SlideShare a Scribd company logo
1 of 8
Download to read offline
REDENZIONE
SCENA 001          INTERNO, GIORNO, BUNKER
Angela apre gli occhi e mette lentamente a fuoco quello che
la circonda. E’ seduta in un angolo di una stanza stretta,
illuminata solo da qualche tenue raggio di sole che fa
capolino dalla finestra sbarrata a quindici metri di
altezza. Una stanza ricoperta di sporcizia ovunque. I muri
sono imbrattati da murales che sono coperti da chiazze nere
e da rosse macchie filiformi che imperversano in tutta la
stanza come la venatura di un essere vivente. Angela si
porta una mano sull’occhio, premendo forte, si lascia andare
un gemito e dopo un po’ l’altra mano va coprire la bocca
dalla quale trattiene, a stento, un conato di vomito.
Il pianto di un neonato rimbomba nel bunker e Angela ha un
sussulto, si guarda intorno e nota una donna rannicchiata su
se stessa, in posizione fetale, proprio a pochi metri da
lei.
Al polso della donna ci sono due grosse manette d’acciaio
che imprigionano i polsi della donna arrivando fino quasi al
braccio. Le manette vanno a incastonarsi nel muro con una
catena. Lo stesso tipo di manette sono attaccate alle
caviglie di Angela, anche queste hanno una robusta catena
che termina nel pavimento. Angela corre verso la donna e
cerca di svegliarla.
                      ANGELA
                 (agitata)
            Ehi! Sveglia! Si sente bene?

Angela strattona con forza la donna e la gira in posizione
supina, però non c’è alcun segno di vita.
                      ANGELA
                 (urla)
            Sveglia!
Vedendo che la donna non reagisce, Angela soffoca il suo
pianto di disperazione e si rannicchia al fianco del corpo
esanime. Dopo qualche istante avvicina l’orecchio al naso
della donna.
Nello stesso momento, Angela si accorge che, dall’altro lato
della stanza c’è un uomo, anch’egli incosciente ma senza
alcuna catena a imprigionarlo. Angela corre verso di lui e
gli schiaffeggia il volto con piccoli colpi rapidi.
                       ANGELA
            Sveglia!
L’uomo apre gli occhi pian piano, ha un’espressione stordita
e fissa Angela per qualche secondo come se stesse mettendo a
fuoco la sua immagine. Angela si lascia andare a una risata
isterica.


                                                 (CONTINUED)
CONTINUED:                                                2.


                          ANGELA
             Stai bene?
                          UOMO
             Angela?

Un rumore sordo stacca su schermo nero.

SCENA 002          INTERNO, GIORNO, STUDIO MEDICO

Angela è seduta di fronte alla scrivania di uno studio
medico e si guarda intorno. Il suo taglio di capelli e
diverso e sembra più giovane di qualche anno. Dopo pochi
secondi entra nello studio un uomo in camice bianco che le
stringe la mano.

                       MEDICO
             Buongiorno Signorina Cilmi. Mi
             scusi se l’ho fatta aspettare.
                       ANGELA
                  (impacciata)
             No, si figuri.
Il medico si siede all’altro lato della scrivania e apre un
cassetto dal quale tira fuori dei fogli che poi porge ad
Angela che li fissa qualche secondo, titubante.

                       MEDICO
             Il Signor Uberti dov’è?
                       ANGELA
             Al bagno. Torna subito.

Il medico sospira e si distende sullo schienale della sedia.
Il suo sguardo si posa su Angela che tiene la testa bassa in
evidente imbarazzo.
                       MEDICO
             Signorina Cilmi, capisco bene che
             la decisione di abortire non può
             essere presa a cuor leggero. Sono
             certo che ne avete discusso più
             volte tra di voi. Siete ancora
             molto giovani e capisco che avere
             un figlio adesso creerebbe molti
             ostacoli da superare. Ma capisco
             anche che aspettare un figlio non
             capita tutti i giorni. Quindi Non
             appena il Signor Uberti torna dal
             bagno, vi lascerò da soli ancora
             per un po’ di tempo in modo da
                       (MORE)
                                                    (CONTINUED)
CONTINUED:                                               3.

                       MEDICO (cont’d)
             avere piena coscienza della
             decisione che prenderete.

Angela annuisce in modo nervoso alle parole del dottore.
Dalla porta entra un giovane. E’ la stessa persona che
Angela ha svegliato nel bunker, solo che ha un’aria più
giovane.
la ragazza ha le lacrime agli occhi e si volta verso di lui.

