Nanocompositi per il trattamento conservativo di marmi e travertini
Progetto biomonitoraggio comprensoro del mela milazzo convenzione arta universita' palermo
1. Responsabili Scientifici per l’Università
Prof. Giuseppe dott. Alonzo (Dipartimento ITAF)
Prof. Domenico dott. Ottonello (Dipartimento di Scienze Botaniche)
Convenzione ARTA-Dipartimento ITAF-UNIPA, D.R.S. n°473 del 8 giugno 2005",
Progetto di Monitoraggio Biologico degli Inquinanti Atmosferici nel "Comprensorio
territoriale dell'Area a Rischio di Crisi Ambientale di Pace del Mela mediante
l’utilizzo di organismi lichenici"
Responsabili Scientifici per il Dipartimento Regionale
Territorio ed Ambiente Servizio Tre
Gioacchino dott. Genchi
Massimo dott. Pappalardo
Servizio tre “Tutela dell’Inquinamento
Atmosferico
” U.O S 3. III “Biomonitoraggio”
2. Progetto di Prof. Domenico dott. Ottonello e Dott. Nardone Giandomenico
-COLLABORATORI SCIENTIFICI-
Progettazione della rete di biomonitoraggio:
Dott. Nardone Giandomenico (Dip.to di Scienze Botaniche)
Campionamento e attività di campo:
Dott. Nardone Giandomenico (Dip.to di Scienze Botaniche)
Dott. Siracusa Marco (Dip.to di Scienze Botaniche)
Trattamento e preparazione dei campioni:
Dott.sa Nunzia Pecoraro
Maria assunta Maniscalchi
Analisi Chimiche:
Dott. Saiano Filippo (Dip.to ITAF)
Elaborazioni statistiche e geostatistiche:
Dott. Nardone Giandomenico (Dip.to di Scienze Botaniche)
Relazione Tecnico-Scientifica:
Dott. Nardone Giandomenico (Dip.to di Scienze Botaniche)
Analisi del territorio:
Dott. sa Oliveri Eugenia
Dott. sa Tirrito Michela
3. Cos’è il biomonitoraggio
Il monitoraggio biologico può essere definitoIl monitoraggio biologico può essere definito
come lo studio delle risposte biologiche,come lo studio delle risposte biologiche,
evidenziata da alterazione fisiologica deglievidenziata da alterazione fisiologica degli
organismi viventi, dovute a cambiamentiorganismi viventi, dovute a cambiamenti
ambientali a livello dambientali a livello d’’individuo, popolazione,individuo, popolazione,
comunitcomunitàà o di ecosistema, causate da stati dio di ecosistema, causate da stati di
deviazione di origine naturale o antropicadeviazione di origine naturale o antropica
dalle costanti ambientali delldalle costanti ambientali dell’’area oggettoarea oggetto
dd’’indagine.indagine.
4. …….ancora sul biomonitoraggio.ancora sul biomonitoraggio
Con il biomonitoraggio si sfruttano quindi, leCon il biomonitoraggio si sfruttano quindi, le
caratteristiche dei bioindicatori, organismicaratteristiche dei bioindicatori, organismi
biologici, scelti tra quelli che manifestanobiologici, scelti tra quelli che manifestano
risposte pirisposte piùù marcate agli stimolimarcate agli stimoli
ambientali, consentendo, di conoscere ilambientali, consentendo, di conoscere il
disturbo ambientale sia in terminidisturbo ambientale sia in termini
quantitativi che qualitativi. In alcuni casiquantitativi che qualitativi. In alcuni casi èè
anche possibile individuare le sorgentianche possibile individuare le sorgenti
puntiformi di inquinamento.puntiformi di inquinamento.
5. Lo stato dellLo stato dell’’arte: territori monitoratiarte: territori monitorati
6. Il progetto di studioIl progetto di studio
PACE DEL MELAPACE DEL MELA
In dettaglioIn dettaglio
8. Comuni interessatiComuni interessati
COMUNECOMUNE AREA HaAREA Ha
Barcellona Pozzo di GottoBarcellona Pozzo di Gotto 5,8375,837
CastrorealeCastroreale 5,1085,108
CondròCondrò 451451
Gualtieri SicaminòGualtieri Sicaminò 1,5281,528
MerMerìì 315315
MilazzoMilazzo 2,5032,503
Pace del MelaPace del Mela 1,2291,229
S. Filippo del MelaS. Filippo del Mela 1,0131,013
S. Lucia del MelaS. Lucia del Mela 8,3908,390
S. Pier NicetoS. Pier Niceto 3,6163,616
9. La maglia di campionamentoLa maglia di campionamento
3km
1.5km
10. Area di interesseArea di interesse
La rete diLa rete di
monitoraggiomonitoraggio
sarsaràà pensata epensata e
progettata conprogettata con
lo scopo dilo scopo di
coprire unacoprire una
porzione diporzione di
territorio internoterritorio interno
ad un raggio diad un raggio di
25 Km dal25 Km dal
compartocomparto
industriale diindustriale di
Milazzo.Milazzo.
