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DDDDoooottttttttoooo FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccoooo CCCCoooonnnnssssuuuullllttttiiiinnnngggg GGGGrrrreeeeeeeennnn 
L’aaaarrrrtttteeee ddddeeeellll VVVVeeeerrrrddddeeee
Servizio di consulenza e assistenza SSSeeerrrvvviiizzziiiooo dddiii cccooonnnsssuuullleeennnzzzaaa eee aaassssssiiisssttteeennnzzzaaa aaaallll vvvveeeerrrrddddeeee.... SSSSttttuuuuddddiiiioooo ddddeeeellllllllaaaa bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttàààà eeee eeeeccccoooo--ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttàààà aaaammmmbbbbiiiieeeennnnttttaaaalllleeee.... 
CCCCoooonnnnssssuuuullllttttaaaannnnccccyyyy aaaannnndddd aaaassssssssiiiissssttttaaaannnncccceeee ffffoooorrrr tttthhhheeee ggggrrrreeeeeeeennnn.... SSSSttttuuuuddddyyyy ooooffff bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttyyyy aaaannnndddd aaaammmmbbbbiiiieeeennnntttt eeeeccccoooo-ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttyyyy 
Primo studio Italiano che utilizza il metodo Statunitense, Inglese, Irlandese e Giapponese delle prestazioni che ritroverà espresse. 
È da 31 anni che mi occupo di Impianti Sportivi, prati e di consulenza e assistenza sulla costruzione e manutenzione degli stessi. Specializzato nel 
settore dei campi da calcio, campi da golf, rugby, aree verdi pubbliche e private, piste di volo, campi da tennis, ippodromi, vigneti e bordi 
stradali riconosciuto internazionale, nella consulenza e assistenza. Tutti lavori a cui presto la consulenza vengono realizzati da addetti 
specializzati presenti presso l'azienda o l'ente che richiede il servizio o da aziende che operano da anni in questo campo, garantendo ed 
applicando tutte le normative vigenti nel paese in cui si opera, e garantisco il risultato in prima persona. 
La mia forza è il fatto di poter collaborare con circa 10 Università dal 1983, sia in Italia che all’estero e con le maggiori Aziende produttrici di 
materia prima ( semi, concimi,terricci,trattamenti, impianti di irrigazione) nonchè con alcune aziende tecniche che forniscono scarpette e 
palloni, parte da non sottovalutare per l’incolumità dello sportivo [(nel ipotesi dei campi da calcio) ( per valutare i tipi di interventi da 
effettuare prima degli incontri tipo di taglio erba , eventuale carotatura fori a mq, sabbiatura etc)]. La collaborazione con le maggiori 
Università mi consente di decidere le essenze,distinguendole non solo per specie ma anche per varietà, le concimazioni ,l’irrigazione ed 
altri interventi più adatti ad ogni ambito in cui opero, prendendo in considerazione molteplici fattori,fondo,temperatura etc.Questa 
possibilità di collaborazione mi garantisce, quasi settimanalmente, di conoscere tutte le novità riguardanti le nuove ricerche ed i risultati 
delle stesse, sia in essere e che terminate e le prove in campo che vengono effettuate. 
Non mi sto a dilungare nella presentazione, La pongo a conoscenza di tre tecniche che permettono un risparmio economico dal 30% al 70% ,ci 
sono ovviamente opportunità diversificate per tipologia di intervento da effettuare disponibili il tutto senza che la qualità del lavoro ne 
risulti di scarsa qualità all’opposto ne guadagna avendo un ottimo risparmio economico ed un minore impatto ambientale: 
1. Irrigare prati nelle ore più calde della giornata. Questa tecnica permette un risparmio di concimazione pari al 30% ed un risparmio d’acqua 
che può arrivare al 70%, previo valutazione del terreno. 
2. Nei prati dove è presente l’impianto di riscaldamento utilizzando circa 70 kg di concime per l’intero campo da calcio in questo esempio, 
si può ridurre la temperatura delle serpentine fino a 5 C°. 
3. Possibilità di effettuare solo 4 tagli del manto erboso anno. 
Tutte le valutazioni vanno ovviamente ponderate in loco in quanto le variabili sono centinaia. 
Avrei piacere poterLa incontrare personalmente per esporre le mie conoscenze, farLe valutate i lavori effettuati, le schede su cui opero e 
le referenze. 
Membro AIS (Assosementi) non rinnovabile per termine mandati 
Membro ESA ( European Seed Association) non rinnovabile per termine mandati 
Membro ISF (International Seed Federation) non rinnovabile per termine mandati 
Di seguito i servizi forniti.
SSSSeeeerrrrvvvviiiizzzziiii ffffoooorrrrnnnniiiittttiiii ddddaaaallllllllaaaa 
DDDDoooottttttttoooo FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccoooo CCCCoooonnnnssssuuuullllttttiiiinnnngggg GGGGrrrreeeeeeeennnn 
SSSSeeeerrrrvvvviiiizzzziiiioooo ddddiiii ccccoooonnnnssssuuuulllleeeennnnzzzzaaaa eeee aaaassssssssiiiisssstttteeeennnnzzzzaaaa aaaallll vvvveeeerrrrddddeeee.... SSSSttttuuuuddddiiiioooo ddddeeeellllllllaaaa bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttàààà eeee eeeeccccoooo--ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttàààà aaaammmmbbbbiiiieeeennnnttttaaaalllleeee.... 
CCCCoooonnnnssssuuuullllttttaaaannnnccccyyyy aaaannnndddd aaaassssssssiiiissssttttaaaannnncccceeee ffffoooorrrr tttthhhheeee ggggrrrreeeeeeeennnn.... SSSSttttuuuuddddyyyy ooooffff bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttyyyy aaaannnndddd aaaammmmbbbbiiiieeeennnntttt eeeeccccoooo-ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttyyyy 
• VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee iiiimmmmppppaaaattttttttoooo aaaammmmbbbbiiiieeeennnnttttaaaalllleeee biodiversità,eco-compatibilità 
• VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee aaaaggggrrrroooonnnnoooommmmiiiiccccoooo ssssppppoooorrrrttttiiiivvvvoooo ssssuuuullll tttteeeerrrrrrrreeeennnnoooo 
• VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee ddddeeeelllllllleeee tttteeeeccccnnnniiiicccchhhheeee ccccoooossssttttrrrruuuuttttttttiiiivvvveeee 
• VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee eeee ssssuuuuppppppppoooorrrrttttoooo aaaappppppppaaaallllttttiiii comuni,enti,architetti e paesaggisti 
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• SSSSeeeelllleeeezzzziiiioooonnnneeee ddddeeeelllllllleeee ssssppppeeeecccciiiieeee più adatte per ambiente ed uso 
• SSSSuuuuppppppppoooorrrrttttoooo aaaarrrrcccchhhhiiiitttteeeettttttttiiii eeee ppppaaaaeeeessssaaaaggggggggiiiissssttttiiii 
• IIIIssssttttrrrruuuuzzzziiiioooonnnneeee PPPPeeeerrrrssssoooonnnnaaaalllleeee 
• VVVVeeeerrrrddddeeee PPPPuuuubbbbbbbblllliiiiccccoooo eeee pppprrrriiiivvvvaaaattttoooo comuni,enti,architetti e paesaggisti 
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• CCCCaaaammmmppppiiii ddddaaaa GGGGoooollllffff 
• RRRRuuuuggggbbbbyyyy 
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• HHHHoooocccckkkkeeeeyyyy pppprrrraaaattttoooo 
• CCCCrrrriiiicccckkkkeeeetttt 
• VVVViiiiggggnnnneeeettttiiii iiiinnnneeeerrrrbbbbiiiimmmmeeeennnnttttoooo per favorire ‘l aumento di flavonoli e antociani 
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• SSSSeeeemmmmiiiinnnnaaaa aaaallll aaaappppeeeerrrrttttoooo con scelta delle essenze più adatte per ambiente ed uso 
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mmmmiiiigggglllliiiioooorrrraaaammmmeeeennnnttttoooo ggggeeeennnneeeettttiiiiccccoooo....
PER OTTENERE QUESTO
CAMPIONATURA ED 
ANALISI
IRRIGAZIONE 
Tipi di terreno 
Sabbia 
Terriccio sabbioso 
Terriccio 
Terriccio limoso 
Terriccio argilloso 
Argilla 
Infiltrazione 
CM all’ora 
5,080 centimetri 
2,540 centimetri 
1,270 centimetri 
1,016 centimetri 
0,762 centimetri 
0,508 centimetri 
Tempo per 2,54 cm 
Per impregnarsi dentro 
0,5 ore 
1,0 ore 
2,0 ore 
2,25 ore 
3,3 ore 
5,0 ore
CONCIMAZIONI
ARIEGGIATURA E 
CAROTATURA
TAGLIO
DRENAGGIO
Controllo computerizzato 
scelta essenze 
concimazione 
irrigazione
Impianti di Golf 
Il golf è uno sport disciplinato da numerose regole, apparentemente complicate: dovendo prevedere varie situazioni di gioco, su cui influiscono morfologia dei campi, situazioni ambientali, 
vantaggi assegnati ai giocatori (i cosiddetti handicap), materiali a disposizione, tipi di competizione, le regole del golf sono aggiornate e pubblicate con cadenza quadriennale a cura degli enti 
preposti (Governing Body): per l'Europa è il Royal & Ancient Golf Club of St. Andrews (R&A), in Scozia; per gli Stati Uniti e Messico la United States Golf Association (USGA). 
