SlideShare a Scribd company logo
1 of 195
LAB .ODONTOTECNICO UNIVERSO di
          GIOVANNI IMMI
  VIA ALFONSINE 14 – 05100 TERNI
         TEL. 0744/ 275281
          TEL .3931017668
        Email :giomalu@alice.it
 ETKON         MENU

 PROGETTAZIONE DEL CASO

 LAVORAZIONI TRADIZIONALI

 ESTETICA

 TORONTO

 TORONTO 4 IMPIANTI

 SALDATURE LASER
Un ciclo semplice ed efficace:
Si effettua la scansione del modello in laboratorio e
  si modella la struttura, quindi si inviano i dati
     direttamente tramite Internet al centro di
produzione etkon . Dopo pochi giorni si riceve così
                  struttura pronta.




                     Vantaggi:
   • Sistema di scansione ad alte prestazioni di
                    facile utilizzo
 • Ampia varietà di materiali: ceramica - metallo
                       - resine
       • Spese ridotte grazie al nostro centro
    • Tecnica sempre all'avanguardia grazie ai
                                                 MENU
               costanti aggiornamenti
SOLUZIONE CON
                MATERIALI
 ZERION HSC(ZIRCONIO)




 VITA INCERAM ALUMINA
 VITA INCERAM ZIRCONIA




                              MENU
 CORON
 circo STELLA – CAM




 TITANIO




   POLYCON AE
   POLYCON CAST
   POLIAMMIDE CON FIBRE

                           MENU
ETKON
 LAVORAZIONI
(SI POSSONO EFFETTUARE CIRCOLARI FINO A 16 ELEMENTI)




 PONTI
   Con massimo 2 elementi intermedi:

   Zerion hsc – ceramica d’ossido di zirconio
   Titanio

                           Con massimo 1 elemento intermedio:

                           Vita inceram allumina
                           Vita inceram zirkonia

   Con massimo 3 elementi intermedi :

   Coron
   CrCO stella – cam




                                                                 MENU
 PONTI PROVVISORI
   Con massimo 2 elementi intermedi
     Poliammide con fibre

   Con massimo 1 elemento intermedio
     Polycon ae con colore naturale B1 offre una base estetica ed una straordinaria capacità di legare
    con materiali non ceramici

   Polycon cast (strutture calcinabili)




 ABUTMENT STRAUMANN
   NARROW NECK (NN)                                   MATERIALI
   REGULAR NECK (RN)                                      - Zr02 (ZIRCONIO)
   WIDE NECK (WN)                                          - TITANIO
   NARROW CROSSFIT (NC)
   REGULAR CROSSFIT (RN)

                                                                                              MENU
 TELESCOPICHE
(CORONE PRIMARIE E
CORONE SECONDARIE)

                      Corone primarie in ceramica di
 ossido di zirconio




 PROTESI A BARRE




 INLAY (INTARSIO)

                                                       MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
          zerion® – ceramica di ossido di zirconio
   zerion® vanta una vasta gamma di applicazioni, che comprende le cappette, le corone primarie e i ponti estesi
    nei settori frontali e laterali. La sua struttura tetragonale e policristallina le conferisce una tenuta e una resistenza
    alla rottura estremamente elevate.
   Eventuali criccature capillari possono essere bloccate mediante trasformazione microstrutturale
    (autorigenerazione).
   Rifinitura
   La struttura in zirconio densamente sinterizzato può essere sottoposta a lavorazione meccanica soltanto quando
    è assolutamente necessario. Vanno utilizzati soltanto utensili diamantati raffreddati ad acqua. In caso contrario,
    potrebbero verificarsi surriscaldamenti di alcuni punti del materiale che potrebbero causare screpolature in
    profondità.
    Si sconsiglia l’impiego di qualunque strumento di rettifica a freddo.
   Durante le operazioni di ricostruzione delle strutture, è opportuno attenersi alle seguenti regole:
   In base alle disposizioni generali per l’impiego di protesi dentarie in ceramica integrale, lo spessore delle pareti
    delle cappette non dovrebbe superare gli 0,4 mm.
   Lo spessore delle pareti delle strutture dei ponti dovrebbe misurare almeno 0,5 mm, e la sezione trasversale degli
    elementi di raccordo di corone e ponti almeno 9 mm2. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale
    dovrà essere adattata in base alle necessità.
   Utilizzare soltanto utensili diamantati in perfetto stato. Una ridotta potenza di taglio dello strumento di lavorazione
    genera calore.
   È possibile effettuare la demolizione raggiungendo un alto numero di giri, ma con una ridotta pressione di
    contatto.
   Per un’accurata riduzione dei bordi e una rielaborazione fine delle superfici è necessario utilizzare diamanti nuovi
    e a struttura compatta.
   Evitare:
   la levigatura negli elementi di raccordo interdentali;
   la separazione degli elementi tramite dischi separatori, altrimenti potrebbero crearsi punti di rottura;
   la smerigliatura degli intagli (a livello basale);
   la formazione di angoli vivi (cercare di effettuare arrotondamenti).
   Dopo la lavorazione, procedere alla pulizia della struttura in ZrO2 sottoponendola a bagni a ultrasuoni oppure a
    una breve evaporazione.
   Avviso importante:
   L’altezza degli elementi di raccordo è determinante per la resistenza alla rottura delle strutture in ossido di
    zirconio. Nella realizzazione degli elementi di raccordo, pertanto, non si dovrebbe mai superare l’altezza minima.
>   I trattamenti meccanici superficiali, come la levigatura e la sabbiatura (con Al2O3 oppure con microsfere)
    possono esercitare una quantità
   d’energia ipercritica che può danneggiare la struttura superficiale. Talvolta, questo tipo di deformazione del
    reticolo cristallino provoca trasformazioni di fasi del ZrO2 (tetragonale  monoclino). La struttura monoclina è
    caratterizzata da un valore CET inferiore (ca. 7x10-6/K) a quello della struttura tetragonale.
   Non effettuare sabbiature delle superfici di rivestimento.
   Se dovesse rendersi necessario un trattamento meccanico della struttura, è consigliabile concludere le operazioni
    con un trattamento termico per la rigenerazione della struttura.
   VT° Cmin.min.(° C/min)500-5.00100
                        C/min)500-5.00100
   Temp.ca.° C         min.Vac100015.0-
                        min.Vac100015.0-
   Attenzione: I tempi di raffreddamento non devono essere lunghi.
   Rivestimento
   Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
   VITA VM®9
   GC initial Zr
   Cercon® ceram kiss
   Nobel RondoTM Zirconia
   VINTAGE ZR di Shofu
   Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
   Impianto
   Per impiantare il restauro realizzato, vanno utilizzati soltanto materiali adatti per l’ossido di zirconio, la cui idoneità
    sia comprovata dalla pratica. Il produttore si assume la responsabilità dell’idoneità del materiale.
   Composizione chimica
   ZrO2 (HfO2) [Massa] <95Y2O2 [% masse]<5Al2O3 [% masse]<1Dati tecnici
                                                                 masse]<1Dati
   ColorebiancoMateriale HIP ZrO2CET (20 - 500°C) 10 x 10-6/K-1Densità [g/cm3]6,06Durezza Vickers Hvmax.
    1340Resistenza alla flessione (flessione su tre punti )conformemente a ISO 6872 [MPa] max. 1300Resistenza
    alla compressione [MPa]2000Modulo di elasticità [GPa]210N. contrazioni trasversali 0,23 Norme di sicurezza
   Nella lavorazione di ceramiche è indispensabile rispettare alcune misure di sicurezza, quali l’obbligo di indossare
    occhiali protettivi e una mascherina di protezione sulla bocca, lavorare dietro a un vetro di sicurezza ed effettuare
    un’opportuna aspirazione.
   Controindicazioni ed effetti collaterali
   Non noti.
   La biocompatibilità del diossido di zirconio è stata ampiamente confermata dall’impianto di più di 300.000 protesi
    dell’articolazione



                                                                                                                        MENU
ticon® – titanio
    trova applicazione nelle operazioni di fresatura di protesi dentarie, come corone e ponti. Grazie alla sua
    composizione chimica garantisce la massima biocompatibilità. La composizione e le caratteristiche del
    materiale sono conformi alle prescrizioni della norma DIN ISO 5832-2.
   Le proprietà dei materiali di ticon® rimangono immutate grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in
    titanio prodotti a livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le eventuali piccole variazioni di struttura
    del materiale che purtroppo possono verificarsi durante i processi di fusione (ad es., a causa di porosità,
    penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono completamente
    escludere. Con la fresatura si evita un tipico e indesiderato effetto della fusione, ovvero la formazione di uno
    strato (fenomeno dell’α-case). In tal modo si garantisce un accoppiamento ottimale tra il titanio e la ceramica
    di rivestimento.
   Rifinitura
   Per la rifinitura degli oggetti fresati con gli appositi macchinari, si possono utilizzare esclusivamente speciali
    frese in metallo duro al titanio. Occorre mantenere una direzione di levigatura uniforme, velocità di rotazione
    moderata (massimo 15.000 giri/min.) e ridotta pressione di contatto. Si devono evitare sovrapposizioni di
    materiale e occorre ridurre l’eventuale pressione di contatto e/o la velocità di rotazione.
   Tutte le superfici di rivestimento devono essere levigate; a tale scopo, è obbligatorio osservare i seguenti
    criteri di impostazione e preparazione della struttura in titanio per il processo finale di rivestimento:
   lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);
   la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minima 5 mm2;
         In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità.
   sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle ripassate con ossido di alluminio puro (grana da 110 a 150
    µm) a una pressione max. di 2 bar;
   infine, lasciar riposare la struttura per 5 min. (==> passivazione delle superfici), e poi pulire utilizzando un
    vaporizzatore (evitare assolutamente trattamenti acidi e a ultrasuoni);
   da questo momento in poi, non toccare più la struttura con le mani, servirsi soltanto di una pinza emostatica.

