1. Metodologia della ricerca sociale
Prof. ssa Stefania Tusini
Cattolicesimo magico
Un’indagine etnografica
di Marco Marzano
Giorgia Secca e Sara
Vittori
2. Introduzione
Biografia dell’autore
Motivazioni e obiettivi
Metodo utilizzato
Pellegrinaggio a Medjugorje
Rinnovamento Carismatico (RNS)
Conclusioni
3. Marzano racconta il suo viaggio in un
cattolicesimo che definisce “magico”, del quale
si parla poco, ma che in Italia è più vivo che
mai.
Egli ha cercato di comprendere e interpretare i
fenomeni che lo caratterizzano, confrontandoli e
ricollegandoli al cattolicesimo ufficiale che ne è
la radice e il filo comune che li lega.
4. Nato a Torino nel 1963, laureato in Scienze
Politiche, è professore ordinario di Sociologia
all’Università di Bergamo.
Autore di numerose pubblicazioni, si occupa di
etnografia e metodi di ricerca qualitativa.
Negli ultimi anni si è interessato ai temi della
malattia cronica e della morte (Scene finali, 2004) e
della religione, in particolare del cattolicesimo e
della secolarizzazione.
5. Marzano è spinto dall’interesse per il legame
malattia-salvezza e dalla curiosità di conoscere
un cattolicesimo diverso da quello tradizionale.
L’obiettivo è quello di comprendere le ragioni, le
emozioni e le motivazioni delle persone che
partecipano ad un pellegrinaggio.
6. L’etnografia è un metodo di ricerca scientifica
sul campo che si propone di descrivere ciò che
gli attori fanno e quali significati danno alle loro
azioni.
L’indagine etnografica è perciò un metodo di
ricerca qualitativa.
8. Medjugorje è il più importante sito di apparizioni
mariane nel mondo.
E’ un piccolo comune rurale dell’Erzegovina
meridionale sperduto in mezzo ai monti di una
delle regioni più povere e martoriate del
continente.
9.
10.
11. Tutto iniziò il 24 giugno 1981, quando sei
giovani del luogo riferirono di aver scorto una
figura eterea, subito identificata come la
Madonna.
Il regime comunista intervenne, vedendo ciò
come un tentativo reazionario utile all’ascesa
del nazionalismo cattolico croato.
Padre Jozo si pose a capo del movimento a
protezione dei veggenti e venne arrestato e
torturato dai funzionari del regime.
12. 1° giorno
Marzano scelse di viaggiare in pullman per
avere un contatto diretto con gli altri
partecipanti.
Nota che la composizione del gruppo è
eterogenea.
Per i pellegrini tutto ha sempre un senso: il
mondo è pieno di segni.
Piani divini = Subordinazione sociale
13. 2° giorno
Ascesa al Podbrdo, il monte delle apparizioni.
In realtà una collinetta pietrosa e fangosa.
Impressiona il numero dei pellegrini.
Il primo miracolo a cui assistono è quello del
sole, che appare come circondato da una
corona di luce rossa; metafora del sangue
versato da Cristo.
14.
15. 3° giorno
Visita a Vicka, la più celebre dei veggenti, l’unica
con apparizioni quotidiane. Si radunano circa
duemila persone davanti alla sua casa.
Il viso di Vicka è serrato in una posa rigida, in un
sorriso estatico e fisso. Gesticola in modo quasi
automatico.
Nel suo messaggio si appella alla benevolenza
della Madonna per sconfiggere il demonio,
esortando la folla alla conversione e alla preghiera.
16. In molti tra i presenti, durante la preghiera di
Vicka, cadono nel riposo nello spirito: un totale
mancamento di forze nel corso del quale il
fedele rimarrebbe cosciente provando una
sensazione di profonda beatitudine (ma con
completa astenia).
Sono presenti anche persone che manifestano
disagi spirituali, forme più lievi della
possessione demoniaca.
17. Padre Ljubo, amministratore della parrocchia di
Medjugorje e comunicatore ufficiale dei
messaggi della Madonna, è un moderato.
Non è gradito al popolo dei pellegrini proprio
perché afferma che la fede vera non ha bisogno
di miracoli o visioni.
In molti sostengono che sia stato voluto dalla
Chiesa per raffreddare il movimento.