Il golf è uno dei pochi sport a non avere un campo di gioco standardizzato: ogni campo nel mondo è diverso nelle sue caratteristiche anche se alcuni elementi si trovano ovunque. Un campo da 
golf può essere situato su grandi aree in pianura, in collina, in montagna o in qualsiasi luogo dove vi siano ampi spazi verdi, e comprende generalmente uno o più percorsi di 9 o 18 buche, 
ciascuna con il suo tee posto ad una distanza che varia, tipicamente, tra 100 e 550 metri dalla buca. Il percorso è composto da tutta l'area di gioco (ostacoli naturali inclusi) a esclusione della zona 
di partenza e di quella della buca. L'area di partenza (o tee), di solito pianeggiante e con l'erba ben rasata, corrisponde al punto di inizio di ogni singola buca. Il percorso che va dal tee alla buca è 
contraddistinto da varie tipologie di superfici, come il fairway (dall'inglese "la via buona") che è una striscia di prato rasato fiancheggiata ai lati da fasce di erba gradatamente più alta, anche non 
tagliata, ossia il rough (dall'inglese "cattivo", "ruvido" o anche "non buono"); inoltre vi possono essere ostacoli di vario tipo per rendere più difficile raggiungere la buca: alberi, fosse riempite di 
sabbia (Bunkers), avvallamenti, torrenti, specchi d'acqua naturali o artificiali. La buca è contrassegnata da una bandierina, per essere facilmente individuabile da lontano, e circondata da una zona 
più o meno ampia di prato particolarmente liscio e curato con erba tagliata molto corta (Green) 
Ad ogni buca è assegnato un "numero di colpi previsto" chiamato par: si tratta del numero di colpi che un giocatore scratch, ossia un giocatore ad handicap 0, dovrebbe impiegare per terminare la 
buca. Questo numero dipende dalla lunghezza della buca (vale a dire la distanza dal punto di partenza alla buca) e va generalmente da 3 a 5. Quindi a seconda del suo valore si parla di buche "par 
3", "par 4" o "par 5". La somma dei par delle diverse buche rappresenta il par del campo: per un percorso di 18 buche esso varia tipicamente da 60 a 73, ma i più diffusi sono i par 72. 
IppèIèll aoppuulrlaanntianrraa ta 43abb iuunmcc baaaus drsceiiam lla ucatnoi vgdnahi mdteiurzeoezn a(tpec umh cteteo (drèctiaaoin l(p( ddmi aaienii d 92ci01au 0 ia s liaua 2 ii p124a002l l00min mmae teerroitt rrctiio, ic rlmcaira ces)ano d)tl raodemvo eiv ep enilr toigelf o,eg lssofieslsfinitosaznt aaiins se ttiose plsoiatearsirames aedanonlzovtea rse tcapbo)eb.nse si lro ap igr i2gm5iuo0n /c2go7el0rpe om iln eogtrnrie) ,re iaenlslcocorean a luadn pa carrolilvlipnaoare snoaelllo pg (rrgiemreeone cnino i lnqpuorea dgneutovla eqt iusooenls)o,t opc eeèrrct rpaoorpei pf aodr i l oeannvttvariacnrione a dlaras lil ail plIcpèilm ooiùpurtiaetntpia rnapo rt 5susib ispòu aiocba samirlse rriio revaanallarolreate ia v abanaludcmfcdhaaeieirr,ni wtafttieuanr rryeliauvne andi nrgcoe aog p cpr(oeodrisenaresn iu i ,4bl nab2i l mec0mon efalcipnnghotogée isa opion re5 lodr5fa i0qsair utlmwa egnaesrzeyttoareip ntpcei pionrro cseua sind i)bp i, s iabdleeuroc c4veoae npq dsiiulùi oaeg cnscroetooore lt ppinv oraaes nlpveocii lsùhaitteanif a mtcsrcheeeiel encq ,ptou edelep oèrsi vitplfoe ues oèesr ricri m apopgunoogòdlrtitoouaa ntrrcaragoi vrelsoparia.oere , a i lca l thlpe egrr,irrm eesneoeo ntc icrosahlepte oos c ir ciehrhclaaeo t cniavodla pasme elreacton ob tnueudn clooaa,n . bqtauunoinond aiin pdseiisert mailn epz raaiml. pAor liccmuoonlp,i ong eiboii cspaoatgorn r5ai m pioùlto IIpPln oAp csRasar is 6b6ii lpdeii ù vcoiurlcnoai cd 8ii c0ph3ae lml arae lratir ièl.u;npgoshseizbzilae etrfofevtatirvea u dni au nb uPcaar P6A nRo n6 .d Seveec oensdsoe riel r iengfeorlaiomree nati o4 1d1e llm'UeStrGi. AL ai PBAuRca 6 4 d deevlo pneor ceosrsseoreS tlu Anngdhrie pwiù Hdiil l 6s3u0ll 'Amseitarni eT poeurr qdueal n2t0o0 r5ig sui atrradtata ivnav edci eu nil
Elementi tipici di una buca in un campo da golf: 1- 
Tee di partenza, 2-Ostacolo d'acqua, 3-Rough, 4- 
Fuori Limite, 5-Bunker, 6-Ostacolo d'acqua, 7- 
Fairway, 8-Green, 9-Bandiera, 10-Buca
Impianti di Rugby 
Il recinto di gioco è composto dal campo di gioco e dalle aree di meta. Il campo di gioco non deve mai eccedere i 100 metri in lunghezza tra le linee di meta ed i 70 metri in larghezza. Oltre la 
linea di meta c'è l'area di meta, che deve essere tra i 10 ed i 22 metri di lunghezza, portando la lunghezza totale del campo ad un massimo di 144 metri. La lunghezza e la larghezza dell'area di 
gioco devono essere il più possibile vicine alle dimensioni indicate. 
Il campo di gioco è diviso in due dalla linea (continua) di metà campo, in ciascuna metà campo sono tracciate altre linee parallele alla linea di metà campo: 
•la linea dei 10 metri rispetto quella di metà campo 
•la linea dei 22 metri (continua) rispetto a quella di meta 
•la linea dei 5 metri (tratteggiata) rispetto a quella di meta. 
•la linea di meta (continua) 
•la linea del pallone morto, che indica la fine del recinto di gioco 
Le porte, a forma di "H" si trovano al centro delle linee di meta. La distanza tra i due pali delle porte, di 3,4 metri come altezza minima, deve essere di 5,6 metri. I due pali sono uniti tra di loro da 
una barra trasversale, il lato superiore di tale barra deve essere a 3 metri dal terreno.
Impianti di Baseball 
Il campo di baseball può essere rappresentato approssimativamente come un quarto di cerchio delimitato da due linee perpendicolari, dette linee di foul. Per la sua particolare forma la parte 
racchiusa nel semicerchio di terra rossa è anche detta "diamante". Il regolamento ufficiale della FIBS(Federazione Italiana Baseball Softball) prevede che la dimensione minima del campo sia di 
76,2m (250 piedi). Per i club professionistici e per l'attività senjores in Italia sono previste le seguenti misure minime: 97,53m (320 piedi) per le linee di foul destra e sinistra e 121,92m (400 piedi) 
la distanza tra il punto di convergenza delle linee (casa base) e la recinzione centrale del campo. 
Il terreno esterno, oltre le linee di fallo, è chiamato "territorio foul". 
Le linee di foul proseguono idealmente in maniera infinita. Per questo motivo, giunte al limite esterno del campo, esse si interrompono e sono sostituite da due pali (di lunghezza variabile tra gli 8 
e i 12 metri) ad indicare l'ideale proiezione delle linee. Il terreno esterno al campo, ma all'interno di questa proiezione, è considerato zona valida di battuta. 
