Overview about the world of generative design and its possible applications in various fields design: design and production of industrial products, graphic design, architecture, creative writing .. An approach to design that makes the idea itself the genetic blueprint of the design process: "the idea is the process," and the process is the true protagonist of creative purposes, and the results are nothing more than products of "unique and unrepeatable" processes".
This document is a research done on the occasion of an examination of industrial design and packaging - cdl "Graphics and Multimedia Design", Faculty of Architecture "La Sapienza", Rome.
Salvatore Gerardi and Fabio Mete.
Note: Many of the texts and images collected in the document appear to be extracted and / or re-workings of content found on the network. The document is intended for informational purposes only and is not intended to infringe any intellectual property or to achieve the purpose of profit.
At the end of the document is an essential web bibliography.
Thank you.
Panoramica riguardo il mondo del design generativo e delle sue possibili applicazioni in diversi della progettazione: design e produzione industriale di manufatti, grafica, architettura, scrittura creativa.. Un approccio al progettare che fa dell'idea stessa la matrice genetica del processo progettuale: "l'idea è il processo"; e il processo è il vero protagonista della finalità creativa; i risultati non sono altro che i prodotti dei processi "unici e irripetibili".
Questo documento rappresenta una ricerca fatta in occasione di un esame di disegno industriale e packaging - cdl "Grafica e Progettazione Multimediale", facoltà di Architettura "La Sapienza", Roma.
Salvatore Gerardi e Fabio Mete.
Nota: Molti dei testi e delle immagini raccolti nel documento, si presentano come estratti e/o rielaborazioni di contenuti reperiti sulla rete. Il documento è da intendersi a solo scopo informativo e non rappresenta alcuna intenzione di ledere proprietà intellettuali né di raggiungere finalità di lucro.
Alla fine del documento è presente una bibliografia web essenziale.
Grazie.
3. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
L’ a r t e g e n e ra t i v a combinazioni
muove i primi passi a partire cromatiche, dopo
dagli anni ottanta circa un processo di
e nasce da una limitata codificazione in
interazione fra uomo e macchina formule di uno
data dall’uso di software-idea stile riconosciuto
(generativo) o dall’impiego storicamente,
di formule matematiche che (design elvetico
consentono la realizzazione degli anni
di opere d’arte, visuali, s e s s a n t a ) ,
architettoniche, letterarie creando una
o musicali, partendo
da un’idea che non sia serie di regole Anche un gruppo di ricercatori del
esclusivamente quella umana. Politecnico di Milano capitanati dal
di riproduzione Prof. Celestino Soddu, implementano
e sperimentano le potenzialità
concettuale . dei software generativi. I primi
software generativi di C. Soddu
Grazie a questi programmi che generano modelli tridimensionali
di citta’ medievali Italiane
è possibile creare da forme semplici, sempre diverse sono del 1987.
E ancora
strutture sempre più complesse e diverse troviamo artisti Secondo Soddu l ’ i d e a - p r o c e ss o
del software
consacrandole come che sviluppano g e n e ra u n a d i l a t a z i o n e s o r p r e n d e n t e
applicazioni
uniche nella sfera dell ’ individualità. audiovisive ed infinita della creatività
interattive e
generative, a t t ra v e r s o e s p r e ss i o n i plurime e
In questa direzione operano artisti caratterizzanti
di ogni forma espressiva e tra questi, una fusione tra a p e r t e d e l l ’ i d e a g e n e ra n t e s t e ss a .
oggetto rilevante di questa ricerca, diversi codici
troviamo autori di software generativi, comunicativi,
definiti in particolari casi “semi-autonomi”, offrendo allo Il progetto generativo portato avanti
che hanno lo scopo di creare disegni spettatore
di grafica vettoriale (come “Signwave un’esperienza dal Politecnico di Milano, nasce dalla
Autoillustrator” creato dal celebre multisensoriale.
