1. Ed. n° 8
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SPIDER KILL
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SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA
Conforme al Regolamento (CE) n. 1907/2006, come modificato dal Regolamento (UE) n. 2015/830
1)IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O DELLA MISCELA E DELLA SOCIETA’/IMPRESA
1.1 Identificatore del prodotto
REACH tipo Miscela
Denominazione commerciale SPIDER KILL
1.2 Usi pertinenti identificati della sostanza o miscela e usi sconsigliati
Uso professionale/industriale Acaricida
Usi non raccomandati Nessuna ulteriore informazione disponibile
1.3 Informazioni sul fornitore della scheda di sicurezza
ARYSTA LIFESCIENCE ITALIA SRL
Sede legale: Via Nino Bixio, 6
Sede Amm.va: Via Donizetti, 2/a
44042 CENTO (FE) ITALY
Tel + 39 51 6836207
Fax + 39 51 6835777
Email: alsitalia@arysta.com
1.4 Numero telefonico di emergenza
Tel + 39 51 6836207 oppure + 39 51 6835484
Consultare un Centro antiveleno: Bologna Osp. Maggiore Tel. 051 6478955 – Milano Osp.
Niguarda Tel. 02 661010296 – Roma Policlinico Gemelli Tel. 06 3054343 – Napoli Osp.
Caldarelli Tel. 081 7472870
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2)IDENTIFICAZIONI DEI PERICOLI
2.1 Classificazione della sostanza o della miscela
Classificazione DPD del prodotto
in base alla Direttiva 1999/45/CE e
successive modifiche
N;R50/53
Classificazione CLP del prodotto in base al
Reg. 1272/2008 e successive modifiche
Pericoli per l’ambiente
acquatico: Acuto,
Categoria 1 (H400)
Cronico, Categoria 1
(H410)
Classificazione WHO
Linee guida alla Classificazione 2009
Classe U (a differenza
del pericolo acuto
presente nell’uso
normale)
Rischi per la salute Il prodotto presenta
poche probabilità di
causare rischi per la
salute durante il suo
normale utilizzo. Si
consiglia tuttavia di
trattarlo con le consuete
cautele adottate per i
prodotti chimici.
Rischi per l’ambiente Il prodotto è tossico per
gli organismi acquatici
2.2 Elementi dell’etichetta
Etichettatura in conformità alla direttiva 67/548/EEC o 1999/45/EC
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Simboli di pericolo N
Natura del rischio (Frasi R)
R 50 Altamente tossico per gli organismi acquatici
R 53 Può provocare a lungo termine effetti negativi per
l’ambiente acquatico
Consigli di prudenza (Frasi S)
S 2 Conservare fuori della portata dei bambini
S 13 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da
bevande
S 20/21 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'impiego
S 29 Non gettare i residui nelle fognature
S 60 Questo materiale e il suo contenitore devono essere
smaltiti come rifiuti pericolosi
S 61 Non disperdere nell’ambiente. Riferirsi alle istruzioni
speciali/schede informative in materia di sicurezza
Identificativo del prodotto PERFIL 10 WP (Reg. n° 14024 del 17.10.2007)
Pittogramma di pericolo (GHS09)
Segnalazione Attenzione
Frase di pericolo
H410
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga
durata.
Indicazioni supplementari di
pericolo
EUH401
Per evitare rischi per la salute umana e per l'ambiente, seguire
le
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istruzioni per l'uso.
Frase supplementare per l'uso
finale
Non contaminare l’acqua con il prodotto o il suo contenitore
(Non
del prodotto ai fini della
protezione pulire il materiale d'applicazione in prossimità delle acque di
delle piante: SP1
superficie / evitare la contaminazione attraverso i sistemi di
scolo
delle acque delle aziende agricole e delle strade).
Consigli di prudenza
P102 Tenere fuori dalla portata dei bambini
P270 Non mangiare, né bere, né fumare durante l'uso
P273 Non disperdere nell’ambiente.
P391 Raccogliere il materiale fuoriuscito.
