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TRIBUNALE CIVILE PALERMO
SEZ. I – G.U. ILL.MO DOTT. GIULIO CORSINI
R.G. 9916/2011
COMPARSACONCLUSIONALE
Del Dott. Salvatore Anzà, con gli Avv.ti Salvatore Ferrara e Giuseppe Ugo Abbate,
Attore
Contro
Il Sig. Giuseppe Ciampolillo, conl’Avv. Giacomo Cirincione,
Convenuto
PAG 3 COMPARSA CONCLUSIONALE
… Dott. Anzà il quale, in tutti gli articoli di cui sopra, veniva presentato ai
lettori come un soggetto responsabile di provvedimenti illegittimi,
coinvolto in “vicende oscure”, il quale, favorendo poco chiari interessi
privati, ha operato nell’esercizio delle sue funzioni del tutto
arbitrariamente e senza alcuno scrupolo, “gettando fango”
sull’Amministrazione Regionale e rendendosi, così, responsabile di una
grave truffa ai danni dello Stato, della Regione e dei cittadini.
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate Comunicato del Comitato Decontaminazione Sicilia
pubblicato dal sito eccetera
”IL FANGO SU CHI?”
Una vicenda oscura, in cui sono coinvolte soprattutto le persone che hanno
gettato il fango su Gioacchino Genchi e Alessandro Pellerito, quelle che ne
hanno deciso la rimozione arbitraria senza alcuno scrupolo.
Ciò che oggi si preannuncia, sembra uno scandalo in piena regola, tanto che a
questo punto si chiede un immediato intervento dell'Assessore Interlandi sui
responsabili (il dirigente del Servizio 3, dott. Salvatore Anzà, ed il Dirigente
Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente, arch. Pietro Tolomeo)
dei gravi fatti che colpiscono in prima persona lei stessa, in quanto firmataria
inconsapevole di ciò che sembrerebbe configurarsi una vera e propria truffa".
I ruoli si stanno invertendo e i " persecutori " rischiano di diventare i "
perseguitati " e tutto lascia ben sperare che la "Interlandi" sia fermamente
decisa a perseguire chi si trova implicato in questa oscura faccenda.
PAG 3 COMPARSA CONCLUSIONALE
In essi il Dott. Salvatore Anzà veniva apertamente ed esplicitamente
accusato di illiceità amministrative, di falso e di sperpero di denaro
pubblico e veniva finanche ipotizzata la sussistenza di responsabilità penale
(truffa).
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IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI, LA
SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI ATTO DI
PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE, ORGANIZZATO AI DANNI
DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI
RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI
FOSSERO PROGRAMMATI INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ
GRAVE, FOSSERO GIÀ ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI. PER QUANTO
SINTETICAMENTE ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA NECESSITÀ
DELL’IMMEDIATO RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO DELLE
RESPONSABILITÀ DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI
PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DI QUANTI HANNO OPERATO
FRAUDOLENTEMENTE AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE E DEI CITTADINI
SICILIANI, NONCHÉ LA VERIFICA DI IPOTESI DI DANNO PER IL PUBBLICO
ERARIO CHE NE POTESSE DERIVARE.
PAG 4 COMPARSA CONCLUSIONALE
Tale Piano viene più volte definito dal Ciampolillo come un “copia e incolla” del
corrispondente Piano della Regione Veneto, come “una delle più spregiudicate
operazioni della storia della Regione Sicilia” (Sic!).
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
?????????????????????????????????’
PAG 6 e 7 COMPARSA CONCLUSIONALE
Nulla dunque, in termini di responsabilità e di “aprofessionalità”, può essere
attribuito al Dott. Anzà il quale, da poco insediatosi quale dirigente del
Servizio 3 ARTA, destinato alla prevenzione dell’inquinamento, si è, invece,
adoperato in tempi strettissimi alla redazione del Piano in questione,
onerandosi della correzione degli errori e/o omissioni
precedentemente commessi. Il fatto che sia stato preso come modello un
omologo Piano Regionale non può di per sé giustificare le gravi accuse mosse
al Dott. Anzà, atteso, peraltro, che lo schema seguito è, in ogni caso,
predeterminato per legge (si vedano i richiami effettuati nell’atto
introduttivo all’art. 5, comma 1, del D.M. 1 ottobre 2002 n. 261, in relazione a
struttura e contenuti dei piani e dei programmi di cui all’art. 8 del D.Lgs. n.
351 del 1999, che dettano una struttura ed una sequenza logica predefinita a
livello ministeriale che non lascia margini interpretativi e/o possibilità di
discostarsi da tale struttura). Tale circostanza è stata confermata dallo stesso
CTU, Ing. D’Agostino, che parla di schemi “necessitati”.
In considerazione della documentazione – non contestata – prodotta dall’Anzà,
ed alla luce della espletata CTU, è da ritenersi, pertanto, priva di verità e
fondatezza ogni affermazione propalata dal Ciampolillo negli scritti per cui è
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causa e volta a rilevare una qualsiasi responsabilità o “inettitudine” del Dott.
Salvatore Anzà, o finanche ipotesi di “truffa”, “frode”, “danno all’erario”, ecc.…!
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
???????????????????????????????????’
PAG 9 COMPARSA CONCLUSIONALE
Negli scritti per cui è causa Ciampolillo coinvolge il Dott. Anzà additandolo ai
lettori del suo blog come il responsabile di provvedimenti illeciti ed
assolutamente illegittimi per aver «attentato alla salute pubblica dei cittadini
del territorio di Isola delle Femmine», portando avanti «conferenze di servizi
incomprensibili per indirizzo e modalità» che sarebbero «una vera e propria
farsa». Tra queste, in particolare, fa riferimento alla conferenza di servizi
relativa alla pratica Italcementi che si diceva essere stata dal’Anzà
«deliberatamente trasformata in pura formalità», secondo modalità «non
previste dalla legge» e con impostazione «volutamente sbrigativa e
superficiale» [ALLEGATO N. 1].
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate (lettera raccomandata di LEGAMBIENTE pubblicata sul sito del
Comitato)
Al Prefetto di Palermo Dr. Marino Via Cavour Palermo
Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Palermo Piazza Vittorio Emanuele
Orlando Palermo All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Via Ugo La
Malfa,162 Palermo
All’Arpa Sicilia Via Ugo La Malfa,162 Palermo
Al Presidente della Provincia Regionale di Palermo
Al Sindaco del Comune di Isola delle Femmine
Al Sindaco del Comune di Palermo
Agli Organi di Stampa
Oggetto: Richiesta intervento a tutela della salute pubblica, relativamente alla
richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte
della Ditta Italcementi S.p.A. Isola delle Femmine.
La conferenza di servizio svoltasi in data 04/07/2007 presso gli uffici del
Servizio 3 dell’Assessorato Territorio e Ambiente, rappresenta l’ennesimo
attentato alla salute pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle Femmine e
coinvolge l’intero territorio palermitano che dovrà subire l’aumento delle
polveri killer in atmosfera derivanti dal trasferimento su gommato del Pet-
coke. Ricordiamo che già precedentemente questa associazione era
intervenuta rappresentando le criticità che si erano manifestate nella
movimentazione, nel trasferimento e nello stoccaggio del micidiale carbone,
tanto che la Capitaneria di Porto e l’Autorità Portuale erano intervenute
bloccando temporaneamente il trasferimento nel porto di Palermo, anche
sollecitati dalle innumerevoli proteste dei cittadini. Si chiede di intervenire
4 DI 17
urgentemente a tutela della salute e dell’incolumità pubblica, verificando se le
procedure attivate siano conformi alle normative vigenti e se tale attività possa
essere svolta senza nocumento o pregiudizio per l’intera collettività.
Palermo,lì 05/07/07
Legambiente Palermo
protocollo 45549 Isola delle Femmine 7.7.2007
Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Territorio ed Ambiente
Servizio 2/V.A.S./V.I.A.
Via Ugo La Malfa Palermo
Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Territorio ed Ambiente Dr.
Tolomeo Pietro
Via Ugo La Malfa Palermo
Alla Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo c.a. dott. Roberto
Scarpinato
Comando Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico c.a. Maresciallo Sapuppo
Via Resuttana 360 90146 Palermo Fax 0915125142
(Oggetto: Ditta Italcementi Isola delle Femmine Richiesta di modifica
dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Convocazione della Conferenza
di Servizi ai sensi dell’art 269 del D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152) l’Assessorato
Territorio e Ambiente Servizio 3 Tutela dall’inquinamento Atmosferico
indirizza:
alla ditta Italcementi di Isola delle Femmine, Commissione Provinciale Tutela
Ambiente Palermo e Comune di Isola delle Femmine, comunicazione di
convocazione della Conferenza dei Servizi per il giorno 4 Luglio 2007 alle ore
11 presso la sede dell’Assessorato Territorio e Ambiente Sicilia.