Ward Adrian); altri, come le “creature” E’ il caso di volontà di indagare ed ampliare
del gruppo svizzero dei “Buro Destruct”, Sergio Maltagliati
creano combinazioni di forme sempre nuove con il suo “Automated i campi della creatività umana
e distinte adatte per essere usate come Visu@l-Music” che genera, partendo da una
loghi e pattern in coerenti ed organiche semplice cellula sonoro/visuale, molteplici e non conseguibili ai giorni nostri senza
complesse variazioni create in relazione a l’utilizzo di strumenti informatici.
precise corrispondenze suono/segno/colore.
In questa chiave si attua
un processo a catena in cui
Altro progetto interessante, orientato questa
volta verso la creazione collaborativa, si rivela essere l ’ a r t e v i e n e e s p r e ss a d a l l a c r e a z i o n e
la ricerca portata avanti da Elisa Giaccardi che,
prendendo spunto dal progetto “Generatore Poietico” d e l g e n e ra t o r e, d a l l e c r e a z i o n i f a t t e d a l
di Olivier Auber, utilizza il web come luogo di incontro
fra utenti che sperimentano attraverso la rete, g e n e ra t o r e s t e ss o e d a l l e o p e r e c h e
in tempo reale, la creazione di un’immagine collettiva
in continua evoluzione, fatta di contributi individuali. q u e l l e c r e a z i o n i p o ss o n o f a r n a s c e r e
Il Generatore Poietico, dispositivo sperimentale
e gratuito, coperto da licenza ArteLibera, si
svolge in un ambiente ipertestuale collaborativo tenendo sempre presente che
Wiki (abbreviazione di WikiWikiWeb) cioè un insieme
idea è processo.
di pagine che possono essere modificate in
collaborazione con altre persone utilizzando un l’
browser web e nelle quali tutti possono contribuire
liberamente. Un esempio interessante è Wikipedia,
un’enciclopedia libera e multilingue, caratterizzata
da contenuti inseriti cooperativamente da
chi desidera contribuire al suo sviluppo.
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4. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
c o r s o d i d i s e g n o i n d u s t r i a l e a . a . 0 7 | 0 8 d o c e n t i a . r o s s i _ m . n a r d i n i | s t u d e n t i s . g e r a r d i _ f . m e t e
5. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
Tutti questi progetti hanno in comune
l’intenzione/ambizione di creare
strumenti-processi-scenari
progettuali mutevoli-evolutivi-innovativi.
Tutti hanno in comune l’impegno
in una serie di progetti tesi a dare
forma ad un cambiamento
nel modo in cui
le persone interagiscono con la
tecnologia.
Quanto più l’utente comincia a
familiarizzare con l’interfaccia
tanto più si rende conto che
il programma sta prendendo
il controllo delle attività
procedurali. Funzioni familiari
sono modificate in fase di
sviluppo per agire come
strumenti semi-autonomi, che
prendono le proprie decisioni
su come far evolvere il
progetto (sia esso grafico,
sonoro-visivo,,).
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6. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
design generativo dell’era vetero-industriale di oggetti clonati
Il e’
per limiti tecnologici, l’oggetto unico diventa
l’idea espressa come codice genetico
una nuova risposta al bisogno umano, a lungo
d e g l i o g g e t t i a rtificiali.
disatteso, di ritrovarsi in un mondo che
Il progetto generativo e’
rispecchi, in ogni evento artificiale, l’unicita’
un software-idea che
ed irripetibilita’ di ogni uomo. In un’epoca
o p e ra generando eventi
segnata da ripetuti tentativi di clonazione
t r i d i mensionali unici
del naturale, il design ritrova, in campi
e n on ripetibili come
tecnologicamente avanzati come i sistemi
espressione plurima
dinamici non lineari, la vita artificiale e
e aperta dell ’ i d e a
l’intelligenza artificiale, il piacere estetico
g e n e ra n t e , visioni
ed etico di confrontarsi con i processi
immaginifiche di un
ed i caratteri propri della natura.
mondo nuovo.
emula la natura, come e’ proprio del fare arte.