   Durante l’asportazione dei trucioli di ticon® (pezzi grezzi) presenti sull’impianto di fresatura, è consigliabile
    seguire le indicazioni di seguito elencate per ottenere buoni risultati ed evitare danni alla salute:
   velocità di taglio ridotta;


                                                                                                                    MENU
   avanzamento relativamente elevato;
   buon raffreddamento;
   serraggio quanto più esatto possibile tra il pezzo di titanio e lo strumento di lavorazione.
   Rispettare sempre le istruzioni per l’uso della macchina per l’asportazione dei trucioli.
   Saldatura
   Nella saldatura al laser occorre rispettare le geometrie, le superfici, l’ordine di saldatura e i parametri indicati per ogni
    tipo di macchinario impiegato. In certi casi è necessario utilizzare metallo di apporto. Attenersi sempre alle
    raccomandazioni della casa produttrice del macchinario.
   Nota:
   In linea di principio, è consigliabile non utilizzare linee di saldatura in titanio e metallo nobile oppure in titanio e metallo
    non nobile.
   Lucidatura
   Utilizzando paste lucidanti normalmente disponibili in commercio oppure diamantate, è possibile conferire maggiore
    lucentezza alle superfici trattate e gommate. La lucidatura migliora le condizioni della superficie, e dunque anche la
    qualità. Per evitare stracciature, durante la lucidatura è opportuno mantenere un numero di giri moderato e applicare
    una pressione ridotta. Rimuovere le polveri da lucidatura con un apparecchio a ultrasuoni o un vaporizzatore.
   Rivestimento
   Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
   TiKrom
   Triceram
   VITA Titankeramik
   GC Initial Ti
   Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
   Composizione chimica
   Ti [% masse]min. 99,3N2 [% masse]0,03C [% masse]0,1H2 [% masse]0,0125Fe [% masse]0,3O2 [% masse]0,25 Dati
    tecnici
   ColoreargentoMateriale conforme a DIN ISO 5832-2Titanio grado 2 Punto di fusione [°C]1668StatoricottoSolubilità in
    H2O [mg/l]insolubile Densità [g/cm3]4,5Limite di snervamento Rp0,2 [MPa]325-395Resistenza alla trazione Rm
    [MPa]460-475Allungamento alla rottura A5 [%]30-35CET (25-500°C)9,6 x 10-6 K-1 Norme di sicurezza
   La polvere e i trucioli di titanio sono facilmente infiammabili. Pertanto è necessario adottare opportune misure di
    sicurezza (ad es., divieto di fumo durante le operazioni di levigatura, non utilizzare fiamme vive, ecc.).
   Controindicazioni ed effetti collaterali
   Il titanio non è un materiale tossico, ma per sicurezza deve essere trattato allo stato compatto. Al formarsi di polvere di
    titanio o vapori è, pertanto, consigliabile procedere con un’opportuna aspirazione per evitare il contatto con gli occhi e
    con gli organi di respirazione.
                                                                                                                     MENU
Poliammide
   La poliammide rinforzata con fibre di vetro corte può essere utilizzata per diverse applicazioni, come, ad esempio, per restauri metal-free
    in pazienti allergici, per provvisori e nella tecnica di rivestimento di corone e ponti. Eccellenti sono la tollerabilità biologica e la capacità di
    accoppiamento, abbinate a un materiale composito fotopolimerizzabile. Naturalmente, con la lavorazione CAM le buone proprietà dei
    materiali rimangono intatte.
                 Rifinitura
   Per effettuare le operazioni servendosi di strumenti di lavorazione in carburo di tungsteno, è necessario mantenere un numero di giri
    massimo di 20.000 al minuto per evitare stracciature.
   Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
   lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);
   la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minimo 9 mm2; in caso di ponti estesi la misura della sezione
    trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;
   se si applicano ritenzioni (ritenzione aggiuntiva), il legame della poliammide alla resina di rivestimento migliora considerevolmente;
   sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle rifinite con ossido di alluminio puro (grana 250 µm e pressione 3 bar);
   dopo aver eseguito la sabbiatura, evitare assolutamente di toccare le superfici con le mani; non è necessario pulire con il vaporizzatore;
   per garantire un accoppiamento sicuro tra poliammide e resina di rivestimento, occorre effettuare un condizionamento con silano.
   Nota:
   Per migliorare considerevolmente l’estetica del bordo delle corone in poliammide, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica simili a
    spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a spalla. La riduzione della struttura in
    poliammide non deve superare il millimetro. Nel caso in cui i bordi risultassero troppo ristretti per errori di rifinitura, è possibile aggiungere
    del materiale composito.
                 Rivestimento
   Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
   Artglass® di Heraeus Kulzer
   VITA ZETA® LC
   VITA VM® LC
   Solidex di Shofu
   CERAMAGE di Shofu
   Sinfony di Espe
   Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
                 Composizione chimica
                                   Copoliammide rinforzata con fibre di vetro, modificatoriDati tecnici
                                                                                    modificatoriDati
   ColorebiancoMateriale poliammide Solubilità in H2O [mg/l]insolubile Resistenza alla flessione [MPa]380Modulo di elasticità
    [MPa]22000 Temperatura di fusione [°C]260Densità [g/cm3]1,69
                                   Norme di sicurezza
   Effettuare le operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando
    impianti di aspirazione.
                
                    Controindicazioni ed effetti collaterali
   Il materiale è privo di potenziale citotossico. Appare quindi improbabile che si possano verificare sensibilizzazioni allergiche.

                                                                                                                                               MENU
polycon® cast – polimetilmetacrilato bruciabile
   polycon®cast è un vetro acrilico senza cariche, e rappresenta una valida soluzione alternativa
    alle tradizionali tecniche di modellazione di corone e ponti nell’ambito della tecnica di fusione. La
    resina PMMA calcinabile senza residui può essere impiegata al posto della cera da modellare.
   polycon®cast può essere impiegato in svariate applicazioni, ad es. nelle tecniche di
    rivestimento e di fusione totale, nelle tecniche telescopiche e di attacco, come pure
    nell'implantologia.
   Tuttavia, non è adatto per la realizzazione di provvisori e non può essere impiegato per verificare
    la precisione di adattamento nella bocca del paziente.
   Rifinitura
   È consigliabile rifinire gli oggetti fusi fresati con frese in metallo duro con denti alterni adatte
    all’impiego con materiali sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i
    20.000 giri al minuto. Durante la rifinitura, occorre prevenire la formazione di eccessivo calore
    che potrebbe diventare la causa di imprecisioni nella realizzazione della struttura.
   Eseguire le impostazioni e la preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
   ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,25 mm e pilastri dei ponti più spessi di
    0,3 mm;
   la misura della sezione trasversale degli elementi di raccordo va adattata in base alla situazione
    e alle leghe per getti da utilizzare; per la stabilità dell’intera struttura è decisiva l’altezza delle
    barre di collegamento;
   Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la
    cappetta.
   in presenza di corone interamente in metallo, controllare, eventualmente, l’occlusione;
   è possibile migliorare ulteriormente gli oggetti fusi fresati utilizzando cera per modellare.
   Nota:
   Le resine calcinabili hanno la proprietà di gonfiarsi leggermente quando bruciano.

                                                                                                      MENU
   Pertanto è consigliabile ridurre il bordo della corona di ca. 1 mm ed effettuare un riempimento con cera cervicale
    (oppure con cera per modellare comunemente disponibile in commercio).
   Applicando un leggero strato di cera su tutta la superficie, si riesce a creare lo spazio necessario per il
    rigonfiamento all’interno del cilindro.
   I canali di colata vanno realizzati secondo i metodi abituali e in base al tipo di lega. Osservare le indicazioni del
    produttore della lega e del materiale per il rivestimento.
   Fissare gli oggetti fusi al cilindro di colata e procedere al rivestimento rispettando le istruzioni d’uso della casa
    produttrice del materiale di rivestimento.
   Avviso importante:
   Non è consigliabile utilizzare rivestimenti per un ciclo termico rapido (rivestimento rapido). Quando si introduce il
    cilindro nel forno di preriscaldamento già caldo, potrebbero comparire criccature sul materiale di rivestimento a
    causa della rapida dilatazione del materiale.
                             Composizione chimica
   Polimetilmetacrilato [%]100
                             Dati tecnici
   ColoreincoloreMaterialePMMADensità [g/cm3] ISO 1183 1,19Modulo di elasticità [MPa] ISO 5273300Resistenza
    alla flessione [MPa] ISO 178115Resistenza alla pressione sferica H961/30 [MPa] ISO 2039175Allungamento alla
    rottura [%] ISO 5275,5Temperatura di stampaggio [°C]160 - 175Temperatura max. di impiego [°C]80Temperatura
    di accensione [°C] ISO 51794425Coefficiente di Poisson µb (ad una velocità di dilatazione del 5% al min., fino a
    una dilatazione del 2%, a 23°C)0,37Temperatura di rammollimento Vicat [°C] ISO 306115Solubilità in
    acquainsolubileAssorbenza all’acqua (24 h, 23°C) rispetto a base secca; provetta 60*60*2 mm³ [mg] ISO 6241
               Norme di sicurezza
   Con la lavorazione del polycon®cast vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie
    respiratorie. Effettuare le operazioni di levigatura servendosi sempre di occhiali protettivi, protezioni delle vie
    respiratorie e impianti di aspirazione.
               Controindicazioni ed effetti collaterali
   Non noti.
   Attenzione:
   polycon®cast non può essere impiegato per verificare la precisione di adattamento nella bocca del paziente.
    polycon®cast non è un prodotto medicale!

                                                                                                                  MENU
polycon® ae
   polycon®ae, una resina a base di IPN∗, viene impiegato per le operazioni di fresatura di protesi dentarie come,
               ae,
    ad es., restauri provvisori di corone e ponti nei settori frontali e laterali.
   Le caratteristiche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 10477 e
    DIN EN ISO 1567.
   Oltre a un’elevata tollerabilità biologica e stabilità cromatica, polycon®ae presenta anche un’eccezionale
    aderenza ai materiali di rivestimento non ceramici. Le proprietà dei materiali di polycon® ae rimangono immutate
    grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in resina prodotti a livello industriale.
                Rifinitura
   La struttura fresata va rifinita mediante frese in metallo duro con denti alterni, adatte all’impiego su materiali
    sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i 20.000 giri al minuto. Nelle fasi di rifinitura e
    successiva lucidatura occorre prevenire la formazione di eccessivo calore, che potrebbe causare imprecisioni
    nella realizzazione della struttura.
   Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
   ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,5 mm e pilastri dei ponti più spessi di 0,6 mm;
   la sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 9 mm2; ciò significa che per la stabilità
    dell’intera struttura è determinante l'altezza delle barre di collegamento; in caso di ponti estesi, la misura della
    sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;
   effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta;
   Ripristino: le strutture per corone e ponti realizzate in polycon®ae possono essere ripristinate e integrate in
    qualsiasi momento con l’impiego di tutti prodotti di polimerizzazione a freddo a base di MMA disponibili in
    commercio.
   Nota:
   Per migliorare ulteriormente l’estetica del bordo delle corone, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica
    simili a spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a
    spalla. La riduzione della struttura in PMMA non deve superare il millimetro. Eventuali bordi troppo ristretti a
    causa di errori di rifinitura possono essere aggiunti successivamente senza problemi.
   Attenzione:
   Durante la costruzioni di ponti, è controindicata un'apertura di più di un elemento del ponte.




