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Dendranthema x grandiflora
(ex Chrysanthemum morifolium )
Dendranthema x grandiflora
 (ex Chrysanthemum morifolium )
• ibrido complesso di parecchie specie
  selvatiche originarie del Giappone e della
  Cina tra cui C. indicum, C. sinense,
  C.coreanum, C.articum e C.nipponicum.
• famiglia delle Compositae
• nome deriva dalle parole greche Khrysos
  e Anthemon che significano "fiore d'oro" e
  si riferiscono alla colorazione del
  crisantemo morifolium.
• Origine: Cina e Giappone
• Attualmente sono conosciute almeno 7.000
   cultivar ed ogni anno ne vengono presentate
   delle nuove;
l'orientamento degli ibridatori è di ottenere:
• piante con nuove colorazioni e forme di fiori,
• con una durata del ciclo colturale più ridotta,
• con uno sviluppo uniforme in un ampio intervallo
   di temperature
• con una migliore resistenza ai parassiti animali e
   vegetali.
Classificazione morfologica
        del Sistema Inglese
• Le specie selvatiche originarie hanno fiori
  tipo margherita con uno o pochi giri di
  ligule ma il lavoro di selezione e di
  ibridazione ha portato ad un numero
  notevole di forme di "fiori" e di "ligule" che
  sono stati raggruppati, secondo il Sistema
  Inglese, in 12 classi principali e 13
  aggiuntive, per le forme che non trovano
  adeguata collocazione nelle prime 12
  classi.
Classificazione commerciale
italiana (ditta Albani e Ruggieri)


I crisantemi appartengono a
     sette differenti gruppi
1° Gruppo Margherite
2° Gruppo   Anemone
3° Gruppo   Spider Deco
4° Gruppo   Decorativo fiore medio
5° Gruppo   Decorativo fiore grande
6° Gruppo   Pom pon
7° Gruppo   SANTINI
Classificazione commerciale del
          Crisantemo
• A) Crisantemi recisi (sia fioritura naturale che
  programmata)
• 1. Uniflora
• 1.1 - Standard
• La pianta viene coltivata con 1-3 steli che
  vengono sottoposti ad operazioni di
  sbocciolatura e sfemminellatura in modo da
  lasciare un solo capolino terminale che assume
  a maturità, una notevole dimensione (oltre 20
  cm), per esempio i classici Turner (per i
  defunti). Normalmente solo per fioritura naturale.
Crisantemo varietà Turner
1.2 - Sbottonato

• Varietà di anemoni, pompon, margherite,
  decorativi che vengono sbocciolati in
  modo da tenere il solo capolino terminale
  che arriva a grandezze medio grandi ma
  inferiori a quelle della categoria
  precedente. Fioritura naturale e
  programmata.
• 2. Multiflora
• 2.1 - Spray
• Le piante vengono coltivate con uno o più
  steli, sottoposti a sfemminellatura ma non
  a sbocciolatura od all'eliminazione del solo
  bottone terminale in modo da portare a
  fioritura più di un bocciolo e formare un
  mazzo di capolini. Fioritura naturale e
  programmata.
B) Crisantemi da vaso
• B) Crisantemi da vaso
• 1 - Programmato: Le piante sono
  sottoposte al trattamento di fotoperiodo
  che, a seconda della stagione, può
  consistere nel prolungamento, con luce
  artificiale, della durata del giorno per
  stimolare la vegetazione nella fase iniziale
  e poi ottenere la fioritura sottoponendo le
  piante al fotoperiodo corto naturale
• oppure all'accorciamento, con l'oscuramento,
  della durata del giorno per ottenere il fotoperiodo
  corto e quindi la fioritura quando la durata
  naturale del giorno è sufficientemente lunga per
  lo sviluppo vegetativo. Con tali pratiche colturali
  è quindi possibile fare fiorire il Crisantemo lungo
  tutto l'arco dell'anno secondo un "programma"
  prestabilito. I Crisantemi programmati sono
  coltivati a 1 o più piante per vaso, cimate con
  steli spray.
• 2 - Naturali: Le piante sono coltivate per la
  fioritura dei primi novembre, sfruttando il
  naturale accorciamento della durata del
  giorno e variando la data dell'ultima
  cimatura. Esistono varietà precoci con fiori
  semplici o pompon che iniziano a fiorire
  dalla metà di settembre. Le piante, 1 o più
  per vaso, sono sottoposte a ripetute
  cimature in modo da avere 1/3 capolini per
  stelo.
Classificazione fisiologica
Il Crisantemo è una pianta brevidiurna che
   fiorisce durante i periodi di giorno corto
   (14- 14,5 ore di buio ).
Tipi di comportamento varietale
Sotto condizioni di giorno corto, la temperatura e la
  luminosità influenzano il tempo necessario per le
  fioriture. Sono stati osservati tre tipi di
  comportamento varietale nei riguardi della
  temperatura.
1- Varietà termoneutrali: se hanno un ottimale
  termico intorno a 16°, iniziano e sviluppano il
  fiore nell'intervallo da 10 a 27 °C anche se agli
  estremi la fioritura viene ritardata. Per esempio:
  Hurricane, White Marble, Flamenco.
• 2- Varietà termopositive: fioriscono con
  almeno 16° ma non vengono danneggiate
  da valori fino a 27° mentre quelle inferiori
  a 16° ritardano notevolmente la fioritura.
  Per esempio: Indianapolis, Tokyo, Yellow
  Marble, Pink Marble, Bronze Marble, Blu
  Marble, Super White, Super Yellow,
  Resilient, Tuneful.
• 3- Varietà termonegative: hanno un
  ottimale intorno a 16° ma fioriscono più
  velocemente con valori fra 10 e 16°C
  mentre sono influenzati negativamente
  soprattutto negli stadi tardivi della
  formazione del bottone da temperature
  superiori a 16°. Per esempio: Shoesmith,
  Japanerin.
• Il controllo delle temperature è importante
  soprattutto nelle fasi iniziali di formazione
  del bottone (prime due settimane) per
  ottenere una regolare ed omogenea
  iniziazione mentre l'effetto delle
  temperature sui comportamenti varietali si
  manifesta maggiormente nelle fasi di
  sviluppo del bottone.
• Anche in condizioni di giorno lungo il
  crisantemo arriva a formare la gemma a
  fiore dopo un certo numero di foglie, tale
  gemma chiamata "gemma di corona" non
  sviluppa ulteriormente se non in condizioni
  di giorno corto, normalmente abortisce a
  causa delle concorrenze dei germogli che
  si sviluppano all'ascella delle foglie
  sottostanti.
Crisantemi da fiore reciso per la
 fioritura naturale di novembre
• Sono adatte alla fioritura naturale per le
  ricorrenze dei defunti le varietà
  programmabili che hanno un tempo di
  reazione di 8-9 settimane. L'impianto
  avviene a fine Maggio, prima metà di
  Giugno (settimane 22-24) per la varietà a
  fiore grande decorativo e varietà da
  spuntare.
• Le cv multiflore allevate a stelo unico possono
  essere piantate fino alla settimana 28 (metà
  Luglio). La densità di impianto varia da 56 a 64
  talee a mq per le varietà multiflore allevate a
  stelo unico, mentre per i fiori standard la densità
  varia a seconda del numero di ramificazioni
  conservate per ogni pianta e dalle varietà: un
  buon compromesso fra la qualità del fiore il
  risultato economico della coltura si ottiene
  mantenendo 30-40 fiori per mq.
Crisantemo programmato
• Il sistema di coltivazione programmata sfrutta la
  caratteristica del Crisantemo di essere pianta
  fotoperiodica a giorno corto, per cui agendo
  opportunamente sulla durata del periodo di luce
  o di buio è possibile aumentare la crescita
  vegetativa ed indurre la fioritura.
• La Programmazione consiste nello scegliere la
  successione e la durata degli interventi sul
  fotoperiodo a seconda della stagione e della
  varietà in modo da ottenere la fioritura alla data
  voluta.
Nella coltivazione del Crisantemo si
possono quindi distinguere due periodi:

