EUROCRYOR SI OCCUPA DELLA PRODUZIONE DI VETRINE REFRIGERANTI SPECIALI, CURANDONE L’INTERO PROCESSO DI SVILUPPO. COMPRESE LE PIEGATURE DI NUMEROSI COMPONENTI IN ACCIAI, LEGHE D’ALLUMINIO, PLASTICHE; FASI OGGI SVOLTE ANCHE CON UNA NUOVA PRESSA PIEGATRICE SERVO-ELETTRONICA SAFANDARLEY, DISTRIBUITA NEL NORD EST ITALIA DA BETTO MACCHINE.

1. N62
DAL DIRE AL FARE
NOVEMBRE2017
www.lamieranews.it
Dalla buona piega,
alla buona tavola
EUROCRYOR SI OCCUPA DELLA PRODUZIONE DI VETRINE REFRIGERANTI SPECIALI,
CURANDONE L’INTERO PROCESSO DI SVILUPPO. COMPRESE LE PIEGATURE DI
NUMEROSI COMPONENTI IN ACCIAI, LEGHE D’ALLUMINIO, PLASTICHE; FASI OGGI
SVOLTE ANCHE CON UNA NUOVA PRESSA PIEGATRICE SERVO-ELETTRONICA
SAFANDARLEY, DISTRIBUITA NEL NORD EST ITALIA DA BETTO MACCHINE.
Gianandrea Mazzola
Non importa se si tratta di carni, salumi, piuttosto che
di pasticcini, frutta, verdura oppure gelati. Per Eurocryor
l’obiettivo è unico, ovvero quello di assicurare agli alimenti
le migliori soluzioni di refrigerazione commerciale, nate per
coniugare il gusto della forma con le più sofisticate tecniche,
per la più elevata valorizzazione del prodotto esposto con la
conservazione del sapore. Attività, questa, svolta dal 1991
presso la sede di Solesino (PD), mettendo a disposizione la
ricerca continua di nuove idee, di materiali e di tecnologie.
Un percorso che dal 2008 può giovare anche dell’ingresso
dell’azienda nel gruppo Epta: una nuova sinergia industriale
più moderna, che ha permesso uno sviluppo ancor più
marcato in tutto il mondo. «Presso la nostra unità produttiva
– spiega Ruggero Gallo, direzione industriale – sono circa
200 le persone oggi impiegate nelle varie fasi che concorrono
allo sviluppo di prodotto, per un fatturato che nel 2017 si
attesterà sui 24 milioni di euro. Il 60% è destinato oltre confine
mentre la restante parte, in crescita da qualche tempo, si
riferisce al mercato nazionale». Una produzione di vetrine
refrigeranti speciali, tailor made, da sempre core business
dell’azienda, progettati e costruiti internamente. Numerose
le fasi di lavorazione coinvolte, tra cui anche la delicata
piegatura di molte componenti, strutturali ed estetiche, in
diversi materiali. Una parte del ciclo di sviluppo di prodotto

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per la quale Eurocryor impiega oggi anche una nuova pressa
piegatrice servo-elettronica SafanDarley E-Brake 50 2050 NS,
fornita da Betto Macchine di Rubano (PD). «In realtà – precisa
Gallo – il Gruppo Epta ha acquisito ben cinque nuove presse
SafanDarley (www.safandarley.com), distribuendole poi nei
siti produttivi dei vari brand. Una installata presso la nostra
sede; due si trovano nello stabilimento Costan, a Limana,
Belluno, specializzata nella fornitura di attrezzature frigorifere
per la refrigerazione commerciale; le rimanenti sono invece in
Francia, in Bonnet Névé, società che si occupa della fornitura
di vetrine e banchi frigoriferi per la vendita assistita e self-
service di alimenti freschi e surgelati».
Potenza equilibrata e precisione ripetibile
Sono in tutto 5, dunque, le presse SafanDarley acquisite
da Epta. Macchine gemelle, eccezion fatta per quella in
Eurocryor che, rispetto alle altre, è dotata del misuratore
dello spessore denominato E.Bend S, tutte da 50 tonnellate,
per una lunghezza utile di piegatura fino a 2.050 mm.
«Un’area di lavoro – aggiunte Gallo – che consente di poter
processare numerose parti che poi vanno a comporre le
nostre vetrine refrigeranti speciali che, ricordiamo, sono
altamente personalizzate. Parliamo per esempio di deflettori
aria, deflettori luci led per illuminazione, copri-evaporatori.
Viste le generose dimensioni della lunghezza di piega non
abbiamo problemi nell’effettuare piegature di piani esposizione,
piani a scaletta, fino ai fianchi e alle spalle». Una prerogativa
che ha espressamente portato a individuare una pressa che
fosse performante, efficiente, in grado di stare al passo con
tante variabili di produzione. Più nel dettaglio, di struttura
particolarmente robusta, il modello scelto vanta una luce netta
massima standard (senza adattatore per utensili superiori/
tavolo) di 590 mm, corsa massima del pestone superiore di
300 mm, registro posteriore di 1.000 mm, per una velocità
discesa/salita di 160 mm/s e velocità di piega fino a 10 mm/s.
Peculiari sono inoltre sia la struttura, ad anello chiuso, che
si comporta come un unico corpo mantenendo al minimo
assoluto la deformazione (aspetto che contribuisce a rendere
equilibrato l’assorbimento di grandi forze), sia il sistema
brevettato a cinghie e pulegge nel portalama superiore, che
assicura una distribuzione equilibrata delle forze. «Si tratta di
una macchina – osserva lo stesso Gallo – molto apprezzata
non solo per le grandi prestazioni e per la silenziosità, ma
anche per tutti quegli aspetti intrinseci di grande attenzione
all’ambiente e al risparmio energetico».
AL SERVIZIO DELLA REFRIGERAZIONE COMMERCIALE
Epta, Gruppo multinazionale specializzato nella refrigerazione
commerciale per la distribuzione organizzata, si è affermata
nello scenario mondiale grazie a una solida cultura industriale,
a una grande forza competitiva e una significativa presenza sia
in termini geografici, sia in numerose aree di business. Con sede
principale a Milano, assicura un capillare ed efficiente presidio
nei mercati mondiali in forza dei suoi marchi Costan, Bonnet
Névé, George Barker, Eurocryor, Misa, Iarp e Knudsen Køling
e di un organico che raggiunge oggi quasi 5.000 dipendenti.
Epta dispone di una capacità produttiva annua di 200.000
unità e vanta, nel 2016, un fatturato di oltre 800milioni di euro
(con l’obiettivo nel 2020 di raggiungere il miliardo). In questo
quadro, la sistematica attività di Ricerca e Sviluppo del Gruppo
(che in Eurocryor vede impegnate quasi una ventina di persone), associata alle competenze e alla specializzazione messe in campo da ogni singolo
brand, consentono di anticipare le più innovative e aggiornate tendenze per rispondere in modo specifico a ogni esigenza per ottenere performance
di assoluta eccellenza. In questo contesto Epta offre la più ampia e articolata gamma di soluzioni per la refrigerazione commerciale, assicurando la
fornitura, l’installazione e la manutenzione di impianti, sia in modo diretto, sia avvalendosi di una capillare rete di distributori in tutto il mondo.
Il Gruppo opera attivamente anche nell’ambito del Food & Beverage, in qualità di partner di importanti player del settore.
Vista della nuova pressa piegatrice servo-elettronica SafanDarley E-Brake 50 2050
NS, fornita da Betto Macchine di Rubano (PD) a Eurocryor.