                                                                                                                        MENU
   Caso per caso occorrerà decidere se, in base all’indicazione, scegliendo il sistema di fissaggio adeguato, al materiale PMMA-IPN viene
    garantita una sufficiente stabilità di masticazione per il restauro. In caso contrario, occorre rivestirlo con un materiale alternativo
    (composito).
   un materiale alternativo (composito).
                                     Rivestimento
   Una struttura PMMA fresata può essere rivestita con i materiali di rivestimento tradizionali. A tal fine sono preferibili materiali a base di
    PMMA. Se gli elementi di raccordo sono stati prima irruviditi con mezzi idonei, gli strati applicati presentano un'aderenza sicura e
    duratura. Tra i mezzi idonei rientrano piccole mole grossolane o diamanti. Durante il rivestimento con composito, il legame con il PMMA
    deve sempre avvenire secondo le indicazioni del rispettivo produttore.
                 Possibilità di fissaggio nella bocca
   Provvisorio: cementi temporanei
   Provvisorio di lunga durata: cementi Glasionomer senza bonding
   Definitivo: tecnica adesiva con cementi idonei, ad es. ArtCem Gl, Vitrebond LC o Fujiplus
                 Composizione chimica
   Polimetilmetacrilato e copolimeri interconnessi di acido metacrilicoColorantiPerossido residuoIl metilmetacrilato può essere presente,
    come monomero residuo, per massimo il 2%
                 Dati tecnici
                 ColoreColorazione del denteMateriale PMMA Densità [g/cm3]1,19Solubilità DIN ISO 10477 [µg/mm³]0,2Resistenza alla flessione DIN ISO 10477
                  [MPa]83Assorbenza all’acqua nach DIN ISO 10477 [µg/mm³]26,5Solubilità in acquainsolubileSolubilità (qualitativa)Difficilmente solubile in solventi
                  organici Grado di combustione [°C]> 250Temperatura di accensione [°C]> 400Norme di sicurezza
                                                                                         400Norme
                           polycon®
    Con la lavorazione del polycon®ae vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Effettuare le
    operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando impianti di
    aspirazione.
   Qualora si formi polvere polimerica secondo TRGS 900, osservare il valore limite generale di 6 mg/m³ e, in caso di superamento,
    indossare una maschera per polveri fini dotata di filtro antiparticolato FFP.
                 Controindicazioni ed effetti collaterali
                                                                                                                                   polycon® ae,
    Grazie alla realizzazione professionale e orientata alla qualità della fresa si escludono manifestazioni di intolleranza contro polycon® ae,
    la resina IPN a base di PMMA.
   In caso di allergia comprovata, è tuttavia opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza.


    ∗ IPN = polimeri reticolati interpenetranti
   Una resina di acrilato a base di PMMA che, per via dell’interconnessione delle molecole, risulta notevolmente più resistente e presenta
    valori abrasivi di gran lunga migliori.




                                                                                                                                                                MENU
   coron®
                                                     coron®
    coron® è una lega ceramizzabile di cobalto-cromo impiegata per la fresatura di protesi dentarie come corone e ponti nei settori frontali e
    laterali.
   Le caratteristiche meccaniche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 16744 e DIN EN ISO
    9693.
   coron®
    coron® presenta una straordinaria stabilità alla corrosione ed è privo di elementi tossici (Ni, Fe, Be).
   Le proprietà dei materiali di coron® vengono mantenute grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in metallo non nobile prodotti a
    livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le variazioni di struttura del materiale che purtroppo si presentano regolarmente
    durante i processi di fusione (ad es. per via della penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono
                                                                                          coron®
    completamente escludere. Si garantisce, così, un accoppiamento ottimale tra coron® e la ceramica di rivestimento.
                 Rifinitura
   Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:
   Lo spessore delle pareti delle cappette non deve superare i 0,25 – 0,3 mm.
   La sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 5 mm2. Ciò significa, quindi, che per la stabilità dell’intera
    struttura è determinante l’altezza delle barre di collegamento. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere
    adattata in base alle necessità. Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta.
   Durante la progettazione è necessario pareggiare eventuali parti mancanti utilizzando materiale della struttura, senza ricorrere in alcun
    caso alla ceramica di rivestimento.
   Evitare la formazione di angoli vivi, di parti appuntite e bordi troppo sottili.
   Le superfici da ceramizzare devono essere trattate con frese affilate in metallo duro con denti alterni, adatte a operazioni di finitura o di
    sgrosso.
   La lavorazione superficiale deve avvenire seguendo sempre la stessa direzione per evitare sovrapposizioni di materiale.
   Sabbiare la struttura realizzata applicando un abrasivo (Al2O3) con grana 125 µm e una pressione di 2-3 bar; infine, ripulire con
    vaporizzazione calda.
   Effettuare la pulizia utilizzando acqua distillata con apparecchio a ultrasuoni oppure con etere etilacetico.
   Prima di procedere alla gommatura e alla lucidatura delle corone e delle superfici della masticazione, è possibile rivestire questi elementi
    con abrasivi a base di alluminio a pasta fine al fine di ottenere passaggi dolci e uniformi.
   Nota:
   Durante la cottura della ceramica è possibile che un’eventuale sovrapposizione di materiale possa formare bolle d’aria nel materiale. Per
    evitare la formazione di bolle, pertanto, non è consigliabile neanche utilizzare abrasivi a base di carburo di silicio.
                 Brasatura e saldatura
   Per effettuare la brasatura prima della cottura della ceramica, è necessario utilizzare una lega brasante e un fondente adatti alla
    composizione e all’intervallo di fusione della lega da brasare.
   Attenzione:
   Non è consigliabile effettuare la brasatura dopo la cottura della ceramica a causa della ridotta resistenza alla corrosione e alla limitata
    diffusione delle leghe di metalli nobili rispetto alle leghe di metalli non nobili. Sono consigliabili tecniche di saldatura alternative, come la
    saldatura al laser e la saldatura WIG. La saldatura a laser va effettuata con un filo di apporto in materiale dello stesso tipo.
   Dopo la cottura della ceramica, le strutture brasate devono essere raffreddate lentamente.
                 Rivestimento

                                                                                                                                            MENU
   Si possono utilizzare tutti i tipi di metallo-ceramica disponibili in commercio adatti per un valore CET 14,1x10-6K-1.
   Per la ceramizzazione non è necessario effettuare ossidazioni o cotture di controllo perché si possono escludere problemi di fusione,
    inclusioni e cavità di ritiro. Qualora, tuttavia, si effettuasse un’ossidazione per ragioni di controllo, bisognerà raggiungere la stessa
    temperatura finale di cottura dell’opaco con 5 minuti di tempo di sosta in atmosfera.
   Nota:
   Lo spessore dello strato della ceramica di rivestimento dovrebbe essere uniforme e non superare i 2 mm.
   Dopo ogni cottura di ceramica, pulire le superfici accuratamente spazzolando con acqua distillata per eliminare eventuali ossidi solubili.
   Quando si usano masse opache contenenti diossido di titanio si deve tener presente che il diossido di titanio e il cromo possono formare,
    in lega, un pigmento verde-giallastro, che potrebbe dunque colorare i bordi.
                                                coron®
    Il valore alto del modulo E della lega di coron®, rispetto alle leghe di metalli nobili, provoca maggiori tensioni a livello dell’accoppiamento
    tra lega di metallo non nobile e ceramica. Bisogna quindi tener presente che una tale condizione, durante la lavorazione di pezzi di grandi
    dimensioni, potrebbe provocare un ritardo nella fase di raffreddamento lungo oppure un raffreddamento per laminazione dopo la cottura,
    così come da indicazioni del produttore della ceramica.
   Talvolta, effettuare diverse cotture e aumentare il periodo di permanenza nei forni di cottura può aumentare il valore CET della ceramica.
    Di conseguenza, si potrebbero verificare sollecitazioni di trazione all’interno della ceramica che possono causare la formazione di
    criccature. A meno che il produttore della ceramica abbia indicato un procedimento diverso, di norma si effettua una fase di
    raffreddamento lungo.
                       lungo.
   Rivestimenti in ceramica utilizzabili:
   HeraCeram di Heraeus Kulzer
   VM®13 di Vita
   VITA Omega 900
   CARMEN® di Dentaurum
   CCS di Dentaurum
   Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
   Per ottenere un accoppiamento ottimale tra il metallo e la ceramica, si consiglia l’impiego di un bonder.
                                    Composizione chimica
   Elemento [% masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri elementi, meno di 1%Mn, N, NbFe, MnPrivo di nickel e
                     masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri
    berillio
                                    Dati tecnici
   In conformità alla norma DIN EN ISO 9693
                 ProprietàcoronStellaCamColoregrigio argentogrigio argentoMateriale Lega priva di metallo nobileLega priva di metallo
                     ProprietàcoronStellaCamColoregrigio
                     nobileDensità g/cm3 8,68,3Solubilità in H2O [mg/l]insolubileinsolubileLimite di snervamento Rp0,2 [MPa]635570Resistenza
                     alla trazione Rm [MPa]1120dati non notiDurezza HV10320286Allungamento alla rottura A5 [%]3210Modulo E
                     [GPa]230194CET (25-500°C)14,1 x 10-6 K-114,1 x 10-6 K-1Temperatura di solidus [°C]13201309Temperatura di liquidus
                     [°C]14201417Resistenza all’usuraOttimaOttimaNorme di sicurezza
                                                  all’usuraOttimaOttimaNorme
   Le finissime particelle metalliche presenti nel pulviscolo di rettifica possono provocare sensibilizzazioni in caso di contatto frequente con la
    pelle e inspirazione. Pertanto, è assolutamente necessario prendere le comuni misure di prevenzione adottate per la rettifica di metalli, in
    particolare si consiglia di indossare occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie.
                 Controindicazioni ed effetti collaterali
   Quando nelle fasi di lavorazione vengono rispettate le istruzioni per l’uso, è molto raro che si possano riscontrare manifestazioni di
                                                         coron®
    intolleranza alle leghe di metallo non nobile di coron® per corone e ponti. In caso di allergia comprovata a un componente della lega, è
    opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza. Si riportano casi singoli di irritazioni locali elettrochimiche.
   L’utilizzo di diversi gruppi di leghe può generare effetti galvanici.