Quest’ idea / p r o c e ss o opera
un’espansione imprevedibile,
Questo codice genetico dell’artificiale,
sorprendente e pressoche’
come avviene in natura con il DNA, identifica
infinita della creatività. In
non solo un oggetto ma una specie di oggetti .
tutto cio’ il computer e’
Il design industriale non sara’ piu’ l’idea
solo uno strumento che
e la realizzazione di un solo oggetto ma
memorizza ed esegue.
l’idea di una specie di oggetti
e la sua generazione industriale.
Cio’ apre una nuova
Dopo duecento anni
era nel design e nella
I modelli tridimensionali generati con il software,
produzione industriale:
risultati plurimi dell’idea espressa,
la sfida di una nuova
sono utilizzabili direttamente dalle macchine
naturalita’ dell’oggetto
industriali manifatturiere a controllo numerico e
industriale come evento
dai robot che gia’ rappresentano le tecnologie
unico ed irripetibile, specchio
attuale della produzione industriale. Questa
dell’unicita’ ed irripetibilita’
riprogrammazione generativa ed automatica
dell’uomo e della natura.
dei robot consente di produrre oggetti
Ancora una volta l’uomo
c o r s o d i d i s e g n o i n d u s t r i a l e a . a . 0 7 | 0 8 d o c e n t i a . r o s s i _ m . n a r d i n i | s t u d e n t i s . g e r a r d i _ f . m e t e
7. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
unici con gli stessi database di eventi e di forme ma
macchinari e con costi definisce l’idea
paragonabili a quelli di a t t r a v e r s o
oggetti tutti uguali; t r a s f o r m a z i o n i
come una stampante che, plurime verso la
con lo stesso costo, complessita’ dell’oggetto
stampa pagine tutte contemporaneo.
uguali o pagine diverse.
L’atto progettuale
Pr o g e t t a re questo codice traccia la trasformazione,
genetico artificiale e’ non la forma perche’ ogni
un’operazione creativa forma e’ solo uno dei possibili
entusiasmante, un paralleli risultati dell’idea.
approccio culturale capace
di coniugare scienza ed arte. Cio’ ha consentito di
avviare prime
Viene creata l’idea sperimentazioni
f o r m u l a n do un codice pratiche, di
potevano sembrare strumenti che portassero a
c h e, n ascendo dalla oggetti che,
limitare o addirittura ad estinguere la creativita’
s t o r i a d e ll’uomo e dal suo sebbene generati
umana, oggi, permettendo di agire creativamente
ra p p o r t o con la natura, con il computer,
e direttamente sui codici armonici, divengono
i d e n t i f i c a e rappresenta ritrovano l’unicita’
strumenti di apertura
la s o g gettiva visione irripetibile
verso nuovi confini
del p o ss i bile, il proprio d e l l ’ e v e n t o
e di rilancio della
imprinting di progettista . artistico e di performance
creativita’ intesa
generative e interattive tra
come connubio
Tale codice, come ogni spazi, poesie, musica e danza.
indissolubile tra
codice, contiene regole Si e’ cosi improvvisamente
arte e scienza.
e comportamenti che aperta la possibilita’ di
tracciano i percorsi ritrovare campi possibili della
possibili dell’evoluzione creativita’ umana impensabili
p r o g e t t u a l e . senza gli stumenti informatici.
Non e’ un insieme, un Se questi, all’inizio dell’era informatica,
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8. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
c o r s o d i d i s e g n o i n d u s t r i a l e a . a . 0 7 | 0 8 d o c e n t i a . r o s s i _ m . n a r d i n i | s t u d e n t i s . g e r a r d i _ f . m e t e
9. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
In sintesi viene meno una prestazione fondamentale, che riqualifica
Prima dell’era industriale ogni oggetto l’oggetto: la capacita’ di incrementare l’identita’ e la riconoscibilita’
di ogni individuo umano.
era unico, irripetibile e fortemente
legato all’identità di una persona.