la fase vegetativa che dura dal trapianto fino
   all'inizio del giorno corto, in cui il Crisantemo
   deve formare foglie e fusto. La durata di questa
   fase dipende dal tempo necessario per ottenere
   una lunghezza del fusto di circa 30-40 cm in
   modo da raccogliere uno stelo reciso di
   sufficiente lunghezza, essa varia da 6-8 a 4
   settimane secondo la stagione e la varietà.
La fase vegetativa
• si mantiene in condizioni di giorno naturale
  più lungo di 14,5 ore ed artificiale ottenuto
  con l'interruzione della notte mediante
  l'illuminazione.
La fase generativa
• La Fase generativa dura dall'inizio del
  fotoperiodo corto fino alla antesi, richiede
  una lunghezza del giorno corto naturale o
  artificiale inferiore alle 13,5 ore
• . Dato che la lunghezza del giorno varia a
  seconda della stagione (tab. 1) a causa
  dell'inclinazione dell'asse di rotazione della terra
  rispetto alla perpendicolare al piano di
  rivoluzione attorno al sale e tenendo presente la
  sensibilità fotoperiodica del Crisantemo, durante
  l'arco dell'anno per ottenere la crescita
  vegetativa e la fioritura sono necessari periodi di
  allungamento o accorciamento artificiale della
  lunghezza del giorno.
Nell'arco dell'anno esiste un periodo in cui è
  necessario:
-solo l'allungamento del giorno: dal 1/8 al
  15/5;
-solo l'accorciamento del giorno: dal 1/3 al
  15/9;
-sia l'uno che l'altro: dal 1/8 al 15/9; dal 1/3
  al 15/5
Accorciamento del giorno

• Viene ottenuto oscurando le colture con teli neri
  di polietilene o mediante l'accoppiamento di un
  telo intrecciato di poliestere alluminizzato e di
  uno verde.
• Normalmente l'oscuramento viene iniziato alle
  17,30-18,30 e mantenuto per almeno 13 ore.
  Durante le prime due settimane di giorno corto è
  importante effettuare l'oscuramento tutti i giorni,
  esso viene interrotto quando il bottone comincia
  a mostrare il colore.
• Si inizia ad oscurare dal I° Marzo fino al 15
  Settembre.
Allungamento del giorno

• Viene effettuato durante il periodo di
  giorno corto naturale in modo da ottenere
  la crescita vegetativa, la durata della sua
  applicazione varia a seconda della
  stagione da 4 a 6 settimane.
• Per la riduzione il consumo di energia elettrica e
  l'impegno di potenza è possibile suddividere la durata di
  allungamento del giorno in periodi più brevi (cicli) in una
  parte dei quali l'illuminazione è operante mentre nel
  restante è spenta. In tal modo l'illuminazione opera in
  brevi periodi ad intervalli regolari e solo su una parte
  della coltura. La percentuale di tutta la coltivazione di
  volta in volta illuminata corrisponde alla percentuale del
  periodo di luce nel ciclo. I cicli usati sono:
• 30' con 6' di luce, 20% di coltura illuminata
• 30' con 7,5' di luce, 25% di coltura illuminata
• 30' con 10' di luce, 30% di coltura illuminata
• 30' con il 15' di luce, 50% di coltura illuminata
Propagazione
Esclusivamente per Moltiplicazione:
1-talea
2- polloni radicali
3- micropropagazione
talea
• Allevamento di piante madri in ambiente
  controllato attuando le moderne tecniche
  di risanamento e prevenzione delle
  malattie
Piante madri
• Allevate in serra, su bancale, in substrato
  sterile alla densità di 64piante/mq
• Da ciascuna si ottengono 10-15 talee
• In un anno è possibile effettuare 2-3
  colture di piante madri
• Le talee vengono prelevate quando il
  germoglio ha 4-5 foglie, ed è lungo 3-5
  cm
Talee in serra di propagazione
•   Su bancale riscaldato a T= 16-20°C
•   T aria= 15°C
•   Substrato: perlite + torba (50:50)
•   Trattamento con ormoni rizogeni
•   Radicazione completata in 3 settimane
Polloni radicali
• Diffuso nelle varietà tipo Turner coltivate
  per la fioritura autunnale
• I polloni vengono prelevati in primavera
  alla base di piante di 1 anno, sono già
  provvisti di radici e non pongono problemi
  di attecchimento, conducono a fenomeni
  degerativi ed alla trasmissione delle
  malattie
Durata del ciclo colturale
• Dalle 15 alle 18 settimane: in media 16
  settimane.
• Sulla stessa superficie è possibile
  svolgere 3 colture l’anno
• La superficie della serra viene divisa in 16
  parcelle e si effettuano trapianti a cadenza
  settimanale (in coltura riscaldata)
TECNICA COLTURALE
Preparazione del terreno:
Il Crisantemo predilige un terreno sciolto ed areato, al quale è
    preferibile aggiungere della torba (4 kg/mq) o altre sostanze
    organiche (esempio: letame ben maturo: 8kg/mq) almeno una volta
    all’anno prima di una lavorazione ad una profondità di 40 cm.
Il PH deve essere compreso tra 6 e 7,2 e la salinità contenuta (non
    deve superare 1,3 dS/m).
Si consiglia inoltre di sterilizzarlo almeno ogni due anni con vapore ad
    almeno 90° C.
In pre-impianto si incorporano i concimi fosfatici e potassici le cui
    quantità vengono calcolate in base ai risultati dell’analisi fisico-
    chimica del terreno
Prima dell’impianto è consigliabile procedere all’inoculo di funghi
    antagonisti per evitare problemi legati al vuoto biologico creatosi in
    post-sterilizzazione
(vedi tabella 2).
TABELLA 2 Funghi e batteri antagonisti