                                                                                                                                           MENU
Ceramica di ossido di
                   alluminio
    VITA In-Ceram® ALUMINA è una ceramica di ossido di alluminio porosa che, mediante l’infiltrazione
    vetrosa, acquisisce eccezionali proprietà meccaniche. Questo materiale è particolarmente adatto alla
    realizzazione di strutture per corone nei settori frontali e laterali, nonché per ponti frontali a tre
    elementi.
   VITA In-Ceram® ZIRCONIA è costituita da alluminio rinforzato con ossido di zirconio; l'elevata
    resistenza del materiale alla rottura raggiunta in seguito a infiltrazione vetrosa, unita alle eccezionali
    proprietà meccaniche dell'ossido di alluminio, produce una ceramica adatta a strutture
    particolarmente resistenti. Per via dell’elevata capacità di carico, questo materiale è particolarmente
    adatto alla realizzazione di strutture a tre elementi per ponti e corone nei settori laterali.
             Rifinitura
   Impostazioni della struttura:
   OggettoPag.Spessore pareti [mm]Cappettaocclusale / incisale0,7circolare0,5Cappetta pilastri dei
    pontiincisale1,0circolare0,7
   Gli elementi di raccordo di corone e ponti devono essere realizzati in modo da presentare le massime
    dimensioni possibili e occupare al meglio lo spazio disponibile. Arrotondare gli elementi di raccordo
    conferendo un profilo concavo. Evitare la formazione di intagli affilati perché possono diventare punti
    di rottura. Gli elementi di raccordo devono presentare una sezione trasversale di almeno 9 mm2, e
    un’altezza almeno uguale o superiore alla loro larghezza.
   Per la rifinitura delle strutture fresate e sinterizzate è necessario attenersi a quanto segue:
   rimuovere eventuali tracce di vernice spaziatrice dal modello;
   con cautela e senza esercitare pressione, poggiare la struttura sul modello;
   controllare l’adattamento (è possibile, ad es., stendere un sottile strato di Fit Checker sul moncone);
   eliminare eventuali punti di disturbo effettuando una leggera levigatura (rettificatrice a diamante a
    grana fine e poca pressione).
   Procedere con cautela sui bordi, utilizzando diamanti a grana molto fine e obiettivi a focale variabile.
   Piccoli punti difettosi eventualmente presenti sui bordi possono essere corretti applicando materiale
    di riempimento conformemente alle disposizioni del produttore (Vita).
   La forma e la funzione della struttura devono essere realizzate soltanto prima dell’infiltrazione
    vetrosa, perché dopo non si possono effettuare correzioni per levigatura.                              MENU
             Infiltrazione vetrosa
   L’applicazione e l’infiltrazione della polvere di vetro Vita In-Ceram® ALUMINA / ZIRCONIA deve
    avvenire in conformità alle indicazioni per la lavorazione fornite da Vita.
   Nota:
   Nel caso in cui non siano state eseguite cotture per apportare dei miglioramenti, sarà assolutamente
    necessaria una cottura di essiccazione.
   Per i ponti frontali sono necessarie almeno due cotture per l’infiltrazione vetrosa. Nel caso in
    cui l’infiltrazione non fosse riuscita perfettamente (punti bianchi), sarà necessario ripetere la
    cottura.
             Rivestimento
   Raccomandati da etkon:
   VITADUR® ALPHA
   VITA VM®7
   Creation AV di Geller
   VINTAGE AL di Shofu
   Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.
             Composizione chimica
   OssidoALUMINA BlanksZIRCONIA BlanksAl2O3 [peso %]100ca. 67 t-ZrO2 (stabilizzato secondo la
    normativa CE) [peso %]-ca. 33
             Dati tecnici
                         ProprietàALUMINA ZIRCONIA CET (20 - 500°C) 7,4 x 10-6/K-17,8 x 10-6/K-
                             1Solubilità chimica ISO 6872 [μg/cm2]11151118Densità – infiltrato
                             [g/cm3]3,844,24Resistenza alla flessione (flessione su 3 punti conformemente
                             a ISO 6872) [MPa] 500600Resistenza alle criccature - infiltrato (SEVNB)
                             [MPa*√m]3,94,4Modulo di elasticità [GPa]280258N. contrazioni trasversali
                             0,230,25Norme di sicurezza
   Per via della dispersione di pulviscolo durante la levigatura di strutture sinterizzate, è obbligatorio
    indossare una mascherina di protezione sulla bocca. Inoltre è consigliabile lavorare dietro un vetro di
    sicurezza e attivare un dispositivo di aspirazione.
             Controindicazioni ed effetti collaterali
   Non noti.
   Per ulteriori informazioni, consultare le indicazioni per l’uso del produttore (VITA Zahnfabrik). MENU
E’ necessario evidenziare che
 un’accurata progettazione è alla
base di un buon risultato ed evita
 il verificarsi di rischi connessi a
       soluzioni improvvisate.
    Illustreremo di seguito le
   metodologie al momento a
   disposizione dell’operatore.


                                  MENU
Mascherine chirurgiche
  Cerature diagnostiche
 utilizzate per conoscere la
quantità d’osso, la posizione
 e l’inclinazione dei diversi
           impianti.




                                MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
Semplifichiamo il nostro operato:




   ADOTTIAMO LA
SOLUZIONE MIGLIORE




                                     MENU
CENTRALE




           MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
TAVOLATO OCCLUSALE
      PIATTO




                     MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
ESTETICA




           MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
MENU
Presentazione
Presentazione
Presentazione

More Related Content

Viewers also liked

2000-1901745_MRM_20ppPROOF
2000-1901745_MRM_20ppPROOF2000-1901745_MRM_20ppPROOF
2000-1901745_MRM_20ppPROOFRobert Dykstra
 
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPC
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPCTargetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPC
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPCAnca Ilas
 
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver May
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver MayFirst North SIDE - OfferingSheet 2016 ver May
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver MayRobert Dykstra
 
xmile by dreamfarmer
xmile by dreamfarmerxmile by dreamfarmer
xmile by dreamfarmer주영 전
 
Cumulonimbus clouds
Cumulonimbus cloudsCumulonimbus clouds
Cumulonimbus cloudslangeveldis
 
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000Park 101 phasing 02.19.2013 v2000
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000aecom_nieto
 
Undergraduate Architectural Design Portfolio
Undergraduate Architectural Design PortfolioUndergraduate Architectural Design Portfolio
Undergraduate Architectural Design PortfolioNeeraj Mazumder
 

Viewers also liked (9)

2000-1901745_LMM_8pp
2000-1901745_LMM_8pp2000-1901745_LMM_8pp
2000-1901745_LMM_8pp
 
2000-1901745_MRM_20ppPROOF
2000-1901745_MRM_20ppPROOF2000-1901745_MRM_20ppPROOF
2000-1901745_MRM_20ppPROOF
 
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPC
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPCTargetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPC
Targetare Eficienta pe Reteaua de Display_Lumea SEO PPC
 
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver May
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver MayFirst North SIDE - OfferingSheet 2016 ver May
First North SIDE - OfferingSheet 2016 ver May
 
xmile by dreamfarmer
xmile by dreamfarmerxmile by dreamfarmer
xmile by dreamfarmer
 
Cumulonimbus clouds
Cumulonimbus cloudsCumulonimbus clouds
Cumulonimbus clouds
 
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000Park 101 phasing 02.19.2013 v2000
Park 101 phasing 02.19.2013 v2000
 
Ss7
Ss7Ss7
Ss7
 
Undergraduate Architectural Design Portfolio
Undergraduate Architectural Design PortfolioUndergraduate Architectural Design Portfolio
Undergraduate Architectural Design Portfolio
 

Similar to Presentazione

Presentazione ceramici
Presentazione ceramiciPresentazione ceramici
Presentazione ceramicipappagallo1234
 
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdf
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdfCenni su corrosione e degrado dei materiali.pdf
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdfEustachioCosola
 
Rame in architettura
Rame in architetturaRame in architettura
Rame in architetturaIstitutoRame
 
Action defGas. penetron
Action defGas. penetronAction defGas. penetron
Action defGas. penetroninfoprogetto
 
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015infoprogetto
 
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRON
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRONIntervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRON
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRONinfoprogetto
 
Power point for web
Power point for webPower point for web
Power point for webinfoera
 
Web cr-co
Web cr-coWeb cr-co
Web cr-coKeys Ds
 
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...ZhuDaniel1
 
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...Servizi a rete
 
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
 
Progetto Tecnologia Meccanica
Progetto Tecnologia MeccanicaProgetto Tecnologia Meccanica
Progetto Tecnologia MeccanicaPieroEro
 
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)Massimo Chiari
 
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...Confindustria Emilia-Romagna Ricerca
 

Similar to Presentazione (20)

Presentazione ceramici
Presentazione ceramiciPresentazione ceramici
Presentazione ceramici
 
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdf
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdfCenni su corrosione e degrado dei materiali.pdf
Cenni su corrosione e degrado dei materiali.pdf
 
Rame in architettura
Rame in architetturaRame in architettura
Rame in architettura
 
Action defGas. penetron
Action defGas. penetronAction defGas. penetron
Action defGas. penetron
 
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015
Intervento di Enrico Maria Gastaldo Brac, La Spezia 29 ottobre 2015
 
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRON
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRONIntervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRON
Intervento di Enricomaria Gastaldo Brac, PENETRON
 
Power point for web
Power point for webPower point for web
Power point for web
 
Web cr-co
Web cr-coWeb cr-co
Web cr-co
 
ICR ISO 12944.pdf
ICR ISO 12944.pdfICR ISO 12944.pdf
ICR ISO 12944.pdf
 
36 Frigo Master Titanium Nitride For Rf Windows Enzo Palmieri
36 Frigo Master Titanium Nitride For Rf Windows Enzo Palmieri36 Frigo Master Titanium Nitride For Rf Windows Enzo Palmieri
36 Frigo Master Titanium Nitride For Rf Windows Enzo Palmieri
 
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...
Brochure dei prodotti su misura di Zuudee BYD Titanium per l'industria subacq...
 
