Esempio di applicazione del Business Process Management in ambito industriale. Un caso sviluppato da BPSHARP, start-up innovativa completamente focalizzata sui processi con l’obiettivo di valorizzarli, trasformandoli da fonti di incertezza
a effettivi vantaggi competitivi.
BPSHARP guida e supporta qualsiasi organizzazione durante tutte le fasi del percorso di scoperta, avvicinamento ed introduzione alla Gestione per Processi.
Per informazioni: www.bpsharp.com
3. Obiettivi
Introdurre il Business Process Management
Definire cosa deve fare un BPM System
Introdurre le fasi di un progetto BPMS
4. BPM: definizione
Approccio, fortemente legato alla maturità
culturale di un’azienda, che promuove i
processi dal ruolo di semplici oggetti
operativi a quello di elementi strategici,
trasformandoli in beni del patrimonio
aziendale e in efficace leva di governance
5. PDCA Cycle
(W.E. Deming 1980)
Process Automation
(Henry Ford 1915)
Ciclo di vita del “processo”
Definire Modellare Implementare
Scientific Management (Frederick Taylor 1900)
Identificare
Lean Strategies
(J. Krafcik 1990)
Don’t Automate, Obliterate
(Michael Hammer, 1990)
Six Sigma(Bill Smith 1986)
7. Ecco il BPM
Progettazione per valorizzare
Conoscenza dettagliata
Consapevolezza dell’importanza
Simulazione per verificare
Monitoraggio
per migliorare
Esecuzione
per usare
Implementazione
per condividere
Integrazione per amplificare
8. Modellarlo in modo facile e intuitivo, affinché sia chiaro
per tutti e non solo per gli “iniziati”
Implementarlo, ossia trasformare la semplice
rappresentazione grafica in un qualcosa di vivo ed
eseguibile
Renderlo utilizzabile all’intera organizzazione, ossia
fare in modo che tutti gli attori coinvolti possano
prendere parte al processo secondo i propri compiti ed i
propri ruoli
BPMS
A questo punto è naturale pensare, che una volta identificato
un processo di interesse, un vero BPMS deve permettere di:
9. Modificarlo in modo semplice e rapido per adattarlo a
nuove esigenze e sfruttare nuove opportunità
Mantenerne sotto controllo la configurazione e
monitorarne le prestazioni
Identificarne situazioni di stallo ed eccezioni
permettendo di intervenire tempestivamente
BPMS
A questo punto è naturale pensare, che una volta identificato
un processo di interesse, un vero BPMS deve permettere di:
10. Le fasi di un progetto
1. Definizione obiettivi e
perimetro dell’intervento
2. Investigazione ed analisi
3. Definizione e verifica
4. Implementazione e messa a
punto
5. Gestione e monitoraggio
delle prestazioni
6. Miglioramento continuo
12. Coinvolgimento solo degli attori necessari e al momento
opportuno
Unico inserimento delle informazioni necessarie
Gestione automatica delle situazioni di stallo
Raccolta e presentazione di tutte le informazioni
necessarie all’esecuzione delle attività e alla presa delle
decisioni
Supporto per le decisioni
Possibilità di avere un’indicazione in tempo reale della
situazione e di eventuali problemi
Centralizzazione delle informazioni e delle procedure
Risultati
13. Risultati
Ma soprattutto un drastico
aumento del livello di governance e
il rafforzamento del legame
tra la strategia e l’operatività
14. Marco De Matti
Business Development Director
m.dematti@bpsharp.com
(+39) 02 54.63.198
BPSharp srl - Via Gerolamo Tiraboschi, 8 - 20135 Milano
www.bpsharp.com
Grazie
In realtà queste tre parole, per quanto sospette possano essere, se combinate nel modo appropriato e inserite in un contesto coerente per mettono di ottenere notevoli vantaggi alle aziende che ne rispettano il significato().