-Il Servizio 3 Tutela dall’inquinamento atmosferico diretto dal dott. Anzà ha
convocato e presieduto la conferenza di servizi ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs.
n. 152/06 finalizzata al rilascio della autorizzazione alle emissioni in atmosfera
da parte della ditta Italcementi di Isola delle Femmine
-La conferenza di Servizi, si è tenuta in modo incomprensibile nel suo indirizzo
nella sua modalità e nelle finalità che la legge affida a tale istituto
partecipativo.
-La conferenza dei servizi è stata, deliberatamente, trasformata in pura
“formalità” se non in vera e propria farsa.
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-Il verbale redatto della Conferenza dei servizi composto da qualche riga è lo
specchio della pura formalità burocratica.
-Alla ditta Italcementi rappresentata da un nutrito gruppo di dirigenti non è
stato neanche chiesto di esporre gli aspetti progettuali delle istanze presentate,
d'altronde ad essi non è stata rivolta alcuna domanda, tanto meno osservazioni
di carattere tecnico.
-La conferenza, da istruttoria, sembra essersi trasformata in decisoria
(circostanza non prevista dalla legge)
-Un altro elemento indicativo della impostazione volutamente sbrigativa e
superficiale: la durata della conferenza dei servizi 45 minuti.
° in considerazione con quanto sopra riportato;
° in considerazione di quanto richiesto in data 9.2.2007 dal Servizio 2/V.I.A.-
V.A.S;
° in considerazione di quanto stabilito dal comma 3 art. 267 del D.Lgs 3 aprile
2006 n 152 delle Norme in materia Ambientale .
Chiede di verificare:
- la validità della conferenza di servizi del 4.07.07;
- la legittimità dell’intervento del Servizio 3.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto propone denuncia contro chiunque si sia reso
a vario titolo responsabile dei fatti sopra narrati affinché vengano perseguiti
penalmente in ordine alle fattispecie di reato che si ravviseranno.
per il Comitato Cittadino Isola Pulita Giuseppe Ciampolillo
PAG 9 COMPARSA CONCLUSIONALE
Tale comportamento attribuito al responsabile dell’Ufficio, dott. Anzà, ha
arrecato – secondo l’autore del testo – un grave danno all’erario in quanto
l’Amministrazione, a causa di tali illeciti, verrebbe chiamata «al risarcimento
dei danni derivanti dalla lesione di tutti gli interessi concreti e legittimi che
sono in gioco».
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
Palermo,lì 19/07/07
A:Dirigente Generale Dipart.to Regionale Territorio e Ambiente
Dottore Pietro Tolomeo
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Fax 091 7077877
Prot 68819 26.9.07 DTA DG
E : Sindaco di Isola delle Femmmine
Fax 091 8678616
e p.c.Legambiente – Palermo
Procura della Repubblica di Palermo p.m. dottor Guardì
Oggetto: Comitato Isola Pulita-diffida
Siamo venuti a conoscenza che presso codesto assessorato-regionale per
l’ambiente si svolgerà una riunione, ove parteciperanno l’istante-Italcementi, il
Sindaco di Isola delle Femmine ed il Dirigente di questo Ufficio, Dott.Tolomeo.
Lo scopo del suddetto incontro dovrebbe essere quello di autorizzare,
temporaneamente, l’uso del pet-coke;
…………….
Ci auguriamo di non dovere intraprendere un ulteriore battaglia legale innanzi
al Tribunale Amministrativo, ove state pur certi chiederemo non soltanto
l’annullamento di un provvedimento assolutamente illegittimo, ma anche la
condanna dell’amministrazione procedente al risarcimento dei danni derivante
dalla lesione di tutti gli interessi concreti e legittimi che sono in gioco.
PAG 9 e 10 COMPARSA CONCLUSIONALE
E vi è di più. Il Ciampolillo contesta espressamente al Dott. Salvatore Anzà «di
aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi», «di aver posto in secondo
piano, con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative
necessarie alla tutela dell’ambiente di Isola delle Femmine», di aver indetto
delle conferenze di servizi illecite «allo scopo di emettere un provvedimento, in
contrasto con quanto disposto dal precedente funzionario» ed in difformità
rispetto a quanto stabilito dal T.A.R. Sicilia per «autorizzare l’Italcementi di
Isola delle Femmine all’uso del pet-coke» [ALLEGATO N. 4]. Al Dott. Anzà
veniva, così, espressamente attribuita la responsabilità di «un procedimento
amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo», riportando che lo stesso «ha
cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il
provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di
emettere, ciò con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro
alla tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela
della salute degli abitanti il territorio», tentando, peraltro, con tale
comportamento doloso e illecito di «fare entrare dalla finestra
quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta», e cioè «l’uso di
una sostanza altamente nociva».
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IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate (le frasi riportate nei documenti depositati dall’Anzà sono state
scritte dall’avvocato Canto consulente del Comitato Isola Pulita)
STUDIO LEGALE CANTO
V.le Croce rossa 113 scala c 90146 Palermo
Tel 091424120 fax 091 524126
Email avvantoniocanto@yahoo.it
Email avvdavidecanto@libero.it
Avv Antonio Canto Cassazionista Revisiore contabile
Avv Davide Canto
Avv Venera Miccichè
Dott.sa Debora Valenti
Dottor Alberto Dandone
Spett.le Assessore Territorio Regionale Ambiente
Via Ugo la malfa 169 90146 palermo
E p.c. Commissione di garanzia per la Trasparenza
L’Imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e
La Verifica delle Situazioni Patrimoniali
Via Generale Magliocco 46
90141 PALERMO
E
Dirigente generale Dipartimento territorio Ambiente
Via Ugo La Malfa 169 90146 Palermo
E
Sen Tommaso Sodano Presidente della XIII Commissione
Territorio Ambiente e Beni Culturali
Roma Fax 0667063629
Palermo
Lì 08/11/2007
Oggetto: Comitato Isola Pulita Legambiente-Italcementi-procedura
A.I.A.
Sono stato incaricato dal Presidente del Comitato Isola Pulita Legambiente per
segnalare alcune, a nostro avviso, irregolarità che sono avvenute in seno al
servizio 3 del Dipartimento Territorio Ambiente preposto alla “Tutela
dall’inquinamento atmosferico”, ove è stato nominato responsabile, l’8/1/2007,
il Dottore Anzà. Precisiamo che tale nomina è seguita alla revoca del
precedente responsabile Dottor Gioacchino Genchi;
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tale precisazione non viene menzionata a caso, ma perché denota una
anomalia se si considera che il Dottor Genchi era un chimico specializzato ed
invece il dottor Anzà è un geologo, derivandone come logica conseguenza che
il soggetto più idoneo alla tutela dell’inquinamento atmosferico dovrebbe
essere maggiormente un chimico e non un geologo.
Ciò precisato si rileva che dal momento della sua nomina il dottor
Anzà, insabbiando le iniziative del dottor Genchi, ha posto in secondo piano,
con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative
necessarie alla tutela dell’ambiente di isola delle femmine.
Nello specifico è accaduto che in data 04/07/07, 25/09/07 e 17/10/07 ha
indetto delle conferenze di servizio per quella del 25/09/07 non vi è regolare
verbale) allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto
disposto dal precedente funzionario, confortato nelle sue iniziative dal T.A.R.,
che autorizzasse la Italcementi di isola delle Femmine all’uso del pet-coke.
Tale provvedimento sostanzialmente sarebbe stato il risultato di
un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo;
ciò in quanto l’autorizzazione all’uso del pet-coke è oggetto specifico,
unitamente a tutte le altre autorizzazione, del procedimento A.I.A. che si sta
svolgendo presso un servizio diverso del Dipartimento, ossia il servizio 2.
In altri termini con tale condotta il Dottor Anzà ha cercato di istruire una
pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di
autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di emettere, ciò con la scusa di
non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro la tutela del posto dei
lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti
il territorio.
Sottolineamo in tale direzione che qualsiasi provvedimento in materia può
essere e deve essere emesso esclusivamente nell’ambito della procedura
A.I.A., unica che offre le garanzie per la tutela della salute dei cittadini e
dell’ambiente;
inoltre proprio per la peculiarità del territorio di Isola delle Femmine, nessun
provvedimento può essere preso, specie in via provvisoria, senza il parere
favorevole degli organismi preposti alla tutela dell’ambiente.
A rafforzare quanto appena detto si sottolinea che l’uso del pet.-coke rientra
nell’ambito di u n ben più ampio progetto di ammodernamento che la
italcementi aveva già presentato nel 28/8/2004 ed avente ad oggetto
“ammodernamento consistente in modifiche da ritenersi sostanziali” per cui vi
era la inderogabile necessità di uno studio di impatto ambientale da sottoporre
all’analisi della procedura A.I.A., proprio come dispone l’art 5 D.P.R.
