SlideShare a Scribd company logo
1 of 3
Download to read offline
19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma
www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 1/3
L’Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite
(di C. Meier)
Il settore del turismo rappresenta una voce chiave della crescita economica italiana. In complesso
muove il 13% del pil, circa 230miliardi, e impiega non meno di 300mila lavoratori.
La grave crisi economica causata dal Coronavirus rischia però di minarne la performance annuale.
Il presidente di Assoturismo Vittorio Messina chiede più assistenza al mondo del credito e maggiori
certezze per potere iniziare la stagione. “ Il Dl Liquidità, così com’è, non è utile a sostenere le
imprese del turismo nella fase più critica della loro storia – dichiara l’associazione – il
provvedimento non solo è ridimensionato rispetto alle aspettative iniziali, ma non tiene conto
dell’azzeramento dei ricavi degli operatori del settore. Imprese e professionisti di tutti comparti,
dalle agenzie di viaggio alla ricettività alberghiera ed extralberghiera, passando per
somministrazione, servizi e trasporti turistici, hanno visto cancellarsi completamente i propri
fatturati, senza prospettive di ripresa a breve termine”.
“Per il turismo, infatti, la Fase 2 è ancora un miraggio: il mercato internazionale è bloccato, ed è
difficile che i flussi di viaggiatori tornino a regime prima del 2021. Il nostro sarà il periodo di
inattività forzata più lungo di tutti i comparti. In questo scenario, l’intervento del governo, più che
liquidità, fornisce un indebitamento che molti operatori non sono in grado di sostenere”,
ammonisce Messina.
“Bisogna fare molto di più”, conclude il rappresentante di Assoturismo. “Per le imprese del turismo,
bisogna alzare decisamente la soglia dei prestiti garantiti al 100%, portandola da 25mila ad
almeno 50mila euro, e prevedere almeno una parte in fondo perduto ed un sensibile allungamento
dei tempi di restituzione rispetto a quelli previsti. Le procedure per l’accesso ai benefici, poi, vanno
sburocratizzate al massimo. Soprattutto, serve un fondo di emergenza per il turismo, attraverso
cui riconoscere alle agenzie di viaggi un indennizzo proporzionale al decremento di fatturato
registrato durante l’emergenza e coprire le insolvenze e i fallimenti degli operatori della filiera. Ci
sono migliaia di imprese – e quindi di posti di lavoro – a rischio”.
Intanto il Touring club italiano ha affermato che “dall’esperienza di lockdown di queste settimane e
dall’evoluzione della pandemia da coronavirus in Italia e nel resto del mondo abbiamo
metabolizzato che l’attesa per il ritorno alla normalità (qualunque cosa potrà significare) sarà
lunga e che altrettanto lentamente la macchina turistica potrà ricominciare a ripartire adattandosi
a nuovi presumibili paradigmi. Non mancano segnali contraddittori: di recente infatti la presidente
della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha consigliato prudenza sui piani per le vacanze
Di redazione - 17/04/2020
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori
informazioni AccettoAccetto
19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma
www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 2/3
estive, mostrando quindi un certo scetticismo sulla prossima stagione turistica, mentre quasi
contemporaneamente la sottosegretaria al Turismo Lorenza Bonaccorsi ha affermato che è
concreta la possibilità che si possa andare al mare quest’estate, pur con una serie di misure per
garantire il distanziamento sociale.
A tutti gli osservatori pare comunque evidente che i primi fattori propulsivi deriveranno dal
turismo domestico, puntando sulla voglia degli italiani di uscire finalmente di casa – con tutte le
precauzioni inevitabili, data la situazione – dopo la quarantena. Ciò è dovuto al fatto che il nostro
Paese è stato tra i primi a sperimentare il contagio da coronavirus e che la maggior parte dei
nostri principali mercati turistici esteri sconta un ritardo rispetto alla diffusione della pandemia
che, con ogni probabilità, li porterà a uscire dalla fase di emergenza dopo di noi.
Per almeno il 2020, dunque, il nostro turismo tornerà quello degli albori, quando nel secondo
Dopoguerra si rivelò come fenomeno prevalentemente domestico. Dal 1958, primo anno della
rilevazione sistematica dei flussi da parte dell’Istat a metà degli anni Ottanta, infatti, circa il 70%
delle presenze che si registravano in Italia riguardava il turismo dei nostri connazionali. È soltanto