11. Area monitorataArea monitorata
La rete diLa rete di
monitoraggiomonitoraggio
biologicobiologico
interesserinteresseràà unauna
porzione diporzione di
territorio pari aterritorio pari a
circa 15.000circa 15.000
ettari escluso leettari escluso le
aree di biancoaree di bianco
previstepreviste.
12. Il reticolo di campionamentoIl reticolo di campionamento
nazionale (ANPA 2001)nazionale (ANPA 2001)
Reticolo nazionale a magliaReticolo nazionale a maglia
18 x 18 Km18 x 18 Km
Schema di campionamentoSchema di campionamento
13. Le stazioni di Bianco/controlloLe stazioni di Bianco/controllo
14. Aree di tutela considerate per leAree di tutela considerate per le
stazioni di bianco/controllostazioni di bianco/controllo
RISERVE NATURALIRISERVE NATURALI
Fiume Dinisi e Monte ScuderiFiume Dinisi e Monte Scuderi –– Azienda FF.DDAzienda FF.DD..
Laghetti di MarinelloLaghetti di Marinello –– Provincia di MessinaProvincia di Messina
Bosco di MalabottaBosco di Malabotta –– Azienda FF.DDAzienda FF.DD..
SICSIC
Rocca di NovaraRocca di Novara codice ITA030006codice ITA030006
Fiumara di FlorestaFiumara di Floresta codice ITA030007codice ITA030007
Pizzo Maglio, Montagna di VernPizzo Maglio, Montagna di Vernàà codice ITA030009codice ITA030009
ZPSZPS
Dorsale curcurace,Dorsale curcurace,
antinnammareantinnammare codice ITA030011codice ITA030011
19. Il contesto regionaleIl contesto regionale
Esempio di integrazione dei risultati ottenibili con i risultatiEsempio di integrazione dei risultati ottenibili con i risultati provenienti da altriprovenienti da altri
studi gistudi giàà condotti sul territorio regionale.condotti sul territorio regionale.
20. Cenni sulla normativaCenni sulla normativa
•• Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n.351Decreto Legislativo 4 agosto 1999, n.351;; Attuazione della direttivaAttuazione della direttiva
96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualit96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualitàà dell'ariadell'aria
•• Direttiva 96/62/CE del 27 settembre 1996Direttiva 96/62/CE del 27 settembre 1996;; in materia di valutazione ein materia di valutazione e
gestione della qualitgestione della qualitàà delldell’’aria ambientearia ambiente
•• Decreto NDecreto N°°261 del 1 ottobre 2002261 del 1 ottobre 2002;; Regolamento recante le direttiveRegolamento recante le direttive
tecniche per la valutazione preliminare della qualittecniche per la valutazione preliminare della qualitàà dell'aria ambiente, i criteridell'aria ambiente, i criteri
per l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articolper l'elaborazione del piano e dei programmi di cui agli articoli 8 e 9 deli 8 e 9 del
decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351.decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 351.
•• Direttiva 80/799/CEE del 15 luglio 1980Direttiva 80/799/CEE del 15 luglio 1980;; Relativa ai valori limite e ai valoriRelativa ai valori limite e ai valori
guida dei qualitguida dei qualitàà delldell’’aria per laria per l’’anidride solforosa e le particelle inanidride solforosa e le particelle in
sospensione;sospensione;
•• Direttiva 82/884/CEE del 3 dicembre 1982Direttiva 82/884/CEE del 3 dicembre 1982;; Concernente il valore minimoConcernente il valore minimo
per il piombo contenuto in atmosfera;per il piombo contenuto in atmosfera;
•• Direttiva 85/203/CEE del 7 marzo 1985Direttiva 85/203/CEE del 7 marzo 1985;; Concernente le norme di qualitConcernente le norme di qualitàà
atmosferica per il biossido di azotoatmosferica per il biossido di azoto
•• Direttiva 92//2/CEE del 21 settembre 1992Direttiva 92//2/CEE del 21 settembre 1992,, sullsull’’inquinamento dellinquinamento dell’’ariaaria
provocato dallprovocato dall’’ozono.ozono.
•• Norme VDI 3792, 3786Norme VDI 3792, 3786 ((Associazione Tedesca degli Ingegneri)Associazione Tedesca degli Ingegneri);;
21. AttivitAttivitàà svoltesvolte
In questa fase siIn questa fase si èè proceduto alla progettazione e alla stesura della maglia diproceduto alla progettazione e alla stesura della maglia di
campionamento, al riconoscimento delle stazioni sul campo, georecampionamento, al riconoscimento delle stazioni sul campo, georefenziandofenziando
sul territorio tutti i siti di prelievo previsti.sul territorio tutti i siti di prelievo previsti.
Questa attivitQuesta attivitàà èè stata portata avanti mediante sopralluoghi condottistata portata avanti mediante sopralluoghi condotti
direttamente sul campo, producendo undirettamente sul campo, producendo un’’adeguata documentazione descrittivaadeguata documentazione descrittiva
sia cartacea che fotografica.sia cartacea che fotografica.
