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Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16
Le memorie
INSEGNAMENTO DI INFORMATICA – A.A. 2015-16
Francesco Ciclosi
Macerata, 27 ottobre 2015
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© Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code
Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16
Categorie di memorie
 Le principali categorie di memorie sono:
• ROM (Read Only Memory), memoria di sola
lettura
• RAM (Random Access Memory), memoria ad
accesso casuale
 Sono molto veloci perché trasmettono i dati
elettronicamente
 Non hanno parti mobili
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Il termine ROM
 Il termine è stato coniato per indicare le ROM a
maschera, create con un processo litografico
 Ma viene anche utilizzato per identificare alcune
memorie che posso essere cancellate o
riprogrammate con particolari procedimenti
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La ROM (1/3)
 È statica e inalterabile
 Viene detta memoria non volatile
 Il suo contenuto è definito in sede di
fabbricazione e non è modificabile dall’utente
 Lo spegnimento dell’elaboratore non altera i
dati in essa contenuti
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La ROM (2/3)
 Alcune memorie sono scrivibili una sola volta:
• PROM, OTPROM
 Altre sono riscrivibili più volte:
• EPROM, EEPROM, EAROM e flash ROM
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La ROM (3/3)
 Gli elementi fisici utilizzati dalle ROM sono
diodi o transistor
 A livello architetturale la ROM utilizza una
matrice in cui ad ogni intersezione di riga e
colonna vi è una cella di memoria in cui viene
scritto il bit in sede di costruzione
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Schema elettrico di una memoria ROM
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Tipologie di ROM (1/3)
 MROM
• È la prima tipologia di ROM a stato solido realizzata
• I dati sono scritti nella ROM a maschera in fase di
costruzione
• La sua minima modifica comportava il cambiamento
dell’intera linea di produzione
 PROM
• È un evoluzione «programmabile» della MROM
• Può essere scritta una sola volta con uno speciale sistema
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Tipologie di ROM (2/3)
 EPROM
• È un’evoluzione della PROM (Erasable e Programmable)
• Può essere scritta e riscritta (mediante raggi U/V)
dall’utente successivamente alla sua costruzione
 EEPROM
• È un’evoluzione della EPROM
• Può essere scritta e riscritta
• La cancellazione dei dati avviene elettricamente con
utilizzo di tensioni più elevate
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Tipologie di ROM (3/3)
 EAROM
• È una tipologia di EEPROM che prevede la
modifica di un bit alla volta in luogo di blocchi di bit
 Flash ROM
• È una memoria di tipologia EEPROM
• Quando viene chiamata con questo nome ci si
riferisce al suo impiego come ROM e non come
memoria di massa
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La RAM
 È detta memoria centrale o memoria dell’utente
 È una memoria di tipo volatile
 Lo spegnimento dell’elaboratore determina la
cancellazione dei dati in essa contenuti
 Consente l’accesso random (casuale) ai dati,
senza bisogno di rispettare una sequenza ben
definita
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Una semplice analogia
La RAM è il tabellone di gioco, la ROM il libretto delle istruzioni
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Tipi di memoria
 Esistono vari tipi di memoria
che si differenziano per
velocità, costo e ambito d’uso
 I principali tipi sono:
• la DRAM (Dynamic RAM)
• la SRAM (Static RAM) Wafer chip DRAM
Moduli DRAMModuli SRAM
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La DRAM (Dynamic RAM)
 È il tipo di memoria centrale più diffuso
 Le celle di memoria mantengono i dati solo
per breve tempo e quindi devono essere
aggiornate centinaia di volte al secondo
 Si suddivide in varie sotto tipologie
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Tipologie di DRAM (1/5)
 FPM (Fast Page Mode) DRAM
• È stata la prima tipologia di memoria per i sistemi
desktop
 EDO (Extended Data Out) DRAM
• È leggermente più veloce della FPM
 BEDO (Burst EDO) DRAM
• Invia alla CPU sia l’indirizzo richiesto che il
successivo assumendo che gli indirizzi siano richiesti
in successione
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Tipologie di DRAM (2/5)