• SPECIE                e FUNZIONE
• Trichoderma spp Agenti patogeni di funghi vari
• Gliocladium virens Produce gliotossina tossica
  per molti funghi
• Streptomyces griseoviridis Reprime la crescita di
  funghi patogeni
• Beauveria brognartii e bassiana Funghi patogeni
  per alcuni insetti
• Pseudomonas putida Batterio rizosferico che
  stimola la crescita radicale
Impianto della coltura
• Viene effettuato in aiuole larghe 1,20 m
  con passaggi di 40-50 cm
• Nella coltura programmata sull’aiuola
  viene stesa una rete metallica con maglie
  12,5 cm
• La densità di trapianto è 42 piantine /mq
• Man mano che le piante crescono la rete
  viene sollevata da terra, sino ad un
  ‘altezza di 50 cm
TRAPIANTO DELLE PIANTINE
Alla consegna le talee devono essere subito trapiantate per evitare
   ulteriori stress.
Nell’impossibilità di mettere le piante a dimora, si può per breve tempo
depositarle in una cella frigorifera da un minimo di 2 °C ad un massimo
   di 5 °C.
Si consiglia di piantare utilizzando una rete larga 1 m con riquadri di
   12,5 x 12,5 cm.
Le piantine vanno trapiantate in modo che il solo apparato radicale sia
coperto da terreno per evitare problemi fitosanitari dovuti a Pythium o
Rhizoctonia.
Temperatura:

La temperatura minima da mantenere in serra
   varia a seconda delle varietà (es. gruppo
   Reagan 18°C; Puma 14°C).
Si ricorda che, soprattutto nelle prime tre
   settimane del giorno corto della coltivazione,
è molto importante tenere sotto controllo la
   temperatura minima piuttosto che la temperatura
   giornaliera, in modo da garantire l’induzione a
fiore.
Illuminazione:

Il Crisantemo che viene piantato tra il 1° Agosto e il 1°
   Maggio necessita di luce artificiale, fornita da un
   impianto d’illuminazione con lampade incandescenti da
150 Watt.
Si consiglia di montare le lampade a distanza di 2,5 m sulla
   fila e mantenere una distanza di 2,5 m tra le file.
L’altezza da terra delle lampade deve essere di
circa 2 - 2,2 m in modo da ottenere circa 25 Watt per m2
   pari a circa 100 lux sull’apice della pianta (valore che
   occorre per evitare l’induzione a fiore).
I tempi d’illuminazione variano in
       relazione al periodo di coltura:

• -Agosto e Maggio 2 ore di luce;
• -Settembre e Aprile 3 ore di luce;
• -Ottobre e Marzo 4 ore di luce;
• -Novembre e Febbraio 5 ore di luce;
• -Dicembre e Gennaio 6 ore di luce.
• Le ore di luce non devono essere continue, ma
  intervallate con 2 minuti d’accensione e 8 minuti di
  spegnimento, per un totale di 12 minuti di luce
  effettiva ogni ora.
• Le piante devono essere illuminate fino a quando non
  raggiungono un’altezza di 30-40 cm, tenendo conto del
  tipo di pianta e del periodo dell’anno.
Oscuramento:

Il Crisantemo è una pianta che fiorisce durante i
   periodi di giorno corto (14 ore di buio).
Quindi nel periodo tra il 15 Marzo ed il 15
   Settembre, se si vuole indurre a fiore la pianta, è
   necessario oscurare artificialmente con teli neri
   per 14 ore al giorno (ad es. copertura con i teli
   alle ore 18.00 ed apertura dei teli alle ore 8.00).
   Per motivi logistici, oppure per evitare problemi
   termici, è possibile far slittare l’intervallo orario
   sopra indicato purché siano mantenute 14 ore di
   buio in maniera continuata.
L’oscuramento deve iniziare, eliminando l’illuminazione
artificiale, nel momento in cui la pianta ha raggiunto
   l’altezza di 30-40 cm e proseguire continuativamente fino
   alla colorazione del fiore.
Qualsiasi riduzione delle ore di buio, oppure il mancato
   oscuramento per più di 2 giorni, può comportare la
   rivegetazione delle piante, ritardo o mancanza di
   fioritura.
Per coloro che dispongono di un impianto d’oscuramento
   automatico, si consiglia in estate di aprire durante le ore
   buie della notte in modo da far abbassare la temperatura
   ed il tasso di umidità nella serra evitando così possibili
   attacchi fungini.
La spuntatura
•   Per ottenere la formazione delle ramificazioni laterali ed
    incrementare il numero dei fiori i crisantemi vanno spuntati una o più
    volte a seconda del programma colturale. La spuntatura, o cimatura,
    si effettua asportando con le dita la parte apicale del germoglio;
    assieme all'apice vero e proprio si tolgono 0,5-1,5 cm di stelo in
    modo che le ramificazioni escano dalla parte ancora erbacea ma
    completamente formata della vegetazione. Tranne per alcuni casi,
    una spuntatura sulla parte troppo giovane o troppo vecchia dello
    stelo, influenza il numero di getti ascellari formati, come pure essa
    non deve coincidere con altri stress per la pianta, come trapianti o
    invasi. Il numero di ramificazioni laterali varia da 1-2 fino a 5-6 a
    seconda della varietà e delle condizioni colturali.
• La prima spuntatura viene eseguita sulle talee dopo
  circa 10-15 gg dall'invasatura quando hanno iniziato a
  formare la nuova vegetazione; si lasceranno 5-8 foglie.
  Quando i laterali hanno 6-8 foglie, si può procedere alla
  2 a spuntatura. Il numero totale di spuntature dipende
  dal periodo di inizio della coltura e dal tipo di Crisantemo;
  per la coltivazione iniziata in aprile/maggio si effettuano 3
  spuntature. per i Crisantemi a grandi fiori, e 4-5 per quelli
  a piccoli fiori (coreani). È importante osservare la data
  dell'ultima cimatura perché determina l'epoca e la qualità
  della fioritura; essa è una caratteristica varietale (vedi
  tabella) con piccoli spostamenti a seconda del clima e
  della tecnica colturale.
Scelta del bottone
• Verso la fine di agosto si nota la formazione del
  primo bottone fiorale.
• Per ottenere un fiore di grandi dimensioni si
  deve conservare il primo bottone ed eliminare
  quelli secondari non appena raggiungono le
  minime dimensioni per essere asportati senza
  danneggiare il bottone principale. È possibile,
  quando le ramificazioni sono scarse, lasciare
  alcuni bottoni secondari; si otterranno fiori più
  piccoli, ma la pianta sembrerà più "piena". Per i
  coreani non sono necessarie sbottonature.
Nanizzanti:

Come nanizzante si usa normalmente Alar o Top
  Flor. Le dosi ed il numero dei trattamenti sono
  legati al clima ed alla crescita delle piante.
Alar alle dosi di 150 - 300 g/100 litri d’acqua :
1° Trattamento nella prima settimana di giorno
  corto;
2° Trattamento quando si evidenziano i boccioli
  nell’apice (circa terza settimana di giorno corto);
3° Trattamento (solo se occorre) nel momento in cui i
   boccioli si stanno allungando per evitare che lo stelo del
   fiore diventi anch’esso troppo lungo. Nel momento in cui
   viene dato il trattamento il bocciolo deve essere ancora
   chiuso, altrimenti la forma ed il colore del fiore può
   venire influenzata negativamente.
Si raccomanda di far trascorre almeno 12 giorni tra un
   trattamento e l’altro per evitare un accumulo di prodotto
   nella pianta.
È importante che dopo il trattamento con nanizzante, la
   foglia resti asciutta per almeno 48 ore.
Concimazione:

