Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
Presentazione
1. LAB .ODONTOTECNICO UNIVERSO di
GIOVANNI IMMI
VIA ALFONSINE 14 – 05100 TERNI
TEL. 0744/ 275281
TEL .3931017668
Email :giomalu@alice.it
2. ETKON MENU
PROGETTAZIONE DEL CASO
LAVORAZIONI TRADIZIONALI
ESTETICA
TORONTO
TORONTO 4 IMPIANTI
SALDATURE LASER
3. Un ciclo semplice ed efficace:
Si effettua la scansione del modello in laboratorio e
si modella la struttura, quindi si inviano i dati
direttamente tramite Internet al centro di
produzione etkon . Dopo pochi giorni si riceve così
struttura pronta.
Vantaggi:
• Sistema di scansione ad alte prestazioni di
facile utilizzo
• Ampia varietà di materiali: ceramica - metallo
- resine
• Spese ridotte grazie al nostro centro
• Tecnica sempre all'avanguardia grazie ai
MENU
costanti aggiornamenti
4. SOLUZIONE CON
MATERIALI
ZERION HSC(ZIRCONIO)
VITA INCERAM ALUMINA
VITA INCERAM ZIRCONIA
MENU
6. ETKON
LAVORAZIONI
(SI POSSONO EFFETTUARE CIRCOLARI FINO A 16 ELEMENTI)
PONTI
Con massimo 2 elementi intermedi:
Zerion hsc – ceramica d’ossido di zirconio
Titanio
Con massimo 1 elemento intermedio:
Vita inceram allumina
Vita inceram zirkonia
Con massimo 3 elementi intermedi :
Coron
CrCO stella – cam
MENU
7. PONTI PROVVISORI
Con massimo 2 elementi intermedi
Poliammide con fibre
Con massimo 1 elemento intermedio
Polycon ae con colore naturale B1 offre una base estetica ed una straordinaria capacità di legare
con materiali non ceramici
Polycon cast (strutture calcinabili)
ABUTMENT STRAUMANN
NARROW NECK (NN) MATERIALI
REGULAR NECK (RN) - Zr02 (ZIRCONIO)
WIDE NECK (WN) - TITANIO
NARROW CROSSFIT (NC)
REGULAR CROSSFIT (RN)
MENU
8. TELESCOPICHE
(CORONE PRIMARIE E
CORONE SECONDARIE)
Corone primarie in ceramica di
ossido di zirconio
PROTESI A BARRE
INLAY (INTARSIO)
MENU
93. MENU
zerion® – ceramica di ossido di zirconio
zerion® vanta una vasta gamma di applicazioni, che comprende le cappette, le corone primarie e i ponti estesi
nei settori frontali e laterali. La sua struttura tetragonale e policristallina le conferisce una tenuta e una resistenza
alla rottura estremamente elevate.
Eventuali criccature capillari possono essere bloccate mediante trasformazione microstrutturale
(autorigenerazione).
Rifinitura
La struttura in zirconio densamente sinterizzato può essere sottoposta a lavorazione meccanica soltanto quando
è assolutamente necessario. Vanno utilizzati soltanto utensili diamantati raffreddati ad acqua. In caso contrario,
potrebbero verificarsi surriscaldamenti di alcuni punti del materiale che potrebbero causare screpolature in
profondità.
Si sconsiglia l’impiego di qualunque strumento di rettifica a freddo.
Durante le operazioni di ricostruzione delle strutture, è opportuno attenersi alle seguenti regole:
In base alle disposizioni generali per l’impiego di protesi dentarie in ceramica integrale, lo spessore delle pareti
delle cappette non dovrebbe superare gli 0,4 mm.
Lo spessore delle pareti delle strutture dei ponti dovrebbe misurare almeno 0,5 mm, e la sezione trasversale degli
elementi di raccordo di corone e ponti almeno 9 mm2. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale
dovrà essere adattata in base alle necessità.
Utilizzare soltanto utensili diamantati in perfetto stato. Una ridotta potenza di taglio dello strumento di lavorazione
genera calore.
È possibile effettuare la demolizione raggiungendo un alto numero di giri, ma con una ridotta pressione di
contatto.
Per un’accurata riduzione dei bordi e una rielaborazione fine delle superfici è necessario utilizzare diamanti nuovi
e a struttura compatta.
