SlideShare a Scribd company logo
1 of 6
Download to read offline
Luciano Manuel Carriero
107
INTRODUZIONE
Timothy Morton, filosofo inglese
contemporaneo, fondatore della così detta
“ecologia oscura”, sostiene come un certo
pensiero ambientalista “pianga con successo
una Natura che non è mai esistita realmente,
se non in qualche irraggiungibile sogno
1
Amministratore delegato di Gruppo Ambiente Sicurezza S.r.l. coordina progetti in diversi campi
della Green Economy, ricopre diversi incarichi come R.S.P.P. e Mobility Manager aziendale.
Come tecnico ambientale si occupa inoltre di supportare le organizzazioni nella raccolta dati per la
valutazione delle performance e degli impatti ambientali in ottica di certificazione e comunicazione.
Da oltre 10 anni contribuisce come formatore ed educatore ambientale alla promozione della
sostenibilità attraverso un approccio scientifico e technology neutral.
LE SFIDE HEALTH&SAFETY
DEL LITIO NELLA MOBILITÀ
SOSTENIBILE
Autore: Luciano Manuel Carriero1
#MOBILITÀSOSTENIBILE
#GREENECONOMY #BATTERIEALLITIO
#TERMALRUNWAY #ELETTRIFICAZIONE
L
a mobilità per essere veramente sostenibile deve integrare necessariamente la sua
dimensione ambientale con quella sociale in termini di salute e sicurezza, non solo
degli utenti ma anche di tutti gli operatori della filiera. La necessità di conciliare le
esigenze di spostamento individuale con gli impatti ambientali derivanti ha promosso
l’affermarsi di nuove tecnologie come quelle delle batterie agli ioni di litio nell’elettrificazione
della mobilità, soluzioni innovative che presentano, tuttavia, una serie di criticità importanti.
ABSTRACT
ideologico”. Rispondere alle sfide della
transizione ecologica senza superare questa idea
di una “natura esterna e distaccata” dall’essere
umano, diventa un processo particolarmente
complesso, specialmente in un mondo dove il
paradigma dell’innovazione tecnologica è il
driver assoluto dello sviluppo, orientato alla
Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile
108
sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Questa diffidenza culturale nei confronti della
tecnica si porta dietro troppo spesso visioni
parziali e di conseguenza scelte paradossali,
come accade ad esempio nell’elettrificazione
del settore dei trasporti, divenuta una priorità
per il raggiungimento degli obiettivi climatici
in termini di limitazione delle emissioni di CO2
e per rispondere alle problematiche per la salute
pubblica rappresentate dall’inquinamento
atmosferico nelle aree metropolitane. Alla
maturata coscienza e necessità di dover
modificare le nostre abitudini di trasporto,
purtroppo non sempre segue altrettanta
consapevolezza degli impatti derivanti di
natura ambientale (vedi le fonti di produzione
energetica a monte) e tecnologica, oltre che i
rischi per la salute e la sicurezza correlati.
UNA SOSTENIBILITÀ INTEGRATA
Nella società degli utenti dove l’experience
è limitata al mero utilizzo, la mobilità
viene percepita in maniera positiva quasi
esclusivamente se risolve quei bisogni verticali
di libertà individuale, senza che ci si interroghi
sufficientemente sulle altre implicazioni. Se è
vero che l’espansione dell'offerta di trasporto
aumenta la libertà di mobilità dell'individuo,
è altresì vero che essa genera nuovo traffico
inquinante, restringendo di conseguenza lo
spettro delle libertà dello stesso, in un ironico
e cinico contrappasso.
Possiamo, quindi, affermare che la mobilità
sostenibile si trova a metà strada tra il
muoversi liberamente senza restrizioni ed il
ridurre al minimo le conseguenze negative di
tali spostamenti. Ci si trova cioè in un campo
di tensione e conflitto: da una parte la mobilità
sostenibile deve garantire la salvaguardia
dell'ambiente e della popolazione in termini
di riduzione del danno (vedi emissioni
nocive per la salute ed il clima, utilizzo in
sicurezza dei vettori, ecc..) e dall’altro deve
assicurare un certo standard socioeconomico
che non pesi sulle generazioni future. Vi
sono, inoltre, altre importanti correlazioni
che vale la pena sottolineare quando parliamo
di mobilità sostenibile: in primis, l’impatto
della produzione energetica, la dimensione
tecnologica oltre che le ricadute sulla sicurezza
degli stakeholder. Queste dimensioni non
possono essere considerate isolatamente, ma
solo in una interconnessione con molti altri
fattori come in una rete di sistema dove anche
gli aspetti health & safety giocano un ruolo
rilevante e strategico per la buona riuscita
della transizione ecologica.
L’ELETTRIFICAZIONE
DELLA MOBILITÀ
L’impulso verso l’adozione di modelli di
mobilità sostenibili sta definendo una vera
e propria rivoluzione tecnologica delle cui
conseguenze, però, non sembriamo ancora
del tutto consapevoli. Non tratteremo qui le
implicazioni legate alla transizione verso una
produzione di massa di veicoli elettrici, che
inevitabilmente apre ulteriori interrogativi
sulla sostenibilità di sistema di una operazione
così radicale. Tralasciando, pertanto, le
implicazioni relative alla necessità di ottenere
unaelettricitàdavverorinnovabile,sevogliamo
Luciano Manuel Carriero
109
davvero arrivare a delle tecnologie “CO2
neutre”, diventa di fondamentale importanza
comprendere in che modo l’energia viene
trasformata, conservata e, quindi, distribuita
agli utenti della mobilità elettrica.
gli operatori a numerosi rischi ancora poco
conosciuti. Ancora oggi, infatti, non vi sono
grandi segni distintivi che ci permettano ad un
primo sguardo di riconoscere quale tipologia