La rete di monitoraggio come da specifica tecnica,La rete di monitoraggio come da specifica tecnica, èè stata progettata con unastata progettata con una
maglia di campionamento variabile, una con passo pimaglia di campionamento variabile, una con passo piùù corto delle dimensionicorto delle dimensioni
1,5X1,5 Km, disposta pi1,5X1,5 Km, disposta piùù a ridosso delle fonti di inquinamento principali e unaa ridosso delle fonti di inquinamento principali e una
maglia 3X3 Km nelle parti pimaglia 3X3 Km nelle parti piùù interne del territorio.interne del territorio.
La rete di monitoraggio prevede in tutto 58 stazioni di campionaLa rete di monitoraggio prevede in tutto 58 stazioni di campionamento pimento piùù unauna
serie di stazioni di bianco/controllo da individuarsi in aree diserie di stazioni di bianco/controllo da individuarsi in aree di tutela (riservetutela (riserve
naturali, SIC e ZPS).naturali, SIC e ZPS).
Individuazione e georeferenziazione delle stazioniIndividuazione e georeferenziazione delle stazioni
22. Una volta individuate e georeferenziati tutte le stazioni di camUna volta individuate e georeferenziati tutte le stazioni di campionamentopionamento
passive, sipassive, si èè proceduto al primo campionamento del materiale biologicoproceduto al primo campionamento del materiale biologico
(talli lichenici di(talli lichenici di XanthoriaXanthoria s.l. es.l. e Parmelia spParmelia sp.). Il campionamento.). Il campionamento èè statostato
effettuato secondo le linee guida (ANPA 2001 e Bargagli/Nimis).effettuato secondo le linee guida (ANPA 2001 e Bargagli/Nimis). In questa faseIn questa fase
sisi èè proceduto anche allo spostamento delle stazioni di campionamenproceduto anche allo spostamento delle stazioni di campionamento nonto non
idonee, nei limiti e nel rispetto della normativa vigente.idonee, nei limiti e nel rispetto della normativa vigente.
Una volta individuati e georeferenziati tutti i punti di prelievUna volta individuati e georeferenziati tutti i punti di prelievo sio si èè attuato ilattuato il
primo campionamento del materiale biologico (talli lichenici diprimo campionamento del materiale biologico (talli lichenici di XanthoriaXanthoria s.l. es.l. e
ParmeliaParmelia sp.)sp.) nelle stazioni di bianco controllo. Queste sono state individuanelle stazioni di bianco controllo. Queste sono state individuate,te,
come da progetto, in aree di tutela come parchi naturali, riservcome da progetto, in aree di tutela come parchi naturali, riserve naturali SIC oe naturali SIC o
ZPS. Lo scopo di questo campionamentoZPS. Lo scopo di questo campionamento èè stato quello di reperire le maggioristato quello di reperire le maggiori
quantitquantitàà di informazioni per il confronto dei dati della rete di monitordi informazioni per il confronto dei dati della rete di monitoraggioaggio
complessiva con dati i ottenuti in aree considerate non alteratecomplessiva con dati i ottenuti in aree considerate non alterate..
Campionamento delle stazioni passiveCampionamento delle stazioni passive
Campionamento delle stazioni di bianco/controlloCampionamento delle stazioni di bianco/controllo
23. Il secondoIl secondo campionamentocampionamento
Ottenuti i risultati del primo ciclo di campionOttenuti i risultati del primo ciclo di campion--
amento, eseguite le prime analisi chimicheamento, eseguite le prime analisi chimiche
e settati i valori di riferimento,e settati i valori di riferimento, èè statostato
eseguito il secondo campionamento.eseguito il secondo campionamento.
Il prelievo del materiale vegetaleIl prelievo del materiale vegetale èè statostato
effettuato sulle stesse stazioni dieffettuato sulle stesse stazioni di
campionamento individuate nel primo ciclocampionamento individuate nel primo ciclo
di studio e, con le stesse modalitdi studio e, con le stesse modalitàà..
24. PerchPerchéé due cicli di studio?due cicli di studio?
Approfondire lo studio con due cicli di indagineApprofondire lo studio con due cicli di indagine èè
opportuno per conoscere piopportuno per conoscere piùù nel dettaglio il tiponel dettaglio il tipo
di alterazione ambientale.di alterazione ambientale. ÈÈ inoltre, diinoltre, di
fondamentale importanza per stabilire se esistefondamentale importanza per stabilire se esiste
un disturbo ciclico o se esistono delle variazioniun disturbo ciclico o se esistono delle variazioni
ambientali stagionali.ambientali stagionali.
