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Dott.ssa Francesca Di Nicola
EMISSIONE DERIVA
AREE SORGENTI
DATI TERRITORIALI
DATI METEO-CLIMATICI
Nella precedente presentazione abbiamo
visto la metodologia con cui sono stati
ottenuti i dati territoriali d’interesse, ovvero: le
aree sorgenti, le emissioni e i dati meteo-
climatici.
Il fenomeno della deriva è influenzato da
diversi fattori rendendolo quindi un problema
complesso, questa influenza è in costante
cambiamento durante i trattamenti ed inoltre
esistono variazioni spaziali e temporali delle
condizioni atmosferiche. Proprio per questi
motivi è stato utilizzato un modello numerico
di dispersione degli inquinanti.
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN MODELLO
Dati di
Emissione
Dati
Meteorologici
Dati
Morfologici
Modello
Matematico
Validazione del
modello e verifica
dei risultati
Concentrazione
nella zona di
interesse
Osservazioni e
misure
Rischio Salute /
Valutazione
d’Impatto
Ambientale
Dati Demografici e
Ambientali
Un modello numerico di dispersione degli inquinanti è uno strumento in grado di
stimare la dispersione degli inquinanti immessi in atmosfera da una sorgente.
Risulta di estrema utilità
per l’analisi dello stato
della qualità dell’aria e per
la stima preventiva
dell’impatto su un
territorio, di sorgenti
potenzialmente inquinanti.
Dati di
Emissione
Dati
Meteorologici
Dati
Morfologici
Modello
Matematico
Validazione del
modello e verifica
dei risultati
Concentrazione nella
zona di interesse
Osservazioni e
misure
Rischio Salute /
Valutazione
d’Impatto
Ambientale
Dati Demografici e
Ambientali
SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN MODELLO
MODELLO
NUMERICO
Dott.ssa Francesca Di Nicola
INPUT OUTPUT
ADMS
Allo scopo di valutare la dispersione Della
deriva sul territorio di Salice è stato
impiegato il modello ADMS utilizzato
presso RESEAUX S.r.l. su concessione di
quest'ultima.
Valori di concentrazione in aria e
mappe di concentrazione.
Dott.ssa Francesca Di Nicola
INPUT
• Sorgente
• Emissione
• Dati meteoclimatici
ASSUNZIONI:
• Trattamenti in tutti gli appezzamenti
• Rispetto delle dosi in etichetta
• deriva pari al 50% del prodotto utilizzato
• assenza di reazioni chimiche
VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA
DISPERSIONE
potenzialità di un modello di dispersione
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RISULTATI
CONFINE URBANO
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RISULTATI
BUFFER URBANO
250 m dal confine residenziale
CONFINE URBANO
BUFFER URBANO
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RISULTATI
BUFFER URBANO
250 m dal confine residenziale
BUFFER AGRICOLO
500 m dal confine residenziale
CONFINE URBANO
BUFFER URBANO
BUFFER AGRICOLO
In tal modo abbiamo
individuato un’area
di interesse intorno
al paese di circa
3Kmx3.
