Ormai periodico appuntamento con ilquotidianofvg.it Nell'edizione di oggi la mia recensione al libero di Carla Carloni Mocavero "La donna che uccise il generale - Pola 10 febbraio 1947". Lo consiglio a tutti quelli che vogliono conoscere meglio la storia della Venezia Giulia e dell'Istria dopo la 2^ Guerra Mondiale. Una ideas per un "regalo intelligente". BUONA LETTURA

1. 6 ANNO II N° 229 MERCOLEDI 28 NOVEMBRE 2012 SMS 3458681227 MAIL lettori@ilquotidianofvg.it
ARGOMENTI LA FINE DELL’ANNO SI AVVICINA
£ Sono uscite in anteprima ieri le immagi-
DEL GIORNO Andrea Lima
Modella
ni del calendario Pirelli 2013. Per la pri-
ma volta ci sarà una donna incinta.
EDITORIALE STORIA. IL DOPOGUERRA A POLA: IL RACCONTO DI MARIA PASQUINELLI DIVENTA UN LIBRO
Alfano come Peter Pan La donna che uccise il generale ............................................................
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vive nel partito che non c’è .
. ROBERTO GERIN
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. roberto.gerin@vodafone.it
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zona A con amministrazione alleata
e zona B con amministrazione titi-
na. La firma del Trattato di Pace è
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. u La storia della Venezia Giulia, fissata per il 10 febbraio 1947, e nel-
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. FABIO FOLISI
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. nel secolo scorso, è stata caratteriz- la stessa data, a Pola, si svolge il pas-
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. fabio.folisi@ilquotidianofvg.it
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. zata da eventi drammatici che ne saggio di poteri tra gli inglesi e le
hanno segnato i destini ed i cui ef- truppe di Tito. Una Pola sferzata
Nel Pdl l'incertezza regna so- fetti si fanno sentire anche oggi. Ri- dalla bora scura e ormai quasi vuota
vrana. cordiamo il contesto: alla fine della per l’esodo della popolazione italia-
Non solo sulle primarie, che seconda guerra mondiale, la Jugo- na. E in quella mattinata di febbraio,
sempre di più hanno la consi- slavia di Tito, forte della collabora- una insegnante italiana, Maria Pa-
stenza di un ectoplasma, ma è zione militare fornita agli Alleati, squinelli, nata a Firenze, uccide con
rivendica il controllo della Dalma- alcuni colpi di pistola il generale in-
soprattutto la paura che si avvii
zia, dell’Istria e di tutta la Venezia glese Robert De Winton, mentre Roberto Gerin
davvero una corsa di Silvio Ber- Giulia, Trieste e Gorizia comprese. passa in rassegna le truppe. Alla fi-
lusconi verso una riedizione di Negli ultimi mesi di guerra si svolge gura di questa donna e al clima so-
un nuovo partito padronale a trascinare dirigenza e militanti Pdl una vera e propria “gara” tra le trup- ciale e politico del dopoguerra è de- non teneva conto dell’impegno ita-
nello sconforto, vedendo concreto il rischio del baratro di una pe anglo-americane, che risalgono dicato il nuovo libro di Carla Car- liano per la sconfitta del nazi-fasci-
loro messa in “prematura” quiescenza. Insomma il Pdl in queste la penisola, ed il IX Corpus che ar- loni Mocavero, Ibiskos Editrice, in- smo. E in quegli anni prima gli ec-
ore è un partito dove nessuno sa cosa accadrà davvero e dove il riva da est, nella convinzione che la titolato “La donna che uccise il ge- cidi delle foibe, e poi le varie ondate
timore di ”bruciarsi”, annunciando magari frettolosamente una conquista territoriale si trasformi nerale». Carla Carloni, autrice di ro- dell’esodo, determinavano una si-
candidatura, rischia di mandare in depressione più di qualcuno. A anche in confine definitivo. Nella manzi e poetessa, racconta la storia tuazione di grande tensione. Rias-
Conferenza di pace di Parigi come un romanzo. E come in un ro- sume l’autrice: «In quei giorni nes-
questo punto però una cosa sembra certa: in ogni caso le primarie (1946), l’atteggiamento nei con- manzo introduce fatti e personaggi suno proteggeva gli italiani dall’ira,
per il Pdl si sono trasformate nell’ennesima occasione di scontro e fronti dell’Italia non è favorevole: cercando di fare luce su una figura dalle rivendicazioni, dagli odi degli
se verranno fatte, non reggeranno di certo il confronto con quelle, «in questo consesso … sento che controversa e, soprattutto, esplo- occupanti». Rivendicazioni e odi
da loro ammiratissime, del centrosinistra. Il paradosso è che fra tutto tranne la vostra cortesia è con- rando i retroscena politici con la cu- conosciuti anche nel Friuli, con
chi chiede aperture democratiche e chi ritiene che il partito vada tro di me” sono le parole di Alcide riosità dell’investigatore. Maria Pa- l’eccidio di malga Porzus nel 1945.
