Narrazioni comuni: Comunità che generano Innovazione sociale (Azzurra Spirito)
01 intro contesto socioantropologia Pallottino
1. Introduzione e contesto
Socio Antropologia della cooperazione allo sviluppo
Università di Pisa – CISP
II Semestre AA 2012-13
Massimo Pallottino
2. “Timeo Danaos et dona ferentes”
Publius Vergilius Maro
Aeneis (II, 49)
“E’ raro che siano le risposte a portarci la verità,
piuttosto, il concatenamento delle domande.”
Daniel Pennac
La Fata Carabina
Introduzione - contesto 2
3. Perché siamo qui?
L'obiettivo di questo corso è quello di
esaminare criticamente il funzionamento dei
sistemi di aiuto e di cooperazione allo
sviluppo, ponendoli nel contesto entro cui essi
vengono definiti ed operano, ed esplorando il
modo in cui si costruiscono le strutture di
valore, di conoscenza e di azione attraverso cui
questi sistemi si articolano
Introduzione - contesto 3
4. Cosa serve?
Inglese
Conoscenze e definizioni di base dei sistemi di
cooperazione e della loro storia
Conoscenza di base dei meccanismi di gestione del
ciclo del progetto
Desiderio di esplorare – ‘off-the-box’
Altrimenti?
Difficoltà
Maggiore studio
Necessità di evidenziare le lacune e di porvi rimedio
Introduzione - contesto 4
5. Cosa faremo
Presentazione di concetti di base
Agganci ad elementi di interesse corrente
Formulazione di un modesto percorso di ricerca
Qual è il tema che vogliamo esplorare e perché è
rilevante?
Quale ipotesi di fondo facciamo?
Che cosa vogliamo indagare?
Attraverso quali mezzi?
NON il semplice racconto di un caso o di una
esperienza Introduzione - contesto 5
6. Una domanda di ricerca: esempio
Qual è il tema che vogliamo esplorare e perché è
rilevante?
Il funzionamento (non il buon funzionamento) dei sistemi di
cooperazione
Quale ipotesi di fondo facciamo?
Che i meccanismi considerati normalmente ‘patologici’ siano in
realtà ‘fisiologici’
Che cosa esattemente vogliamo indagare?
Se l’ipotesi di fondo è vera
Come vengono costruiti e come funzionano questi meccanismi?
Attraverso quali mezzi?
Letteratura; interviste; osservazione partecipante
Introduzione - contesto 6
8. L’aiuto ai tempi della crisi
Una crisi globale, non passeggera…
… in cui il problema principale è la
mancanza di governance…
… qual è il ruolo del sistema internazionale
della cooperazione allo sviluppo?
Introduzione - contesto 8
9. Ma cos’è la cooperazione?
Flussi pubblici: Aiuto Pubblico allo
Sviluppo (APS)
Official Development Aid (ODA)
Criteri fissati dal Development Aid
Committee (DAC), struttura dell OECD
Flussi privati
Introduzione - contesto 9
12. La cooperazione italiana
La prestazione in termini assoluti ed in termini di
impegno assunto
La debolezza della struttura ed il multilateralismo di
ripiego
La forza del MEF
MAAEE e ONG: Piccole Micidiali Riforme
Gli impegni pluriennali
I progetti annuali
la figura del volontario
Le cause della debolezza : una debolezza ‘di visione’
I tentativi di riforma
Introduzione - contesto 12
13. La cooperazione in prospettiva
Obiettivi
Attori
Strumenti
Introduzione - contesto 13
14. Obiettivi
Le sfide della cooperazione allo sviluppo:
un’agenda crescente
Crescita (convergenza delle economie)
Welfare
Beni pubblici globali
Introduzione - contesto 14
15. Gli attori della cooperazione allo
sviluppo
Attori pubblici…
…ed attori non governativi (e fin qui nulla di
nuovo)
Fondi ‘tematici’ (GAVI, GEF)
Attori privati: corporate social responsibility
Attori privati: ‘impact investments’
Bill e Melinda: 3bn USD/Yr
Introduzione - contesto 15
17. Il posto dell’APS
CRESCITA/CONVERGENZA
APS
Programma bilaterale
Prestito non concessionale
di realizz. infrastrutture
di realizz. infrastrutture
Progetto bilat. per
il settore educativo
Prestito
concessionale Budget
Prog.
per l’adozione di support per
adattamento
tecnologie il settore
climate change
energetiche sanitario
efficienti
Finanziamento GAVImm
per la
Clean Development Mechanism realizzazione di
parchi nazionali
Progetti ONG
sulla salute WEL
Introduzione - contesto materno infantile
17
BENI PUBBLICI GLOBALI FARE
19. Teorie e pratiche in relazione
Come è Come dovrebbe
Approccio essere
analitico Approccio
teorico
Lo sviluppo
Il cosa e il
perché
La cooperazione
allo sviluppo
Il come Introduzione - contesto 19
20. Elementi critici
Il dibattito sull’efficacia degli aiuti (rimanere nel
quadro, oppure uscirne…?)
Per un futuro ‘oltre’ il framework della coerenza: le
politiche nel loro complesso
ma la cooperazione in sé continua ad avere un peso…
Easterly : “The White Man’s Burden”
Moyo . “La carità che uccide”
Critiche isolate?
