3. SCHEMA DEI FLUSSI SCAMBIATITRA I SOGGETTI COINVOLTI
IL MODELLO DI RIFERIMENTO (2/3)
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4. IPOTESI DI SVILUPPO DI UN’APEA REGIONALE
IL MODELLO DI RIFERIMENTO (2/3)
Fabbrica laterizi
Produzione materie plastiche
Mensa zona industriale
Cartiera con
cogeneratore
Lavorazione metalli
Capoluogo di provincia
CARTA DA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
SCARTI LAVORAZIONE
CARTA
ENERGIA TERMICA
ENERGIA TERMICA
PRODOTTI
ROTTAME
DI FERRO
ENERGIA
ELETTRICA (FV)
Depuratore consortile
REFLUI
REFLUI
Compostiera di comunità
RIFIUTI ORGANICI
RIFIUTI
ORGANICI
ENERGIA TERMICA
PLASTICA DA RACCOLTA DIFFERENZIATA
SCARTI
DEFERRIZZAZIONE
COMPOST
Parcheggio
Azienda
logistica
ENERGIA
ELETTRICA (FV)
ENERGIA ELETTRICA (FV)
5. MODALITÀ OPERATIVE
LINEE GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Per ciascun soggetto coinvolto o ipotizzato:
- Flussi di materiale in entrata e in uscita
- Processi e loro modalità operative
- Impiantistica presente e disponibilità di aree/superfici
PROCESSI
Materiali
Servizi
Energia
Prodotti
Rifiuti
Reflui
Emissioni
INPUT OUTPUT
TABELLA OUTPUT
6. MODALITÀ OPERATIVE
LINEE GUIDA PER LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI
Nell’ambito dell’area territoriale ipotizzata per l’APEA proposta:
Area
interessata
Tipologia di aziende/processi, impianti, reti,
attrezzature, caratteristiche del territorio,
servizi esistenti / mancanti funzionali allo
sviluppo di un’economia circolare