E’ preferibile eseguire un’analisi del terreno per conoscerne
   la fertilità.
Durante la preparazione del terreno si può somministrare
   una concimazione di fondo a base di fosforo e potassio
   senza azoto poiché quest’ultimo viene dilavato molto
   velocemente.
Appena le radici si sono sviluppate, concimare ogni volta
   allo 0,1% con un rapporto N:P:K di 1,5:0,5:1.
Nella fase di piena vegetazione la concimazione può
   essere aumentata fino allo 0,2% in funzione dello
   sviluppo della pianta.
Alla formazione dei boccioli cambiare il rapporto N:P:K in
   1:0,7:2.
Irrigazione:
E’ importante mantenere il terreno uniformemente umido in modo che
    le piante crescano con la stessa altezza e vigoria.
Nella prima fase di coltivazione è consigliata l’irrigazione a pioggia,
    soprattutto nel periodo estivo; nelle fasi successive la distribuzione
    dell’acqua a livello del terreno permette di contenere l’insorgenza di
    malattie fungine.
Cominciare a ridurre la quantità d’acqua una settimana dopo l’inizio del
    giorno corto, in modo da accelerare la formazione dei boccioli.
    Irrigare nuovamente in maniera abbondante quando i fiori sono in
    fase d’apertura, così da evitare una lignificazione troppo veloce
    dello stelo responsabile di uno scarso assorbimento di acqua una
    volta reciso.
Cenni fitopatologici
•   Septoriosi (Septoria chrysanthemella, Septoria obesa)
•   Sintomi: sulle foglie compaiono delle piccole aree circolari (S.
    chrysanthemella), di colore bronzo, che poi diventano di forma
    irregolare e di colore da bruno rossastro a nero; le necrosi possono
    essere disperse sul lembo o più concentrate ai margini e possono
    estendersi fino ad interessare l’intera foglia. S. chrysanthemella
    provoca la comparsa, inizialmente, di piccole macchie rossastre che
    poi si ingrandiscono, diventano di colore da porpora a bruno, con il
    centro grigiastro. I sintomi sono più frequenti nella tarda estate ed
    interessano inizialmente le foglie basali.
•   Difesa: evitare la prolungata bagnatura del fogliame, per l’infezione
    ne sono sufficienti 12 h anche non consecutive; adottare spaziature
    adeguate per facilitare la ventilazione; rimuovere i detriti a fine
    coltura per ridurre l’inoculo; impiegare giovani piante indenni.
    Dall’inizio dell’infezione trattare, ogni 10-14 gg con, Delan, Saprol,
    Daconil, benzilimidazolici.
Mal bianco (Oidium chrysantemi - Erysiphe
                cichoracearum)

• Sintomi: le foglie, gli steli e, alcune volte, i
  boccioli sono ricoperti da un’efflorescenza
  bassa, rada, polverosa; le foglie possono essere
  deformate; i tessuti infetti diventano necrotici. La
  sensibilità al patogeno è strettamente varietale.
• Difesa: evitare densità eccessive e forti sbalzi di
  temperatura; dalla comparsa dei sintomi irrorare
  Saprol, Baycor, Nimrod, Afugan ed altri antioidici
  specifici.
Ruggine bianca (Puccinia horiana)
•   Sintomi: sulla pagina superiore si notano delle piccole decolorazioni, tondeggianti, del
    diametro di 1-1,5 mm, distribuite sul lembo; in corrispondenza sulla pagina inferiore si
    sviluppano delle pustole rilevate, larghe fino a 3 mm, aranciate e poi biancastre.
    L’infezione interessa tutta la chioma deprezzando il prodotto fino a renderlo
    invendibile. “Westland” è molto sensibile, altre varietà sono meno sensibili o
    resistenti.
•   Difesa: le infezioni sono più frequenti a fine estate quando iniziano le rugiade o dopo
    il fotoperiodo corto. L’infezione richiede temperature minori di 25°C ed ha un periodo
    di incubazione che può prolungarsi fino a 8 settimane per cui può sfuggire al controllo
    visivo. L’infezione viene diffusa dalle basidiospore che sono facilmente disseminate
    dal vento, irrigazioni per aspersione, operazioni colturali, teli di oscuramento.
    Applicare rigorosamente le norme di prevenzione scegliendo varietà resistenti,
    selezionando strettamente le talee, evitando la prolungata bagnatura della chioma
    anche nel caso di trattamenti antiparassitari, eliminando prontamente i primi focolari
    ed i residui di coltura. In prevenzione irrorare Dithane, Daconil, Saprol, Baycor e
    Stroby; in caso di infezione Tilt + Saprol, myclobutanil, ossicarbossina e Stroby. Non
    eccedere nei trattamenti con Saprol su “Shoesmith” e “Rivarly”. Bagnare con le
    soluzioni funghicide entrambe le pagine fogliari.
Marciume dello stelo (Sclerotinia
              sclerotiorum)

• Sintomi: la parte basale dello stelo presenta un
  marciume umido verdastro, la superficie si
  ricopre poi di una formazione miceliare bianca,
  cotonosa; la pianta appassisce; nella zona
  midollare dello stelo e sulla corteccia si formano
  degli sclerozi neri di forma semisferica. È
  sensibile la cv “Cotton Ball”.
• Difesa: eliminare i residui colturali; spaziare
  adeguatamente; disinfettare il terreno con il
  vapore; irrorare lo stelo con Rizolex,
  benzilimidazolici, Rovral, Switch.
Tripidi (Frankliniella occidentalis, Thrips tabaci)




• Sintomi: le giovani foglie sono deformate, incomplete,
  increspate; l’apice vegetativo rallenta notevolmente lo
  sviluppo; i boccioli stentano ad aprirsi e tendono a
  seccare; i fiori ligulati presentano rotture di colore e
  deformazioni. Le foglie possono presentare delle aree
  decolorate con riflessi argentati e cosparsi di defecazioni
  nere e puntiformi.
• Difesa: irrorare o vaporizzare Mesurol, Folimat, Orthene,
  Lannate, Thiodan, DDVP, piretroidi, Rufast, Vertimec,
  Match; in caso di forti infestazioni ripetere i trattamenti 4
  volte con un intervallo di 7 gg. Alcune CV sono sensibili
  a Mesurol
Afidi (Generi e specie varie)

• Sintomi: le foglie sono deformate e increspate, la
  vegetazione viene rallentata da colonie di insetti
  verdi o bruni che infestano gli apici vegetativi, i
  fiori e la pagina inferiore delle foglie; la chioma
  viene deturpata dalla fumaggine che si sviluppa
  sugli escrementi zuccherini degli insetti. Gli afidi
  sono vettori di virus pericolosi per il C.
• Difesa: dall’inizio dell’infestazione irrorare
  Pirimor, Croneton, Hostaquick, Lannate, Folimat,
  Basudin, Orthene, Friodan, piretroidi, contro gli
  afidi resistenti irrorare Confidor, Plenum.
Acari tetranichidi