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...
Durabilità e degrado dei manufatti in calcestruzzo nell'ambiente degli impian...
 
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...
“Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzionamento di macchin...
 
KAMARIDIS BROCHURE IT 2015
KAMARIDIS BROCHURE IT 2015KAMARIDIS BROCHURE IT 2015
KAMARIDIS BROCHURE IT 2015
 
Progetto Tecnologia Meccanica
Progetto Tecnologia MeccanicaProgetto Tecnologia Meccanica
Progetto Tecnologia Meccanica
 
Cpu: nate dalla sabbia
Cpu: nate dalla sabbiaCpu: nate dalla sabbia
Cpu: nate dalla sabbia
 
Tesi federico della ricca
Tesi federico della riccaTesi federico della ricca
Tesi federico della ricca
 
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)
Chiari: Lezione su estrazione di fasci di ioni in atmosfera (2012)
 
Fm_xp_tds
  Fm_xp_tds  Fm_xp_tds
Fm_xp_tds
 
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
Il progetto NPFP: Nuovi paradigmi per la progettazione, costruzione e funzion...
 

Presentazione

  • 1. LAB .ODONTOTECNICO UNIVERSO di GIOVANNI IMMI VIA ALFONSINE 14 – 05100 TERNI TEL. 0744/ 275281 TEL .3931017668 Email :giomalu@alice.it
  • 2.  ETKON MENU  PROGETTAZIONE DEL CASO  LAVORAZIONI TRADIZIONALI  ESTETICA  TORONTO  TORONTO 4 IMPIANTI  SALDATURE LASER
  • 3. Un ciclo semplice ed efficace: Si effettua la scansione del modello in laboratorio e si modella la struttura, quindi si inviano i dati direttamente tramite Internet al centro di produzione etkon . Dopo pochi giorni si riceve così struttura pronta.  Vantaggi: • Sistema di scansione ad alte prestazioni di facile utilizzo • Ampia varietà di materiali: ceramica - metallo - resine • Spese ridotte grazie al nostro centro • Tecnica sempre all'avanguardia grazie ai MENU costanti aggiornamenti
  • 4. SOLUZIONE CON MATERIALI  ZERION HSC(ZIRCONIO)  VITA INCERAM ALUMINA  VITA INCERAM ZIRCONIA MENU
  • 5.  CORON  circo STELLA – CAM  TITANIO  POLYCON AE  POLYCON CAST  POLIAMMIDE CON FIBRE MENU
  • 6. ETKON  LAVORAZIONI (SI POSSONO EFFETTUARE CIRCOLARI FINO A 16 ELEMENTI)  PONTI  Con massimo 2 elementi intermedi:  Zerion hsc – ceramica d’ossido di zirconio  Titanio  Con massimo 1 elemento intermedio:  Vita inceram allumina  Vita inceram zirkonia  Con massimo 3 elementi intermedi :  Coron  CrCO stella – cam MENU
  • 7.  PONTI PROVVISORI  Con massimo 2 elementi intermedi Poliammide con fibre  Con massimo 1 elemento intermedio Polycon ae con colore naturale B1 offre una base estetica ed una straordinaria capacità di legare con materiali non ceramici  Polycon cast (strutture calcinabili)  ABUTMENT STRAUMANN  NARROW NECK (NN) MATERIALI  REGULAR NECK (RN) - Zr02 (ZIRCONIO)  WIDE NECK (WN) - TITANIO  NARROW CROSSFIT (NC)  REGULAR CROSSFIT (RN) MENU
  • 8.  TELESCOPICHE (CORONE PRIMARIE E CORONE SECONDARIE) Corone primarie in ceramica di ossido di zirconio  PROTESI A BARRE  INLAY (INTARSIO) MENU
  • 10. MENU
  • 11. MENU
  • 12. MENU
  • 13. MENU
  • 14. MENU
  • 15. MENU
  • 16. MENU
  • 17. MENU
  • 18. MENU
  • 19. MENU
  • 20. MENU
  • 21. MENU
  • 22. MENU
  • 23. MENU
  • 24. MENU
  • 25. MENU
  • 26. MENU
  • 27.
  • 28. MENU
  • 29. MENU
  • 30. MENU
  • 31. MENU
  • 32. MENU
  • 33. MENU
  • 34. MENU
  • 35. MENU
  • 36. MENU
  • 37. MENU
  • 38. MENU
  • 39. MENU
  • 40. MENU
  • 41. MENU
  • 42. MENU
  • 43. MENU
  • 44. MENU
  • 45. MENU
  • 46. MENU
  • 47. MENU
  • 48. MENU
  • 49. MENU
  • 50. MENU
  • 51. MENU
  • 52. MENU
  • 53. MENU
  • 54. MENU
  • 55. MENU
  • 56. MENU
  • 57. MENU
  • 58. MENU
  • 59. MENU
  • 60. MENU
  • 61. MENU
  • 62. MENU
  • 63. MENU
  • 64. MENU
  • 65. MENU
  • 66. MENU
  • 67. MENU
  • 68. MENU
  • 69. MENU
  • 70. MENU
  • 71. MENU
  • 72. MENU
  • 73. MENU
  • 74. MENU
  • 75. MENU
  • 76. MENU
  • 77. MENU
  • 78. MENU
  • 79. MENU
  • 80. MENU
  • 81. MENU
  • 82. MENU
  • 83. MENU
  • 84. MENU
  • 85. MENU
  • 86. MENU
  • 87. MENU
  • 88. MENU
  • 89. MENU
  • 90. MENU
  • 91. MENU
  • 92. MENU
  • 93. MENU zerion® – ceramica di ossido di zirconio  zerion® vanta una vasta gamma di applicazioni, che comprende le cappette, le corone primarie e i ponti estesi nei settori frontali e laterali. La sua struttura tetragonale e policristallina le conferisce una tenuta e una resistenza alla rottura estremamente elevate.  Eventuali criccature capillari possono essere bloccate mediante trasformazione microstrutturale (autorigenerazione).  Rifinitura  La struttura in zirconio densamente sinterizzato può essere sottoposta a lavorazione meccanica soltanto quando è assolutamente necessario. Vanno utilizzati soltanto utensili diamantati raffreddati ad acqua. In caso contrario, potrebbero verificarsi surriscaldamenti di alcuni punti del materiale che potrebbero causare screpolature in profondità.  Si sconsiglia l’impiego di qualunque strumento di rettifica a freddo.  Durante le operazioni di ricostruzione delle strutture, è opportuno attenersi alle seguenti regole:  In base alle disposizioni generali per l’impiego di protesi dentarie in ceramica integrale, lo spessore delle pareti delle cappette non dovrebbe superare gli 0,4 mm.  Lo spessore delle pareti delle strutture dei ponti dovrebbe misurare almeno 0,5 mm, e la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti almeno 9 mm2. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità.  Utilizzare soltanto utensili diamantati in perfetto stato. Una ridotta potenza di taglio dello strumento di lavorazione genera calore.  È possibile effettuare la demolizione raggiungendo un alto numero di giri, ma con una ridotta pressione di contatto.  Per un’accurata riduzione dei bordi e una rielaborazione fine delle superfici è necessario utilizzare diamanti nuovi e a struttura compatta.  Evitare:  la levigatura negli elementi di raccordo interdentali;  la separazione degli elementi tramite dischi separatori, altrimenti potrebbero crearsi punti di rottura;  la smerigliatura degli intagli (a livello basale);  la formazione di angoli vivi (cercare di effettuare arrotondamenti).  Dopo la lavorazione, procedere alla pulizia della struttura in ZrO2 sottoponendola a bagni a ultrasuoni oppure a una breve evaporazione.  Avviso importante:  L’altezza degli elementi di raccordo è determinante per la resistenza alla rottura delle strutture in ossido di zirconio. Nella realizzazione degli elementi di raccordo, pertanto, non si dovrebbe mai superare l’altezza minima. > I trattamenti meccanici superficiali, come la levigatura e la sabbiatura (con Al2O3 oppure con microsfere) possono esercitare una quantità
  • 94. d’energia ipercritica che può danneggiare la struttura superficiale. Talvolta, questo tipo di deformazione del reticolo cristallino provoca trasformazioni di fasi del ZrO2 (tetragonale  monoclino). La struttura monoclina è caratterizzata da un valore CET inferiore (ca. 7x10-6/K) a quello della struttura tetragonale.  Non effettuare sabbiature delle superfici di rivestimento.  Se dovesse rendersi necessario un trattamento meccanico della struttura, è consigliabile concludere le operazioni con un trattamento termico per la rigenerazione della struttura.  VT° Cmin.min.(° C/min)500-5.00100 C/min)500-5.00100  Temp.ca.° C min.Vac100015.0- min.Vac100015.0-  Attenzione: I tempi di raffreddamento non devono essere lunghi.  Rivestimento  Rivestimenti in ceramica utilizzabili:  VITA VM®9  GC initial Zr  Cercon® ceram kiss  Nobel RondoTM Zirconia  VINTAGE ZR di Shofu  Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.  Impianto  Per impiantare il restauro realizzato, vanno utilizzati soltanto materiali adatti per l’ossido di zirconio, la cui idoneità sia comprovata dalla pratica. Il produttore si assume la responsabilità dell’idoneità del materiale.  Composizione chimica  ZrO2 (HfO2) [Massa] <95Y2O2 [% masse]<5Al2O3 [% masse]<1Dati tecnici masse]<1Dati  ColorebiancoMateriale HIP ZrO2CET (20 - 500°C) 10 x 10-6/K-1Densità [g/cm3]6,06Durezza Vickers Hvmax. 1340Resistenza alla flessione (flessione su tre punti )conformemente a ISO 6872 [MPa] max. 1300Resistenza alla compressione [MPa]2000Modulo di elasticità [GPa]210N. contrazioni trasversali 0,23 Norme di sicurezza  Nella lavorazione di ceramiche è indispensabile rispettare alcune misure di sicurezza, quali l’obbligo di indossare occhiali protettivi e una mascherina di protezione sulla bocca, lavorare dietro a un vetro di sicurezza ed effettuare un’opportuna aspirazione.  Controindicazioni ed effetti collaterali  Non noti.  La biocompatibilità del diossido di zirconio è stata ampiamente confermata dall’impianto di più di 300.000 protesi dell’articolazione MENU