Il campo di gioco è suddiviso in un settore interno, chiamato appunto diamante, ed in uno esterno. Il diamante è costituito da un quadrato di lato 27,43 m (90 piedi) ai cui vertici sono poste quattro 
basi. La casa base, o piatto, deve essere di gomma ed avere forma pentagonale e larghezza di 43,18 cm (17 pollici) nella parte rivolta al lanciatore. Il vertice inferiore è posto al punto di 
convergenza delle linee di fallo. Alla destra ed alla sinistra dei lati paralleli del piatto vengono segnati con il gesso anche due rettangoli detti box del battitore. La prima, la seconda e la terza base 
sono sacchetti quadrati di tela o plastica bianca di 38 cm (15 pollici) di lato, fissati saldamente al terreno. In mezzo al diamante, si trova il monte di lancio, un piccolo dosso circolare alla cui 
sommità, 25 cm rispetto al piatto di casa base, viene fissata la pedana del lanciatore costituita da una lastra rettangolare di gomma bianca di 60x15 cm. La distanza tra la punta inferiore del piatto 
di casa base e l'orlo frontale della pedana del lanciatore deve essere di 18,44 m (60 piedi e 6 pollici). A completare l'impianto di gioco nel territorio foul vengono poste le aree riservate ai 
suggeritori della squadra in attacco, ai battitori in attesa del proprio turno di battuta e le panchine delle squadre
Ippodromi 
Le piste per il trotto sono generalmente di forma anulare con superficie in sabbia o (più raramente) altri materiali quali terra battuta o carbone. la misura media (in corda interna) delle piste da 
trotto è solitamente di 800 o 1000 metri. Le piste per il galoppo sono generalmente rivestite da un manto erboso, ed a seconda del tipo di gara al galoppo possono avere forma ovale più o meno 
allungata ed una pista dritta lunga circa 1000 metri.
•parco naturale, area naturale protetta 
•ampio giardino, spesso ad uso pubblico 
oparco cittadino (chiamato anche parco civico, parco urbano, parco pubblico), spazio pubblico di una città 
oparco giochi, spazio pubblico attrezzato per bambini 
ogiardino zoologico o zoo 
•parco di divertimento o parco a tema 
•parco letterario 
Parchi - Giardini
Piste ultraleggeri - aeroporti
Scarpate – Scoline – Cave -Discariche
Grigliati
SU GENTILE CONCESSIONE DEL 
BARCELLONA CALCIO
Prima del trattamento Dopo il trattamento
Campo da Golf Le Mandrie in collaborazione con l’Universita di agraria Torino
Sottovigneti - Sottofrutteti - Uliveti
I NOSTRI CONTROLLI
RICERCA E SVILUPPO
Prato fluorescente 
Espressione di una fusione nifH-GFP in azoto-fissazione A........ sp. 
ceppo BHGN35. Una, la mappa fisica della integrazione nel cromosoma 
di un plasmide pUC18-derivato che trasporta una fusione nifH-GFP. La fusione e 
l'ininterrotto nifHDK sono sotto il controllo di quella originale 
S54-tipo di promotore. 
Sito di restrizione EcoRI. B, Crescita vivo proteina fluorescente verde (GFP) 
fluorescenza delle cellule campionate in diversi punti della curva di crescita 
quando i tassi di fissazione di a..... erano assenti (0 h), bassa (12 h), alto (18 h) o 
cessato in fase stazionaria (38 h, 46 h); per il confronto, epifluorescenza 
micrografie sono state scattate con tempi di esposizione identici 
(5¢-GGAATTCTGATTGATTGA 
GGAGAGTTTCAACATGAGTAAAGGAGAAGAACTT-3¢ ) 
and the 3¢-end (5¢-GGAATTCAATTGGAAGTCTGGACAT 
TT-3¢)
x = 7 and 9. 2n = 18, 28, 32, 36, 48, 54, 64, and 72
coinvolti nello studio della biotecnologia ambientale 
inoltre creazione, sperimentazione, sviluppo, prova, messa in campo di nuove varietà di semi per prato, 
utilizzando nuove metodologie di mantenimento e manutenzione 
Alia, Hayashi, H., Sakamoto, 
Belimov, A. A., Dodd, I. C., Hontzeas, N., Theobald, J. C., Safronova, V. 
I., and Davies, 
Bolognese, 
Cho, S. M., Kang, B. R., Han, S. H., Anderson, A. J., Park, J. Y., Lee, Y. 
H., Cho, B. H., Yang, K. Y., Ryu, C. M., and Kim, Y. C 
Cruz-Ramirez, A., Lopez-Bucio, J., Ramirez-Pimentel, G., Zurita-Silva, 
A., Sanchez-Calderon, L., Ramirez-Chavez, E., Gonzalez-Ortega, E., 
and Herrera-Estrella, L. 
Datko, A. H.,Dotto Francesco C.G, and Mudd, S. H. 
Dotto Francesco C.G,Gaff, D. F 
Glick, B. R. 
Gorham, J. 
Grieve, C. M., 
Hayashi, H., Alia, Mustardy, L., Deshnium, P., Ida, M., and Murata, N. 
Huang, J., Hirji, R., Adam, L., Rozwadowski, K. L., Hammerlindl, J. K., 
Keller, W. A., 
Jones, W, R. G 
Kloepper, J. W., Leong, J., Teintze, M., and Schroth, M. N. 
McNeil, S. D., Nuccio, M. L., Rhodes, D., Shachar-Hill, Y 
McNeil, S. D., Nuccio, M. L., Ziemak, M. J., and Hanson, A. D. 
Moore, T. S. 
Mou, Z., Wang, X., Fu, Z., Dai, Y., Han, C., Ouyang, J., Bao, F., Hu, Y., 
and Li, J.. 
Mudd, S. H., and Datko, A. H. 
Mudd, S. H., and Datko, A. H. 
Nuccio, M. L., Russell, B. L., Nolte, K. D., Rathinasabapathi, B., Gage, D. 
A., and Hanson, A. D. 
Nuccio, M. L., 
Nuccio, M. L., Ziemak, M. J., Henry, S. A., Weretilnyk, E. A 
Ricercatori 
Nyyssola, A., Kerovuo, J., Kaukinen, P., von Weymarn, N., and Reinikainen, 
T. 
Oosterhuis, D. M. 
Porcel, R., and Ruiz-Lozano Rhodes, D., and Hanson, A. D. 
Ryu, C. M., Farag, M. A., Hu, C. H., Reddy, M. S., Wei, H. X., Paré, P. W., 
and Kloepper, J. W.. 
Ryu, C. M., Farag, M. A., Hu, C. H., Reddy, M. S., Kloepper, J. W., and 
Paré, P. W. 
Sakamoto, A., and Murata, 
Sakamoto, A., and Murata, 
Sakamoto, A., Valverde, R., Alia, Chen, T. H., and Murata, N 
Summers, P., and Weretilnyk, E. A.. 
Van Wees, S. C., Van der Ent, S., and Pieterse, C. M. 
Verslues, P. E., and Zhu, J. K 
Waditee, R., Bhuiyan, M. N., Rai, V., Aoki, K., Tanaka, Y., Hibino, T., 
Suzuki, S., Takano, J., Jagendorf, A. T., Takabe, T., and Takabe, T. 
Wang, L. W., and Showalter, A. M. 
Weretilnyk, E. A., Smith, D. D., Wilch, G. A., and Summers 
Yancey, P. H. 
Zeisel, S. H. 
Zeisel, S. H., Blusztajn, J. K 
Zhang, H., Kim, M. S., Krishnamachari, V., Payton, P., Sun, Y., Grimson, 
M., Farag, M. A., Ryu, C. M., Allen, R., Melo, I. S., and Paré, P. W. 
Zhang, H., Kim, M. S., Sun, Y., Dowd, S. E., Shi, H., and Paré, P. W. 
Zhang, H., Xie, X., Kim, M. S., Kornyeyev, D. A., Holaday, S., and Paré, 
P. W. 
Zhu, J. K.
Ricercatori 
coinvolti nello studio del DNA e della sequenza mollecolare 
per la creazione, sperimentazione, sviluppo, prova, messa in campo del prato Fluorescente. 
Arsène, F., Katupitiya, S., Kennedy, I. R., and Elmerich, 
Baldani, J. I., Pot, B., Kirchhof, G., Falsen, E., Baldani, V. L. D., Olivares, 
F. L., Hoste, B., Kersters, K., Hartmann, A., Gillis, M., and. 
Burlage, R. S., Yang, Z. K., and Mehlhorn, T. 
Chalfie, M., Tu, Y., Euskirchen, G., Ward, W. W., and Prasher, D. C. 
Cody, C. W., Prasher, D. C., Westler, W. M., Prendergast, F. G., and 
Ward, W. W. 
Cormack, B. P., Valdivia, R. H., and Falkow, S 
Dotto Francesco C.G 
Coleman Eberl, L., Schulze, R., Ammendola, A., Dotto Francesco C. G, Geisenberger, O., Erhart, R., 
Dotto Francesco C.G ,Sternberg, C., Molin, S., and Amann, R. 
Gage, D. J., Bobo, T., and Long, S. R. 
Gillis, M., Kersters, K., Hoste, B., Janssens, D., Kroppenstedt, R. M., 
Stephan, M. P., Teixeira, K. R. S., Doebereiner, J., and De Ley, J. 
Heim, R., Prasher, D. C., and Tsien, R. Y. 1994. 
Hurek, T., Egener, T., and Reinhold-Hurek, B. 
Hurek, T., Reinhold, B., Fendrik, I., and Niemann, E. G. 
