Da sempre il ridisegno delle infrastrutture, in particolare
quelle della mobilità, genera delle trasformazioni
nell’organizzazione territoriale, sia per l’articolarsi di
nuove relazioni urbane sia per l’emergere di nuovi
eventi insediativi. Tuttavia, nel nostro paese i nuovi
tracciati infrastrutturali si sono sempre modellati e
relazionati a un fitto reticolo urbano dotato di enormi
inerzie, mentre i nuovi fatti urbani a essi correlati
hanno trovato espressione solo in un sistema puntuale
di riorganizzazioni interne di haussmaniana
memoria, anche se miniaturizzati. Si pensi al ruolo
che hanno assunto le stazioni ferroviarie e i loro viali
di accesso nei processi di crescita delle nostre città a
partire dall’Ottocento. In Italia, se si escludono alcuni
buoni esempi, le infrastrutture della mobilità si sono
La ricostruzione del corridoio ecologico lungo il fiume Olona
Pedemontana con parchi
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più così. Nel mese di aprile 2009 è stato pubblicato il compagnano il tracciato dell’autostrada. Nati assieme, au-
progetto definitivo della nuova Autostrada Pedemon- tostrada e parchi hanno preso “strade” diverse. L’autostrada
tana lombarda (APL) e del progetto di compensazio- interna alla città si è saturata seguendo il destino delle
ne ambientale a esso correlato. Pedemontana con infrastrutture stradali. I parchi sono diventati nel tempo
pedemontana con parchi parchi: una strana coppia di fatto. un’importante infrastruttura ambientale acquisendo senso e
significato al di là del loro valore ecologico e rafforzando la
loro originaria bellezza. Una bellezza che deriva almeno da
di Emanuel Lancerini, architetto e dottore di ricerca 2030 due questioni, entrambe se vogliamo di carattere tecnico e/o
in Urbanistica all’Università IUAV di Venezia∗ professionale, entrambe però intimamente legate al nostro
Un violento temporale si è abbattuto ieri sera sulla “Città vivere quotidiano.
Infinita”, dove ancora non ha smesso di piovere. Il cen- La prima questione ha a che fare proprio con questa sensa-
1870-2009 sempre integrate nel contesto territoriale arricchen- tralino dei vigili del fuoco ha ricevuto numerose chiamate zione di mondo scomposto che si prova subito dopo un’azio-
dolo, mutandolo, ma non riuscendo mai a costruire per allagamenti. La polizia stradale segnala che il traffico ne violenta da parte degli agenti atmosferici. La città è
Da sempre il ridisegno delle infrastrutture, in partico- nuovi mondi possibili. intorno e nella città è rallentato per il maltempo. Causa paralizzata, le auto non si muovono, i sistemi di smaltimen-
lare quelle della mobilità, genera delle trasformazioni Anche i pochi interventi complessivi messi in atto in allagamenti sono stati chiusi alcuni svincoli sull’APL e to delle acque sembrano non funzionare più, mentre quei
nell’organizzazione territoriale, sia per l’articolarsi di tempi più recenti, come l’Alta velocità ferroviaria, sulla tangenziale Ovest, in direzione Nord. parchi, quelle ultime isole di superficie permeabile provano
nuove relazioni urbane sia per l’emergere di nuovi non sembrano mutare il senso e il ruolo dei progetti Sono passati oramai quindici anni dall’apertura dell’Auto- faticosamente ad assorbire il sovrappiù d’acqua che il suolo
eventi insediativi. Tuttavia, nel nostro paese i nuovi infrastrutturali all’interno del nostro paese. Ciò strada Pedemontana lombarda e, da allora, aspetto sempre completamente impermeabilizzato non può ricevere. Subito
tracciati infrastrutturali si sono sempre modellati e che prevale è la bassa qualità dei manufatti diffusi, con ansia questi violenti temporali estivi, o meglio, aspetto dopo, quando tutto si placa, emergono in tutta la loro bel-
relazionati a un fitto reticolo urbano dotato di enor- l’uso di appalti parcellizzati che generano disordine il bellissimo sereno dopo la pioggia quando il mondo sem- lezza le componenti ambientali dell’autostrada presentandosi
mi inerzie, mentre i nuovi fatti urbani a essi correlati formale, la sostanziale disattenzione nei confronti di brerà ricomporsi dopo essere stato distrutto. Intendiamoci, ai miei occhi come metafora della ricostruzione del mondo.