I due campionamenti, eseguiti uno in un periodoI due campionamenti, eseguiti uno in un periodo
secco e uno in un periodo umido permettono,secco e uno in un periodo umido permettono,
inoltre, di conoscere linoltre, di conoscere l’’azione operata dalazione operata dal
dilavamento causato dalle piogge sul materialedilavamento causato dalle piogge sul materiale
biologicobiologico
25. LichenLichen bagsbags
Considerato che nellConsiderato che nell’’area di studio le speciearea di studio le specie
spontanee adatte per le analisi di bioaccumulospontanee adatte per le analisi di bioaccumulo
potevano non essere presenti in tutte le stazionipotevano non essere presenti in tutte le stazioni
di campionamento, sidi campionamento, si èè deciso di ricorrere per ledeciso di ricorrere per le
stazioni in cui non era possibile prelevare tallistazioni in cui non era possibile prelevare talli
lichenici in situ, alla tecnica delllichenici in situ, alla tecnica dell’’espiantoespianto
lichenico di Pseudevernia furfuracea Zopf.lichenico di Pseudevernia furfuracea Zopf.
(Piervittori, 1997; Arosio et al., 2000; Bari et al.,(Piervittori, 1997; Arosio et al., 2000; Bari et al.,
2001 Griselli et al., 2002).2001 Griselli et al., 2002).
26. LichenLichen bagsbags
I licheni prelevati inI licheni prelevati in
aree consideratearee considerate
non contaminate,non contaminate,
sono statisono stati
posizionatiposizionati
allall’’interno diinterno di
sacchettisacchetti
termosaldati in retetermosaldati in rete
di nylon di 20x15di nylon di 20x15
cm (lichen bags);cm (lichen bags);
27. LichenLichen bagsbags
I contenitori sonoI contenitori sono
stati esposti a 2stati esposti a 2--
3,5 m di3,5 m di
altezza da terra inaltezza da terra in
modo da ridurre almodo da ridurre al
minimo la possibileminimo la possibile
influenzainfluenza
determinata dalledeterminata dalle
polveri del suolopolveri del suolo
(foto 2).(foto 2).
28. Elenco stazioni passiveElenco stazioni passive
Stazione Est Nord Nome stazione Stazione Est Nord Nome stazione Stazione Est Nord Nome stazione
1 520700 4235934 Capo Milazzo 21 521700 4225790 Fiumarella 41 516676 4220960 Porto Salvo
2 521605 4234630 Paradiso 22 522973 4225530 Olivarella 42 520165 4221103 Cannistra
3 521743 4232886 Tono 23 524478 4225360 Mario 43 522841 4221363 Lando
4 521530 4231729 Scalinata 24 525882 4225312 Cattafi 44 526767 4220917 Trono
5 521056 4230070 porto piccolo 25 527329 4225498 Pace del Mela 45 529054 4220890 Cascata
6 519815 4228830 Fossazzo 26 528756 4225101 Condrò 46 531959 4220943 Piano San Giorgio
7 521208 4228200 Barone 27 520027 4224054 Merlo 47 516797 4217962 Caruso
8 522126 4228940 Raffineria (parco vecchio) 28 521387 4223920 Merì 48 520110 4218433 La Gala
9 524521 4228580 ENEL 29 523210 4224005 Albanese 49 523635 4218624 Cava Nord
10 525897 4228391 Contea grande 30 524610 4224132 Fiumara 50 525898 4217924 Lupa
11 427250 4228794 Gabbia 31 526154 4224331 San Giovanni 51 529600 4218453 Ortolana
12 528988 4228565 Sanpierniceto 32 527431 4223975 Gualtieri Sicaminò 52 530711 4218078 Petra molino
13 520151 4227162 Vivaio 33 529060 4224140 Canalicchio 53 516755 4215090 Bafia
14 521471 4226706 Pezzo grande 34 520046 4222477 Pollaio 54 520301 4215386 Colle del Re
15 522800 4227177 S.M. delle Grazie 35 521585 4222641 Bizzarro 55 522700 4215370 Cancello
16 524376 4226944 Deposito camion 36 523045 4222478 Lanzarella 56 526232 4215309 Farra
17 526176 4227110 Reggia 37 524500 4222538 Lucia del Mela 57 528282 4214959 Posarello
18 527430 4227033 Cimitero 38 525986 4222561 Santa Maria 58 529870 4216547 Monte Roverello
19 528735 4227179 Bettina 39 527753 4222797 Santo Cono
x x x x
20 5200010 4225470 Pezza del pioppo 40 528830 4222358 Sicaminò
x x x x
29. Elenco stazioni di BiancoElenco stazioni di Bianco
Stazione Est Nord Nome stazione
BIANCO 1
504614 4221425
Laghetti di Marinello
BIANCO 2
502613 4204091
Bosco di Malabotta
BIANCO 3
513250 4204403
Rocca di Novara
BIANCO 4
524827 4207041
Pizzo Maglio
BIANCO 5
535935 4215629
Monte Scuderi
BIANCO 6
543287 4228869
Dorsale Curcuraci-Antinnammare
30. Il modello digitale del terreno ha lIl modello digitale del terreno ha l’’importanteimportante
caratteristica di descrivere una superficiecaratteristica di descrivere una superficie
irregolare mediante unirregolare mediante un’’insieme finito di puntiinsieme finito di punti
dotati di coordinate (X,Y,Z) nello spazio. I puntidotati di coordinate (X,Y,Z) nello spazio. I punti
quotati originali, sono generalmente spaziati inquotati originali, sono generalmente spaziati in
maniera irregolare e in funzione dalla tecnicamaniera irregolare e in funzione dalla tecnica
utilizzata per le misurazioni.utilizzata per le misurazioni.