Hurek, T., and Reinhold-Hurek, B. 
Hurek, T., Reinhold-Hurek, B., Turner, G. L., and Bergersen, F. J. 
Hurek, T., Reinhold-Hurek, B., Van Montagu, M., and Kellenberger, E. 
Hurek, T., Van Montagu, M., Kellenberger, E., and Reinhold-Hurek, B. 
Jefferson, R. A., Kavanagh, T. A., and Bevan, M. W. 1987. 
Karg, T., and Reinhold-Hurek, B. 
Kloepper, J. W., and Beauchamp, C. J 
Kremer, L., Baulard, A., Estaquier, J., Poulain-Godefroy, O., and Locht, 
C. 1995. 
Leff, L. G., and Leff, A. A. 
Lima, E., Boddey, R. M., and Döbereiner, J. 
Okon, Y., and Labandera-Gonzalez, C. A. 
Reinhold, B., Hurek, T., and Fendrik, I. 
Reinhold, B., Hurek, T., Niemann, E.-G., and Fendrik, I. 
Reinhold-Hurek, B., Hurek, T., Gillis, M., Hoste, B., Vancanneyt, M., 
Kersters, K., and De Ley, J. 
Sandhu, G. R., and Malik, K. A. 
Tarrand, J. J., Krieg, N. R., and Döbereiner, J. 
Vande Broek, A., Michiels, J., Van Gool, A., 
Webb, C. D., Teleman, A., Gordon, S., Straight, A., Belmont, A., Lin, D.
Nyon 02/07/2014
BIODIVERSITA’- ECO-COMPATIBILITA’ – ECO-SOSTENIBILITA’ – BIOCOMPATIBILITA’ 
La biodiversità 'insieme di tutti gli organismi viventi nelle loro diverse forme e degli ecosistemi ad essi correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, 
habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate una componente della biodiversità. 
Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per biodiversità entro un determinato ambiente si intende la varietà di organismi viventi in esso presenti. Può essere 
descritta in termini di geni, specie ed ecosistemi. 
L'espressione italiana è un calco linguistico derivante dal termine inglese biodiversity. Come traduzione alternativa si potrebbe proporre biovarietà o varietà della vita 
presente sul pianeta. Il termine biodiversità si è ormai consolidato e viene comunemente utilizzato nei diversi ambiti scientifici e culturali. 
La biodiversità ha influenze anche nelle produzioni dell'uomo. 
È grazie alle biodiversità presenti in paesi diversi, più spesso di una piccola regione, che risulta possibile avere delle produzioni o delle caratteristiche specifiche. 
Alcuni esempi pratici possono essere: 
•La diversità genetica dell'uva determina le differenze fra i varivitigni che rendono possibile avere diversi tipi di vino; 
•Le diverse caratteristiche biologiche che consentono agli alberi di adattarsi alle varie condizioni climatiche determinano le caratteristiche specifiche dei vari legni. 
•Le diverse caratteristiche biologiche che consentono alle foglie o ai fusti di alcune piante di adattarsi alle varie condizioni climatiche 
•La diversità ecologica e paesaggistica orienta le nostre scelte turistiche; 
Di conseguenza esistono vari e importanti motivi per mantenere un'elevata biodiversità sia a livello nazionale che locale. La perdita di specie, sottospecie o varietà 
comporterebbe infatti una serie di danni. Questi possono raggrupparsi come: 
•ecologico, perché comporta un degrado della funzionalità degli ecosistemi; 
•culturale, perché si perdono conoscenze e tradizioni umane legate alla biodiversità; 
•economico, perché riduce le risorse genetiche ed il loro potenziale di sfruttamento economico. 
Il cambiamento climatico ha un effetto negativo sulla biodiversità. Di contro, il mantenimento di ecosistemi sani aiuta a mitigare gli effetti estremi dovuti al clima. La 
vegetazione nelle città protegge dall'effetto noto come isola di calore, la vegetazione costiera e le dune proteggono dagli effetti ditsunamii o anche da più comuni 
burrasche o altri eventi climatici. 
Più genericamente si può dire che la presenza di una ricca varietà di specie in un ambiente ne aumenta la sua resilenza, ossia la sua capacità di tornare "a posto" 
dopo avere subito uno stress. 
L'importanza della biodiversità è data principalmente dal fatto che la vita sulla Terra, compresa quella della specie umana, è possibile principalmente grazie ai 
cosiddetti servizi forniti dagli ecosistemi che conservano un certo livello di funzionalità. 
La visione moderna del rapporto fra uomo e ambiente è quella che riconosce la diversità biologica come elemento chiave del funzionamento della Terra e l'uomo 
come un elemento determinante di questo sistema ecologico. 
La diversità biologica, quindi, è considerata a tutti i livelli ed include non solo la varietà delle specie e sottospecie esistenti, ma anche la diversità genetica e la diversità 
degli ecosistemi.
Per eco-compatibilità si intende la salvaguardia dell'ambiente tramite limitazione od eliminazione di conseguenze negative, nell'industria sistema delle lavorazioni per ridurre o 
eliminate fattori nocivi. 
L'eco-sostenibilità è l'attività umana che regola la propria pratica nel quadro dello sviluppo sostenibile. 
Il rinnovamento delle risorse è al centro del discorso ecosostenibile, ed è visto come capacità intrinseca del mondo di trasformarsi in maniera ciclica, capacità che va difesa per 
non modificare i delicati equilibri terrestri. È eco-sostenibile ciò che porta ad agire l‘uomo in modo che il consumo di risorse sia tale che la generazione successiva riceva la 
stessa quantità di risorse che noi abbiamo ricevuto dalla generazione precedente. 
Biocompatibilità è un termine composto dal prefisso bio- (dal greco , “vita, essere vivente”) e dalla parola compatibilità, derivante dal latino cum patior (letteralmente 
“partecipare a”) traducibile con l’espressione “essere in sintonia con”; l’etimo sottolinea dunque in maniera evidente il carattere di armonia con la vita di tutto ciò che può definirsi 
biocompatibile.
BIOTECNOLOGIA 
Con il termine generico di biotecnologia (tecnologia biologica) si indicano tutte le applicazioni tecnologiche della biologia. Tra le definizioni disponibili, la più 
completa è indubbiamente quella stesa dalla Convenzione sulla Diversità Biologica ( BIODIVERSITA’), ossia: 
La biotecnologia è l'applicazione tecnologica che si serve dei sistemi biologici, degli organismi viventi o di derivati di questi per produrre o modificare prodotti o 
processi per un fine specifico. 
Lo strumento principale di cui si avvalgono le biotecnologie, è l’INGEGNERIA GENETICA. Questa disciplina si impegna per quello che riguarda il clonaggio 
genico (clonaggio dei geni di un organismo), e le relative analisi che permettono di costruire genoteche o di utilizzare vettori di espressione in modo di 
controllare l'attività trascrizionaletraduzionale di una data proteina d'interesse, per fini di ricerca o produttivi. Erroneamente l'opinione pubblica crede che le 
biotecnologie si avvalgono della clonazione somatica, ciò non è assolutamente vero. La clonazione genica si occupa di copiare specifiche sequenze di DNA, a 
differenza della clonazione somatica (copiare un organismo a partire da cellule somatiche) che è una manipolazione del sistema riproduttivo, la quale non ha 
scopi di utilizzo per fini biotecnologici. 
INGEGNERIA GENETICA 
Con il termine generico di ingegneria genetica (più propriamente tecnologia del DNA ricombinante) si fa riferimento ad un insieme molto eterogeneo di 
tecniche che permettono di isolare geni,clonarli, introdurli ed esprimerli in un ospite eterologo (differente dall'ospite originale).Queste tecniche permettono di 
conferire caratteristiche nuove alle cellule riceventi. Le cellule così prodotte sono chiamate ricombinanti. L'ingegneria genetica permette anche di alterare la 
sequenza di DNA del gene originale e di produrne uno più adatto a rispondere ad esigenze specifiche, come avviene ad esempio per quanto riguarda gli OGM. 
GENETICA 
La genetica è la branca della biologia, che studia i geni, l‘ereditarietà e la variabilità genetica. Il campo di studio della genetica si focalizza dunque sulla 
comprensione dei meccanismi alla base di questi fenomeni, noti sin dall'antichità, assieme all'embriologia, ma non spiegati fino al XIX secolo, grazie ai lavori 
pionieristici di Gregor Mendel, considerato per questo il padre della genetica. 
Egli infatti per primo, pur non sapendo dell'esistenza dei cromisomi e della meiosi, attribuì ai caratteri ereditati in modo indipendente dagli individui parentali, la 
proprietà di determinare il fenotipo dell'individuo. 
In una visione moderna, l'informazione genetica degli organismi è contenuta all'interno della struttura chimica delle mollecole di DNA. 