12/4/1996, oltre che la Comunità Europea, in conformità al Protocollo di Kyoto.
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In altre parole stava per essere permesso, facendo entrare dalla finestra quello
che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta, l’uso di una sostanza
altamente nociva, oltre che delle norme poste come principi cardine dei
procedimenti amministrativi, ovvero in particolare del “non aggravamento
dell’azione amministrativa.
PAG 12 COMPARSA CONCLUSIONALE
Negli articoli in questione, inoltre, vi sono anche formali richieste di
intervento a diversi soggetti istituzionali (XIII Commissione Parlamentare
Territorio ed Ambiente del Senato, Commissione Regionale di garanzia per la
trasparenza e l’imparzialità delle pubbliche amministrazioni della Regione
Siciliana, Autorità Giudiziaria, On.le Assessore al Territorio e Ambiente,
Dirigente Generale del Dipartimento, Prefetto, ecc.), le quali vengono
sollecitate ad un intervento per accertare le responsabilità del Dott. Anzà e «di
quanti hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei
cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di danno per il pubblico
erario».
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI,
LA SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI
ATTO DI PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE,
ORGANIZZATO AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E
DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL
CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI FOSSERO PROGRAMMATI
INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ GRAVE, FOSSERO GIÀ
ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI. PER QUANTO SINTETICAMENTE
ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA NECESSITÀ DELL’IMMEDIATO
RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ
DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI PROVVEDIMENTI
NEI CONFRONTI «di quanti hanno operato fraudolentemente ai danni
dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di
danno per il pubblico erario». CHE NE POTESSE DERIVARE.
PAG 13 COMPARSA CONCLUSIONALE (ripetizione delle PAG 9 e 10
COMPARSA CONCLUSIONALE LETTERA AVVOCATO CANTO PER CONTO DEL
COMIATO CITTADINO ISOLA PULITA )
Ciampolillo, d'altronde, difende espressamente l’amico Genchi, contestando
espressamente al Dott. Salvatore Anzà «di aver insabbiato le iniziative del
Dottor. Genchi» [ALLEGATO N. 4] e di aver tenuto un comportamento illecito
per «fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era
uscito dalla porta», e cioè «l’uso di una sostanza altamente nociva».
PAG 13 E 14 COMPARSA CONCLUSIONALE
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Nell’articolo ALLEGATO AL N. 3 Ciampolillo presenta il Dott. Anzà come un
soggetto coinvolto in «gravi fatti» ed in «vicende oscure». Parla, con
riferimento all’odierno attore, di «una vera e propria truffa». Facendo
riferimento al “Piano Regionale di coordinamento per la tutela della qualità
dell’aria ambiente”, redatto dall’Ufficio del Dott. Anzà, il Ciampolillo parla di
una “Megatruffa” che si è rivelata un «indecoroso e letterale copiato
dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in
più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di
truffa». L’autore rincara la dose e, con riferimento al Dott. Anzà e degli altri
redattori del Piano, usa le seguenti espressioni: «operato disdicevole ed
aprofessionale» di coloro i quali si sono «appropriati di un lavoro intellettuale
altrui e che hanno gettato grave discredito dell’immagine istituzionale». Questi
ultimi, con affermazioni apodittiche, venivano, così, presentati al pubblico
come «un manipolo di sconsiderati e sprovveduti redattori». Dopo aver
attribuito più volte, nel corso dell’articolo, al Dott. Anzà la responsabilità di
“gravi fatti”, di uno “scandalo in piena regola” e di una “vera e propria truffa”,
e dopo aver manifestato la preoccupazione del Comitato cittadino Isola pulita
«circa il livello di obiettività dei personaggi coinvolti» nella procedura di
autorizzazione integrata ambientale richiesta dalla Italcementi, il Ciampolillo
conclude, con riferimento al predetto Piano, con le seguenti considerazioni: «si
è in presenza di un atto di programmazione fasullo e inapplicabile, organizzato
ai danni dell’Amministrazione, dell’ambiente e dei cittadini, dai possibili risvolti
truffaldini, specie nel caso in cui tramite lo stesso si fossero programmati
interventi finanziari o, caso ancor più grave, fossero già attivati interventi
finanziari». Anche al termine di questo articolo pieno di accuse non
argomentate e del tutto incontinenti, il Ciampolillo si rivolge alle Autorità
chiedendo che si proceda all’accertamento della responsabilità di chi ne è stato
il redattore e di quanti «hanno operato fraudolentemente ai danni
dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché la verifica di ipotesi di
danno per il pubblico erario che ne potesse derivare».
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
ISOLA DELLE FEMMINE NOVEMBRE 2007
…………..
QUESTA VOLTA SI TRATTA DI UNA MEGA “BUFALA” CHE, TUTTAVIA,
SEMBREREBBE AVERE ANCHE I CONNOTATI DI UNA “Megatruffa”: SI TRATTA
DEL PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITÀ
DELL’ARIA AMBIENTE.
PURTROPPO, L’OPERA MONUMENTALE, PARTORITA CON CELERITÀ A DIR POCO
SOSPETTA, SI È RIVELATO UN «indecoroso e letterale copiato
dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in
più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di
truffa».
PER QUANTO RIGUARDA LE AGGRAVANTI, A PARTE L’OPERATO DISDICEVOLE
ED APROFESSIONALE DEI REDATTORI, CHE SI SONO APPROPRIATI DI UN
LAVORO INTELLETTUALE ALTRUI, RESTA INNANZITUTTO GRAVE IL
DISCREDITO DELL’IMMAGINE ISTITUZIONALE SUBITO
11 DI 17
DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE, IN PRIMIS NEI CONFRONTI DELLA
REGIONE VENETO E POI DA TUTTO IL RESTO. MA AL DANNO SI AGGIUNGE
ANCHE LA BEFFA, SE SOLO SI CONSIDERA CHE IL MANIPOLO DEGLI
SCONSIDERATI E SPROVVEDUTI REDATTORI È ANDATO A COPIARE UN PIANO
CHE PROPRIO PER LA SUA INIDONEA IMPOSTAZIONE STRUTTURALE DI BASE,
AVEVA GIÀ RICEVUTO A SUO TEMPO UNA BOCCIATURA DA PARTE
DELL’UNIONE EUROPEA
PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI, LA
SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI ATTO DI
PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE, ORGANIZZATO AI DANNI
DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI
RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI
FOSSERO PROGRAMMATI INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ
GRAVE, FOSSERO GIÀ ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI.
PER QUANTO SINTETICAMENTE ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA
NECESSITÀ DELL’IMMEDIATO RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO
DELLE RESPONSABILITÀ DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI
PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DI QUANTI HANNO OPERATO
FRAUDOLENTEMENTE AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE E DEI CITTADINI
SICILIANI, NONCHÉ LA VERIFICA DI IPOTESI DI DANNO PER IL PUBBLICO
ERARIO CHE NE POTESSE DERIVARE.
PAG 13 E 14 COMPARSA CONCLUSIONALE
La malafede del Ciampolillo la si può facilmente riscontrare anche in questi
scritti ove coglie, ancora una volta, l’occasione per difendere l’amico Genchi e
per dargli la parola. Anche con riferimento al Piano della qualità dell’aria il
Ciampolillo fa proprie le parole del Genchi e parla di una «reazione delirante
del responsabile del taglia e incolla siculo-veneto, Anzà, che ha partorito
l’ennesimo rozzo, volgare turpiloquio-sproloquio» [ALLEGATO N.5].
Nell’articolo, oltre a far riferimento ad un «indecoroso e letterale copiato
dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro», si insinuava
nel lettore l’idea di una «celerità a dir poco sospetta» con la quale lo stesso
Piano era stato partorito, si definiva lo stesso «un cumulo di ridicolaggini» e
si paventavano «ipotesi di truffa» a carico dei suoi redattori. In esso il
Ciampolillo affermava, infine, che per la redazione di tale Piano il prof. Adolfo
Parmaliana avesse «personalmente percepito € 75.000». Tale circostanza –
come è stato fin dall’inizio contestato – è del tutto falsa e non ha avuto mai
alcun riscontro probatorio da parte del convenuto.
