1. LETTERA APERTA DI ARTISTI BRASILIANI SULLA DEVASTAZIONE DELL’AMAZZONIA Finiamo di commemorare il minor disboscamento della Foresta Amazzonica degli ultimi tre anni: 17.000 chilometri quadrati. È quasi la metà dell’Olanda. Dell’area totale già disboscammo il 16%, l’equivalente a due volte la Germania e tre Stati di São Paulo. Non c’è motivo per commemorazioni.
2. L’Amazzonia non è il polmone del mondo, ma offre servizi ambientali importantissimi al Brasile e al Pianeta. Questa vastità verde che si estende per più di cinque milioni di chilometri quadrati è un lenzuolo termico generato dalla natura perchè i raggi solari non raggiungano il suolo, propiziando la vita della foresta più esuberante della terra e aiutando la regolarizzazione della temperatura del Pianeta.
3. Dopo aver perso la sua potenza, violata da commercianti di legname senza scrupoli, appiccano fuoco alle sue vesti di smeraldo dando passaggio agli stranieri che la umiliano seminando pascoli e soia sulle ceneri di castagni centenari. Nonostante lo sforzo straordinario di stabilire unità di conservazione come alternative di sviluppo sostenibile, la devastazione continua.
4. Anche dopo il sangue di Chico Mendes avere sigillato il patto d’armonia uomo/natura, tra raccoglitori di lattice e indigeni, anche dopo l’alleanza dei popoli della foresta “per il diritto di mantenere le nostre foreste in piedi, perchè da esse dipendiamo per vivere”, anche dopo innumerevoli atti pieni d’eroismo, morte e passione per l’Amazzonia, la devastazione continua.
5. Come nel passato, vediamo la Foresta come un ostacolo al progresso, come area da essere vinta e conquistata. Una immensa riserva di terre destinate ad essere pascoli poco produttivi, campi di soia e specie di vegetali per combustibili alternativi e anche una fonte inesauribile di legnami, pesce, oro, minerali e energia elettrica. Continuiamo a essere un popolo irresponsabile. Il disboscamento e l’incendio sono il simbolo della nostra incapacità di comprendere la delicatezza e l’instabilità dell’ecosistema amazzonico e come trattarlo.
6. Un Paese che ha 165.000 chilometri quadrati di area disboscata, abbandonata o semi-abbandonata, può raddoppiare la sua produzione di grano senza la necessità di abbattere un solo albero. È urgente che noi diventiamo responsabili nella gestione di ciò che resta delle nostre preziose risorse naturali.
7. Perciò, a nostro parere, come unico procedimento possibile per diminuire gli effetti quasi irreversibili della devastazione, secondo quanto stabilisce il § 4º, dell’Articolo 225 della Costituzione Federale, dove si legge: “ La Foresta Amazzonica brasiliana è patrimonio nazionale, e la sua utilizzazione sarà realizzata in conformità della legge, dentro le condizioni che garantiscano la conservazione dell’ambiente, includendo l’utilizzazione delle risorse naturali"
8. Bisogna stabilire a livelli Federale, Statale e Comunale IMMEDIATA PROIBIZIONE DI DISBOSCAMENTO DELLA FORESTA AMAZZONICA BRASILIANA. GIÀ ! È ora che vediamo i nostri alberi come monumenti della nostra cultura e storia. SIAMO UN POPOLO DELLA FORESTA ! Musica : Cesar Camargo Mariano - Amazonia (beija flor) Traduzione italiana dal portoghese-brasiliano: Nereo-Peg. Montaggio : [email_address] www.pranos.com.br www.mensagensvirtuais.com.br www.amazoniaparasempre.com.br