Sono diventate operative da pochi giorni le misure per la patrimonializzazione delle PMI, introdotte dal DL Rilancio, aventi l’obiettivo di sostenere le imprese che necessitano di un aumento di capitale per fronteggiare le difficoltà determinate dall’emergenza Covid.
Il decreto prevede incentivi sotto forma di credito d’imposta per gli aumenti di capitale effettuati dalle imprese e la creazione del “Fondo Patrimonio PMI” per il co-investimento da parte dello Stato, che potrà contare su una dotazione iniziale di 4 miliardi e che verrà gestito da Invitalia.
I professionisti di Studio BNC sono a disposizione dei propri clienti per chiarimenti e approfondimenti in merito alle nuove misure introdotte.
2. Decreto Rilancio
Il Decreto Rilancio è intervenuto sul tessuto economico-produttivo dell’Italia attraverso misure ad hoc pensate per
sostenere le piccole, medie e grandi imprese nel percorso di superamento della crisi innescata dalla pandemia del
Covid-19.
Questo obiettivo è perseguito attraverso un completo e articolato piano di misure che garantiscono aiuti e liquidità alle
imprese, sostegno ai lavoratori, agevolazioni fiscali e previdenziali differenziate sulla base delle diverse esigenze delle
imprese italiane.
Nello specifico, il Decreto Rilancio, oltre a intervenire in via generalizzata con misure quali l’estensione della cassa
integrazione, il rinvio dei versamenti e degli adempimenti, l’azzeramento degli oneri di sistema per le bollette, il
pagamento dei crediti vantati con la P.A. e il credito d’imposta per l’adeguamento degli ambienti di lavoro e per la
sanificazione e l’acquisto dei dispositivi di protezione, prevede ulteriori misure differenziate sulla base del fatturato delle
imprese.
Sostegno alla patrimonializzazione delle PMI
3. Decreto Rilancio
Si tratta, in particolare, delle seguenti misure:
• contributi a fondo perduto per le imprese con ricavi fino a 5 milioni di euro;
• rafforzamento patrimoniale per le imprese con ricavi compresi tra i 5 ed i 50 milioni di euro
• sostegno alla ricapitalizzazione attraverso il patrimonio destinato di Cassa Depositi e Prestiti per le imprese con
fatturato superiore a 50 milioni di euro.
Sostegno alla patrimonializzazione delle PMI
4. Decreto Rilancio - art. 26
Misure:
• Credito d’imposta in favore degli investitori che effettuano conferimenti in denaro
• Credito d’imposta in favore della società ricapitalizzata
Misure autorizzate nell’ambito del Temporary framework Covid-19, con la Decisione della Commissione Europea SA.57289
(2020/N) del 31 luglio 2020
• Limite massimo agevolazione: 800.000 euro
Decreto attuativo del Ministro dell’Economia e delle Finanze del 10 agosto 2020
Aspetti procedurali:
• Tetto di spesa di 2 miliardi di euro
• Preventiva istanza all’Agenzia delle entrate ai fini del rispetto del limite di spesa
• Riconoscimento dei crediti secondo l’ordine di presentazione
Incentivi fiscali per il rafforzamento patrimoniale per le imprese con ricavi compresi tra 5-50
milioni di euro
5. Decreto Rilancio - art. 26, comma 4
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 20% del conferimento
Beneficiari diretti: persone fisiche e giuridiche che effettuano conferimenti in denaro
Esclusioni: i) banche, assicurazioni e holding; ii) società del gruppo
Requisiti:
• Conferimenti, a titolo di capitale sociale o riserva da sovrapprezzo, effettuati entro il 31/12/2020 (max 2 milioni di euro)
• Mantenimento della partecipazione fino al 31 dicembre 2023
• Divieto di distribuzione di riserve di qualsiasi tipo prima del 31 dicembre 2023
Conferitaria:
• Società con ricavi 2019 compresi tra 5 e 50 milioni di euro (riferiti al gruppo), diverse da banche, assicurazioni e holding
• Riduzione dei ricavi conseguiti nei mesi di marzo e aprile 2020 di almeno il 33% rispetto ai ricavi dell’analogo periodo
dell’anno precedente (riferiti al gruppo)
Credito d’imposta in favore degli investitori che effettuano conferimenti in denaro
6. Decreto Rilancio - art. 26, comma 8
Il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 50% delle perdite eccedenti il 10% del patrimonio netto, al lordo delle
perdite stesse, fino a concorrenza del 30% dell’aumento di capitale.