18. 4° giorno
Il gruppo si divide: alcuni scelgono di salire sul
Krisevac (il secondo monte sacro) e altri come
Marzano partecipano alla Via Crucis.
Il percorso è allestito intorno al grande
crocifisso bronzeo, famoso per il liquido ritenuto
miracoloso che fuoriesce dal ginocchio del
Cristo.
L’evento culmine della giornata è la visita a
Padre Jozo.
19.
20. È la principale figura carismatica dal 1981;
“una mistura tra un predicatore medievale e uno
televisivo americano”.
I peccati e gli errori sono il fulcro della sua
predica: condanna il divorzio, l’aborto e la
tecnologia dannosa. Ricorda che i cataclismi
sono evitabili con la preghiera.
La presenza di Padre Jozo provoca le “cadute”
e manifestazioni demoniache.
21. 5° giorno
Visita alla veggente Mirjana che non ha più
apparizioni quotidiane, ma solo in occasione del
suo compleanno.
Il viso di Mirjana non è rigido ed estatico, ha
atteggiamenti meno impostati rispetto a Vicka.
Attorno a lei centinaia di flash cercano di
immortalare l’avvenimento.
22.
23. “Cari figli! Vengo tra di voi perché desidero essere la
vostra madre, la vostra interceditrice. Desidero essere il
legame tra voi e il Padre celeste, la vostra mediatrice.
Desidero prendervi per le mani e camminare con voi
nella lotta contro lo spirito impuro. Figli miei
consacratevi a Me completamente. Io prenderò le
vostre vite nelle mie mani materne e vi insegnerò la
pace e l’amore affidandole allora a mio Figlio. Vi chiedo
di pregare e digiunare perché soltanto così saprete
testimoniare il mio Figlio per mezzo del mio cuore
materno in modo giusto. Pregate per i vostri pastori
perché in mio Figlio possano sempre annunciare
gioiosamente la Parola di Dio. Vi ringrazio.”
24. Esperienza etnografica eccezionale, “in partibus
fidelium”.
Le ragioni dei pellegrinaggi sono svariate, per
un’esperienza spirituale, per abitudine, per
solitudine ma anche per trovare un partner devoto.
Il pellegrinaggio è uno spazio simbolico e sociale
dove le distanze si annullano; è un luogo di
formazione nel quale esercitarsi alla piena
devozione.
I pellegrini distruggono il dualismo tra anima e
corpo, vengono abbattuti i confini di cielo e terra.
25. Il Rinnovamento Carismatico è un movimento
spirituale internazionale nato negli Stati Uniti
sulla scia del Concilio Vaticano II.
Nel 1967 durante un ritiro di preghiera un
gruppo di studenti universitari cattolici fece
esperienza di fenomeni che appartenevano ai
pentecostali protestanti come il battesimo nello
spirito o effusione e la glossolalia o canto in
lingue.
26. Il Rinnovamento nello Spirito Santo (RNS) è la
più importante organizzazione del carismatismo
cattolico italiano.
In generale, ciò che accomuna la spiritualità
carismatica a quella dei pentecostali protestanti
da cui deriva è l’insistenza sul ruolo e sulla
manifestazione dello Spirito Santo che inonda
di carismi e grazie i fedeli.
Terza chiesa (Jekins)
27. Marzano partecipa a un incontro di preghiera,
l’appuntamento settimanale fondamentale dei
gruppi carismatici.
• Canti accompagnati da gesti, balli, battiti di
mani, braccia aperte ed innalzate ad accogliere
i doni dello Spirito.
• Preghiere e ringraziamenti spontanei dei fedeli
fatti da parole semplici e frasi personali
• Lettura di un brano del Vangelo e commento
• Segno della pace caloroso
28. Oltre ad aver visitato diversi gruppi di preghiera,
Marzano ha seguito l’intero cammino di
effusione e ha partecipato alla Convocazione
nazionale di Rimini, un raduno di 3 giorni di tutti
i membri italiani dell’RNS.
Durante un incontro settimanale del Cammino,
conosce Luciana, una figura particolarmente
carismatica.
29. Successivamente, viene invitato a casa di
Luciana e suo marito Tommaso che gli
raccontano la loro storia: dalla caduta
economica e spirituale alla conversione, che
trasformò la disgrazia nell’opportunità di
cambiare vita.
