori) e lettori di codici bidimensionali per l’identificazione delle cassette e dei vetrini. Questi dispositivi vengono posizionati nei diversi punti chiave del percorso/processo di trasformazione del campione e consentono di verificare con immediatezza il paziente e l’esame correlati.
In conclusione
Oggi possiamo affermare che oltre a governare il rischio clinico possiamo intervenire per prevenirlo.
Per introdurre elementi di reale prevenzione del rischio clinico sono necessari alcuni ingredienti fondamentali, fra cui: soluzioni informatiche integrate e “seamless”, facilmente accessibili per gli operatori sanitari, che debbono essere consapevolmente coinvolti nel processo.
Inoltre l’ingrediente che non può mancare è l’integrazione delle professionalità. Per realizzare progetti di informatizzazione clinica, in particolare per quelli espressamente rivolti alla gestione e prevenzione del rischio clinico è indispensabile integrare molteplici professionalità. Solo attraverso la sintesi delle diverse competenze ed esperienze è davvero possibile ottenere i migliori risultati per il nostro paziente.