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole
incriminate
La provocazione, a questo punto di ogni tipo, è ormai dietro l'angolo. La
scoperta della truffa del Piano copiato da quello del Veneto, l'intervento di
"Striscia la notizia" e della troupe del programma "Reality" de La7, lo ha fatto
letteralmente scoppiare. Analoga la reazione delirante del responsabile del
"taglia e incolla" siculo-veneto, Anzà, che ha partorito l'ennesimo rozzo,
volgare turpiloquio-sproloquio, questa volta anche contro Legambiente, rea di
12 DI 17
averlo colto con le mani nella marmellata della scopiazzatura. Uno scritto
farneticante, tanto pieno di insulti e di sfrenata autoesaltazione da lasciare
attoniti e perplessi circa lo stato comportamentale dell'autore.
http://old.ecceterra.org/docum.php?id=1310
IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO DA “DECONTAMINAZIONE SICILIA IL 21
NOVEMBRE 2007 in cui sono inserite le parole incriminate
Purtroppo, l’opera monumentale, partorita con celerità a dir poco sospetta, si è
rivelato un indecoroso e letterale “copiato” dell’omologo Piano della
Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un
cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa.
prof. Adolfo Parmaliana avesse «personalmente percepito € 75.000».
(vedasi la stipula delle convenzioni con i collaboratori alla redazione del Piano
citati nel frontespizio)
PAG 17 COMPARSA CONCLUSIONALE
Il Ciampolillo ha sfruttato il canale del web e la sua diffusione e diffusività per
attaccare Salvatore Anzà, spacciando per vere (e dunque di pubblico interesse)
notizie ed informazioni che, invece, non lo erano. Si è visto, infatti, che: non è
vero che il Piano sulla qualità dell’aria della Regione Siciliana sia stato
integralmente copiato da quello della Regione Veneto; non c’è alcuna
ipotesi di truffa, nessuna indagine penale; nessun fondo pubblico è stato
utilizzato per la redazione del Piano e nessun compenso extra è stato
corrisposto a consulenti e men che meno allo stesso Anzà; nessuna
conferenza di servizi è stata “truccata” o esautorata dei poteri; nessuna
“megatruffa” o frode è stata perpetrata dal Dott. Salvatore Anzà e dal suo
ufficio; nessun operato “disdicevole, aprofessionale o inetto” ha caratterizzato
l’operato del Dott. Anzà; nessuna danno all’ambiente, ai cittadini e all’Erario è
allo stesso ascrivibile.
28 NOVEMBRE 2014 Disposta l'imputazione coatta per Sparma e per i dirigenti
Anzà e Tolomeo
Il giudice delle indagini preliminari Marina Petruzzella (nella foto sopra) ha
disposto l'imputazione coatta per l'ex assessore regionale al Territorio
Gianmaria Sparma
…….. E adesso il giudice delle indagini preliminari Marina Petruzzella chiama in
causa l'ex assessore al Territorio Gianmaria Sparma e gli ex direttori generali
Salvatore Anzà e Pietro Tolomeo. Per il troppo tempo trascorso, la procura
aveva chiesto l'archiviazione, il giudice ha invece disposto l'imputazione coatta.
Con parole durissime: «Senza mezzi termini, gli uffici della Regione siciliana
obbligati dalla legge di tutti gli specifici atti a tutela della salute pubblica contro
l'inquinamento atmosferico sono tra i diretti principali responsabili della
13 DI 17
scadente qualità dell'aria in molte zone dell'isola », ma anche dei «livelli
crescenti di inquinamento oltre i limiti consentiti dalla legge, che da anni non
smettono di registrarsi nell'isola».
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/28/nessun-
atto-contro-linquinamento-il-gip-processate-lex-assessore-
regionalePalermo06.html
PROCEDIMENTO N 17603 2012 PROVENIENTE DAL N 9963 2009 G.I.P.
PETRUZZELLA
PROCURATORE DOTTORESSA CLAUDIA BEVILACQUA
7 APRILE 2015 SI È TENUTA L'UDIENZA CONTRO ANZÀ, LA CLOACA E
SPARMA (EX ASSESSORE DELL'ARTA) A SEGUITO DELL'IMPUTAZIONE COATTA
CHIESTA DAL GIP PETRUZZELLA RELATIVA AI MANCATI INTERVENTI SULLA
QUALITÀ DELL'ARIA (ANCHE IL PIANO COPIATO); IL 28 APRILE SI TERRÀ
L'UDIENZA DAVANTI AL GUP NICASTRO; L'AVVOCATURA DELLO STATO SI È
COSTITUITA PARTE CIVILE PER L'AMMINISTRAZIONE REGIONALE.
14 DI 17
15 DI 17
LE PAROLE (che dovrebbero essere prove di accuse) RIPETUTE SINO
ALLA NOIA SCONCLUSIONATE ma ancor più grave mi si vengono
attribuite affermazioni di soggetti diversi da me la mia unica
responsabilità averli riportati sui blogs del Comitato ( …nella
presentazione della denuncia alla Repubblica non era ravvisabile
calunnia, essendovi stata semplice richiesta all’autorità inquirente di
accertare se nei fatti potessero ravvisarsi estremi di reato;- Cass. Pen,
7.3.2006 n. 18090
PAG 3
“vicende oscure” PAG 3
“gettando fango” PAG 3
PAG 4
“una delle più spregiudicate operazioni della storia della Regione Sicilia” (Sic!)
ELENCO CON VIRGOLE A PAG 7
“inettitudine” PAG 7
16 DI 17
“truffa” PAG 7
“frode” PAG 7
“danno all’erario”, ecc.…! PAG 7
«attentato alla salute pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle
Femmine» PAG 9
«conferenze di servizi incomprensibili per indirizzo e modalità» PAG 9
«una vera e propria farsa» PAG 9
«deliberatamente trasformata in pura formalità» PAG 9
«non previste dalla legge» PAG 9
«volutamente sbrigativa e superficiale» PAG 9
ALLEGATO N. 1
«al risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di tutti gli interessi concreti e
legittimi che sono in gioco» PAG 9
ALLEGATO N. 2
«di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi» PAG 9
«di aver posto in secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di
ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela dell’ambiente di Isola
delle Femmine»
«allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto
dal precedente funzionario» PAG 9
«autorizzare l’Italcementi di Isola delle Femmine all’uso del pet-coke» PAG 9
ALLEGATO N. 4
«un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo» PAG 9
«ha cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il
provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di
emettere, ciò con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro
alla tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela
della salute degli abitanti il territorio» PAG 9
«fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito
dalla porta», e cioè «l’uso di una sostanza altamente nociva». PAG 9 E 10
“improntato ad inettitudine” (frase utilizzata dal Ciampolillo a pag. 9 della
comparsa di risposta e di cui si è già chiesta la cancellazione, in quanto
offensiva, all’udienza del 28/12/2011) PAG 11
…… formali richieste di intervento a diversi soggetti istituzionali
«di quanti hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei
cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di danno per il pubblico
erario» PAG 12 ALLEGATO N. 4
«di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi» PAG 13
«fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito
dalla porta», «l’uso di una sostanza altamente nociva» PAG 13
ALLEGATO N. 3
«gravi fatti» PAG 13
«vicende oscure». PAG 13
«una vera e propria truffa» PAG 13
“Megatruffa” PAG 13
17 DI 17
«indecoroso e letterale copiato dell’omologo Piano della Regione
Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un cumulo
di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa» PAG 13
«operato disdicevole ed aprofessionale» PAG 13
«appropriati di un lavoro intellettuale altrui e che hanno gettato grave
discredito dell’immagine istituzionale».PAG 13
«un manipolo di sconsiderati e sprovveduti redattori» PAG 13
“gravi fatti” PAG 13
“scandalo in piena regola” PAG 13
“vera e propria truffa” PAG 13
«circa il livello di obiettività dei personaggi coinvolti» PAG 13
«si è in presenza di un atto di programmazione fasullo e inapplicabile,
organizzato ai danni dell’Amministrazione, dell’ambiente e dei cittadini, dai
possibili risvolti truffaldini, specie nel caso in cui tramite lo stesso si fossero
programmati interventi finanziari o, caso ancor più grave, fossero già attivati
interventi finanziari» PAG 13 E 14 PAG 16
“refusi” PAG 16
“copia-incolla” PAG 16
“truffa ai danni della Regione e dei cittadini” PAG 16
PAG 17
“truccata” PAG 17
“megatruffa” PAG 17
“disdicevole, aprofessionale o inetto” PAG 17
non solo ai lettori ma addirittura ad interlocutori istituzionali
(Commissioni Parlamentari, Commissioni regionali, Prefetto, Assessore,
Dirigente Generale, Presidente della Provincia, Sindaci, ecc.) ed all’Autorità
Giudiziaria (Procura della Repubblica - Nuclei Operativi Ecologici dei
Carabinieri - Polizia Provinciale di Palermo)
“vicende oscure” PAG 21

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Ciampolillo giuseppe anza' salvatore procedimento 9916 2011 memoria udienza 2...
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Ciampolillo giuseppe anza' salvatore procedimento 9916 2011 memoria udienza 2...