Dott.ssa Francesca Di Nicola
RISULTATI
BUFFER URBANO
250 m dal confine residenziale
BUFFER AGRICOLO
500 m dal confine residenziale
CONFINE URBANO
BUFFER URBANO
BUFFER AGRICOLO
GRIGLIA di output:
400 x 400 celle
2.7 x 2.7 Km
ULIVETI
MAPPA DI CONCENTRAZIONE ELABORATE DAL MODELLO
Dott.ssa Francesca Di Nicola
VIGNETIULIVETI
RISULTATI TRATTAMENTI ESEGUITI DI MATTINA IN PERIODO PRIMAVERILE
Dott.ssa Francesca Di Nicola
RISULTATI
VIGNETIULIVETI
TRATTAMENTI ESEGUITI DI MATTINA IN PERIODO ESTIVO
STESSE AREE
A TITOLO DI ESEMPIO, E PER FAR COMPRENDERE L’IMPORTANZA
DEL PROBLEMA DI CUI STIAMO DISCUTENDO, ABBIAMO SCELTO DI
FARVI VEDERE I CASI PEGGIORI DEI RISULTATI OTTENUTI
VIGNETI
maggiore estensione superficiale
maggiori dosi di applicazione del prodotto
ULIVETI
MEDESIMO DOSE DI PF
Dott.ssa Francesca Di Nicola
RISULTATI
Le prossime mappe riguarderanno esclusivamente i vigneti
Dott.ssa Francesca Di Nicola
U PHI T RAD
2.584 296 25.690 356.284
U PHI T RAD
3.529 19 28.733 289.988
NO
NNE
RISULTATI
Mattina estiva Pomeriggio estivo
Dott.ssa Francesca Di Nicola
RISULTATI
SSE SO
U PHI T RAD U PHI T RAD
2.773 162 24.486 366.278 4.028 224 22.505 336.049
Periodo estivo Periodo primaverile
Dott.ssa Francesca Di Nicola
In conclusione l’utilizzo di modelli numerici applicati nella
valutazione della dispersione di deriva permettono di
•migliorare le informazioni sul fenomeno,
•capire l’influenza delle condizioni meteorologiche
In particolare, questa analisi preliminare ha evidenziato che le
emissioni prodotte a seguito di deriva possono generare impatti anche
a distanze notevoli ed interessare zone sensibili.
PROSPETTIVE FUTURE
Dott.ssa Francesca Di Nicola
DERIVA
VALUTAZIONE COMPLESSIVA E DETTAGLIATA
• Dei fattori che influenzano l’ENTITÀ della deriva
• Ricostruzione dettagliata del CARICO EMISSIVO TOTALE
• Della dispersione e dell'impatto degli inquinanti su
PIÙ ANNI METEOROLOGICI DI RIFERIMENTO
CONCENTRAZIONI
DI PF IN ARIA
INDICI DI RISCHIO
PER I RESIDENTI
{
PROSPETTIVE FUTURE
Dott.ssa Francesca Di Nicola
• INTEGRAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI DAL MODELLO CON GLI INDICI DI RISCHIO CON
DATI RAPPRESENTATIVI
• PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER UN UTILIZZO DEI FITOFARMACI AL FINE DI RIDURRE LA
RICADUTA AL SUOLO DI INQUINANTI DA DERIVA
CONCENTRAZIONI
DI PF IN ARIA
Dott.ssa Francesca Di Nicola
Grazie

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Francesca Di Nicola - Dispersione da deriva dei Prodotti Fitosanitari

  • 1.
  • 2. Dott.ssa Francesca Di Nicola EMISSIONE DERIVA AREE SORGENTI DATI TERRITORIALI DATI METEO-CLIMATICI Nella precedente presentazione abbiamo visto la metodologia con cui sono stati ottenuti i dati territoriali d’interesse, ovvero: le aree sorgenti, le emissioni e i dati meteo- climatici. Il fenomeno della deriva è influenzato da diversi fattori rendendolo quindi un problema complesso, questa influenza è in costante cambiamento durante i trattamenti ed inoltre esistono variazioni spaziali e temporali delle condizioni atmosferiche. Proprio per questi motivi è stato utilizzato un modello numerico di dispersione degli inquinanti.
  • 3. SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN MODELLO Dati di Emissione Dati Meteorologici Dati Morfologici Modello Matematico Validazione del modello e verifica dei risultati Concentrazione nella zona di interesse Osservazioni e misure Rischio Salute / Valutazione d’Impatto Ambientale Dati Demografici e Ambientali Un modello numerico di dispersione degli inquinanti è uno strumento in grado di stimare la dispersione degli inquinanti immessi in atmosfera da una sorgente. Risulta di estrema utilità per l’analisi dello stato della qualità dell’aria e per la stima preventiva dell’impatto su un territorio, di sorgenti potenzialmente inquinanti.
  • 4. Dati di Emissione Dati Meteorologici Dati Morfologici Modello Matematico Validazione del modello e verifica dei risultati Concentrazione nella zona di interesse Osservazioni e misure Rischio Salute / Valutazione d’Impatto Ambientale Dati Demografici e Ambientali SCHEMA DI FUNZIONAMENTO DI UN MODELLO
  • 5. MODELLO NUMERICO Dott.ssa Francesca Di Nicola INPUT OUTPUT ADMS Allo scopo di valutare la dispersione Della deriva sul territorio di Salice è stato impiegato il modello ADMS utilizzato presso RESEAUX S.r.l. su concessione di quest'ultima. Valori di concentrazione in aria e mappe di concentrazione.