  • 95. ticon® – titanio  trova applicazione nelle operazioni di fresatura di protesi dentarie, come corone e ponti. Grazie alla sua composizione chimica garantisce la massima biocompatibilità. La composizione e le caratteristiche del materiale sono conformi alle prescrizioni della norma DIN ISO 5832-2.  Le proprietà dei materiali di ticon® rimangono immutate grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in titanio prodotti a livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le eventuali piccole variazioni di struttura del materiale che purtroppo possono verificarsi durante i processi di fusione (ad es., a causa di porosità, penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono completamente escludere. Con la fresatura si evita un tipico e indesiderato effetto della fusione, ovvero la formazione di uno strato (fenomeno dell’α-case). In tal modo si garantisce un accoppiamento ottimale tra il titanio e la ceramica di rivestimento.  Rifinitura  Per la rifinitura degli oggetti fresati con gli appositi macchinari, si possono utilizzare esclusivamente speciali frese in metallo duro al titanio. Occorre mantenere una direzione di levigatura uniforme, velocità di rotazione moderata (massimo 15.000 giri/min.) e ridotta pressione di contatto. Si devono evitare sovrapposizioni di materiale e occorre ridurre l’eventuale pressione di contatto e/o la velocità di rotazione.  Tutte le superfici di rivestimento devono essere levigate; a tale scopo, è obbligatorio osservare i seguenti criteri di impostazione e preparazione della struttura in titanio per il processo finale di rivestimento:  lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);  la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minima 5 mm2;  In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità.  sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle ripassate con ossido di alluminio puro (grana da 110 a 150 µm) a una pressione max. di 2 bar;  infine, lasciar riposare la struttura per 5 min. (==> passivazione delle superfici), e poi pulire utilizzando un vaporizzatore (evitare assolutamente trattamenti acidi e a ultrasuoni);  da questo momento in poi, non toccare più la struttura con le mani, servirsi soltanto di una pinza emostatica.  Durante l’asportazione dei trucioli di ticon® (pezzi grezzi) presenti sull’impianto di fresatura, è consigliabile seguire le indicazioni di seguito elencate per ottenere buoni risultati ed evitare danni alla salute:  velocità di taglio ridotta; MENU
  • 96. avanzamento relativamente elevato;  buon raffreddamento;  serraggio quanto più esatto possibile tra il pezzo di titanio e lo strumento di lavorazione.  Rispettare sempre le istruzioni per l’uso della macchina per l’asportazione dei trucioli.  Saldatura  Nella saldatura al laser occorre rispettare le geometrie, le superfici, l’ordine di saldatura e i parametri indicati per ogni tipo di macchinario impiegato. In certi casi è necessario utilizzare metallo di apporto. Attenersi sempre alle raccomandazioni della casa produttrice del macchinario.  Nota:  In linea di principio, è consigliabile non utilizzare linee di saldatura in titanio e metallo nobile oppure in titanio e metallo non nobile.  Lucidatura  Utilizzando paste lucidanti normalmente disponibili in commercio oppure diamantate, è possibile conferire maggiore lucentezza alle superfici trattate e gommate. La lucidatura migliora le condizioni della superficie, e dunque anche la qualità. Per evitare stracciature, durante la lucidatura è opportuno mantenere un numero di giri moderato e applicare una pressione ridotta. Rimuovere le polveri da lucidatura con un apparecchio a ultrasuoni o un vaporizzatore.  Rivestimento  Rivestimenti in ceramica utilizzabili:  TiKrom  Triceram  VITA Titankeramik  GC Initial Ti  Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.  Composizione chimica  Ti [% masse]min. 99,3N2 [% masse]0,03C [% masse]0,1H2 [% masse]0,0125Fe [% masse]0,3O2 [% masse]0,25 Dati tecnici  ColoreargentoMateriale conforme a DIN ISO 5832-2Titanio grado 2 Punto di fusione [°C]1668StatoricottoSolubilità in H2O [mg/l]insolubile Densità [g/cm3]4,5Limite di snervamento Rp0,2 [MPa]325-395Resistenza alla trazione Rm [MPa]460-475Allungamento alla rottura A5 [%]30-35CET (25-500°C)9,6 x 10-6 K-1 Norme di sicurezza  La polvere e i trucioli di titanio sono facilmente infiammabili. Pertanto è necessario adottare opportune misure di sicurezza (ad es., divieto di fumo durante le operazioni di levigatura, non utilizzare fiamme vive, ecc.).  Controindicazioni ed effetti collaterali  Il titanio non è un materiale tossico, ma per sicurezza deve essere trattato allo stato compatto. Al formarsi di polvere di titanio o vapori è, pertanto, consigliabile procedere con un’opportuna aspirazione per evitare il contatto con gli occhi e con gli organi di respirazione. MENU
  • 97. Poliammide  La poliammide rinforzata con fibre di vetro corte può essere utilizzata per diverse applicazioni, come, ad esempio, per restauri metal-free in pazienti allergici, per provvisori e nella tecnica di rivestimento di corone e ponti. Eccellenti sono la tollerabilità biologica e la capacità di accoppiamento, abbinate a un materiale composito fotopolimerizzabile. Naturalmente, con la lavorazione CAM le buone proprietà dei materiali rimangono intatte.  Rifinitura  Per effettuare le operazioni servendosi di strumenti di lavorazione in carburo di tungsteno, è necessario mantenere un numero di giri massimo di 20.000 al minuto per evitare stracciature.  Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:  lo spessore delle cappette non deve essere inferiore a 0,5 mm (0,6 mm nei pilastri dei ponti);  la sezione trasversale degli elementi di raccordo di corone e ponti misura minimo 9 mm2; in caso di ponti estesi la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;  se si applicano ritenzioni (ritenzione aggiuntiva), il legame della poliammide alla resina di rivestimento migliora considerevolmente;  sabbiare le superfici di rivestimento dopo averle rifinite con ossido di alluminio puro (grana 250 µm e pressione 3 bar);  dopo aver eseguito la sabbiatura, evitare assolutamente di toccare le superfici con le mani; non è necessario pulire con il vaporizzatore;  per garantire un accoppiamento sicuro tra poliammide e resina di rivestimento, occorre effettuare un condizionamento con silano.  Nota:  Per migliorare considerevolmente l’estetica del bordo delle corone in poliammide, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica simili a spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a spalla. La riduzione della struttura in poliammide non deve superare il millimetro. Nel caso in cui i bordi risultassero troppo ristretti per errori di rifinitura, è possibile aggiungere del materiale composito.  Rivestimento  Rivestimenti in ceramica utilizzabili:  Artglass® di Heraeus Kulzer  VITA ZETA® LC  VITA VM® LC  Solidex di Shofu  CERAMAGE di Shofu  Sinfony di Espe  Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.  Composizione chimica  Copoliammide rinforzata con fibre di vetro, modificatoriDati tecnici modificatoriDati  ColorebiancoMateriale poliammide Solubilità in H2O [mg/l]insolubile Resistenza alla flessione [MPa]380Modulo di elasticità [MPa]22000 Temperatura di fusione [°C]260Densità [g/cm3]1,69  Norme di sicurezza  Effettuare le operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando impianti di aspirazione.  Controindicazioni ed effetti collaterali  Il materiale è privo di potenziale citotossico. Appare quindi improbabile che si possano verificare sensibilizzazioni allergiche. MENU
  • 98. polycon® cast – polimetilmetacrilato bruciabile  polycon®cast è un vetro acrilico senza cariche, e rappresenta una valida soluzione alternativa alle tradizionali tecniche di modellazione di corone e ponti nell’ambito della tecnica di fusione. La resina PMMA calcinabile senza residui può essere impiegata al posto della cera da modellare.  polycon®cast può essere impiegato in svariate applicazioni, ad es. nelle tecniche di rivestimento e di fusione totale, nelle tecniche telescopiche e di attacco, come pure nell'implantologia.  Tuttavia, non è adatto per la realizzazione di provvisori e non può essere impiegato per verificare la precisione di adattamento nella bocca del paziente.  Rifinitura  È consigliabile rifinire gli oggetti fusi fresati con frese in metallo duro con denti alterni adatte all’impiego con materiali sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i 20.000 giri al minuto. Durante la rifinitura, occorre prevenire la formazione di eccessivo calore che potrebbe diventare la causa di imprecisioni nella realizzazione della struttura.  Eseguire le impostazioni e la preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:  ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,25 mm e pilastri dei ponti più spessi di 0,3 mm;  la misura della sezione trasversale degli elementi di raccordo va adattata in base alla situazione e alle leghe per getti da utilizzare; per la stabilità dell’intera struttura è decisiva l’altezza delle barre di collegamento;  Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta.  in presenza di corone interamente in metallo, controllare, eventualmente, l’occlusione;  è possibile migliorare ulteriormente gli oggetti fusi fresati utilizzando cera per modellare.  Nota:  Le resine calcinabili hanno la proprietà di gonfiarsi leggermente quando bruciano. MENU
  • 99. Pertanto è consigliabile ridurre il bordo della corona di ca. 1 mm ed effettuare un riempimento con cera cervicale (oppure con cera per modellare comunemente disponibile in commercio).  Applicando un leggero strato di cera su tutta la superficie, si riesce a creare lo spazio necessario per il rigonfiamento all’interno del cilindro.  I canali di colata vanno realizzati secondo i metodi abituali e in base al tipo di lega. Osservare le indicazioni del produttore della lega e del materiale per il rivestimento.  Fissare gli oggetti fusi al cilindro di colata e procedere al rivestimento rispettando le istruzioni d’uso della casa produttrice del materiale di rivestimento.  Avviso importante:  Non è consigliabile utilizzare rivestimenti per un ciclo termico rapido (rivestimento rapido). Quando si introduce il cilindro nel forno di preriscaldamento già caldo, potrebbero comparire criccature sul materiale di rivestimento a causa della rapida dilatazione del materiale.  Composizione chimica  Polimetilmetacrilato [%]100  Dati tecnici  ColoreincoloreMaterialePMMADensità [g/cm3] ISO 1183 1,19Modulo di elasticità [MPa] ISO 5273300Resistenza alla flessione [MPa] ISO 178115Resistenza alla pressione sferica H961/30 [MPa] ISO 2039175Allungamento alla rottura [%] ISO 5275,5Temperatura di stampaggio [°C]160 - 175Temperatura max. di impiego [°C]80Temperatura di accensione [°C] ISO 51794425Coefficiente di Poisson µb (ad una velocità di dilatazione del 5% al min., fino a una dilatazione del 2%, a 23°C)0,37Temperatura di rammollimento Vicat [°C] ISO 306115Solubilità in acquainsolubileAssorbenza all’acqua (24 h, 23°C) rispetto a base secca; provetta 60*60*2 mm³ [mg] ISO 6241  Norme di sicurezza  Con la lavorazione del polycon®cast vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Effettuare le operazioni di levigatura servendosi sempre di occhiali protettivi, protezioni delle vie respiratorie e impianti di aspirazione.  Controindicazioni ed effetti collaterali  Non noti.  Attenzione:  polycon®cast non può essere impiegato per verificare la precisione di adattamento nella bocca del paziente. polycon®cast non è un prodotto medicale!  MENU
