QE-MAGAZINE n°28: on est de retour! Notizie e approfondimenti dal Principato di Monaco by AMP Monaco QE-MAGAZINE n°28 de la Principauté de Monaco est désormais en kiosque à partir d'aujurd'hui pour 15 jours // Periodico d'informazione dal Principato di Monaco, in vendita il edicola per 15 giorni--- www.qe-magazine.com On vous propose / Questo mese vi proponiamo ISTANTANEA: L’insidiosa differenza tra monokini e burkini MARCELLO PEOLA: “Le divine profezie di NOSTRADAMUS non hanno segreti per me” MORNAR: Sculpteur XXL! & Portrait de CAROLINE BERGONZI, l’héroïne « Phoenix » de l’art MO i TO: cocktail metafisico da gustare senza moderazione: il Castello di Rivoli 21ème Journée Européenne du Patrimoine; le Patrimoine Sacré de Monaco
2. Che tipo di mente aveva Nostradamus per riuscire
ad essere un veggente riconosciuto in tutto il
mondo?
Faccio mie, a questo proposito, le parole della studiosa
Dita Artz Wegman: una mente come quella di Nostradamus
è destinata ad essere irrequieta
e costantemente portata a
mettere in discussione e a inve-
stigare questioni sia elevate sia
comuni. Egli pensava ad aspetti
cui gli altri, o almeno la maggior
parte di loro, non osavano pen-
sare, anche se sarebbero stati
capaci di farlo. Nostradamus
andò così lontano da cercare la
vera forza motivante dell'univer-
so stesso. Assorbendo gran parte delle dottrine metafi-
siche relative alla corrispondenza tra l'alto e il basso che
godevano di seguito nella sua cultura e in quelle vicine, egli
rinvenne quella che riteneva fosse una Legge Universale
negli schemi che si ripetevano esattamente rivelati dal suo
studio delle stelle e dei pianeti. Gli studiosi dicono che fece
un sistema matematico per calcolare i movimenti dei pianeti
e lo usò nel suo lavoro successivo che consisteva nel
prevedere gli eventi terreni e nel collocarli con esattezza
nel tempo. É questo sistema che lo rende così straordinario
rispetto ai suoi predecessori nel prevedere il futuro. Egli
considerava le leggi che governano tal questione come una
manifestazione del Potere della Saggezza del Creatore.
PERSONAGGI ED IMPRESE
.3.
Era un lontano aprile del 1994. A Lione, l'Istituto culturale italiano aprì le porte del suo Grand Salon per presen-
tare al pubblico "LES GRAVURES FANTASTIQUES" , 24 tavole tematiche in bianco e nero, dai nitidi tratti tracciati
dal pennino intinto nella china nera che, con le 22 immagini degli Arcani Maggiori ed i 12 dei segni zodiacali,
formavano la prestigiosa collezione firmata dall'artista Marcello Peola. L'iniziativa, ritornava sulle terre occitane
francesi dopo il successo riscosso nel '92 a Sanremo proseguito fino alla conclusione dell'itinerario, avvenuto a
Trento, nel 1997. Durante le varie tappe, il miniaturista e pittore piemontese ha raggiunto l'invidiabile primato
di essere stato l'unico italiano invitato ad esporre le sue opere presso la 'Maison de Nostradamus', a Salon
de Provence. La ragione? Semplice, il Maestro Marcello Peola è considerato e riconosciuto come uno dei più
autorevoli studiosi di Nostradamus. É lui il nostro 'eremita', l'uomo dall'età indefinita e dal 'Sapere' immenso di
cui avevamo accennato l'esistenza nel numero 'Speciale Estate' di QE-MAGAZINE e che, a partire dalla prossima
edizione del nostro periodico, ci concederà l'onore di leggere i segni del futuro, inizialmente con
l'ausilio degli Arcani Maggiori da lui stesso disegnati e poi, a partire da novembre, ogni mese,
offrirà ai lettori non solo la pubblicazione delle tavole di ogni segno zodiacale ma anche la loro
interpretazione.
"Come si definisce Marcello Peola?
Come un umile pescatore di stelle
che a sua volta è stato pescato"
"Il confine tra il mio animo e le stelle
in certi momenti è inesistente. Proba-
bilmente è proprio questo il motivo che
mi ha permesso di tradurre in imma-
gine parte del sapere di Nostradamus
sempre secondo il disegno del Padre
nostro che è nei cieli".
M
aestro Paola come è riuscito a di-
ventare uno dei più grandi esperti di
Nostradamus?
Tutto parte tanti anni fa, tramite un incontro tanto fortuito
quanto fortunato con un
bibliotecario ebreo dal quale
ero stimato come artista di
talento. Questo 'santo' uomo
era venuto a visitare una mia
mostra e quella stessa sera
mi condusse in visita privata
dal professor Capieau, all'e-
poca presidente della società
francese di Aix en Provence.