  • 6. Dott.ssa Francesca Di Nicola INPUT • Sorgente • Emissione • Dati meteoclimatici ASSUNZIONI: • Trattamenti in tutti gli appezzamenti • Rispetto delle dosi in etichetta • deriva pari al 50% del prodotto utilizzato • assenza di reazioni chimiche VALUTAZIONE PRELIMINARE DELLA DISPERSIONE potenzialità di un modello di dispersione
  • 7. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI CONFINE URBANO
  • 8. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI BUFFER URBANO 250 m dal confine residenziale CONFINE URBANO BUFFER URBANO
  • 9. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI BUFFER URBANO 250 m dal confine residenziale BUFFER AGRICOLO 500 m dal confine residenziale CONFINE URBANO BUFFER URBANO BUFFER AGRICOLO In tal modo abbiamo individuato un’area di interesse intorno al paese di circa 3Kmx3.
  • 10. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI BUFFER URBANO 250 m dal confine residenziale BUFFER AGRICOLO 500 m dal confine residenziale CONFINE URBANO BUFFER URBANO BUFFER AGRICOLO GRIGLIA di output: 400 x 400 celle 2.7 x 2.7 Km ULIVETI MAPPA DI CONCENTRAZIONE ELABORATE DAL MODELLO
  • 11. Dott.ssa Francesca Di Nicola VIGNETIULIVETI RISULTATI TRATTAMENTI ESEGUITI DI MATTINA IN PERIODO PRIMAVERILE
  • 12. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI VIGNETIULIVETI TRATTAMENTI ESEGUITI DI MATTINA IN PERIODO ESTIVO
  • 13. STESSE AREE A TITOLO DI ESEMPIO, E PER FAR COMPRENDERE L’IMPORTANZA DEL PROBLEMA DI CUI STIAMO DISCUTENDO, ABBIAMO SCELTO DI FARVI VEDERE I CASI PEGGIORI DEI RISULTATI OTTENUTI VIGNETI maggiore estensione superficiale maggiori dosi di applicazione del prodotto ULIVETI MEDESIMO DOSE DI PF Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI Le prossime mappe riguarderanno esclusivamente i vigneti
  • 14. Dott.ssa Francesca Di Nicola U PHI T RAD 2.584 296 25.690 356.284 U PHI T RAD 3.529 19 28.733 289.988 NO NNE RISULTATI Mattina estiva Pomeriggio estivo
  • 15. Dott.ssa Francesca Di Nicola RISULTATI SSE SO U PHI T RAD U PHI T RAD 2.773 162 24.486 366.278 4.028 224 22.505 336.049 Periodo estivo Periodo primaverile
  • 16. Dott.ssa Francesca Di Nicola In conclusione l’utilizzo di modelli numerici applicati nella valutazione della dispersione di deriva permettono di •migliorare le informazioni sul fenomeno, •capire l’influenza delle condizioni meteorologiche In particolare, questa analisi preliminare ha evidenziato che le emissioni prodotte a seguito di deriva possono generare impatti anche a distanze notevoli ed interessare zone sensibili.
  • 17. PROSPETTIVE FUTURE Dott.ssa Francesca Di Nicola DERIVA VALUTAZIONE COMPLESSIVA E DETTAGLIATA • Dei fattori che influenzano l’ENTITÀ della deriva • Ricostruzione dettagliata del CARICO EMISSIVO TOTALE • Della dispersione e dell'impatto degli inquinanti su PIÙ ANNI METEOROLOGICI DI RIFERIMENTO CONCENTRAZIONI DI PF IN ARIA INDICI DI RISCHIO PER I RESIDENTI {
  • 18. PROSPETTIVE FUTURE Dott.ssa Francesca Di Nicola • INTEGRAZIONE DEI RISULTATI OTTENUTI DAL MODELLO CON GLI INDICI DI RISCHIO CON DATI RAPPRESENTATIVI • PROPOSTA DI LINEE GUIDA PER UN UTILIZZO DEI FITOFARMACI AL FINE DI RIDURRE LA RICADUTA AL SUOLO DI INQUINANTI DA DERIVA CONCENTRAZIONI DI PF IN ARIA
  • 19. Dott.ssa Francesca Di Nicola Grazie

Editor's Notes

  1. Nella precedente presentazione abbiamo visto la metodologia con cui sono stati ottenuti i dati territoriali d’interesse, ovvero: le aree sorgenti, le emissioni e i dati meteo-climatici. Il fenomeno della deriva è influenzato da diversi fattori rendendolo quindi un problema complesso, questa influenza è in costante cambiamento durante i trattamenti ed inoltre esistono variazioni spaziali e temporali delle condizioni atmosferiche. Proprio per questi motivi è stato utilizzato un modello numerico di dispersione degli inquinanti.