hanno trovato espressione solo in un sistema pun- aspetti ambientali e paesistici ritenuti più un ostacolo non sono certo un catastrofista, né mi rendono felice i cam- Come nel gioco del domino, dove il risultato atteso non
tuale di riorganizzazioni interne di haussmaniana che un’opportunità, l’indifferenza nei confronti di biamenti climatici causati dalle nostre irresponsabili azioni può essere stabilito ex ante, in questo progetto, elaborato se-
memoria, anche se miniaturizzati. Si pensi al ruolo infrastrutture contigue. E questo all’interno dell’idea che qui ci costringono a vivere in una sorta di tropicalismo guendo un atteggiamento elementarista, si sono predisposti
che hanno assunto le stazioni ferroviarie e i loro viali di un sostanziale isolamento dei manufatti infra- padano. Ma proprio a partire da questa azione catartica, i diversi margini e stabilite alcune regole che riguardano
di accesso nei processi di crescita delle nostre città a strutturali, piuttosto che il loro inserimento virtuoso riesco a godere al meglio della bellezza di quella parte della l’accostamento di materiali semplici: prati, boschi, filari, sie-
partire dall’Ottocento. In Italia, se si escludono alcuni nel tessuto urbano e nei paesaggi che attraversano e nostra città che più amo, a suo modo eretica e sovvertitrice: pi e percorsi ciclopedonali. Come una musica scritta “nota
buoni esempi, le infrastrutture della mobilità si sono mettono in relazione. Oggigiorno il progetto di una quei 45 parchi e 160 km di percorsi ciclopedonali che ac- per nota”, questa infrastruttura ecologica progettata “parco
nuova infrastruttura crea conflitti tra i diversi livelli per parco” è caratterizzata dalla ricerca di quelle regole ag-
di potere che sul territorio si intrecciano, ma non gregative in grado di assorbire ogni singola unità all’interno
riesce mai a essere elemento che sovverte il modo di di una successione di spazi aperti fatti di materiali che si
∗ L’autore ha partecipato – insieme ad Arturo Lanzani, Antonio Per ogni dettaglio tecnico si rimanda al sito Internet
Longo, Alessandro Ali, Christian Novak, Paolo Pileri, Dante Spinelli, abitare il territorio stesso, né immagine anche solo www.pedemontana.com. declinano in una sequenza. La bellezza di questo progetto
Guglielmo Caretti, Giovanni Nardin, Francesco Curci – alla redazione parziale di riferimento. Ma forse un giorno non sarà Città Infinita, città diffusa lombarda, regione urbana milanese sono deriva proprio dal suo muoversi tra l’interpretazione e la
dello studio di fattibilità e al progetto definitivo dei 45 progetti locali solo alcuni dei modi in cui è stata nominata la metropoli nord milanese
relativi alle compensazioni ambientali dell’Autostrada Pedemontana. progettazione della città contemporanea come composta
con riferimento alla pluralità delle geografie, all’esilità dei confini fisici
Si pensi al ruolo centrale assunto dalla rete ferroviaria nazionale e alla parcellizzazione molecolare dei fenomeni che l’attraversano, ai di frammenti e una diversa interpretazione tra il tutto e le
nel processo di formazione dell’identità italiana, alla riorganizzazione cambiamenti in atto e necessari affinché la si possa rappresentare e
urbanistica di Milano a partire dalla creazione della metropolitana, alle gli italiani dei molti paesaggi che articolano la nostra penisola grazie alla progettare. In particolare il riferimento è ad A. Bonomi, A. Abruzzese
parti che, in questo caso, tenta una ricomposizione dei suoi
nuove possibilità localizzative per famiglie e imprese e la scoperta per costruzione del sistema autostradale. (a cura di), La città infinita, Bruno Mondadori, Milano 2004. materiali all’interno di un insieme: un grande “parco per la
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città infinita”, la cui gerarchia è fondata su fatti localizzati montana lombarda. L’avvio dei cantieri è previsto ma non per ultimo, la scelta di non accompagnare milioni di euro stanziati per gli interventi di miti-
e variabili, su sintassi di necessità brevi, nelle quali anche la per il 2010 mentre l’apertura al traffico dell’intero l’opera con un Piano d’area così com’è previsto nella gazione (50 milioni) e compensazione ambientale
rumorosa città che la circonda si integra al tutto. sistema autostradale avverrà per il 2015 in conco- legislazione lombarda. Il territorio sarà sottoposto (100 milioni) finanzieranno la realizzazione di un
Il secondo motivo di bellezza a cui mi riferisco ha a che mitanza con l’Expo di Milano. a fortissime pressioni insediative lungo i bordi del- disegno articolato, di dimensioni regionali, costrui-
