2. Rivalutazione delle pensioni per l'anno 2015
L’Inps, con la circolare n. 1 del 9 gennaio 2015, ha reso noto che è fissato nella misura dell’1,1%
l’aumento di perequazione automatica da attribuire alle pensioni, in via definitiva, per l’anno 2014 e nella
misura dello 0,3% l’aumento previsionale per l’anno 2015.
L’ art. 1, co. 483, L. n. 147/2013 stabilisce che per l’anno 2015 la rivalutazione automatica dei trattamenti
pensionistici è riconosciuta:
a) nella misura del 100% per i trattamenti pensionistici complessivamente pari o inferiori a tre volte il
trattamento minimo, e un importo di garanzia per le pensioni di importo compreso fra tre volte il
trattamento minimo e tre volte il trattamento minimo incrementato della quota di rivalutazione;
b) nella misura del 95% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a tre volte il
trattamento minimo e pari o inferiori a quattro volte i l trattamento minimo con riferimento all'importo
complessivo dei trattamenti medesimi, e un importo di garanzia per le pensioni di importo compreso fra
quattro volte il trattamento minimo e quattro volte il trattamento minimo incrementato della quota di
rivalutazione;
c) nella misura del 75% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a quattro volte il
trattamento minimo e pari o inferiori a cinque volte il trattamento minimo con riferimento all'importo
complessivo dei trattamenti medesimi, e un importo di garanzia per le pensioni di importo compreso fra
cinque volte il trattamento minimo e cinque volte il trattamento minimo incrementato della quota di
rivalutazione;
d) nella misura del 50% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a cinque volte il
trattamento minimo e pari o inferiori a sei volte il trattamento minimo con riferimento all'importo
complessivo dei trattamenti medesimi, e un importo di garanzia per le pensioni di importo compreso fra
sei volte il trattamento minimo e sei volte il trattamento minimo incrementato della quota di rivalutazione;
e) nella misura del 45% per i trattamenti pensionistici complessivamente superiori a sei volte il
trattamento minimo.