di batteria abbiamo di fronte, se non attraverso
lo studio delle piccole sigle nascoste tra le
diverse informazioni riportate in etichetta.
LE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO
Se è vero che il lato oscuro delle batterie al
litio è ancora poco conosciuto al grande
pubblico, è altrettanto vero che la tecnologia
del litio non è propriamente recente, come
invece molti credono. Già negli Anni ’70
vennero sviluppate ed implementate diverse
soluzioni che permisero poi, non solo ai
tre protagonisti della ricerca di vincere un
meritato premio Nobel per la chimica, ma
anche di procedere, un ventennio dopo, con la
prima commercializzazione di questo tipo di
prodotto nell’elettronica di consumo.
Se dovessimo provare a descrivere molto
brevemente come funziona la chimica di
una batteria, potremmo immaginarla come
un cilindro composto da diversi strati di
materiale alternati tra loro: il separatore e due
componenti fondamentali, i così detti elettrodi
(anodo e catodo), costituiti da diversi materiali
Le batterie delle auto
elettriche di fatto
assolvono la stessa
funzione di un serbatoio
di combustibile, ovvero
quella di immagazzinare
l’energia necessaria al
movimento del veicolo
Partiamo dall’inizio dunque: le batterie delle
auto elettriche di fatto assolvono la stessa
funzione di un serbatoio di combustibile,
ovvero quella di immagazzinare l’energia
necessariaalmovimentodelveicolo.Gliaspetti
in comune tra tradizione e innovazione però
si fermano qui, dato che le batterie delle auto
a trazione ibrido-elettrica sono decisamente
molto più complesse ed interessanti. Tra le
molte tecnologie di alimentazione allo studio,
ad oggi quella dominante, grazie all’elevata
capacità di accumulare energia in piccoli
volumi e peso, è quella rappresentata dagli
accumulatori agli ioni di litio: tuttavia, le
diverse caratteristiche esistenti rispetto alle
batterie della precedente generazione portano
con sé nuovi rischi e criticità che richiedono
un’attenta analisi e valutazione rispetto alle
misure di prevenzione e protezione da adottare
da parte degli operatori del settore. Basti
pensare che sempre più veicoli EV ed ibridi, ad
esempio, utilizzano non solamente celle al litio
nella batterie di trazione, ma anche una batteria
"domestica" di servizio in sostituzione di
quelle tradizionali (più economiche e pesanti)
al piombo. Questa crescente tendenza da parte
dei maggiori player dell’automotive - in un
contesto ancora oggettivamente poco maturo
in materia, specialmente durante la gestione
del fine vita di questi dispositivi - causa spesso
notevoli difficoltà già dall’identificazione
della natura stessa della tecnologia, esponendo
Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile
110
come, ad esempio, la grafite o più spesso
un mix di metalli, tra cui litio, manganese,
alluminio e cobalto.
Questa struttura si trova, dunque, immersa
all’interno di un elettrolita, una sostanza
abbastanza critica specialmente per la salute
poiché spesso di natura tossica a breve e lungo
termine (sono quasi tutti formati da composti
del fluoro) ed infiammabile, causa dei famosi
incendidiquestotipodidispositivi.L’elettrolita
è tuttavia un elemento indispensabile poiché
consente agli ioni di litio presenti sul catodo
di spostarsi liberamente tra gli elettrodi
generando un’elevatissima corrente di carica
e scarica in tempi molto brevi rispetto ad altri
accumulatori.
Tuttavia, oltre alle caratteristiche che le
rendono estremamente funzionali e diffuse
sul mercato, queste batterie possiedono una
instabilità intrinseca per cui possono dare
origine ad incendi o, comunque, diventare
improvvisamente instabili specialmente
se soggette ad abuso meccanico, elettrico
o termico. Basti pensare che persino un
disallineamento di pochi micron tra il
separatore e gli elettrodi può essere sufficiente
per far partire un cortocircuito interno, il quale
può provocare inevitabilmente un violento
surriscaldamento innescando il famigerato
fenomeno della fuga termica. Il così detto
“Thermal Runway” rappresenta il principale
rischio di questa tecnologia, poiché causa
incendi non graduali ed imprevedibili i
cui tempi di reazione richiesti non sempre
sono gestiti con consapevolezza da parte
degli operatori. Questo surriscaldamento
logaritmico della temperatura è irreversibile,
tant’è che superato il punto di non ritorno si
aprono solamente due scenari: l’incendio
attraverso l’emissione di fiamme a getto
oppure l’esplosione della batteria.
LA GESTIONE E LO STOCCAGGIO
Lo stoccaggio diviene, quindi, un elemento
di fondamentale importanza nella gestione
di queste batterie poiché, al fine di evitare
di provocarne l’instabilità, la progettazione
e la realizzazione dello stesso deve
necessariamente tenere conto di alcune
caratteristiche specifiche.
Ovviamente, il potenziale di rischio è legato
non solo alla quantità energetica della batteria
stoccata, ma anche al numero complessivo
di quelle presenti nell’area d’interesse. Gli
attori coinvolti sono molteplici ed interessano
tutta la filiera dai produttori, passando dai
trasportatori/distributori sino ai rivenditori
e gli utilizzatori finali. Altro aspetto da
considerare è la tipologia di stoccaggio
presente, poiché quello attivo (quando le
batterie sono sottoposte a cicli di carica e
scarica), come nel caso dei locali di ricarica
dei veicoli, è profondamente diverso dallo
stoccaggio passivo come, ad esempio, avviene
Luciano Manuel Carriero
111
nei depositi temporanei presso i rivenditori.
Alcuni aspetti da considerare sono sicuramente
i seguenti:
	