vedere con l’efficacia progettuale e il potere sovversivo della L’APL è una infrastruttura viaria che si inserisce nel l’autostrada e sugli svincoli che dovrebbero essere to a partire dalle progettualità locali: un grande
geografia poetica che qui, nella città infinita interessata al territorio densamente abitato e fortemente edificato governate dalla scala territoriale. È paradossale che “parco per la città infinita” che si estende a nord di
progetto, grazie a una politica di mestiere faticosamente e a nord di Milano. Al termine dei lavori collegherà non vi sia nessuno spazio per un ragionamento stra- Milano e che nascerà dalla ricostituzione, valoriz-
ostinatamente perseguita, ha saputo realizzare una delle cinque province (Bergamo, Monza e Brianza, Milano, tegico su volumi, funzioni e architetture collocabili zazione e connessione in direzione est-ovest dei
poche e rare esperienze di progettazione territoriale real- Como, Varese), in un territorio abitato da circa 4 in alcuni potenziali nodi intermodali. paesaggi attraversati dall’autostrada. Se le mitigazio-
mente partecipata. Nel tentativo di non perdere l’occasione milioni di persone, dove operano oltre 300.000 Ma c’è anche qualcosa di sovversivo in questo ni ambientali sono costituite dai diversi interventi
di realizzare un grande parco a scala metropolitana si è imprese che esprimono il 10% del PIL nazionale. È un progetto: esso si ritrova nel presupposto di APL e soluzioni tecniche, prevalentemente connessi al
attuata una efficace descrizione interpretativa del territorio sistema viabilistico con uno sviluppo complessivo di che «le compensazioni ambientali debbano essere tracciato autostradale, le compensazioni ambienta-
e una progettazione mirata al riconoscimento di connes- circa 157 km, di cui 67 km di autostrada (che costi- compensazioni ambientali e non altro», e che li sono invece realizzate – possibilmente, ma non
sioni e relazioni tra le diverse parti del territorio attraverso tuiscono l’asse principale da Cassano Magnago a Osio queste rappresentino un punto di partenza per un necessariamente – nelle vicinanze dell’autostrada,
una pratica di ascolto e di osservazione di soggetti, azioni, Sotto), 20 km di tangenziali (articolati nei sistemi più ampio insieme di interventi. Una scelta forte, del tutto o in parte svincolate dall’opera stessa, con
conflitti; pratiche d’uso riferibili a popolazioni coabitanti tangenziali di Varese e Como, lunghi rispettivamen- che ha portato a concepire l’autostrada come una l’obiettivo di aumentare il valore complessivo del-
e operanti alle diverse scale. Il bello deriva qui dal rico- te 11 e 9 km ) e 70 km di opere stradali connesse. straordinaria opportunità per ricostruire ambiente l’ambiente naturale circostante.
noscimento di un ambiente di vita comune immaginato L’asse autostradale sarà percorso quotidianamente da e paesaggio, con l’ambizione di promuovere una In particolare, il progetto di compensazione am-
e realizzato come una nuova centralità. Una centralità una media di oltre 60.000 veicoli, con punte di oltre cultura nuova nella realizzazione delle infrastruttu- bientale si articola in tre tipi di intervento per una
fatta di spazi aperti e costruita, come già detto, attraverso 80.000 nel tratto centrale (da Cesano Maderno a re, che recuperi un saper fare in grado di genera- superficie totale di circa 374 ettari, in parte realiz-
l’utilizzo di materiali semplici. Vimercate). I risultati degli studi sugli scenari di traf- re ricadute positive e durevoli sul territorio. In zabili già prima dell’entrata in funzione dell’auto-
fico evidenziano come questa nuova infrastruttura sia quest’ottica, a tutti i soggetti interessati dal tracciato strada: una Greenway, percorso ciclabile e pedonale
in grado di ridurre i tempi di percorrenza, favorendo autostradale (Regione, Province, Comuni, parchi) di grandi dimensioni, che si annoda alla nuova
2007-2009 gli scambi e lo sviluppo socio-economico. è stato proposto di evitare la dispersione a pioggia autostrada per 90 km dalla provincia di Varese a
Tuttavia, al di fuori da una logica strettamente delle risorse di mitigazione e compensazione am- quella di Bergamo e si inserisce, rafforzandoli, nei
Dopo il progetto preliminare e la Valutazione economicista e di settore, emergono alcune contrad- bientali per concentrarle su un progetto unitario di sistemi della ciclabilità provinciale; 29 progetti loca-
d’impatto ambientale, a ottobre 2007 il governo dizioni che vale la pena segnalare: la classificazione riqualificazione paesistico-ambientale, elaborato in li di riqualificazione ambientale, che interessano 44
