slide realizzate per il corso Adobe InDesign e DPS — creare App per tablet, edizione di ottobre 2014.
Adobe DPS è la soluzione per pubblicare contenuti realizzati con InDesign attraverso app per iPhone e iPad, dispositivi Android e Windows 8.
Prossime date del corso:
http://claudiomarconato.eventbrite.it
I sistemi di X Connection consentono vantaggi in efficienza e guadagno per le imprese che li adottano.
Contattaci all'indirizzo get@xconnection.it per avere ulteriori informazioni.
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Possiamo dire che Processing è un software grafico che si occupa di Immagini, Forme, Movimenti, Suoni e Interazioni. Processing è allo stesso tempo un linguaggio di programmazione, un ambiente di sviluppo nonché un metodo di insegnamento della programmazione.
Processing è stato inventato da Casey Reas e Ben Fry al fine di insegnare agli studenti nel settore dell’arte e della grafica la programmazione software.
Possiamo dire che Processing è un software grafico che si occupa di Immagini, Forme, Movimenti, Suoni e Interazioni. Processing è allo stesso tempo un linguaggio di programmazione, un ambiente di sviluppo nonché un metodo di insegnamento della programmazione.
Processing è stato inventato da Casey Reas e Ben Fry al fine di insegnare agli studenti nel settore dell’arte e della grafica la programmazione software.
1. L’AMBIENTE DI LAVORO
L’ambiente di lavoro di InDesign si differenzia da quello di Quark per
alcune funzioni aggiuntive e per la posizione di determinati elementi. I
principali strumenti, quelli che utilizziamo più spesso, ci sono tutti e sono
raggiungibili in modo più intuitivo.
Partendo dalla tabella degli strumenti sulla sinistra:
La freccia (strumento selezione) ha la funzione di spostare e selezionare
gli oggetti creati nel layout (box di testo, gabbie per la creazione delle
immagini, forme geometriche e linee costruite).
La seconda freccia dall’alto (strumento di selezione diretta)serve a ge-
stire le immagini svincolandole dalla gabbia che le contiene. Si può uti-
lizzare anche tenendo premuta la lettera A della tastiera e cliccando il
tasto destro del mouse.
Lo strumento spazio consente di visualizzare le misure che intercorrono
tra i vari box o tra i box e i margini del documento e permette di spostarli
visualizzando contestualmente il cambiamento dei mm di distanza.
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2. Da QuarkXpress a InDesign
Lo strumento raccolta contenuti permette di selezionare più elementi
creando una “raccolta”, appunto, che è possibile gestire separatamente
nel riquadro che appare quando si selezionano più oggetti.
Lo strumento testo ha le stesse funzioni di quello di Quark
La linea retta-la penna-la matita consentono di disegnare direttamente
sul layout. È possibile far sì che il testo scorra all’interno degli spazi de-
lineati da questi strumenti. Nel caso della matita lo spazio creato da noi
dovrà essere chiuso.
Lo strumento cornice rettangolare sarà il contenitore in cui potremo
importare le nostre immagini.
Lo strumento rettangolo crea questa forma, ma se si clicca il tasto de-
stro è possibile creare anche altre forme. Queste possono essere riempite
8 con colori e quindi utilizzate come elementi grafici o possono avere del
testo al loro interno.
Gli strumenti campione sfumatura e contorno sfocato possono creare
delle soluzioni di colore digradante: ai lati verso il centro o viceversa,
da destra verso sinistra o viceversa e dall’alto verso il basso o viceversa.
Queste funzioni sono da utilizzare insieme ai colori.
Lo strumento nota consente di creare delle note interne ad InDesign
dove poter scrivere i nostri appunti (è uno strumento quasi inutile).
Con lo strumento contagocce è possibile selezionare immagini o por-
zioni di testo così da registrare un colore e poi riutilizzarlo per asse-
gnarlo a un altro elemento. Questo strumento, quindi, è molto utile se
dobbiamo riportare esattamente lo stesso colore in diverse porzioni
del nostro impaginato senza dover cercare ogni volta il codice colore.
Essenziale è anche un’altra sua funzione che permette di risparmiare
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3. terrelibere.org
tempo e fatica, cioè la possibilità di copiare la formattazione del testo
che viene selezionato. È uno strumento molto delicato, da usare con
cautela.
Mano e zoom non hanno bisogno di spiegazioni.
Restano le opzioni legate al riempimento colore e alla traccia che ser-
vono ad assegnare un colore al bordo di un elemento o al suo interno (di
default sono su: nessun colore).
L’ultimo strumento permette (cliccando il tasto destro) vari tipi di visua-
lizzazione del layout.
Ora passiamo agli altri elementi che appaiono sul vostro desktop.
La paletta delle formattazioni è molto simile a quella di Quark.
Si differenzia solo per la posizione. Quella di InDesign, infatti, si trova 9
in alto. Le funzioni sono identiche. Forse l’unica differenza l’abbiamo
per la creazione dei grassetti e dei corsivi elettronici o simulati. Come
regola generale, saprete bene, che non si usano mai font costruite con le
opzioni del programma, ma si preferiscono font che possiedono il bold,
l’italic e il regular (grassetto, corsivo e tondo). Se doveste avere l’esi-
genza di usare un corsivo o un grassetto elettronico sarà semplice come
con Quark, ma accenniamo alla questione perchè potrebbe non risultare
immediatamente intuitivo. Il menu a scomparsa presente sotto quello
delle font è di default impostato su regular, basterà quindi selezionare il
testo desiderato e cambiare l’opzione. InDesign, inoltre, ci permette di
regolare i gradi per inclinare il nostro corsivo simulato e di tracciare una
linea di contorno dello spessore che vogliamo per costruire il bold. Per
questa seconda opzione dobbiamo selezionare la T vuota sulla paletta
della formattazione e poi regolare lo spessore in pt della traccia che ci
apparirà tra le palette laterali.
Ora passiamo alle palette sulla destra del vostro schermo.
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4. Da QuarkXpress a InDesign
Tutti gli strumenti presenti nelle palette di destra sono perfettamente so-
vrapponibili a quelli di Quark. Anche l’utilizzo è praticamente identico.
Una volta aggiunta (come spiegato nel paragrafo: gli stili di InDesign) la
paletta degli stili carattere e stili paragrafo, agli altri strumenti, le diffe-
renze diventano pressoché nulle.
Molto importante è la funzione collegamenti, che si trova come terza
scheda della paletta del layout di pagine. In questa scheda è possibile
vedere il percorso delle Immagini che importiamo e quindi possiamo ge-
stirlo senza dover ricorrere al vecchio Utilità/utilizzo di Quark. Basta
cliccare il tasto destro del mouse per ricreare il collegamento o mostrare
il percorso del file.
N.B. I livelli, invece di essere in una paletta dedicata, si trovano nella
stessa del layout e appaiono come seconda scheda dopo quella Pagine e
prima di Collegamenti.
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Paletta di lavorazione
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6. Da QuarkXpress a InDesign
File/Inserisci
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Il programma ci avverte che c’è una porzione di testo in avanzo
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