Evitare:
la levigatura negli elementi di raccordo interdentali;
la separazione degli elementi tramite dischi separatori, altrimenti potrebbero crearsi punti di rottura;
la smerigliatura degli intagli (a livello basale);
la formazione di angoli vivi (cercare di effettuare arrotondamenti).
Dopo la lavorazione, procedere alla pulizia della struttura in ZrO2 sottoponendola a bagni a ultrasuoni oppure a
una breve evaporazione.
Avviso importante:
L’altezza degli elementi di raccordo è determinante per la resistenza alla rottura delle strutture in ossido di
zirconio. Nella realizzazione degli elementi di raccordo, pertanto, non si dovrebbe mai superare l’altezza minima.
> I trattamenti meccanici superficiali, come la levigatura e la sabbiatura (con Al2O3 oppure con microsfere)
possono esercitare una quantità
94. d’energia ipercritica che può danneggiare la struttura superficiale. Talvolta, questo tipo di deformazione del
reticolo cristallino provoca trasformazioni di fasi del ZrO2 (tetragonale monoclino). La struttura monoclina è
caratterizzata da un valore CET inferiore (ca. 7x10-6/K) a quello della struttura tetragonale.
Non effettuare sabbiature delle superfici di rivestimento.
Se dovesse rendersi necessario un trattamento meccanico della struttura, è consigliabile concludere le operazioni
con un trattamento termico per la rigenerazione della struttura.
VT° Cmin.min.(° C/min)500-5.00100
C/min)500-5.00100
Temp.ca.° C min.Vac100015.0-
min.Vac100015.0-
Attenzione: I tempi di raffreddamento non devono essere lunghi.
Rivestimento
Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
VITA VM®9
GC initial Zr
Cercon® ceram kiss
Nobel RondoTM Zirconia
VINTAGE ZR di Shofu
Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
Impianto
Per impiantare il restauro realizzato, vanno utilizzati soltanto materiali adatti per l’ossido di zirconio, la cui idoneità
sia comprovata dalla pratica. Il produttore si assume la responsabilità dell’idoneità del materiale.
Composizione chimica
ZrO2 (HfO2) [Massa] <95Y2O2 [% masse]<5Al2O3 [% masse]<1Dati tecnici
masse]<1Dati
ColorebiancoMateriale HIP ZrO2CET (20 - 500°C) 10 x 10-6/K-1Densità [g/cm3]6,06Durezza Vickers Hvmax.
1340Resistenza alla flessione (flessione su tre punti )conformemente a ISO 6872 [MPa] max. 1300Resistenza
alla compressione [MPa]2000Modulo di elasticità [GPa]210N. contrazioni trasversali 0,23 Norme di sicurezza
Nella lavorazione di ceramiche è indispensabile rispettare alcune misure di sicurezza, quali l’obbligo di indossare
occhiali protettivi e una mascherina di protezione sulla bocca, lavorare dietro a un vetro di sicurezza ed effettuare
un’opportuna aspirazione.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non noti.
La biocompatibilità del diossido di zirconio è stata ampiamente confermata dall’impianto di più di 300.000 protesi
dell’articolazione
MENU
95. ticon® – titanio
trova applicazione nelle operazioni di fresatura di protesi dentarie, come corone e ponti. Grazie alla sua
composizione chimica garantisce la massima biocompatibilità. La composizione e le caratteristiche del
materiale sono conformi alle prescrizioni della norma DIN ISO 5832-2.
Le proprietà dei materiali di ticon® rimangono immutate grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in
titanio prodotti a livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le eventuali piccole variazioni di struttura
del materiale che purtroppo possono verificarsi durante i processi di fusione (ad es., a causa di porosità,
penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono completamente
escludere. Con la fresatura si evita un tipico e indesiderato effetto della fusione, ovvero la formazione di uno
strato (fenomeno dell’α-case). In tal modo si garantisce un accoppiamento ottimale tra il titanio e la ceramica
di rivestimento.
Rifinitura
Per la rifinitura degli oggetti fresati con gli appositi macchinari, si possono utilizzare esclusivamente speciali
frese in metallo duro al titanio. Occorre mantenere una direzione di levigatura uniforme, velocità di rotazione
moderata (massimo 15.000 giri/min.) e ridotta pressione di contatto. Si devono evitare sovrapposizioni di
materiale e occorre ridurre l’eventuale pressione di contatto e/o la velocità di rotazione.