ha approvato in via definitiva la convenzione tra dell’opera come autostrada e non come tangenziale collaborazione con il Dipartimento di Architettura comuni: interventi situati nei parchi e nei comuni
la concessionaria Autostrada Pedemontana lom- “interna” a una urbanizzazione estesa ha ridotto la e pianificazione del Politecnico di Milano. I 150 attraversati dalla strada, oppure collocati in aree di
barda spa e la concedente Concessioni autostradali frequenza degli svincoli, rendendo l’opera inade- particolare valore ambientale, che rafforzano i siste-
lombarde spa, rendendo operativa la concessione guata alle esigenze di mobilità locale e producendo mi ambientali nord-sud e supportano il disegno di
dello Stato per la realizzazione dell’Autostrada Pede- caratteristiche geometriche del manufatto indiffe- corridoio est-ovest della Greenway; “misure compen-
renti rispetto alla forma e agli usi del territorio; Per un resoconto esaustivo dell’esperienza progettuale si rimanda al n. sative”, ovvero fondi di APL (Autostrada Pedemon-
139 dalla rivista “Urbanistica”.
la viabilità complementare sembra progettata in tana lombarda) messi a disposizione di 34 comuni
La compensazione è la rigenerazione di valori naturali e paesistici
Il progetto di compensazione ambientale di APL coniuga un misto modo da generare nuove urbanizzazioni, duplican- persi o degradati in seguito a una trasformazione nel territorio. La per realizzare ulteriori interventi di riqualificazione
di realismo e di tensione trasformatrice, di arguzia tattica e di sforzo mitigazione è invece un rimedio che attenua gli effetti negativi di una
immaginativo. Coniuga sempre la concretezza di un progetto compiuto
do strade esistenti invece di destinare risorse alla trasformazione rispetto allo spazio e all’ambiente circostante e prende
ambientale. APL ha individuato altri 18 progetti,
con la costruzione di un possibile scenario evolutivo. loro riqualificazione e messa in sicurezza; infine, corpo generalmente a ridosso delle opere. sviluppati fino allo studio di fattibilità, che potreb-
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bero essere realizzati dagli enti locali (i Comuni dell’APL. Oggi sono percepiti, più o meno esplicitamente, 2010 nostra incapacità di attivare azioni in grado di pro-
stessi o i parchi e le Province da essi delegati). I nu- come “natura spontanea”, anche se in realtà non sono mai durre luoghi di qualità realmente necessari al buon
meri delle compensazioni confermano l’importanza stati tali, ma rappresentano una delle componenti territoria- In Italia siamo spesso indotti a dubitare che esista vivere quotidiano.
del progetto: 65 ettari di superficie interessata dalla li di questa parte di mondo densamente abitato e, appunto, ancora lo spazio per quel potenziale latente del pro- L’esempio della Pedemontana con i parchi ci parla
Greenway; 309 ettari di superficie interessata dai 28 dagli umani configurato. Un paesaggio. getto territoriale di diventare elemento significante di un’altra storia possibile: un grande intervento
progetti locali previsti nel progetto definitivo; 90 Mi piace percorrere questa infrastruttura ecologica, perché nei confronti delle nostre vite. O meglio, siamo infrastrutturale che diventa occasione di riorganiz-
km di Greenway; 70 km di percorsi ciclopedonali mi sento all’interno del ventre verde della mia città e posso portati a credere che sullo sfondo delle difficoltà zazione paesistica e ambientale del territorio e aspi-
locali; 80 ettari di aree boscate; 120 ettari di prati così coglierne l’intimo battito. I boschi, i prati, i filari, le burocratiche, politiche e amministrative che condi- ra ad avviare un processo di riqualificazione degli
e prati arborati; 70 km di fasce arboreo-arbustive; siepi e i percorsi ciclabili che la compongono sono riusciti a zionano il processo di realizzazione delle opere civili spazi aperti dell’estesa conurbazione che attraversa,
77 ettari di aree boscate da riqualificare. Integrando diventare parte integrante dei caratteri identitari della no- siano state accantonate quelle capacità di coniugare ridando senso e significato alla natura e alla campa-
la qualità architettonica dell’infrastruttura con gli stra città. Gli abitanti se ne sono impossessati colonizzandoli sviluppo economico, tecnica e conoscenza del terri- gna e, al tempo stesso, delineando nuove condizioni
interventi di mitigazione e compensazione ambien- con piccole attrezzature per lo svago e lo sport, adibendo i torio capaci di produrre risultati di qualità. In par- di urbanità, nuovi mondi possibili.