 

Le specifiche accuse di anza contro ciampolillo

  • 1. 1 DI 17 TRIBUNALE CIVILE PALERMO SEZ. I – G.U. ILL.MO DOTT. GIULIO CORSINI R.G. 9916/2011 COMPARSACONCLUSIONALE Del Dott. Salvatore Anzà, con gli Avv.ti Salvatore Ferrara e Giuseppe Ugo Abbate, Attore Contro Il Sig. Giuseppe Ciampolillo, conl’Avv. Giacomo Cirincione, Convenuto PAG 3 COMPARSA CONCLUSIONALE … Dott. Anzà il quale, in tutti gli articoli di cui sopra, veniva presentato ai lettori come un soggetto responsabile di provvedimenti illegittimi, coinvolto in “vicende oscure”, il quale, favorendo poco chiari interessi privati, ha operato nell’esercizio delle sue funzioni del tutto arbitrariamente e senza alcuno scrupolo, “gettando fango” sull’Amministrazione Regionale e rendendosi, così, responsabile di una grave truffa ai danni dello Stato, della Regione e dei cittadini. IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate Comunicato del Comitato Decontaminazione Sicilia pubblicato dal sito eccetera ”IL FANGO SU CHI?” Una vicenda oscura, in cui sono coinvolte soprattutto le persone che hanno gettato il fango su Gioacchino Genchi e Alessandro Pellerito, quelle che ne hanno deciso la rimozione arbitraria senza alcuno scrupolo. Ciò che oggi si preannuncia, sembra uno scandalo in piena regola, tanto che a questo punto si chiede un immediato intervento dell'Assessore Interlandi sui responsabili (il dirigente del Servizio 3, dott. Salvatore Anzà, ed il Dirigente Generale del Dipartimento Territorio e Ambiente, arch. Pietro Tolomeo) dei gravi fatti che colpiscono in prima persona lei stessa, in quanto firmataria inconsapevole di ciò che sembrerebbe configurarsi una vera e propria truffa". I ruoli si stanno invertendo e i " persecutori " rischiano di diventare i " perseguitati " e tutto lascia ben sperare che la "Interlandi" sia fermamente decisa a perseguire chi si trova implicato in questa oscura faccenda. PAG 3 COMPARSA CONCLUSIONALE In essi il Dott. Salvatore Anzà veniva apertamente ed esplicitamente accusato di illiceità amministrative, di falso e di sperpero di denaro pubblico e veniva finanche ipotizzata la sussistenza di responsabilità penale (truffa).
  • 2. 2 DI 17 IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI, LA SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI ATTO DI PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE, ORGANIZZATO AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI FOSSERO PROGRAMMATI INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ GRAVE, FOSSERO GIÀ ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI. PER QUANTO SINTETICAMENTE ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA NECESSITÀ DELL’IMMEDIATO RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DI QUANTI HANNO OPERATO FRAUDOLENTEMENTE AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE E DEI CITTADINI SICILIANI, NONCHÉ LA VERIFICA DI IPOTESI DI DANNO PER IL PUBBLICO ERARIO CHE NE POTESSE DERIVARE. PAG 4 COMPARSA CONCLUSIONALE Tale Piano viene più volte definito dal Ciampolillo come un “copia e incolla” del corrispondente Piano della Regione Veneto, come “una delle più spregiudicate operazioni della storia della Regione Sicilia” (Sic!). IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate ?????????????????????????????????’ PAG 6 e 7 COMPARSA CONCLUSIONALE Nulla dunque, in termini di responsabilità e di “aprofessionalità”, può essere attribuito al Dott. Anzà il quale, da poco insediatosi quale dirigente del Servizio 3 ARTA, destinato alla prevenzione dell’inquinamento, si è, invece, adoperato in tempi strettissimi alla redazione del Piano in questione, onerandosi della correzione degli errori e/o omissioni precedentemente commessi. Il fatto che sia stato preso come modello un omologo Piano Regionale non può di per sé giustificare le gravi accuse mosse al Dott. Anzà, atteso, peraltro, che lo schema seguito è, in ogni caso, predeterminato per legge (si vedano i richiami effettuati nell’atto introduttivo all’art. 5, comma 1, del D.M. 1 ottobre 2002 n. 261, in relazione a struttura e contenuti dei piani e dei programmi di cui all’art. 8 del D.Lgs. n. 351 del 1999, che dettano una struttura ed una sequenza logica predefinita a livello ministeriale che non lascia margini interpretativi e/o possibilità di discostarsi da tale struttura). Tale circostanza è stata confermata dallo stesso CTU, Ing. D’Agostino, che parla di schemi “necessitati”. In considerazione della documentazione – non contestata – prodotta dall’Anzà, ed alla luce della espletata CTU, è da ritenersi, pertanto, priva di verità e fondatezza ogni affermazione propalata dal Ciampolillo negli scritti per cui è
  • 3. 3 DI 17 causa e volta a rilevare una qualsiasi responsabilità o “inettitudine” del Dott. Salvatore Anzà, o finanche ipotesi di “truffa”, “frode”, “danno all’erario”, ecc.…! IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate ???????????????????????????????????’ PAG 9 COMPARSA CONCLUSIONALE Negli scritti per cui è causa Ciampolillo coinvolge il Dott. Anzà additandolo ai lettori del suo blog come il responsabile di provvedimenti illeciti ed assolutamente illegittimi per aver «attentato alla salute pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle Femmine», portando avanti «conferenze di servizi incomprensibili per indirizzo e modalità» che sarebbero «una vera e propria farsa». Tra queste, in particolare, fa riferimento alla conferenza di servizi relativa alla pratica Italcementi che si diceva essere stata dal’Anzà «deliberatamente trasformata in pura formalità», secondo modalità «non previste dalla legge» e con impostazione «volutamente sbrigativa e superficiale» [ALLEGATO N. 1]. IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate (lettera raccomandata di LEGAMBIENTE pubblicata sul sito del Comitato) Al Prefetto di Palermo Dr. Marino Via Cavour Palermo Alla Procura della Repubblica c/o Tribunale di Palermo Piazza Vittorio Emanuele Orlando Palermo All’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente Via Ugo La Malfa,162 Palermo All’Arpa Sicilia Via Ugo La Malfa,162 Palermo Al Presidente della Provincia Regionale di Palermo Al Sindaco del Comune di Isola delle Femmine Al Sindaco del Comune di Palermo Agli Organi di Stampa Oggetto: Richiesta intervento a tutela della salute pubblica, relativamente alla richiesta di modifica delle autorizzazioni alle emissioni in atmosfera da parte della Ditta Italcementi S.p.A. Isola delle Femmine. La conferenza di servizio svoltasi in data 04/07/2007 presso gli uffici del Servizio 3 dell’Assessorato Territorio e Ambiente, rappresenta l’ennesimo attentato alla salute pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle Femmine e coinvolge l’intero territorio palermitano che dovrà subire l’aumento delle polveri killer in atmosfera derivanti dal trasferimento su gommato del Pet- coke. Ricordiamo che già precedentemente questa associazione era intervenuta rappresentando le criticità che si erano manifestate nella movimentazione, nel trasferimento e nello stoccaggio del micidiale carbone, tanto che la Capitaneria di Porto e l’Autorità Portuale erano intervenute bloccando temporaneamente il trasferimento nel porto di Palermo, anche sollecitati dalle innumerevoli proteste dei cittadini. Si chiede di intervenire
  • 4. 4 DI 17 urgentemente a tutela della salute e dell’incolumità pubblica, verificando se le procedure attivate siano conformi alle normative vigenti e se tale attività possa essere svolta senza nocumento o pregiudizio per l’intera collettività. Palermo,lì 05/07/07 Legambiente Palermo protocollo 45549 Isola delle Femmine 7.7.2007 Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Territorio ed Ambiente Servizio 2/V.A.S./V.I.A. Via Ugo La Malfa Palermo Assessorato Territorio e Ambiente Dipartimento Territorio ed Ambiente Dr. Tolomeo Pietro Via Ugo La Malfa Palermo Alla Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo c.a. dott. Roberto Scarpinato Comando Carabinieri Nucleo Operativo Ecologico c.a. Maresciallo Sapuppo Via Resuttana 360 90146 Palermo Fax 0915125142 (Oggetto: Ditta Italcementi Isola delle Femmine Richiesta di modifica dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera. Convocazione della Conferenza di Servizi ai sensi dell’art 269 del D.Lgs 3 aprile 2006 n. 152) l’Assessorato Territorio e Ambiente Servizio 3 Tutela dall’inquinamento Atmosferico indirizza: alla ditta Italcementi di Isola delle Femmine, Commissione Provinciale Tutela Ambiente Palermo e Comune di Isola delle Femmine, comunicazione di convocazione della Conferenza dei Servizi per il giorno 4 Luglio 2007 alle ore 11 presso la sede dell’Assessorato Territorio e Ambiente Sicilia. -Il Servizio 3 Tutela dall’inquinamento atmosferico diretto dal dott. Anzà ha convocato e presieduto la conferenza di servizi ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs. n. 152/06 finalizzata al rilascio della autorizzazione alle emissioni in atmosfera da parte della ditta Italcementi di Isola delle Femmine -La conferenza di Servizi, si è tenuta in modo incomprensibile nel suo indirizzo nella sua modalità e nelle finalità che la legge affida a tale istituto partecipativo. -La conferenza dei servizi è stata, deliberatamente, trasformata in pura “formalità” se non in vera e propria farsa.