Tre parole che si dimostrano essere in stretta correlazione con la strategia e l’operatività aziendale, in modo pragmatico e efficace tramite tempi, costi, qualità percepita
Ma non ci troviamo davanti ad una formula magica
Quello che cercheremo di fare nella prossima ora e mezza è proprio cercare di spiegare come dietro queste tre parole si nasconda un approccio, filosofia in grado di garantire vantaggi di tale entità e far vedere un semplice esempio di una applicazione
In parole povere, è un approccio che permette di affrontare con maggior efficienza ed elasticità quello che tutte le aziende devono fare: produrre valore per i propri clienti in modo efficiente ed efficace.
L’impiego di uno strumento appropriato può semplificarne considerevolmente l’implementazione. Ma, attenzione, solo alcuni dei numerosi BPMS (la “S” sta per system) sono in grado di supportare tutti gli aspetti del BPM
Promuovere i processi dal ruolo di semplici oggetti operativi a quello di elementi strategici per innalzarli a livello di bene del patrimonio aziendale trasformandoli inoltre in una efficacie leva di cambiamento
Approccio, fortemente legato alla maturità culturale dell’azienda, che, ponendo il fuoco sui processi di business e utilizzandoli come leva e legante, consente all’azienda di fornire i propri prodotti/servizi in modo più efficiente e di trasformarsi in modo più rapido e meno traumatico
In breve si può immaginare come sotto la spinta di forze diverse (ricerca della qualità, razionalizzazione del lavoro e automazione), (combinate con forte spinta culturale) il ciclo di vita caratteristico dei processi sia cambiato.
Mostrare le forze sotto la cui spinta è avventuto il cambiamento
Investigation (intelligence), Knowledge, Design, Simulation, Implementation, Execution /set-up , … (monitoring)
Investigazione, Conoscenza, Disegno (Progettazione/Definizione), Simulazione, Implementazione, Esecuzione / Messa a punto, monitoraggio/invest
Investigare, non si parla più di un semplice identificare cosa accade, ma di analizzare in dettaglio usando metodi avanzati tutti gli aspetti di un processo (non solo quelli che si possono rappresentare su di un diagramma quanto complesso sia)
Acquisire conoscenza. È impossibile anche solamente automatizzare una cosa che non si conosce, figuriamoci gestirla (ciò che non si conosce non può essere … Lord Kelvin, Russel, ecc.)
Si parla volutamente di (ri)progettazione. Prendere in considerazione tutti gli aspetti che hanno impatto sul risultato. Difficilmente un processo non può essere migliorato
Per capire se un processo funziona non dovrebbe essere necessario aspettare di averlo implementato. La possibilità e la volontà di simulare per mette di ottenere processi con prestazioni molto migliori e più adattati al contesto in cui si operare. La paura di sbagliare costringe a limitare le proprie aspettative
Manca la voce modellare non perché non sia necessario farlo, ma perché la rappresentazione del processo non solo in termini di diagrammi ma anche di valori e informazioni, non deve limitarsi ai soli aspetti relativi al flusso di attività ma a qualunque aspetto in gioco: regole, organizzazione, ruoli, ecc. Tenendo presente che i modelli servono a rendere comprensibili aspetti della realtà complessi ma importanti. Ricordandosi che “tutti i modelli sono sbagliati, alcuni sono utili
Con implementare si intende trasformare il processo, completo di tutte le informazioni (in breve le specifiche) in qualcosa di vivo e utilizzabile.
