Presentazione inerente al delicato tema della privacy e del trattamento dei dati personali, in particolare nel web. Questi aspetti sono stati analizzati nel social network e nel servizio di messaggistica istantanea più utilizzati in assoluto, Facebook e WhatsApp.
Non manca, inoltre, una panoramica generale sulla privacy nella legislazione italiana, europea e americana.
Tale studio è stato affrontato per il corso di Sistemi e Applicazioni del web tenuto all'Università degli Studi di Milano Bicocca.
1. PRIVACY:
FACEBOOK e WHATSAPP
COME PAGHIAMO QUESTI SERVIZI
Corso di:
STRUMENTI E APPLICAZIONI DEL WEB
a.a 2013/2014
Belotti Daniela 728896 d.belotti@campus.unimib.it
Pedroletti Sharmayne 775195 s.pedroletti@campus.unimib.it
Sacco Giustina 779590 g.sacco5@campus.unimib.it
3. INDICE
Indice
1. Concetto di Privacy 1
2. Legislazione 3
2.1 Privacy in Italia 4
2.2 Privacy in Europa 7
2.3 Privacy negli Stati Uniti 11
2.4 Unione Europea vs Stati Uniti 12
3. Privacy in Internet 19
4. Privacy in Facebook 27
5. Privacy in WhatsApp 46
6. Acquisto di WhatsApp da parte di Facebook 63
7. Questionario 67
8. Conclusioni 70
4. «Privacy è un altro nome della libertà»
•
- Antonello Soro, Garante per la Privacy, 6 dicembre 2013 -
Diritto alla riservatezza e al controllo delle informazioni personali:
sovranità su di sé.
CONCETTODIPRIVACY
1
5. Convenzioneeuropeadeidirittidell'uomo,art8
«non può esservi ingerenza di una autorità pubblica nell'esercizio di tale diritto a meno che
tale ingerenza sia prevista dalla legge e costituisca una misura che, in una società
democratica, è necessaria per la sicurezza nazionale, per la pubblica sicurezza, per il
benessere economico del paese, per la difesa dell'ordine e per la prevenzione dei reati, per
la protezione della salute o della morale, o per la protezione dei diritti e delle libertà altrui»
«Ogni individuo ha diritto alla protezione dei dati di carattere personale che lo riguardano.
Tali dati devono essere trattati secondo il principio di lealtà, per finalità determinate e in base
al consenso della persona interessata o a un altro fondamento legittimo previsto dalla legge.
Ogni individuo ha il diritto di accedere ai dati raccolti che lo riguardano e di ottenerne la
rettifica. Il rispetto di tali regole è soggetto al controllo di un'autorità indipendente.»
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, art 8
Pedroletti Sharmayne
2
7. LegislazioneItaliana
Autorità Garante per la protezione dei dati personali
(istituita dalla L. 675/1996, confermata dal Testo Unico del 2003)
TESTO UNICO SULLA PRIVACY
CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI
decreto legislativo del il 30 giugno 2003, al n. 196
Art 1
«Chiunque ha diritto alla protezione dei dati personali che lo riguardano»
http://www.camera.it/parlam/leggi/deleghe/03196dl.html
PRIVACYINITALIA
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8. Scopi
Evitare che il trattamento dei dati avvenga senza il consenso
dell'avente diritto:
• Riconoscimento del diritto del singolo sui propri dati personali;
• Riconoscimento del diritto del singolo alla disciplina delle diverse
operazioni di gestione dei dati.
PRIVACYINITALIA
5CONSENSO INFORMATO
9. Dirittitutelati
• Ottenere indicazioni circa l’origine dei dati;
• Essere a conoscenza delle finalità del trattamento dei dati;
• Avere informazioni riguardo i responsabili del trattamento dei dati;
• Essere informato sui soggetti ai quali i dati possono essere comunicati;
• Ricevere notifiche circa aggiornamenti o rettificazione dei dati;
• Possibilità di cancellare, trasformare in forma anonima o bloccare i dati
trattati in violazione della legge;
• Opporsi, in tutto o in parte al trattamento dei dati personali;
• Opporsi al trattamento di dati personali a fini di comunicazione
commerciale.