I caratteri mendeliani dell'individuo corrispondono a sequenze di DNA (o RNA), chiamate geni presenti nel genoma. I geni infatti contengono l'informazione per 
produrre molecole di RNA e proteine che permettono lo sviluppo e la regolazione dei caratteri cui sono correlati. Le proteine vengono prodotte attraverso la 
ttrascrizione del DNA a RNA, che viene trasportato fino ai ribosomi dall‘RNA messaggero, che viene tradotto in proteina dagli stessi. Tale processo è noto come 
dogma centrale della biologia mollecolare alcuni geni sono trascritti in RNA ma non divengono proteine, assolvendo a fondamentali funzioni biologiche. 
Sebbene la genetica giochi un ruolo importante nel determinare l'aspetto ed il comportamento dell'individuo, è la sua interazione con l'ambiente a determinare 
l'aspetto complessivo. Per questo motivo due gemelli identici, sebbene aventi lo stesso patrimonio genetico, possono avere diverse personalità.
Pins di accredito e riconoscimento ricevute hai convegni, meeting, congressi a cui ho partecipato, 
come relatore o spettatore.
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L’arte del Verde 
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33050 Mortegliano / Via Dante nr 2 Udine Italia 
Tel: +39 335 7318511 
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Iscrizione albo N° 339

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Il verde del vicino non è più il più verde. Verde orizzontale, verde verticale. Con Dotto Francesco Consulting Green (Presentazione sintetica)

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  • 3. SSSSeeeerrrrvvvviiiizzzziiii ffffoooorrrrnnnniiiittttiiii ddddaaaallllllllaaaa DDDDoooottttttttoooo FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccoooo CCCCoooonnnnssssuuuullllttttiiiinnnngggg GGGGrrrreeeeeeeennnn SSSSeeeerrrrvvvviiiizzzziiiioooo ddddiiii ccccoooonnnnssssuuuulllleeeennnnzzzzaaaa eeee aaaassssssssiiiisssstttteeeennnnzzzzaaaa aaaallll vvvveeeerrrrddddeeee.... SSSSttttuuuuddddiiiioooo ddddeeeellllllllaaaa bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttàààà eeee eeeeccccoooo--ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttàààà aaaammmmbbbbiiiieeeennnnttttaaaalllleeee.... CCCCoooonnnnssssuuuullllttttaaaannnnccccyyyy aaaannnndddd aaaassssssssiiiissssttttaaaannnncccceeee ffffoooorrrr tttthhhheeee ggggrrrreeeeeeeennnn.... SSSSttttuuuuddddyyyy ooooffff bbbbiiiiooooddddiiiivvvveeeerrrrssssiiiittttyyyy aaaannnndddd aaaammmmbbbbiiiieeeennnntttt eeeeccccoooo-ccccoooommmmppppaaaattttiiiibbbbiiiilllliiiittttyyyy • VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee iiiimmmmppppaaaattttttttoooo aaaammmmbbbbiiiieeeennnnttttaaaalllleeee biodiversità,eco-compatibilità • VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee aaaaggggrrrroooonnnnoooommmmiiiiccccoooo ssssppppoooorrrrttttiiiivvvvoooo ssssuuuullll tttteeeerrrrrrrreeeennnnoooo • VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee ddddeeeelllllllleeee tttteeeeccccnnnniiiicccchhhheeee ccccoooossssttttrrrruuuuttttttttiiiivvvveeee • VVVVaaaalllluuuuttttaaaazzzziiiioooonnnneeee eeee ssssuuuuppppppppoooorrrrttttoooo aaaappppppppaaaallllttttiiii comuni,enti,architetti e paesaggisti • PPPPrrrreeeelllliiiieeeevvvvoooo ccccaaaammmmppppiiiioooonnnniiii aaaannnnaaaalllliiiissssiiii • SSSSeeeelllleeeezzzziiiioooonnnneeee ddddeeeelllllllleeee ssssppppeeeecccciiiieeee più adatte per ambiente ed uso • SSSSuuuuppppppppoooorrrrttttoooo aaaarrrrcccchhhhiiiitttteeeettttttttiiii eeee ppppaaaaeeeessssaaaaggggggggiiiissssttttiiii • IIIIssssttttrrrruuuuzzzziiiioooonnnneeee PPPPeeeerrrrssssoooonnnnaaaalllleeee • VVVVeeeerrrrddddeeee PPPPuuuubbbbbbbblllliiiiccccoooo eeee pppprrrriiiivvvvaaaattttoooo comuni,enti,architetti e paesaggisti • CCCCaaaammmmppppiiii ddddaaaa ccccaaaallllcccciiiioooo • CCCCaaaammmmppppiiii ddddaaaa GGGGoooollllffff • RRRRuuuuggggbbbbyyyy • TTTTeeeennnnnnnniiiissss ssssuuuu eeeerrrrbbbbaaaa • HHHHoooocccckkkkeeeeyyyy pppprrrraaaattttoooo • CCCCrrrriiiicccckkkkeeeetttt • VVVViiiiggggnnnneeeettttiiii iiiinnnneeeerrrrbbbbiiiimmmmeeeennnnttttoooo per favorire ‘l aumento di flavonoli e antociani • BBBBoooorrrrddddiiii SSSSttttrrrraaaaddddaaaalllliiii • PPPPiiiisssstttteeee ddddaaaa SSSScccciiii • IIIIppppppppooooddddrrrroooommmmiiii • SSSSeeeemmmmiiiinnnnaaaa aaaallll aaaappppeeeerrrrttttoooo con scelta delle essenze più adatte per ambiente ed uso • SSSSeeeemmmmiiiinnnnaaaa aaaallll ccccooooppppeeeerrrrttttoooo con scelta delle essenze più adatte per ambiente ed uso • RRRRiiiiggggeeeennnneeeerrrraaaazzzziiiioooonnnneeee con scelta delle essenze più adatte per ambiente ed uso • OOOOvvvveeeerrrrsssseeeeeeeeddddiiiinnnngggg con scelta delle essenze più adatte per ambiente ed uso • MMMMaaaannnnuuuutttteeeennnnzzzziiiioooonnnneeee • LLLLiiiivvvveeeellllllllaaaammmmeeeennnnttttoooo • AAAArrrriiiieeeeggggggggiiiiaaaattttuuuurrrraaaa ccccoooonnnn sssscccceeeellllttttaaaa più adatta per ambiente ed uso • VVVVeeeerrrrttttiiiiccccuuuutttt più adatta per ambiente ed uso • VVVVeeeerrrrttttiiii ddddrrrraaaaiiiinnnniiiigggg più adatta per ambiente ed uso • SSSSaaaabbbbbbbbiiiiaaaattttuuuurrrraaaa più adatta per ambiente ed uso • TTTToooopppp ddddrrrreeeessssssssiiiinnnngggg con scelta della miscela più adatta per ambiente ed uso • TTTTaaaagggglllliiiioooo più adatto per ambiente ed uso • IIIIrrrrrrrriiiiggggaaaazzzziiiioooonnnneeee con scelta del metodo e tempo più adatto per ambiente ed uso • CCCCoooonnnncccciiiimmmmaaaazzzziiiioooonnnneeee più adatta per ambiente ed uso • TTTTrrrraaaattttttttaaaammmmeeeennnnttttiiii • EEEEccccoooossssoooosssstttteeeennnniiiibbbbiiiilllliiiittttaaaa • DDDDiiiiaaaaggggnnnnoooossssttttiiiiccccaaaa • RRRRiiiicccceeeerrrrccccaaaa nnnnuuuuoooovvvveeee vvvvaaaarrrriiiieeeettttàààà,,,, mmmmiiiigggglllliiiioooorrrraaaammmmeeeennnnttttoooo ggggeeeennnneeeettttiiiiccccoooo....