ƒ la gestione degli spazi e la tenuta
strutturale, ponendo particolare attenzione
alla progettazione e realizzazione delle
compartimentazioni;
	
ƒ la gestione della climatizzazione: in
linea generale le temperature dovrebbero
restare tra i 10°C ed i 40°C, per evitare
shock termici derivanti da eccessivo
raffreddamento o riscaldamento;
	
ƒ la gestione delle vibrazioni e del trasporto,
poiché è importante fare attenzione ad
eventuali deformazioni meccaniche che
sono tra le principali cause della fuga
termica descritta precedentemente;
	
ƒ la gestione del rischio elettrico per
gli operatori: pensiamo al comparto
dei meccanici manutentori e degli
autodemolitori, che lavoreranno sempre
di più su veicoli con batteria che
raggiungeranno anche le 800 volt;
	
ƒ la gestione del rischio incendio e tutte
le implicazioni correlate alle misure
di prevenzione e protezione connesse
partendo, ovviamente, dal calcolo del
carico di incendio;
	
ƒ la gestione del rischio chimico derivato
dall’emissione, in caso di incidente, di
sostanze e composti chimici contenuti
nell’elettrolita in evaporazione durante la
combustione interna;
	
ƒ la gestione della sensoristica e dei
contenitori di emergenza per l’isolamento;
	