Tutte le superfici di rivestimento devono essere levigate; a tale scopo, è obbligatorio osservare i seguenti
criteri di impostazione e preparazione della struttura in titanio per il processo finale di rivestimento:
lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);
la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minima 5 mm2;
In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità.
sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle ripassate con ossido di alluminio puro (grana da 110 a 150
µm) a una pressione max. di 2 bar;
infine, lasciar riposare la struttura per 5 min. (==> passivazione delle superfici), e poi pulire utilizzando un
vaporizzatore (evitare assolutamente trattamenti acidi e a ultrasuoni);
da questo momento in poi, non toccare più la struttura con le mani, servirsi soltanto di una pinza emostatica.
Durante l’asportazione dei trucioli di ticon® (pezzi grezzi) presenti sull’impianto di fresatura, è consigliabile
seguire le indicazioni di seguito elencate per ottenere buoni risultati ed evitare danni alla salute:
velocità di taglio ridotta;
MENU
96. avanzamento relativamente elevato;
buon raffreddamento;
serraggio quanto più esatto possibile tra il pezzo di titanio e lo strumento di lavorazione.
Rispettare sempre le istruzioni per l’uso della macchina per l’asportazione dei trucioli.
Saldatura
Nella saldatura al laser occorre rispettare le geometrie, le superfici, l’ordine di saldatura e i parametri indicati per ogni
tipo di macchinario impiegato. In certi casi è necessario utilizzare metallo di apporto. Attenersi sempre alle
raccomandazioni della casa produttrice del macchinario.
Nota:
In linea di principio, è consigliabile non utilizzare linee di saldatura in titanio e metallo nobile oppure in titanio e metallo
non nobile.
Lucidatura
Utilizzando paste lucidanti normalmente disponibili in commercio oppure diamantate, è possibile conferire maggiore
lucentezza alle superfici trattate e gommate. La lucidatura migliora le condizioni della superficie, e dunque anche la
qualità. Per evitare stracciature, durante la lucidatura è opportuno mantenere un numero di giri moderato e applicare
una pressione ridotta. Rimuovere le polveri da lucidatura con un apparecchio a ultrasuoni o un vaporizzatore.
Rivestimento
Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
TiKrom
Triceram
VITA Titankeramik
GC Initial Ti
Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
Composizione chimica
Ti [% masse]min. 99,3N2 [% masse]0,03C [% masse]0,1H2 [% masse]0,0125Fe [% masse]0,3O2 [% masse]0,25 Dati
tecnici
ColoreargentoMateriale conforme a DIN ISO 5832-2Titanio grado 2 Punto di fusione [°C]1668StatoricottoSolubilità in
H2O [mg/l]insolubile Densità [g/cm3]4,5Limite di snervamento Rp0,2 [MPa]325-395Resistenza alla trazione Rm
[MPa]460-475Allungamento alla rottura A5 [%]30-35CET (25-500°C)9,6 x 10-6 K-1 Norme di sicurezza
La polvere e i trucioli di titanio sono facilmente infiammabili. Pertanto è necessario adottare opportune misure di
sicurezza (ad es., divieto di fumo durante le operazioni di levigatura, non utilizzare fiamme vive, ecc.).
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il titanio non è un materiale tossico, ma per sicurezza deve essere trattato allo stato compatto. Al formarsi di polvere di
titanio o vapori è, pertanto, consigliabile procedere con un’opportuna aspirazione per evitare il contatto con gli occhi e
con gli organi di respirazione.
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97. Poliammide
La poliammide rinforzata con fibre di vetro corte può essere utilizzata per diverse applicazioni, come, ad esempio, per restauri metal-free
in pazienti allergici, per provvisori e nella tecnica di rivestimento di corone e ponti. Eccellenti sono la tollerabilità biologica e la capacità di
accoppiamento, abbinate a un materiale composito fotopolimerizzabile. Naturalmente, con la lavorazione CAM le buone proprietà dei
materiali rimangono intatte.
Rifinitura
Per effettuare le operazioni servendosi di strumenti di lavorazione in carburo di tungsteno, è necessario mantenere un numero di giri
massimo di 20.000 al minuto per evitare stracciature.
Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);
la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minimo 9 mm2; in caso di ponti estesi la misura della sezione
trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;
se si applicano ritenzioni (ritenzione aggiuntiva), il legame della poliammide alla resina di rivestimento migliora considerevolmente;
sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle rifinite con ossido di alluminio puro (grana 250 µm e pressione 3 bar);
dopo aver eseguito la sabbiatura, evitare assolutamente di toccare le superfici con le mani; non è necessario pulire con il vaporizzatore;
per garantire un accoppiamento sicuro tra poliammide e resina di rivestimento, occorre effettuare un condizionamento con silano.