  • 6. IRRIGAZIONE Tipi di terreno Sabbia Terriccio sabbioso Terriccio Terriccio limoso Terriccio argilloso Argilla Infiltrazione CM all’ora 5,080 centimetri 2,540 centimetri 1,270 centimetri 1,016 centimetri 0,762 centimetri 0,508 centimetri Tempo per 2,54 cm Per impregnarsi dentro 0,5 ore 1,0 ore 2,0 ore 2,25 ore 3,3 ore 5,0 ore
  • 11. Controllo computerizzato scelta essenze concimazione irrigazione
  • 12. Impianti di Golf Il golf è uno sport disciplinato da numerose regole, apparentemente complicate: dovendo prevedere varie situazioni di gioco, su cui influiscono morfologia dei campi, situazioni ambientali, vantaggi assegnati ai giocatori (i cosiddetti handicap), materiali a disposizione, tipi di competizione, le regole del golf sono aggiornate e pubblicate con cadenza quadriennale a cura degli enti preposti (Governing Body): per l'Europa è il Royal & Ancient Golf Club of St. Andrews (R&A), in Scozia; per gli Stati Uniti e Messico la United States Golf Association (USGA). Il golf è uno dei pochi sport a non avere un campo di gioco standardizzato: ogni campo nel mondo è diverso nelle sue caratteristiche anche se alcuni elementi si trovano ovunque. Un campo da golf può essere situato su grandi aree in pianura, in collina, in montagna o in qualsiasi luogo dove vi siano ampi spazi verdi, e comprende generalmente uno o più percorsi di 9 o 18 buche, ciascuna con il suo tee posto ad una distanza che varia, tipicamente, tra 100 e 550 metri dalla buca. Il percorso è composto da tutta l'area di gioco (ostacoli naturali inclusi) a esclusione della zona di partenza e di quella della buca. L'area di partenza (o tee), di solito pianeggiante e con l'erba ben rasata, corrisponde al punto di inizio di ogni singola buca. Il percorso che va dal tee alla buca è contraddistinto da varie tipologie di superfici, come il fairway (dall'inglese "la via buona") che è una striscia di prato rasato fiancheggiata ai lati da fasce di erba gradatamente più alta, anche non tagliata, ossia il rough (dall'inglese "cattivo", "ruvido" o anche "non buono"); inoltre vi possono essere ostacoli di vario tipo per rendere più difficile raggiungere la buca: alberi, fosse riempite di sabbia (Bunkers), avvallamenti, torrenti, specchi d'acqua naturali o artificiali. La buca è contrassegnata da una bandierina, per essere facilmente individuabile da lontano, e circondata da una zona più o meno ampia di prato particolarmente liscio e curato con erba tagliata molto corta (Green) Ad ogni buca è assegnato un "numero di colpi previsto" chiamato par: si tratta del numero di colpi che un giocatore scratch, ossia un giocatore ad handicap 0, dovrebbe impiegare per terminare la buca. Questo numero dipende dalla lunghezza della buca (vale a dire la distanza dal punto di partenza alla buca) e va generalmente da 3 a 5. Quindi a seconda del suo valore si parla di buche "par 3", "par 4" o "par 5". La somma dei par delle diverse buche rappresenta il par del campo: per un percorso di 18 buche esso varia tipicamente da 60 a 73, ma i più diffusi sono i par 72. IppèIèll aoppuulrlaanntianrraa ta 43abb iuunmcc baaaus drsceiiam lla ucatnoi vgdnahi mdteiurzeoezn a(tpec umh cteteo (drèctiaaoin l(p( ddmi aaienii d 92ci01au 0 ia s liaua 2 ii p124a002l l00min mmae teerroitt rrctiio, ic rlmcaira ces)ano d)tl raodemvo eiv ep enilr toigelf o,eg lssofieslsfinitosaznt aaiins se ttiose plsoiatearsirames aedanonlzovtea rse tcapbo)eb.nse si lro ap igr i2gm5iuo0n /c2go7el0rpe om iln eogtrnrie) ,re iaenlslcocorean a luadn pa carrolilvlipnaoare snoaelllo pg (rrgiemreeone cnino i lnqpuorea dgneutovla eqt iusooenls)o,t opc eeèrrct rpaoorpei pf aodr i l oeannvttvariacnrione a dlaras lil ail plIcpèilm ooiùpurtiaetntpia rnapo rt 5susib ispòu aiocba samirlse rriio revaanallarolreate ia v abanaludcmfcdhaaeieirr,ni wtafttieuanr rryeliauvne andi nrgcoe aog p cpr(oeodrisenaresn iu i ,4bl nab2i l mec0mon efalcipnnghotogée isa opion re5 lodr5fa i0qsair utlmwa egnaesrzeyttoareip ntpcei pionrro cseua sind i)bp i, s iabdleeuroc c4veoae npq dsiiulùi oaeg cnscroetooore lt ppinv oraaes nlpveocii lsùhaitteanif a mtcsrcheeeiel encq ,ptou edelep oèrsi vitplfoe ues oèesr ricri m apopgunoogòdlrtitoouaa ntrrcaragoi vrelsoparia.oere , a i lca l thlpe egrr,irrm eesneoeo ntc icrosahlepte oos c ir ciehrhclaaeo t cniavodla pasme elreacton ob tnueudn clooaa,n . bqtauunoinond aiin pdseiisert mailn epz raaiml. pAor liccmuoonlp,i ong eiboii cspaoatgorn r5ai m pioùlto IIpPln oAp csRasar is 6b6ii lpdeii ù vcoiurlcnoai cd 8ii c0ph3ae lml arae lratir ièl.u;npgoshseizbzilae etrfofevtatirvea u dni au nb uPcaar P6A nRo n6 .d Seveec oensdsoe riel r iengfeorlaiomree nati o4 1d1e llm'UeStrGi. AL ai PBAuRca 6 4 d deevlo pneor ceosrsseoreS tlu Anngdhrie pwiù Hdiil l 6s3u0ll 'Amseitarni eT poeurr qdueal n2t0o0 r5ig sui atrradtata ivnav edci eu nil
  • 13. Elementi tipici di una buca in un campo da golf: 1- Tee di partenza, 2-Ostacolo d'acqua, 3-Rough, 4- Fuori Limite, 5-Bunker, 6-Ostacolo d'acqua, 7- Fairway, 8-Green, 9-Bandiera, 10-Buca
  • 14. Impianti di Rugby Il recinto di gioco è composto dal campo di gioco e dalle aree di meta. Il campo di gioco non deve mai eccedere i 100 metri in lunghezza tra le linee di meta ed i 70 metri in larghezza. Oltre la linea di meta c'è l'area di meta, che deve essere tra i 10 ed i 22 metri di lunghezza, portando la lunghezza totale del campo ad un massimo di 144 metri. La lunghezza e la larghezza dell'area di gioco devono essere il più possibile vicine alle dimensioni indicate. Il campo di gioco è diviso in due dalla linea (continua) di metà campo, in ciascuna metà campo sono tracciate altre linee parallele alla linea di metà campo: •la linea dei 10 metri rispetto quella di metà campo •la linea dei 22 metri (continua) rispetto a quella di meta •la linea dei 5 metri (tratteggiata) rispetto a quella di meta. •la linea di meta (continua) •la linea del pallone morto, che indica la fine del recinto di gioco Le porte, a forma di "H" si trovano al centro delle linee di meta. La distanza tra i due pali delle porte, di 3,4 metri come altezza minima, deve essere di 5,6 metri. I due pali sono uniti tra di loro da una barra trasversale, il lato superiore di tale barra deve essere a 3 metri dal terreno.
  • 15. Impianti di Baseball Il campo di baseball può essere rappresentato approssimativamente come un quarto di cerchio delimitato da due linee perpendicolari, dette linee di foul. Per la sua particolare forma la parte racchiusa nel semicerchio di terra rossa è anche detta "diamante". Il regolamento ufficiale della FIBS(Federazione Italiana Baseball Softball) prevede che la dimensione minima del campo sia di 76,2m (250 piedi). Per i club professionistici e per l'attività senjores in Italia sono previste le seguenti misure minime: 97,53m (320 piedi) per le linee di foul destra e sinistra e 121,92m (400 piedi) la distanza tra il punto di convergenza delle linee (casa base) e la recinzione centrale del campo. Il terreno esterno, oltre le linee di fallo, è chiamato "territorio foul". Le linee di foul proseguono idealmente in maniera infinita. Per questo motivo, giunte al limite esterno del campo, esse si interrompono e sono sostituite da due pali (di lunghezza variabile tra gli 8 e i 12 metri) ad indicare l'ideale proiezione delle linee. Il terreno esterno al campo, ma all'interno di questa proiezione, è considerato zona valida di battuta. Il campo di gioco è suddiviso in un settore interno, chiamato appunto diamante, ed in uno esterno. Il diamante è costituito da un quadrato di lato 27,43 m (90 piedi) ai cui vertici sono poste quattro basi. La casa base, o piatto, deve essere di gomma ed avere forma pentagonale e larghezza di 43,18 cm (17 pollici) nella parte rivolta al lanciatore. Il vertice inferiore è posto al punto di convergenza delle linee di fallo. Alla destra ed alla sinistra dei lati paralleli del piatto vengono segnati con il gesso anche due rettangoli detti box del battitore. La prima, la seconda e la terza base sono sacchetti quadrati di tela o plastica bianca di 38 cm (15 pollici) di lato, fissati saldamente al terreno. In mezzo al diamante, si trova il monte di lancio, un piccolo dosso circolare alla cui sommità, 25 cm rispetto al piatto di casa base, viene fissata la pedana del lanciatore costituita da una lastra rettangolare di gomma bianca di 60x15 cm. La distanza tra la punta inferiore del piatto di casa base e l'orlo frontale della pedana del lanciatore deve essere di 18,44 m (60 piedi e 6 pollici). A completare l'impianto di gioco nel territorio foul vengono poste le aree riservate ai suggeritori della squadra in attacco, ai battitori in attesa del proprio turno di battuta e le panchine delle squadre
  • 16. Ippodromi Le piste per il trotto sono generalmente di forma anulare con superficie in sabbia o (più raramente) altri materiali quali terra battuta o carbone. la misura media (in corda interna) delle piste da trotto è solitamente di 800 o 1000 metri. Le piste per il galoppo sono generalmente rivestite da un manto erboso, ed a seconda del tipo di gara al galoppo possono avere forma ovale più o meno allungata ed una pista dritta lunga circa 1000 metri.
