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p.zza Regina Margherita 6, 73037 Poggiardo (Le) - Tel. 0836.901766 Fax 0836.904366 postmaster@studiocarlucciocirchetta.it www.studiocarlucciocirchetta.it
L’INPS, con la Circolare n. 76 del 9 maggio 2016, in vista della piena operatività dell’Ispettorato
Nazionale del lavoro, riepiloga ed aggiorna le istruzioni operative sull’attività di vigilanza e sul
procedimento ispettivo, al fine di garantire uniformità di comportamento e trasparenza, sia
all’interno sia all’esterno dell’Istituto, a tutela dei lavoratori e della leale concorrenza tra
imprese.
Circolare n.17 del 16/06/2016
ATTIVITÀ DI VIGILANZA E PROCEDIMENTO
ISPETTIVO: ISTRUZIONI OPERATIVE
In attesa della piena operatività dell’Ispettorato Nazionale del lavoro, l’INPS, con la Circolare n. 76 del 9 maggio 2016,
riepiloga ed aggiorna le istruzioni operative sull’attività di vigilanza e sul procedimento ispettivo, al fine di garantire
uniformità di comportamento e trasparenza, sia all’interno sia all’esterno dell’Istituto, a tutela dei lavoratori, del mercato e
della leale concorrenza tra imprese. Di seguito, si illustrano le indicazioni fornite dall’INPS in tema di accesso ispettivo e
di verbalizzazione.
ACCESSO ISPETTIVO
L’INPS chiarisce, innanzitutto, che gli ispettori (necessariamente in coppia) possono accedere ai locali
• delle aziende, agli stabilimenti, ai laboratori, ai cantieri ed a qualsiasi altro luogo di lavoro (negozi, esercizi pubblici,
studi professionali),
• nei quali viene svolta un’attività lavorativa assoggettabile alle norme di legge sull’assicurazione sociale.
All’atto dell’accesso, il personale ispettivo deve:
• qualificarsi nei confronti del datore di lavoro (o di chi ne fa le veci), del personale presente sul luogo di lavoro, nonché
di ogni altro soggetto (rappresentanze sindacali, istituti di patronato ecc…) con cui si renda necessario interloquire ai fini
dell’accertamento;
• esibire il tesserino di riconoscimento rilasciato dall’INPS, in mancanza del quale l’accesso non potrà avere luogo.
La mancata esibizione del tesserino di riconoscimento legittima il datore di lavoro ad opporsi all’effettuazione
dell’accesso ispettivo.
Nel caso in cui, all’atto dell’accesso ispettivo, non sia presente il datore di lavoro, è possibile richiedere di attenderne
l’arrivo, purché tale attesa sia ragionevole e non abbia intenti dilatori. In attesa dell’arrivo del datore di lavoro, gli
ispettori procederanno comunque ad identificare i lavoratori, a rilevare le presenze e ad acquisire le dichiarazioni
degli stessi, considerata l’importanza che, nella fase iniziale dell’accertamento, riveste il “fattore sorpresa” e della
tempestività con cui alcuni adempimenti devono essere effettuati per garantire il buon esito dello stesso.
Il datore di lavoro può farsi assistere nel corso dell’accertamento da un professionista esterno. In tal caso, gli ispettori
devono verificare che il professionista possieda l’abilitazione di cui all’art. 1 della Legge n. 12/1979, annotando nel
verbale di primo accesso gli estremi della relativa iscrizione.
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Acquisizione delle dichiarazioni
Durante l’acquisizione delle dichiarazioni dei lavoratori da parte del personale ispettivo (che può avvenire anche al di
fuori del posto di lavoro) non è ammessa la presenza del datore di lavoro o di un suo rappresentante (responsabile del
personale, consulente, ecc.).
L’INPS precisa che il personale ispettivo non può rilasciare copia delle dichiarazioni né al lavoratore dichiarante né al
soggetto ispezionato. L’eventuale accesso alle dichiarazioni è consentito, al termine del procedimento amministrativo,
previa presentazione di apposita istanza alla sede INPS competente.
VERBALIZZAZIONE ISPETTIVA
Il verbale di primo accesso
Dopo aver concluso le attività di verifica, il personale ispettivo deve predisporre e rilasciare il verbale di primo
accesso al datore di lavoro o a chi ne fa le veci o, in loro assenza, ai soggetti aventi titolo a riceverlo a norma del codice di
procedura civile (artt. 137 e ss.), compreso il professionista delegato.
Se il datore di lavoro o i suddetti soggetti si rifiutano di ricevere il verbale oppure non sono presenti al termine
dell’accesso, gli ispettori devono riportare puntualmente in calce allo stesso le circostanze che ne hanno impedito la
consegna immediata, procedendo successivamente alla notifica dello stesso tramite raccomandata A/R.
Il verbale di primo accesso contiene
• l’identificazione di tutti i lavoratori trovati intenti al lavoro;
• la descrizione puntuale delle modalità del loro impiego, nonché ogni utile notizia circa l’effettiva attività lavorativa
svolta;
• la specificazione delle attività compiute dal personale ispettivo;
• l’esposizione delle eventuali dichiarazioni rilasciate dal datore di lavoro, dal professionista che lo assiste o dalla
persona presente all’ispezione.
Il verbale unico di accertamento e notificazione
Con il verbale conclusivo dell’accertamento ispettivo, gli organi di vigilanza contestano tutte le violazioni di propria
competenza rilevate nel corso dell’accertamento, unitamente ai relativi importi per contributi e sanzioni civili e/o
amministrative, “corredando il tutto con la specifica illustrazione di ogni elemento utile a garantire una cognizione
precisa e circostanziata dei fatti accertati e ad assicurare il diritto di difesa del destinatario”.
Se il personale ispettivo, al termine dell’attività di verifica, non rileva alcuna irregolarità, lo stesso redige e notifica il
verbale di constatata regolarità.
Per quanto riguarda, infine, la notifica del verbale, l’INPS rileva l’importanza di procedere alla notifica a mani del
destinatario, al fine di garantire la certezza e la determinatezza dell’adempimento. Qualora non sia possibile, si procede
con la notifica a mezzo raccomandata. La notifica deve essere effettuata entro 90 giorni dal momento in cui si è concluso
l’accertamento).

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