Dall’Ecuador dove si erano trasferiti e avevano
conosciuto il movimento, tornarono in Italia e
divennero una delle coppie più celebri e attive
del Rinnovamento lombardo.
30. Più avanti viene invitato a un corso di
formazione all’evangelizzazione, a cui
parteciperà nonostante le titubanze, che
costituirà la seconda importante esperienza
etnografica del libro.
Il corso dura 7 giorni, nei quali dovrà rispettare
norme e impegni presi come non lasciare la
casa di spiritualità e non avere contatti con
l’esterno senza rivolgersi all’équipe di
organizzatori.
31. I corsisti sono 24, in maggioranza piuttosto
giovani, uomini e donne in numero
equo, provenienti da diverse parti d’Italia
(eccetto un frate africano), alcuni accompagnati
dai figli.
Il luogo di riferimento degli incontri è il grande
salone centrale.
Le giornate sono composte di
preghiera, catechesi, attività quotidiane di
gruppo, adorazione eucaristica individuale e
messa finale.
32. Ogni giornata inizia con canti vivaci e gioiosi
accompagnati da gesti e musica.
La musica ha un ruolo fondamentale per i
carismatici: è al tempo stesso preghiera e
testimonianza dell’entusiasmo della fede.
Consente il coinvolgimento emotivo e
comunitario.
33. Si tratta spesso di canti americani tradotti, ma
molti sono stati composti all’interno del
movimento (l’attuale presidente Salvatore
Martinez è infatti autore di molti brani).
1. Yes Lord (inglese)
2. Quale gioia è star con Te
3. Si tuvieras fe (spagnolo)
4. Dalla tristezza alla danza
34. “Gesù è il Signor che passa proprio qui,
Gesù è il Signor che passa proprio qui, e
quando passa tutto si trasforma;
via la tristezza, torna l’allegria.
E quando passa tutto si trasforma, torna
l’allegria nel mio cuor e nel tuo cuor.
(puntando il dito verso proprio petto, poi verso quello del vicino)
Chi è che ama? Gesù ama.
Chi è che salva? Gesù salva.
Chi è che vive? Gesù vive.
Chi è che regna? Gesù regna.”
35.
36. Ci sono 3 catechesi ogni giorno per le quali si
alternano i membri dell’équipe.
Prima della catechesi, si invoca la discesa dello
Spirito Santo nella persona e nelle sue parole
attraverso l’imposizione delle mani e il canto in
lingua.
37. Si tratta di un carisma molto significativo sia
per i carismatici che per i pentecostali,
concesso ai fedeli dopo l’effusione.
Esso consiste nell’emissione di una melodia di
suoni continui e sovrapposti che non hanno un
significato comprensibile a livello linguistico.
E’ l’abbandono a una preghiera che è un
dialogo personale e libero con Dio (senza
entrare in stati di trance o incoscienza).
38. Il canto in lingua è descritto nella Bibbia in vari
passi (Romani 8,26):
« Allo stesso modo anche lo Spirito viene in
aiuto alla nostra debolezza, perché nemmeno
sappiamo che cosa sia conveniente
domandare, ma lo Spirito stesso intercede con
insistenza per noi, con gemiti inesprimibili. »
39. Il tema è la testimonianza, altro elemento
fondamentale per i carismatici, indispensabile
per l’efficacia dell’evangelizzazione (kèrigma).
Vengono date indicazioni precise e concrete su
come testimoniare la propria conversione, la
scoperta dell’amore di Gesù e il seguente
cammino di fede intrapreso.
Si sottolinea l’importanza della coerenza della
propria vita con la verità annunciata.
40. Per svolgere le attività i corsisti sono divisi in tre
“comunità”, ognuna con un proprio nome.
• Cura del refettorio
• Sintesi dei temi della giornata
• Cura del salone e dei bagni comuni
• Liturgia
• Preparazione della serata
• Intercessione
41. Nella confessione collettiva ciascuno racconta
agli altri membri del gruppo una propria
testimonianza personale, un proprio segreto o
qualcosa di molto intimo, che non verranno
rivelati al di fuori.
I partecipanti sperimentano solidarietà e
identificazione per le vicende altrui.
Perdita di importanza del sacramento della
confessione (individuale e propriamente
cattolica).
42. Si tratta di un’esercitazione pratica: i corsisti
dovranno effettuare una prova di
evangelizzazione (simulazione di casi concreti).