negli ultimi trentacinque anni che si è sviluppato notevolmente – complice la globalizzazione – il
mercato incoming che oggi costituisce, seppur per poco, più della metà del nostro turismo (50,5%
delle presenze totali). Come succede per tanti altri aspetti della nostra economia, però, l’Italia non
si presenta omogenea in tutto il territorio nazionale: i flussi stranieri sono concentrati in alcune
aree particolari, spesso per ragioni molto diverse.
È proprio in questi territori che si registreranno dunque le difficoltà maggiori perché verrà meno
una componente preminente della domanda turistica.
La Provincia Autonoma di Bolzano sarà quella che, stando a questa radiografia, più risentirà della
situazione, visto che per quasi il 70% dipende dall’estero, e in particolare dal mondo di lingua
tedesca, di cui è un naturale sbocco per quanto riguarda l’offerta montana invernale ed estiva.
Con il 68% di clientela estera, al secondo posto si trova il Veneto, la cui capacità di attrazione sui
mercati stranieri è legata all’offerta balneare, lacuale e a quella delle città d’arte, Venezia in
primis. Lazio e Lombardia presentano un tasso di internazionalità simile (62% e 60%
rispettivamente): nel primo caso l’attrattore di Roma è fondamentale, nel secondo c’è Milano –
come polo molto importante di turismo urbano e business – ma anche tutto il sistema che ruota
attorno ai laghi e alle tante aree industriali lombarde che intrattengono fitti rapporti con l’estero
(non a caso l’elevata mobilità che si registra su questo territorio è stata probabilmente una
concausa della diffusione massiccia del virus).
Per quanto riguarda il Friuli-Venezia Giulia (57%), le ragioni sono, come per Bolzano, legate
prevalentemente alla sua collocazione geografica mentre la Toscana (54%) deve la sua attrattività
a Firenze e alle principali città d’arte, nonché al suo territorio rurale, da decenni entrato
nell’immaginario collettivo straniero. Sardegna e Sicilia, infine, (rispettivamente 52% e 51%) sono
le uniche Regioni del Sud a presentare quote di flussi stranieri di qualche rilievo, ma comunque
sostanzialmente in linea con la media nazionale. Per quanto riguarda i dati delle aree meridionali,
occorre anche considerare la forte incidenza del sommerso e del non rilevato che li rendono meno
confrontabili con quelli di altre zone del Paese: in questo senso, è probabile che i numeri ufficiali,
sottostimando tanti alloggi presi in affitto da vacanzieri perlopiù italiani, facciano apparire una
quota di incoming superiore a quella reale.
Passando al livello puntuale di destinazione, abbiamo provato a individuare le località che
probabilmente subiranno le ripercussioni più pesanti dalla situazione creatasi oggi in quanto
fortissimamente dipendenti dal mercato turistico estero. Nella definizione del cluster, abbiamo
scelto due distinti parametri: il primo dimensionale, inserendo soltanto Comuni con flussi turistici
di una certa entità, ovvero con presenze totali annuali superiori al milione; il secondo di
significatività dell’incidenza della componente straniera, almeno superiore all’80%.
Le più colpite sono le località lacuali e marine, soprattutto venete. In alcuni casi – in particolare
per Limone sul Garda (Bs), Scena (Bz) e Malcesine (Vr) – la mancanza di stranieri potrebbe
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori
informazioni AccettoAccetto
19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma
www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 3/3
addirittura quasi azzerare i flussi complessivi. Il Sud Italia è rappresentato in maniera molto
contenuta da una sola località siciliana (Taormina) e da una campana (Sorrento). L’unica località
montana è Scena, in Alto Adige, mentre per i contesti urbani Venezia è l’unica rappresentata.
Totalmente assente da questa classifica il Centro Italia.
Nonostante le incertezze sui tempi e sulle modalità della ripartenza, il quadro delle aree
geografiche e delle tipologie di località che potrebbero entrare più in sofferenza appare già oggi
abbastanza chiaro: avere queste informazioni può sicuramente aiutare la politica regionale e locale
ad affrontare il futuro in modo più consapevole, provando a mettere in atto alcune contromisure
che possano rendere attrattive anche al pubblico italiano, o quantomeno più visibili in termini di
comunicazione, queste località già note al turismo internazionale”, conclude la nota del Touring
club italiano.
Christian Meier
Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori
informazioni AccettoAccetto