P401 Conservare lontano da alimenti o mangimi e da bevande
P501 Smaltire il prodotto/recipiente come rifiuto pericoloso.
2.3 Altri pericoli
Nessuna ulteriore informazione disponibile
3)COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI
3.1 Sostanze
Non applicabile
3.2 Miscele
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Descrizione prodotto Acaricida in polvere bagnabile a base di Exitiazox 10%
Principio attivo
Exitiazox Contenuto: 10% in peso
Nome CAS
3-Thiazolidinecarboxamide, 5-(4-clorofenile)-N-
Cicloesano -4-
metil-2-osso-, (4R, 5R)-rel-
N° CAS 78587-05-0
Nome IUPAC
(4S,5S)-5-(4-clorofenile)-N-Cicloesano -4-metil-2-
oxothiazo-
lidine-3-carboxamide
Nome ISO/Nome UE Exitiazox (Hexythiazox)
Numero CE (N° EINECS) 215-343-3
Numero Indice UE 613-125-00-6
Classificazione DSD dell’ingrediente N;R50/53
Classificazione CLP dell’ingrediente
Pericoli per l’ambiente acquatico: Acuto, Categoria 1
(H400)
Cronico, Categoria 1 (H410)
Direttiva 67/548/EEC Regolamento CLP
N. 1272/2008
Componenti
pericolosi
N° CAS N° EEC Simbolo
pericolo
Frasi di
Rischio (R)
Hazard Class
and Category
Code(s)
Hazard
Statement
Codes
%
Sodio
alchilnaftalen
solfonato
1322-93-6 - Xi,N R 22-36/38 - - 3%
Testo delle frasi R e frasi H vedi sezione 16
Denominazione chimica (IUPAC) del principio attivo:
5-(4-chlorophenyl)-N-cyclohexyl-4-methyl-2-oxo-1,3-thiazolidine-3-carboxamide
Formula bruta del principio attivo:
N
2
O
2
ClN
21
H
17
C
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Ingredienti da segnalare
Contenut N° CAS Numero CE Classificazione DSD Classificazione CLP
o (N° EINECS)
(% in
peso)
Carbonato di calcio 83% 1317-65-3 215-279-6 Nessuna Nessuna
Diisopropilnaftalen 2 1332-93-6 215-343-3 Xn;R22 Xi;R36/38 Tossicità acuta 4
solfonato di sodio Nocivo (H302)
Irritaz. cute 2 (H315)
Irritaz. occhi 2 (H319)
4)MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1 Descrizione delle misure di primo soccorso
In caso di intossicazione chiamare il medico per i consueti interventi di pronto soccorso.
Primo Soccorso
In Generale Rimuovere il soggetto dalla fonte di esposizione. Rimuovere gli
abiti contaminati e lavare l’area inquinata. In caso di malessere
consultare un medico e mostrargli l’etichetta quando possibile.
Inalazione Riposo, aria fresca, soccorso medico
Pelle Lavare immediatamente e a fondo con acqua e sapone e
consultare un medico.
Occhi Sciacquare a fondo per almeno 15 minuti sotto l’acqua
corrente tenendo le palpebre aperte. Successivo controllo da
un medico oculista.
Ingestione Consultare immediatamente un medico. In caso di incoscienza
non somministrare nulla per via orale.
4.2 Principali sintomi ed effetti, sia acuti che ritardati
Irritante per cute e mucose, cefalea, tinnitus, vertigini, dolori lombari e addominali, insufficienza
respiratoria e circolatoria, interessamento del SNC e periferico con nevralgie e paralisi.
Terapia: Sintomatica
4.3 Indicazione della eventuale necessità di consultare immediatamente un medico e di
trattamenti speciali
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Terapia sintomatica.
Non sono noti antidoti
In caso di intossicazione procedere con i consueti interventi di
pronto soccorso.