PRIVACYINITALIA
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10. LegislazioneEuropea
Direttiva95/46/ce
24 ottobre 1995
Trattamento dei dati personali e libera circolazione di tali dati:
• Gli Stati membri non possono ostacolare la libera circolazione di dati personali
tra Stati membri. Se il trasferimento è previsto in paesi non appartenenti
all’UE, questi devono garantire un livello «adeguato» di protezione alla
riservatezza;
• La persona interessata deve manifestare il proprio consenso al trattamento;
• I dati devono essere aggiornati, trattati lecitamente e per finalità esplicite.
http://194.242.234.211/documents/10160/10704/Direttiva+95+46+CE.pdf
PRIVACYINEUROPA
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11. Propostadi Riforma
Bozza del 25 gennaio 2012
La Commissione europea propone una riforma organica delle regole UE sulla
protezione dei dati personali. L’obiettivo è far sì che le stesse direttive siano
contemporaneamente in vigore in ventisette stati membri UE.
• Regolamento che sostituirà la direttiva 95/46/CE;
• Direttiva che disciplinerà i trattamenti per finalità di giustizia e di polizia .
In seguito all’ Intervento del Premier Britannico Cameron, l’adozione del
nuovo Regolamento, inizialmente prevista per il 2014, è stata rinviata.
PRIVACYINEUROPA
8
http://www.garanteprivacy.it/documents/10160/2045741/Regolamento+com+2012+11.pdf
12. Scopi
• Creare un insieme uniforme di norme sulla privacy;
• Promuoverne l’interpretazione omogenea in tutti gli Stati membri;
• Rafforzare la tutela della privacy online;
• Stimolare la crescita dell’economia digitale dell’Europa;
• Prevenire attacchi informatici;
• Impedire alle grandi aziende di utilizzare pubblicità mirata;
• Inasprire le sanzioni in caso di violazioni della normativa.
PRIVACYINEUROPA
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13. Novita’
• diritto della portabilità del dato;
• diritto all'oblio;
• nomina di un "data protection officer" (se si supera certo numero di dipendenti);
• Privacy impact assessment ;
• Privacy by design;
• più severa disciplina sull’ Opt-in;
• Joint controllers ;
• Best Practice;
• Personal data breaches ;
• maggiori poteri (anche sanzionatori) delle autorità nazionali di controllo;
• principio della " accountability " (per Titolari e Responsabili del trattamento).
Pedroletti Sharmayne
10
PRIVACYINEUROPA
14. 1966: FreedomofInformationAct(FOIA)
1974:ThePrivacyAct
Integrazione del FOIA:
• Barriera alla circolazione dei dati sensibili dei cittadini;
• Obblighi dell’agency in sede di raccolta dati.
1996:ElectronicFreedomofInformationAct
«Diritto di Sapere» dei cittadini nei confronti dei pubblici poteri.
PRIVACYNEGLISTATIUNITI
11Applicazione FOIA ad informazioni digitali e ad archivi elettronici.
LegislazioneinUSA
15. «Voi europei vi fidate dei vostri governi ma non dei vostri vicini;
noi americani ci fidiamo dei vicini, ma non del governo»
- Prof. Alessandro Aquisti -
SCOPO COMUNE
Proteggere la privacy degli individui senza colpire i bisogni di flussi
informativi di ogni economia avanzata.
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
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Unione Europea e Stati Uniti: due approcci differenti
16. Differenze
UNIONE EUROPEA STATI UNITI
GENERALISTA
Diritto alla privacy indipendente dal
settore di applicazione.
SETTORIALE
L’equilibrio tra protezione e scambio dei
dati è valutato di settore in settore
CENTRALIZZATO
Diritto protetto da un codice unico.
DECENTRALIZZATO
Le leggi vigenti sono molte e provenienti
da più fonti.
NORMATIVO
Direttive onnicomprensive
DEREGOLAMENTATO
Libero mercato di idee basato sull’
autoregolamentazione:
• Interesse delle imprese nella
protezione della privacy per non
perdere clienti;
• Responsabilità individuali dei
consumatori: devono accertarsi che
venga rispettata la privacy.
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
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17. Vantaggi
UNIONE EUROPEA
Direttive onnicomprensive si riferiscono a qualunque impresa.
STATI UNITI
Efficienza e adattabilità .
UNIONE EUROPEA
Costi relativi alla tecnologia poiché questa cambia continuamente.
STATI UNITI
Moltiplicazione dei codici e delle interpretazioni.