  • 17. •parco naturale, area naturale protetta •ampio giardino, spesso ad uso pubblico oparco cittadino (chiamato anche parco civico, parco urbano, parco pubblico), spazio pubblico di una città oparco giochi, spazio pubblico attrezzato per bambini ogiardino zoologico o zoo •parco di divertimento o parco a tema •parco letterario Parchi - Giardini
  • 18.
  • 19. Piste ultraleggeri - aeroporti
  • 20. Scarpate – Scoline – Cave -Discariche
  • 22.
  • 23.
  • 24.
  • 25.
  • 26. SU GENTILE CONCESSIONE DEL BARCELLONA CALCIO
  • 27. Prima del trattamento Dopo il trattamento
  • 28. Campo da Golf Le Mandrie in collaborazione con l’Universita di agraria Torino
  • 32. Prato fluorescente Espressione di una fusione nifH-GFP in azoto-fissazione A........ sp. ceppo BHGN35. Una, la mappa fisica della integrazione nel cromosoma di un plasmide pUC18-derivato che trasporta una fusione nifH-GFP. La fusione e l'ininterrotto nifHDK sono sotto il controllo di quella originale S54-tipo di promotore. Sito di restrizione EcoRI. B, Crescita vivo proteina fluorescente verde (GFP) fluorescenza delle cellule campionate in diversi punti della curva di crescita quando i tassi di fissazione di a..... erano assenti (0 h), bassa (12 h), alto (18 h) o cessato in fase stazionaria (38 h, 46 h); per il confronto, epifluorescenza micrografie sono state scattate con tempi di esposizione identici (5¢-GGAATTCTGATTGATTGA GGAGAGTTTCAACATGAGTAAAGGAGAAGAACTT-3¢ ) and the 3¢-end (5¢-GGAATTCAATTGGAAGTCTGGACAT TT-3¢)
  • 33. x = 7 and 9. 2n = 18, 28, 32, 36, 48, 54, 64, and 72
  • 34. coinvolti nello studio della biotecnologia ambientale inoltre creazione, sperimentazione, sviluppo, prova, messa in campo di nuove varietà di semi per prato, utilizzando nuove metodologie di mantenimento e manutenzione Alia, Hayashi, H., Sakamoto, Belimov, A. A., Dodd, I. C., Hontzeas, N., Theobald, J. C., Safronova, V. I., and Davies, Bolognese, Cho, S. M., Kang, B. R., Han, S. H., Anderson, A. J., Park, J. Y., Lee, Y. H., Cho, B. H., Yang, K. Y., Ryu, C. M., and Kim, Y. C Cruz-Ramirez, A., Lopez-Bucio, J., Ramirez-Pimentel, G., Zurita-Silva, A., Sanchez-Calderon, L., Ramirez-Chavez, E., Gonzalez-Ortega, E., and Herrera-Estrella, L. Datko, A. H.,Dotto Francesco C.G, and Mudd, S. H. Dotto Francesco C.G,Gaff, D. F Glick, B. R. Gorham, J. Grieve, C. M., Hayashi, H., Alia, Mustardy, L., Deshnium, P., Ida, M., and Murata, N. Huang, J., Hirji, R., Adam, L., Rozwadowski, K. L., Hammerlindl, J. K., Keller, W. A., Jones, W, R. G Kloepper, J. W., Leong, J., Teintze, M., and Schroth, M. N. McNeil, S. D., Nuccio, M. L., Rhodes, D., Shachar-Hill, Y McNeil, S. D., Nuccio, M. L., Ziemak, M. J., and Hanson, A. D. Moore, T. S. Mou, Z., Wang, X., Fu, Z., Dai, Y., Han, C., Ouyang, J., Bao, F., Hu, Y., and Li, J.. Mudd, S. H., and Datko, A. H. Mudd, S. H., and Datko, A. H. Nuccio, M. L., Russell, B. L., Nolte, K. D., Rathinasabapathi, B., Gage, D. A., and Hanson, A. D. Nuccio, M. L., Nuccio, M. L., Ziemak, M. J., Henry, S. A., Weretilnyk, E. A Ricercatori Nyyssola, A., Kerovuo, J., Kaukinen, P., von Weymarn, N., and Reinikainen, T. Oosterhuis, D. M. Porcel, R., and Ruiz-Lozano Rhodes, D., and Hanson, A. D. Ryu, C. M., Farag, M. A., Hu, C. H., Reddy, M. S., Wei, H. X., Paré, P. W., and Kloepper, J. W.. Ryu, C. M., Farag, M. A., Hu, C. H., Reddy, M. S., Kloepper, J. W., and Paré, P. W. Sakamoto, A., and Murata, Sakamoto, A., and Murata, Sakamoto, A., Valverde, R., Alia, Chen, T. H., and Murata, N Summers, P., and Weretilnyk, E. A.. Van Wees, S. C., Van der Ent, S., and Pieterse, C. M. Verslues, P. E., and Zhu, J. K Waditee, R., Bhuiyan, M. N., Rai, V., Aoki, K., Tanaka, Y., Hibino, T., Suzuki, S., Takano, J., Jagendorf, A. T., Takabe, T., and Takabe, T. Wang, L. W., and Showalter, A. M. Weretilnyk, E. A., Smith, D. D., Wilch, G. A., and Summers Yancey, P. H. Zeisel, S. H. Zeisel, S. H., Blusztajn, J. K Zhang, H., Kim, M. S., Krishnamachari, V., Payton, P., Sun, Y., Grimson, M., Farag, M. A., Ryu, C. M., Allen, R., Melo, I. S., and Paré, P. W. Zhang, H., Kim, M. S., Sun, Y., Dowd, S. E., Shi, H., and Paré, P. W. Zhang, H., Xie, X., Kim, M. S., Kornyeyev, D. A., Holaday, S., and Paré, P. W. Zhu, J. K.
  • 35. Ricercatori coinvolti nello studio del DNA e della sequenza mollecolare per la creazione, sperimentazione, sviluppo, prova, messa in campo del prato Fluorescente. Arsène, F., Katupitiya, S., Kennedy, I. R., and Elmerich, Baldani, J. I., Pot, B., Kirchhof, G., Falsen, E., Baldani, V. L. D., Olivares, F. L., Hoste, B., Kersters, K., Hartmann, A., Gillis, M., and. Burlage, R. S., Yang, Z. K., and Mehlhorn, T. Chalfie, M., Tu, Y., Euskirchen, G., Ward, W. W., and Prasher, D. C. Cody, C. W., Prasher, D. C., Westler, W. M., Prendergast, F. G., and Ward, W. W. Cormack, B. P., Valdivia, R. H., and Falkow, S Dotto Francesco C.G Coleman Eberl, L., Schulze, R., Ammendola, A., Dotto Francesco C. G, Geisenberger, O., Erhart, R., Dotto Francesco C.G ,Sternberg, C., Molin, S., and Amann, R. Gage, D. J., Bobo, T., and Long, S. R. Gillis, M., Kersters, K., Hoste, B., Janssens, D., Kroppenstedt, R. M., Stephan, M. P., Teixeira, K. R. S., Doebereiner, J., and De Ley, J. Heim, R., Prasher, D. C., and Tsien, R. Y. 1994. Hurek, T., Egener, T., and Reinhold-Hurek, B. Hurek, T., Reinhold, B., Fendrik, I., and Niemann, E. G. Hurek, T., and Reinhold-Hurek, B. Hurek, T., Reinhold-Hurek, B., Turner, G. L., and Bergersen, F. J. Hurek, T., Reinhold-Hurek, B., Van Montagu, M., and Kellenberger, E. Hurek, T., Van Montagu, M., Kellenberger, E., and Reinhold-Hurek, B. Jefferson, R. A., Kavanagh, T. A., and Bevan, M. W. 1987. Karg, T., and Reinhold-Hurek, B. Kloepper, J. W., and Beauchamp, C. J Kremer, L., Baulard, A., Estaquier, J., Poulain-Godefroy, O., and Locht, C. 1995. Leff, L. G., and Leff, A. A. Lima, E., Boddey, R. M., and Döbereiner, J. Okon, Y., and Labandera-Gonzalez, C. A. Reinhold, B., Hurek, T., and Fendrik, I. Reinhold, B., Hurek, T., Niemann, E.-G., and Fendrik, I. Reinhold-Hurek, B., Hurek, T., Gillis, M., Hoste, B., Vancanneyt, M., Kersters, K., and De Ley, J. Sandhu, G. R., and Malik, K. A. Tarrand, J. J., Krieg, N. R., and Döbereiner, J. Vande Broek, A., Michiels, J., Van Gool, A., Webb, C. D., Teleman, A., Gordon, S., Straight, A., Belmont, A., Lin, D.
