1. Riguardando il passato del mondo della comunicazione possiamo notare che tre sono state le
rivoluzioni più importanti che si sono susseguite nel tempo: la RIVOLUZIONE CHIROGRAFICA,
la RIVOLUZIONE GUTENBERGHIANA e la RIVOLUZIONE ELETTRONICA.
Inoltre possiamo distinguere quattro diverse culture che si sono succedute nel corso degli ultimi sei
millenni: la cultura orale, la cultura manoscritta o chirografica, la cultura tipografica e, infine, la
cultura dei media elettrici ed elettronici. La conseguenza principale delle rivoluzioni è stata quella
di far circolare le informazioni a una velocità sempre maggiore in tempi sempre più corti e a costi
sempre più bassi.
LA RIVOLUZIONE CHIROGRAFICA
Il primo esempio di scrittura ha fatto la sua comparsa solo
seimila anni fa grazie al popolo dei Sumeri. In seguito gli Egizi
inventarono il loro sistema di scrittura intorno al 3000 a.C., i
Maya nel 50 d.C., gli Aztechi nel 1400 d.C.
Il sistema di scrittura inventato dai Sumeri, detto “cuneiforme” ,
fu inizialmente utilizzato dai Sumeri per ragioni contabili e
amministrative, e solo in seguito fu il mezzo per descrivere
eventi storici e religiosi e per composizioni letterarie. Si sviluppò in seguito passando attraverso le
fasi di pittogramma, ideogramma fonogramma. Questo metodo di scrittura resistette fino a quando
non fu soppiantato dall'alfabeto fenicio-greco-romano, più semplice e diretto.
Molto importante fu anche il contributo dato dagli Egizi allo sviluppo del fenomeno della scrittura:
essi, infatti, furono i primi a sperimentare l'unione di inchiostro liquido, penna e carta, che è ancora
oggi la base della maggior parte delle comunicazioni manoscritte.
LA RIVOLUZIONE GUTENBERGHIANA
La seconda rivoluzione del mondo della comunicazione è data
dall’invenzione della stampa. Essa determinò un’enorme
trasformazione della vita intellettuale degli occidentali, aprì nuovi
orizzonti nel campo dell'istruzione e della comunicazione delle idee. I
suoi effetti si fecero con il tempo sentire in ogni sfera dell'attività
umana.
Gutenberg introdusse in Europa, con più di tre secoli d'anticipo sulla
sua adozione nell'industria, la teoria dei "pezzi intercambiabili", che
rappresenta il fondamento tecnico della moderna produzione in serie. Purtroppo la sua invenzione
venne frenata da problemi economici.
2. LA RI VOLUZIONE ELETTRONICA
La terza rivoluzione della comunicazione si sviluppò
maggiormente intorno alla metà dell'Ottocento. La scoperta che
diede origine a questa rivoluzione fu quella del telegrafo ottico.
Questa innovazione era di grandissima importanza, anche se i
messaggi che potevano essere trasmessi dovevano essere molto
elementari.
La situazione migliorò grazie alla scoperta di Samuel Morse
nel 1844: il telegrafo elettrico. Questa data simboleggia
l'inizio della comunicazione moderna. Grazie a questa scoperta,
che permise ai messaggi di viaggiare più in fretta dei messaggeri l'uomo è entrato a far parte di una
nuova era comunicativa..
Successivamente all’ invenzione del telegrafo elettrico ci fu quello senza fili,poi il telefono, il
cinema, il fonografo,la fotografia, la radio,la televisione, fino ad arrivare a quelle più moderne,
come la fotocopiatrice e il computer. Queste innovazioni hanno subito, e subiscono tuttora,
numerosi cambiamenti, che le rendono sempre più vicine alle esigenze dell'uomo.
LA CULTURA ORALE
La cultura orale ha alcune caratteristiche fondamentali:
- Privilegia la paratassi. Il pensiero e i processi comunicativi delle culture orali sono
caratterizzati da una costruzione del periodo fondata essenzialmente sulla coordinazione: si
hanno, quindi, proposizioni collegate tra loro mediante l'uso di preposizioni.
- Usufluisce della ridondanza. Quindi per imprimere nella mente di chi ascolta, ripetere e
riprendere più volte un dato importante che si vuole mettere in evidenza.
- Predilige il tono agonistico. Infatti le produzioni verbali sono centrate su dinamiche
agonistiche. Questo accade proprio perché in una cultura orale la stessa conoscenza non è mai
astratta, ma è sempre vicina all'esperienza umana ed è quindi situata in un contesto di lotta.