Nota:
Per migliorare considerevolmente l’estetica del bordo delle corone in poliammide, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica simili a
spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a spalla. La riduzione della struttura in
poliammide non deve superare il millimetro. Nel caso in cui i bordi risultassero troppo ristretti per errori di rifinitura, è possibile aggiungere
del materiale composito.
Rivestimento
Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
Artglass® di Heraeus Kulzer
VITA ZETA® LC
VITA VM® LC
Solidex di Shofu
CERAMAGE di Shofu
Sinfony di Espe
Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
Composizione chimica
Copoliammide rinforzata con fibre di vetro, modificatoriDati tecnici
modificatoriDati
ColorebiancoMateriale poliammide Solubilità in H2O [mg/l]insolubile Resistenza alla flessione [MPa]380Modulo di elasticità
[MPa]22000 Temperatura di fusione [°C]260Densità [g/cm3]1,69
Norme di sicurezza
Effettuare le operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando
impianti di aspirazione.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Il materiale è privo di potenziale citotossico. Appare quindi improbabile che si possano verificare sensibilizzazioni allergiche.
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98. polycon® cast – polimetilmetacrilato bruciabile
polycon®cast è un vetro acrilico senza cariche, e rappresenta una valida soluzione alternativa
alle tradizionali tecniche di modellazione di corone e ponti nell’ambito della tecnica di fusione. La
resina PMMA calcinabile senza residui può essere impiegata al posto della cera da modellare.
polycon®cast può essere impiegato in svariate applicazioni, ad es. nelle tecniche di
rivestimento e di fusione totale, nelle tecniche telescopiche e di attacco, come pure
nell'implantologia.
Tuttavia, non è adatto per la realizzazione di provvisori e non può essere impiegato per verificare
la precisione di adattamento nella bocca del paziente.
Rifinitura
È consigliabile rifinire gli oggetti fusi fresati con frese in metallo duro con denti alterni adatte
all’impiego con materiali sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i
20.000 giri al minuto. Durante la rifinitura, occorre prevenire la formazione di eccessivo calore
che potrebbe diventare la causa di imprecisioni nella realizzazione della struttura.
Eseguire le impostazioni e la preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,25 mm e pilastri dei ponti più spessi di
0,3 mm;
la misura della sezione trasversale degli elementi di raccordo va adattata in base alla situazione
e alle leghe per getti da utilizzare; per la stabilità dell’intera struttura è decisiva l’altezza delle
barre di collegamento;
Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la
cappetta.
in presenza di corone interamente in metallo, controllare, eventualmente, l’occlusione;
è possibile migliorare ulteriormente gli oggetti fusi fresati utilizzando cera per modellare.
Nota:
Le resine calcinabili hanno la proprietà di gonfiarsi leggermente quando bruciano.
MENU
99. Pertanto è consigliabile ridurre il bordo della corona di ca. 1 mm ed effettuare un riempimento con cera cervicale
(oppure con cera per modellare comunemente disponibile in commercio).
Applicando un leggero strato di cera su tutta la superficie, si riesce a creare lo spazio necessario per il
rigonfiamento all’interno del cilindro.
I canali di colata vanno realizzati secondo i metodi abituali e in base al tipo di lega. Osservare le indicazioni del
produttore della lega e del materiale per il rivestimento.
Fissare gli oggetti fusi al cilindro di colata e procedere al rivestimento rispettando le istruzioni d’uso della casa
produttrice del materiale di rivestimento.
Avviso importante:
Non è consigliabile utilizzare rivestimenti per un ciclo termico rapido (rivestimento rapido). Quando si introduce il
cilindro nel forno di preriscaldamento già caldo, potrebbero comparire criccature sul materiale di rivestimento a
causa della rapida dilatazione del materiale.