  • 5. 5 DI 17 -Il verbale redatto della Conferenza dei servizi composto da qualche riga è lo specchio della pura formalità burocratica. -Alla ditta Italcementi rappresentata da un nutrito gruppo di dirigenti non è stato neanche chiesto di esporre gli aspetti progettuali delle istanze presentate, d'altronde ad essi non è stata rivolta alcuna domanda, tanto meno osservazioni di carattere tecnico. -La conferenza, da istruttoria, sembra essersi trasformata in decisoria (circostanza non prevista dalla legge) -Un altro elemento indicativo della impostazione volutamente sbrigativa e superficiale: la durata della conferenza dei servizi 45 minuti. ° in considerazione con quanto sopra riportato; ° in considerazione di quanto richiesto in data 9.2.2007 dal Servizio 2/V.I.A.- V.A.S; ° in considerazione di quanto stabilito dal comma 3 art. 267 del D.Lgs 3 aprile 2006 n 152 delle Norme in materia Ambientale . Chiede di verificare: - la validità della conferenza di servizi del 4.07.07; - la legittimità dell’intervento del Servizio 3. Tutto ciò premesso, il sottoscritto propone denuncia contro chiunque si sia reso a vario titolo responsabile dei fatti sopra narrati affinché vengano perseguiti penalmente in ordine alle fattispecie di reato che si ravviseranno. per il Comitato Cittadino Isola Pulita Giuseppe Ciampolillo PAG 9 COMPARSA CONCLUSIONALE Tale comportamento attribuito al responsabile dell’Ufficio, dott. Anzà, ha arrecato – secondo l’autore del testo – un grave danno all’erario in quanto l’Amministrazione, a causa di tali illeciti, verrebbe chiamata «al risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di tutti gli interessi concreti e legittimi che sono in gioco». IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate Palermo,lì 19/07/07 A:Dirigente Generale Dipart.to Regionale Territorio e Ambiente Dottore Pietro Tolomeo
  • 6. 6 DI 17 Fax 091 7077877 Prot 68819 26.9.07 DTA DG E : Sindaco di Isola delle Femmmine Fax 091 8678616 e p.c.Legambiente – Palermo Procura della Repubblica di Palermo p.m. dottor Guardì Oggetto: Comitato Isola Pulita-diffida Siamo venuti a conoscenza che presso codesto assessorato-regionale per l’ambiente si svolgerà una riunione, ove parteciperanno l’istante-Italcementi, il Sindaco di Isola delle Femmine ed il Dirigente di questo Ufficio, Dott.Tolomeo. Lo scopo del suddetto incontro dovrebbe essere quello di autorizzare, temporaneamente, l’uso del pet-coke; ……………. Ci auguriamo di non dovere intraprendere un ulteriore battaglia legale innanzi al Tribunale Amministrativo, ove state pur certi chiederemo non soltanto l’annullamento di un provvedimento assolutamente illegittimo, ma anche la condanna dell’amministrazione procedente al risarcimento dei danni derivante dalla lesione di tutti gli interessi concreti e legittimi che sono in gioco. PAG 9 e 10 COMPARSA CONCLUSIONALE E vi è di più. Il Ciampolillo contesta espressamente al Dott. Salvatore Anzà «di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi», «di aver posto in secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela dell’ambiente di Isola delle Femmine», di aver indetto delle conferenze di servizi illecite «allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto dal precedente funzionario» ed in difformità rispetto a quanto stabilito dal T.A.R. Sicilia per «autorizzare l’Italcementi di Isola delle Femmine all’uso del pet-coke» [ALLEGATO N. 4]. Al Dott. Anzà veniva, così, espressamente attribuita la responsabilità di «un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo», riportando che lo stesso «ha cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di emettere, ciò con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro alla tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti il territorio», tentando, peraltro, con tale comportamento doloso e illecito di «fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta», e cioè «l’uso di una sostanza altamente nociva».
  • 7. 7 DI 17 IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate (le frasi riportate nei documenti depositati dall’Anzà sono state scritte dall’avvocato Canto consulente del Comitato Isola Pulita) STUDIO LEGALE CANTO V.le Croce rossa 113 scala c 90146 Palermo Tel 091424120 fax 091 524126 Email avvantoniocanto@yahoo.it Email avvdavidecanto@libero.it Avv Antonio Canto Cassazionista Revisiore contabile Avv Davide Canto Avv Venera Miccichè Dott.sa Debora Valenti Dottor Alberto Dandone Spett.le Assessore Territorio Regionale Ambiente Via Ugo la malfa 169 90146 palermo E p.c. Commissione di garanzia per la Trasparenza L’Imparzialità delle Pubbliche Amministrazioni e La Verifica delle Situazioni Patrimoniali Via Generale Magliocco 46 90141 PALERMO E Dirigente generale Dipartimento territorio Ambiente Via Ugo La Malfa 169 90146 Palermo E Sen Tommaso Sodano Presidente della XIII Commissione Territorio Ambiente e Beni Culturali Roma Fax 0667063629 Palermo Lì 08/11/2007 Oggetto: Comitato Isola Pulita Legambiente-Italcementi-procedura A.I.A. Sono stato incaricato dal Presidente del Comitato Isola Pulita Legambiente per segnalare alcune, a nostro avviso, irregolarità che sono avvenute in seno al servizio 3 del Dipartimento Territorio Ambiente preposto alla “Tutela dall’inquinamento atmosferico”, ove è stato nominato responsabile, l’8/1/2007, il Dottore Anzà. Precisiamo che tale nomina è seguita alla revoca del precedente responsabile Dottor Gioacchino Genchi;
  • 8. 8 DI 17 tale precisazione non viene menzionata a caso, ma perché denota una anomalia se si considera che il Dottor Genchi era un chimico specializzato ed invece il dottor Anzà è un geologo, derivandone come logica conseguenza che il soggetto più idoneo alla tutela dell’inquinamento atmosferico dovrebbe essere maggiormente un chimico e non un geologo. Ciò precisato si rileva che dal momento della sua nomina il dottor Anzà, insabbiando le iniziative del dottor Genchi, ha posto in secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela dell’ambiente di isola delle femmine. Nello specifico è accaduto che in data 04/07/07, 25/09/07 e 17/10/07 ha indetto delle conferenze di servizio per quella del 25/09/07 non vi è regolare verbale) allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto dal precedente funzionario, confortato nelle sue iniziative dal T.A.R., che autorizzasse la Italcementi di isola delle Femmine all’uso del pet-coke. Tale provvedimento sostanzialmente sarebbe stato il risultato di un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo; ciò in quanto l’autorizzazione all’uso del pet-coke è oggetto specifico, unitamente a tutte le altre autorizzazione, del procedimento A.I.A. che si sta svolgendo presso un servizio diverso del Dipartimento, ossia il servizio 2. In altri termini con tale condotta il Dottor Anzà ha cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di emettere, ciò con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro la tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti il territorio. Sottolineamo in tale direzione che qualsiasi provvedimento in materia può essere e deve essere emesso esclusivamente nell’ambito della procedura A.I.A., unica che offre le garanzie per la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente; inoltre proprio per la peculiarità del territorio di Isola delle Femmine, nessun provvedimento può essere preso, specie in via provvisoria, senza il parere favorevole degli organismi preposti alla tutela dell’ambiente. A rafforzare quanto appena detto si sottolinea che l’uso del pet.-coke rientra nell’ambito di u n ben più ampio progetto di ammodernamento che la italcementi aveva già presentato nel 28/8/2004 ed avente ad oggetto “ammodernamento consistente in modifiche da ritenersi sostanziali” per cui vi era la inderogabile necessità di uno studio di impatto ambientale da sottoporre all’analisi della procedura A.I.A., proprio come dispone l’art 5 D.P.R. 12/4/1996, oltre che la Comunità Europea, in conformità al Protocollo di Kyoto.
