Intervista pubblicata sul numero attualmente in edicola di SCOMPARSI ("intervista del mese") all'avvocato Patrizia Trapella, presidentessa dell'associazione di volontariato Vite Sospese. 24 giugno 2014
1. 19
N
on si tratta di nu-
meri, ma di storie
vere. Dietro le ci-
fre ci sono vicende
umane e, purtroppo, tanto do-
lore. Perché sono tanti, troppi
scomparsi in Italia. E sono tan-
te le famiglie che aspettano il
ritorno dei loro cari. VITE SO-
SPESE, nasce con l’obiettivo
di promuovere percorsi di for-
mazione ed informazione dei
cittadini sulle problematiche
inerenti la scomparsa delle per-
sone con relative conseguenze
giuridiche e psicologiche che
coinvolgono le famiglie degli
scomparsi. Ne parliamo con
l’avvocato Patrizia Trapella,
presidente dell’associazione,
che alle nostre pagine rac-
conta: “sono convinta che la
scomparsa non debba essere
considerata un mero problema
di ordine pubblico, bensì socia-
PATRIZIA TRAPELLA UN AIUTO
CONCRETOALLEVITESOSPESE
Esclusivo ❙ L’INTERVISTA DEL MESE
Non si tratta di una semplice constatazione del dramma, ma occorre
andare alle radici per studiare le cause e poter operare in prevenzione
le nel quale le famiglie vanno
aiutate”.
Come e quando nasce
VITE SOSPESE?
Materialmente VITE SO-
SPESE è venuta alla luce
da un mese circa. Tuttavia il
suo progetto viveva nel cuore
mio e dei soci fondatori da
parecchio tempo, in quan-
to ogni fenomeno sociale
che riguarda l’uomo merita
costantemente la nostra at-
tenzione. Ciascuno di noi è
un componente importante
della collettività. La mia per-
sonale conoscenza del feno-
meno persone scomparse nel
corso di questi ultimi anni
si è alleata alla conoscenza
di altre figure professionali,
apparentemente diverse tra
loro ma in realtà in grado di
cooperare insieme. Da qui è
nato un evento nel 2012 a
Padova, ideato da me e dal
dottor Luca Massaro medico
legale. Ritengo si tratti di uno
dei più importanti eventi in
materia per il suo contenuto,
ossia l’analisi a 360 gradi del-
le radici del fenomeno.
Qual è l’obiettivo principale
dell’Associazione?
VITE SOSPESE opera
sull’intero territorio nazio-
nale e si propone di opera-
re anche in ambito interna-
zionale. L’obiettivo è quello
di promuovere percorsi di
formazione ed informazione
dei cittadini sulle problema-
tiche inerenti la scomparsa
delle persone con relative
conseguenze giuridiche e
psicologiche che coinvolgo-
no le famiglie degli scom-
parsi. E non solo: il nostro
interesse è anche rivolto alla
conoscenza di fenomeni cor-
relati alla scomparsa quali
la sottrazione dei minori,
gli omicidi, i suicidi/istiga-
zione al suicidio, violenza
di genere, comportamenti
devianti degli adolescenti e
isolamento degli anziani. Le
“Vite Sospese” sono quelle
dei familiari coinvolti nella
scomparsa di un loro caro e
anche quelle di chi scompa-
re. Pertanto, l’associazione è
finalizzata alla creazione di
una rete di supporto, che noi
vorremo chiamare “ tele”, a
tutte queste persone purtrop-
po coinvolte in questi feno-
meni. Quindi, non si tratta di
una semplice constatazione
del dramma, ma occorre an-
dare alle radici per studiarne
le cause e poter operare in
prevenzione visto e consta-
tato che, dalle relazioni del
commissario straordinario,
questo è un fenomeno in
crescita. Sono convinta che
la scomparsa non debba es-
sere considerata un mero
problema di ordine pubbli-
co, bensì sociale nel quale le
famiglie vanno aiutate. Con-
cretamente, oltre al supporto
di Maria Tridico
NasceVITESOSPESEunaretedisupportoachiècoinvoltonellascomparsadiunfamiliare
IL FENOMENO DELLE PERSONE SCOMPARSE IN ITALIA
È IN CONTINUO AUMENTO
Patrizia Trapella nel 2012 ha organizzato una giornata di studi dedicata al fenomeno delle persone
scomparse in Italia. Dichiarava allora Michele Penta, Alto Commissario del governo per le persone
scomparse: “Immaginate che in questo paese, che non è poi certamente quello primo al mondo
per il fenomeno degli scomparsi, le denunce di scomparsa sono state circa 105.000. E 105.000
denunce di scomparsa significa 700 persone al mese; e 700 persone al mese, perché praticamente
noi ne abbiamo 24.000 da doverne trovare, la media è 9.000 casi in più all’anno, che sono 700 casi
in più al mese: scompaiono in questo paese tra le 20 e le 25 persone al giorno. Il saldo, pur essendo
positivo, perché di questi 22-23 ne trovi 20, ne perdi mediamente 2-3 al giorno. Peraltro è un
fenomeno in continuo aumento. E 10.000 denunce, 9.500 denunce, sono comunque un problema”.
continua ❱❱