Composizione chimica
Polimetilmetacrilato [%]100
Dati tecnici
ColoreincoloreMaterialePMMADensità [g/cm3] ISO 1183 1,19Modulo di elasticità [MPa] ISO 5273300Resistenza
alla flessione [MPa] ISO 178115Resistenza alla pressione sferica H961/30 [MPa] ISO 2039175Allungamento alla
rottura [%] ISO 5275,5Temperatura di stampaggio [°C]160 - 175Temperatura max. di impiego [°C]80Temperatura
di accensione [°C] ISO 51794425Coefficiente di Poisson µb (ad una velocità di dilatazione del 5% al min., fino a
una dilatazione del 2%, a 23°C)0,37Temperatura di rammollimento Vicat [°C] ISO 306115Solubilità in
acquainsolubileAssorbenza all’acqua (24 h, 23°C) rispetto a base secca; provetta 60*60*2 mm³ [mg] ISO 6241
Norme di sicurezza
Con la lavorazione del polycon®cast vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie
respiratorie. Effettuare le operazioni di levigatura servendosi sempre di occhiali protettivi, protezioni delle vie
respiratorie e impianti di aspirazione.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non noti.
Attenzione:
polycon®cast non può essere impiegato per verificare la precisione di adattamento nella bocca del paziente.
polycon®cast non è un prodotto medicale!
MENU
100. polycon® ae
polycon®ae, una resina a base di IPN∗, viene impiegato per le operazioni di fresatura di protesi dentarie come,
ae,
ad es., restauri provvisori di corone e ponti nei settori frontali e laterali.
Le caratteristiche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 10477 e
DIN EN ISO 1567.
Oltre a un’elevata tollerabilità biologica e stabilità cromatica, polycon®ae presenta anche un’eccezionale
aderenza ai materiali di rivestimento non ceramici. Le proprietà dei materiali di polycon® ae rimangono immutate
grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in resina prodotti a livello industriale.
Rifinitura
La struttura fresata va rifinita mediante frese in metallo duro con denti alterni, adatte all’impiego su materiali
sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i 20.000 giri al minuto. Nelle fasi di rifinitura e
successiva lucidatura occorre prevenire la formazione di eccessivo calore, che potrebbe causare imprecisioni
nella realizzazione della struttura.
Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,5 mm e pilastri dei ponti più spessi di 0,6 mm;
la sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 9 mm2; ciò significa che per la stabilità
dell’intera struttura è determinante l'altezza delle barre di collegamento; in caso di ponti estesi, la misura della
sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;
effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta;
Ripristino: le strutture per corone e ponti realizzate in polycon®ae possono essere ripristinate e integrate in
qualsiasi momento con l’impiego di tutti prodotti di polimerizzazione a freddo a base di MMA disponibili in
commercio.
Nota:
Per migliorare ulteriormente l’estetica del bordo delle corone, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica
simili a spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a
spalla. La riduzione della struttura in PMMA non deve superare il millimetro. Eventuali bordi troppo ristretti a
causa di errori di rifinitura possono essere aggiunti successivamente senza problemi.
Attenzione:
Durante la costruzioni di ponti, è controindicata un'apertura di più di un elemento del ponte.
MENU
101. Caso per caso occorrerà decidere se, in base all’indicazione, scegliendo il sistema di fissaggio adeguato, al materiale PMMA-IPN viene
garantita una sufficiente stabilità di masticazione per il restauro. In caso contrario, occorre rivestirlo con un materiale alternativo
(composito).
un materiale alternativo (composito).
Rivestimento
Una struttura PMMA fresata può essere rivestita con i materiali di rivestimento tradizionali. A tal fine sono preferibili materiali a base di
PMMA. Se gli elementi di raccordo sono stati prima irruviditi con mezzi idonei, gli strati applicati presentano un'aderenza sicura e
duratura. Tra i mezzi idonei rientrano piccole mole grossolane o diamanti. Durante il rivestimento con composito, il legame con il PMMA
deve sempre avvenire secondo le indicazioni del rispettivo produttore.
Possibilità di fissaggio nella bocca
Provvisorio: cementi temporanei
Provvisorio di lunga durata: cementi Glasionomer senza bonding
Definitivo: tecnica adesiva con cementi idonei, ad es. ArtCem Gl, Vitrebond LC o Fujiplus
Composizione chimica
Polimetilmetacrilato e copolimeri interconnessi di acido metacrilicoColorantiPerossido residuoIl metilmetacrilato può essere presente,
come monomero residuo, per massimo il 2%
Dati tecnici
ColoreColorazione del denteMateriale PMMA Densità [g/cm3]1,19Solubilità DIN ISO 10477 [µg/mm³]0,2Resistenza alla flessione DIN ISO 10477
[MPa]83Assorbenza all’acqua nach DIN ISO 10477 [µg/mm³]26,5Solubilità in acquainsolubileSolubilità (qualitativa)Difficilmente solubile in solventi
organici Grado di combustione [°C]> 250Temperatura di accensione [°C]> 400Norme di sicurezza
400Norme
polycon®
Con la lavorazione del polycon®ae vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Effettuare le
operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando impianti di
aspirazione.
