1. Segreterie Nazionali
VERTENZA TRASPORTI NAZIONALE
MOBILITAZIONE E SCIOPERO
GENERALE 1 MARZO 2012 di 4 ore
COMUNICATO ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI DELLA MOBILITÀ
Gli Organismi Dirigenti Nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, riuniti congiuntamente a
Roma il 17 febbraio, hanno approvato la piattaforma unitaria del settore trasporti, alla base
dello sciopero nazionale di settore di 4 ore proclamato per l’1 marzo e delle iniziative di
mobilitazione preparatorie programmate. Con la mobilitazione e lo sciopero dell’intero
settore, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti chiedono una profonda correzione delle scelte che il
Governo sta attuando e rivendicano l’apertura di un confronto di merito per le pesanti
conseguenze che tali scelte, se non corrette, hanno sulle lavoratrici e i lavoratori del settore,
già pesantemente colpiti dalla crisi economica.
Il cosiddetto “Decreto Cresci Italia” non contiene alcun elemento di programmazione pubblica
e di politica dei trasporti, che continuano ad essere, da ormai oltre un decennio, i grandi
assenti nelle fondamentali decisioni economiche, industriali e sociali che riguardano il Paese.
Nulla per cambiare strutturalmente le situazioni di disequilibrio tra le varie modalità di
trasporto, né per il rilancio del trasporto collettivo nella mobilità locale delle persone.
Ancora una volta, invece, vengono proposti interventi parziali, non organici, mentre la crisi
economica e la pesante recessione in atto richiedono interventi concreti per favorire la
crescita e, in questa direzione, i trasporti possono essere una leva decisiva sul versante degli
investimenti infrastrutturali, selezionando ed utilizzando al meglio e rapidamente le poche
risorse finanziarie disponibili. Oggi, ancora più che nel recente passato, una politica per i
trasporti è necessaria. La crisi economica va affrontata anche riconoscendo al sistema dei
trasporti il suo valore sociale ed economico.
Diversamente, il sistema produttivi nazionale continuerà a patire l’inefficienza economica dei
trasporti in Italia, mentre, sul piano sociale, i cittadini subiranno gli effetti della riduzione e del
peggioramento dei servizi e i lavoratori del settore le conseguenti ricadute sull’occupazione,
sulle condizioni di lavoro, sul reddito. La mobilitazione e lo sciopero dell’1 marzo chiedono
al Governo di recuperare un confronto di merito con il Sindacato, le istituzioni e il sistema delle
imprese del settore per non aggravare la crisi, per delineare ed attuare elementi concreti di
politica dei trasporti, per rafforzare le regole a tutela del lavoro, le clausole sociali e la
contrattazione collettiva nei processi di liberalizzazione.
Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti non accettano l’idea che con le liberalizzazioni si realizzi il
dumping contrattuale e sociale, idea plasticamente rappresentata nel Decreto attraverso, per
esempio, la cancellazione della previsione del contratto nazionale di settore per le imprese
ferroviarie. La mobilitazione e lo sciopero dell’1 marzo difendono, al contrario, i contratti
nazionali e la contrattazione aziendale nei trasporti. Difendono il lavoro qualificato, ma
spesso ancora gravoso e faticoso, sempre più frequentemente precario, in numerosi segmenti
del settore perché il lavoro è fattore decisivo per un’offerta di trasporti di qualità e per
affermare un sistema dei trasporti utile al Paese per migliorare la sostenibilità economica ed
ambientale della mobilità di persone e merci.
2. La mobilitazione e lo sciopero dell’1 marzo dicono basta con il lavoro precario, basta con
l’abbattimento delle tutele contrattuali, basta con i bassi salari, basta con gli appalti e i
subappalti senza regole. Il Governo Monti dimostri di voler modernizzare davvero il sistema
dei trasporti: metta in campo gli investimenti necessari, non continui a tagliare risorse al
trasporto sociale sempre più richiesto dai cittadini nella crisi, riconosca il valore economico del
sistema logistico e dei trasporti.
LAVORO contratti e clausole sociali
VERTENZA REGIONALE MARCHE
CONTRO UN TAGLIO INDISCRIMINATO ED IRRAZIONALE DEL SERVIZIO DI
TRASPORTO PUBBLICO DEL 5% CHE PENALIZZA I CITTADINI ED I LAVORATORI
DEL SETTORE FUNZIONALE SOLO ALLE LOGICHE DELLE SINGOLE AZIENDE DI
RISTRUTTURAZIONE E CONTENIMENTO DEI COSTI CHE RIDUCE IL LAVORO BEN
OLTRE IL TAGLIO REALE DELLE RISORSE E NON RIFORMA ORGANICAMENTE IL
SERVIZIO LASCIANDO GLI SPRECHI E LE DISECONOMIE ORGANIZZATIVE
MODALITÀ DELLO SCIOPERO NEL TRASPORTO
PUBBLICO LOCALE DELLA REGIONE MARCHE
ADDETTI ALL’ESERCIZIO ED OFFICINE (autisti meccanici ecc.)
4 ORE dell’1 marzo 2012 dalle 11.30 alle 15.30
RESTANTE PERSONALE (uffici ecc. turnisti e non)
ultime 4 ORE della propria prestazione lavorativa
giornaliera dell’1 marzo 2012
TRASPORTI da problema a
risorsa per il Paese
Info su iniziative di mobilitazione e sciopero 1 marzo 2012 su “Vertenza Trasporti” :
www.filtcgil.it www.fitcisl.org www.uiltrasporti.it