Si parla esplicitamente di esecuzione perché a questo punto i processi devono essere animati ecc. Non possono più essere dimenticati abbandonati dove sono stati creati. Cosa si intende per processo vivo non è semplice, ma basta pensare non solo all differenza tra un oggetto e la sua rappresentazione, ma tra l’oggetto inutilizzato e il prodotto che si può ottenere dal suo impiego (caffettiera) Questo non è un caffè (disegno della caffettiera), ma neanche questo (caffettiera). Questo è un caffè (tazzina fumante) sul banco di un bar davanti a voi. Eseguire vuol dire ottenerne il riusltato (obiettivo primario citato nella strausata definizione di processo
Continuare ad investigare, monitorando quanto accade, dove e non limitandosi a raccogliere sintomi ma fare diagnosi e definere terapie
Sottolineare: fase di analisi del processo. Modo di lavorare -> Punto di Forza -> Peculiarità e vantaggio competitivo
Conoscenza dettagliata e suo mantenimento di prima e dopo l’intervento
Implementazione – La modellazione e solo un passo necessario per l’implementazione del processo. Sparisce dal diagramma. Aver modellato un processo, anche nei minimi dettagli, non vuol dire garantire che sia effettivamente seguito
Anche il migliore dei processi si invecchia e prima o poi sarà superato o al minimo scarsamente performante
Ed ecco il BPM. Non è altro che un approccio, fortemente legato alla cultura aziendale che permette all’azienda di gestire i propri processi secondo il ciclo di vita rappresentato, trasformandoli in tal modo non solo in asset aziendale, ma nel collegamento diretto tra strategia ed operatività
Una volta chiariti i principi alla base del BPM, è facile definire cosa ci si aspetta da un sistema realmente in grado di supportarlo. Dopo aver identificato i processi di interesse, un vero BPMS deve permettere di:
Modellarli in modo facile e intuitivo, in modo che siano trasparenti a tutti e non solo agli “iniziati”
Implementarli, ossia trasformare la semplice rappresentazione grafica in un processo eseguibile, completo di informazioni, regole e interfacce con gli utenti e gli eventuali sistemi da integrare
Renderli utilizzabili all’intera organizzazione, ossia fare in modo che tutti gli attori coinvolti possano prendere parte al processo secondo i propri compiti ed i propri ruoli
Mantenerne sotto controllo la configurazione
Identificare situazioni di stallo ed eccezioni e intervenire in caso di stalli o eccezioni
Modificarli in modo semplice e rapido
Una volta chiariti i principi alla base del BPM, è facile definire cosa ci si aspetta da un sistema realmente in grado di supportarlo. Dopo aver identificato i processi di interesse, un vero BPMS deve permettere di:
Modellarli in modo facile e intuitivo, in modo che siano trasparenti a tutti e non solo agli “iniziati”
Implementarli, ossia trasformare la semplice rappresentazione grafica in un processo eseguibile, completo di informazioni, regole e interfacce con gli utenti e gli eventuali sistemi da integrare
Renderli utilizzabili all’intera organizzazione, ossia fare in modo che tutti gli attori coinvolti possano prendere parte al processo secondo i propri compiti ed i propri ruoli
Mantenerne sotto controllo la configurazione
Identificare situazioni di stallo ed eccezioni e intervenire in caso di stalli o eccezioni
Modificarli in modo semplice e rapido
Le fasi dell’implementazione seguono pedissequamente quelle del ciclo di vita di un processo, questo rende estremamente naturale l’esecuzione ma aumenta il contenuto culturale e di gestione del cambiamento del progetto
Definizione dell’intervento
Identificazione dei processi da implementare
Modellazione ed analisi dell’As-is
Definizione e verifica del To-be
Implementazione e messa a punto
Gestione e monitoraggio delle prestazioni
Miglioramento continuo
Aggiungere collegabile, integrabile, connettibile
Ritorno dell’investimento
In realtà un drastico aumento del livello di governance e della integrazione tra strategia ed operatività
In realtà un drastico aumento del livello di governance e della integrazione tra strategia ed operatività
Promuovere i processi dal ruolo di semplici oggetti operativi a quello di soggetti strategici per :
innalzarli a livello di bene del patrimonio aziendale
trasformarli in leva di cambiamento
Analizzare e modellare i processi per :
condividerli con tutti e non per seppellirli nel manuale di qualità né dimenticarli in qualche cassetto
restituirli al bagaglio culturale dell’azienda
Progettarli e simularli per :
esaltarne le peculiarità e non per esercizio accademico
Implementarli per :
metterli a disposizione dell’intera organizzazione e condividerli con l’esterno (clienti, fornitori ecc.)
Misurarli, monitorali e controllarli continuamente per;
identificare nuove necessità ed opportunità di trasformazione
migliorarli in continuazione
adattarli rapidamente ai cambiamenti dell’ambiente esterno