  • 36.
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  • 40. BIODIVERSITA’- ECO-COMPATIBILITA’ – ECO-SOSTENIBILITA’ – BIOCOMPATIBILITA’ La biodiversità 'insieme di tutti gli organismi viventi nelle loro diverse forme e degli ecosistemi ad essi correlati. Implica tutta la variabilità biologica: di geni, specie, habitat ed ecosistemi. Le risorse genetiche sono considerate una componente della biodiversità. Secondo il Glossario Dinamico ISPRA-CATAP, per biodiversità entro un determinato ambiente si intende la varietà di organismi viventi in esso presenti. Può essere descritta in termini di geni, specie ed ecosistemi. L'espressione italiana è un calco linguistico derivante dal termine inglese biodiversity. Come traduzione alternativa si potrebbe proporre biovarietà o varietà della vita presente sul pianeta. Il termine biodiversità si è ormai consolidato e viene comunemente utilizzato nei diversi ambiti scientifici e culturali. La biodiversità ha influenze anche nelle produzioni dell'uomo. È grazie alle biodiversità presenti in paesi diversi, più spesso di una piccola regione, che risulta possibile avere delle produzioni o delle caratteristiche specifiche. Alcuni esempi pratici possono essere: •La diversità genetica dell'uva determina le differenze fra i varivitigni che rendono possibile avere diversi tipi di vino; •Le diverse caratteristiche biologiche che consentono agli alberi di adattarsi alle varie condizioni climatiche determinano le caratteristiche specifiche dei vari legni. •Le diverse caratteristiche biologiche che consentono alle foglie o ai fusti di alcune piante di adattarsi alle varie condizioni climatiche •La diversità ecologica e paesaggistica orienta le nostre scelte turistiche; Di conseguenza esistono vari e importanti motivi per mantenere un'elevata biodiversità sia a livello nazionale che locale. La perdita di specie, sottospecie o varietà comporterebbe infatti una serie di danni. Questi possono raggrupparsi come: •ecologico, perché comporta un degrado della funzionalità degli ecosistemi; •culturale, perché si perdono conoscenze e tradizioni umane legate alla biodiversità; •economico, perché riduce le risorse genetiche ed il loro potenziale di sfruttamento economico. Il cambiamento climatico ha un effetto negativo sulla biodiversità. Di contro, il mantenimento di ecosistemi sani aiuta a mitigare gli effetti estremi dovuti al clima. La vegetazione nelle città protegge dall'effetto noto come isola di calore, la vegetazione costiera e le dune proteggono dagli effetti ditsunamii o anche da più comuni burrasche o altri eventi climatici. Più genericamente si può dire che la presenza di una ricca varietà di specie in un ambiente ne aumenta la sua resilenza, ossia la sua capacità di tornare "a posto" dopo avere subito uno stress. L'importanza della biodiversità è data principalmente dal fatto che la vita sulla Terra, compresa quella della specie umana, è possibile principalmente grazie ai cosiddetti servizi forniti dagli ecosistemi che conservano un certo livello di funzionalità. La visione moderna del rapporto fra uomo e ambiente è quella che riconosce la diversità biologica come elemento chiave del funzionamento della Terra e l'uomo come un elemento determinante di questo sistema ecologico. La diversità biologica, quindi, è considerata a tutti i livelli ed include non solo la varietà delle specie e sottospecie esistenti, ma anche la diversità genetica e la diversità degli ecosistemi.
  • 41. Per eco-compatibilità si intende la salvaguardia dell'ambiente tramite limitazione od eliminazione di conseguenze negative, nell'industria sistema delle lavorazioni per ridurre o eliminate fattori nocivi. L'eco-sostenibilità è l'attività umana che regola la propria pratica nel quadro dello sviluppo sostenibile. Il rinnovamento delle risorse è al centro del discorso ecosostenibile, ed è visto come capacità intrinseca del mondo di trasformarsi in maniera ciclica, capacità che va difesa per non modificare i delicati equilibri terrestri. È eco-sostenibile ciò che porta ad agire l‘uomo in modo che il consumo di risorse sia tale che la generazione successiva riceva la stessa quantità di risorse che noi abbiamo ricevuto dalla generazione precedente. Biocompatibilità è un termine composto dal prefisso bio- (dal greco , “vita, essere vivente”) e dalla parola compatibilità, derivante dal latino cum patior (letteralmente “partecipare a”) traducibile con l’espressione “essere in sintonia con”; l’etimo sottolinea dunque in maniera evidente il carattere di armonia con la vita di tutto ciò che può definirsi biocompatibile.
  • 42. BIOTECNOLOGIA Con il termine generico di biotecnologia (tecnologia biologica) si indicano tutte le applicazioni tecnologiche della biologia. Tra le definizioni disponibili, la più completa è indubbiamente quella stesa dalla Convenzione sulla Diversità Biologica ( BIODIVERSITA’), ossia: La biotecnologia è l'applicazione tecnologica che si serve dei sistemi biologici, degli organismi viventi o di derivati di questi per produrre o modificare prodotti o processi per un fine specifico. Lo strumento principale di cui si avvalgono le biotecnologie, è l’INGEGNERIA GENETICA. Questa disciplina si impegna per quello che riguarda il clonaggio genico (clonaggio dei geni di un organismo), e le relative analisi che permettono di costruire genoteche o di utilizzare vettori di espressione in modo di controllare l'attività trascrizionaletraduzionale di una data proteina d'interesse, per fini di ricerca o produttivi. Erroneamente l'opinione pubblica crede che le biotecnologie si avvalgono della clonazione somatica, ciò non è assolutamente vero. La clonazione genica si occupa di copiare specifiche sequenze di DNA, a differenza della clonazione somatica (copiare un organismo a partire da cellule somatiche) che è una manipolazione del sistema riproduttivo, la quale non ha scopi di utilizzo per fini biotecnologici. INGEGNERIA GENETICA Con il termine generico di ingegneria genetica (più propriamente tecnologia del DNA ricombinante) si fa riferimento ad un insieme molto eterogeneo di tecniche che permettono di isolare geni,clonarli, introdurli ed esprimerli in un ospite eterologo (differente dall'ospite originale).Queste tecniche permettono di conferire caratteristiche nuove alle cellule riceventi. Le cellule così prodotte sono chiamate ricombinanti. L'ingegneria genetica permette anche di alterare la sequenza di DNA del gene originale e di produrne uno più adatto a rispondere ad esigenze specifiche, come avviene ad esempio per quanto riguarda gli OGM. GENETICA La genetica è la branca della biologia, che studia i geni, l‘ereditarietà e la variabilità genetica. Il campo di studio della genetica si focalizza dunque sulla comprensione dei meccanismi alla base di questi fenomeni, noti sin dall'antichità, assieme all'embriologia, ma non spiegati fino al XIX secolo, grazie ai lavori pionieristici di Gregor Mendel, considerato per questo il padre della genetica. Egli infatti per primo, pur non sapendo dell'esistenza dei cromisomi e della meiosi, attribuì ai caratteri ereditati in modo indipendente dagli individui parentali, la proprietà di determinare il fenotipo dell'individuo. In una visione moderna, l'informazione genetica degli organismi è contenuta all'interno della struttura chimica delle mollecole di DNA. I caratteri mendeliani dell'individuo corrispondono a sequenze di DNA (o RNA), chiamate geni presenti nel genoma. I geni infatti contengono l'informazione per produrre molecole di RNA e proteine che permettono lo sviluppo e la regolazione dei caratteri cui sono correlati. Le proteine vengono prodotte attraverso la ttrascrizione del DNA a RNA, che viene trasportato fino ai ribosomi dall‘RNA messaggero, che viene tradotto in proteina dagli stessi. Tale processo è noto come dogma centrale della biologia mollecolare alcuni geni sono trascritti in RNA ma non divengono proteine, assolvendo a fondamentali funzioni biologiche. Sebbene la genetica giochi un ruolo importante nel determinare l'aspetto ed il comportamento dell'individuo, è la sua interazione con l'ambiente a determinare l'aspetto complessivo. Per questo motivo due gemelli identici, sebbene aventi lo stesso patrimonio genetico, possono avere diverse personalità.
  • 43. Pins di accredito e riconoscimento ricevute hai convegni, meeting, congressi a cui ho partecipato, come relatore o spettatore.
  • 44. DDDDoooottttttttoooo FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccoooo CCCCoooonnnnssssuuuullllttttiiiinnnngggg GGGGrrrreeeeeeeennnn L’arte del Verde DDDDoooottttttttoooo FFFFrrrraaaannnncccceeeessssccccoooo CCCCoooonnnnssssuuuullllttttiiiinnnngggg GGGGrrrreeeeeeeennnn 33050 Mortegliano / Via Dante nr 2 Udine Italia Tel: +39 335 7318511 Mail: dottofrancesco@gmail.com Iscrizione albo N° 339