Quest'ultimo, a sua volta,
mi presentò un almanacco
del 1565, ultimo redatto in provenzale e di suo pugno
da Michel de Nostredame, più noto come Nostradamus
(1503-1566). Da quel momento ho iniziato ad interpretar-
ne gli scritti fino a carpirne l'essenza.
É dunque da questo almanacco che nascono gli
studi e le successive incisioni dei segni zodiacali
ispirati all’opera di questo Maestro?
Proprio così, io sono stato condotto a trascrivere fedelmen-
te i testi in provenzale ed i conseguenti segni dei vaticini
zodiacali. Quando finii di realizzare l'opera la portai al mio
amico bibliotecario, il quale mi aveva stimolato ad illustrare
le premonizioni, convinto che il mio talento fosse, se non
l'unico, uno dei pochi adeguati a riportare il pensiero del
famoso Veggente. Purtroppo il caro amico era mancato.
Sono certo però che abbia visto i miei lavori in qualche
modo e forse anche meglio rispetto ad una semplice vista
umana, ormai nella Pace del suo spirito.
Da allora le mie Gravures sono state esposte in moltissime
mostre personali sia in Francia che altrove riscuotendo
sempre grandi consensi. Con grande onore sono state
esposte anche nel Museo-Casa di Nostradamus a Salon
de Provence grazie alla direttrice Madame Jacqueline
Allemand, squisita nei modi e illuminata nella cultura.
al di là di quelli antichi metodi. Vennero usate le stesse
consolidate fondamenta di conoscenza su cui i Greci e i
Romani continuavano a costruire e di cui possono essere
trovati dei documenti sotto forma di manufatti nel British
Museum di Londra.
Torniamo a lei: come può un artista raggiungere
un tale grado di perfezione del segno?
L'allenamento della mano è importante per essere buoni
artigiani, ma per essere artisti occorre avere un pen-
siero che spazi verso l'Infinito. Per quanto mi riguarda il
mio punto di partenza metafisico nasce dal presupposto
che ogni cultura e ogni mitologia siano fusi su una base
comune. Occorre non dimenticare la scienza, l'astronomia
e la medicina rileggendo per acutezza le testimonianze di
Le conquiste di Nostrada-
mus nei campi dell'astronomia
e dell'astrologia sono, forse,
riconosciute oggi più che mai
come prova di una saggezza e
di un'ispirazione degne di esse-
re chiamate “divine”.
Occorre non dimenticare la
scienza, l'astronomia e la me-
dicina rileggendo per acutezza
le testimonianze di Platone, di
Galeno, di Ippocrate, dei medi-
ci della Scuola Salernitana, di
Rabelais, di Dante, di Nostra-
damus stesso e di tanti altri.
Quale era per Nostradamus l’influenza dell’astro-
nomia e dell’astrologia sugli eventi?
Parlo della teoria più accreditata: per lui era essenziale che
le radiazioni dei pianeti mantenessero l'ordine e l'equilibrio
non solo degli affari umani, ma anche della vita intera,
in quanto differenti aspetti dello stesso Potere Supremo.
Esse non soltanto provvedevano al sostentamento di tutte
le specie viventi (piante, animali e noi compresi in quanto
esseri umani), ma ne influenzavano anche l'esistenza. Le
conquiste di Nostradamus nei campi dell'astronomia e
dell'astrologia sono, forse, riconosciute oggi più che mai
come prova di una saggezza e di un'ispirazione degne
di essere chiamate “divine”. Egli ebbe grandi intuizioni
relative alla natura interconnessa del rapporto tra le
scoperte materiali dell'uomo e le leggi del mondo al di là
della materia; comprese che lo stesso mondo della materia
dipende da ciò che va al di là dello spazio e del tempo ed
è quindi esso stesso una manifestazione della Verità. Il suo
approccio alla verità filosofica relativa all'interpretazione
dei sogni, per esempio, era lo stesso usato dai saggi
delle antiche civiltà dell'Egitto e della Siria che studiavano
esclusivamente i corpi celesti ottenendo informazioni e
guida; nel contempo però Nostradamus andava anche
Platone, di Galeno, di Ippocrate, dei medici della Scuola
Salernitana di Rabelais, di Dante, di Nostradamus stesso e
di tanti altri. Questo significa accettare con dovuta umiltà
quanto l'antica saggezza ci ha generosamente donato
come retaggio in testimonianze... la mia cultura personale
è anche legata a quanto è sopravvissuto dell'incredibile
biblioteca di Alessandria tramite la trascrizione dei monaci.
Il Maestro Peola, ritorna sulle nostre pagine per trasmetterci la sua saggezza e raccontarci la sua sapienza, riconosciuta già
anni fa da un bibliotecario ebreo, come ci ha raccontato in questa intervista rilasciata in esclusiva per QE-MAGAZINE