  • 100. polycon® ae  polycon®ae, una resina a base di IPN∗, viene impiegato per le operazioni di fresatura di protesi dentarie come, ae, ad es., restauri provvisori di corone e ponti nei settori frontali e laterali.  Le caratteristiche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 10477 e DIN EN ISO 1567.  Oltre a un’elevata tollerabilità biologica e stabilità cromatica, polycon®ae presenta anche un’eccezionale aderenza ai materiali di rivestimento non ceramici. Le proprietà dei materiali di polycon® ae rimangono immutate grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in resina prodotti a livello industriale.  Rifinitura  La struttura fresata va rifinita mediante frese in metallo duro con denti alterni, adatte all’impiego su materiali sintetici. Per evitare possibili stracciature, non si devono superare i 20.000 giri al minuto. Nelle fasi di rifinitura e successiva lucidatura occorre prevenire la formazione di eccessivo calore, che potrebbe causare imprecisioni nella realizzazione della struttura.  Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:  ogni cappetta non deve presentare pareti più spesse di 0,5 mm e pilastri dei ponti più spessi di 0,6 mm;  la sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 9 mm2; ciò significa che per la stabilità dell’intera struttura è determinante l'altezza delle barre di collegamento; in caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità;  effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta;  Ripristino: le strutture per corone e ponti realizzate in polycon®ae possono essere ripristinate e integrate in qualsiasi momento con l’impiego di tutti prodotti di polimerizzazione a freddo a base di MMA disponibili in commercio.  Nota:  Per migliorare ulteriormente l’estetica del bordo delle corone, è possibile realizzare bordi in metallo-ceramica simili a spalle in ceramica. Prerogativa essenziale per questa operazione, comunque, è una preparazione a spalla. La riduzione della struttura in PMMA non deve superare il millimetro. Eventuali bordi troppo ristretti a causa di errori di rifinitura possono essere aggiunti successivamente senza problemi.  Attenzione:  Durante la costruzioni di ponti, è controindicata un'apertura di più di un elemento del ponte. MENU
  • 101. Caso per caso occorrerà decidere se, in base all’indicazione, scegliendo il sistema di fissaggio adeguato, al materiale PMMA-IPN viene garantita una sufficiente stabilità di masticazione per il restauro. In caso contrario, occorre rivestirlo con un materiale alternativo (composito).  un materiale alternativo (composito).  Rivestimento  Una struttura PMMA fresata può essere rivestita con i materiali di rivestimento tradizionali. A tal fine sono preferibili materiali a base di PMMA. Se gli elementi di raccordo sono stati prima irruviditi con mezzi idonei, gli strati applicati presentano un'aderenza sicura e duratura. Tra i mezzi idonei rientrano piccole mole grossolane o diamanti. Durante il rivestimento con composito, il legame con il PMMA deve sempre avvenire secondo le indicazioni del rispettivo produttore.  Possibilità di fissaggio nella bocca  Provvisorio: cementi temporanei  Provvisorio di lunga durata: cementi Glasionomer senza bonding  Definitivo: tecnica adesiva con cementi idonei, ad es. ArtCem Gl, Vitrebond LC o Fujiplus  Composizione chimica  Polimetilmetacrilato e copolimeri interconnessi di acido metacrilicoColorantiPerossido residuoIl metilmetacrilato può essere presente, come monomero residuo, per massimo il 2%  Dati tecnici  ColoreColorazione del denteMateriale PMMA Densità [g/cm3]1,19Solubilità DIN ISO 10477 [µg/mm³]0,2Resistenza alla flessione DIN ISO 10477 [MPa]83Assorbenza all’acqua nach DIN ISO 10477 [µg/mm³]26,5Solubilità in acquainsolubileSolubilità (qualitativa)Difficilmente solubile in solventi organici Grado di combustione [°C]> 250Temperatura di accensione [°C]> 400Norme di sicurezza 400Norme  polycon® Con la lavorazione del polycon®ae vengono prodotte polveri che possono irritare gli occhi, la pelle e le vie respiratorie. Effettuare le operazioni di levigatura e lucidatura indossando sempre occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie, e utilizzando impianti di aspirazione.  Qualora si formi polvere polimerica secondo TRGS 900, osservare il valore limite generale di 6 mg/m³ e, in caso di superamento, indossare una maschera per polveri fini dotata di filtro antiparticolato FFP.  Controindicazioni ed effetti collaterali  polycon® ae, Grazie alla realizzazione professionale e orientata alla qualità della fresa si escludono manifestazioni di intolleranza contro polycon® ae, la resina IPN a base di PMMA.  In caso di allergia comprovata, è tuttavia opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza.  ∗ IPN = polimeri reticolati interpenetranti  Una resina di acrilato a base di PMMA che, per via dell’interconnessione delle molecole, risulta notevolmente più resistente e presenta valori abrasivi di gran lunga migliori. MENU
  • 102. coron® coron® coron® è una lega ceramizzabile di cobalto-cromo impiegata per la fresatura di protesi dentarie come corone e ponti nei settori frontali e laterali.  Le caratteristiche meccaniche della fresa sono conformi alle prescrizioni delle normative internazionali DIN EN ISO 16744 e DIN EN ISO 9693.  coron® coron® presenta una straordinaria stabilità alla corrosione ed è privo di elementi tossici (Ni, Fe, Be).  Le proprietà dei materiali di coron® vengono mantenute grazie alla lavorazione CAM dei pezzi grezzi in metallo non nobile prodotti a livello industriale. Grazie alla lavorazione a freddo, le variazioni di struttura del materiale che purtroppo si presentano regolarmente durante i processi di fusione (ad es. per via della penetrazione di corpi estranei o di una compensazione termica errata), ora si possono coron® completamente escludere. Si garantisce, così, un accoppiamento ottimale tra coron® e la ceramica di rivestimento.  Rifinitura  Eseguire le fasi di impostazione e preparazione della struttura in base alle indicazioni seguenti:  Lo spessore delle pareti delle cappette non deve superare i 0,25 – 0,3 mm.  La sezione trasversale degli elementi di raccordo deve misurare almeno 5 mm2. Ciò significa, quindi, che per la stabilità dell’intera struttura è determinante l’altezza delle barre di collegamento. In caso di ponti estesi, la misura della sezione trasversale dovrà essere adattata in base alle necessità. Effettuare arrotondamenti a livello del passaggio tra la barra di collegamento e la corona o la cappetta.  Durante la progettazione è necessario pareggiare eventuali parti mancanti utilizzando materiale della struttura, senza ricorrere in alcun caso alla ceramica di rivestimento.  Evitare la formazione di angoli vivi, di parti appuntite e bordi troppo sottili.  Le superfici da ceramizzare devono essere trattate con frese affilate in metallo duro con denti alterni, adatte a operazioni di finitura o di sgrosso.  La lavorazione superficiale deve avvenire seguendo sempre la stessa direzione per evitare sovrapposizioni di materiale.  Sabbiare la struttura realizzata applicando un abrasivo (Al2O3) con grana 125 µm e una pressione di 2-3 bar; infine, ripulire con vaporizzazione calda.  Effettuare la pulizia utilizzando acqua distillata con apparecchio a ultrasuoni oppure con etere etilacetico.  Prima di procedere alla gommatura e alla lucidatura delle corone e delle superfici della masticazione, è possibile rivestire questi elementi con abrasivi a base di alluminio a pasta fine al fine di ottenere passaggi dolci e uniformi.  Nota:  Durante la cottura della ceramica è possibile che un’eventuale sovrapposizione di materiale possa formare bolle d’aria nel materiale. Per evitare la formazione di bolle, pertanto, non è consigliabile neanche utilizzare abrasivi a base di carburo di silicio.  Brasatura e saldatura  Per effettuare la brasatura prima della cottura della ceramica, è necessario utilizzare una lega brasante e un fondente adatti alla composizione e all’intervallo di fusione della lega da brasare.  Attenzione:  Non è consigliabile effettuare la brasatura dopo la cottura della ceramica a causa della ridotta resistenza alla corrosione e alla limitata diffusione delle leghe di metalli nobili rispetto alle leghe di metalli non nobili. Sono consigliabili tecniche di saldatura alternative, come la saldatura al laser e la saldatura WIG. La saldatura a laser va effettuata con un filo di apporto in materiale dello stesso tipo.  Dopo la cottura della ceramica, le strutture brasate devono essere raffreddate lentamente.  Rivestimento MENU
