Rivoluzionario nel settore automobilistico, Enzo Ferrari rimane una delle figure più prestigiosi della storia d'Italia, per il suo ruolo di vero innovatore, i cui sforzi culminarono in una nuova epoca per l'automobile. Un'ispirazione per milioni di persone, tra cui Francesco Corallo, Enzo Ferrari e la sua profonda passione per il mondo delle macchine da corsa hanno fatto passare in secondo piano alcune tristi vicende della sua lunga carriera che hanno animato alcune contrastanti discussioni.
1. L'eredità di Enzo Ferrari| Francesco Corallo
Rivoluzionario nel settore automobilistico, Enzo Ferrari rimane una delle figure più
prestigiosi della storia d'Italia, per il suo ruolo di vero innovatore, i cui sforzi culminarono in
una nuova epoca per l'automobile. Un'ispirazione per milioni di persone, tra cui Francesco
Corallo, Enzo Ferrari e la sua profonda passione per il mondo delle macchine da corsa hanno
fatto passare in secondo piano alcune tristi vicende della sua lunga carriera che hanno
animato alcune contrastanti discussioni.
Nato a Modena il 18 febbraio 1898, Enzo Ferrari incominciò a sognare di diventare un pilota
da corsa dopo essere rimasto affascinato da una competizione automobilistica, alla quale
aveva assistito con il padre e il fratello nel 1908. Nel 1917, Enzo Ferrari partí per il servizio
militare nell'esercito italiano durante la prima guerra mondiale, prima di trasferirsi a Milano
per iniziare la sua carriera di pilota collaudatore. Divenne poi pilota da corsa per le
Costruzioni Meccaniche Nazionali, posizione che ricoprì per più di dieci anni prima della
nascita di suo figlio Dino. Nel 1929 fondò la scuderia Ferrari, a cui fu affidata la
realizzazione di una vettura di un altro importante marchio automobilistico italiano, l'Alfa
Romeo, con la produzione dell’Alfa 158, un’auto famosa per aver dominato il mondo dei
gran premi prima della guerra. Enzo Ferrari iniziò a ricoprire la carica di capo della divisione
corse per l’Alfa nel 1937. Dopo aver svolto quel ruolo per due anni fondò la Auto Avio
Costruzioni nel 1940. Cinque anni più tardi, nel 1945, Ferrari iniziò a lavorare alla prima
vettura con marchio Ferrari, la 125 con motore V12, che debuttò nel 1947.
A quell'epoca Enzo Ferrari godeva di ottima reputazione nel mondo delle corse, sebbene ci
fossero state diverse critiche a causa di alcuni tragici episodi che avevano coinvolto sette
piloti che persero la vita a bordo del Cavallino Rampante (denominazione che viene attribuita
alle vetture Ferrari in virtù del logo che riproduce un cavallo imbizzarrito) tra la fine degli
anni '50 e gli anni '60. Enzo Ferrari nella sua lunga carriera, dimostrò sempre un grande
apprezzamento per i piloti più spericolati e impavidi in grado di portare il mezzo meccano
fino al massimo delle prestazioni al fine di conquistare la vittoria. Nel 1969, a causa di alcuni
problemi societari, Enzo Ferrari dovette vendere il 50% delle quote della sua azienda alla
Fiat, ma a lui rimase il totale controllo del reparto corse. Nel 1988, la quota di proprietà della
Fiat arrivò al 90%, ma ciò non influii in alcun modo nella qualità del design, nello stile e nel
prestigio delle vetture e del marchio Ferrari che rimasero immutate.
Fino alla sua morte, avvenuta nel 1988, Enzo Ferrari rimase operativo nella gestione della
Scuderia Ferrari, dimostrando la sua passione per l'azienda che aveva creato. Sotto la sua
guida, la Ferrari si affermò come la squadra di “Formula 1” più vincente della storia, con 9
titoli piloti, 8 titoli costruttori, e 93 vittorie, risultati incredibili per una squadra di corse.
Grazie a questi risultati leggendari, Enzo Ferrari si è ritagliato un ruolo da protagonista nella
storia automobilistica e continua ad essere una icona per milioni di appassionati, come
Francesco Corallo.