 SDRAM (Synchronous DRAM)
• È in grado di sincronizzarsi con il clock che controlla
la CPU, eliminando le discrepanze di tempo e
rendendo i trasferimenti più veloci e affidabili
 DDR DRAM (Double Data Rate) DRAM
• È simile alla SDRAM ma in grado di trasportare il
doppio dei dati nello stesso ciclo di accesso
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Tipologie di DRAM (3/5)
 DDR2 DRAM
• È un’evoluzione della DDR RAM in grado di
trasportare il doppio dei dati
 DDR3 DRAM
• È un’evoluzione della DDR2, che consente una
duplicazione della velocità di trasferimento variabile
tra 800 Mbit/s e 1,5 Gbit/s
• Opera a una tensione di 1.5 o 1.65 V con una
frequenza compresa tra 800 e 2133 MHz
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Tipologie di DRAM (4/5)
 DDR4 DRAM
• È un evoluzione della DDR3 con maggiore densità,
tensione inferiore e maggiore velocità di trasferimento
dati
• Opera a una tensione di 1,2 V con una frequenza
compresa tra 1600 e 3200 MHz
• I moduli DDR4 possono anche essere fabbricati con
una densità due volte superiore rispetto alle DDR3
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Tipologie di DRAM (5/5)
 RDRAM (Rambus DRAM)
• È una tecnologia proprietaria di Intel
• È molto veloce ma poco diffusa per l’alto costo e
per le modifiche richieste al sistema
• Invia i dati su di un canale ad alta velocità (10 volte
più veloce della DRAM standard)
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DDR DRAM: approfondimento (1)
 Trasmette i dati sia sul fronte di salita che sul
fronte di discesa del ciclo di clock
 Consente quindi di raddoppiare la velocità di
trasferimento senza aumentare la frequenza del
bus di memoria
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DDR DRAM: approfondimento (2)
 Lavora con i cosiddetti prefetch buffer, utilizzati
per collezionare i dati prima di fornirli a
un’interfaccia più veloce
 La DDR utilizzava un prefetch di 2, la DDR2 uno
di 4 e la DDR3 uno di 8
 Il differente prefetch determina la differenza
prestazionale e il dilatarsi dei tempi di latenza
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Alcuni tipi di DDR
DDR2
DDR3
DDR4
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Compatibilità dei moduli DDR
 I moduli DDR3 sono
identici per forma e per
dimensioni ai precedenti,
ma non sono tra di loro
intercambiabili
 La tensione utilizzata dai
moduli DDR3 è differente
 Per evitare errori di
assemblaggio la tacca è
stata riposizionata
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Il problema della latenza
 La velocità di trasferimento è notevolmente
influenzata dai fenomeni di latenza
• che si verificano nelle operazioni di lettura/scrittura
• che dipendono dal tipo e dalla qualità del chip
• e che derivano dalla frequenza di funzionamento
 A ogni banco di memoria sono associati dei tempi
caratteristici (timing), misurati in unità di cicli di
clock (dove i valori bassi equivalgono a prestazioni
migliori a parità di frequenza)
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I principali timing (1)
 CAS Latency Time (tCl)
• Utilizzato durante un’operazione di lettura, indica
l’intervallo di tempo tra l’istante in cui il comando di
lettura giunge ad una certa cella di memoria e quello
in cui inizia il trasferimento dei dati
• Per identificare una cella di memoria, prima si
seleziona l’indirizzo di riga e infine quello di colonna
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I principali timing (2)
 RAS to CAS Delay Time (tRCD)
• È l’intervallo di tempo che intercorre tra
l’attivazione della riga e della colonna che
identificano la cella di memoria in cui si vuole
leggere o scrivere il dato, ovvero il ritardo del
segnale CAS rispetto al segnale RAS
 RAS Precharge Time (tRP)
• È il ritardo tra il momento in cui viene inviato un
comando di selezione riga e il comando successivo
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I principali timing (3)
 Active-to-Precharge Delay (tRAS)
• Riguarda i diversi passi in cui può essere suddiviso il
processo di accesso alla memoria
• Il suo numero indica il numero minimo di cicli che
intercorrono fra i comandi «active» e «precharge»
 Row Cycle Time (tRC)
• È l’intervallo di tempo intercorrente tra l’attivazione
consecutiva di 2 righe di memoria dello stesso
banco
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DDR e CAS
 Il CAS (Column Address Select) indica il
numero di cicli di clock che servono alla RAM