-E’ conservatrice e tradizionale. In una società in cui l'unico modo per tramandare le
informazioni è quello orale, le informazioni conosciute vengono immagazzinate nella mente; la
mentalità che si forma in un simile contesto è, per forza di cose, tradizionalista e conservatrice,
e inibisce la sperimentazione intellettuale.
-E’ enfatica e partecipativa. L'uomo abituato a muoversi in una cultura orale è sicuramente più
impulsivo di un uomo abituato alla lettura e al ragionamento prodotto dalla conoscenza scritta.
3. -E’ una cultura omeostatica. Per l'impossibilità di ricordare tutte le informazioni, in una cultura
orale si tende a privilegiare tutto ciò che è inerente alla quotidianeità, tralasciando le
informazioni relative al passato, o quelle che più si allontanano dalle esigenze quotidiane.
- Pensa in modo situazionale, concreto, nei ragionamenti, molto è usata più la parte pratica
rispetto a quella teorica.
LA CULTURA CHIROGRAFICA
il merito più grande della scrittura è quello di contribuire all'indipendenza del pensiero, alla
creazione di un pensiero personale piuttosto che un pensiero unico, di gruppo.
Le caratteristiche della cultura manoscritta:
-La memoria diviene una regina decaduta la cultura scritta è una cultura che riesce a fare a
meno della memoria. Il libro è, di fatto, una memoria artificiale, una estensione della mente che
ha consentito agli uomini di dedicarsi a compiti più creativi.
-L'occhio, l'orecchio e la lettura. Mentre nella cultura orale la comunicazione si svolgeva
utilizzando prevalentemente l'orecchio,qui i due sensi vengono utilizzati sostanzialmente allo
stesso livello, anche se permane una certa supremazia dell'orecchio.
-Pensieri ed espressioni si fanno più analitici, più astratti. Grazie alla nascita della scrittura, si è
arricchito notevolmente il lessico di uso comune.
La cultura tipografica
L’invenzione della stampa definisce in maniera ancora più netta i caratteri di omogeneità, di
ripetitività e di uniformità che avevano caratterizzato la cultura chirografica, privilegiando
l’analiticità, la sinteticità, la ricerca dell’oggettività, il pensiero.
Anche l’uso della vista (che ovviamente sostituisce l’udito) ha modalità nuove: la stampa infatti
insegna a guardare mettendo prima di tutto a fuoco le immagini in modo da averne una visione
d’insieme. Ma il suo effetto più evidente si ha sulla lingua, depurata (si pensi al latino, lingua rigida
e poco utilizzabile per esprimere sinteticamente dei pensieri, della quale la stampa ha determinato la
morte) e, però, anche cristallizzata e fissata all’interno di regole grammaticali.
La stampa ha evidentemente favorito lo sviluppo delle lingue nazionali, contribuendo a
normalizzare l’ortografia e ad arricchire il lessico, anche se a scapito della fluidità dei cambiamenti
che si verificano all’interno di una lingua, e però rendendo possibile, in ultima analisi, l’utilizzo
della lingua stessa come mezzo di comunicazione di massa. La valorizzazione di alcuni volgari ha
però determinato la fine per altre lingue nazionali, usate magari presso popoli poco numerosi o
deboli economicamente tanto da non potersi permettere le stamperie necessarie per garantire la
sopravvivenza della loro lingua.
Di fatto, la stampa nel corso dei secoli ha contribuito in maniera determinante alla diffusione della
cultura di massa e, nello stesso tempo, individuale, cambiando il modo di studiare e di insegnare,
favorendo la creazione delle grandi biblioteche pubbliche e private, favorendo la nascita
dell’individualismo e del nazionalismo.
4. Tra gli aspetti negativi si possono citare il plagio, fenomeno quasi sconosciuto ai tempi dei
manoscritti, e la censura, utilizzata nel corso dei secoli come strumento per mettere in atto forme
persecutorie contro la libertà di pensiero.
LA CULTURA DEI MEDIA ELETTRICI ED
ELETTRONICI
L'inserimento dei mass media nella vita quotidiana, e la conseguente velocizzazione della diffusione
delle informazioni hanno cambiato molti degli usi che si fanno di questi strumenti; le principali
differenze tra la stampa e le telecomunicazioni sono queste:
Stampa Elettronica
Richiede abilità per leggere. Non richiede alcuna educazione.
Per lo più è sperimentata
individualmente.
Per lo più è sperimentata in
compagnia.
Presa in piccole dosi. Presa in dosi abbondanti.
Diffusione relativamente lenta. Diffusione rapidissima.
Può essere riletta e controllata.
Non è generalmente adatta a
un'osservazione ulteriore.
Relativamente conveniente a prodursi,
ma costosa per il consumatore.
Molto costosa a prodursi, ma
conveniente al consumatore.
Creata per minoranze di varia entità Creata per la maggioranza.