5)MISURE ANTINCENDIO
5.1 Mezzi si estinzione
Mezzi di estinzione appropriati Polvere, acqua nebulizzata, diossido di carbonio, schiuma
Mezzi di estinzione non adatti Getti d’acqua diretti
5.2 Pericoli speciali derivanti dalla sostanza o dalla miscela
Rischi di esposizione In caso d’incendio si possono liberare: monossido di
carbonio, ossidi d’azoto. I prodotti di decomposizione
essenziali sono composti volatili, tossici, irritanti e infiammabili
come ossidi di azoto, cloruro di idrogeno, biossido di zolfo,
monossido di carbonio, anidride carbonica e vari composti
organici clorurati.
5.3 Raccomandazioni per gli addetti all’estinzione degli incendi
Equipaggiamento di protezione Autorespiratore e indumenti di protezione adeguati
Altre informazioni Raffreddare con acqua i contenitori in pericolo.
Raccogliere separatamente le acque di estinzione
contaminate e non immetterle nelle fognature o nelle acque
reflue.
I residui d’incendio devono essere eliminati in conformità con
le disposizioni legislative vigenti.
6)MISURE IN CASO DI FUORIUSCITA ACCIDENTALE
6.1 Precauzioni personali, dispositivi di protezione e procedure in caso di emergenza
Si raccomanda di predisporre un piano per tenere sotto
controllo le
fuoriuscite. Devono essere disponibili recipienti vuoti e
richiudibili per
la raccolta delle fuoriuscite.
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In caso di fuoriuscite abbondanti (da 10 tonnellate o più di
prodotto):
1. Utilizzare dispositivi di protezione individuale; vedasi la
sezione 8.
2. Chiamare il numero di emergenza, vedasi la sezione 1.
3. Allertare le autorità.
Osservare tutte le precauzioni di sicurezza quando si
puliscono le
fuoriuscite. Utilizzare dispositivi di protezione individuale.
A seconda delle dimensioni della fuoriuscita, si possono
indossare un
respiratore, una maschera o occhiali protettivi, indumenti
resistenti alle
sostanze chimiche, guanti e stivali di gomma.
Arrestare immediatamente la fonte della fuoriuscita se le
condizioni di
sicurezza lo consentono.
6.2 Precauzioni ambientali
Tenere lontano da fonti d’ignizione.
Non lasciar penetrare il prodotto nelle fognature.
6.3 Metodi e materiali per il contenimento e la bonifica
Recuperare se possibile.
Raccogliere con apposito aspiratore evitando la formazione di polveri.
Bonificare il pavimento lavando con lavasciuga.
6.4 Riferimento ad altre sezioni
Sez. 8: Controllo dell’esposizione/protezione individuale
Sez. 13: Considerazioni sullo smaltimento
7)MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
7.1 Precauzioni per la manipolazione sicura
Leggere l’etichetta prima dell’uso.
Indossare i dispositivi di protezione per prodotti polverulenti: tuta da lavoro, guanti, maschera con
filtri per polveri.
Evitare il contatto con gli occhi e con la pelle.
Evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche.
Evitare lo spandimento di polvere negli ambienti di lavoro.
Non mangiare, né bere, né fumare durante l’impiego.
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7.2 Condizioni per l’immagazzinamento sicuro, comprese eventuali incompatibilità
Proteggere dall’umidità, dai raggi del sole, da fonti di ignizione e di calore.
Conservare lontano da fiamme o scintille.
Stoccare il prodotto in contenitori chiusi in luogo ben ventilato.
Stivare, immagazzinare e caricare separatamente da alimenti, mangimi e bevande.
7.3 Usi finali specifici
Nessuna ulteriore informazione disponibile
8)CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 Parametri di controllo
Non pubblicati
8.2 Controlli dell’esposizione
Anno
Carbonato ACGIH (USA) TLV 2012 Ritirato a causa di dati insufficienti
di calcio
2012 15 mg/m3
polvere totaleOSHA (USA) PEL
5 mg/m3
razione inalabile
EU, 2000/39/CE 2009 Non stabilito
e successive
modifiche
Germania, MAK 2012 Non stabilito
HSE (UK) WEL 2007 8 ore TWA 10 mg/m3
polvere inalabile
4 mg/m3
, inalabile
Potrebbero tuttavia esistere altri limiti di esposizione
personale,
definiti da normative locali, che devono essere
osservati.