                        ANGELA
             Max...
Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero.


SCENA 003             INTERNO, GIORNO, BUNKER
Angela inquadrata in primo piano ha un’espressione molto
sorpresa.

                        ANGELA
             Max?
L’uomo sembra frastornato e si tiene la testa tra le mani.
                       MAX
             Che ci fai qui? Dove diavolo siamo?
             Che mi è successo?
Max ha un gemito di dolore.
                       ANGELA
             Anche a me piacerebbe saperlo.
Angela si guarda intorno confusa.
                       ANGELA
             Non ci vediamo da anni, mi spieghi
             perché ci siamo rincontrati in un
             posto come questo?
Angela si guarda intorno impaurita. Anche Max si guarda
attorno e fissa lo sguardo sulla donna incatenata,
sull’altro lato della stanza. Uno sguardo terrorizzato si
dipinge sul suo volto. Si alza velocemente, si precipita
verso la donna e la scuote.
                       MAX
             Ehi! Ehi tu! Svegliati! Che
             succede? Dove siamo?
Angela raggiunge lentamente Max e, quando è a un passo da
lui si inginocchia per potergli parlare all’orecchio.

                                                   (CONTINUED)
CONTINUED:                                              4.


                       ANGELA
                  (piangendo)
             Ci ho già provato Max, non si
             sveglia per niente.

                       MAX
             Non sarà morta, vero?
                       ANGELA
             Non credo sia morta... respira
             ancora.

Un possente cigolio interrompe il dialogo e i due
indietreggiano istintivamente schiacciandosi con le spalle
al muro. Un sezione del muro di fronte a loro si apre come
fosse una porta. Entra un uomo enorme vestito con una lunga
incerata nera, la testa pelata, il viso, le mani, la testa,
tutto il suo corpo è ricoperto di strane croste giallognole.
L’uomo misterioso emette una tosse grassa e soffocata e poi
riprende fiato emettendo sibili come in preda ad una crisi
d’asma.
Max e Angela restano schiacciati al muro, terrorizzati.

                       UOMO MISTERIOSO
                  (voce gutturale)
             Ho perso la mia croce e voi due ma
             la ritroverete.
Lo strano uomo tira fuori dalla tasca un grosso coltellaccio
arrugginito e lo lancia facendolo cadere ai piedi di Max che
ha un leggero sussulto di terrore.
                       UOMO MISTERIOSO
             La mia croce è lì dentro

L’uomo indica la donna incatenata nella stanza.
                       UOMO MISTERIOSO
             Si trova molto in profondità,
             dovrete eliminare l’intestino e lo
             stomaco e dovrai farlo tu...
L’uomo s’interrompe e fissa Angela per un po’.
                       UOMO MISTERIOSO
             Mamma.

Lo sguardo terrorizzato di Angela cerca un appiglio,
qualcos’altro da guardare nella stanza. Dopo qualche secondo
però i suoi occhi si fissano sul misterioso uomo in
incerata. Angela socchiude gli occhi per focalizzare meglio
l’uomo. Il suo respiro affannoso si calma lentamente.


                                                  (CONTINUED)
CONTINUED:                                              5.


                        ANGELA
             Boris?
L’enorme uomo putrescente esce da dove era entrato
chiudendosi alle spalle l’ enorme blocco di cemento che gli
ha fatto da porta sul quale si avventa Max cercando,
inutilmente, di riaprire il passaggio. Dopo qualche
tentativo Max piange disperato e rinuncia. Poi si volta
terrorizzato verso Angela che nel frattempo è rimasta
immobile, il volto contorto dalla paura.

                       MAX
                  (estremamente stupito)
             Quello schizzato è tuo figlio?
Angela lo fulmina con lo sguardo.

                       ANGELA
             No, Max... quello è nostro figlio.
Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero.


SCENA 004             ESTERNO, GIORNO, CITTA’
Angela corre veloce verso la sua macchina.Indossa gli stessi
abiti che aveva addosso nel bunker. Entra e mette in moto.
Accende la radio e canticchia la canzone in onda. Mentre
scorre nel traffico cittadino gli sembra di vedere al bordo
del marciapiede un bambino vestito solo del suo pannolino
che cammina carponi. Angela si volta per vedere meglio ma
non ne ha il tempo perché un’altra auto travolge la sua
all’incrocio e si schianta sulla portiera. Il crash rumoroso
e sonoro è seguito da un silenzio assordante. L’inquadratura
va su Angela che gocciola sangue dalla fronte e respira
affannosamente, poi si sposta piano verso il guidatore
dell’altra auto che si rivela essere Max, con indosso gli
stessi vestiti che ha nel bunker. La testa di Max è poggiata
sul volante della sua auto avvolta dal fumo che fuoriesce
dal cofano anteriore.
Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero.