Beneficiari diretti: società conferitarie
Esclusioni: banche, assicurazioni e holding
Requisiti:
• Società con ricavi nel 2019 compresi tra 5 e 50 milioni di euro (riferiti al gruppo)
• Riduzione dei ricavi conseguiti nei mesi di marzo e aprile 2020 di almeno il 33% rispetto ai ricavi dell’analogo periodo
dell’anno precedente (riferiti al gruppo)
• Divieto di distribuzione di riserve di qualsiasi tipo prima del 1 gennaio 2024
Credito d’imposta in favore della società ricapitalizzata
7. Decreto Rilancio
Il Fondo Patrimonio PMI è rivolto alle imprese che decidono di investire sul proprio rilancio e “opera” attraverso l’acquisto
di obbligazioni o titoli di debito emessi da imprese che hanno effettuato, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale
pari ad almeno 250.000 euro.
L’ammontare massimo dei titoli sottoscritti è commisurato al minore tra:
• tre volte l’ammontare dell’aumento del capitale eseguito
• il 12,5% del fatturato 2019
È prevista una premialità se la società raggiunge uno o più obiettivi (riduzione del 5% del valore di rimborso per ciascun
obiettivo raggiunto).
Promosso dal Ministero dell’Economia, il fondo ha una dotazione di 4 miliardi di euro. L’acquisto dei titoli deve avvenire
entro il termine del 31 dicembre 2020.
FONDO PATRIMONIO PMI
8. Decreto Rilancio
Il Fondo è destinato alle società per azioni, società in accomandita per azioni, società a responsabilità limitata (anche
semplificata), società cooperative, società europee e società cooperative europee aventi sede legale in Italia.
Sono escluse le società o cooperative che operano nei settori bancario, finanziario e assicurativo.
Non è prevista una valutazione del merito creditizio.
FONDO PATRIMONIO PMI
9. Decreto Rilancio
Il rimborso del prestito dovrà avvenire entro 6 anni.
E’ prevista la facoltà di rimborso anticipato dopo 3 anni.
La società pagherà interessi annuali pari a 1,75% per il primo anno; 2% per il secondo e terzo anno e 2,5% per i restanti
tre anni.
Gli interessi matureranno e saranno corrisposti con cadenza annuale. Su richiesta gli stessi potranno essere capitalizzati
e corrisposti in un’unica soluzione alla scadenza.
La società, fino al rimborso integrale del finanziamento, dovrà fornire ogni 3 mesi un rendiconto periodico per attestare il
rispetto delle condizioni e degli impegni assunti.
FONDO PATRIMONIO PMI
10. Decreto Rilancio
Le società devono:
avere un ammontare di ricavi nell’esercizio 2019 compreso tra i 10 ed i 50 milioni di euro e meno di 250 dipendenti
aver subito, a causa della pandemia da Covid-19, una riduzione complessiva dei ricavi nei mesi di marzo e aprile 2020
pari ad almeno il 33% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente
aver deliberato ed eseguito, dopo il 19 maggio 2020, un aumento di capitale a pagamento pari ad almeno 250.000
euro
aver emesso un’obbligazione o un altro titolo di debito con determinate caratteristiche
non risultare, al 31 dicembre 2019, impresa in difficoltà ai sensi della normativa comunitaria
FONDO PATRIMONIO PMI