Exitiazox
DNEL, sistemico 0.009 mg/kg peso corporeo/giorno
PNEC, ambiente acquatico 0.61 µg/l
Controlli
dell’esposizion Quando viene usato in un sistema a circuito chiuso, non sono
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e
necessari dispositivi di protezione individuale. Le prescrizioni che
seguono si riferiscono ad altre situazioni, quando l’uso di sistemi a
circuito chiuso non è possibile, o quando è necessario aprire il
sistema. Prima di procedere all’apertura, si raccomanda la messa in
sicurezza dell’impianto o del sistema di tubazioni.
Le misure precauzionali sotto menzionate sono primariamente volte
alla gestione del prodotto non diluito e alla preparazione della
soluzione da nebulizzare, ma possono anche essere adottate durante
la fase di nebulizzazione.
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Ulteriori informazioni
Evitare ogni contatto del prodotto con la cute, occhi, abbigliamento.
Evitare l’inalazione di polveri.
Non mangiare, bere o fumare.
Protezione respiratoria Se manipolato con cautela, il prodotto non
presenta automaticamente un pericolo di
esposizione per via aerea, ma in caso di
scarico non controllato del materiale che
produce vapori o esalazioni pesanti, gli
addetti devono indossare apparecchi di
protezione respiratoria ufficialmente
approvati con un filtro universale che
include un filtro per particelle.
Guanti protettivi
Indossare guanti resistenti agli agenti chimici,
del tipo a barriera in laminato, gomma butilica,
nitrilica o in viton. La resistenza di
questi materiali rispetto al prodotto non è nota,
ma si ritiene che
essi forniscano una adeguata protezione.
Occhiali
Indossare occhiali di sicurezza. Si
raccomanda di mettere a disposizione una
fontana per il lavaggio oculare nella zona
lavoro dove esiste un potenziale pericolo di
contatto con gli occhi
Altre protezioni
In base all’intensità dell’esposizione,
indossare indumenti adeguati, cute
resistenti ai prodotti chimici, atti a prevenire
il contatto con la pelle.
Nella maggior parte delle normali situazioni
lavorative, nelle quali l'esposizione al
materiale per un limitato periodo non può
essere evitata, sono sufficienti dei
pantaloni impermeabili ed un grembiule in
materiale resistente ai prodotti chimici o
una tuta in PE. Se contaminata, la tuta in
PE deve essere eliminata dopo l’uso. In
caso di esposizione prolungata o
comunque di durata considerevole, può
essere necessario usare una tuta in
laminato barriera.
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9)PROPRIETA’ FISICHE E CHIMICHE
9.1 Informazioni sulle proprietà fisiche e chimiche fondamentali
Aspetto : Polvere avorio
Odore : Caratteristico
Soglia olfattiva : n.d.
pH : 6 – 7 (sospensione acquosa 1%)
Punto di fusione/punto di congelamento : n.d.
Punto di ebollizione iniziale e intervallo di
ebollizione
: n.d.
Punto di infiammabilità : n.d.
Tasso di evaporazione : n.d.
Infiammabilità (solidi, gas) : non altamente infiammabile
Limiti superiore/inferiore di infiammabilità o
di esplosività
: n.d.
Tensione di vapore : n.d.
Densità di vapore : n.d.
Densità relativa : 850-860 g/l
Solubilità : Dispersibile
Coefficiente di ripartizione n-ottanolo/acqua : n.d.
Temperatura di autoaccensione : n.d.
Temperatura di decomposizione : n.d.
Viscosità : n.d.
Proprietà esplosive : n.d.
Proprietà ossidanti : n.d.