Qualora si formi polvere polimerica secondo TRGS 900, osservare il valore limite generale di 6 mg/m³ e, in caso di superamento,
indossare una maschera per polveri fini dotata di filtro antiparticolato FFP.
Controindicazioni ed effetti collaterali
polycon® ae,
Grazie alla realizzazione professionale e orientata alla qualità della fresa si escludono manifestazioni di intolleranza contro polycon® ae,
la resina IPN a base di PMMA.
In caso di allergia comprovata, è tuttavia opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza.
∗ IPN = polimeri reticolati interpenetranti
Una resina di acrilato a base di PMMA che, per via dell’interconnessione delle molecole, risulta notevolmente più resistente e presenta
valori abrasivi di gran lunga migliori.
MENU
102. coron®
coron®
coron® è una lega ceramizzabile di cobalto-cromo impiegata per la fresatura di protesi dentarie come corone e ponti nei settori frontali e
laterali.
Le caratteristiche meccaniche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 16744 e DIN EN ISO
9693.
coron®
coron® presenta una straordinaria stabilità alla corrosione ed è privo di elementi tossici (Ni, Fe, Be).
Le proprietà dei materiali di coron® vengono mantenute grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in metallo non nobile prodotti a
livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le variazioni di struttura del materiale che purtroppo si presentano regolarmente
durante i processi di fusione (ad es. per via della penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono
coron®
completamente escludere. Si garantisce, così, un accoppiamento ottimale tra coron® e la ceramica di rivestimento.
Rifinitura
Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
Lo spessore delle pareti delle cappette non deve superare i 0,25 – 0,3 mm.
La sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 5 mm2. Ciò significa, quindi, che per la stabilità dell’intera
struttura è determinante l’altezza delle barre di collegamento. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere
adattata in base alle necessità. Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta.
Durante la progettazione è necessario pareggiare eventuali parti mancanti utilizzando materiale della struttura, senza ricorrere in alcun
caso alla ceramica di rivestimento.
Evitare la formazione di angoli vivi, di parti appuntite e bordi troppo sottili.
Le superfici da ceramizzare devono essere trattate con frese affilate in metallo duro con denti alterni, adatte a operazioni di finitura o di
sgrosso.
La lavorazione superficiale deve avvenire seguendo sempre la stessa direzione per evitare sovrapposizioni di materiale.
Sabbiare la struttura realizzata applicando un abrasivo (Al2O3) con grana 125 µm e una pressione di 2-3 bar; infine, ripulire con
vaporizzazione calda.
Effettuare la pulizia utilizzando acqua distillata con apparecchio a ultrasuoni oppure con etere etilacetico.
Prima di procedere alla gommatura e alla lucidatura delle corone e delle superfici della masticazione, è possibile rivestire questi elementi
con abrasivi a base di alluminio a pasta fine al fine di ottenere passaggi dolci e uniformi.
Nota:
Durante la cottura della ceramica è possibile che un’eventuale sovrapposizione di materiale possa formare bolle d’aria nel materiale. Per
evitare la formazione di bolle, pertanto, non è consigliabile neanche utilizzare abrasivi a base di carburo di silicio.
Brasatura e saldatura
Per effettuare la brasatura prima della cottura della ceramica, è necessario utilizzare una lega brasante e un fondente adatti alla
composizione e all’intervallo di fusione della lega da brasare.
Attenzione:
Non è consigliabile effettuare la brasatura dopo la cottura della ceramica a causa della ridotta resistenza alla corrosione e alla limitata
diffusione delle leghe di metalli nobili rispetto alle leghe di metalli non nobili. Sono consigliabili tecniche di saldatura alternative, come la
saldatura al laser e la saldatura WIG. La saldatura a laser va effettuata con un filo di apporto in materiale dello stesso tipo.
Dopo la cottura della ceramica, le strutture brasate devono essere raffreddate lentamente.
Rivestimento
MENU
103. Si possono utilizzare tutti i tipi di metallo-ceramica disponibili in commercio adatti per un valore CET 14,1x10-6K-1.