ƒ l’identificazione e la scelta dei DPI.
La conoscenza delle specificità della
tecnologia utilizzata diventa, allora, un aspetto
strategico quando si deve allestire un nuovo
spazio o riconvertirne uno già utilizzato per
accumulatori di altro tipo. La vastissima
famiglia delle batterie a litio raggruppa, infatti,
una quantità di caratteristiche molto diverse
tra loro in funzione della chimica adottata dal
produttore: per questo, le misure da adottare
devono essere inevitabilmente cucite su
misura.
È utile, infine, ricordare come queste batterie
siano considerate a livello internazionale
quali “merci pericolose” e, pertanto, siano
sottoposte alle norme applicabili al trasporto
lungo il loro intero ciclo di vita.
DOMARE L’INCENDIO
Poiché l’incendio del litio si origina
all’interno, quando le misure di prevenzione
vengono meno l’aspetto cruciale nella gestione
dell’evento incendiario diventa evitarne la
propagazione, piuttosto che concentrarsi sullo
spegnimento. Come sottolineato anche da
un prezioso documento in materia sviluppato
dai Vigili del Fuoco in collaborazione, tra
gli altri, con ENEA e Cobat, le occasioni
di incendio si sono osservate specialmente
durante le fasi di ricarica rapida dei veicoli
EV, coinvolgendo ovviamente anche le
colonnine di ricarica dell’impianto elettrico.
Inoltre, la rapida affermazione della micro-
mobilità nelle abitudini di spostamento dei
cittadini (bicilette, monopattini ecc..), porta
inevitabilmente ad interrogarsi, non solo per
il segmento B2B, ma anche per gli utilizzatori
domestici, su come effettivamente affrontare
questo potenziale rischio.
Il potenziale di rischio
è legato non solo alla
quantità energetica della
batteria stoccata, ma anche
al numero complessivo di
quelle presenti nell’area
d’interesse
Purtroppo, ci troviamo nella situazione in cui
l’affermazione della tecnologia del litio in
questi veicoli è arrivata molto prima rispetto
alle soluzioni estinguenti. Attualmente, nel
mercato vi è una proposta notevole di sistemi
antincendio specifici, anche se è doveroso
ricordare come non esistano effettivamente
test ufficiali per l’omologazione degli estintori
per questo tipo di tecnologia. Ogni produttore
svolge le proprie analisi valutative stabilendo
l’adeguatezza allo scopo del prodotto e
Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile
112
fornendo dei sistemi la cui efficacia varia
notevolmente da un dispositivo all’altro.
Sicuramente, possiamo affermare che le
tecnologie ad oggi omologate (acqua, polvere,
schiuma e CO2) non sono assolutamente
efficaci e possono, anzi, divenire fonte di
ulteriori rischi, anche per l’ambiente, se non
utilizzate correttamente.
PER CONCLUDERE,
DA DOVE INIZIARE
Vi sono, dunque, un’eterogenea quantità di
fattori diversi e criticità che ci obbligano
ad affrontare il tema in maniera integrata
e adeguata a ogni contesto e tecnologia.
In quest’ottica, la formazione diventa
l’elemento fondamentale che può consentire
alle organizzazioni di adottare delle corrette
procedure e verificare che siano specifiche
e che seguano ogni singolo flusso, affinché
si eviti di spostare eventuali problematiche
da un processo all’altro. La valutazione dei
rischi dedicata, infine, ricopre il documento
che unisce tutti i puntini descritti, consentendo
all’azienda e ai Responsabili dei servizi
di prevenzione e protezione di gestire
correttamente tutte le implicazioni possibili
derivanti dal litio.
Diventa urgente, quindi, conciliare una
mobilità sostenibile ambientalmente con una
modalità di trasporto che tenga conto anche
delle implicazioni nella sua dimensione
sociale, ovvero quella della salute e sicurezza,
affinché tecnologia ed innovazione possano
effettivamente supportare una transizione
ecologica giusta ed efficace.

More Related Content

Similar to Le sfide H&S della mobilità sostenibile

la sfida delle legge 10/2013
la sfida delle legge 10/2013la sfida delle legge 10/2013
la sfida delle legge 10/2013Giovanni Poletti
 
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verde
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verdeNòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verde
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verdeVEGA - Science & Technology Park
 
2012 osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi
2012   osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi2012   osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi
2012 osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasiMarco Tomasi
 
Green Jobs: è vero boom?
Green Jobs: è vero boom?Green Jobs: è vero boom?
Green Jobs: è vero boom?TVN Media group
 
2014 03-01 reti dal basso - ruggieri
2014 03-01 reti dal basso - ruggieri2014 03-01 reti dal basso - ruggieri
2014 03-01 reti dal basso - ruggieriGianluca Ruggieri
 
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei Deputati
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei DeputatiAudizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei Deputati
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei DeputatiDario Di Santo
 
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Club Italy
 
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in ItaliaEnergia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in ItaliaStefano Palumbo
 
Efficienza energetica nell'industria
Efficienza energetica nell'industriaEfficienza energetica nell'industria
Efficienza energetica nell'industriaDario Di Santo
 
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarli
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarliBenefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarli
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarliDario Di Santo
 
La mobilità elettrica e gli italiani
La mobilità elettrica e gli italianiLa mobilità elettrica e gli italiani
La mobilità elettrica e gli italianiFabio Rosati
 
Costruzioni in acciaio e green marketing
Costruzioni in acciaio e green marketingCostruzioni in acciaio e green marketing
Costruzioni in acciaio e green marketingZinco Global
 
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013StroNGER2012
 
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013Franco Bontempi
 
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari del Prof. Giuseppe Quartieri
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari  del Prof. Giuseppe QuartieriIntroduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari  del Prof. Giuseppe Quartieri
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari del Prof. Giuseppe QuartieriGiuseppe Filipponi
 

Similar to Le sfide H&S della mobilità sostenibile (20)

la sfida delle legge 10/2013
la sfida delle legge 10/2013la sfida delle legge 10/2013
la sfida delle legge 10/2013
 
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verde
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verdeNòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verde
Nòva - Il Sole 24 Ore - Il talento creativo si tinge di verde
 
Ambiente
AmbienteAmbiente
Ambiente
 
2012 osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi
2012   osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi2012   osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi
2012 osservazioni per pea 2013 2020 pat. marco tomasi
 
Green Jobs: è vero boom?
Green Jobs: è vero boom?Green Jobs: è vero boom?
Green Jobs: è vero boom?
 