Solubilità dell’Exitiazox a 20°C
a:
acetone 159 g/l
acetonitrile 34 g/l
dicloroetano 619 g/l
etanolo 22 g/l
acetato di etile 148 g/l
n-eptano 4.6 g/l
n-esano 4.6 g/l
metanolo 17 g/l
toluene 233 g/l
Xilene 230 g/l
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acqua 0.1 mg/l
Coefficiente di partizione n-ottanolo / Exitiazox
: log Kow =
2.67 a
25°C
acqua
Temperatura di autoaccensione Non anticombustibile
Temperatura di decomposizione Non stabilito
Viscosità Non stabilito
Proprietà esplosive Non esplosivo
Proprietà ossidanti Non ossidante
9.2 Altre informazioni
Il prodotto è miscibile in acqua.
10)STABILITA’ E REATTIVITA’
10.1 Reattività Stabile nelle normali condizioni di stoccaggio
10.2 Stabilità chimica Stabile nelle normali condizioni di stoccaggio
10.3 Possibilità di reazioni pericolose Nessuna in condizioni normali
10.4 Condizioni da evitare Fiamme, scintille, fonti di ignizione e di calore in
genere. Evitare la formazione di polveri.
10.5 Materiali incompatibili Nessuno
10.6 Prodotti di decomposizione pericolosi Ossidi di azoto e di zolfo; Acido cloridrico
11)INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1 Informazioni sugli effetti tossicologici
Tossicità acuta
Orale LD50 Hexythiazox:
LD50 > 5000 mg/kg (ratto e cavia)
Cutanea Hexythiazox::
LD50 > 5000 mg/kg (ratto)
Inalazione Hexythiazox::
LC50 (4 h) > 2 mg/l (ratto)
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Tossicità subacuta-cronica/Esposizione prolungata
Per Hexythiazox::
NOEL (2 anni) = 23.1 mg/kg (ratto)
Irritazione
Pelle Blando Irritante
Occhi Blando Irritante
Sensibilizzazione Non provoca sensibilizzazione su guinea pigs
Altre informazioni
Evitare qualsiasi contatto non indispensabile con il prodotto. L’abuso può provocare effetti
dannosi per la salute.
12)INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 Tossicità
Il principio attivo è altamente tossico per pesci e
invertebrati acquatici. E’considerato essere meno
tossico per le piante acquatiche e non tossico
per macrorganismi del suolo, uccelli, mammiferi e
insetti. Può avere effetti a breve termine sui
microorganismi del suolo, ma non sono stati
osservati effetti significativi a lungo termine.
: Dati per Hexythiazox::
LD50 > 5000 mg/kg per Quaglia
LC50 (48 h) = 3.7 mg/l per Carpa
LC50 (8 gg) = 1.2 mg/l per Daphnia
LD50 > 0.2mg/ape per Api
12.2 Persistenza e Degradabilità Nessuna ulteriore informazione disponibile
12.3 Potenziale di bioccumulo : n.d.
12.4 Mobilità nel suolo : Evitare la distribuzione di polvere
nell’ambiente
12.5 Risultati nella valutazione PBT e vPvB Nessuna ulteriore informazione disponibile
12.6 Altri effetti avversi Nessuna ulteriore informazione disponibile
13)CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1 Metodi di trattamento dei rifiuti
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Legislazione
Recuperare se possibile. Operare secondo le vigenti disposizioni locali e nazionali. Smaltire in
conformità alle normative vigenti
Metodi di smaltimento
Residui Rispettando la normativa locale, deve essere sottoposto
ad un trattamento speciale, per es. idoneo impianto di
termodistruzione.
Contenitori del prodotto Il contenitore completamente svuotato non deve essere
disperso nell’ambiente. Avviare a discarica o
termodistruzione in impianti autorizzati.
Osservazioni L’utilizzatore deve assicurarsi che non siano in vigore altre disposizioni nazionali o
regionali.
