Non sempre la morte è la fine. www.JFPenn.com/profanazione/ La prima idea di Profanazione è venuta da una visita all’Hunterian Museum di Londra, sove sono esposti moltissimi campioni anatomici. Mi sono chiesta come il corpo ci definisca in vita… e nella morte. Jamie Brooke è una detective della polizia inglese, che a volte non rispetta le regole, ma non dimentica mai la sua missione: rendere giustizia ai morti. La fuga di Jamie nel tango viene dalla mia passione per questa “espressione verticale del desiderio orizzontale.” Blake Daniel, lo psichico riluttante che aiuta Jamie a risolvere il caso, lavora come ricercatore al British Museum. Nelle mie storie c’è sempre un risvolto soprannaturale … Le Veneri anatomiche, come quella trovata sulla scena del crimine, erano sia ausili per l’insegnamento che opera d’arte.La teratologia è lo studio dei “mostri”, casi di anormalità nello sviluppo fisiologico, spesso causate da fattori genetici o ambientali. Gli “spettacoli da baraccone” dell’epoca Vittoriana esibivano esseri umani nati deformi e i musei di medicina sono pieni dei loro resti. Ma che cosa succederebbe se venissero creati deliberatamente? La mostra “Bodies” a New York (ma è stata anche a Roma) mi ha dato l’idea di Rowan Day-Conti e delle sue macabre sculture con i cadaveri. Le ricerche su quel mondo alternativo mi hanno condotto al body mod, la modificazione del corpo, e al nightclub Torture Garden. Trovo affascinante vedere come le persone usano il corpo come una tela per definire se stesse. Questo tatuaggio ha ispirato il personaggio di “O”, la danzatrice esotica. L’ho visto alla mostra “Seduced by Art Photography” alla National Gallery di Londra. Una visita alle Hellfire Caves di West Wycombe, con le storie di rituali satanici e depravazione sessuale che le circondano, ha fornito l’ispirazione per alcune delle scene cruciali.