• Sintomi: le foglie iniziano a decolorare, poi
  ingialliscono e seccano; i fiori presentano delle
  decolorazioni o lesioni brune, in caso di forte
  infestazione il prodotto diventa invendibile.
• Difesa: durante il periodo estivo trattare
  regolarmente in modo che le foglie siano pulite
  dagli acari al momento della fioritura; irrorare
  Matacar, Torque, Danitol, Pennstyl, Vertimec,
  Pride Ultra, Nexter, Oscar, Miro

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  • 1. Dendranthema x grandiflora (ex Chrysanthemum morifolium )
  • 2. Dendranthema x grandiflora (ex Chrysanthemum morifolium ) • ibrido complesso di parecchie specie selvatiche originarie del Giappone e della Cina tra cui C. indicum, C. sinense, C.coreanum, C.articum e C.nipponicum. • famiglia delle Compositae • nome deriva dalle parole greche Khrysos e Anthemon che significano "fiore d'oro" e si riferiscono alla colorazione del crisantemo morifolium.
  • 3. • Origine: Cina e Giappone • Attualmente sono conosciute almeno 7.000 cultivar ed ogni anno ne vengono presentate delle nuove; l'orientamento degli ibridatori è di ottenere: • piante con nuove colorazioni e forme di fiori, • con una durata del ciclo colturale più ridotta, • con uno sviluppo uniforme in un ampio intervallo di temperature • con una migliore resistenza ai parassiti animali e vegetali.
  • 4. Classificazione morfologica del Sistema Inglese • Le specie selvatiche originarie hanno fiori tipo margherita con uno o pochi giri di ligule ma il lavoro di selezione e di ibridazione ha portato ad un numero notevole di forme di "fiori" e di "ligule" che sono stati raggruppati, secondo il Sistema Inglese, in 12 classi principali e 13 aggiuntive, per le forme che non trovano adeguata collocazione nelle prime 12 classi.
  • 5. Classificazione commerciale italiana (ditta Albani e Ruggieri) I crisantemi appartengono a sette differenti gruppi
  • 7. 2° Gruppo Anemone
  • 8. 3° Gruppo Spider Deco
  • 9. 4° Gruppo Decorativo fiore medio
  • 10. 5° Gruppo Decorativo fiore grande
  • 11. 6° Gruppo Pom pon
  • 12. 7° Gruppo SANTINI
  • 13. Classificazione commerciale del Crisantemo • A) Crisantemi recisi (sia fioritura naturale che programmata) • 1. Uniflora • 1.1 - Standard • La pianta viene coltivata con 1-3 steli che vengono sottoposti ad operazioni di sbocciolatura e sfemminellatura in modo da lasciare un solo capolino terminale che assume a maturità, una notevole dimensione (oltre 20 cm), per esempio i classici Turner (per i defunti). Normalmente solo per fioritura naturale.
  • 15. 1.2 - Sbottonato • Varietà di anemoni, pompon, margherite, decorativi che vengono sbocciolati in modo da tenere il solo capolino terminale che arriva a grandezze medio grandi ma inferiori a quelle della categoria precedente. Fioritura naturale e programmata.
  • 16. • 2. Multiflora • 2.1 - Spray • Le piante vengono coltivate con uno o più steli, sottoposti a sfemminellatura ma non a sbocciolatura od all'eliminazione del solo bottone terminale in modo da portare a fioritura più di un bocciolo e formare un mazzo di capolini. Fioritura naturale e programmata.
  • 17. B) Crisantemi da vaso • B) Crisantemi da vaso • 1 - Programmato: Le piante sono sottoposte al trattamento di fotoperiodo che, a seconda della stagione, può consistere nel prolungamento, con luce artificiale, della durata del giorno per stimolare la vegetazione nella fase iniziale e poi ottenere la fioritura sottoponendo le piante al fotoperiodo corto naturale
  • 18. • oppure all'accorciamento, con l'oscuramento, della durata del giorno per ottenere il fotoperiodo corto e quindi la fioritura quando la durata naturale del giorno è sufficientemente lunga per lo sviluppo vegetativo. Con tali pratiche colturali è quindi possibile fare fiorire il Crisantemo lungo tutto l'arco dell'anno secondo un "programma" prestabilito. I Crisantemi programmati sono coltivati a 1 o più piante per vaso, cimate con steli spray.
  • 19. • 2 - Naturali: Le piante sono coltivate per la fioritura dei primi novembre, sfruttando il naturale accorciamento della durata del giorno e variando la data dell'ultima cimatura. Esistono varietà precoci con fiori semplici o pompon che iniziano a fiorire dalla metà di settembre. Le piante, 1 o più per vaso, sono sottoposte a ripetute cimature in modo da avere 1/3 capolini per stelo.
  • 20. Classificazione fisiologica Il Crisantemo è una pianta brevidiurna che fiorisce durante i periodi di giorno corto (14- 14,5 ore di buio ).
  • 21. Tipi di comportamento varietale Sotto condizioni di giorno corto, la temperatura e la luminosità influenzano il tempo necessario per le fioriture. Sono stati osservati tre tipi di comportamento varietale nei riguardi della temperatura. 1- Varietà termoneutrali: se hanno un ottimale termico intorno a 16°, iniziano e sviluppano il fiore nell'intervallo da 10 a 27 °C anche se agli estremi la fioritura viene ritardata. Per esempio: Hurricane, White Marble, Flamenco.
  • 22. • 2- Varietà termopositive: fioriscono con almeno 16° ma non vengono danneggiate da valori fino a 27° mentre quelle inferiori a 16° ritardano notevolmente la fioritura. Per esempio: Indianapolis, Tokyo, Yellow Marble, Pink Marble, Bronze Marble, Blu Marble, Super White, Super Yellow, Resilient, Tuneful.
  • 23. • 3- Varietà termonegative: hanno un ottimale intorno a 16° ma fioriscono più velocemente con valori fra 10 e 16°C mentre sono influenzati negativamente soprattutto negli stadi tardivi della formazione del bottone da temperature superiori a 16°. Per esempio: Shoesmith, Japanerin.
  • 24. • Il controllo delle temperature è importante soprattutto nelle fasi iniziali di formazione del bottone (prime due settimane) per ottenere una regolare ed omogenea iniziazione mentre l'effetto delle temperature sui comportamenti varietali si manifesta maggiormente nelle fasi di sviluppo del bottone.
  • 25. • Anche in condizioni di giorno lungo il crisantemo arriva a formare la gemma a fiore dopo un certo numero di foglie, tale gemma chiamata "gemma di corona" non sviluppa ulteriormente se non in condizioni di giorno corto, normalmente abortisce a causa delle concorrenze dei germogli che si sviluppano all'ascella delle foglie sottostanti.
  • 26. Crisantemi da fiore reciso per la fioritura naturale di novembre • Sono adatte alla fioritura naturale per le ricorrenze dei defunti le varietà programmabili che hanno un tempo di reazione di 8-9 settimane. L'impianto avviene a fine Maggio, prima metà di Giugno (settimane 22-24) per la varietà a fiore grande decorativo e varietà da spuntare.
