1. L’UNIONE SARDA
FONDI AI GRUPPI. Il 26 novembre 19 consiglieri regionali dal Gup
Tutti al maxi processo
Balia e Randazzo chiedono la riunificazione
Sono stati iscritti per ultimi nel registro degli indagati, forse c'è stato pure un momento in cui il
pubblico ministero ha pensato di archiviare la loro posizione. Ma poi, evidentemente, ha
cambiato idea e anche per Giuseppino Balia e Vittorio Randazzo, nella passata legislatura
componenti del gruppo Misto, ha chiesto il rinvio a giudizio. La vicenda è quella dei fondi
destinati all'attività politico-istituzionale dei gruppi consiliari che vede sotto accusa per
peculato il senatore Silvestro Ladu già a giudizio (il processo è stato rinviato all'11 gennaio) e
altri 17: l'eurodeputato Idv Giommaria Uggias, gli assessori regionali Oscar Cherchi (Pdl) e
Mario Floris (Uds), Carmelo Cachia e Giuseppe Giorico (ex Udeur), Sergio Marracini (Udc),
Salvatore Serra (Sinistra autonomista), Tore Amadu e Renato Lai (Pdl), Alberto Randazzo
(Udc), Giuseppe Atzeri (Psd'Az), Beniamino Scarpa (prima Psd'az poi Pd), Maria Grazia
Caligaris, Raimondo Ibba, Pierangelo Masia e Raffaele Farigu (socialisti).
E siccome la storia è la stessa gli avvocati Benedetto Ballero, Maurizio Scarparo e Leonardo
Filippi ieri mattina hanno chiesto al giudice dell'udienza preliminare Giampaolo Casula di
riunificare i procedimenti. Il pm Marco Cocco ha dato parere favorevole e ora spetterà al
presidente del Tribunale disporre la riunificazione davanti allo stesso giudice. Intanto l'udienza
preliminare per Balia e Randazzo è stata rinviata al 26 novembre: in quella data anche i loro
colleghi compariranno davanti al gup.
Le somme contestate a Balia e Randazzo superano di poco i trentamila euro: il primo avrebbe
incassato quei soldi in un anno e dieci mesi complessivi, il secondo in otto mesi. Cifre basse
rispetto ai 250.000 euro di cui il pm chiede conto a Ladu e le accuse mosse a a tutti gli altri:
ad Atzeri il pm contesta l'utilizzo di 135.616 euro; alla Caligaris 136.661; 135.185 a Ibba,
129.511 a Floris; 117.528 a Scarpa; 81.920 a Cherchi; 78.922 a Masia; 74.366 a Farigu;
32.500 a Uggias; 30.350 a Randazzo; 24.200 a Lai; 18.500 ad Amadu; 235.693 a Giorico;
195.996 a Marracini; 62.773 a Salis; 52.724 a Cachia; 44.787 a Serra.
Il problema è capire come quei soldi siano stati spesi. Il giudice Cristina Ornano lo ha scritto
molto chiaramente nell'ordinanza con cui ha respinto le eccezioni di alcuni difensori
sull'insindacabilità dell'operato dei politici: «Se il consigliere regionale non destina allo scopo