La protezione dello status quo può lasciare il cittadino indifeso
contro violazioni della sua privacy ex-ante o senza mezzi per
compensare errori e violazioni ex-post
Pedroletti Sharmayne
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UEvsUSA
Svantaggi
18. ReazioniUSAal
nuovo RegolamentoEuropeo
AZIENDE HI-TECH
Timore per eccessive restrizioni in materia di privacy.
DIPARTIMENTO PER IL COMMERCIO USA
Il nuovo regolamento potrebbe far perdere miliardi di euro alle industrie
del settore.
FACEBOOK
Preoccupazioni circa il consenso esplicito degli utenti.
15
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
19. Lo scontro:
IL CASO DATAGATE
GIUGNO 2013
Edward Snowden (ex consulente della Nsa ed ex agente della Cia) ha rivelato al
quotidiano Guardian l’esistenza di PRISM (programma della NSA per raccogliere
e utilizzare informazioni provenienti da gestori di servizi internet e di
comunicazione) e la notizia che l’azienda di comunicazioni Verizon sarebbe
tenuta a rivelare all’FBI dati sensibili degli utenti. La portata dello scandalosi
allarga alla notizia che al programma PRISM sarebbero associate numerose
aziende e che sotto controllo della NSA potrebbero esservi anche i dati relativi a
foto, video e informazioni archiviate sui propri computer, profili di social
network, dispositivi mobile.
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
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20. Reazionial CASODATAGATE
Barack Obama
«Il programma non è segreto, ma riservato e autorizzato dal Congresso»
Julian Assange
«Lo scandalo Datagate e l’esistenza del programma di sorveglianza può essere
considerato uno degli avvenimenti più gravi del decennio».
Antonello Soro
«Con il Datagate siamo in presenza di un ‘effetto paradosso': quello di un governo
democratico che per combattere il terrorismo e difendere la libertà delle persone viola
massicciamente questa stessa libertà, che non è solo quella dei cittadini americani, ma
anche di quelli europei e di altri paesi del mondo»
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
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21. Possibili soluzioni al CASO DATAGATE
Ue
(ottobre 2013)
Sospensione del «programma Swift» (accordo tra Ue e Usa sul fronte
della lotta al terrorismo). La risoluzione non è vincolante. Richiesta di
nuove spiegazioni a Washington.
USA
Revisione della normativa per condurre i poteri dell'intelligence in una
cornice di giurisdizione trasparente.
UNIONEEUROPEAvsSTATIUNITI
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23. La Privacynell’eradigitale
novembre 2013
ONU
Si invitano gli stati membri ad operare per prevenire le violazioni del «diritto
umano alla privacy» e si sottolinea la necessità che nel mondo online i diritti
debbano godere della identica tutela offerta loro nel mondo reale.
PRIVACYININTERNET
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24. «Overthe Top» e ostacoloalla Privacy
«All'opinione pubblica della privacy non importa nulla.»
- Mark Zuckerberg -
Aziende come Google e Facebook danno un servizio apparentemente
gratuito, il cui alto profitto viene ricavato dallo sfruttamento commerciale
dei dati personali e dalla pubblicità mirata su milioni di individui.
PRIVACYININTERNET
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25. Privacy:un diritto facilmenteraggirabile
La sicurezza viene messa a rischio:
• Quando i dati abbandonano il singolo pc per diffondersi in rete;
• Quando i dati sono ancora all’interno del pc.
Spesso le domande di assunzione nelle ditte sono filtrate dalle aziende
con indagini effettuate proprio sui social network. Quello che viene
scritto nei curricula viene verificato con quello che viene pubblicato su
internet dove le persone hanno meno filtri.
Raccolta di informazioni circa i luoghi frequentati dall’utente (è
possibile porre in essere condotte criminose).
PRIVACYININTERNET
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27. Privacynei SocialNetwork
(Italia)
CONSENSO INFORMATO
• L’utente deve controllare che le informazioni che lo riguardano vengano
trattate nel rispetto delle norme che le regolano;
• Chi utilizza i dati personali di un soggetto è tenuto a rilasciare una
informativa per illustrare le finalità e le modalità del trattamento di questi.
PROBLEMI
• Difficoltà nell’attuazione di forme di controllo;
• Diritto all’oblio: la struttura dei social media rende impossibile la completa
cancellazione del dati.
PRIVACYININTERNET
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28. SocialMediaeDirittitutelati
Diritto all’oblio
Chiunque ha diritto alla cancellazione delle informazioni che lo riguardano a
tutela della propria immagine sociale. La struttura dei social media rende
praticamente impossibile la completa cancellazione del dati.
