Una centrale idroelettrica non basta per tradurre in realtà il progetto di Padre Serafino: serve una linea che trasmetta l’energia elettrica.
È qui che fa la differenza l’intervento di due dipendenti di Terna, Giampiero Fantini e Adriano Selva (tecnici del GOL, Gruppo Operativo Linee di Novara) che già da tempo partecipano come volontari al progetto. Giampiero e Adriano studiano il territorio e disegnano una linea di 37 km da realizzare a 4.000 metri di altezza, partendo da 2.650 metri per arrivare a quota 4.200.
I due appassionati dipendenti di Terna chiedono e ottengono il supporto della loro azienda. La coerenza con il core business e la valorizzazione delle competenze tecniche specifiche di Terna fanno di Kami un progetto di sostenibilità ideale.
Maggio 2011
2. Una centrale idroelettrica non basta per
tradurre in realtà il progetto di Padre
Serafino: serve una linea che
trasmetta l’energia elettrica.
È qui che fa la differenza l’intervento di
due dipendenti di Terna, Giampiero
Fantini e Adriano Selva (tecnici del
GOL, Gruppo Operativo Linee di
Novara) che già da tempo partecipano
come volontari al progetto. Giampiero e
Adriano studiano il territorio e
disegnano una linea di 37 km da
realizzare a 4.000 metri di altezza,
partendo da 2.650 metri per arrivare
a quota 4.200.
I due appassionati dipendenti di Terna
chiedono e ottengono il supporto della
loro azienda. La coerenza con il core
business e la valorizzazione delle
competenze tecniche specifiche di
Terna fanno di Kami un progetto di
sostenibilità ideale.
Adriano Giampiero
Terna a Kami: un’iniziativa partita dal basso
3. Anche la partnership con il non profit
nasce dal basso.
Con Padre Serafino opera COOPI, una
delle più consolidate Organizzazioni
Non Governative (ONG) italiane laiche
e indipendenti per la cooperazione
internazionale.
Giampiero Fantini e Adriano Selva
creano il contatto tra Terna e COOPI
che avvia una collaborazione a
sostegno di Kami.
Fondata nel 1965 da padre Vincenzo Barbieri, in 45
anni di lavoro COOPI ha realizzato circa 700 progetti
in 50 Paesi del mondo, assicurando un beneficio
diretto a 60 milioni di persone. Oggi COOPI è
presente in 21 Paesi con oltre 190 progetti di
sviluppo e di emergenza, finanziati dalla UE, da
Organizzazioni Internazionali (Banca Mondiale,
Nazioni Unite, etc), Governo Italiano, Enti locali ed
altri governi europei, oltre che da donatori privati,
aziende e fondazioni.
La partnership con il non profit
4. Terna ha sostenuto la partecipazione
dei propri dipendenti al progetto con:
• l’attribuzione di permessi retribuiti
per le missioni in Bolivia 2006-
2009: 2-3 persone hanno partecipato
a 3 missioni della durata media di 3
settimane, nel 2010: 2 missioni, la
prima di 3 persone per 3 settimane,
la seconda con 3 dipendenti e 5
pensionati per 4 settimane;
• la disponibilità delle strutture
interne per contribuire alla
progettazione della linea e per
riorganizzare i turni in occasione dei
viaggi a Kami dei due volontari;
• contributi a COOPI a sostegno del
progetto di cooperazione a Kami.
La partecipazione di Terna
5. Terna ha contribuito alla realizzazione
della linea anche recuperando
materiale tecnico altrimenti destinato
alla rottamazione.
Giampiero Fantini e Adriano Selva
hanno coinvolto, grazie al passaparola,
anche altre aziende del settore.
Sono così partiti 13 container
contenenti 40 quintali di profilati di
tralicci recuperati da linee demolite,
6.000 isolatori, una centralina di
recupero, argani, ponti di lavoro,
carrozzini di tesatura, cricchetti e
bobine di corda per stendimento.
I costi di spedizione dei container sono
stati sostenuti dalla Onlus di Torino “Noi
per loro”.
Una partecipazione allargata
6. I 37 km di linea che uniscono la
centrale idroelettrica di Quehata (a
2.650 metri) con la sottostazione di
Colquiri (a 4.200 metri), sono di fatto
pronti per il collaudo.
Sono stati collocati 110 sostegni ed è
stata effettuata buona parte della
tesatura, un’operazione complessa che
l’altitudine ha reso ancor più difficile e
faticosa per gli uomini.
Nel corso dell’ultima missione a Kami
Giampiero Fantini e Adriano Selva
hanno verificato la buona qualità delle
attività di tesatura svolte dalla
manodopera locale, da loro istruita nel
corso delle missioni precedenti e
constatato che la manodopera locale
è ormai in grado di ultimare il lavoro
da sola.
Quehata
Il risultato ad oggi
7. Terna ha fatto di questa storia anche un
progetto di comunicazione,
connotandolo con un approccio di
responsabilità sociale grazie alla
collaborazione con l’Università e alla
valorizzazione dei giovani.
Il fotografo emergente Daniele Tamagni
e due studentesse della LUISS Writing
School (Florinda Martucciello e Irene
Salvadorini) hanno seguito le ultime fasi
di lavoro per documentare il progetto.
Ne è nato il libro fotografico “Kami, la
missione dell’energia”, edito da Silvana
Editoriale in doppia edizione (italiano e
spagnolo) con un testo introduttivo di
Roberto Cotroneo.
Libro fotografico
“Kami, la missione
dell’energia”
Un progetto da raccontare
8. • Coerenza tra obiettivo del progetto e
core business di Terna.
• Valorizzazione di competenze
tecniche specifiche dell’azienda.
• Sostegno ad un progetto di grande
impatto per la comunità locale.
• Trasmissione di competenze
tecniche e know how alle comunità
locali.
• Riutilizzo di risorse materiali
dismesse in Italia per obsolescenza
tecnologica.
• Progetto partito dal basso dalla
segnalazione di due dipendenti
dell’azienda.
• Supporto dell’azienda ad attività di
volontariato realizzate dai propri
dipendenti.
• Partenariato con una primaria
ONG italiana di Cooperazione
internazionale e promozione di un
cambiamento sociale grazie
all’incontro tra profit e non-profit.
• Comunicazione interna del progetto
con positivi effetti sul senso si
appartenenza e sulla motivazione.
• Iniziativa di comunicazione esterna
(libro fotografico) ispirata ad un
approccio di responsabilità sociale
attraverso la valorizzazione di
giovani talenti della fotografia e
della scrittura.
I punti di forza del progetto Kami
9. Direzione Relazioni Esterne e Comunicazione
Responsabilità Sociale d’Impresa
Viale Egidio Galbani, 70 – 00156 - Roma
e-mail: csr@terna.it