in qualche modo svecchiato, c’è anche lui, Silvio Berlusconi, che De Gasperi di fronte ai rappresen- squinelli, tuttora vivente, pensando Ancora l’autrice: «Come si fa a co-
vive una sorta di sdoppiamento della personalità. Una tiene ben tanti delle nazioni vincitrici. I risul- di venir immediatamente uccisa, struire un futuro senza passato?»:
strette le redini della sua creatura venuta male, il Pdl, almeno fino tati sono la cessione di Pola e della spiegò in una lettera le motivazioni ecco quindi come il volume rappre-
Dalmazia, dell’Istria, dell’entroter- del suo gesto, estrema protesta per senti l’opportunità per conoscere
a quando avrà deciso se lanciarla dalla rupe Tarpea o meno, e ra goriziano e la creazione del Ter- quanto avveniva, vissuto come una questo passato e soprattutto farlo
l'altra freme dalla voglia di inseguire le nuove tendenze popu- ritorio Libero di Trieste diviso in profonda ingiustizia, un diktat che conoscere ai nostri giovani.
listiche alla Grillo, affascinato dal fatto che per esserne capo in-
discusso ed indiscutibile, basta solo una tastiera, un monitor e una
telecamera. E come si sa, il cavaliere di telecamere se ne intende. 25 NOVEMBRE 2012, FESTA CONTADINA DEL RINGRAZIAMENTO
C'è poi un altra tesi, lasciare che le primarie del suo ex delfino,
Angelino Alfano si consumino da sole, soffocando lentamente nel-
l'ineluttabile fato che alla fine non ci sarà il tempo necessario per
organizzarle, insomma le primarie di un partito che sono come
l’isola di Peter Pan, l’isola che non c’è.
Tutto dipenderà da lui, dalle decisioni del Cavaliere e dall'an-
nuncio dell'annuncio che dovrebbe fare domani. L'amletico dub-
bio è sempre lo stesso: chiudere per sempre l’esperienza del Pdl e
dare vita a una nuova Forza Italia? In realtà la probabilità che
questo accada è alta con la conseguente emarginazione della
"parte destra" del partito, tanto che sembra che ai neo fedelissimi,
Berlusconi abbia dato disposizioni di far saltare ogni ipotesi di
riforma elettorale, perchè in questa fase al cavaliere il porcellum
andrebbe benissimo, in vita giusto per il tempo di far eleggere in
parlamento i suoi uomini sotto i nuovi vessilli. L’unica incognita
resta Angelino Alfano e quella parte del Pdl che ha creduto di
poter passare da un regno totalitario ad una democrazia senza
deporre davvero il tiranno. Un errore che in passato non facevano
neppure gli antichi romani. Ma allora, si sa, esisteva la triste pras-
si delle congiure a colpi di daga. Ed anche se l’immagine crea
qualche suggestione, pensare al cavaliere nelle vesti di Giulio Ce-
sare e ad Alfano come Marco Giunio Bruto non ci pare un pa-
ragone sostenibile, anche se ad Arcore di scenette “imperiali” se
ne devono essere viste molte.
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