SCENA 005             INTERNO, GIORNO, BUNKER
Angela e Max sono uno di fronte all’altro. Sono leggermente
più calmi ma ansimano ancora leggermente.
                       MAX
             E dopo l’incidente mi sono
             svegliato qui. Proprio come te.



                                                  (CONTINUED)
CONTINUED:                                             6.


I due restano in silenzio poi si voltano verso la donna
incatenata.
Angela deglutisce e soffoca un accenno di pianto isterico.
                       ANGELA
             Mi sa che non c’è altro modo.
Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero.

SCENA 006           INTERNO, NOTTE, BUNKER

Max ha in mano il coltellaccio che l’uomo enorme gli ha
lanciato. E’ cavalcioni sul corpo della donna incatenata.Max
prende un profondo respiro, chiude gli occhi e con un
violento fendente dall’alto squarcia la pancia della donna.
Max si alza gemendo disperato. Piangendo si accascia al
suolo con il respiro affannoso e le mani sporche di sangue.
Getta via il coltello e piange disperato portandosi le mani
al viso che si sporca di sangue.
Angela era voltata dall’altra parte. Si gira e guarda
inorridita il corpo straziato della donna.
Dopo un attimo iniziale di ribrezzo, Angela si avvicina al
corpo squartato e cerca la croce infilando le mani dentro il
corpo squartato della povera donna. Angela si sporca di
sangue fino ai gomiti e trattiene a stento un attacco di
nausea. Angela strappa gli organi interni della donna che
cadono sanguinolenti sul pavimento sporco, poi nota con
ribrezzo che l’unica cosa che si vede nello stomaco della
donna è un piccolo essere ricoperto di grumi di sangue. Un
essere che comincia a emettere un pianto come quello di un
neonato.
Sentendo i gemiti, Max si volta e inorridisce alla vista
della creatura. Sul corpo di essa ci sono delle croste
giallognole simili a quelle che aveva l’uomo misterioso. La
disposizione di queste croste sul corpo del bambino formano
la scritta “eat me”.
Angela fissa la creatura con uno sguardo vuoto, i suoi occhi
si colorano di un azzurro opaco e innaturale.
Improvvisamente, Angela si avventa sulla creatura in modo
feroce. Primo piano di Max che strozza vari urli in gola
prima di urlare terrorizzato mentre in sottofondo sentiamo i
rumori spiacevoli di qualcuno che consuma voracemente un
pasto.
Il primo piano di Max viene poi sovrastato dalla mano
insanguinata di Angela che tiene una piccola croce d’oro
sospesa da una finissima catenella.
La telecamera gira vorticosamente sull’altro lato della
stanza, dove c’è l’enorme uomo con le croste che assiste
alla scena.




                                                 (CONTINUED)
CONTINUED:                                             7.


                       BORIS
             Mamma, Papà...
Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero.


SCENA 007           INTERNO, NOTTE, OBITORIO
L’inquadratura parte da una mattonella e si alza piano a
volo d’uccello mostrandoci due lettini con due persone
avvolte nei sacchi neri che si usano per le persone
decedute. I sacchi non hanno la cerniera completamente
chiusa e i volti delle due persone sono proprio quelli di
Angela e Max. Arrivano due infermieri che insieme vanno a
chiudere del tutto i sacchi.
                       BORIS
                  (Voce Fuori Campo)
             ...Benvenuti all’inferno!
                                                        FINE

More Related Content

Viewers also liked

Qué es el lavado de dinero
Qué es el lavado de dineroQué es el lavado de dinero
Qué es el lavado de dineroToño Bcrra
 
Jp littlebook2013
Jp littlebook2013Jp littlebook2013
Jp littlebook2013Jose Koshy
 
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011Phuoc Tran Huu
 
Praktisch Project Management
Praktisch Project ManagementPraktisch Project Management
Praktisch Project Managementdanny605
 
Qué es-el-lavado-de-dinero
Qué es-el-lavado-de-dineroQué es-el-lavado-de-dinero
Qué es-el-lavado-de-dineroToño Bcrra
 