per «riempire» il proprio prefetch buffer
• Le DDR1 lavoravano con CAS di 2/2,5/3 cicli di
clock
• le DDR2 arrivano a CAS 3/4/5
• le DDR3 ora arrivano a CAS 5/6/7/8
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I moduli di memoria (1/2)
 Normalmente i chip di memoria non sono
inseriti direttamente nel computer
 I chip vengono installati in appositi circuiti
stampati (moduli di memoria), poi inseriti negli
slot di espansione della scheda madre
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I moduli di memoria (2/2)
 Esistono due tipi di moduli (form factor):
• DIMM (Dual In-line Memory Module), utilizzabili
singolarmente
• SIMM (Single In-line Memory Module), utilizzabili
a coppia di moduli
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La SRAM (Static RAM) – (1/2)
 È un tipo di RAM volatile che non necessita di
refresh
 Consentono di mantenere le informazioni ivi
contenute per un tempo teoricamente illimitato
 Hanno bassi tempi di lettura e bassi consumi
 Sono più costose della DRAM perché usano
molti componenti per cella
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La SRAM (Static RAM) – (2/2)
 Sono solitamente utilizzate per le memorie cache
 La famiglia delle memorie SRAM si divide in:
• async SRAM (SRAM asincrona)
o Lavora in modo asincrono rispetto al clock della CPU
o Viene utilizzata come cache di secondo livello (L2)
• sync SRAM (SRAM sincrona)
o Lavora in sincronia con il clock della CPU (tempi di attesa
ridotti)
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Altre tipologie di memoria
 Oltre alla RAM in ogni sistema esistono differenti
tipi di memoria che si contraddistinguono anche
per la particolare funzione di utilizzo
• La memoria virtuale
• La cache
• I buffer
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La memoria virtuale (1/2)
 La RAM ha una dimensione limitata, pertanto
molti dati e programmi vengono memorizzati
nell’hard disk usando la memoria virtuale
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La memoria virtuale (2/2)
I dati in eccesso rispetto allo spazio disponibile nella RAM vengono
memorizzati nell’hard disk fintanto che non sono necessari
Se richiesti, i dati vengono trasferiti dall’hard disk alla RAM,
mentre altri dati effettuano il percorso inverso per liberare spazio
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La cache (1/3)
 È un area di memoria ad alta velocità localizzata
tra la CPU e la memoria centrale
 Serve a velocizzare le operazioni di
trasferimento dei dati tra la CPU, il disco fisso e
la memoria centrale
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La cache (2/3)
 Quando la CPU cerca un dato
• controlla prima la cache
• se non lo trova lo carica dalla memoria centrale
Memoria Cache Dati
Cache hit
Cache miss
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La cache (3/3)
 Il computer cerca di determinare
preventivamente cosa caricare nella cache
 Solitamente se la CPU richiede un dato, questo
viene caricato nella cache insieme al successivo
(che potrebbe servire)
 Non sempre l’elaborazione riesce a determinare
con esattezza il contenuto della cache
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Tipologie di cache
 La memoria cache utilizza chip di memoria
particolarmente veloci e costosi (SRAM)
 Esistono più livelli di cache:
• L1 (cache interna o primaria), fa fisicamente parte del
microprocessore (si misura in kB)
• L2 (cache esterna o secondaria), è costituita da chip di
memoria installati (in moduli) sulla mainboard (MB)
• L3, collocata tra la cache L2 e la memoria principale, è
implementata in un apposito chip esterno alla CPU (MB)
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Alcune implementazioni
delle cache L1 e L2
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I buffer
 Consistono in una data area della memoria RAM
che viene riservata da alcuni processi per vari utilizzi
 La loro natura è dinamica
 Esempi di buffer sono:
• Il buffer dei caratteri digitati con la tastiera
• Il buffer degli ultimi comandi usati
• Il buffer delle modifiche effettuate su di un file
• Gli appunti di Windows (clipboard) utili per le
operazioni di “copia”-”incolla” (CTRL+C – CTRL+V)
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  • 1. Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Le memorie INSEGNAMENTO DI INFORMATICA – A.A. 2015-16 Francesco Ciclosi Macerata, 27 ottobre 2015