More Related Content

Similar to Previsioni sulle modalità di ripartenza nel settore turistico delle regioni italiane

Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...
Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...
Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...MariaCirillo9
 
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italiano
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italianoImpatto del-coronavirus-sul-turismo-italiano
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italianoMariaCirillo9
 
Cs 12 Lettera congiunta
Cs 12 Lettera congiuntaCs 12 Lettera congiunta
Cs 12 Lettera congiuntamanuelalopardo
 
Progetto DOTEC, l'impatto della crisi in Italia
Progetto DOTEC,  l'impatto della crisi in ItaliaProgetto DOTEC,  l'impatto della crisi in Italia
Progetto DOTEC, l'impatto della crisi in ItaliaGABRIELE GUGLIELMI
 
L’Importanza del Marketing nel Settore Turistico
L’Importanza del Marketing nel Settore TuristicoL’Importanza del Marketing nel Settore Turistico
L’Importanza del Marketing nel Settore TuristicoConsulting & Promotion
 
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e Prospettive
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e ProspettiveTesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e Prospettive
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e ProspettiveNicola Valentini
 
Statisticatoday turismo and Covid-19
Statisticatoday turismo and Covid-19Statisticatoday turismo and Covid-19
Statisticatoday turismo and Covid-19Stefano Lariccia
 
Covid 19-tourism-policy-responses it
Covid 19-tourism-policy-responses itCovid 19-tourism-policy-responses it
Covid 19-tourism-policy-responses itDeniseFogli1
 
Memoria istat-as-1746 10marzo2020
Memoria istat-as-1746 10marzo2020Memoria istat-as-1746 10marzo2020
Memoria istat-as-1746 10marzo2020MariaCirillo9
 
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2MariaCirillo9
 
Conf Turismo2801 Finale
Conf Turismo2801 FinaleConf Turismo2801 Finale
Conf Turismo2801 FinaleRomolo Guasco
 
Nota 4-09-04-2020-covid-19
Nota 4-09-04-2020-covid-19Nota 4-09-04-2020-covid-19
Nota 4-09-04-2020-covid-19MariaCirillo9
 
Slimma, i mercati turistici del futuro
Slimma, i mercati turistici del futuroSlimma, i mercati turistici del futuro
Slimma, i mercati turistici del futuroFormazioneTurismo
 
Presentazione tg economia
Presentazione tg economiaPresentazione tg economia
Presentazione tg economiaLuisaDragone
 
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013Fulvio Mattioni- Future Forum 2013
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013Friuli Future Forum
 
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico Conti
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico ContiRapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico Conti
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico ContiBTO Educational
 
Turismo Crocieristico Italia
Turismo Crocieristico ItaliaTurismo Crocieristico Italia
Turismo Crocieristico ItaliaFormazioneTurismo
 
Interoperabilità tecnologica Toolisse
Interoperabilità tecnologica Toolisse Interoperabilità tecnologica Toolisse
Interoperabilità tecnologica Toolisse Redazione GHnet
 

Similar to Previsioni sulle modalità di ripartenza nel settore turistico delle regioni italiane (20)

Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...
Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...
Cna turismo e_commercio_effetti_coronavirus_su_turismo_aggiornato_al_5_marzo_...
 