Consenso informato
Gli utenti devono essere informati in modo chiaro su quali tipi di dati siano in
possesso le aziende, quale sarà il loro utilizzo, per quanto tempo saranno
conservati e se esiste la possibilità che questi vengano ceduti a soggetti terzi.
Pedroletti Sharmayne
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PRIVACYININTERNET
29. Raccomandazioni dei garanti
• Trasparenza delle informazioni;
• Controllo da parte degli utenti sui dati che li riguardano;
• Impostazioni di default orientate alla privacy;
• Potenziamento delle misure di controllo;
• Semplificazione delle operazioni di recesso dal servizio;
• Previo consenso dell’utente affinchè siano indicizzati i dati del proprio
profilo.
PRIVACYININTERNET
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31. DATI RACCOLTI
• Informazioni personali;
• Contenuti condivisi;
• Indicazioni sul dispositivo usato.
(Adesione al programma TRUSTe a garanzia della privacy).
AI minori di 13 anni è VIETATO iscriversi a facebook.
http://www.facebook.com/help/405183566203254/
Normative di riferimento:
http://www.facebook.com/legal/terms
http://it-it.facebook.com/full_data_use_policy
http://it-it.facebook.com/ad_guidelines.php
PRIVACYINFACEBOOK
28
Politicasulla Privacy
32. 29
TRATTAMENTO DEI DATI
«L’utente accetta che i suoi dati personali vengano trasferiti ed elaborati
negli Stati Uniti»
-Dichiarazione dei diritti e delle Responsabilità-
PRIVACYINFACEBOOK
Politica sulla Privacy
33. FINALITA’ DEL TRATTAMENTO
• Preservare la sicurezza di servizi offerti;
• Proteggere i diritti o la proprietà di Facebook;
• Fornire funzioni di posizione;
• Misurare l’efficacia delle inserzioni;
• Gestire operazioni interne.
Politicasulla Privacy
PRIVACYINFACEBOOK
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34. Politicasulla Privacy
INFORMAZIONI PUBBLICHE
• Nome utente/ID
• Immagini di profilo/copertina
• Sesso
Dati associati all’utente anche fuori da Facebook (opzione eliminabile).
INFORMAZIONI CONDIVISE
• Contenuti condivisi . L’utente può decidere:
- cosa rendere pubblico;
- con chi condividere nella lista di amici.
PRIVACYINFACEBOOK
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36. Politicasulla Privacy
USO DELLE INFORMAZIONI
«Fornendo l'autorizzazione a utilizzare le tue informazioni, non solo ci consenti di
offrire Facebook così com'è oggi, ma anche di sviluppare funzioni e servizi innovativi
futuri che utilizzeranno le informazioni ricevute su di te in nuovi modi.»
Normativa sull’utilizzo dei dati
http://www.facebook.com/about/privacy/your-info
PRIVACYINFACEBOOK
33
37. 34
Politicasulla Privacy
COME TROVARE UN UTENTE
• Attraverso la barra di ricerca di Facebook;
• Attraverso i motori di ricerca pubblici;
• Attraverso la funzione di «importa contatti»;
• Attraverso l’opzione «amici che potresti conoscere».
PRIVACYINFACEBOOK
38. 35
COPYRIGHT
«L’utente concede a Facebook una licenza non esclusiva, trasferibile e valida in tutto
il mondo per l’utilizzo di qualsiasi contenuto (contenuti IP). Tale licenze termina nel
momento in cui l’utente elimina il suo account»
- Dichiarazione dei diritti e delle responsabilità –
L’utente è proprietario di tutte le informazioni pubblicate e può controllare in che
modo sono condivise.
http://www.facebook.com/legal/terms?locale=it_IT
PRIVACYINFACEBOOK
Politica sulla Privacy
39. 36
CONDIZIONI DI CONDIVISIONE DATI CON INSERZIONISTI
• Autorizzazione dell’utente;
• Notifiche di utilizzo;
• Rimozione informazioni di identificazione personale;
• Gli inserzionisti non possono usare i dati per sviluppare profili utenti;
• Divieto di trasferimento dei dati ad aziende che non fanno parte degli
inserzionisti.
http://www.facebook.com/adguidelines.php
PRIVACYINFACEBOOK
Politica sulla Privacy
42. 39
Facebooke Consenso Informato
Il consenso non è informato ma presunto:
• Trasparenza limitata dell’uso delle informazioni;
• Controllo parziale degli utenti sui propri dati;
• Consenso non espressamente richiesto per l’indicizzazione.