  • 27. • Le cv multiflore allevate a stelo unico possono essere piantate fino alla settimana 28 (metà Luglio). La densità di impianto varia da 56 a 64 talee a mq per le varietà multiflore allevate a stelo unico, mentre per i fiori standard la densità varia a seconda del numero di ramificazioni conservate per ogni pianta e dalle varietà: un buon compromesso fra la qualità del fiore il risultato economico della coltura si ottiene mantenendo 30-40 fiori per mq.
  • 28. Crisantemo programmato • Il sistema di coltivazione programmata sfrutta la caratteristica del Crisantemo di essere pianta fotoperiodica a giorno corto, per cui agendo opportunamente sulla durata del periodo di luce o di buio è possibile aumentare la crescita vegetativa ed indurre la fioritura. • La Programmazione consiste nello scegliere la successione e la durata degli interventi sul fotoperiodo a seconda della stagione e della varietà in modo da ottenere la fioritura alla data voluta.
  • 29. Nella coltivazione del Crisantemo si possono quindi distinguere due periodi: la fase vegetativa che dura dal trapianto fino all'inizio del giorno corto, in cui il Crisantemo deve formare foglie e fusto. La durata di questa fase dipende dal tempo necessario per ottenere una lunghezza del fusto di circa 30-40 cm in modo da raccogliere uno stelo reciso di sufficiente lunghezza, essa varia da 6-8 a 4 settimane secondo la stagione e la varietà.
  • 30. La fase vegetativa • si mantiene in condizioni di giorno naturale più lungo di 14,5 ore ed artificiale ottenuto con l'interruzione della notte mediante l'illuminazione.
  • 31. La fase generativa • La Fase generativa dura dall'inizio del fotoperiodo corto fino alla antesi, richiede una lunghezza del giorno corto naturale o artificiale inferiore alle 13,5 ore
  • 32. • . Dato che la lunghezza del giorno varia a seconda della stagione (tab. 1) a causa dell'inclinazione dell'asse di rotazione della terra rispetto alla perpendicolare al piano di rivoluzione attorno al sale e tenendo presente la sensibilità fotoperiodica del Crisantemo, durante l'arco dell'anno per ottenere la crescita vegetativa e la fioritura sono necessari periodi di allungamento o accorciamento artificiale della lunghezza del giorno.
  • 33. Nell'arco dell'anno esiste un periodo in cui è necessario: -solo l'allungamento del giorno: dal 1/8 al 15/5; -solo l'accorciamento del giorno: dal 1/3 al 15/9; -sia l'uno che l'altro: dal 1/8 al 15/9; dal 1/3 al 15/5
  • 34. Accorciamento del giorno • Viene ottenuto oscurando le colture con teli neri di polietilene o mediante l'accoppiamento di un telo intrecciato di poliestere alluminizzato e di uno verde. • Normalmente l'oscuramento viene iniziato alle 17,30-18,30 e mantenuto per almeno 13 ore. Durante le prime due settimane di giorno corto è importante effettuare l'oscuramento tutti i giorni, esso viene interrotto quando il bottone comincia a mostrare il colore. • Si inizia ad oscurare dal I° Marzo fino al 15 Settembre.
  • 35. Allungamento del giorno • Viene effettuato durante il periodo di giorno corto naturale in modo da ottenere la crescita vegetativa, la durata della sua applicazione varia a seconda della stagione da 4 a 6 settimane.
  • 36. • Per la riduzione il consumo di energia elettrica e l'impegno di potenza è possibile suddividere la durata di allungamento del giorno in periodi più brevi (cicli) in una parte dei quali l'illuminazione è operante mentre nel restante è spenta. In tal modo l'illuminazione opera in brevi periodi ad intervalli regolari e solo su una parte della coltura. La percentuale di tutta la coltivazione di volta in volta illuminata corrisponde alla percentuale del periodo di luce nel ciclo. I cicli usati sono: • 30' con 6' di luce, 20% di coltura illuminata • 30' con 7,5' di luce, 25% di coltura illuminata • 30' con 10' di luce, 30% di coltura illuminata • 30' con il 15' di luce, 50% di coltura illuminata
  • 37. Propagazione Esclusivamente per Moltiplicazione: 1-talea 2- polloni radicali 3- micropropagazione
  • 38. talea • Allevamento di piante madri in ambiente controllato attuando le moderne tecniche di risanamento e prevenzione delle malattie
  • 39. Piante madri • Allevate in serra, su bancale, in substrato sterile alla densità di 64piante/mq • Da ciascuna si ottengono 10-15 talee • In un anno è possibile effettuare 2-3 colture di piante madri • Le talee vengono prelevate quando il germoglio ha 4-5 foglie, ed è lungo 3-5 cm
  • 40. Talee in serra di propagazione • Su bancale riscaldato a T= 16-20°C • T aria= 15°C • Substrato: perlite + torba (50:50) • Trattamento con ormoni rizogeni • Radicazione completata in 3 settimane
  • 41. Polloni radicali • Diffuso nelle varietà tipo Turner coltivate per la fioritura autunnale • I polloni vengono prelevati in primavera alla base di piante di 1 anno, sono già provvisti di radici e non pongono problemi di attecchimento, conducono a fenomeni degerativi ed alla trasmissione delle malattie
  • 42. Durata del ciclo colturale • Dalle 15 alle 18 settimane: in media 16 settimane. • Sulla stessa superficie è possibile svolgere 3 colture l’anno • La superficie della serra viene divisa in 16 parcelle e si effettuano trapianti a cadenza settimanale (in coltura riscaldata)
  • 44. Preparazione del terreno: Il Crisantemo predilige un terreno sciolto ed areato, al quale è preferibile aggiungere della torba (4 kg/mq) o altre sostanze organiche (esempio: letame ben maturo: 8kg/mq) almeno una volta all’anno prima di una lavorazione ad una profondità di 40 cm. Il PH deve essere compreso tra 6 e 7,2 e la salinità contenuta (non deve superare 1,3 dS/m). Si consiglia inoltre di sterilizzarlo almeno ogni due anni con vapore ad almeno 90° C. In pre-impianto si incorporano i concimi fosfatici e potassici le cui quantità vengono calcolate in base ai risultati dell’analisi fisico- chimica del terreno Prima dell’impianto è consigliabile procedere all’inoculo di funghi antagonisti per evitare problemi legati al vuoto biologico creatosi in post-sterilizzazione (vedi tabella 2).
  • 45. TABELLA 2 Funghi e batteri antagonisti • SPECIE e FUNZIONE • Trichoderma spp Agenti patogeni di funghi vari • Gliocladium virens Produce gliotossina tossica per molti funghi • Streptomyces griseoviridis Reprime la crescita di funghi patogeni • Beauveria brognartii e bassiana Funghi patogeni per alcuni insetti • Pseudomonas putida Batterio rizosferico che stimola la crescita radicale