Il modello tridimensionaleIl modello tridimensionale èè stato sviluppato nonstato sviluppato non
solo per una utile rappresentazione del territoriosolo per una utile rappresentazione del territorio
ma anche per tutte le operazioni di derivazionema anche per tutte le operazioni di derivazione
ed analisi che con questa si può realizzare.ed analisi che con questa si può realizzare.
Il modello tridimensionale del terreno
33. Mappe di IsoconcentrazioneMappe di Isoconcentrazione
Le mappe riportate rappresentano i risultati dell’analisi
spaziale eseguita per tutti i metalli pesanti monitorati e
per entrambi i cicli di campionamento. Sono mappe
tematiche bidimensionali che mettono in evidenza con
differenti gradazioni di colori la distribuzione spaziale
degli elementi chimici sul territorio. La scala cromatica va
dal verde (minore concentrazione) al rosso (maggiore
concentrazione), i valori di concentrazione per ogni
intervallo di colore è riportato in legenda.
Per ciascun elemento chimico è stata creata una scala “ad
hoc” funzione dei valori fatti registrare dall’elemento in
questione, per permettere il confronto dei risultati tutti i
valori sono espressi in Parti Per Milione (ppm).
34. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
35. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
36. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
37. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
38. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
39. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
40. Isoconcentrazione degli elementi in
traccia
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
PrimoPrimo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
SecondoSecondo
CampionamentoCampionamento
41. Naturalità/alterazione
• Le carte riportate sono mappe tematiche bidimensionali che hanno
lo scopo di mettere in evidenza la diversa naturalità o alterazione
fatta registrare dal territorio indagato. Sono state redatte partendo
dalle medie dei risultati ottenuti in entrambi i cicli di campionamento
e parametrando le stesse con una scala di naturalità alterazione
proposta da alcuni autori, riadattata alla realtà territoriale dell’area in
esame.
• La scala di naturalità/alterazione è stata prodotta facendo
riferimento anche alle concentrazioni rilevate nelle stazioni di
Bianco/controllo istallate in aree di tutela all’esterno della rete di
biomonitoraggio (D.M. 60/2002).
• Dal confronto dei risultati ottenuti in riferimento alla scala di
naturalità, è stato possibile ottenere le informazioni relative
all’alterazione ambientale esistente sul territorio. Tale alterazione è
rappresentata dalla diversa colorazione delle aree interessate, i
colori scelti sono quelli già usati e imposti per altri studi analoghi
effettuati in diverse aree del territorio nazionale
48. Confronto fra le concentrazioni medie registrate in entrambi
i cicli di campionamento
-100%
-80%
-60%
-40%
-20%
0%
20%
40%
As Hg Cr Zn Pb Cu Cd Ni Be Al Fe B Mn V
Diminuzione percentuale delle concentrazioni medie degli elementi chimici
49. Confronto fra le concentrazioni medie
registrate in entrambi i cicli di campionamento
Dell’intero ventaglio di elementi monitorati, solo tre
elementi chimici, cromo, cadmio e berillio, hanno fatto
registrare una concentrazione media maggiore nell’area
di studio, rispettivamente del 9%, 35% e 23%.
Tra gli elementi chimici che hanno fatto registrare una
concentrazione media minore, eccezion fatta per il
mercurio, la diminuzione si è attestata tra il 60% e l’80%.
Alla luce dei risultati ottenuti da questo semplice confronto
si può affermare che l’effetto dilavante delle piogge
meteoriche si fa sentire pesantemente sulla maggior
parte degli elementi monitorati.
50. Relazione tra la concentrazione degli elementi e
la distanza lineare dal comparto industriale
Variazione del disturbo ambientale in relazione della distanza del comparto industriale
(Risultati relativi al primo ciclo di campionamento)
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
100 1500 1500 3000 4500 6000 9000 12000 15000
Distanza dal comparto industriale (metri lineari)
indicedialterazioneambientale
Variazione del disturbo ambientale in relazione della distanza del comparto industriale
(Risultati relativi al primo ciclo di campionamento)
0
0.05
0.1
0.15
0.2
0.25
0.3
100 1500 1500 3000 4500 6000 9000 12000 15000
Distanza dal comparto industriale (metri lineari)
indicedialterazioneambientale
Primo ciclo di campionamento Secondo ciclo di campionamento
52. Conclusioni
I risultati ottenuti in questa prima fase di studio hanno rivelaI risultati ottenuti in questa prima fase di studio hanno rivelato un diversa dispersione degli elementito un diversa dispersione degli elementi
chimici ricercati sul territorio oggetto di studio.chimici ricercati sul territorio oggetto di studio.
