2. PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA OBIETTIVI GENERALI E STRUTTURA DEL PIANO
#NEXTGENERATIONITALIA 15
Il Piano si articola in sedici Componenti, raggruppate in sei Missioni. Queste ultime sono articolate in
linea con i sei Pilastri menzionati dal Regolamento RRF e illustrati nel precedente paragrafo, sebbene la
formulazione segua una sequenza e una aggregazione lievemente differente.
3. PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO MACROECONOMICO
#NEXTGENERATIONITALIA 250
Figura 4.2: PNRR risorse addizionali provenienti da RRF, REACT EU, FSC- attribuzioni CGE (composizione percentuale)
Fonte: Elaborazione MEF.
La spesa per investimenti in costruzioni rappresenta il 32,6 per cento della spesa complessiva, seguita
dai trasferimenti alle imprese (18,7 per cento) e dalla spesa per prodotti informatici ed ottici (12,4 per
cento). Quote rilevanti sono detenute anche dalla R&S (6,2 per cento) e dalla realizzazione di piattaforme
informatiche e database (3,8 per cento), direttamente correlati all’innovazione digitale. I prodotti della
silvicoltura includono la spesa per la forestazione (inclusa nella Missione 2, componente 4). Agli
investimenti in ICT e in apparecchiature elettroniche sono attribuiti gli interventi di digitalizzazione e
informatizzazione; nei prodotti delle tavole Supply e Use l’attribuzione è effettuata ai prodotti informatici
per l’acquisto di computer e ai servizi di programmazione informatica in caso di creazione di cloud e/o
reti informatiche. Gli investimenti in costruzioni includono le opere di valorizzazione e restauro dei siti
culturali e archeologici; le opere di sviluppo dell’economia circolare, di interventi sul dissesto
idrogeologico e sulla gestione delle risorse idriche; e gli interventi di costruzione di impianti relativi alla
transizione ecologica.
Il sostegno alle imprese sotto forma di incentivo viene innestato come un credito d’imposta finalizzato
alla realizzazione di investimenti nella sfera della distribuzione secondaria del reddito. All’istruzione è
attribuita la spesa pubblica corrente per la qualificazione professionale, presente in diversi progetti. Le
spese culturali, infine, sono attribuite ai servizi culturali (biblioteche, archivi, musei ecc.). Ai prodotti
“autoveicoli, rimorchi e semirimorchi” e “altri mezzi di trasporto” sono attribuiti gli acquisti di materiale
rotabile nel settore del trasporto ferroviario e gli acquisti per il trasporto pubblico.
32,6
18,7
12,4
6,9
6,6
6,2
Lavori di
costruzione
ed opere di
edilizia civile
Servizi di
ricerca e
sviluppo
scientifici
Prodotti della
silvicoltura,
delle
operazioni di
taglio e
trasporto dei
tronchi e
servizi
connessi
Prodotti
informatici,
elettronici ed
ottici
Altri mezzi di
trasporto
Programma-
zione
informatica,
consulenze e
servizi
connessi;
servizi
d’informazione
Servizi del
lavoro
Servizi di
pubblica
amministrazione
e difesa; servizi
di assicurazione
sociale
obbligatoria
Servizi di
istruzione
Servizi di
assistenza
residenziale;
servizi di
assistenza
sociale non
residenziale
Trasferimenti
alle famiglie
Riduzione
contributi
datoriali
0,7
Incentivi/
crediti
d’imposta alle
imprese
Totale
100
3,8
2,0
5,0
2,1
0,9
2,4
4. PIANO NAZIONALE DI RIPRESA E RESILIENZA VALUTAZIONE DELL’IMPATTO MACROECONOMICO
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Tavola 4.5: Stima dell’impatto del PNRR (modello MACGEM-IT, scostamenti percentuali rispetto allo scenario base)
2021 2022 2023 2024-2026
PIL 0,7 2,0 3,0 3,1
Consumi 0,9 2,3 3,0 2,9
Spesa pubblica 0,5 1,5 2,0 0,7
Investimenti 1,6 5,5 9,4 10,6
Esportazioni -0,2 -0,4 -0,6 0,4
Importazioni 1,0 2,6 4,0 4,7
Occupazione 0,7 2,2 3,2 3,2
Fonte: Elaborazione MEF-DT su dati MACGEM-IT.
La stima dell’impatto complessivo della spesa per il PNRR lungo l’intero arco temporale 2021-2026 si
può ottenere come somma delle variazioni annuali (cfr. Tavola 4.5). Si è preferito utilizzare un approccio
di simulazione ricorsivo sul modello statico anziché sul modello dinamico in quanto le condizionalità di
raggiungimento dei milestones e dei target annuali del Piano rendono incorretto ragionare in un’ottica di
ottimizzazione intertemporale. Questa scelta porta il modello a stabilizzarsi intorno al quarto anno di
simulazione raggiungendo un livello di equilibrio sostanzialmente stabile per il triennio finale. In tale
periodo il PIL risulterebbe di circa 3 punti percentuali più alto rispetto allo scenario base, a cui
contribuiscono in misura maggiore gli investimenti ed i consumi privati.
Figura 4.3: variazione del valore aggiunto per branca di attività economica (contributo delle attività alla variazione percentuale
complessiva nel periodo 2021-2026)
Fonte: Elaborazione MEF-DT su risultati MACGEM-IT.
La bilancia commerciale registrerebbe un peggioramento per via dell’aumento delle importazioni,
trainato soprattutto dalla spesa in attrezzature elettroniche ed informatiche, e di una lieve riduzione
dell’export. Con il modello MACGEM-IT è possibile anche ottenere un risultato disaggregato per branca
di attività economica come riportato in termini di valore aggiunto reale nella Figura 4.3.
3,3
2,8
2,7
1,3
1,0
0,9
0,8
0,8
0,7
0,6
Prestazione di servizi finanziari
Attività immobiliari
Commercio all’ingrosso
Costruzioni
Istruzione
Commercio al dettaglio
Servizi di alloggio; attività
di servizi di ristorazione
Attività legali e contabilità
Trasporto terrestre e trasporto
mediante condotte
Programmazione, consulenza
informatica