  2. Un modello numerico di dispersione degli inquinanti è uno strumento in grado di stimare la dispersione degli inquinanti immessi in atmosfera da una sorgente. Risulta di estrema utilità per l’analisi dello stato della qualità dell’aria e per la stima preventiva dell’impatto su un territorio, di sorgenti potenzialmente inquinanti. Lo schema di funzionamento di un modello è abbastanza semplice: I dati di emissione, meteorologici e morfologici vengono immessi nel modello che deve essere validato e i risultati che fornisce devono essere verificati (attraverso osservazioni e misure in campo) I risultati sono rappresentati da concentrazioni in aria degli inquinanti. Queste concentrazioni insieme a misure in campo, dati demografici e ambientali servono a valutare il rischio sanitario ed ad effettuare le valutazioni d’impatto
  3. Lo schema di funzionamento di un modello è abbastanza semplice: I dati di emissione, meteorologici e morfologici vengono immessi nel modello che deve essere validato e i risultati che fornisce devono essere verificati (attraverso osservazioni e misure in campo) I risultati sono rappresentati da concentrazioni in aria degli inquinanti. Queste concentrazioni insieme a misure in campo, dati demografici e ambientali servono a valutare il rischio sanitario ed ad effettuare le valutazioni d’impatto
  4. In particolare nel nostro lavoro, allo scopo di valutare la dispersione Della deriva sul territorio di Salice è stato impiegato il modello ADMS utilizzato presso RESEAUX S.r.l. su concessione di quest'ultima. A cui vanno i nostri ringraziamenti per averci consentito di usare tale software e averci dato quindi l’opportunità di ottenere i risultati che vi presenteremo. Quindi, i dati che abbiamo raccolto sono stati il nostro input, cioè sono stati inseriti nel software. Il modello ha elaborato i dati secondo i criteri impostati e ha restituito come risultato i valori di concentrazione in aria e mappe di concentrazione.
  5. Prima di mostrare i risultati, ci soffermiamo ancora qualche secondo sui dati di input: L’emissione è rappresentata dalla deriva che, come abbiamo detto è calcolata assumendo: che tutti gli appezzamenti effettuino i trattamenti, che vengano utilizzate le dosi in etichetta Ed è stata assunta una deriva pari al 50% del prodotto utilizzato come da bibliografia. Infine è stato assunto che non intervengano reazioni chimiche i componenti. Si sottolinea inoltre che tali dati insieme alla scelta delle condizioni meteorologiche è finalizzata ad una valutazione preliminare della dispersione di inquinanti nell’area di studio e per mostrare le potenzialità di un modello di dispersione per questo tipo di applicazioni.
  6. Nell’immagine vedete un ortofoto e in rosso sono evidenziati i confini del tessuto urbano.
  7. Abbiamo considerato un buffer urbano di 250 m
  8. e uno agricolo di 500 m dal confine urbano. In tal modo abbiamo individuato un’area di interesse intorno al paese di circa 3Kmx3.
  9. Nell’immagine vedete un esempio di mappa di concentrazione elaborate dal modello che riguarda la deriva dovuta ai trattamenti effettuati in uliveti. Sotto vediamo sempre l’ortofoto centrata su Salice salentino, mentre il quadrato sovrapposto è la nostra area d’interesse, ovvero la griglia di output costituita dal valori di concentrazione punto per punto. I Diversi colori in mappa e riportati anche nella leggenda indicano range di concentrazione. Quindi il colore bianco indica zone con la concentrazione minima, mentre le concentrazioni massime sono rappresentate dal marroncino scuro.