3. L a q u a l i t à d i u n p r o g e t t o
non è deducibile dal
Questo legame, assommato all’unicita’
ed irripetibilita’ dell’oggetto, ne risultato finale unico.
determinava una qualita’, un valore
che andava oltre il valore intrinseco, Per raccontare un progetto
determinato dai materiali e dalla non è piu accettabile una
fattura. Il risultato era una obsolescenza ricostruzione a posteriori
estremamente lenta, comunque legata in termini di sequenza
alle prestazioni (funzionali ed estetiche) induttivo/deduttiva. Non e’
e non al variare dell’”ultimo modello”. piu accettabile partire dal
Nei pochi decenni (due secoli) dell’era risultato per “dimostrare”
Per contro...
industriale, ormai conclusa, gli oggetti sono che il risultato stesso e
stati prodotti come multipli indifferenziati. l’unico possibile se si voleva
1. Il primo punto non e’ piu’ vero.
La catena di montaggio produce oggetti una determinata qualita, se
I m e c c a n i s m i p r o d u t t i v i a c o n t r o l l o n u m e r i c o r e a l i z z a n o,
tutti uguali. E questa uguaglianza si perseguiva una determinata idea.
c o n u g u a l e c o s t o o p e ra t i v o, e s e m p l a r i u n i c i o e s e m p l a r i
r i p e t u t i. L’esempio lo abbiamo sotto gli occhi tutti i giorni. Una
stampante costa lo stesso se stampa dieci pagine tutte diverse o dieci
e’ stata celebrata sopravvalutando i
pagine tutte uguali. Il differenziale di costo e’ rimandato ai comandi,
processi di ottimizzazione e costruendo
alla riprogrammazione della macchina, in definitiva al progetto. Se
un’estetica della ripetitività. il progetto e’ un metaprogetto operativo, capace di emulare esiti
Ma tutto cio’ era basato su alcuni assunti progettuali sempre diversi formalizzandoli come riprogrammazione
che oggi hanno perso la loro forza di in tempo reale delle macchine a controllo numerico, dei robot, il
assioma, e possono essere confutati costo aggiuntivo, se esiste, e’ solo progettuale.
facilmente in quanto non piu’ rispondenti
alle potenzialita’ ed aspettative dell’uomo:
2. Il mito della ottimizzazione come identificazione di un risultato
1. Gli oggetti prodotti in serie tutti uguali costano meno di “necessario” e’ finito, una volta che si e’ riscoperto il ruolo e
oggetti tutti diversi ed unici. l’importanza insostituibile del soggetto progettista. Non essendo il
progettare un processo deduttivo, non e’ pensabile una identificazione
biunivoca tra ottimizzazione delle prestazioni e risultato progettuale
2. L’ottimizzazione delle prestazioni porta necessariamente Per chiarire il rapporto tra progetto,
unico. Esisteranno sempre margini di variabilita’ delle matrici
alla identificazione di un “unico” risultato progettuale. formali, tecnologiche e di materiale all’interno di una piena ideazione e creatività dobbiamo identificare,
rispondenza alla ottimizzazione delle prestazioni. nei processi progettuali, tra ciò che è
3. La qualita’ di un progettista, il progetto stesso e’ il risultato possibile emulare utilizzando i calcolatori
finale, lo scenario cristallizzato dell’ultimo atto. Questo e’ ciò che invece è dominio esclusivo del
l’unico risultato possibile rispetto all’idea progettuale, e’ la La produzione di multipli indifferenziati e’, anzi, un depauperamento,
senza benefici, di una delle qualita’ finali dell’oggetto. Viene meno pensiero umano, e non è e non può essere
sua unica possibile realizzazione. emulabile.
la capacita’ di rapportarsi alle differenze fra individui umani, ed alle
loro richieste differenziate.
