La Prelios di Massimo Caputi avvia il terzo aumento di capitale: saranno emessi bond a conversione obbligatoria. Si a nuovi capitali per 269 mln.
Il cda di Prelios ha avviato il terzo aumento fino a un massimo di 269 mln di euro, di obbligazioni a conversione obbligatoria in azioni ordinarie e/o in azioni di categoria B, con esclusione del diritto di opzione, con conseguente aumento del capitale sociale a servizio esclusivo della conversione. Massimo Caputi, entrato nel capitale della società per avviare il piano di rilancio, e tra gli azionisti vede anche Assicurazioni Generali, Mediobanca e Pirelli. La nuova Prelios è una società di servizi pura, che farà perno soprattutto sulla sgr, uscendo invece progressivamente dagli investimenti diretti.
2. I programmi Prelios di Massimo Caputi
Ponzano Veneto esce da Prelios ma resta nel mattone
Edizione Holding della famiglia Benetton è uscita completamente
dall'azionariato di Prelios, la ex Pirelli Real Estate. Lo ha
annunciato il presidente della finanziaria, Gilberto Benetton ieri
a margine dell'assemblea degli azionisti di Autogrill. «Abbiamo
già venduto tutta le nostre quote. Avevamo circa l'1,7-1,8%. Non
abbiamo più azioni Prelios. Il settore immobiliare comunque
continua a piacerci». Il gruppo di Ponzano Veneto infatti è
nell'immobiliare anche attraverso la società Regia (la cassaforte
di famiglia), che assieme ai Nattino di Banca Finnat detiene una
quota nella Beni Stabili Property di Leonardo Del Vecchio. La
partecipazione di Regia ammonta al 15%. Quanto a Prelios, da fine
2012 è guidata dalla Feidos di Massimo Caputi, entrato nel
capitale della società per avviare il piano di rilancio, e tra gli
azionisti vede anche Assicurazioni Generali, Mediobanca e Pirelli.
La nuova Prelios è una società di servizi pura, che farà perno
soprattutto sulla sgr, uscendo invece progressivamente dagli
investimenti diretti. In futuro i ricavi dovranno arrivare dalla
sgr per il 30-40%, dai non performing loans per il 30-40% e dai
servizi per il 20-30%.
Libero - 08/06/2013
La IDeA FIMIT SGR già di Massimo Caputi e Santa Giulia
Zunino ci riprova
Ma Risanamento va verso Fimit. Il futuro di Santa Giulia
Il giorno in cui il cda di Risanamento, la società proprietaria
dell'intera area milanese di Santa Giulia, si riunisce per
decidere l'offer ta vincolante di acquisto da parte di Idea Fimit,
spunta una sorpresa imprevista. Dopo le vicende giudiziarie si
riaffaccia alla ribalta di Borsa e Consob l'ex proprietario di
Risanamento, il cavaliere del lavoro Luigi Zunino. Dopo un lungo
silenzio iniziato nel 2009 quando diede le dimissioni per
agevolare il salvataggio della società, ieri pomeriggio ha reso
nota la sua intenzione di lanciare un'Opa totalitaria sulla
società. Il cda ha dato mandato all'amministratore delegato
Claudio Calabi di valutare la proposta di Idea Fimit entro il 30
3. giugno e non si è curato di dare risposta a Zunino. Da un lato c'è
il progetto concreto, annunciato il mese scorso. La Sgr, già di
Massimo Caputi, metterebbe a disposizione 60 milioni di equity per
lo sviluppo dell'area secondo il masterplan approvato da
Risanamento e già discusso con il Comune di Milano, oltre che con
le banche. L'offerta prevede la costituzione di un fondo
immobiliare ad hoc a cui verrà apportata da Risanamento l'area di
Santa Giulia (con l'esclusione del complesso Sky) per un valore,
secondo indiscrezioni di stampa, di 750 milioni di euro.
Dall'altra parte c'è un'Opa cash? In molti si chiedono dove
prenderà il denaro Zunino, forse se lo chiedono le stesse banche
azioniste di Risanamento che nel 2008 erano esposte per un totale
di quasi 1,2 miliardi di euro. In primis Intesa che da sola aveva
investito circa 600 milioni. Quelle stesse banche che nel 2009
dopo le dimissioni di Zunino avvenute il 29 luglio, il giorno
prima dell'udienza che avrebbe potuto decretare il fallimento
della società, si misero in gruppo per dare vita a un piano di
salvataggio da 500 milioni: un aumento di capitale complessivo da
150 milioni (130 milioni cash e 20 milioni tramite la conversione
di crediti) e un prestito in convertendo per 350 milioni la cui
scadenza è fissata il prossimo anno.