Le prove consistono in una recita improvvisata il
cui sfondo è una situazione stabilita dall’équipe.
Si valutano insieme aspetti positivi e negativi
delle prove e vengono raccontati alcuni
aneddoti.
43. Al termine della catechesi viene portato in sala
l’ostensorio e si procede a una preghiera “speciale”.
A mano a mano vengono tolti 7 veli dall’ostensorio
accompagnando il rito da preghiere di liberazione e
guarigione.
Con musica e canti di sottofondo vengono suggeriti
compiti con l’uso della Bibbia.
Preghiere spontanee e collettive con l’imposizione
delle mani vengono fatte dall’équipe.
I corsisti si lasciano trasportare anima e corpo dalla
preghiera.
Si sperimentano canto in lingua e riposo nello spirito
ed emerge un disordine spirituale.
44. Il sociologo, che ha assistito solo da
osservatore a tutte le preghiere e le attività,
dopo molte resistenze cede alle pressioni di
alcuni membri dell’équipe che vorrebbero
pregare per lui:
“Sento le loro mani sul capo, sulle spalle, sulla
schiena. Distinguo appena una voce dall’altra e
quasi non vedo più la luce delle candele sopra
di me, oscurata com’è dai corpi dei fratelli oranti
che mi sovrastano e mi fanno sentire piccino e
protetto.”
45.
46. Come ogni giorno nel pomeriggio si svolge la
messa.
La liturgia è innovata il più possibile, seguendo
la guida dello Spirito.
La religiosità carismatica è spettacolare e
sensazionalistica e premia la creatività.
Perciò, i preti carismatici per mantenere
l’autorevolezza del proprio ruolo devono
mostrare durante la celebrazione di possedere
virtù carismatiche.
47. Alla fine della messa, si può eccezionalmente
assistere alla cerimonia di effusione di una
ragazza.
Imposizione delle mani
Invocazione discesa Spirito Santo
Apertura a caso della Bibbia e scelta di 3
passi
Riferimento passi e visioni all’effusionanda
48. Il corso termina con una spedizione di
evangelizzazione di 2 giorni in un piccolo
comune nelle vicinanze, in condizioni di
disagio, cioè senza portarsi dietro nulla se non
la propria fede e gli insegnamenti ricevuti
durante il corso.
Marzano decide di non partecipare.
49. Medjugorje RNS
Devozione popolare “Cristianesimo amichevole”
tradizionale (Vattimo)
Toni foschi, ambientazione Spiritualità gioiosa, vitale ed
rurale, ispirazione antimoderna, esuberante.
tensione apocalittica (segreti)
Preghiere a memoria legate Preghiere spontanee
alla liturgia (rosari, giaculatorie) espressione di sentimenti
personali
Cattolicesimo tradizionale e
millenarista Declinazione italiana di un
movimento globalizzato
(“americanizzazione” del
50. Manifestazione concreta della presenza divina
(fenomeni carismatici)
Semplificazione del messaggio religioso
Risposta ai bisogni di protezione dai pericoli
dell’esistenza
Dio antropomorfo e pragmatico
(conseguenze dirette nella vita quotidiana)
Figura sovrannaturale del demonio
Sottomissione al progetto divino
Aura magica (nelle preghiere e negli oggetti)
51. Il Concilio Vaticano II ha involontariamente
legittimato i movimenti soprattutto per la nuova
attenzione posta sul ruolo dei laici e sui frutti
dello Spirito Santo.
Un rinforzo è stato dato dal pontefice Giovanni
Paolo II, che li ha sostenuti e protetti con lo
scopo di arginare la scristianizzazione
dell’Europa.
Per Benedetto XVI l’energia dei movimenti è
da apprezzare e da sfruttare per frenare la
secolarizzazione e l’ondata pentecostale, ma da
tenere sotto controllo e integrare nella Chiesa.
52. Il fenomeno più evidente è la svalutazione del
ruolo dei sacerdoti dovuta a:
Riduzione numerica del clero secolare
Incapacità di rispondere ai bisogni della
società, di innovare e vigilare sui movimenti
Spinta dei movimenti, che riconoscono solo
formalmente l’autorità dei parroci.
In assenza di riforme, i preti sono destinati a
diventare l’anello debole dell’organizzazione
ecclesiale.