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La declinazione
Un confronto tra il latino e
l’italiano
Le parti variabili del   Le parti variabili del discorso
discorso in latino       in italiano
                          Articoli
 Sostantivi              Sostantivi
 Aggettivi               Aggettivi
 Pronomi                 Pronomi
 Verbi                   Verbi
 Numerali
Le parti invariabili del   Le parti invariabili del
discorso in latino         discorso in italiano
 Avverbio                  Avverbio
 Congiunzione              Congiunzione
 Preposizione              Preposizione
 interiezione              interiezione
Le parti variabili del discorso sono soggette a
mutamenti nella parte finale della parola.
La serie dei loro mutamenti si chiama
                         flessione

           declinazione                 coniugazione

        (nomi, aggettivi,                verbi
         pronomi, numerali)
Le parole declinabili
Il latino manca di articolo.
Per distinguere, quindi, il genere, il numero e la
   funzione logica che il nome svolge nella frase, si muta
   la parte finale di esso (desinenza).

Es: Agricola terram arat (latino)
   l’agricoltore ara la terra (italiano)
In latino le variazioni esprimono anche la funzione
  logica che una parola svolge all’interno della frase.
Le parti variabili del discorso in latino si declinano ossia
  variano in base al:
 Genere (maschile, femminile, neutro)
 Numero (singolare, plurale)
 Caso
  (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, abla
  tivo)
Maggiori notizie sul “genere”
In latino i sostantivi possono essere di genere:
 Maschile (nomi che indicano essere maschili, nomi di
  popolo, di venti, di fiumi, di mesi)
 Femminile( nomi di piante, di isole, di città, molti
  nomi astratti etc.)
 Neutro ( cioè né maschile né femminile, sono nomi
  indeclinabili, gli esseri inanimati, i nomi di frutti, di
  metalli).
Anche in latino come in italiano la parte della parola che
 non cambia si chiama TEMA, mentre la parte che varia
 si chiama DESINENZA.

Es. rosa : ros (tema) a( desinenza)

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La morfologia

  • 2. Un confronto tra il latino e l’italiano Le parti variabili del Le parti variabili del discorso discorso in latino in italiano  Articoli  Sostantivi  Sostantivi  Aggettivi  Aggettivi  Pronomi  Pronomi  Verbi  Verbi  Numerali
  • 3. Le parti invariabili del Le parti invariabili del discorso in latino discorso in italiano  Avverbio  Avverbio  Congiunzione  Congiunzione  Preposizione  Preposizione  interiezione  interiezione
  • 4. Le parti variabili del discorso sono soggette a mutamenti nella parte finale della parola.
  • 5. La serie dei loro mutamenti si chiama flessione declinazione coniugazione (nomi, aggettivi, verbi pronomi, numerali)
  • 6. Le parole declinabili Il latino manca di articolo. Per distinguere, quindi, il genere, il numero e la funzione logica che il nome svolge nella frase, si muta la parte finale di esso (desinenza). Es: Agricola terram arat (latino) l’agricoltore ara la terra (italiano) In latino le variazioni esprimono anche la funzione logica che una parola svolge all’interno della frase.
  • 7. Le parti variabili del discorso in latino si declinano ossia variano in base al:  Genere (maschile, femminile, neutro)  Numero (singolare, plurale)  Caso (nominativo, genitivo, dativo, accusativo, vocativo, abla tivo)
  • 8. Maggiori notizie sul “genere” In latino i sostantivi possono essere di genere:  Maschile (nomi che indicano essere maschili, nomi di popolo, di venti, di fiumi, di mesi)  Femminile( nomi di piante, di isole, di città, molti nomi astratti etc.)  Neutro ( cioè né maschile né femminile, sono nomi indeclinabili, gli esseri inanimati, i nomi di frutti, di metalli).
  • 9. Anche in latino come in italiano la parte della parola che non cambia si chiama TEMA, mentre la parte che varia si chiama DESINENZA. Es. rosa : ros (tema) a( desinenza)