Introduzione - contesto 20
21. Una visione dal sud…
“Ora, c’è una domanda per i nostri donatori e partners: che
differenza ha fatto aver speso tutti questi soldi? Negli ultimi 50
anni sono stati spesi 400 miliardi di dollari per aiutare l’Africa, ma
che cosa c’è che possa dimostrarne l’effetto? Ed i donatori
dovrebbero chiedersi: cosa stiamo sbagliando, oppure che cosa
stanno sbagliando coloro che cerchiamo di aiutare? Ovviamente,
c’è qualcuno che sta sbagliando qualcosa, altrimenti ci sarebbe
qualcosa da mostrare per i vostri soldi.
I donatori hanno fatto un sacco di errori. Molte volte hanno pensato di
essere loro a sapere ciò di cui i paesi africani avevano bisogno.
Vogliono essere loro a scegliere dove impiegare le loro risorse , a
gestirle, senza render conto a nessuno. In altri casi, si sono
associati alle persone sbagliate, le risorse si perdono e finiscono in
certe tasche. Dovremmo correggere tutto questo.”
Introduzione - contesto 21
22. Il paradosso micro-macro
Passare dalla constatazione alla misurazione:
il paradosso micro-macro:
La storia delle zanzariere
Effetti collaterali?
La fungibilità delle risorse pubbliche?
Errori di misurazione…
… o differenze di sistemi di misurazione?
Introduzione - contesto 22
23. Il circolo vizioso dell’aiuto
La povertà dei Vengono forniti sempre più aiuti, i
popoli poveri ci quali non fanno altro che provocare
spinge all’aiuto effetti collaterali negativi
Il fallimento non nega il quadro, ma lo riconferma
La prescrizione operativa: interrompere gli aiuti!
Introduzione - contesto 23
24. Il circolo vizioso dell’aiuto
l’aiuto tende a favorire delle élites improduttive, cioè quelle che
riescono a legittimarsi nelle relazioni con i donatori. L’aiuto
quindi porta corruzione, e rappresenta in molti casi un incentivo
al conflitto;
l’aiuto tende ad avere un impatto negativo sulla fiducia, sul
capitale sociale e dunque in senso ampio sul tessuto di relazioni
sociali.; l’aiuto ha inoltre l’effetto di cronicizzare forme di
dipendenza a cui gli stessi beneficiari trovano comodo adeguarsi;
i meccanismi attraverso cui l’aiuto viene amministrato e
distribuito non sono in grado di evitare problemi relativi alla
capacità di assorbimento, a loro volta alla radice di inefficienze e
colli di bottiglia;
l’afflusso degli aiuti può essere alla base di effetti inflattivi; la
presenza di attività economiche basate sui meccanismi di aiuto ha
un effetto di indebolimento e spiazzamento del sistema privato.
Introduzione - contesto 24
25. La risposta : una logica welfarista
L’aiuto come ‘atto dovuto’ in termini di
trasferimento piuttosto che in termini di
relazione
La battaglia sulla quantità
Introduzione - contesto 25
26. La narrazione della ‘poverty trap’
I poveri vivono Consumano tutto quello che producono,
sull’orlo della dunque non possono investire
sussistenza
Prescrizione: fornire ai poveri la possibilità di investire, dunque
aumentare gli aiuti
Introduzione - contesto 26
27. Un quadro da decostruire
La verità ed il suo opposto…. Entrambe essenziali
Comprensione selettiva della realtà
In un quadro rinforzato dai propri stessi fallimenti
Ma se è così, non è ‘patologia’: piuttosto ‘fisiologia’
Una produzione di conoscenza ‘istituzionalmente
incorporata’
la logica della ‘cooptazione allo sviluppo’
Introduzione - contesto 27
28. Le metafore dello sviluppo e della
cooperazione allo sviluppo
Hancock/De Haan: l’industria dello sviluppo
Olivier de Sardan. L’arena dello sviluppo.
Long/Arce/Villareal: lo sviluppo come
‘intersezione’
Rist. la religione. Utile ad una riflessione sulle
pratiche, di tipo antropologico.
Latouche. La ‘megamacchina’, guidata dalla fede
nel sapere tecno-scientifico. Utile ad una critica di
carattere ideologico.
Holzner & Marx. La comunità epistemica.
Escobar/Mosse: un ‘racconto’, un ‘discorso’
Introduzione - contesto 28
29. Da ‘bisogni’ a ‘diritti e
responsabilità’
Uscire da una visione oggettiva del
‘bisogno’ ed entrare nella complessità del
processo sociale
La cessione del potere
La ‘ricittadinanza’ (mediazione/inclusione)
Lo ‘scoordinamento’ e la molteplicità
Introduzione - contesto 29
30. Un cambiamento culturale
La consapevolezza sulle rappresentazioni (dei
processi ma anche degli stessi attori sociali)
La consapevolezza sulle cause: un imperativo
morale ma un’assunzione di un futuro fatto di
global public policies
Misurare ‘risultati’ o misurare ‘processi’?
Uscire dall’oggettivazione degli obiettivi
(dinamici/contraddittori)
Introduzione - contesto 30
Editor's Notes
La ‘globalizzazione’: vale a dire il più facile ingresso del ‘globale’ nel locale