  • 46. Impianto della coltura • Viene effettuato in aiuole larghe 1,20 m con passaggi di 40-50 cm • Nella coltura programmata sull’aiuola viene stesa una rete metallica con maglie 12,5 cm • La densità di trapianto è 42 piantine /mq • Man mano che le piante crescono la rete viene sollevata da terra, sino ad un ‘altezza di 50 cm
  • 47. TRAPIANTO DELLE PIANTINE Alla consegna le talee devono essere subito trapiantate per evitare ulteriori stress. Nell’impossibilità di mettere le piante a dimora, si può per breve tempo depositarle in una cella frigorifera da un minimo di 2 °C ad un massimo di 5 °C. Si consiglia di piantare utilizzando una rete larga 1 m con riquadri di 12,5 x 12,5 cm. Le piantine vanno trapiantate in modo che il solo apparato radicale sia coperto da terreno per evitare problemi fitosanitari dovuti a Pythium o Rhizoctonia.
  • 48. Temperatura: La temperatura minima da mantenere in serra varia a seconda delle varietà (es. gruppo Reagan 18°C; Puma 14°C). Si ricorda che, soprattutto nelle prime tre settimane del giorno corto della coltivazione, è molto importante tenere sotto controllo la temperatura minima piuttosto che la temperatura giornaliera, in modo da garantire l’induzione a fiore.
  • 49. Illuminazione: Il Crisantemo che viene piantato tra il 1° Agosto e il 1° Maggio necessita di luce artificiale, fornita da un impianto d’illuminazione con lampade incandescenti da 150 Watt. Si consiglia di montare le lampade a distanza di 2,5 m sulla fila e mantenere una distanza di 2,5 m tra le file. L’altezza da terra delle lampade deve essere di circa 2 - 2,2 m in modo da ottenere circa 25 Watt per m2 pari a circa 100 lux sull’apice della pianta (valore che occorre per evitare l’induzione a fiore).
  • 50. I tempi d’illuminazione variano in relazione al periodo di coltura: • -Agosto e Maggio 2 ore di luce; • -Settembre e Aprile 3 ore di luce; • -Ottobre e Marzo 4 ore di luce; • -Novembre e Febbraio 5 ore di luce; • -Dicembre e Gennaio 6 ore di luce. • Le ore di luce non devono essere continue, ma intervallate con 2 minuti d’accensione e 8 minuti di spegnimento, per un totale di 12 minuti di luce effettiva ogni ora. • Le piante devono essere illuminate fino a quando non raggiungono un’altezza di 30-40 cm, tenendo conto del tipo di pianta e del periodo dell’anno.
  • 51. Oscuramento: Il Crisantemo è una pianta che fiorisce durante i periodi di giorno corto (14 ore di buio). Quindi nel periodo tra il 15 Marzo ed il 15 Settembre, se si vuole indurre a fiore la pianta, è necessario oscurare artificialmente con teli neri per 14 ore al giorno (ad es. copertura con i teli alle ore 18.00 ed apertura dei teli alle ore 8.00). Per motivi logistici, oppure per evitare problemi termici, è possibile far slittare l’intervallo orario sopra indicato purché siano mantenute 14 ore di buio in maniera continuata.
  • 52. L’oscuramento deve iniziare, eliminando l’illuminazione artificiale, nel momento in cui la pianta ha raggiunto l’altezza di 30-40 cm e proseguire continuativamente fino alla colorazione del fiore. Qualsiasi riduzione delle ore di buio, oppure il mancato oscuramento per più di 2 giorni, può comportare la rivegetazione delle piante, ritardo o mancanza di fioritura. Per coloro che dispongono di un impianto d’oscuramento automatico, si consiglia in estate di aprire durante le ore buie della notte in modo da far abbassare la temperatura ed il tasso di umidità nella serra evitando così possibili attacchi fungini.
  • 53. La spuntatura • Per ottenere la formazione delle ramificazioni laterali ed incrementare il numero dei fiori i crisantemi vanno spuntati una o più volte a seconda del programma colturale. La spuntatura, o cimatura, si effettua asportando con le dita la parte apicale del germoglio; assieme all'apice vero e proprio si tolgono 0,5-1,5 cm di stelo in modo che le ramificazioni escano dalla parte ancora erbacea ma completamente formata della vegetazione. Tranne per alcuni casi, una spuntatura sulla parte troppo giovane o troppo vecchia dello stelo, influenza il numero di getti ascellari formati, come pure essa non deve coincidere con altri stress per la pianta, come trapianti o invasi. Il numero di ramificazioni laterali varia da 1-2 fino a 5-6 a seconda della varietà e delle condizioni colturali.
  • 54. • La prima spuntatura viene eseguita sulle talee dopo circa 10-15 gg dall'invasatura quando hanno iniziato a formare la nuova vegetazione; si lasceranno 5-8 foglie. Quando i laterali hanno 6-8 foglie, si può procedere alla 2 a spuntatura. Il numero totale di spuntature dipende dal periodo di inizio della coltura e dal tipo di Crisantemo; per la coltivazione iniziata in aprile/maggio si effettuano 3 spuntature. per i Crisantemi a grandi fiori, e 4-5 per quelli a piccoli fiori (coreani). È importante osservare la data dell'ultima cimatura perché determina l'epoca e la qualità della fioritura; essa è una caratteristica varietale (vedi tabella) con piccoli spostamenti a seconda del clima e della tecnica colturale.
  • 55. Scelta del bottone • Verso la fine di agosto si nota la formazione del primo bottone fiorale. • Per ottenere un fiore di grandi dimensioni si deve conservare il primo bottone ed eliminare quelli secondari non appena raggiungono le minime dimensioni per essere asportati senza danneggiare il bottone principale. È possibile, quando le ramificazioni sono scarse, lasciare alcuni bottoni secondari; si otterranno fiori più piccoli, ma la pianta sembrerà più "piena". Per i coreani non sono necessarie sbottonature.
  • 56. Nanizzanti: Come nanizzante si usa normalmente Alar o Top Flor. Le dosi ed il numero dei trattamenti sono legati al clima ed alla crescita delle piante. Alar alle dosi di 150 - 300 g/100 litri d’acqua : 1° Trattamento nella prima settimana di giorno corto; 2° Trattamento quando si evidenziano i boccioli nell’apice (circa terza settimana di giorno corto);
  • 57. 3° Trattamento (solo se occorre) nel momento in cui i boccioli si stanno allungando per evitare che lo stelo del fiore diventi anch’esso troppo lungo. Nel momento in cui viene dato il trattamento il bocciolo deve essere ancora chiuso, altrimenti la forma ed il colore del fiore può venire influenzata negativamente. Si raccomanda di far trascorre almeno 12 giorni tra un trattamento e l’altro per evitare un accumulo di prodotto nella pianta. È importante che dopo il trattamento con nanizzante, la foglia resti asciutta per almeno 48 ore.