PRIVACYINFACEBOOK
43. 40
Sicurezza
«Ci impegniamo al massimo per fare in modo che Facebook sia sicuro ma non
possiamo garantirlo. Abbiamo bisogno che gli utenti contribuiscano a tutelare
la sicurezza»
- Dichiarazione sui Diritti e le Responsabilità -
PRIVACYINFACEBOOK
44. Operazioni di recessodal servizio
• Disattivazione account (immediata);
• Cancellazione account (entro un mese).
PRIVACYINFACEBOOK
41
45. Adesioneai principi SAFE HARBOR
Protocollo sviluppato dal US State Department, il 26 luglio 2000, in collaborazione con l’Unione Europea a
seguito della direttiva 95/46/CE.
Società “certificata Safe Harbor”
Si ritiene automaticamente “adeguata” da parte dell’UE per quanto riguarda la conservazione e
il trattamento dei dati personali e sensibili.
Adesione volontaria ai principi
Rispettare i principi devono rispettarli al fine di ottenere e mantenere i vantaggi risultanti
dall'approdo sicuro e devono dichiarare pubblicamente il loro impegno in tal senso.
PRIVACYINFACEBOOK
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46. Principi SAFEHARBOR
• Dovere di informativa in merito al trattamento dati;
• Obbligatorietà del consenso al trattamento da parte del diretto
interessato;
• Assicurare la sicurezza dei dati;
• Possibilità ai diretti interessati di accedere alle informazioni personali
che li riguardano in possesso di una data organizzazione;
• Possibilità di correggere o cancellare dati personali.
http://en.wikipedia.org/wiki/Safe_Harbor_Principles
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47. Futuro
NUOVO LOGIN ANONIMO
• Possibilità di controllare quante e quali informazioni Facebook può
condividere con altre applicazioni;
• Nascondere le informazioni a siti terzi ma non a Facebook;
• Autenticazione anonima su siti e App.
http://newsroom.fb.com/news/2014/04/f8-introducing-anonymous-login-and-an-updated-facebook-login/
PRIVACYINFACEBOOK
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48. 45
NEARBY FRIENDS
Applicazione per mobile che permette di condividere la propria posizione e
vedere quali amici sono nelle vicinanze, fornendo anche la distanza.
(Deriva dall’idea italiana «Glancee» acquistata da Facebook nel 2012)
http://www.facebook.com/help/629537553762715
PRIVACYINFACEBOOK
Futuro
49. 46
Futuro
DEEP FACE
Intelligenza artificiale sviluppata per riconoscere i volti e costruire un
modello 3D del viso umano.
A partire da una foto su Facebook può creare il rispettivo modello in tre
dimensioni (non solo degli utenti iscritti).
http://www.facebook.com/publications/546316888800776/
PRIVACYINFACEBOOK
51. 48
Politica sulla privacy
PRIVACYINWHATSAPP
Gli utenti devono essere a conoscenza della politica sulla privacy
Per usufruire del servizio WhatsApp e del sito è necessario che tale politica sia
accettata nella sua interezza da parte dell’utente.
NB: Policy aggiornata a Luglio 2012
52. 49
Politica sulla privacy
• Raccolta di numeri di telefono presenti in rubrica;
• File di log;
• Conservazione del messaggio non ricevuto per un massimo di 30 giorni;
• Non vengono inviati messaggi commerciali senza consenso;
• Non vengono vendute le informazioni personali per uso commerciale senza
consenso;
• Utilizzo di informazioni (non identificative) per migliorare la qualità del servizio e
se previsto dalla legge.
PRIVACYINWHATSAPP
53. 50
Politica sulla privacy
Non garantisce il controllo e l’utilizzo delle informazioni personali.