  • 103. Si possono utilizzare tutti i tipi di metallo-ceramica disponibili in commercio adatti per un valore CET 14,1x10-6K-1.  Per la ceramizzazione non è necessario effettuare ossidazioni o cotture di controllo perché si possono escludere problemi di fusione, inclusioni e cavità di ritiro. Qualora, tuttavia, si effettuasse un’ossidazione per ragioni di controllo, bisognerà raggiungere la stessa temperatura finale di cottura dell’opaco con 5 minuti di tempo di sosta in atmosfera.  Nota:  Lo spessore dello strato della ceramica di rivestimento dovrebbe essere uniforme e non superare i 2 mm.  Dopo ogni cottura di ceramica, pulire le superfici accuratamente spazzolando con acqua distillata per eliminare eventuali ossidi solubili.  Quando si usano masse opache contenenti diossido di titanio si deve tener presente che il diossido di titanio e il cromo possono formare, in lega, un pigmento verde-giallastro, che potrebbe dunque colorare i bordi.  coron® Il valore alto del modulo E della lega di coron®, rispetto alle leghe di metalli nobili, provoca maggiori tensioni a livello dell’accoppiamento tra lega di metallo non nobile e ceramica. Bisogna quindi tener presente che una tale condizione, durante la lavorazione di pezzi di grandi dimensioni, potrebbe provocare un ritardo nella fase di raffreddamento lungo oppure un raffreddamento per laminazione dopo la cottura, così come da indicazioni del produttore della ceramica.  Talvolta, effettuare diverse cotture e aumentare il periodo di permanenza nei forni di cottura può aumentare il valore CET della ceramica. Di conseguenza, si potrebbero verificare sollecitazioni di trazione all’interno della ceramica che possono causare la formazione di criccature. A meno che il produttore della ceramica abbia indicato un procedimento diverso, di norma si effettua una fase di raffreddamento lungo. lungo.  Rivestimenti in ceramica utilizzabili:  HeraCeram di Heraeus Kulzer  VM®13 di Vita  VITA Omega 900  CARMEN® di Dentaurum  CCS di Dentaurum  Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.  Per ottenere un accoppiamento ottimale tra il metallo e la ceramica, si consiglia l’impiego di un bonder.  Composizione chimica  Elemento [% masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri elementi, meno di 1%Mn, N, NbFe, MnPrivo di nickel e masse]coronStellaCamCo60,564Cr2821W96Si1,5TracceMo-6Altri berillio  Dati tecnici  In conformità alla norma DIN EN ISO 9693  ProprietàcoronStellaCamColoregrigio argentogrigio argentoMateriale Lega priva di metallo nobileLega priva di metallo ProprietàcoronStellaCamColoregrigio nobileDensità g/cm3 8,68,3Solubilità in H2O [mg/l]insolubileinsolubileLimite di snervamento Rp0,2 [MPa]635570Resistenza alla trazione Rm [MPa]1120dati non notiDurezza HV10320286Allungamento alla rottura A5 [%]3210Modulo E [GPa]230194CET (25-500°C)14,1 x 10-6 K-114,1 x 10-6 K-1Temperatura di solidus [°C]13201309Temperatura di liquidus [°C]14201417Resistenza all’usuraOttimaOttimaNorme di sicurezza all’usuraOttimaOttimaNorme  Le finissime particelle metalliche presenti nel pulviscolo di rettifica possono provocare sensibilizzazioni in caso di contatto frequente con la pelle e inspirazione. Pertanto, è assolutamente necessario prendere le comuni misure di prevenzione adottate per la rettifica di metalli, in particolare si consiglia di indossare occhiali protettivi e protezioni delle vie respiratorie.  Controindicazioni ed effetti collaterali  Quando nelle fasi di lavorazione vengono rispettate le istruzioni per l’uso, è molto raro che si possano riscontrare manifestazioni di coron® intolleranza alle leghe di metallo non nobile di coron® per corone e ponti. In caso di allergia comprovata a un componente della lega, è opportuno evitare l’impiego del prodotto per motivi di sicurezza. Si riportano casi singoli di irritazioni locali elettrochimiche.  L’utilizzo di diversi gruppi di leghe può generare effetti galvanici. MENU
  • 104. Ceramica di ossido di  alluminio VITA In-Ceram® ALUMINA è una ceramica di ossido di alluminio porosa che, mediante l’infiltrazione vetrosa, acquisisce eccezionali proprietà meccaniche. Questo materiale è particolarmente adatto alla realizzazione di strutture per corone nei settori frontali e laterali, nonché per ponti frontali a tre elementi.  VITA In-Ceram® ZIRCONIA è costituita da alluminio rinforzato con ossido di zirconio; l'elevata resistenza del materiale alla rottura raggiunta in seguito a infiltrazione vetrosa, unita alle eccezionali proprietà meccaniche dell'ossido di alluminio, produce una ceramica adatta a strutture particolarmente resistenti. Per via dell’elevata capacità di carico, questo materiale è particolarmente adatto alla realizzazione di strutture a tre elementi per ponti e corone nei settori laterali.  Rifinitura  Impostazioni della struttura:  OggettoPag.Spessore pareti [mm]Cappettaocclusale / incisale0,7circolare0,5Cappetta pilastri dei pontiincisale1,0circolare0,7  Gli elementi di raccordo di corone e ponti devono essere realizzati in modo da presentare le massime dimensioni possibili e occupare al meglio lo spazio disponibile. Arrotondare gli elementi di raccordo conferendo un profilo concavo. Evitare la formazione di intagli affilati perché possono diventare punti di rottura. Gli elementi di raccordo devono presentare una sezione trasversale di almeno 9 mm2, e un’altezza almeno uguale o superiore alla loro larghezza.  Per la rifinitura delle strutture fresate e sinterizzate è necessario attenersi a quanto segue:  rimuovere eventuali tracce di vernice spaziatrice dal modello;  con cautela e senza esercitare pressione, poggiare la struttura sul modello;  controllare l’adattamento (è possibile, ad es., stendere un sottile strato di Fit Checker sul moncone);  eliminare eventuali punti di disturbo effettuando una leggera levigatura (rettificatrice a diamante a grana fine e poca pressione).  Procedere con cautela sui bordi, utilizzando diamanti a grana molto fine e obiettivi a focale variabile.  Piccoli punti difettosi eventualmente presenti sui bordi possono essere corretti applicando materiale di riempimento conformemente alle disposizioni del produttore (Vita).  La forma e la funzione della struttura devono essere realizzate soltanto prima dell’infiltrazione vetrosa, perché dopo non si possono effettuare correzioni per levigatura. MENU  Infiltrazione vetrosa
  • 105. L’applicazione e l’infiltrazione della polvere di vetro Vita In-Ceram® ALUMINA / ZIRCONIA deve avvenire in conformità alle indicazioni per la lavorazione fornite da Vita.  Nota:  Nel caso in cui non siano state eseguite cotture per apportare dei miglioramenti, sarà assolutamente necessaria una cottura di essiccazione.  Per i ponti frontali sono necessarie almeno due cotture per l’infiltrazione vetrosa. Nel caso in cui l’infiltrazione non fosse riuscita perfettamente (punti bianchi), sarà necessario ripetere la cottura.  Rivestimento  Raccomandati da etkon:  VITADUR® ALPHA  VITA VM®7  Creation AV di Geller  VINTAGE AL di Shofu  Si applicano le disposizioni del produttore del materiale di rivestimento.  Composizione chimica  OssidoALUMINA BlanksZIRCONIA BlanksAl2O3 [peso %]100ca. 67 t-ZrO2 (stabilizzato secondo la normativa CE) [peso %]-ca. 33  Dati tecnici  ProprietàALUMINA ZIRCONIA CET (20 - 500°C) 7,4 x 10-6/K-17,8 x 10-6/K- 1Solubilità chimica ISO 6872 [μg/cm2]11151118Densità – infiltrato [g/cm3]3,844,24Resistenza alla flessione (flessione su 3 punti conformemente a ISO 6872) [MPa] 500600Resistenza alle criccature - infiltrato (SEVNB) [MPa*√m]3,94,4Modulo di elasticità [GPa]280258N. contrazioni trasversali 0,230,25Norme di sicurezza  Per via della dispersione di pulviscolo durante la levigatura di strutture sinterizzate, è obbligatorio indossare una mascherina di protezione sulla bocca. Inoltre è consigliabile lavorare dietro un vetro di sicurezza e attivare un dispositivo di aspirazione.  Controindicazioni ed effetti collaterali  Non noti.  Per ulteriori informazioni, consultare le indicazioni per l’uso del produttore (VITA Zahnfabrik). MENU
  • 106. E’ necessario evidenziare che un’accurata progettazione è alla base di un buon risultato ed evita il verificarsi di rischi connessi a soluzioni improvvisate. Illustreremo di seguito le metodologie al momento a disposizione dell’operatore. MENU
  • 107. Mascherine chirurgiche Cerature diagnostiche utilizzate per conoscere la quantità d’osso, la posizione e l’inclinazione dei diversi impianti. MENU
  • 108. MENU
  • 109. MENU
  • 110. MENU
  • 111. MENU
  • 112. MENU
  • 113. MENU
  • 114. MENU
  • 115. MENU
  • 116. MENU
  • 117. MENU
  • 118. MENU
  • 119. MENU
  • 120. MENU
  • 121. MENU
  • 122. MENU
  • 123. MENU
  • 124. MENU
  • 125. MENU
  • 126. MENU
  • 127. MENU
  • 128. MENU
  • 129. MENU
  • 130. MENU
  • 131. MENU
  • 132. MENU
  • 133. MENU
  • 134. MENU
  • 135. MENU
  • 136. MENU
  • 137. Semplifichiamo il nostro operato: ADOTTIAMO LA SOLUZIONE MIGLIORE MENU
  • 138. CENTRALE MENU
  • 139. MENU
  • 140. MENU
  • 141. MENU
  • 142. MENU
  • 143. MENU
  • 144. MENU
  • 145. MENU
  • 146. MENU
  • 147. MENU
  • 148. MENU
  • 149. MENU
  • 150. MENU
  • 151. MENU
  • 152. MENU
  • 153. MENU
  • 154. MENU
  • 155. MENU
  • 156. MENU
  • 157. MENU
  • 158. MENU
  • 159. TAVOLATO OCCLUSALE PIATTO MENU
  • 160. MENU
  • 161. MENU
  • 162. MENU
  • 163. MENU
  • 164. MENU
  • 165. MENU
  • 166. MENU
  • 167. MENU
  • 168. MENU
  • 169. MENU
  • 170. MENU
  • 171. MENU
  • 172. MENU
  • 173. MENU
  • 174. MENU
  • 175. MENU
  • 176. MENU
  • 177. MENU
  • 178. MENU
  • 179. MENU
  • 180. ESTETICA MENU
  • 181. MENU
  • 182. MENU
  • 183. MENU
  • 184. MENU
  • 185. MENU
  • 186. MENU
  • 187. MENU
  • 188. MENU
  • 189. MENU
  • 190. MENU
  • 191. MENU
  • 192. MENU