ÈÈ interessante notare come la stazione ninteressante notare come la stazione n°°9, quella pi9, quella piùù prossima al comparto energeticoprossima al comparto energetico--produttivo,produttivo, èè
la stazione che maggiormente risulta interessata dalla contaminala stazione che maggiormente risulta interessata dalla contaminazione degli elementi monitorati. Se sizione degli elementi monitorati. Se si
prende in considerazione la diversa natura degli elementi chimicprende in considerazione la diversa natura degli elementi chimici monitorati si evince inoltre, come lai monitorati si evince inoltre, come la
stazione nstazione n°° 99 èè interessata dalla contaminazione di metalli pesanti tipici dellinteressata dalla contaminazione di metalli pesanti tipici delle emissioni industriali.e emissioni industriali.
Boro, cromo, rame, nichel, piombo, vanadio e zinco, sono gli eleBoro, cromo, rame, nichel, piombo, vanadio e zinco, sono gli elementi chimici direttamente legati aimenti chimici direttamente legati ai
processi industriali e che si ripetono nella stazione nprocessi industriali e che si ripetono nella stazione n°°9. A conferma della dipendenza esistente tra il9. A conferma della dipendenza esistente tra il
comparto industriale e la concentrazione degli inquinati sul tercomparto industriale e la concentrazione degli inquinati sul territorio, anche la stazione nritorio, anche la stazione n°°11 molto11 molto
prossima alla stazione nprossima alla stazione n°°9 risulta fortemente interessata elementi chimici similari.9 risulta fortemente interessata elementi chimici similari.
Il mercurio si concentra nelle stazioni distribuite lungo lIl mercurio si concentra nelle stazioni distribuite lungo l’’area costiera, probabilmente a causa dellaarea costiera, probabilmente a causa della
volatilitvolatilitàà delldell’’elemento chimico, che risulta essere il primo a passare in atmoselemento chimico, che risulta essere il primo a passare in atmosfera mediantefera mediante
evaporazione o aerosol marini.evaporazione o aerosol marini.
Tutti gli elementi di natura terrigena, considerati per il confrTutti gli elementi di natura terrigena, considerati per il confronto e la parametrazione dei risultati,onto e la parametrazione dei risultati,
hanno restituito una distribuzione uniforme sul territorio tipichanno restituito una distribuzione uniforme sul territorio tipica di questi elementi.a di questi elementi.
Alla luce dei risultati ottenuti nel doppio ciclo di campionamenAlla luce dei risultati ottenuti nel doppio ciclo di campionamento, uno condotto in un periodo seccoto, uno condotto in un periodo secco
(giugno, agosto) e uno condotto in periodo umido dopo un ciclo a(giugno, agosto) e uno condotto in periodo umido dopo un ciclo abbondanti piogge. Dellbbondanti piogge. Dell’’interointero
ventaglio di elementi chimici monitorati solo tre, cromo, cadmioventaglio di elementi chimici monitorati solo tre, cromo, cadmio e berillio, hanno fatto registraree berillio, hanno fatto registrare
una concentrazione media maggiore sul territorio, con aumenti riuna concentrazione media maggiore sul territorio, con aumenti rispettivamente del 9%, 35% e 23%.spettivamente del 9%, 35% e 23%.
Tra gli elementi chimici che hanno fatto registrare una concentrTra gli elementi chimici che hanno fatto registrare una concentrazione media minore, eccezion fattaazione media minore, eccezion fatta
per il mercurio, la diminuzione media siper il mercurio, la diminuzione media si èè attestata tra il 60% e lattestata tra il 60% e l’’80%.80%.
Il calcolo dei valori di naturalitIl calcolo dei valori di naturalitàà alterazione riportato nel paragrafo 5.8, ha messo in evidenza dalterazione riportato nel paragrafo 5.8, ha messo in evidenza deiei
fenomeni di alterazione in diverse aree del territorio, che risufenomeni di alterazione in diverse aree del territorio, che risultano fortemente dipendenti dallaltano fortemente dipendenti dalla
complessitcomplessitàà orografica e geomorfologica del territorio.orografica e geomorfologica del territorio.
Lo studio della relazione esistente tra la concentrazione degliLo studio della relazione esistente tra la concentrazione degli elementi chimici e la distanza lineare dalelementi chimici e la distanza lineare dal
comparto produttivo ha messo in evidenza una certa dipendenza decomparto produttivo ha messo in evidenza una certa dipendenza dellll’’inquinamento da alcuneinquinamento da alcune
sostanze e la presenza del comparto produttivo/industriale.sostanze e la presenza del comparto produttivo/industriale.
53. Bibliografia di riferimentoBibliografia di riferimento
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metalli pesanti in prossimitmetalli pesanti in prossimitàà di aree industriali mediante metodi biogeochimici. Giornate didi aree industriali mediante metodi biogeochimici. Giornate di studio: progettare lastudio: progettare la
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metropolitana di Palermo. Inquinamento Marzo 96.metropolitana di Palermo. Inquinamento Marzo 96.