Advisor 07/06/2013
La struttura della Prelios di Caputi si rafforza con nuove
nomine
Prelios, primo trimestre in perdita
Prelios SGR ha chiuso il primo trimestre 2013 con una perdita di
18,5 milioni di euro, in miglioramento rispetto al rosso di 23,7
milioni dello stesso periodo del 2012. Sul risultato netto pesano
oneri finanziari per 10,6 milioni. I ricavi scendono da 32,9 a
26,1 milioni. La posizione finanziaria netta è passiva per 543,1
milioni (520 a fine 2012). In attesa dell'esecuzione dell'aumento
di capitale Pirelli, Intesa, UniCredit e Feidos 11 hanno
formalizzato la concessione di un finanziamento ponte di 20
milioni di euro. Il cda di Prelios SGR, inoltre, ha nominato Paolo
Scordino (netta foto) amministratore delegato con deleghe
gestionali e poteri di rappresentanza. Si completa così il
processo di rafforzamento della struttura organizzativa e della
governance societaria di Prelios SGR. Uomo di fiducia di Massimo
Caputi, nuovo socio industriale del gruppo Prelios fin dai tempi
di Fimit (ora Idea Fimit), Scordino prende il posto di Paolo
Frigeno, fuoriuscito dalla SGR a fine 2012. Intanto nuova nomina
in Prelios Credit Servicing S.p.A. Il Cda della società del gruppo
Prelios specializzata nella gestione dei crediti in sofferenza
(NPL - Non Performing Loan), ha nominato Riccardo Serrini a.d. Si
completa cosi il processo di rafforzamento della struttura
4. organizzativa e di business di Prelios Credit Servicing. Serrini,
dal primo gennaio 2012 ha ricoperto la carica di direttore
generale con delega al business di Prelios SGR. In precedenza ha
maturato una significativa esperienza nel settore della finanza
immobiliare, essendo stato a.d. di Zero SGR e di ING REIM SGR. e
responsabile Real Estate Principal Transaction Group a Morgan
Stanley e headofreat estate structuredtendìng di Intesa Sanpaolo.
Serrini, la cui nomina segue a breve distanza quella di Attilio
Zimatore alla carica di presidente del CdiA, sarà affiancato
dall'attuale d.g. Stefano Montuschi.
ItaliaOggi - 11/06/2013
La Prelios di Caputi avvia il terzo aumento di capitale
Prelios aumenta. Saranno emessi bond a conversione obbligatoria.
Si a nuovi capitali per 269 mln.
A completamento del via libera dato dall'assemblea di maggio per
tre aumenti di capitale (70 mln per la newco partecipata da
Pirelli & c., Intesa Sanpaolo, Unicredit e Feidos 11 di Caputi;
115 mln riservati a tutti gli azionisti, di cui i principali hanno
già garantito la copertura), il cda di Prelios ha avviato il terzo
aumento fino a un massimo di 269 mln di euro, di obbligazioni a
conversione obbligatoria in azioni ordinarie e/o in azioni di
categoria B, con esclusione del diritto di opzione, con
conseguente aumento del capitale sociale a servizio esclusivo
della conversione.L'aumento potrà essere eseguito entro sette
anni, salva un'estensione di ulteriori tre anni, dall'emissione
del convertendo, a servizio esclusivo della conversione (parziale
o totale) delle obbligazioni, mediante emissione di massime
499.990.551 azioni ordinarie di Prelios a valere sulla tranche A
del convertendo e di massime 144.678.117 azioni di categoria B a
valere esclusivamente sulla tranche B del convertendo.Quest'ultimo
sarà costituito da obbligazioni di valore nominale unitario di
mille euro, che saranno emesse da Prelios alla data che sarà
stabilita dopo l'aumento in opzione.Del numero di obbligazioni
convertende, il 71,1% costituirà la tranche A e il 28,9%
costituirà la tranche B, riservate in sottoscrizione
rispettivamente ai finanziatori, per la tranche A, e a Pirelli &
c., per la tranche B.