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Rispetto alle piegatrici idrauliche tradizionali, dove il motore
principale funziona in modo costante e continuo, le presse
elettriche SafanDarley consentono di ottenere costi energetici
ridotti, una riduzione delle emissioni di CO2
, oltre a una non
necessaria manutenzione di cilindri, valvole, olio e filtri da
controllare e sostituire (in quanto non presenti).
Più sicurezza, più produttività
Dotata di spostamento automatico e indipendente assi Z1
e
Z2
e di attacco automatico idraulico superiore Wila, la pressa
SafanDarley viene gestita dal CNC E-Control 20 con touch-
screen da 17” semplice e immediato, che agevola l’operatore
guidandolo in tutte le fasi del processo. Tale controllo, dotato
anche di opzione per mostrare i programmi creati off-line in
maniera grafica (in Autopol e Radan), permette di disegnare
facilmente il pezzo, dopodiché il programma di piegatura viene
generato automaticamente e posto in simulazione. Numerose
anche le opzioni operative le quali, seppur agevolando la
massima produttività e quindi velocità esecutiva, permettono
di azzerare i rischi. Ciò è possibile anche grazie al sistema
di fotocellule programmabili, integrato e interfacciato con il
controllo stesso. «Tale sistema – conclude Gallo – permette al
nostro operatore di ottimizzare il processo in base alle singole
esigenze e in base ai pezzi da piegare, secondo diverse
modalità operative». Attraverso un selettore è infatti possibile
scegliere tra quattro modalità. Una prevede per esempio
di escludere l’uso del pedale, beneficiando del controllo
delle fotocellule e agendo a impulso: dopo la piega, mentre
l’operatore cambia il pezzo, la pressa, in automatico, si rimette
pronta in posizione per il ciclo successivo. Le fotocellule
sono infatti in grado di leggere e interpretare i movimenti
dell’operatore da cui ne consegue un tempo di reazione e di
stop molto ridotto, in abbinamento a un’elevata velocità di
piega. Molto apprezzato da Eurocryor anche l’opzione E-Bend
S, ovvero il sistema di misurazione dello spessore della lamiera
installato sul riscontro sinistro con una tolleranza di ± 0,01 mm.
È possibile programmare esattamente quando deve essere
effettuata la misurazione, che richiede solo qualche decimo di
secondo per correggere i dati di lavorazione nel software.
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Competenze qualificate, dalla consulenza
progettuale all’assistenza post-vendita
Con sede a Rubano, Padova,
Betto Macchine (www.
bettomacchine.it) opera da
quasi 40 anni nel settore
delle macchine utensili per
la lavorazione della lamiera.
Grazie a un’area espositiva di
circa 1.000 mq e uno show-
room permanente di altri
500 mq, si propone quale
valido interlocutore non solo
per la fornitura di nuove
macchine, ma anche di una vasta gamma di impianti usati garantiti.
Tempestività, professionalità e puntualità sono i tre aspetti essenziali
del servizio ad alto valore aggiunto che l’azienda è in grado di offrire
ai propri clienti. Approccio che permette di consolidare le proprie
referenze con il supporto di uno staff costantemente aggiornato dal
punto di vista tecnologico, coordinato e diretto da Massimiliano Betto,
alla guida dell’azienda insieme al padre Antonio, composto dai tecnici
e venditori preparati e qualificati per seguire il cliente dalla consulenza
progettuale all’assistenza post-vendita.
Dettaglio E-Bend S, il sistema di misurazione dello spessore della lamiera installato
sul riscontro sinistro della pressa con tolleranza di ± 0,01 mm.
La pressa SafanDarley viene gestita dal CNC E-Control 20 con touch-screen da 17”.
Ruggero Gallo, direzione industriale
Eurocryor di Solesino (PD).