Difference between Receiving Order and Adjudication Order
Difference between Receiving Order and Adjudication OrderDifference between Receiving Order and Adjudication Order
Difference between Receiving Order and Adjudication OrderYasmin Adilah
 
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal Code
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal CodeAssault under Section 352 of the Malaysian Penal Code
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal CodeYasmin Adilah
 

Viewers also liked (14)

Los valores
Los valoresLos valores
Los valores
 
Qué es el lavado de dinero
Qué es el lavado de dineroQué es el lavado de dinero
Qué es el lavado de dinero
 
In sach dong lo xo
In sach dong lo xoIn sach dong lo xo
In sach dong lo xo
 
Los valores1
Los valores1Los valores1
Los valores1
 
Jp littlebook2013
Jp littlebook2013Jp littlebook2013
Jp littlebook2013
 
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011
Huongdan viet khoaluan-qtkd-02-08-2011
 
Praktisch Project Management
Praktisch Project ManagementPraktisch Project Management
Praktisch Project Management
 
Amore innocente
Amore innocenteAmore innocente
Amore innocente
 
Jonas biliunas
Jonas biliunasJonas biliunas
Jonas biliunas
 
Aa
AaAa
Aa
 
Qué es-el-lavado-de-dinero
Qué es-el-lavado-de-dineroQué es-el-lavado-de-dinero
Qué es-el-lavado-de-dinero
 
La casa dell'angelo caduto
La casa dell'angelo cadutoLa casa dell'angelo caduto
La casa dell'angelo caduto
 
Difference between Receiving Order and Adjudication Order
Difference between Receiving Order and Adjudication OrderDifference between Receiving Order and Adjudication Order
Difference between Receiving Order and Adjudication Order
 
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal Code
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal CodeAssault under Section 352 of the Malaysian Penal Code
Assault under Section 352 of the Malaysian Penal Code
 