2014 03-01 reti dal basso - ruggieri
2014 03-01 reti dal basso - ruggieri2014 03-01 reti dal basso - ruggieri
2014 03-01 reti dal basso - ruggieri
 
Meteo-climatizziamoci
Meteo-climatizziamociMeteo-climatizziamoci
Meteo-climatizziamoci
 
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei Deputati
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei DeputatiAudizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei Deputati
Audizione FIRE presso la X Commissione della Camera dei Deputati
 
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuroTesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
Tesla Revolution 2016 - Rinnovabili e mobilità elettrica: le sfide per il futuro
 
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in ItaliaEnergia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
Energia 2030. Il futuro del settore energetico in Italia
 
Efficienza energetica nell'industria
Efficienza energetica nell'industriaEfficienza energetica nell'industria
Efficienza energetica nell'industria
 
Med Desire project finding - Le ordinanze solari: come promuovere il mercato ...
Med Desire project finding - Le ordinanze solari: come promuovere il mercato ...Med Desire project finding - Le ordinanze solari: come promuovere il mercato ...
Med Desire project finding - Le ordinanze solari: come promuovere il mercato ...
 
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarli
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarliBenefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarli
Benefici multipli dell'efficienza energetica: perché valutarli
 
La mobilità elettrica e gli italiani
La mobilità elettrica e gli italianiLa mobilità elettrica e gli italiani
La mobilità elettrica e gli italiani
 
Costruzioni in acciaio e green marketing
Costruzioni in acciaio e green marketingCostruzioni in acciaio e green marketing
Costruzioni in acciaio e green marketing
 
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013
IABMAS ITALY 14-15 OTTOBRE 2013
 
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013
IABMAS ITALIA 14-15 ottobre 2013
 
Piccoli comuni, per grandi cambiamenti
Piccoli comuni, per grandi cambiamentiPiccoli comuni, per grandi cambiamenti
Piccoli comuni, per grandi cambiamenti
 
Piccoli comuni, per grandi cambiamenti
Piccoli comuni, per grandi cambiamentiPiccoli comuni, per grandi cambiamenti
Piccoli comuni, per grandi cambiamenti
 
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari del Prof. Giuseppe Quartieri
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari  del Prof. Giuseppe QuartieriIntroduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari  del Prof. Giuseppe Quartieri
Introduzione alla Sicurezza di Sistemi Nucleari del Prof. Giuseppe Quartieri
 