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italiano
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italianoImpatto del-coronavirus-sul-turismo-italiano
Impatto del-coronavirus-sul-turismo-italiano
 
Cs 12 Lettera congiunta
Cs 12 Lettera congiuntaCs 12 Lettera congiunta
Cs 12 Lettera congiunta
 
Progetto DOTEC, l'impatto della crisi in Italia
Progetto DOTEC,  l'impatto della crisi in ItaliaProgetto DOTEC,  l'impatto della crisi in Italia
Progetto DOTEC, l'impatto della crisi in Italia
 
L’Importanza del Marketing nel Settore Turistico
L’Importanza del Marketing nel Settore TuristicoL’Importanza del Marketing nel Settore Turistico
L’Importanza del Marketing nel Settore Turistico
 
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e Prospettive
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e ProspettiveTesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e Prospettive
Tesi di Laurea - Turismo in Val di Sole, Sviluppo e Prospettive
 
Statisticatoday turismo and Covid-19
Statisticatoday turismo and Covid-19Statisticatoday turismo and Covid-19
Statisticatoday turismo and Covid-19
 
Covid 19-tourism-policy-responses it
Covid 19-tourism-policy-responses itCovid 19-tourism-policy-responses it
Covid 19-tourism-policy-responses it
 
Memoria istat-as-1746 10marzo2020
Memoria istat-as-1746 10marzo2020Memoria istat-as-1746 10marzo2020
Memoria istat-as-1746 10marzo2020
 
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2
Coronavirus il-contagio-per-le-imprese-def3-2
 
Conf Turismo2801 Finale
Conf Turismo2801 FinaleConf Turismo2801 Finale
Conf Turismo2801 Finale
 
Assoturismo (1)
Assoturismo (1)Assoturismo (1)
Assoturismo (1)
 
11 Conclusioni
11 Conclusioni11 Conclusioni
11 Conclusioni
 
Nota 4-09-04-2020-covid-19
Nota 4-09-04-2020-covid-19Nota 4-09-04-2020-covid-19
Nota 4-09-04-2020-covid-19
 
Slimma, i mercati turistici del futuro
Slimma, i mercati turistici del futuroSlimma, i mercati turistici del futuro
Slimma, i mercati turistici del futuro
 
Presentazione tg economia
Presentazione tg economiaPresentazione tg economia
Presentazione tg economia
 
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013Fulvio Mattioni- Future Forum 2013
Fulvio Mattioni- Future Forum 2013
 
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico Conti
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico ContiRapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico Conti
Rapporto sul Turismo 2009 in Toscana - IRPET, Enrico Conti
 
Turismo Crocieristico Italia
Turismo Crocieristico ItaliaTurismo Crocieristico Italia
Turismo Crocieristico Italia
 
Interoperabilità tecnologica Toolisse
Interoperabilità tecnologica Toolisse Interoperabilità tecnologica Toolisse
Interoperabilità tecnologica Toolisse
 

Previsioni sulle modalità di ripartenza nel settore turistico delle regioni italiane