  10. Le mappe di concentrazione riportate in questa slide, si riferiscono a uliveti e vigneti, in entrambi i casi abbiamo le stesse condizioni meteorologiche, ovvero ci troviamo in una situazione in cui i trattamenti sono stati eseguiti di mattina in periodo primaverile. Appare chiaro in mappa che la deriva resta limitata nelle vicinanze dell’area trattata.
  11. Al contrario qui si nota che la deriva si allontana dall’area sorgente percorrendo distanze notevoli. Le differenze tra le due mappe riportate in questa slide e le due precedenti sono dovute esclusivamente alle diverse condizioni meteorologiche, qui i trattamenti sono stati eseguiti sempre di mattina, ma in estate. Oltre ad una direzione e una velocità del vento differenti, cambiano anche temperatura e radiazione solare, fattori che influenzano fortemente la dispersione. Inoltre si può notare una differenza in valori massimi di concentrazione tra vigneti e uliveti dovuta alla grandezza delle aree considerate.
  12. A titolo di esempio, e per far comprendere l’importanza del problema di cui stiamo discutendo, abbiamo scelto di farvi vedere i casi peggiori dei risultati ottenuti. La situazione più critica riguarda i trattamenti nei vigneti perché hanno un maggiore estensione in termini di superficie e maggiori dosi di applicazione del prodotto, rispetto agli uliveti. Le prossime mappe riguarderanno esclusivamente i vigneti, andremo a vedere le medesime aree di vigneti interessate da trattamenti effettuati con il medesimo quantitativo di prodotto
  13. La mappa a sinistra riguarda trattamenti effettuati durante una mattina estiva e a destra invece trattamenti effettuati nel pomeriggio. La prima cosa che si nota è una diversa direzione del vento che indubbiamente ha un ruolo fondamentale nel dirigere la deriva sul paese. In entrambi i casi son venti provenienti dal settore NORD e dato che sono presenti aree di vigneto localizzate a Nord del paese, il tessuto urbano risulta interessato da concentrazioni in aria dei prodotti utilizzati. Anche la velocità del vento, la temperatura e la radiazione solare sono differenti come si può vedere dai valori riportati in tabella.
  14. Qui, invece, vediamo cosa succede quando si hanno venti provenienti da SUD, in particolare si può notare nella mappa di sinistra che in presenza di venti provenienti da SSE, la deriva non è diretta sul tessuto urbano, ma sembra che lo eviti, interessando solo ristrette aree di periferia. Al contrario con vento da SO, vediamo che l’area posta in basso a sinistra crea una deriva che si dirige sul paese. Anche qui la velocità del vento è diversa, a destra abbiamo infatti una velocità del vento che supera i 4 m/s diluendo la concentrazione. Temperatura e Radiazione solare sono maggiori nella situazione di sinistra perché si riferisce al periodo estivo, mentre a destra siamo in periodo primaverile.
  15. In conclusione l’utilizzo di modelli numerici applicati nella valutazione della dispersione di deriva permettono di migliorare le informazioni sul fenomeno, capire l’influenza delle condizioni meteorologiche In particolare, questa analisi preliminare ha evidenziato che le emissioni prodotte a seguito di deriva possono generare impatti anche a distanze notevoli ed interessare zone sensibili.
  16. Prospettive future del progetto potrebbero prevedere un approfondimento attraverso la valutazione dettagliata dei fattori che influenzano l’entità della deriva a livello locale, considerando il carico emissivo totale e più anni meteorologici di riferimento. Una volta effettuata la valutazione seguendo questi criteri avremo delle concentrazioni di prodotti fitosanitari da cui ricavare una dose di esposizione per via inalatoria a cui sono esposti i residenti e sarà quindi possibile elaborare un indice di rischio per i cittadini.
  17. Quindi integrando i risultati del modello con dati rappresentativi locali sarà possibile elaborare un indice di rischio per i cittadini di Salice e potranno essere proposte delle linee guida locali sull’utilizzo di Prodotti Fitosanitari al fine di ridurne la ricaduta al suolo.