  • 9. 9 DI 17 In altre parole stava per essere permesso, facendo entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta, l’uso di una sostanza altamente nociva, oltre che delle norme poste come principi cardine dei procedimenti amministrativi, ovvero in particolare del “non aggravamento dell’azione amministrativa. PAG 12 COMPARSA CONCLUSIONALE Negli articoli in questione, inoltre, vi sono anche formali richieste di intervento a diversi soggetti istituzionali (XIII Commissione Parlamentare Territorio ed Ambiente del Senato, Commissione Regionale di garanzia per la trasparenza e l’imparzialità delle pubbliche amministrazioni della Regione Siciliana, Autorità Giudiziaria, On.le Assessore al Territorio e Ambiente, Dirigente Generale del Dipartimento, Prefetto, ecc.), le quali vengono sollecitate ad un intervento per accertare le responsabilità del Dott. Anzà e «di quanti hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario». IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI, LA SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI ATTO DI PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE, ORGANIZZATO AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI FOSSERO PROGRAMMATI INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ GRAVE, FOSSERO GIÀ ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI. PER QUANTO SINTETICAMENTE ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA NECESSITÀ DELL’IMMEDIATO RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI «di quanti hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario». CHE NE POTESSE DERIVARE. PAG 13 COMPARSA CONCLUSIONALE (ripetizione delle PAG 9 e 10 COMPARSA CONCLUSIONALE LETTERA AVVOCATO CANTO PER CONTO DEL COMIATO CITTADINO ISOLA PULITA ) Ciampolillo, d'altronde, difende espressamente l’amico Genchi, contestando espressamente al Dott. Salvatore Anzà «di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi» [ALLEGATO N. 4] e di aver tenuto un comportamento illecito per «fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta», e cioè «l’uso di una sostanza altamente nociva». PAG 13 E 14 COMPARSA CONCLUSIONALE
  • 10. 10 DI 17 Nell’articolo ALLEGATO AL N. 3 Ciampolillo presenta il Dott. Anzà come un soggetto coinvolto in «gravi fatti» ed in «vicende oscure». Parla, con riferimento all’odierno attore, di «una vera e propria truffa». Facendo riferimento al “Piano Regionale di coordinamento per la tutela della qualità dell’aria ambiente”, redatto dall’Ufficio del Dott. Anzà, il Ciampolillo parla di una “Megatruffa” che si è rivelata un «indecoroso e letterale copiato dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa». L’autore rincara la dose e, con riferimento al Dott. Anzà e degli altri redattori del Piano, usa le seguenti espressioni: «operato disdicevole ed aprofessionale» di coloro i quali si sono «appropriati di un lavoro intellettuale altrui e che hanno gettato grave discredito dell’immagine istituzionale». Questi ultimi, con affermazioni apodittiche, venivano, così, presentati al pubblico come «un manipolo di sconsiderati e sprovveduti redattori». Dopo aver attribuito più volte, nel corso dell’articolo, al Dott. Anzà la responsabilità di “gravi fatti”, di uno “scandalo in piena regola” e di una “vera e propria truffa”, e dopo aver manifestato la preoccupazione del Comitato cittadino Isola pulita «circa il livello di obiettività dei personaggi coinvolti» nella procedura di autorizzazione integrata ambientale richiesta dalla Italcementi, il Ciampolillo conclude, con riferimento al predetto Piano, con le seguenti considerazioni: «si è in presenza di un atto di programmazione fasullo e inapplicabile, organizzato ai danni dell’Amministrazione, dell’ambiente e dei cittadini, dai possibili risvolti truffaldini, specie nel caso in cui tramite lo stesso si fossero programmati interventi finanziari o, caso ancor più grave, fossero già attivati interventi finanziari». Anche al termine di questo articolo pieno di accuse non argomentate e del tutto incontinenti, il Ciampolillo si rivolge alle Autorità chiedendo che si proceda all’accertamento della responsabilità di chi ne è stato il redattore e di quanti «hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché la verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario che ne potesse derivare». IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate ISOLA DELLE FEMMINE NOVEMBRE 2007 ………….. QUESTA VOLTA SI TRATTA DI UNA MEGA “BUFALA” CHE, TUTTAVIA, SEMBREREBBE AVERE ANCHE I CONNOTATI DI UNA “Megatruffa”: SI TRATTA DEL PIANO REGIONALE DI COORDINAMENTO PER LA TUTELA DELLA QUALITÀ DELL’ARIA AMBIENTE. PURTROPPO, L’OPERA MONUMENTALE, PARTORITA CON CELERITÀ A DIR POCO SOSPETTA, SI È RIVELATO UN «indecoroso e letterale copiato dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa». PER QUANTO RIGUARDA LE AGGRAVANTI, A PARTE L’OPERATO DISDICEVOLE ED APROFESSIONALE DEI REDATTORI, CHE SI SONO APPROPRIATI DI UN LAVORO INTELLETTUALE ALTRUI, RESTA INNANZITUTTO GRAVE IL DISCREDITO DELL’IMMAGINE ISTITUZIONALE SUBITO
  • 11. 11 DI 17 DALL’AMMINISTRAZIONE REGIONALE, IN PRIMIS NEI CONFRONTI DELLA REGIONE VENETO E POI DA TUTTO IL RESTO. MA AL DANNO SI AGGIUNGE ANCHE LA BEFFA, SE SOLO SI CONSIDERA CHE IL MANIPOLO DEGLI SCONSIDERATI E SPROVVEDUTI REDATTORI È ANDATO A COPIARE UN PIANO CHE PROPRIO PER LA SUA INIDONEA IMPOSTAZIONE STRUTTURALE DI BASE, AVEVA GIÀ RICEVUTO A SUO TEMPO UNA BOCCIATURA DA PARTE DELL’UNIONE EUROPEA PER QUANTO RIGUARDA GLI ASPETTI PRETTAMENTE ISTITUZIONALI, LA SITUAZIONE APPARE OLTREMODO GRAVE. SI È IN PRESENZA DI ATTO DI PROGRAMMAZIONE FASULLO E INAPPLICABILE, ORGANIZZATO AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE, DELL’AMBIENTE E DEI CITTADINI, DAI POSSIBILI RISVOLTI TRUFFALDINI SPECIE NEL CASO IN CUI TRAMITE LO STESSO SI FOSSERO PROGRAMMATI INTERVENTI FINANZIARI O, CASO ANCOR PIÙ GRAVE, FOSSERO GIÀ ATTIVATI INTERVENTI FINANZIARI. PER QUANTO SINTETICAMENTE ESPOSTO SI RITIENE CHE VI SIA LA NECESSITÀ DELL’IMMEDIATO RITIRO DEL PIANO, DELL’ACCERTAMENTO DELLE RESPONSABILITÀ DELLA SUA REDAZIONE ED ORGANIZZAZIONE, DI PROVVEDIMENTI NEI CONFRONTI DI QUANTI HANNO OPERATO FRAUDOLENTEMENTE AI DANNI DELL’AMMINISTRAZIONE E DEI CITTADINI SICILIANI, NONCHÉ LA VERIFICA DI IPOTESI DI DANNO PER IL PUBBLICO ERARIO CHE NE POTESSE DERIVARE. PAG 13 E 14 COMPARSA CONCLUSIONALE La malafede del Ciampolillo la si può facilmente riscontrare anche in questi scritti ove coglie, ancora una volta, l’occasione per difendere l’amico Genchi e per dargli la parola. Anche con riferimento al Piano della qualità dell’aria il Ciampolillo fa proprie le parole del Genchi e parla di una «reazione delirante del responsabile del taglia e incolla siculo-veneto, Anzà, che ha partorito l’ennesimo rozzo, volgare turpiloquio-sproloquio» [ALLEGATO N.5]. Nell’articolo, oltre a far riferimento ad un «indecoroso e letterale copiato dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro», si insinuava nel lettore l’idea di una «celerità a dir poco sospetta» con la quale lo stesso Piano era stato partorito, si definiva lo stesso «un cumulo di ridicolaggini» e si paventavano «ipotesi di truffa» a carico dei suoi redattori. In esso il Ciampolillo affermava, infine, che per la redazione di tale Piano il prof. Adolfo Parmaliana avesse «personalmente percepito € 75.000». Tale circostanza – come è stato fin dall’inizio contestato – è del tutto falsa e non ha avuto mai alcun riscontro probatorio da parte del convenuto. IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO in cui sono inserite le parole incriminate La provocazione, a questo punto di ogni tipo, è ormai dietro l'angolo. La scoperta della truffa del Piano copiato da quello del Veneto, l'intervento di "Striscia la notizia" e della troupe del programma "Reality" de La7, lo ha fatto letteralmente scoppiare. Analoga la reazione delirante del responsabile del "taglia e incolla" siculo-veneto, Anzà, che ha partorito l'ennesimo rozzo, volgare turpiloquio-sproloquio, questa volta anche contro Legambiente, rea di