Le sfide H&S della mobilità sostenibile

  • 1. Luciano Manuel Carriero 107 INTRODUZIONE Timothy Morton, filosofo inglese contemporaneo, fondatore della così detta “ecologia oscura”, sostiene come un certo pensiero ambientalista “pianga con successo una Natura che non è mai esistita realmente, se non in qualche irraggiungibile sogno 1 Amministratore delegato di Gruppo Ambiente Sicurezza S.r.l. coordina progetti in diversi campi della Green Economy, ricopre diversi incarichi come R.S.P.P. e Mobility Manager aziendale. Come tecnico ambientale si occupa inoltre di supportare le organizzazioni nella raccolta dati per la valutazione delle performance e degli impatti ambientali in ottica di certificazione e comunicazione. Da oltre 10 anni contribuisce come formatore ed educatore ambientale alla promozione della sostenibilità attraverso un approccio scientifico e technology neutral. LE SFIDE HEALTH&SAFETY DEL LITIO NELLA MOBILITÀ SOSTENIBILE Autore: Luciano Manuel Carriero1 #MOBILITÀSOSTENIBILE #GREENECONOMY #BATTERIEALLITIO #TERMALRUNWAY #ELETTRIFICAZIONE L a mobilità per essere veramente sostenibile deve integrare necessariamente la sua dimensione ambientale con quella sociale in termini di salute e sicurezza, non solo degli utenti ma anche di tutti gli operatori della filiera. La necessità di conciliare le esigenze di spostamento individuale con gli impatti ambientali derivanti ha promosso l’affermarsi di nuove tecnologie come quelle delle batterie agli ioni di litio nell’elettrificazione della mobilità, soluzioni innovative che presentano, tuttavia, una serie di criticità importanti. ABSTRACT ideologico”. Rispondere alle sfide della transizione ecologica senza superare questa idea di una “natura esterna e distaccata” dall’essere umano, diventa un processo particolarmente complesso, specialmente in un mondo dove il paradigma dell’innovazione tecnologica è il driver assoluto dello sviluppo, orientato alla
  • 2. Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile 108 sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questa diffidenza culturale nei confronti della tecnica si porta dietro troppo spesso visioni parziali e di conseguenza scelte paradossali, come accade ad esempio nell’elettrificazione del settore dei trasporti, divenuta una priorità per il raggiungimento degli obiettivi climatici in termini di limitazione delle emissioni di CO2 e per rispondere alle problematiche per la salute pubblica rappresentate dall’inquinamento atmosferico nelle aree metropolitane. Alla maturata coscienza e necessità di dover modificare le nostre abitudini di trasporto, purtroppo non sempre segue altrettanta consapevolezza degli impatti derivanti di natura ambientale (vedi le fonti di produzione energetica a monte) e tecnologica, oltre che i rischi per la salute e la sicurezza correlati. UNA SOSTENIBILITÀ INTEGRATA Nella società degli utenti dove l’experience è limitata al mero utilizzo, la mobilità viene percepita in maniera positiva quasi esclusivamente se risolve quei bisogni verticali di libertà individuale, senza che ci si interroghi sufficientemente sulle altre implicazioni. Se è vero che l’espansione dell'offerta di trasporto aumenta la libertà di mobilità dell'individuo, è altresì vero che essa genera nuovo traffico inquinante, restringendo di conseguenza lo spettro delle libertà dello stesso, in un ironico e cinico contrappasso. Possiamo, quindi, affermare che la mobilità sostenibile si trova a metà strada tra il muoversi liberamente senza restrizioni ed il ridurre al minimo le conseguenze negative di tali spostamenti. Ci si trova cioè in un campo di tensione e conflitto: da una parte la mobilità sostenibile deve garantire la salvaguardia dell'ambiente e della popolazione in termini di riduzione del danno (vedi emissioni nocive per la salute ed il clima, utilizzo in sicurezza dei vettori, ecc..) e dall’altro deve assicurare un certo standard socioeconomico che non pesi sulle generazioni future. Vi sono, inoltre, altre importanti correlazioni che vale la pena sottolineare quando parliamo di mobilità sostenibile: in primis, l’impatto della produzione energetica, la dimensione tecnologica oltre che le ricadute sulla sicurezza degli stakeholder. Queste dimensioni non possono essere considerate isolatamente, ma solo in una interconnessione con molti altri fattori come in una rete di sistema dove anche gli aspetti health & safety giocano un ruolo rilevante e strategico per la buona riuscita della transizione ecologica. L’ELETTRIFICAZIONE DELLA MOBILITÀ L’impulso verso l’adozione di modelli di mobilità sostenibili sta definendo una vera e propria rivoluzione tecnologica delle cui conseguenze, però, non sembriamo ancora del tutto consapevoli. Non tratteremo qui le implicazioni legate alla transizione verso una produzione di massa di veicoli elettrici, che inevitabilmente apre ulteriori interrogativi sulla sostenibilità di sistema di una operazione così radicale. Tralasciando, pertanto, le implicazioni relative alla necessità di ottenere unaelettricitàdavverorinnovabile,sevogliamo
