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La sintassi della frase semplice
parte seconda
Il soggetto della frase
⚫ Eccezione fatta per i verbi
impersonali, il primo argomento di
ogni verbo è il soggetto.
⚫ Il soggetto può indicare: chi compie
l'azione, chi la subisce, la cosa che
provoca un fatto, la persona,
animale o cosa cui accade
qualcosa, che si trova in un
determinato stato, che ha certe
caratteristiche, che è in rapporti
con altre.
⚫ Tra soggetto e verbo, oltre al
legame logico, esiste la
concordanza morfologica: il gatto
miagola, i gatti miagolano.
⚫ Le parole usate come soggetto
possono essere sintagmi nominali,
parole sostantivate, pronomi e
intere frasi.
⚫ Il gruppo del soggetto è un
sintagma nominale complesso
formato dal soggetto stesso più
altri elementi: una ragazza dai
capelli biondi passeggiava col suo
cane pechinese.
⚫ Nella lingua italiana il soggetto è
spesso sottinteso (quando la
desinenza verbale basta ad
indivuarlo): arriveremo presto.
⚫ A volte, il soggetto può essere
indeterminato (hanno suonato alla
porta) o del tutto assente (forme
impersonali).
La punteggiatura
⚫ Lo stretto legame tra soggetto e
verbo determina una fondamentale
regola di punteggiatura: tra
soggetto e verbo non si mette
mai la virgola.
⚫ Quando tra soggetto e verbo ci
sono altri elementi, o un'intera
frase, questi possono (e talvolta
devono) essere racchiusi tra due
virgole, che funzionano come
parentesi. Si commette errore se si
mette una sola virgola invece di
due: Paola, la sorella di Luciana,
lavora presso una profumeria.
⚫ Attenzione a non confondere il
soggetto con il cosiddetto
vocativo, che è separato dalla
frase con virgole o con il punto
esclamativo: Musa, raccontami l'ira
funesta del Pelide Achille.
Il predicato
⚫ Il sintagma costituito dal verbo è
detto predicato.
⚫ Ci sono due tipi di predicato:
⚫ IL PREDICATO VERBALE,
costituito da un verbo predicativo in
forma attiva, passiva o riflessiva
(Silvia gioca a pallavolo);
⚫ IL PREDICATO NOMINALE,
costituito dal verbo essere o da un
verbo copulativo + nome o
aggettivo (Silvia è simpatica).
⚫ Quando il predicato nominale è
formato da un verbo copulativo+
nome o aggettivo, la parte
nominale del predicato è detta
complemento predicativo del
soggetto: Mario è diventato un
bravo medico.
⚫ I predicati nominali possono
indicare una qualità del soggetto,
una condizione, una categoria:
Luca è generoso, Marco è triste,
Giovanni è uno studente.
⚫ Il predicato nominale concorda col
soggetto nel numero e nel genere: I
miei compagni sono simpatici.
⚫ Le frasi prive di predicato sono
dette frasi nominali: Fine dei
mondiali per l'Italia.
Il complemento oggetto e il complemento
predicativo dell'oggetto
⚫ Il complemento oggetto indica la
persona, l'animale o la cosa su
cui ricade direttamente l'azione
espressa da un verbo
predicativo, più precisamente da
un verbo transitivo attivo.
⚫ Esso può essere costituito da un
nome, da un pronome atono o
tonico, da un pronome relativo:
Indosserò una gonna; guardami; il
ragazzo che ho visto è il fratello di
Giorgia.
⚫ Il complemento predicativo
dell'oggetto è un aggettivo o un
sostantivo che dipende dal
predicato e, attraverso di esso,
si riferisce all'oggetto: Abbiamo
eletto Guido rappresentate di
classe.
⚫ Esso è retto da verbi appellativi,
elettivi, estimativi ed effettivi nella
forma attiva: chiamare, nominare,
eleggere, considerare, definire...
⚫ Attenzione a non confondere il
complemento predicativo
dell'oggetto: Narciso si trovava
bellissimo, con il complemento
oggetto+ attributo: Cappuccetto
Rosso visitò la nonna ammalata.
Il complemento d'agente, di causa efficiente, di
termine
⚫ Il complemento d'agente è un
sintagma preposizionale
preceduta dalla preposizione da
o da parte di, che indica da parte
di chi è compiuta l'azione
espressa da un verbo passivo:
“Nabucco” è un'opera composta da
Giuseppe Verdi.
⚫ Quando l'agente è una cosa, un
animale, un fenomeno, viene
definito complemento di causa
efficiente: L'albero fu colpito da un
fulmine.
⚫ Il complemento di termine è
introdotto dalla preposizione a e
indica la persona o la cosa cui
l'azione è diretta, la sua
destinazione, il suo termine: Ho
scritto una lettera al direttore.
⚫ Importante: non confondere il
complemento di termine con i
complementi di vantaggio e
svantaggio, che indicano i
destinatari di un beneficio o di un
danno: Il fumo nuove gravemente
alla salute; la pioggia giova
all'agricoltura.