  • 2. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Categorie di memorie  Le principali categorie di memorie sono: • ROM (Read Only Memory), memoria di sola lettura • RAM (Random Access Memory), memoria ad accesso casuale  Sono molto veloci perché trasmettono i dati elettronicamente  Non hanno parti mobili
  • 3. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Il termine ROM  Il termine è stato coniato per indicare le ROM a maschera, create con un processo litografico  Ma viene anche utilizzato per identificare alcune memorie che posso essere cancellate o riprogrammate con particolari procedimenti
  • 4. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La ROM (1/3)  È statica e inalterabile  Viene detta memoria non volatile  Il suo contenuto è definito in sede di fabbricazione e non è modificabile dall’utente  Lo spegnimento dell’elaboratore non altera i dati in essa contenuti
  • 5. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La ROM (2/3)  Alcune memorie sono scrivibili una sola volta: • PROM, OTPROM  Altre sono riscrivibili più volte: • EPROM, EEPROM, EAROM e flash ROM
  • 6. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La ROM (3/3)  Gli elementi fisici utilizzati dalle ROM sono diodi o transistor  A livello architetturale la ROM utilizza una matrice in cui ad ogni intersezione di riga e colonna vi è una cella di memoria in cui viene scritto il bit in sede di costruzione
  • 7. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Schema elettrico di una memoria ROM
  • 8. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di ROM (1/3)  MROM • È la prima tipologia di ROM a stato solido realizzata • I dati sono scritti nella ROM a maschera in fase di costruzione • La sua minima modifica comportava il cambiamento dell’intera linea di produzione  PROM • È un evoluzione «programmabile» della MROM • Può essere scritta una sola volta con uno speciale sistema
  • 9. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di ROM (2/3)  EPROM • È un’evoluzione della PROM (Erasable e Programmable) • Può essere scritta e riscritta (mediante raggi U/V) dall’utente successivamente alla sua costruzione  EEPROM • È un’evoluzione della EPROM • Può essere scritta e riscritta • La cancellazione dei dati avviene elettricamente con utilizzo di tensioni più elevate
  • 10. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di ROM (3/3)  EAROM • È una tipologia di EEPROM che prevede la modifica di un bit alla volta in luogo di blocchi di bit  Flash ROM • È una memoria di tipologia EEPROM • Quando viene chiamata con questo nome ci si riferisce al suo impiego come ROM e non come memoria di massa
  • 11. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La RAM  È detta memoria centrale o memoria dell’utente  È una memoria di tipo volatile  Lo spegnimento dell’elaboratore determina la cancellazione dei dati in essa contenuti  Consente l’accesso random (casuale) ai dati, senza bisogno di rispettare una sequenza ben definita
  • 12. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Una semplice analogia La RAM è il tabellone di gioco, la ROM il libretto delle istruzioni
  • 13. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipi di memoria  Esistono vari tipi di memoria che si differenziano per velocità, costo e ambito d’uso  I principali tipi sono: • la DRAM (Dynamic RAM) • la SRAM (Static RAM) Wafer chip DRAM Moduli DRAMModuli SRAM
  • 14. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La DRAM (Dynamic RAM)  È il tipo di memoria centrale più diffuso  Le celle di memoria mantengono i dati solo per breve tempo e quindi devono essere aggiornate centinaia di volte al secondo  Si suddivide in varie sotto tipologie
  • 15. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di DRAM (1/5)  FPM (Fast Page Mode) DRAM • È stata la prima tipologia di memoria per i sistemi desktop  EDO (Extended Data Out) DRAM • È leggermente più veloce della FPM  BEDO (Burst EDO) DRAM • Invia alla CPU sia l’indirizzo richiesto che il successivo assumendo che gli indirizzi siano richiesti in successione
  • 16. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di DRAM (2/5)  SDRAM (Synchronous DRAM) • È in grado di sincronizzarsi con il clock che controlla la CPU, eliminando le discrepanze di tempo e rendendo i trasferimenti più veloci e affidabili  DDR DRAM (Double Data Rate) DRAM • È simile alla SDRAM ma in grado di trasportare il doppio dei dati nello stesso ciclo di accesso