  • 1. 19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 1/3 L’Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) Il settore del turismo rappresenta una voce chiave della crescita economica italiana. In complesso muove il 13% del pil, circa 230miliardi, e impiega non meno di 300mila lavoratori. La grave crisi economica causata dal Coronavirus rischia però di minarne la performance annuale. Il presidente di Assoturismo Vittorio Messina chiede più assistenza al mondo del credito e maggiori certezze per potere iniziare la stagione. “ Il Dl Liquidità, così com’è, non è utile a sostenere le imprese del turismo nella fase più critica della loro storia – dichiara l’associazione – il provvedimento non solo è ridimensionato rispetto alle aspettative iniziali, ma non tiene conto dell’azzeramento dei ricavi degli operatori del settore. Imprese e professionisti di tutti comparti, dalle agenzie di viaggio alla ricettività alberghiera ed extralberghiera, passando per somministrazione, servizi e trasporti turistici, hanno visto cancellarsi completamente i propri fatturati, senza prospettive di ripresa a breve termine”. “Per il turismo, infatti, la Fase 2 è ancora un miraggio: il mercato internazionale è bloccato, ed è difficile che i flussi di viaggiatori tornino a regime prima del 2021. Il nostro sarà il periodo di inattività forzata più lungo di tutti i comparti. In questo scenario, l’intervento del governo, più che liquidità, fornisce un indebitamento che molti operatori non sono in grado di sostenere”, ammonisce Messina. “Bisogna fare molto di più”, conclude il rappresentante di Assoturismo. “Per le imprese del turismo, bisogna alzare decisamente la soglia dei prestiti garantiti al 100%, portandola da 25mila ad almeno 50mila euro, e prevedere almeno una parte in fondo perduto ed un sensibile allungamento dei tempi di restituzione rispetto a quelli previsti. Le procedure per l’accesso ai benefici, poi, vanno sburocratizzate al massimo. Soprattutto, serve un fondo di emergenza per il turismo, attraverso cui riconoscere alle agenzie di viaggi un indennizzo proporzionale al decremento di fatturato registrato durante l’emergenza e coprire le insolvenze e i fallimenti degli operatori della filiera. Ci sono migliaia di imprese – e quindi di posti di lavoro – a rischio”. Intanto il Touring club italiano ha affermato che “dall’esperienza di lockdown di queste settimane e dall’evoluzione della pandemia da coronavirus in Italia e nel resto del mondo abbiamo metabolizzato che l’attesa per il ritorno alla normalità (qualunque cosa potrà significare) sarà lunga e che altrettanto lentamente la macchina turistica potrà ricominciare a ripartire adattandosi a nuovi presumibili paradigmi. Non mancano segnali contraddittori: di recente infatti la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen ha consigliato prudenza sui piani per le vacanze Di redazione - 17/04/2020 Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni AccettoAccetto
  • 2. 19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 2/3 estive, mostrando quindi un certo scetticismo sulla prossima stagione turistica, mentre quasi contemporaneamente la sottosegretaria al Turismo Lorenza Bonaccorsi ha affermato che è concreta la possibilità che si possa andare al mare quest’estate, pur con una serie di misure per garantire il distanziamento sociale. A tutti gli osservatori pare comunque evidente che i primi fattori propulsivi deriveranno dal turismo domestico, puntando sulla voglia degli italiani di uscire finalmente di casa – con tutte le precauzioni inevitabili, data la situazione – dopo la quarantena. Ciò è dovuto al fatto che il nostro Paese è stato tra i primi a sperimentare il contagio da coronavirus e che la maggior parte dei nostri principali mercati turistici esteri sconta un ritardo rispetto alla diffusione della pandemia che, con ogni probabilità, li porterà a uscire dalla fase di emergenza dopo di noi. Per almeno il 2020, dunque, il nostro turismo tornerà quello degli albori, quando nel secondo Dopoguerra si rivelò come fenomeno prevalentemente domestico. Dal 1958, primo anno della rilevazione sistematica dei flussi da parte dell’Istat a metà degli anni Ottanta, infatti, circa il 70% delle presenze che si registravano in Italia riguardava il turismo dei nostri connazionali. È soltanto negli ultimi trentacinque anni che si è sviluppato notevolmente – complice la globalizzazione – il mercato incoming che oggi