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  • 1. La sintassi della frase semplice parte seconda
  • 2. Il soggetto della frase ⚫ Eccezione fatta per i verbi impersonali, il primo argomento di ogni verbo è il soggetto. ⚫ Il soggetto può indicare: chi compie l'azione, chi la subisce, la cosa che provoca un fatto, la persona, animale o cosa cui accade qualcosa, che si trova in un determinato stato, che ha certe caratteristiche, che è in rapporti con altre. ⚫ Tra soggetto e verbo, oltre al legame logico, esiste la concordanza morfologica: il gatto miagola, i gatti miagolano. ⚫ Le parole usate come soggetto possono essere sintagmi nominali, parole sostantivate, pronomi e intere frasi. ⚫ Il gruppo del soggetto è un sintagma nominale complesso formato dal soggetto stesso più altri elementi: una ragazza dai capelli biondi passeggiava col suo cane pechinese. ⚫ Nella lingua italiana il soggetto è spesso sottinteso (quando la desinenza verbale basta ad indivuarlo): arriveremo presto. ⚫ A volte, il soggetto può essere indeterminato (hanno suonato alla porta) o del tutto assente (forme impersonali).
  • 3. La punteggiatura ⚫ Lo stretto legame tra soggetto e verbo determina una fondamentale regola di punteggiatura: tra soggetto e verbo non si mette mai la virgola. ⚫ Quando tra soggetto e verbo ci sono altri elementi, o un'intera frase, questi possono (e talvolta devono) essere racchiusi tra due virgole, che funzionano come parentesi. Si commette errore se si mette una sola virgola invece di due: Paola, la sorella di Luciana, lavora presso una profumeria. ⚫ Attenzione a non confondere il soggetto con il cosiddetto vocativo, che è separato dalla frase con virgole o con il punto esclamativo: Musa, raccontami l'ira funesta del Pelide Achille.
  • 4. Il predicato ⚫ Il sintagma costituito dal verbo è detto predicato. ⚫ Ci sono due tipi di predicato: ⚫ IL PREDICATO VERBALE, costituito da un verbo predicativo in forma attiva, passiva o riflessiva (Silvia gioca a pallavolo); ⚫ IL PREDICATO NOMINALE, costituito dal verbo essere o da un verbo copulativo + nome o aggettivo (Silvia è simpatica). ⚫ Quando il predicato nominale è formato da un verbo copulativo+ nome o aggettivo, la parte nominale del predicato è detta complemento predicativo del soggetto: Mario è diventato un bravo medico. ⚫ I predicati nominali possono indicare una qualità del soggetto, una condizione, una categoria: Luca è generoso, Marco è triste, Giovanni è uno studente. ⚫ Il predicato nominale concorda col soggetto nel numero e nel genere: I miei compagni sono simpatici. ⚫ Le frasi prive di predicato sono dette frasi nominali: Fine dei mondiali per l'Italia.
  • 5. Il complemento oggetto e il complemento predicativo dell'oggetto ⚫ Il complemento oggetto indica la persona, l'animale o la cosa su cui ricade direttamente l'azione espressa da un verbo predicativo, più precisamente da un verbo transitivo attivo. ⚫ Esso può essere costituito da un nome, da un pronome atono o tonico, da un pronome relativo: Indosserò una gonna; guardami; il ragazzo che ho visto è il fratello di Giorgia. ⚫ Il complemento predicativo dell'oggetto è un aggettivo o un sostantivo che dipende dal predicato e, attraverso di esso, si riferisce all'oggetto: Abbiamo eletto Guido rappresentate di classe. ⚫ Esso è retto da verbi appellativi, elettivi, estimativi ed effettivi nella forma attiva: chiamare, nominare, eleggere, considerare, definire... ⚫ Attenzione a non confondere il complemento predicativo dell'oggetto: Narciso si trovava bellissimo, con il complemento oggetto+ attributo: Cappuccetto Rosso visitò la nonna ammalata.
  • 6. Il complemento d'agente, di causa efficiente, di termine ⚫ Il complemento d'agente è un sintagma preposizionale preceduta dalla preposizione da o da parte di, che indica da parte di chi è compiuta l'azione espressa da un verbo passivo: “Nabucco” è un'opera composta da Giuseppe Verdi. ⚫ Quando l'agente è una cosa, un animale, un fenomeno, viene definito complemento di causa efficiente: L'albero fu colpito da un fulmine. ⚫ Il complemento di termine è introdotto dalla preposizione a e indica la persona o la cosa cui l'azione è diretta, la sua destinazione, il suo termine: Ho scritto una lettera al direttore. ⚫ Importante: non confondere il complemento di termine con i complementi di vantaggio e svantaggio, che indicano i destinatari di un beneficio o di un danno: Il fumo nuove gravemente alla salute; la pioggia giova all'agricoltura.