14)INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
TRASPORTO VIA TERRA (STRADA/FERROVIA) ADR/RID
14.1 Numero ONU : 3077
14.2 Nome di spedizione dell’ONU : Sostanza pericolosa per
l’ambiente,solida: contiene Exitiazox 10%
14.3 Classe di pericolo connesso al trasporto : 9 M7
14.4 Gruppo di imballaggio : III
14.5 Pericoli per l’ambiente : Inquinante marino
14.6 Precauzioni speciali per gli utilizzatori : Numero di pericolo Kemler 90
ADR codice restrizione in galleria: E
Quantità limitate: 5 litri
Quantità esenti: E1
14.7 Trasporto di sfuso secondo l’appendice II
della convenzione Marpol 73/78 e secondo il
codice IBC
14.8 Etichetta di pericolo
14.9 Codice Erg
: Non applicabile
: Miscellanea
: 9L
Istruzioni di Imballaggio:
Passeggeri e cargo: (QUANTITA’ LIMITATA) P.I.: Y956; max quantità netta/imballaggio: 30 kg G;
Passeggeri e cargo: P.I.: 956; max quantità netta/imballaggio: 400 kg;
Solo cargo: P.I.: 956; max quantità netta/imballaggio: 400 kg;
Istruzioni speciali: A97, A158, A179
Regarding substances classified as dangerous goods for the environment:
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Special provision A 197 These substances when transported in single or combination packagings containing a net quantity per single or inner
packaging of 5 L or less for liquids or having a net mass of 5 kg or less for solids, are not subject to any other provisions of these Regulations provided
the packagings meet the general provisions of 5.0.2.4.1, 5.0.2.6.1.1 and 5.0.2.8.
ADR Special provision 375
With the new special provision 375 present in ADR 2015, dangerous goods classified by:
• 3077 ENVIRONMENTALLY HAZARDOUS SUBSTANCE, SOLID, N.O.S
• 3082 ENVIRONMENTALLY HAZARDOUS SUBSTANCE, LIQUID, N.O.S.
If these goods are packed in simple packaging or combined packaging containing a net quantity for simple packaging or inner less or equal than 5 l
for liquids and 5 kg for solids, are not subject to any other provisions of ADR provided the packagings meet the general safety 4.1.1.1, 4.1.1.2 and
from 4.1.1.4 to 4.1.1.8.
IMDG Code
Marine pollutants packaged in single or combination packagings containing a net quantity per single or inner packaging of 5 L or less for liquids or
having a net mass per single or inner packaging of 5 kg or less for solids are not subject to any other provisions of this Code relevant to marine
pollutants provided the packagings meet the general provisions of 4.1.1.1, 4.1.1.2 and 4.1.1.4 to 4.1.1.8.
15)INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1 Norme e legislazioni su salute, sicurezza e ambiente specifiche per sostanza e miscele
Registrazioni Ministero della Sanità N. 13522 del 27.12.2006 (PROPLAN PLANT)
Non contiene alcuna sostanza candidata REACH
15.2 Valutazione della sicurezza chimica
Nessuna ulteriore informazione disponibile
16)ALTRE INFORMAZIONI
Legenda:
Frasi R (secondo Direttiva 67/548/EEC)
R 50 Altamente tossico per l’ambiente
R 53 Può provocare i a lungo temine effetti negativi per l’ambiente acquatico
Hazard Statement Codes (secondo normativa 1272/2008 CLP)
H 400 Molto tossico per gli organismi acquatici
H 410
H302
H315
H319
EUH401
Molto tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga
durata.
Nocivo se ingerito.
Provoca irritazione cutanea.
Provoca grave irritazione oculare.
Per evitare rischi per la salute umana e per l’ambiente, seguire
le istruzioni per l’uso.
Ulteriori informazioni:
17. Ed. n° 8
Data: 08/02/16
SPIDER KILL
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Classificazione Seveso: E1 pericolosi per l’ambiente acquatico della Categoria acuto 1 o cronico
1.
Le informazioni fornite su questa SCHEDA SICUREZZA PRODOTTI corrispondono allo stato della nostra conoscenza
e della nostra esperienza del prodotto e non sono esaustive. Si applica al prodotto tal quale, conforme alle specifiche.
In caso di combinazioni o di miscele, assicurarsi che nessun nuovo pericolo possa manifestarsi.