  • 17. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di DRAM (3/5)  DDR2 DRAM • È un’evoluzione della DDR RAM in grado di trasportare il doppio dei dati  DDR3 DRAM • È un’evoluzione della DDR2, che consente una duplicazione della velocità di trasferimento variabile tra 800 Mbit/s e 1,5 Gbit/s • Opera a una tensione di 1.5 o 1.65 V con una frequenza compresa tra 800 e 2133 MHz
  • 18. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di DRAM (4/5)  DDR4 DRAM • È un evoluzione della DDR3 con maggiore densità, tensione inferiore e maggiore velocità di trasferimento dati • Opera a una tensione di 1,2 V con una frequenza compresa tra 1600 e 3200 MHz • I moduli DDR4 possono anche essere fabbricati con una densità due volte superiore rispetto alle DDR3
  • 19. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di DRAM (5/5)  RDRAM (Rambus DRAM) • È una tecnologia proprietaria di Intel • È molto veloce ma poco diffusa per l’alto costo e per le modifiche richieste al sistema • Invia i dati su di un canale ad alta velocità (10 volte più veloce della DRAM standard)
  • 20. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 DDR DRAM: approfondimento (1)  Trasmette i dati sia sul fronte di salita che sul fronte di discesa del ciclo di clock  Consente quindi di raddoppiare la velocità di trasferimento senza aumentare la frequenza del bus di memoria
  • 21. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 DDR DRAM: approfondimento (2)  Lavora con i cosiddetti prefetch buffer, utilizzati per collezionare i dati prima di fornirli a un’interfaccia più veloce  La DDR utilizzava un prefetch di 2, la DDR2 uno di 4 e la DDR3 uno di 8  Il differente prefetch determina la differenza prestazionale e il dilatarsi dei tempi di latenza
  • 22. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Alcuni tipi di DDR DDR2 DDR3 DDR4
  • 23. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Compatibilità dei moduli DDR  I moduli DDR3 sono identici per forma e per dimensioni ai precedenti, ma non sono tra di loro intercambiabili  La tensione utilizzata dai moduli DDR3 è differente  Per evitare errori di assemblaggio la tacca è stata riposizionata
  • 24. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Il problema della latenza  La velocità di trasferimento è notevolmente influenzata dai fenomeni di latenza • che si verificano nelle operazioni di lettura/scrittura • che dipendono dal tipo e dalla qualità del chip • e che derivano dalla frequenza di funzionamento  A ogni banco di memoria sono associati dei tempi caratteristici (timing), misurati in unità di cicli di clock (dove i valori bassi equivalgono a prestazioni migliori a parità di frequenza)
  • 25. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I principali timing (1)  CAS Latency Time (tCl) • Utilizzato durante un’operazione di lettura, indica l’intervallo di tempo tra l’istante in cui il comando di lettura giunge ad una certa cella di memoria e quello in cui inizia il trasferimento dei dati • Per identificare una cella di memoria, prima si seleziona l’indirizzo di riga e infine quello di colonna
  • 26. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I principali timing (2)  RAS to CAS Delay Time (tRCD) • È l’intervallo di tempo che intercorre tra l’attivazione della riga e della colonna che identificano la cella di memoria in cui si vuole leggere o scrivere il dato, ovvero il ritardo del segnale CAS rispetto al segnale RAS  RAS Precharge Time (tRP) • È il ritardo tra il momento in cui viene inviato un comando di selezione riga e il comando successivo
  • 27. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I principali timing (3)  Active-to-Precharge Delay (tRAS) • Riguarda i diversi passi in cui può essere suddiviso il processo di accesso alla memoria • Il suo numero indica il numero minimo di cicli che intercorrono fra i comandi «active» e «precharge»  Row Cycle Time (tRC) • È l’intervallo di tempo intercorrente tra l’attivazione consecutiva di 2 righe di memoria dello stesso banco
  • 28. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 DDR e CAS  Il CAS (Column Address Select) indica il numero di cicli di clock che servono alla RAM per «riempire» il proprio prefetch buffer • Le DDR1 lavoravano con CAS di 2/2,5/3 cicli di clock • le DDR2 arrivano a CAS 3/4/5 • le DDR3 ora arrivano a CAS 5/6/7/8
