Scopo del progetto sostenuto da "aiutare i bambini": ampliare un dispensario medico e rifornirlo di medicinali per garantire assistenza sanitaria agli abitanti della zona
4. Il vecchio dispensario disponeva di una sola stanza con una sola
branda, perciò i pazienti venivano sistemati e curati nella veranda.
5. Le modeste dimensioni della struttura costringevano i pazienti ad
ammassarsi fuori in attesa del loro turno.
6. Il dispensario accoglie circa 10.000 pazienti
l’anno, serve 22 villaggi ed è l’unica alternativa
in caso di malattia per le persone del luogo in un
raggio di 150 km.
Gli spazi
esigui e la
mancanza di
attrezzature
mediche e
medicinali
non erano
adeguati a
servire un
numero così
elevato di
persone.
7. Ora finalmente
le dimensioni
possono
sostenere l’alta
affluenza di
pazienti!
Il nuovo edificio
si sviluppa su
due piani e il
tetto non è
stato coperto in
modo da
poterne
costruire un
terzo se in
futuro dovesse
sorgerne la
necessità.
8. Adesso ci sono 3
camere di degenza,
una sala d’attesa, un
ambulatorio e una
stanza per i
trattamenti (una sorta
di pronto soccorso).
Con l’incremento
dell’affluenza dei
pazienti si apre la
prospettiva di offrire
un lavoro ad almeno
altre 3-4 persone, che
verranno addestrate
per affiancare Suor
Pauline.
9. Uno dei due depositi
di medicinali presenti.
I farmaci vengono
ricevuti regolarmente
tramite le visite
mensili di venditori di
farmaci.
Tra le prestazioni
prevalenti del
dispensario infatti c’è
la vendita di farmaci
per curare la malaria,
la tubercolosi e la
dissenteria.
10. La suora infermiera si occupa principalmente di
assistere i parti e di seguire i bambini nei loro
primi anni di vita.
L’età media dei
pazienti è sotto
i 50 anni: gli
anziani sono
ancora
diffidenti nei
confronti della
medicina, e per
questo motivo i
padri
Clarettiani
stanno
svolgendo
attività di
informazione
nei villaggi per
attenuare la
paura verso le
cure mediche.
11. Il dispensario dei
padri Clarettiani è
divenuto un punto
di riferimento per
questa terra
remota e molto
povera. Dopo 15
anni di duro lavoro
Fr. Matthew ha
ottenuto il
riconoscimento
dalla comunità
locale e ora tutti i
padri sono bene
accetti.
Per questo la popolazione è stata molto coinvolta nella
realizzazione del progetto e ha contribuito anche
finanziariamente.