tale, Pedemontana lombarda realizzerà il più esteso prati anche a pascolo e sfruttando i boschi come cedui; han- ticolare, i grandi progetti infrastrutturali mettono Nella speranza che tutto questo non vada perduto,
progetto ambientale (quasi 700 ettari di superficie) no iniziato ad averne cura presidiando queste aree, scampa- in risalto una sorta di afasia e paralisi generale. Ma nella consapevolezza dei limiti che permangono nel
mai sviluppato in Italia. te all’inarrestabile consumo di suolo. Per chi vi abita, ma non è solo l’agire individuale locale a essere senza progetto, nella situazione non certo felice in cui
anche per quanti li incontrano percorrendo le rotte ciclabili parole, anche quello collettivo, sia pubblico sia pri- versa il nostro paese, vale la pena ricordare un mot-
che attraversano l’Europa, questi luoghi sono qualcosa di vato, sembra trincerare le proprie logiche dietro la to di san Paolo: spes contra spem. Abbiamo il dovere
2050 veramente prezioso e unico. Qui, «nella Città Infinita la necessità di quegli stessi apparati tecnici e istituzio- di continuare a sperare, anche se spesso ci sembra
vita è concepita come un susseguirsi di progetti dove l’essen- nali regolativi che riconosciamo causa della che non ci sia più speranza.
Oggi ho deciso di ripercorrere i 160 km di piste ciclabili, ziale è sviluppare attività, vale a dire non essere mai a corto
prati e boschi che attraversano da est a ovest la città di progetti, a corto di idee, avere sempre qualcosa in vista,
infinita, ci impiegherò un po’ di tempo, ma mi serve. Lo in preparazione [...]», all’interno di un tempo infinito fatto
faccio tutte le volte che ho bisogno di sentirmi più europeo, di istanti temporalmente limitati; in questi parchi, in questi Province Provincia di Varese Provincia di Como Province di Milano/Monza Brianza Provincia di Bergamo
perché posso prendere la bicicletta e pedalare per ore e spazi silenziosi c’è il tempo dell’attesa, la materializzazio-
ore immerso nel silenzio, come potrei fare in molti altri ne dei tempi lenti dei processi naturali e antropici che nel
territori d’Europa; lo faccio tutte le volte che ho bisogno di loro divenire sono riusciti a conferire una nuova identità a
sentirmi a casa, perché solo sostando in queste pause che questa città. Perché, come ci ricorda Cacciari, non si abita
segnano il denso tessuto edificato mi sembra di abitare. E dove si dorme, si mangia, dove si guarda la televisione e si
lo faccio anche quando ho bisogno di nutrirmi di bellezza. gioca con il computer di casa: il luogo dell’abitare è dove
Come venti anni fa, prendo la bicicletta e mi abbandono sostiamo; è pausa; è analogo al silenzio in una partitura. E
a un lento pedalare tra spazi aperti silenziosi. non si dà musica senza silenzio.
Seduto ai bordi di un prato, una stanza a cielo aperto defi-
nita da siepi e filari, il mio sguardo si posa su quei boschi
che nel 2030 si stavano ancora prefigurando. In origine
questi boschi, ma anche questi filari, queste siepi e lo stesso A. Abruzzese, “L’infinito intrattenimento ovvero al di là della politica”,
Parchi
in A. Bonomi, A. Abruzzese, op. cit., pp. 35-50. Ticino Olona Rugareto Appiano Gentile Lura Groane Brughiera Briantea Grugnotorto Villoresi Brianza Centrale Lambro Colline Briantee Molgora Rio Vallone Adda Brembo
prato su cui sono seduto, nacquero per lo più su impianto M. Cacciari, “Abitare, Pensare”, in “Casabella”, nn. 662-663, dicembre
artificiale come parte integrante del progetto infrastrutturale 1998 - gennaio 1999. Greenway, nuovo percorso ciclopedonale attraverso i parchi Fiumi Autostrade Progetti dei Comuni e dei parchi
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Parco del Molgora, Gelso secolare. Foto di Cristiano Novak Piana agricola comasca, punto di passaggio della Greenway. Foto di Alessandro Giacomel