Redenzione

  • 2. SCENA 001 INTERNO, GIORNO, BUNKER Angela apre gli occhi e mette lentamente a fuoco quello che la circonda. E’ seduta in un angolo di una stanza stretta, illuminata solo da qualche tenue raggio di sole che fa capolino dalla finestra sbarrata a quindici metri di altezza. Una stanza ricoperta di sporcizia ovunque. I muri sono imbrattati da murales che sono coperti da chiazze nere e da rosse macchie filiformi che imperversano in tutta la stanza come la venatura di un essere vivente. Angela si porta una mano sull’occhio, premendo forte, si lascia andare un gemito e dopo un po’ l’altra mano va coprire la bocca dalla quale trattiene, a stento, un conato di vomito. Il pianto di un neonato rimbomba nel bunker e Angela ha un sussulto, si guarda intorno e nota una donna rannicchiata su se stessa, in posizione fetale, proprio a pochi metri da lei. Al polso della donna ci sono due grosse manette d’acciaio che imprigionano i polsi della donna arrivando fino quasi al braccio. Le manette vanno a incastonarsi nel muro con una catena. Lo stesso tipo di manette sono attaccate alle caviglie di Angela, anche queste hanno una robusta catena che termina nel pavimento. Angela corre verso la donna e cerca di svegliarla. ANGELA (agitata) Ehi! Sveglia! Si sente bene? Angela strattona con forza la donna e la gira in posizione supina, però non c’è alcun segno di vita. ANGELA (urla) Sveglia! Vedendo che la donna non reagisce, Angela soffoca il suo pianto di disperazione e si rannicchia al fianco del corpo esanime. Dopo qualche istante avvicina l’orecchio al naso della donna. Nello stesso momento, Angela si accorge che, dall’altro lato della stanza c’è un uomo, anch’egli incosciente ma senza alcuna catena a imprigionarlo. Angela corre verso di lui e gli schiaffeggia il volto con piccoli colpi rapidi. ANGELA Sveglia! L’uomo apre gli occhi pian piano, ha un’espressione stordita e fissa Angela per qualche secondo come se stesse mettendo a fuoco la sua immagine. Angela si lascia andare a una risata isterica. (CONTINUED)
  • 3. CONTINUED: 2. ANGELA Stai bene? UOMO Angela? Un rumore sordo stacca su schermo nero. SCENA 002 INTERNO, GIORNO, STUDIO MEDICO Angela è seduta di fronte alla scrivania di uno studio medico e si guarda intorno. Il suo taglio di capelli e diverso e sembra più giovane di qualche anno. Dopo pochi secondi entra nello studio un uomo in camice bianco che le stringe la mano. MEDICO Buongiorno Signorina Cilmi. Mi scusi se l’ho fatta aspettare. ANGELA (impacciata) No, si figuri. Il medico si siede all’altro lato della scrivania e apre un cassetto dal quale tira fuori dei fogli che poi porge ad Angela che li fissa qualche secondo, titubante. MEDICO Il Signor Uberti dov’è? ANGELA Al bagno. Torna subito. Il medico sospira e si distende sullo schienale della sedia. Il suo sguardo si posa su Angela che tiene la testa bassa in evidente imbarazzo. MEDICO Signorina Cilmi, capisco bene che la decisione di abortire non può essere presa a cuor leggero. Sono certo che ne avete discusso più volte tra di voi. Siete ancora molto giovani e capisco che avere un figlio adesso creerebbe molti ostacoli da superare. Ma capisco anche che aspettare un figlio non capita tutti i giorni. Quindi Non appena il Signor Uberti torna dal bagno, vi lascerò da soli ancora per un po’ di tempo in modo da (MORE) (CONTINUED)
  • 4. CONTINUED: 3. MEDICO (cont’d) avere piena coscienza della decisione che prenderete. Angela annuisce in modo nervoso alle parole del dottore. Dalla porta entra un giovane. E’ la stessa persona che Angela ha svegliato nel bunker, solo che ha un’aria più giovane. la ragazza ha le lacrime agli occhi e si volta verso di lui. ANGELA Max... Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero. SCENA 003 INTERNO, GIORNO, BUNKER Angela inquadrata in primo piano ha un’espressione molto sorpresa. ANGELA Max? L’uomo sembra frastornato e si tiene la testa tra le mani. MAX Che ci fai qui? Dove diavolo siamo? Che mi è successo? Max ha un gemito di dolore. ANGELA Anche a me piacerebbe saperlo. Angela si guarda intorno confusa. ANGELA Non ci vediamo da anni, mi spieghi perché ci siamo rincontrati in un posto come questo? Angela si guarda intorno impaurita. Anche Max si guarda attorno e fissa lo sguardo sulla donna incatenata, sull’altro lato della stanza. Uno sguardo terrorizzato si dipinge sul suo volto. Si alza velocemente, si precipita verso la donna e la scuote. MAX Ehi! Ehi tu! Svegliati! Che succede? Dove siamo? Angela raggiunge lentamente Max e, quando è a un passo da lui si inginocchia per potergli parlare all’orecchio. (CONTINUED)