  • 12. 12 DI 17 averlo colto con le mani nella marmellata della scopiazzatura. Uno scritto farneticante, tanto pieno di insulti e di sfrenata autoesaltazione da lasciare attoniti e perplessi circa lo stato comportamentale dell'autore. http://old.ecceterra.org/docum.php?id=1310 IL PERIODO COMPLETO PLUBBLICATO DA “DECONTAMINAZIONE SICILIA IL 21 NOVEMBRE 2007 in cui sono inserite le parole incriminate Purtroppo, l’opera monumentale, partorita con celerità a dir poco sospetta, si è rivelato un indecoroso e letterale “copiato” dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa. prof. Adolfo Parmaliana avesse «personalmente percepito € 75.000». (vedasi la stipula delle convenzioni con i collaboratori alla redazione del Piano citati nel frontespizio) PAG 17 COMPARSA CONCLUSIONALE Il Ciampolillo ha sfruttato il canale del web e la sua diffusione e diffusività per attaccare Salvatore Anzà, spacciando per vere (e dunque di pubblico interesse) notizie ed informazioni che, invece, non lo erano. Si è visto, infatti, che: non è vero che il Piano sulla qualità dell’aria della Regione Siciliana sia stato integralmente copiato da quello della Regione Veneto; non c’è alcuna ipotesi di truffa, nessuna indagine penale; nessun fondo pubblico è stato utilizzato per la redazione del Piano e nessun compenso extra è stato corrisposto a consulenti e men che meno allo stesso Anzà; nessuna conferenza di servizi è stata “truccata” o esautorata dei poteri; nessuna “megatruffa” o frode è stata perpetrata dal Dott. Salvatore Anzà e dal suo ufficio; nessun operato “disdicevole, aprofessionale o inetto” ha caratterizzato l’operato del Dott. Anzà; nessuna danno all’ambiente, ai cittadini e all’Erario è allo stesso ascrivibile. 28 NOVEMBRE 2014 Disposta l'imputazione coatta per Sparma e per i dirigenti Anzà e Tolomeo Il giudice delle indagini preliminari Marina Petruzzella (nella foto sopra) ha disposto l'imputazione coatta per l'ex assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma …….. E adesso il giudice delle indagini preliminari Marina Petruzzella chiama in causa l'ex assessore al Territorio Gianmaria Sparma e gli ex direttori generali Salvatore Anzà e Pietro Tolomeo. Per il troppo tempo trascorso, la procura aveva chiesto l'archiviazione, il giudice ha invece disposto l'imputazione coatta. Con parole durissime: «Senza mezzi termini, gli uffici della Regione siciliana obbligati dalla legge di tutti gli specifici atti a tutela della salute pubblica contro l'inquinamento atmosferico sono tra i diretti principali responsabili della
  • 13. 13 DI 17 scadente qualità dell'aria in molte zone dell'isola », ma anche dei «livelli crescenti di inquinamento oltre i limiti consentiti dalla legge, che da anni non smettono di registrarsi nell'isola». http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2014/11/28/nessun- atto-contro-linquinamento-il-gip-processate-lex-assessore- regionalePalermo06.html PROCEDIMENTO N 17603 2012 PROVENIENTE DAL N 9963 2009 G.I.P. PETRUZZELLA PROCURATORE DOTTORESSA CLAUDIA BEVILACQUA 7 APRILE 2015 SI È TENUTA L'UDIENZA CONTRO ANZÀ, LA CLOACA E SPARMA (EX ASSESSORE DELL'ARTA) A SEGUITO DELL'IMPUTAZIONE COATTA CHIESTA DAL GIP PETRUZZELLA RELATIVA AI MANCATI INTERVENTI SULLA QUALITÀ DELL'ARIA (ANCHE IL PIANO COPIATO); IL 28 APRILE SI TERRÀ L'UDIENZA DAVANTI AL GUP NICASTRO; L'AVVOCATURA DELLO STATO SI È COSTITUITA PARTE CIVILE PER L'AMMINISTRAZIONE REGIONALE.
  • 15. 15 DI 17 LE PAROLE (che dovrebbero essere prove di accuse) RIPETUTE SINO ALLA NOIA SCONCLUSIONATE ma ancor più grave mi si vengono attribuite affermazioni di soggetti diversi da me la mia unica responsabilità averli riportati sui blogs del Comitato ( …nella presentazione della denuncia alla Repubblica non era ravvisabile calunnia, essendovi stata semplice richiesta all’autorità inquirente di accertare se nei fatti potessero ravvisarsi estremi di reato;- Cass. Pen, 7.3.2006 n. 18090 PAG 3 “vicende oscure” PAG 3 “gettando fango” PAG 3 PAG 4 “una delle più spregiudicate operazioni della storia della Regione Sicilia” (Sic!) ELENCO CON VIRGOLE A PAG 7 “inettitudine” PAG 7
  • 16. 16 DI 17 “truffa” PAG 7 “frode” PAG 7 “danno all’erario”, ecc.…! PAG 7 «attentato alla salute pubblica dei cittadini del territorio di Isola delle Femmine» PAG 9 «conferenze di servizi incomprensibili per indirizzo e modalità» PAG 9 «una vera e propria farsa» PAG 9 «deliberatamente trasformata in pura formalità» PAG 9 «non previste dalla legge» PAG 9 «volutamente sbrigativa e superficiale» PAG 9 ALLEGATO N. 1 «al risarcimento dei danni derivanti dalla lesione di tutti gli interessi concreti e legittimi che sono in gioco» PAG 9 ALLEGATO N. 2 «di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi» PAG 9 «di aver posto in secondo piano, con lo scopo probabilmente in seguito di ignorarle, tutte quelle iniziative necessarie alla tutela dell’ambiente di Isola delle Femmine» «allo scopo di emettere un provvedimento, in contrasto con quanto disposto dal precedente funzionario» PAG 9 «autorizzare l’Italcementi di Isola delle Femmine all’uso del pet-coke» PAG 9 ALLEGATO N. 4 «un procedimento amministrativo del tutto arbitrario ed illegittimo» PAG 9 «ha cercato di istruire una pratica in modo da pervenire e giustificare il provvedimento provvisorio di autorizzazione, che lui illegittimamente tenta di emettere, ciò con la scusa di non danneggiare la fabbrica schermandosi dietro alla tutela del posto dei lavoratori, ma ignorando inqualificabilmente la tutela della salute degli abitanti il territorio» PAG 9 «fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta», e cioè «l’uso di una sostanza altamente nociva». PAG 9 E 10 “improntato ad inettitudine” (frase utilizzata dal Ciampolillo a pag. 9 della comparsa di risposta e di cui si è già chiesta la cancellazione, in quanto offensiva, all’udienza del 28/12/2011) PAG 11 …… formali richieste di intervento a diversi soggetti istituzionali «di quanti hanno operato fraudolentemente ai danni dell’Amministrazione e dei cittadini siciliani, nonché per la verifica di ipotesi di danno per il pubblico erario» PAG 12 ALLEGATO N. 4 «di aver insabbiato le iniziative del Dottor. Genchi» PAG 13 «fare entrare dalla finestra quello che per merito del dottor Genchi era uscito dalla porta», «l’uso di una sostanza altamente nociva» PAG 13 ALLEGATO N. 3 «gravi fatti» PAG 13 «vicende oscure». PAG 13 «una vera e propria truffa» PAG 13 “Megatruffa” PAG 13
  • 17. 17 DI 17 «indecoroso e letterale copiato dell’omologo Piano della Regione Veneto di alcuni anni addietro, con in più varie aggravanti, un cumulo di ridicolaggini e probabili ipotesi di truffa» PAG 13 «operato disdicevole ed aprofessionale» PAG 13 «appropriati di un lavoro intellettuale altrui e che hanno gettato grave discredito dell’immagine istituzionale».PAG 13 «un manipolo di sconsiderati e sprovveduti redattori» PAG 13 “gravi fatti” PAG 13 “scandalo in piena regola” PAG 13 “vera e propria truffa” PAG 13 «circa il livello di obiettività dei personaggi coinvolti» PAG 13 «si è in presenza di un atto di programmazione fasullo e inapplicabile, organizzato ai danni dell’Amministrazione, dell’ambiente e dei cittadini, dai possibili risvolti truffaldini, specie nel caso in cui tramite lo stesso si fossero programmati interventi finanziari o, caso ancor più grave, fossero già attivati interventi finanziari» PAG 13 E 14 PAG 16 “refusi” PAG 16 “copia-incolla” PAG 16 “truffa ai danni della Regione e dei cittadini” PAG 16 PAG 17 “truccata” PAG 17 “megatruffa” PAG 17 “disdicevole, aprofessionale o inetto” PAG 17 non solo ai lettori ma addirittura ad interlocutori istituzionali (Commissioni Parlamentari, Commissioni regionali, Prefetto, Assessore, Dirigente Generale, Presidente della Provincia, Sindaci, ecc.) ed all’Autorità Giudiziaria (Procura della Repubblica - Nuclei Operativi Ecologici dei Carabinieri - Polizia Provinciale di Palermo) “vicende oscure” PAG 21