  • 58. Concimazione: E’ preferibile eseguire un’analisi del terreno per conoscerne la fertilità. Durante la preparazione del terreno si può somministrare una concimazione di fondo a base di fosforo e potassio senza azoto poiché quest’ultimo viene dilavato molto velocemente. Appena le radici si sono sviluppate, concimare ogni volta allo 0,1% con un rapporto N:P:K di 1,5:0,5:1. Nella fase di piena vegetazione la concimazione può essere aumentata fino allo 0,2% in funzione dello sviluppo della pianta. Alla formazione dei boccioli cambiare il rapporto N:P:K in 1:0,7:2.
  • 59. Irrigazione: E’ importante mantenere il terreno uniformemente umido in modo che le piante crescano con la stessa altezza e vigoria. Nella prima fase di coltivazione è consigliata l’irrigazione a pioggia, soprattutto nel periodo estivo; nelle fasi successive la distribuzione dell’acqua a livello del terreno permette di contenere l’insorgenza di malattie fungine. Cominciare a ridurre la quantità d’acqua una settimana dopo l’inizio del giorno corto, in modo da accelerare la formazione dei boccioli. Irrigare nuovamente in maniera abbondante quando i fiori sono in fase d’apertura, così da evitare una lignificazione troppo veloce dello stelo responsabile di uno scarso assorbimento di acqua una volta reciso.
  • 60. Cenni fitopatologici • Septoriosi (Septoria chrysanthemella, Septoria obesa) • Sintomi: sulle foglie compaiono delle piccole aree circolari (S. chrysanthemella), di colore bronzo, che poi diventano di forma irregolare e di colore da bruno rossastro a nero; le necrosi possono essere disperse sul lembo o più concentrate ai margini e possono estendersi fino ad interessare l’intera foglia. S. chrysanthemella provoca la comparsa, inizialmente, di piccole macchie rossastre che poi si ingrandiscono, diventano di colore da porpora a bruno, con il centro grigiastro. I sintomi sono più frequenti nella tarda estate ed interessano inizialmente le foglie basali. • Difesa: evitare la prolungata bagnatura del fogliame, per l’infezione ne sono sufficienti 12 h anche non consecutive; adottare spaziature adeguate per facilitare la ventilazione; rimuovere i detriti a fine coltura per ridurre l’inoculo; impiegare giovani piante indenni. Dall’inizio dell’infezione trattare, ogni 10-14 gg con, Delan, Saprol, Daconil, benzilimidazolici.
  • 61. Mal bianco (Oidium chrysantemi - Erysiphe cichoracearum) • Sintomi: le foglie, gli steli e, alcune volte, i boccioli sono ricoperti da un’efflorescenza bassa, rada, polverosa; le foglie possono essere deformate; i tessuti infetti diventano necrotici. La sensibilità al patogeno è strettamente varietale. • Difesa: evitare densità eccessive e forti sbalzi di temperatura; dalla comparsa dei sintomi irrorare Saprol, Baycor, Nimrod, Afugan ed altri antioidici specifici.
  • 62. Ruggine bianca (Puccinia horiana) • Sintomi: sulla pagina superiore si notano delle piccole decolorazioni, tondeggianti, del diametro di 1-1,5 mm, distribuite sul lembo; in corrispondenza sulla pagina inferiore si sviluppano delle pustole rilevate, larghe fino a 3 mm, aranciate e poi biancastre. L’infezione interessa tutta la chioma deprezzando il prodotto fino a renderlo invendibile. “Westland” è molto sensibile, altre varietà sono meno sensibili o resistenti. • Difesa: le infezioni sono più frequenti a fine estate quando iniziano le rugiade o dopo il fotoperiodo corto. L’infezione richiede temperature minori di 25°C ed ha un periodo di incubazione che può prolungarsi fino a 8 settimane per cui può sfuggire al controllo visivo. L’infezione viene diffusa dalle basidiospore che sono facilmente disseminate dal vento, irrigazioni per aspersione, operazioni colturali, teli di oscuramento. Applicare rigorosamente le norme di prevenzione scegliendo varietà resistenti, selezionando strettamente le talee, evitando la prolungata bagnatura della chioma anche nel caso di trattamenti antiparassitari, eliminando prontamente i primi focolari ed i residui di coltura. In prevenzione irrorare Dithane, Daconil, Saprol, Baycor e Stroby; in caso di infezione Tilt + Saprol, myclobutanil, ossicarbossina e Stroby. Non eccedere nei trattamenti con Saprol su “Shoesmith” e “Rivarly”. Bagnare con le soluzioni funghicide entrambe le pagine fogliari.
  • 63. Marciume dello stelo (Sclerotinia sclerotiorum) • Sintomi: la parte basale dello stelo presenta un marciume umido verdastro, la superficie si ricopre poi di una formazione miceliare bianca, cotonosa; la pianta appassisce; nella zona midollare dello stelo e sulla corteccia si formano degli sclerozi neri di forma semisferica. È sensibile la cv “Cotton Ball”. • Difesa: eliminare i residui colturali; spaziare adeguatamente; disinfettare il terreno con il vapore; irrorare lo stelo con Rizolex, benzilimidazolici, Rovral, Switch.
  • 64. Tripidi (Frankliniella occidentalis, Thrips tabaci) • Sintomi: le giovani foglie sono deformate, incomplete, increspate; l’apice vegetativo rallenta notevolmente lo sviluppo; i boccioli stentano ad aprirsi e tendono a seccare; i fiori ligulati presentano rotture di colore e deformazioni. Le foglie possono presentare delle aree decolorate con riflessi argentati e cosparsi di defecazioni nere e puntiformi. • Difesa: irrorare o vaporizzare Mesurol, Folimat, Orthene, Lannate, Thiodan, DDVP, piretroidi, Rufast, Vertimec, Match; in caso di forti infestazioni ripetere i trattamenti 4 volte con un intervallo di 7 gg. Alcune CV sono sensibili a Mesurol
  • 65. Afidi (Generi e specie varie) • Sintomi: le foglie sono deformate e increspate, la vegetazione viene rallentata da colonie di insetti verdi o bruni che infestano gli apici vegetativi, i fiori e la pagina inferiore delle foglie; la chioma viene deturpata dalla fumaggine che si sviluppa sugli escrementi zuccherini degli insetti. Gli afidi sono vettori di virus pericolosi per il C. • Difesa: dall’inizio dell’infestazione irrorare Pirimor, Croneton, Hostaquick, Lannate, Folimat, Basudin, Orthene, Friodan, piretroidi, contro gli afidi resistenti irrorare Confidor, Plenum.
  • 66. Acari tetranichidi • Sintomi: le foglie iniziano a decolorare, poi ingialliscono e seccano; i fiori presentano delle decolorazioni o lesioni brune, in caso di forte infestazione il prodotto diventa invendibile. • Difesa: durante il periodo estivo trattare regolarmente in modo che le foglie siano pulite dagli acari al momento della fioritura; irrorare Matacar, Torque, Danitol, Pennstyl, Vertimec, Pride Ultra, Nexter, Oscar, Miro