Per la ceramizzazione non è necessario effettuare ossidazioni o cotture di controllo perché si possono escludere problemi di fusione,
inclusioni e cavità di ritiro. Qualora, tuttavia, si effettuasse un’ossidazione per ragioni di controllo, bisognerà raggiungere la stessa
temperatura finale di cottura dell’opaco con 5 minuti di tempo di sosta in atmosfera.
Nota:
Lo spessore dello strato della ceramica di rivestimento dovrebbe essere uniforme e non superare i 2 mm.
Dopo ogni cottura di ceramica, pulire le superfici accuratamente spazzolando con acqua distillata per eliminare eventuali ossidi solubili.
Quando si usano masse opache contenenti diossido di titanio si deve tener presente che il diossido di titanio e il cromo possono formare,
in lega, un pigmento verde-giallastro, che potrebbe dunque colorare i bordi.
coron®
Il valore alto del modulo E della lega di coron®, rispetto alle leghe di metalli nobili, provoca maggiori tensioni a livello dell’accoppiamento
tra lega di metallo non nobile e ceramica. Bisogna quindi tener presente che una tale condizione, durante la lavorazione di pezzi di grandi
dimensioni, potrebbe provocare un ritardo nella fase di raffreddamento lungo oppure un raffreddamento per laminazione dopo la cottura,
così come da indicazioni del produttore della ceramica.
Talvolta, effettuare diverse cotture e aumentare il periodo di permanenza nei forni di cottura può aumentare il valore CET della ceramica.
Di conseguenza, si potrebbero verificare sollecitazioni di trazione all’interno della ceramica che possono causare la formazione di
criccature. A meno che il produttore della ceramica abbia indicato un procedimento diverso, di norma si effettua una fase di
raffreddamento lungo.
lungo.
Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
HeraCeram di Heraeus Kulzer
VM®13 di Vita
VITA Omega 900
CARMEN® di Dentaurum
CCS di Dentaurum
Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
Per ottenere un accoppiamento ottimale tra il metallo e la ceramica, si consiglia l’impiego di un bonder.
Composizione chimica
Elemento [% masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri elementi, meno di 1%Mn, N, NbFe, MnPrivo di nickel e
masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri
berillio
Dati tecnici
In conformità alla norma DIN EN ISO 9693
ProprietàcoronStellaCamColoregrigio argentogrigio argentoMateriale Lega priva di metallo nobileLega priva di metallo
ProprietàcoronStellaCamColoregrigio
nobileDensità g/cm3 8,68,3Solubilità in H2O [mg/l]insolubileinsolubileLimite di snervamento Rp0,2 [MPa]635570Resistenza
alla trazione Rm [MPa]1120dati non notiDurezza HV10320286Allungamento alla rottura A5 [%]3210Modulo E
[GPa]230194CET (25-500°C)14,1 x 10-6 K-114,1 x 10-6 K-1Temperatura di solidus [°C]13201309Temperatura di liquidus
[°C]14201417Resistenza all’usuraOttimaOttimaNorme di sicurezza
all’usuraOttimaOttimaNorme
Le finissime particelle metalliche presenti nel pulviscolo di rettifica possono provocare sensibilizzazioni in caso di contatto frequente con la
pelle e inspirazione. Pertanto, è assolutamente necessario prendere le comuni misure di prevenzione adottate per la rettifica di metalli, in
particolare si consiglia di indossare occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Quando nelle fasi di lavorazione vengono rispettate le istruzioni per l’uso, è molto raro che si possano riscontrare manifestazioni di
coron®
intolleranza alle leghe di metallo non nobile di coron® per corone e ponti. In caso di allergia comprovata a un componente della lega, è
opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza. Si riportano casi singoli di irritazioni locali elettrochimiche.
L’utilizzo di diversi gruppi di leghe può generare effetti galvanici.
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104. Ceramica di ossido di
alluminio
VITA In-Ceram® ALUMINA è una ceramica di ossido di alluminio porosa che, mediante l’infiltrazione
vetrosa, acquisisce eccezionali proprietà meccaniche. Questo materiale è particolarmente adatto alla
realizzazione di strutture per corone nei settori frontali e laterali, nonché per ponti frontali a tre
elementi.