Giovenco A., Ottonello D., Dia G., Orecchio S.; 1996 Licheni e iGiovenco A., Ottonello D., Dia G., Orecchio S.; 1996 Licheni e inquinamento atmosferico. Qualitnquinamento atmosferico. Qualitàà dell'aria nella zonadell'aria nella zona
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54. Giovenco A., Ottonello D., Marcenò C., Romano S., Campo G., 1996Giovenco A., Ottonello D., Marcenò C., Romano S., Campo G., 1996 BiomonitoraggioBiomonitoraggio
dell'inquinamento da metalli in tracce nella cittdell'inquinamento da metalli in tracce nella cittàà di Palermo.Atti del convegno regionale delladi Palermo.Atti del convegno regionale della
SocietSocietàà Chimica Italiana sez. Sicilia 1920 dicembre 1996 CataniaChimica Italiana sez. Sicilia 1920 dicembre 1996 Catania
Giovenco A., Ottonello D., 1996 Valutazione del bioaccumulo diGiovenco A., Ottonello D., 1996 Valutazione del bioaccumulo di elementi in tracce nei licheni dellaelementi in tracce nei licheni della
Piana di Partinico (PA). Atti del convegno regionale della SociePiana di Partinico (PA). Atti del convegno regionale della Societtàà Chimica Italiana sez. SiciliaChimica Italiana sez. Sicilia
1920 dicembre 1996 Catania.1920 dicembre 1996 Catania.
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prospezione geochimica. Not.Soc.Lich.Ital. 8:111prospezione geochimica. Not.Soc.Lich.Ital. 8:111--114114
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patterns of pollution through analysis of trace elements from lipatterns of pollution through analysis of trace elements from lichenchen thallithalli.. 44°°IAL Symposium.IAL Symposium.
Barcelona (E).Barcelona (E). Book of abstracts addendum 3Book of abstracts addendum 3--88 settembresettembre 2000.2000.
OttonelloOttonello D.,D., BorrusoBorruso A.,A., GiovencoGiovenco A., Alonzo G,A., Alonzo G, SaianoSaiano F., 2000 Evaluation of the seasonalF., 2000 Evaluation of the seasonal
patterns of pollution through analysis of trace elements from lipatterns of pollution through analysis of trace elements from lichenchen thallithalli.. 44°°IAL Symposium.IAL Symposium.
Barcelona (E).Barcelona (E). Book of abstracts addendum 38Book of abstracts addendum 38 settembresettembre 2000.2000.
Ottonello D., Borruso A., Giovenco A., Alonzo G, Saiano F., 200Ottonello D., Borruso A., Giovenco A., Alonzo G, Saiano F., 20000 -- Valutazione dellValutazione dell’’andamentoandamento
stagionale dellstagionale dell’’inquinamento da elementi in tracce mediante talli lichenici.inquinamento da elementi in tracce mediante talli lichenici. Not.Soc.Lich.ItalNot.Soc.Lich.Ital.,.,
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Ottonello D., Borruso A. e Giovenco A., 2001Ottonello D., Borruso A. e Giovenco A., 2001 -- Uso dei licheni, quali bioaccumulatori, per ilUso dei licheni, quali bioaccumulatori, per il
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Spezzano P., Bari A, Cataldi D.,Piervittorj R., Monforti F., ZaSpezzano P., Bari A, Cataldi D.,Piervittorj R., Monforti F., Zanini G., Bereico M., Chiavarini S. ,nini G., Bereico M., Chiavarini S. ,
Ottonello D.Ottonello D. ,, 20022002 –– Biomonitoraggio attivo di idrocarburi policiclici aromatici medBiomonitoraggio attivo di idrocarburi policiclici aromatici mediante liante l’’utilizzoutilizzo
del lichene Pseudoevernia furfuraceadel lichene Pseudoevernia furfuracea -- Not. Soc. Lich.Ital., 15: 57Not. Soc. Lich.Ital., 15: 57--5858
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mediante licheni bioaccumulatori. Accad. Peloritana Pericolantimediante licheni bioaccumulatori. Accad. Peloritana Pericolanti 72(1994): 401419.72(1994): 401419. di elementi indi elementi in
tracce mediante licheni come bioaccumulatori: Stato delltracce mediante licheni come bioaccumulatori: Stato dell’’arte in Sicilia. XIV Congresso SItE, Sienaarte in Sicilia. XIV Congresso SItE, Siena
44––6 Ottobre 20046 Ottobre 2004
Varrica D., Sabatino G., Aiuppa A., Triscari M.., Ottonello D. &Varrica D., Sabatino G., Aiuppa A., Triscari M.., Ottonello D. & DongarrDongarràà G., 1998 DistinctG., 1998 Distinct
contributions of trace elements to the atmospheric environment ocontributions of trace elements to the atmospheric environment of Mt. Etna.f Mt. Etna. –– Convegno SIMP 13Convegno SIMP 13
ottobreottobre ’’98 Monopoli (Bari) pp.2.98 Monopoli (Bari) pp.2.
56. Summary
• The “Assessorato Territorio e Ambiente” of the Regional Sicilian
Government and the “Engineering and Agro Forestry Technology” (ITAF)
Department, Palermo University, have been involved in a study (D.R.S. N°
473) concerning the occurrence of environmental pollution by heavy metals
in the "Comprensorio territoriale di Pace del Mela". For the existence of
important productive sites, this area has been declared in accord with Art.