www.whatsapp.com/legal/#Privacy
FUSIONE, VENDITA E FALLIMENTO DELLA SOCIETA’
PRIVACYINWHATSAPP
54. 51
Jan Koum:
«Il rispettodella privacyè nel nostroDNA»
• Nato a Kiev e cresciuto in URSS negli anni 80
• Contesto politico molto difficile: controllo delle comunicazioni private
Ha influenzato pesantemente la sua idea sul rispetto della privacy
PRIVACYINWHATSAPP
55. 52
La dichiazionedi Jan Koum
«Il rispetto per la vostra privacy è nel nostro DNA e abbiamo creato WhatsApp per
sapere di voi il meno possibile: non chiediamo di comunicare il nome, né l'email. Non
sappiamo quand'è il tuo compleanno. Né l'indirizzo di casa. Non abbiamo alcuna
idea di dove lavori, o le cose che ami, cosa stai cercando su internet o i dati del tuo
GPS. Non abbiamo mai preso questi dati né li abbiamo memorizzati su WhatsApp»
- 17 Marzo 2014 -
PRIVACYINWHATSAPP
57. 54
Febbraio2013
I Garanti sulla privacycontro WhatsApp
Rapporto dei Garanti olandesi e canadesi che ha evidenziato alcune caratteristiche
nel funzionamento dell’applicazione che potrebbero comportare rischi per la
protezione dei dati personali (accesso dell’applicazione all’interna rubrica).
Preoccupazione riguardo l’accesso dell’applicazione all’interna rubrica dei contatti
dell’acquirente
PRIVACYINWHATSAPP
IlGaranteitaliano
Invita la società a fornire informazioni sulla conservazione dei dati trattati e al loro
accesso da parte di terzi non autorizzati attraverso la rubrica del dispositivo.
Chiede se siano stati previsti sistemi contro gli attacchi tipo «man in the middle»
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/2288310
60. 57
I «numeri» dell’operazione
• 19 miliardi di dollari per l’acquisto (4 in contanti);
• Trasferimento di 12 miliardi di dollari in azioni di Facebook;
• L’operazione è costata a Facebook poco più di 40 dollari per utente (WhatsApp
conta 450 milioni di utenti).
ACQUSTODIWHATSAPP
Tale evento ha condizionato pesantemente l’opinione pubblica, definendolo
scioccante.
61. 58
Le motivazionidell’acquisto
Facebook ha comprato 450 milioni di rubriche.
ACQUSTODIWHATSAPP
• Espansione sul mercato;
• Innovazione e diversificazione a tutti i costi;
• Esigenza di profilare gli utenti e far concorrenza a Google AdSense
Tramite WhatsApp accede alle rubriche telefoniche.
63. 60
Confronto tra FacebookMessengere WhatsApp
Fonte: www.focus.it
2014
Caso USA 11% Facebook Messenger diverso dal resto del mondo
7% WhatsApp
ACQUSTODIWHATSAPP
64. 61
Conseguenzedell’acquisto
Il Garante tedesco
«Chi ha a cuore la riservatezza delle proprie comunicazioni deve poter contare su
servizi di fiducia. Gli unici a fornirlo sono aziende che hanno sede in paesi dove vige
un efficace sistema di protezione dei dati»
- Thilo Weichert, La Stampa, 2014 –
ACQUSTODIWHATSAPP
67. 64
Questionario
Ad un campione eterogeneo di soggetti (87 in tutto) abbiamo proposto un
questionario riguardante l’uso di Facebook e WhatsApp.
I risultati sono i seguenti:
• Account Facebook attivi : 94,5 %
• Utilizzo Whatsapp: 87,4 %
QUESTIONARIO
69. 66
Questionario
In merito alle possibili conseguenze derivanti dall’acquisto di WhatsApp, abbiamo
raccolto le seguenti informazioni:
• Utenti consapevoli dell’acquisto: 88,5%;
• Utenti preoccupati in seguito all’acquisto: 49,4 %;
• Convinzione che Facebook avrà più informazioni sugli utenti: 50,6%;
• Uso di un servizio diverso in seguito all’acquisto: 12,6 %.
QUESTIONARIO
71. Conclusioni
Dalle ricerche condotte abbiamo notato la problematicità insita nel trattamento
dei dati personali sui Social network.
Ogni soggetto prima di accedere a questi servizi dovrebbe consultare le
impostazioni riguardanti la privacy.
Nei termini in cui sono presentati i contratti, un utente medio non sarebbe in
grado di comprendere effettivamente come saranno utilizzate le informazioni
che lo riguardano.
Un dato «preoccupante» ricavato dai risultati dei questionari è che una buona
parte degli utenti non presta attenzione a come i propri dati possano essere
utilizzati.
Questo fa sì che i servizi apparentemente gratuiti in realtà siano pagati a caro
prezzo, ovvero con informazioni attinenti alla sfera privata.
68
CONCLUSIONI