VITA In-Ceram® ZIRCONIA è costituita da alluminio rinforzato con ossido di zirconio; l'elevata
resistenza del materiale alla rottura raggiunta in seguito a infiltrazione vetrosa, unita alle eccezionali
proprietà meccaniche dell'ossido di alluminio, produce una ceramica adatta a strutture
particolarmente resistenti. Per via dell’elevata capacità di carico, questo materiale è particolarmente
adatto alla realizzazione di strutture a tre elementi per ponti e corone nei settori laterali.
Rifinitura
Impostazioni della struttura:
OggettoPag.Spessore pareti [mm]Cappettaocclusale / incisale0,7circolare0,5Cappetta pilastri dei
pontiincisale1,0circolare0,7
Gli elementi di raccordo di corone e ponti devono essere realizzati in modo da presentare le massime
dimensioni possibili e occupare al meglio lo spazio disponibile. Arrotondare gli elementi di raccordo
conferendo un profilo concavo. Evitare la formazione di intagli affilati perché possono diventare punti
di rottura. Gli elementi di raccordo devono presentare una sezione trasversale di almeno 9 mm2, e
un’altezza almeno uguale o superiore alla loro larghezza.
Per la rifinitura delle strutture fresate e sinterizzate è necessario attenersi a quanto segue:
rimuovere eventuali tracce di vernice spaziatrice dal modello;
con cautela e senza esercitare pressione, poggiare la struttura sul modello;
controllare l’adattamento (è possibile, ad es., stendere un sottile strato di Fit Checker sul moncone);
eliminare eventuali punti di disturbo effettuando una leggera levigatura (rettificatrice a diamante a
grana fine e poca pressione).
Procedere con cautela sui bordi, utilizzando diamanti a grana molto fine e obiettivi a focale variabile.
Piccoli punti difettosi eventualmente presenti sui bordi possono essere corretti applicando materiale
di riempimento conformemente alle disposizioni del produttore (Vita).
La forma e la funzione della struttura devono essere realizzate soltanto prima dell’infiltrazione
vetrosa, perché dopo non si possono effettuare correzioni per levigatura. MENU
Infiltrazione vetrosa
105. L’applicazione e l’infiltrazione della polvere di vetro Vita In-Ceram® ALUMINA / ZIRCONIA deve
avvenire in conformità alle indicazioni per la lavorazione fornite da Vita.
Nota:
Nel caso in cui non siano state eseguite cotture per apportare dei miglioramenti, sarà assolutamente
necessaria una cottura di essiccazione.
Per i ponti frontali sono necessarie almeno due cotture per l’infiltrazione vetrosa. Nel caso in
cui l’infiltrazione non fosse riuscita perfettamente (punti bianchi), sarà necessario ripetere la
cottura.
Rivestimento
Raccomandati da etkon:
VITADUR® ALPHA
VITA VM®7
Creation AV di Geller
VINTAGE AL di Shofu
Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
Composizione chimica
OssidoALUMINA BlanksZIRCONIA BlanksAl2O3 [peso %]100ca. 67 t-ZrO2 (stabilizzato secondo la
normativa CE) [peso %]-ca. 33
Dati tecnici
ProprietàALUMINA ZIRCONIA CET (20 - 500°C) 7,4 x 10-6/K-17,8 x 10-6/K-
1Solubilità chimica ISO 6872 [μg/cm2]11151118Densità – infiltrato
[g/cm3]3,844,24Resistenza alla flessione (flessione su 3 punti conformemente
a ISO 6872) [MPa] 500600Resistenza alle criccature - infiltrato (SEVNB)
[MPa*√m]3,94,4Modulo di elasticità [GPa]280258N. contrazioni trasversali
0,230,25Norme di sicurezza
Per via della dispersione di pulviscolo durante la levigatura di strutture sinterizzate, è obbligatorio
indossare una mascherina di protezione sulla bocca. Inoltre è consigliabile lavorare dietro un vetro di
sicurezza e attivare un dispositivo di aspirazione.
Controindicazioni ed effetti collaterali
Non noti.
Per ulteriori informazioni, consultare le indicazioni per l’uso del produttore (VITA Zahnfabrik). MENU
106. E’ necessario evidenziare che
un’accurata progettazione è alla
base di un buon risultato ed evita
il verificarsi di rischi connessi a
soluzioni improvvisate.
Illustreremo di seguito le
metodologie al momento a
disposizione dell’operatore.
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107. Mascherine chirurgiche
Cerature diagnostiche
utilizzate per conoscere la
quantità d’osso, la posizione
e l’inclinazione dei diversi
impianti.
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