13 of D.Lgs. 334/99 “area critica ad elevata concentrazione di attività
industriali”. The involved local administrations (“comuni”) in the area of
interest are: Condrò, Gualtieri Sicaminò, Milazzo, Pace del Mela,
S.Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, San Pier Niceto. Naturalistic
aspects and landscape relevance of the “Pace del Mela” area is supported
by the existence of three Natural Reserves, twelve Sites of Community
Interest (S.I.C.) and a Zone with Special Protection (Z.P.S.). Finally, the
proximity of the Etna National Park should be also appropriately considered.
57. • The study, started on 8th June 2005, has been concluded one year later
after having evaluated all the required polluting elements in selected places
of the given land both during the wet and dry seasons.
• The primary target of this biomonitoring study is the knowledge of the
possible environmental pollution by heavy metals in the “Comprensorio del
Mela”, mainly through the use of biomonitors of “air quality”.
• Biomonitoring has been chosen as the main technique because only with
this method it is possible to get a realistic answer on the environmental
pollution impact and therefore to develop a correct protection plane of the
territory.
• The project of biomonitoring study has been developed in a way and by
adopting criteria which would allow the easy comparison of results from
studies performed in future years. The sampling of the biomonitors
organisms has been done on 58 sites appropriately distributed in order to
guarantees the coverage of the 15.000 ha of the area under study.
58. • The grid of sampling has been conceived as a sub-grid of the national grid
sampling as specified on “Manuale ANPA 2001”. This latter is a fixed 18x18
Km grid covering all the Italian territory, 78 of the above reference grid sites
cover the whole Sicilian isle.
• In our study, the main network of grid sites has been appropriately sub-
divided as follows:
• a grid with dimensions 1x1 Km for the sites near the industrial areas;
• a grid with dimensions 3x3 Km for all the others sites, usually experiencing
a fairly lower anthropic impact (mainly showing perennial woody plants and
naturalized land).
• The so structured sampling grid allows to get more detailed information on
the air pollution, with the important possibility to discriminate and to identify
the possible sources of pollution both punctual or diffuse sources.
• Six control sites have been selected inside natural reserves with the aim to
asses background pollution values. Above control sites can be considered,
in fact, “clean” areas with fairly low anthropic impact resulting in the
presence of only a “natural”, if any, pollution.
59. • Xanthoria calcicola and Xanthoria parietina are the lichen species
considered as bioaccumulators of trace heavy metal elements.
• Arsenic, mercury, chrome, zinc, lead, copper, cadmium, nickel, beryllium,
aluminum, iron, boron, manganese and vanadium were therefore
determined in the thalli of above selected lichens.
• Two different samplings have been performed in order to get more
information about the possible seasonal variability of the determined air
pollution through lichens. The first sampling as been performed during the
dry season (July-August) and the second immediately after the wet period
(January). The results clearly evidence a relevant rain washing of lichen
thalli resulting in a significant percentage diminution of the concentration of
trace element monitored in the second sampling.
• GIS (Geographical Information System) technologies have been used for
data managing, beginning from the data of each simple sites a general
georeferencing database has been obtained which contains information of
the air pollution in the studied areas.
60. • For the interpretation of the data, two-dimensional zone maps were drawn
using the GIS program ArcView 8.3 (ESRI- Environmental Systems
Research Institute, Inc.-), that with a specific extension (3D ANALYST)
which transforms discrete data into a continuous distributional model.
• In order to know the environmental alteration of the studied area and to
interpret the spatial distribution of each chemical element, Natural/Alteration
maps and iso-concentration maps have been created.
• The results indicate the presence of different punctual and diffuse sources
of heavy metals in the investigated area, all contributing to the total
environmental alteration. The particular morphology of the territory
influences the distribution of the heavy metals in the “Pace del Mela” area.
This effect has been better evidenced by the use of a Digital Terrain Model
(DTM) which has been produced and used as topographic subset for spatial
analysis.
• This database has been imported in a GIS software, in order to produce a
GIS Project of the air pollution in the territory of “Comprensorio del Mela”.
61. • The study has shown the existence of two areas otherwise interested by the
fallout of heavy metals:
1. a first area where is recognizable a greater air pollution, distributed along
the costal area from Milazzo to east of Industrial complex and from the
coast to south until to inferior altitudes to the 500 m.
2. a second area is recognizable over the 500 m, where the concentration of
the heavy metals are less.
• The transport of heavy metals to the studied territory can be attributed to a
local winds, to atmospheric circulation and to the interaction of these
aspects with the morphology of the territory.
• It has been proposed that elevations greater than 500 m give rise to a
natural barrier to the transport of the heavy metals in the atmosphere.
• The results obtain during this study represent the potential initial step of a
more long and complex study to be carried out in the following years. At
present, only an “instant photo” of the environmental pollution in the area of
“Pace del Mela” has been obtained.