  • 5. CONTINUED: 4. ANGELA (piangendo) Ci ho già provato Max, non si sveglia per niente. MAX Non sarà morta, vero? ANGELA Non credo sia morta... respira ancora. Un possente cigolio interrompe il dialogo e i due indietreggiano istintivamente schiacciandosi con le spalle al muro. Un sezione del muro di fronte a loro si apre come fosse una porta. Entra un uomo enorme vestito con una lunga incerata nera, la testa pelata, il viso, le mani, la testa, tutto il suo corpo è ricoperto di strane croste giallognole. L’uomo misterioso emette una tosse grassa e soffocata e poi riprende fiato emettendo sibili come in preda ad una crisi d’asma. Max e Angela restano schiacciati al muro, terrorizzati. UOMO MISTERIOSO (voce gutturale) Ho perso la mia croce e voi due ma la ritroverete. Lo strano uomo tira fuori dalla tasca un grosso coltellaccio arrugginito e lo lancia facendolo cadere ai piedi di Max che ha un leggero sussulto di terrore. UOMO MISTERIOSO La mia croce è lì dentro L’uomo indica la donna incatenata nella stanza. UOMO MISTERIOSO Si trova molto in profondità, dovrete eliminare l’intestino e lo stomaco e dovrai farlo tu... L’uomo s’interrompe e fissa Angela per un po’. UOMO MISTERIOSO Mamma. Lo sguardo terrorizzato di Angela cerca un appiglio, qualcos’altro da guardare nella stanza. Dopo qualche secondo però i suoi occhi si fissano sul misterioso uomo in incerata. Angela socchiude gli occhi per focalizzare meglio l’uomo. Il suo respiro affannoso si calma lentamente. (CONTINUED)
  • 6. CONTINUED: 5. ANGELA Boris? L’enorme uomo putrescente esce da dove era entrato chiudendosi alle spalle l’ enorme blocco di cemento che gli ha fatto da porta sul quale si avventa Max cercando, inutilmente, di riaprire il passaggio. Dopo qualche tentativo Max piange disperato e rinuncia. Poi si volta terrorizzato verso Angela che nel frattempo è rimasta immobile, il volto contorto dalla paura. MAX (estremamente stupito) Quello schizzato è tuo figlio? Angela lo fulmina con lo sguardo. ANGELA No, Max... quello è nostro figlio. Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero. SCENA 004 ESTERNO, GIORNO, CITTA’ Angela corre veloce verso la sua macchina.Indossa gli stessi abiti che aveva addosso nel bunker. Entra e mette in moto. Accende la radio e canticchia la canzone in onda. Mentre scorre nel traffico cittadino gli sembra di vedere al bordo del marciapiede un bambino vestito solo del suo pannolino che cammina carponi. Angela si volta per vedere meglio ma non ne ha il tempo perché un’altra auto travolge la sua all’incrocio e si schianta sulla portiera. Il crash rumoroso e sonoro è seguito da un silenzio assordante. L’inquadratura va su Angela che gocciola sangue dalla fronte e respira affannosamente, poi si sposta piano verso il guidatore dell’altra auto che si rivela essere Max, con indosso gli stessi vestiti che ha nel bunker. La testa di Max è poggiata sul volante della sua auto avvolta dal fumo che fuoriesce dal cofano anteriore. Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero. SCENA 005 INTERNO, GIORNO, BUNKER Angela e Max sono uno di fronte all’altro. Sono leggermente più calmi ma ansimano ancora leggermente. MAX E dopo l’incidente mi sono svegliato qui. Proprio come te. (CONTINUED)
  • 7. CONTINUED: 6. I due restano in silenzio poi si voltano verso la donna incatenata. Angela deglutisce e soffoca un accenno di pianto isterico. ANGELA Mi sa che non c’è altro modo. Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero. SCENA 006 INTERNO, NOTTE, BUNKER Max ha in mano il coltellaccio che l’uomo enorme gli ha lanciato. E’ cavalcioni sul corpo della donna incatenata.Max prende un profondo respiro, chiude gli occhi e con un violento fendente dall’alto squarcia la pancia della donna. Max si alza gemendo disperato. Piangendo si accascia al suolo con il respiro affannoso e le mani sporche di sangue. Getta via il coltello e piange disperato portandosi le mani al viso che si sporca di sangue. Angela era voltata dall’altra parte. Si gira e guarda inorridita il corpo straziato della donna. Dopo un attimo iniziale di ribrezzo, Angela si avvicina al corpo squartato e cerca la croce infilando le mani dentro il corpo squartato della povera donna. Angela si sporca di sangue fino ai gomiti e trattiene a stento un attacco di nausea. Angela strappa gli organi interni della donna che cadono sanguinolenti sul pavimento sporco, poi nota con ribrezzo che l’unica cosa che si vede nello stomaco della donna è un piccolo essere ricoperto di grumi di sangue. Un essere che comincia a emettere un pianto come quello di un neonato. Sentendo i gemiti, Max si volta e inorridisce alla vista della creatura. Sul corpo di essa ci sono delle croste giallognole simili a quelle che aveva l’uomo misterioso. La disposizione di queste croste sul corpo del bambino formano la scritta “eat me”. Angela fissa la creatura con uno sguardo vuoto, i suoi occhi si colorano di un azzurro opaco e innaturale. Improvvisamente, Angela si avventa sulla creatura in modo feroce. Primo piano di Max che strozza vari urli in gola prima di urlare terrorizzato mentre in sottofondo sentiamo i rumori spiacevoli di qualcuno che consuma voracemente un pasto. Il primo piano di Max viene poi sovrastato dalla mano insanguinata di Angela che tiene una piccola croce d’oro sospesa da una finissima catenella. La telecamera gira vorticosamente sull’altro lato della stanza, dove c’è l’enorme uomo con le croste che assiste alla scena. (CONTINUED)
  • 8. CONTINUED: 7. BORIS Mamma, Papà... Un rumore sordo rimbomba. Lo schermo diventa nero. SCENA 007 INTERNO, NOTTE, OBITORIO L’inquadratura parte da una mattonella e si alza piano a volo d’uccello mostrandoci due lettini con due persone avvolte nei sacchi neri che si usano per le persone decedute. I sacchi non hanno la cerniera completamente chiusa e i volti delle due persone sono proprio quelli di Angela e Max. Arrivano due infermieri che insieme vanno a chiudere del tutto i sacchi. BORIS (Voce Fuori Campo) ...Benvenuti all’inferno! FINE