  • 3. Luciano Manuel Carriero 109 davvero arrivare a delle tecnologie “CO2 neutre”, diventa di fondamentale importanza comprendere in che modo l’energia viene trasformata, conservata e, quindi, distribuita agli utenti della mobilità elettrica. gli operatori a numerosi rischi ancora poco conosciuti. Ancora oggi, infatti, non vi sono grandi segni distintivi che ci permettano ad un primo sguardo di riconoscere quale tipologia di batteria abbiamo di fronte, se non attraverso lo studio delle piccole sigle nascoste tra le diverse informazioni riportate in etichetta. LE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO Se è vero che il lato oscuro delle batterie al litio è ancora poco conosciuto al grande pubblico, è altrettanto vero che la tecnologia del litio non è propriamente recente, come invece molti credono. Già negli Anni ’70 vennero sviluppate ed implementate diverse soluzioni che permisero poi, non solo ai tre protagonisti della ricerca di vincere un meritato premio Nobel per la chimica, ma anche di procedere, un ventennio dopo, con la prima commercializzazione di questo tipo di prodotto nell’elettronica di consumo. Se dovessimo provare a descrivere molto brevemente come funziona la chimica di una batteria, potremmo immaginarla come un cilindro composto da diversi strati di materiale alternati tra loro: il separatore e due componenti fondamentali, i così detti elettrodi (anodo e catodo), costituiti da diversi materiali Le batterie delle auto elettriche di fatto assolvono la stessa funzione di un serbatoio di combustibile, ovvero quella di immagazzinare l’energia necessaria al movimento del veicolo Partiamo dall’inizio dunque: le batterie delle auto elettriche di fatto assolvono la stessa funzione di un serbatoio di combustibile, ovvero quella di immagazzinare l’energia necessariaalmovimentodelveicolo.Gliaspetti in comune tra tradizione e innovazione però si fermano qui, dato che le batterie delle auto a trazione ibrido-elettrica sono decisamente molto più complesse ed interessanti. Tra le molte tecnologie di alimentazione allo studio, ad oggi quella dominante, grazie all’elevata capacità di accumulare energia in piccoli volumi e peso, è quella rappresentata dagli accumulatori agli ioni di litio: tuttavia, le diverse caratteristiche esistenti rispetto alle batterie della precedente generazione portano con sé nuovi rischi e criticità che richiedono un’attenta analisi e valutazione rispetto alle misure di prevenzione e protezione da adottare da parte degli operatori del settore. Basti pensare che sempre più veicoli EV ed ibridi, ad esempio, utilizzano non solamente celle al litio nella batterie di trazione, ma anche una batteria "domestica" di servizio in sostituzione di quelle tradizionali (più economiche e pesanti) al piombo. Questa crescente tendenza da parte dei maggiori player dell’automotive - in un contesto ancora oggettivamente poco maturo in materia, specialmente durante la gestione del fine vita di questi dispositivi - causa spesso notevoli difficoltà già dall’identificazione della natura stessa della tecnologia, esponendo
  • 4. Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile 110 come, ad esempio, la grafite o più spesso un mix di metalli, tra cui litio, manganese, alluminio e cobalto. Questa struttura si trova, dunque, immersa all’interno di un elettrolita, una sostanza abbastanza critica specialmente per la salute poiché spesso di natura tossica a breve e lungo termine (sono quasi tutti formati da composti del fluoro) ed infiammabile, causa dei famosi incendidiquestotipodidispositivi.L’elettrolita è tuttavia un elemento indispensabile poiché consente agli ioni di litio presenti sul catodo di spostarsi liberamente tra gli elettrodi generando un’elevatissima corrente di carica e scarica in tempi molto brevi rispetto ad altri accumulatori. Tuttavia, oltre alle caratteristiche che le rendono estremamente funzionali e diffuse sul mercato, queste batterie possiedono una instabilità intrinseca per cui possono dare origine ad incendi o, comunque, diventare improvvisamente instabili specialmente se soggette ad abuso meccanico, elettrico o termico. Basti pensare che persino un disallineamento di pochi micron tra il separatore e gli elettrodi può essere sufficiente per far partire un cortocircuito interno, il quale può provocare inevitabilmente un violento surriscaldamento innescando il famigerato fenomeno della fuga termica. Il così detto “Thermal Runway” rappresenta il principale rischio di questa tecnologia, poiché causa incendi non graduali ed imprevedibili i cui tempi di reazione richiesti non sempre sono gestiti con consapevolezza da parte degli operatori. Questo surriscaldamento logaritmico della temperatura è irreversibile, tant’è che superato il punto di non ritorno si aprono solamente due scenari: l’incendio attraverso l’emissione di fiamme a getto oppure l’esplosione della batteria. LA GESTIONE E LO STOCCAGGIO Lo stoccaggio diviene, quindi, un elemento di fondamentale importanza nella gestione di queste batterie poiché, al fine di evitare di provocarne l’instabilità, la progettazione e la realizzazione dello stesso deve necessariamente tenere conto di alcune caratteristiche specifiche. Ovviamente, il potenziale di rischio è legato non solo alla quantità energetica della batteria stoccata, ma anche al numero complessivo di quelle presenti nell’area d’interesse. Gli attori coinvolti sono molteplici ed interessano tutta la filiera dai produttori, passando dai trasportatori/distributori sino ai rivenditori e gli utilizzatori finali. Altro aspetto da considerare è la tipologia di stoccaggio presente, poiché quello attivo (quando le batterie sono sottoposte a cicli di carica e scarica), come nel caso dei locali di ricarica dei veicoli, è profondamente diverso dallo stoccaggio passivo come, ad esempio, avviene