  • 29. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I moduli di memoria (1/2)  Normalmente i chip di memoria non sono inseriti direttamente nel computer  I chip vengono installati in appositi circuiti stampati (moduli di memoria), poi inseriti negli slot di espansione della scheda madre
  • 30. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I moduli di memoria (2/2)  Esistono due tipi di moduli (form factor): • DIMM (Dual In-line Memory Module), utilizzabili singolarmente • SIMM (Single In-line Memory Module), utilizzabili a coppia di moduli
  • 31. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La SRAM (Static RAM) – (1/2)  È un tipo di RAM volatile che non necessita di refresh  Consentono di mantenere le informazioni ivi contenute per un tempo teoricamente illimitato  Hanno bassi tempi di lettura e bassi consumi  Sono più costose della DRAM perché usano molti componenti per cella
  • 32. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La SRAM (Static RAM) – (2/2)  Sono solitamente utilizzate per le memorie cache  La famiglia delle memorie SRAM si divide in: • async SRAM (SRAM asincrona) o Lavora in modo asincrono rispetto al clock della CPU o Viene utilizzata come cache di secondo livello (L2) • sync SRAM (SRAM sincrona) o Lavora in sincronia con il clock della CPU (tempi di attesa ridotti)
  • 33. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Altre tipologie di memoria  Oltre alla RAM in ogni sistema esistono differenti tipi di memoria che si contraddistinguono anche per la particolare funzione di utilizzo • La memoria virtuale • La cache • I buffer
  • 34. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La memoria virtuale (1/2)  La RAM ha una dimensione limitata, pertanto molti dati e programmi vengono memorizzati nell’hard disk usando la memoria virtuale
  • 35. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La memoria virtuale (2/2) I dati in eccesso rispetto allo spazio disponibile nella RAM vengono memorizzati nell’hard disk fintanto che non sono necessari Se richiesti, i dati vengono trasferiti dall’hard disk alla RAM, mentre altri dati effettuano il percorso inverso per liberare spazio
  • 36. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La cache (1/3)  È un area di memoria ad alta velocità localizzata tra la CPU e la memoria centrale  Serve a velocizzare le operazioni di trasferimento dei dati tra la CPU, il disco fisso e la memoria centrale
  • 37. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La cache (2/3)  Quando la CPU cerca un dato • controlla prima la cache • se non lo trova lo carica dalla memoria centrale Memoria Cache Dati Cache hit Cache miss
  • 38. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 La cache (3/3)  Il computer cerca di determinare preventivamente cosa caricare nella cache  Solitamente se la CPU richiede un dato, questo viene caricato nella cache insieme al successivo (che potrebbe servire)  Non sempre l’elaborazione riesce a determinare con esattezza il contenuto della cache
  • 39. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Tipologie di cache  La memoria cache utilizza chip di memoria particolarmente veloci e costosi (SRAM)  Esistono più livelli di cache: • L1 (cache interna o primaria), fa fisicamente parte del microprocessore (si misura in kB) • L2 (cache esterna o secondaria), è costituita da chip di memoria installati (in moduli) sulla mainboard (MB) • L3, collocata tra la cache L2 e la memoria principale, è implementata in un apposito chip esterno alla CPU (MB)
  • 40. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 Alcune implementazioni delle cache L1 e L2
  • 41. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I buffer  Consistono in una data area della memoria RAM che viene riservata da alcuni processi per vari utilizzi  La loro natura è dinamica  Esempi di buffer sono: • Il buffer dei caratteri digitati con la tastiera • Il buffer degli ultimi comandi usati • Il buffer delle modifiche effettuate su di un file • Gli appunti di Windows (clipboard) utili per le operazioni di “copia”-”incolla” (CTRL+C – CTRL+V)
  • 42. Unimc - Dipartimento di Economia e Diritto - Corso di Laurea in Economia: banche, aziende e mercati © Francesco Ciclosi – Settembre 2015 CC-BY-SA 4.0 – Common Deed – Legal Code Insegnamento di Informatica – a.a. 2015-16 I miei contatti linkedin http://it.linkedin.com/pub/francesco-ciclosi/62/680/a06/ facebook https://www.facebook.com/francesco.ciclosi twitter @francyciclosi www http://www.francescociclosi.it