1. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
A cura del gruppo «Eight of Psycho!»
2. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
La Ferrari S.p.A. è una casa automobilistica italiana,
fondata da Enzo Ferrari, che produce autovetture
sportive d'alta fascia e da gara. Essa gestisce, tra
l'altro, una delle più celebri e titolate squadre sportive
impegnate nelle competizioni automobilistiche del
mondo: la Scuderia Ferrari. La sede dell'azienda è
situata a Maranello, in provincia di Modena.
Il simbolo ufficiale, è storicamente rappresentato da un
cavallino rampante.
3. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
Il marchio Ferrari, famoso in tutto il
mondo, è il cavallino rampante nero
in campo giallo, con in basso le lettere
S F per Scuderia Ferrari, con tre
strisce, una verde, una bianca e una
rossa, colori nazionali italiani, in alto.
Questo è il logo che viene applicato su
tutte le auto da competizione
direttamente supportate dalla
scuderia.
Il cavallino rampante figura sulle
vetture Ferrari dalla nascita
dell'Azienda nel lontano 1947, ma la
memoria storica ci riporta nel 1923, il
17 giugno al 1° Circuito del Savio.
4. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
Sulle tribune tra gli ospiti illustri, si trova
il Conte Enrico Baracca, padre
dell'asso dell'Aviazione Italiana
Francesco Baracca. Il cavallino
rampante era originariamente
l'emblema personale del Maggiore
Francesco Baracca, che l'asso della
prima guerra mondiale faceva dipingere
sulle fiancate dei suoi velivoli. Il 17
giugno 1923 Enzo Ferrari incontrò la
contessa Paolina, madre di Baracca.
La contessa propose a Enzo Ferrari di
utilizzare il cavallino sulle sue
macchine, sostenendo che avrebbe
portato fortuna. La Ferrari vinse!
5. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
La simbologia mitologica che
avvolge e permea la storia del
cavallo rampante presenta
un'ambivalenza di fondo che lo
vede da un lato come un essere
nobile ed intelligente, affascinante e
carico di sensualità, dall'altro come
un concentrato di forza istintuale,
capace di incutere angoscia e
turbamenti.
6. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
L’uomo ha proiettato sul cavallo
la propria natura ambigua,
demoniaca e divina insieme.
Qui il ruolo ambivalente del
cavallo è ulteriormente
rafforzato: puro e impuro, solare
e funerario. Nell'immaginario
collettivo è simbolo di libertà
senza confini e senza limiti: la
sua corsa affascina per la sua
misteriosa alchimia di armonia e
di forza.
7. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
Lo stemma del cavallino rampante si
comporta come un meme perchè segue
le regole della replicazione, diffusione e
varietà.
Replicazione: dall'utilizzo dello stemma
del cavallino rampante da parte
dell'aviatore Baracca, fino all'ultima
evoluzione grafica dello stesso sui
modelli Ferrari e persino su quelli di
un'altra casa automobilistica, la Porsche,
si nota chiaramente che il meme ha
continuato a replicarsi per imitazione,
restando un'unità culturale che si è
ripetuta nel tempo rimanendo
riconoscibile.
8. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
Varietà: tramite la diversificazione
del merchandising che va dai
classici gadgets ai capi
d'abbigliamento, ai profumi il meme
"cavallino rampante" è arrivato
anche a target poco o per nulla
interessati all'ambito sportivo, e
quindi all'immaginario di forza e
velocità che vi è collegato, ma
molto interessati al marchio ed
all'immagine del lusso che questo
richiama (non dimentichiamo che
le Ferrari sono auto di lusso).
9. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
Diffusione: il meme del
cavallino rampante si è
riuscito a diffondere nel tempo
anche grazie alle tante vittorie
conquistate. Queste hanno
mantenuto e rafforzato l'idea
di velocità e potenza legata al
marchio e quindi al meme
"cavallino rampante".
10. «IL MEME DEL CAVALLINO RAMPANTE – FERRARI»
«Concludendo, la comunicazione ricorre ad un oggetto o un
personaggio simbolico ovvero caricato di significato espressivo
sino a costituire l'alter ego del marchio. Talvolta è il marchio
stesso ad identificarsi con o ad essere costruito sul principio
del potere del simbolo. Si tratta ovviamente, di una strategia
della comunicazione che si basa su un effetto di lungo periodo
e che richiede, come prerequisito, una storia aziendale. E'
questa infatti una strategia che per affermarsi richiede
costanza ed impegno di risorse promozionali ma che poi
consente una forte penetrazione nell'universo
rappresentazionale degli individui sino a diventare parte dei
modi comuni e quotidiani di parlare. Si possono riconoscere
straordinari esempi di cannibalismo simbolico che portano ad
identificare un colore attraverso la marca, il rosso Ferrari, e la
marca attraverso il suo simbolo, la casa del cavallino
rampante. «
Cit. pag 13, La comunicazione pubblicitaria, S. Smiraglia, Liguori, Napoli.