costituisce, seppur per poco, più della metà del nostro turismo (50,5% delle presenze totali). Come succede per tanti altri aspetti della nostra economia, però, l’Italia non si presenta omogenea in tutto il territorio nazionale: i flussi stranieri sono concentrati in alcune aree particolari, spesso per ragioni molto diverse. È proprio in questi territori che si registreranno dunque le difficoltà maggiori perché verrà meno una componente preminente della domanda turistica. La Provincia Autonoma di Bolzano sarà quella che, stando a questa radiografia, più risentirà della situazione, visto che per quasi il 70% dipende dall’estero, e in particolare dal mondo di lingua tedesca, di cui è un naturale sbocco per quanto riguarda l’offerta montana invernale ed estiva. Con il 68% di clientela estera, al secondo posto si trova il Veneto, la cui capacità di attrazione sui mercati stranieri è legata all’offerta balneare, lacuale e a quella delle città d’arte, Venezia in primis. Lazio e Lombardia presentano un tasso di internazionalità simile (62% e 60% rispettivamente): nel primo caso l’attrattore di Roma è fondamentale, nel secondo c’è Milano – come polo molto importante di turismo urbano e business – ma anche tutto il sistema che ruota attorno ai laghi e alle tante aree industriali lombarde che intrattengono fitti rapporti con l’estero (non a caso l’elevata mobilità che si registra su questo territorio è stata probabilmente una concausa della diffusione massiccia del virus). Per quanto riguarda il Friuli-Venezia Giulia (57%), le ragioni sono, come per Bolzano, legate prevalentemente alla sua collocazione geografica mentre la Toscana (54%) deve la sua attrattività a Firenze e alle principali città d’arte, nonché al suo territorio rurale, da decenni entrato nell’immaginario collettivo straniero. Sardegna e Sicilia, infine, (rispettivamente 52% e 51%) sono le uniche Regioni del Sud a presentare quote di flussi stranieri di qualche rilievo, ma comunque sostanzialmente in linea con la media nazionale. Per quanto riguarda i dati delle aree meridionali, occorre anche considerare la forte incidenza del sommerso e del non rilevato che li rendono meno confrontabili con quelli di altre zone del Paese: in questo senso, è probabile che i numeri ufficiali, sottostimando tanti alloggi presi in affitto da vacanzieri perlopiù italiani, facciano apparire una quota di incoming superiore a quella reale. Passando al livello puntuale di destinazione, abbiamo provato a individuare le località che probabilmente subiranno le ripercussioni più pesanti dalla situazione creatasi oggi in quanto fortissimamente dipendenti dal mercato turistico estero. Nella definizione del cluster, abbiamo scelto due distinti parametri: il primo dimensionale, inserendo soltanto Comuni con flussi turistici di una certa entità, ovvero con presenze totali annuali superiori al milione; il secondo di significatività dell’incidenza della componente straniera, almeno superiore all’80%. Le più colpite sono le località lacuali e marine, soprattutto venete. In alcuni casi – in particolare per Limone sul Garda (Bs), Scena (Bz) e Malcesine (Vr) – la mancanza di stranieri potrebbe Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni AccettoAccetto
  • 3. 19/4/2020 L'Estate del Covid 19. Che arriva gravida di incognite (di C. Meier) - FarodiRoma www.farodiroma.it/lestate-del-covid-19-che-arriva-gravida-di-incognite-di-c-meier/ 3/3 addirittura quasi azzerare i flussi complessivi. Il Sud Italia è rappresentato in maniera molto contenuta da una sola località siciliana (Taormina) e da una campana (Sorrento). L’unica località montana è Scena, in Alto Adige, mentre per i contesti urbani Venezia è l’unica rappresentata. Totalmente assente da questa classifica il Centro Italia. Nonostante le incertezze sui tempi e sulle modalità della ripartenza, il quadro delle aree geografiche e delle tipologie di località che potrebbero entrare più in sofferenza appare già oggi abbastanza chiaro: avere queste informazioni può sicuramente aiutare la politica regionale e locale ad affrontare il futuro in modo più consapevole, provando a mettere in atto alcune contromisure che possano rendere attrattive anche al pubblico italiano, o quantomeno più visibili in termini di comunicazione, queste località già note al turismo internazionale”, conclude la nota del Touring club italiano. Christian Meier Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni AccettoAccetto