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10. g e n e r a t i v e _ d e s i g n
CASE STUDY: D E S I G N * A R G E N I C O
Celestino Soddu
Gli obbiettivi raggiunti sono:
1. L’idea e’ riconoscibile nonostante la diversita’
L’idea , degli individui/sedie realizzati.
come costruzione soggettiva di una gerarchia di possibili rapporti
ed interferenze all’interno di un sistema possibile non è emulabile
dal computer, in quanto non è frutto di processi induttivi
o deduttivi, né inferenziali, ma di processi di adduzione, 2. Il progetto argenico non e’ stato realizzato
A questo punto, una volta eliminate le pregiudiziali
cioè di processi interpretativi di tipo fortemente soggettivo. Una attraverso una compilazione random di database, in
connesse al costo, all’ottimizzazione delle prestazioni ed
volta concepita, l’idea puo’ essere espressa e comunicata in due quanto non viene utilizzata, nel codice, una sequenza
alla portata e riconoscibilita’ dell’idea progettuale, il design
modi: con una serie di progetti o con un metaprogetto soggettivo. di forme preregistrate ma una serie di procedure di
argenico si pone come innovazione concettuale ed
Ma una serie di progetti non è esaustiva dell’idea, né realizza solo generazione.
operativa per la realizzazione dei prodotti del
alcuni possibili scenari. Ed il processo di costruzione di scenari terzo millennio. Prodotti unici ed irripetibili, così come
(oggi ancora spesso identificati con il progetto, a sua volta lo sono stati sempre gli oggetti dell’uomo, ma realizzati
identificato con l’idea) e’ un processo che puo’ essere emulato da industrialmente. Oggetti fatti a misura d’uomo perche’
un calcolatore in quanto utilizza processi di sintesi inferenziale, 3. La logica che sovraintende ai codici di generazione
adatti ad un forte rapporto soggettivo. Prodotti
realizzabili attraverso le procedure consolidate dell’Intelligenza ed a quelli di controllo e’ una emulazione delle
anche meno inquinanti, non perché sono solo riciclabili,
Artificiale. procedure progettuali soggettive. Noi abbiamo
ma perché hanno una lenta obsolescenza.
utilizzato questa logica frattalmente, dall’insieme
al dettaglio, in modo da produrre sedie che fossero
identificabili nell’idea, nella logica progettuale che e’
Se invece di esplicitare l’idea attraverso
stata adottat a, ma che non fossero prevedibili nella
alcuni progetti, che comunque sono solo
forma finale.
alcuni dei possibili scenari, realizziamo
un metaprogetto soggettivo di tipo
operativo, cioe’ un programma di 4. Il sistema utilizzato emula le nostre procedure di
Intelligenza Artificiale che esplicita progettazione di sedie. Queste procedure vengono
l’idea e quindi e’ capace di emulare al attivate utilizzando i codici che emulano l’evoluzione
L’esempio presentato e’ un progetto argenico di sedie.
calcolatore i processi di costruzione di un progetto come sistema dinamico caotico, quindi
di scenari, noi abbiamo realizzato una come un sistema fortemente sensibile ai dati iniziali.
Si è realizzato questo progetto come primo progetto
comunicazione totale dell’idea stessa. sperimentale di disegno industriale per una serie variata
di oggetti sempre diversi da produrre industrialmente
5. Ogni sedia e’ irripetibile, come tutti gli scenari
in una fabbrica con macchine a controllo numerico. La
prodotti da sistemi dinamici caotici. Se un modello si
diversita’ degli scenari/progetti era tale da stratificare
ripetesse identico, il sistema stesso entrerebbe in un
la riconoscibilita’ ed identita’ in piu’ livelli. Una forte
ciclo di ripetizioni, entrerebbe in fibrillazione, e verrebbe
Un tale progetto e’ il Design Argenico. riconoscibilita’ del metaprogetto come idea, ed una
meno agli obiettivi di un progetto argenico.
forte riconoscibilita’ di ogni sedia nella sua unicita’.
10
c o r s o d i d i s e g n o i n d u s t r i a l e a . a . 0 7 | 0 8 d o c e n t i a . r o s s i _ m . n a r d i n i | s t u d e n t i s . g e r a r d i _ f . m e t e
11. cosa
come
perché
L * idea
11
P R O C E SS O G E N E RAT I V O