  • 5. Luciano Manuel Carriero 111 nei depositi temporanei presso i rivenditori. Alcuni aspetti da considerare sono sicuramente i seguenti: ƒ la gestione degli spazi e la tenuta strutturale, ponendo particolare attenzione alla progettazione e realizzazione delle compartimentazioni; ƒ la gestione della climatizzazione: in linea generale le temperature dovrebbero restare tra i 10°C ed i 40°C, per evitare shock termici derivanti da eccessivo raffreddamento o riscaldamento; ƒ la gestione delle vibrazioni e del trasporto, poiché è importante fare attenzione ad eventuali deformazioni meccaniche che sono tra le principali cause della fuga termica descritta precedentemente; ƒ la gestione del rischio elettrico per gli operatori: pensiamo al comparto dei meccanici manutentori e degli autodemolitori, che lavoreranno sempre di più su veicoli con batteria che raggiungeranno anche le 800 volt; ƒ la gestione del rischio incendio e tutte le implicazioni correlate alle misure di prevenzione e protezione connesse partendo, ovviamente, dal calcolo del carico di incendio; ƒ la gestione del rischio chimico derivato dall’emissione, in caso di incidente, di sostanze e composti chimici contenuti nell’elettrolita in evaporazione durante la combustione interna; ƒ la gestione della sensoristica e dei contenitori di emergenza per l’isolamento; ƒ l’identificazione e la scelta dei DPI. La conoscenza delle specificità della tecnologia utilizzata diventa, allora, un aspetto strategico quando si deve allestire un nuovo spazio o riconvertirne uno già utilizzato per accumulatori di altro tipo. La vastissima famiglia delle batterie a litio raggruppa, infatti, una quantità di caratteristiche molto diverse tra loro in funzione della chimica adottata dal produttore: per questo, le misure da adottare devono essere inevitabilmente cucite su misura. È utile, infine, ricordare come queste batterie siano considerate a livello internazionale quali “merci pericolose” e, pertanto, siano sottoposte alle norme applicabili al trasporto lungo il loro intero ciclo di vita. DOMARE L’INCENDIO Poiché l’incendio del litio si origina all’interno, quando le misure di prevenzione vengono meno l’aspetto cruciale nella gestione dell’evento incendiario diventa evitarne la propagazione, piuttosto che concentrarsi sullo spegnimento. Come sottolineato anche da un prezioso documento in materia sviluppato dai Vigili del Fuoco in collaborazione, tra gli altri, con ENEA e Cobat, le occasioni di incendio si sono osservate specialmente durante le fasi di ricarica rapida dei veicoli EV, coinvolgendo ovviamente anche le colonnine di ricarica dell’impianto elettrico. Inoltre, la rapida affermazione della micro- mobilità nelle abitudini di spostamento dei cittadini (bicilette, monopattini ecc..), porta inevitabilmente ad interrogarsi, non solo per il segmento B2B, ma anche per gli utilizzatori domestici, su come effettivamente affrontare questo potenziale rischio. Il potenziale di rischio è legato non solo alla quantità energetica della batteria stoccata, ma anche al numero complessivo di quelle presenti nell’area d’interesse Purtroppo, ci troviamo nella situazione in cui l’affermazione della tecnologia del litio in questi veicoli è arrivata molto prima rispetto alle soluzioni estinguenti. Attualmente, nel mercato vi è una proposta notevole di sistemi antincendio specifici, anche se è doveroso ricordare come non esistano effettivamente test ufficiali per l’omologazione degli estintori per questo tipo di tecnologia. Ogni produttore svolge le proprie analisi valutative stabilendo l’adeguatezza allo scopo del prodotto e
  • 6. Le sfide health&safety del litio nella mobilità sostenibile 112 fornendo dei sistemi la cui efficacia varia notevolmente da un dispositivo all’altro. Sicuramente, possiamo affermare che le tecnologie ad oggi omologate (acqua, polvere, schiuma e CO2) non sono assolutamente efficaci e possono, anzi, divenire fonte di ulteriori rischi, anche per l’ambiente, se non utilizzate correttamente. PER CONCLUDERE, DA DOVE INIZIARE Vi sono, dunque, un’eterogenea quantità di fattori diversi e criticità che ci obbligano ad affrontare il tema in maniera integrata e adeguata a ogni contesto e tecnologia. In quest’ottica, la formazione diventa l’elemento fondamentale che può consentire alle organizzazioni di adottare delle corrette procedure e verificare che siano specifiche e che seguano ogni singolo flusso, affinché si eviti di spostare eventuali problematiche da un processo all’altro. La valutazione dei rischi dedicata, infine, ricopre il documento che unisce tutti i puntini descritti, consentendo all’azienda e ai Responsabili dei servizi di prevenzione e protezione di gestire correttamente tutte le implicazioni possibili derivanti dal litio. Diventa urgente, quindi, conciliare una mobilità sostenibile ambientalmente con una modalità di trasporto che tenga conto anche delle implicazioni nella sua dimensione sociale, ovvero quella della salute e sicurezza, affinché tecnologia ed innovazione possano effettivamente supportare una transizione ecologica giusta ed efficace.