1. VILLAGGIO FIAT
Settimo Torinese
1962 - 1972
Sono gli anni della forte immigrazione quando
Alcuni imprenditori cominciano ad offrire ai propri
Lavoratori una casa sana vicina allo stabilimento
Insieme alle abitazioni offrono anche una serie di
Servizi quali la scuola, l’asilo, la chiesa, luoghi ricreativi
In grado di rendere l’agglomerato una sorta di comunità autosufficiente.
Nascono cosí i Villaggi Operai.
Il progetto a firma dell’ arch. Guido Radic prevede edifici di 3, 4 e 8 piani,
Vere e proprie torri che alterano il profilo urbanistico orizzontale della città
Rimanendo un corpo estraneo mai integrato nel tessuto cittadino.
L’Architetto nel progettare la Chiesa volle unire i concetti di religione e lavoro
I tre grandi pannelli esagonali della facciata simboleggiano la testa del bullone
E la tettoia che li sovrasta la morsa di una chiave inglese.
Gli edifici sono suddivisi a gruppi intorno al grande cortile, luogo di socializzazione
In un crogiuolo di dialetti, culture e tradizioni!
Dario Fiore.